LASCIAMOLI GIOCARE GIOCARE PER IMPARARE E CRESCERE DOVE SI E ISTITUTO COMPRENSIVO IL TESSITORE SCUOLA DELL INFANZIA SS. TRINITA
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- Annalisa Contini
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1 ISTITUTO COMPRENSIVO IL TESSITORE SCUOLA DELL INFANZIA SS. TRINITA ANNO SCOLASTICO GIOCARE PER IMPARARE E CRESCERE DOVE SI E LASCIAMOLI GIOCARE
2 Prepariamoci ad entrare nel magico ed incantevole mondo del gioco dei bambini, ma facciamolo piano, in punta di piedi perché è un modo in cui gli adulti non possono essere protagonisti, ma solo comparse e a volte scenografi dello spettacolo della vita dei bambini... Dunque L A S C I A M O L I G I O C A R E I bambini dai tre ai sei anni hanno esigenze specifiche, molto diverse da quelle dei bambini più grandi e necessitano dunque, di un approccio pedagogico specifico. Solo da pochi anni, con la "Dichiarazione dei diritti del bambino" del 1959 prima, e con la "Convenzione sui Diritti del bambino e delle bambine" del 1989 il bambino ha visto riconosciuti i suoi legittimi diritti allo svago, al gioco, considerati, finalmente, elementi chiave per un sano ed armonioso sviluppo cognitivo ed emotivo nonché sociale. Chi lavora con i bambini riconosce nel giocoun ruolo centrale e non un semplice riempitivo della giornata. Lungi dall'essere accessorio, il giocoè fondamentale per il completo sviluppo del bambino, del suo intelletto e della sua personalità e va quindi difeso, incoraggiato e prima ancora, conosciuto a fondo.
3 Come giocavo di Mario Lodi Il gioco del bambino non ha pause, né vacanze, è un bisogno continuo di fare, conoscere, capire, creare. E' un lavoro felice che stimola l apprendimento, l organizzazione del pensiero, la socialità. Io e Tommaso che giochiamo a Spiderman
4 Perché lasciarli GIOCARE? Da cosa nasce cosa, da gioco nasce gioco, da gioco nasce esperienza di vita Spesso si ha la presunzione di sostenere che il sapere e la conoscenza possano bastare e siano fine a sé stesse. Ma il sapere è uno strumento, sono tanti strumenti, poi c è da muoversi, c è da sudare. E i bambini questo lo devono imparare, con la loro pelle e le loro mani. Se noi non insegniamo a un bambino l esperienza di usare bene le mani, quel bambino che imparerà ad usare il computer e il cellulare non saprà però dosare tutto ciò che riguarda la manualità e la psicomotricità che deriva dal maneggiare alcuni strumenti, così come da noi appreso nella nostra infanzia, sostiene G. F. Zavalloni
5 Il gioco e la conoscenza Il gioco è uno straordinario attivatore dell intelligenza mette in atto indispensabili funzioni cognitive esplorazione, costruzione, comunicazione, creazione e inventiva. Piaget, Bruner, Vygotskij, Bondioli e molti altri psicologi e pedagogisti, sottolineano con i loro studi, l importanza del gioco per l apprendimento. La mappa del tesoro E la madre che inizia il bambino al gioco, intrattenendosi con lui solo per gioco Il senso e il piacere del gioco nascono dalla condivisione di attività ludiche inizialmente promosse dall adulto. Io e la mia mamma
6 Conservare l infanzia dentro di sé per tutta la Vita, vuol dire conservare la curiosità di conoscere, il piacere di capire, la voglia di comunicare. I bambini di oggi sono gli adulti di domani aiutiamoli a crescere liberi da stereotipi aiutiamoli a sviluppare tutti i sensi aiutiamoli a diventare più sensibili un bambino creativo è un bambino più felice. Bruno Munari
7 Il gioco e la relazione Il bambino giocando sperimenta la dimensione emotivo-affettiva della sua vita. Egli giocando libera i vissuti personali attraverso attività espressive che gli consentono di percepire il proprio corpo non solo come strumento di esplorazione ma anche come luogo di comunicazione come palcoscenico di emotività. Questa consapevolezza comporta, per la scuola, la necessità di predisporre percorsi metodologici e didattici che, utilizzando le risorse personali del bambino e della bambina quali la curiosità, il desiderio di scoprire, di esplorare e di comunicare e li conducano a esercitare diverse modalità di pensiero come: il pensiero scientifico, antidogmatico, flessibile e problematico, aperto al confronto, alla discussione e allo scambio di idee. Una scuola quindi che educhi al pensiero divergente come palestra per essere in relazione con se stessi, con gli altri, con l ambiente attraverso l uso dialettico della logica e della fantasia, del ragionamento e dell immaginazione, della ragione e del cuore Ci travestiamo da principesse
8 Il ruolo dell insegnante La figura dell insegnante-educatore si inserisce nella vita del bambino come il promotore del gioco, presentatore di misteri, attivatore della curiosità e dell indagine si offre al bambino come guida per la risoluzione dei problemi, presentando le difficoltà in forme e linguaggi più adeguate alla conoscenza del bambino, favorendo in questo modo il ragionamento, lo stimolo alla ricerca e all impegno. ( sviluppo della zona prossimale di LevVygotskij ) I bambini con la maestra a scuola
9 Il gioco si distingue In base ai contenuti In base alla relazione Funzionale o di esercizio, Il gioco solitario Simbolico o proiettivo, Il gioco in parallelo in gruppo Costruttivo a livello di concettualizzazione spazio - temporale. Il gioco cooperativo, in cui si concorre insieme verso uno scopo.
10 Per un armonico sviluppo del bambino i giochi devono essere COGNITIVI AFFETTIVO-EMOTIVI SOCIALI i bambini che giocano con le costruzioni
11 Perchè la chiave? Quali significati nasconde? Di quante e quali chiavi ha bisogno la scuola? Leggiamo nel dizionario Arnese per aprire o chiudere 2. Segno convenzionale per decifrare un messaggio in codice 3. Ciò che serve alla soluzione di un quesito, di una situazione complessa o misteriosa: la c. del problema, della situazione, del mistero 4. Ciò che serve al raggiungimento di un determinato scopo: la c. del successo, della felicità Chiave di lettura, punto di vista, criterio interpretativo di un testo letterario o di un'opera d'arte In chiave, in chiave di, da un determinato punto di vista, secondo una data angolazione: un'interpretazione in c. psicologica; una rielaborazione in c. di dramma popolare 1 per aprire le porte alla conoscenza suscitando curiosità e motivazione. Per trovare soluzioni alle problematiche incontrate. 2 Per leggere i messaggi verbali e non verbali di cui è portatore ogni bambini nelle relazioni con se stesso, gli altri, l ambiente 3 per trovare le strategie organizzative, didattiche e metodologiche per rispondere ai bisogni di insegnamento- apprendimento, di cura e di benessere 4 Per osservare il comportamento dei bambini ed interpretare i loro bisogni relazionali, di apprendimento..
12 LA APRE LE PORTE ALL ACCOGLIENZA ALLA FIDUCIA IN SE E NEGLI ALTRI ALLA CONOSCENZA E ALL APPRENDIMENTO ALLA RELAZIONE CON SE STESSI E GLI ALTRI IDENTITA AUTONOMIA CITTADINANZA COMPETENZE
13 Uno spazio attraverso l organizzazione di un ambiente di apprendimento con Un tempo accogliente curato rispondente ai bisogni di gioco di espressione di intimità di socialità disteso per consentire al bambino di vivere con serenità la propria giornata, di giocare esplorare parlare capire sentirsi padrone di sè e delle attivitàche sperimenta e nelle quali si esercita
14 Per concludere le 10 strategie didattiche della scuola di qualità di F. Frabboni La programmazione ovvero il progetto curricolare La relazione ovvero star bene insieme a scuola La partecipazione ovvero quando i genitori portano la propria cultura a scuola La comunità ovvero quando i bambini non si perdono nel bosco L integrazione ovvero il diritto alla conoscenza e alla creatività per tutti Il laboratorio ovvero imparare facendo Il progetto didattico ovvero la trasversalità della cultura La ricerca ovvero alla scoperta della conoscenza Il gioco ovvero la scuola dell infanzia come ludoteca Il sistema formativo integrato ovvero quando la scuola dell infanzia si allea con la famiglia, gli enti locali e le associazioni
15 Dal gioco a scuola Alla scuola in gioco IL LABORATORIO... lo scopo della didattica laboratoriale consiste nel promuovere l immagine di una scuola della programmazione e dell individualizzazione dell insegnamento che sappia individuare i bisogni di ogni alunno, fornendo adeguate risposte formative, e che sappia favorire la socializzazione e l interazione culturale nella logica del tutoring didattico e dello scambio comunicativo. Dipingo con i pennelli e le tempere
16 Uscite nei dintorni della scuola a piedi e in pullman, per abitare paesaggi cittadini e gustarli con il camminare lento I nostri laboratori per giocare e imparare dove si è La chiave vi accompagnerà alla scoperta della nostra scuola. Seguendo le strade colorate con in tasca le chiavi della scuola, vi affaccerete alle diverse situazioni incontrando i bambini e le maestre, Venite, aprite entrate e GIOCATE! le cuoche e i collaboratori scolastici e conoscendo le attività che facciamo Ritmia dove i bambini attraverso un viaggio nella fantasia, sperimentano l ascolto e il piacere di suonare insieme con strumenti musicali, prendono contatto con le proprie emozioni e consapevolezza del proprio sé corporeo Filosofia con i bambini, per riflettere assieme sui valori della vita Laboratori motori per migliorare il linguaggio del corpo e della relazione Laboratori linguistici- matematici, scientifici per potenziare le abilità di base Laboratori artistici-manipolativi e costruttivi con colori, argilla e materiali di recupero Laboratori ambientali negli orti, nelle serre e nei giardini della scuola Laboratori musicali, narrativi, teatrali per entrare in mondi fantastici in cui sperimentarsi, fingendo Laboratori di alfabetizzazione e integrazione alunni stranieri Laboratori, pratiche e metodologie per l integrazione di alunni con disabilità
17 Tanto a livello locale quanto a livello internazionale il gioco promuove l educazione alla pace (art. 11 della Costituzione) ; i giochi olimpici sono nati nell antica Grecia proprio con questo Scopo. Margherita Marzario La dimensione costituzionale del gioco
18 Progetto Giochi all aria aperta Premessa Il gioco motorio ha un ruolo fondamentale nel trasformare i bambini in ragazzi responsabili, li aiuta a superare le differenze culturali, linguistiche, religiose, sociali, ideologiche. E un mezzo straordinario per allentare la tensione e favorire il dialogo, con effetti positivi sull inclusione sociale,sull istruzione e sulla formazione, per una crescita armonica, intelligente e inclusiva. Finalità Il Progetto Giocare all'aria aperta - Palestra di esperienza, divertimento e relazioni Gioco-Sport intende rendere evidente e far comprendere il valore altamente educativo dei giochi motori, individuali e collettivi nelle quali saranno impegnate tutti i bambini. Le attività proposte non dovranno assumere, pertanto, carattere di selettività, (premiare solo il migliore mettendo da parte i meno dotati), ma in forma costruttiva si dovranno aiutare TUTTI i bambini alla conquista e all affermazione della propria personalità. Si proporranno, una serie di attività ludiche che mirano a far maturare nei bambini la capacita di relazionarsi positivamente con gli altri, anche attraverso il corpo. Si farà ricorso al ricco patrimonio dei giochi tradizionali legati all ambiente e alle tradizioni del nostro paese quelli che si svolgevano per strada, nei cortili, nelle piazze, nei prati.
19 Alcune domande Io come adulto quanto e come gioco? Quanto e come gioco con il mio bambino/a? Quali giochi scelgo per lui/lei? Quanti e quali giochi costruisco per o con lui/lei? Quanto mi soffermo a guardarlo immerso nel suo mondo di gioco pensando che in quel momento sta fiorendo la sua esperienza di vita? Buono gioco a tutti noi
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