Risultati della Ricerca

Transcript

1 Risultati della Ricerca Titolo Pomodoro da industria - Confronti varietali a Battipaglia e Foggia Descrizione estesa del risultato Ibridi a frutto allungato. A Battipaglia la produzione totale di frutti è stata in media pari a 73,1 t/ha, attestandosi su un valore decisamente inferiore rispetto ad annate precedenti. Nessuna differenza significativa è stata evidenziata tra gli ibridi in prova. Gli ibridi Docet, Galeon, Player, Scarlet e Gades hanno subito i danni più gravi da scottatura delle bacche, con valori variabili da 17,5% a 11,4%. Altri difetti sulle bacche sono stati attribuiti ad infezioni di funghi (Alternaria spp., Colletotrichum spp., ecc.): per Discovery, Gades, Galeon e Smart i valori hanno superato la media di campo (da 10,7 a 6,7%). Il peso unitario delle bacche è risultato significativamente più elevato in Gades (61,9 g) rispetto a Allflesh 905, Scarlet e Player. Ottimi valori di consistenza, omogeneità della forma e spessore del mesocarpo sono stati contemporaneamente evidenziati per Discovery, Rambla e Gades. Il residuo secco si è attestato su valori decisamente scarsi (5,20%, in media), con i risultati migliori per Allflesh 905, Galeon e Player (da 5,68 a 5,31%). Gli zuccheri semplici sono variati da un valore minimo di Discovery (2,75 g%) al massimo di Allflesh 905 (3,61 g%). Accettabili sono risultati, invece, i valori dell acidità (con i risultati più interessanti per Gades, Scipio e Allflesh 905) e del ph (con valori ottimali per Gades, Rambla, Docet e Galeon). Allflesh 905, Scipio e Player, infine, hanno prodotto bacche con buona colorazione rossa. A Foggia la produzione più elevata è stata otttenuta con l ibrido Ercole (102 t/ha), seguito da Genius (93 t/ha) e Docet (84 t/ha). La durata è variata da 103 e 104 giorni. Per il peso medio della bacca in prima posizione si è collocato l ibrido Ercole (83 g, a), Elliot (82 g, ab), Genius (81 g, ab), Allflesh 905 (80 g, ab). Il valore medio di residuo secco è stato di 4,7%. Gli ibridi Docet e Allflesh 905 hanno raggiunto i valori più alti. La quantità di zuccheri riduttori è stata mediamente buona (61,1% del residuo secco), con Ercole la varietà più zuccherina). Riguardo al colore, il pelato mostrava una colorazione mediamente scarsa (2,35 a/b. L ibrido Augusto ha mostrato un contenuto di licopene (169 mg/kg) superiore al testimone Docet (108 mg/kg). Ibridi a frutto tondo. A Battipaglia la produzione totale media di campo è stata di 78,4 t/ha: gli ibridi Perfectpeel, Brixsol e York (da 100,4 a 93,9 t/ha) hanno superato significativamente Pataroja, Najal, Kalvert, Tiziano (da 71,6 a 50,7 t/ha). La percentuale di prodotto commerciale sul totale è stata in media dell 83,3%, con punte di eccellenza per AB8065 e Pataroja (91,0%) e valori inferiori per Pavia, Brixsol e Tiziano (intorno al 75%). Riguardo alle caratteristiche merceologiche, per Tiziano si sono evidenziati contemporaneamente ottimi valori di spessore del mesocarpo, consistenza e omogeneità di pezzatura delle bacche: questi due ultimi parametri sono risultati altresì interessanti in Pataroja e Perfectpeel. Passando ai parametri chimico-fisici, il valore del residuo secco, cosi come quello degli zuccheri, è risultato decisamente scarso per tutti i genotipi in prova. Gli ibridi H9997, Najal e Perfectpeel si sono distinti per gli interessanti valori di acidità e di ph. Il colore Hunter ha raggiunto i valori in assoluto più elevati per gli ibridi Tiziano, AB8065 e Kalvert (tutti high pigment), in un annata in cui, comunque, questo parametro si è attestato su valori decisamente poco confortanti. A Foggia la produzione è variata significativamente tra le varietà. Contro una media di campo di 84 t/ha, la varietà Heinz 9553 è risultata al primo posto con 93 t/ha (Heinz 9553). Anche per questa 1/6

2 tipologia la differenza di ciclo colturale è stata di un solo giorno, oscillando tra 100 e 101 giorni. Il peso medio unitario della bacca (70 g), statisticamente significativo tra le varietà, mostrava il seguente ordine: Podium (80 g, a), Red Sky (78 g, a), Heinz 9997 (75 g, ab), Perfectpeel (69 g, abc), Brixsol (64 g, bc), Heinz 9553 (61 g, c) e Heinz 3402 (60 g, c). Il valore medio di residuo secco nel pomodoro lungo è stato 4,9%; i valori più alti sono stati riscontrati pergli ibridi Heinz 9553 e Heinz Il contenuto medio in zuccheri riduttori è stato del 58,5% del residuo secco, con Podium e Red Sky in prima posizione. Riguardo al colore si sono distinti gli ibridi Heiz 9553, Heinz 3402 e Brixsol. Ibridi a frutto cherry. La valutazione è avvenuta solo a Battipaglia. La produzione media di campo è stata 51,1 t/ha, con valori significativamente più bassi solo in Altavilla e DRI 4707 (entrambi 38,8 t/ha). Valori eccellenti di produzione sono stati ottenuti per gli ibridi Quorum e Micron (58,0 e 58,3 t/ha, rispettivamente). La frazione di prodotto commerciale è stata mediamente molto alta (quasi 90% della produzione totale), con punte di eccellenza per Micron, Quorum e Tamburino (> 50 t/ha). Gli ibridi DRI 4704, Micron e Strombolino hanno evidenziato le percentuali più alte di bacche con peduncolo ancora attaccato dopo le operazioni di raccolta (da 38,3 a 26,3%). Il residuo secco ha raggiunto i valori più alti (ma decisamente inferiori ai risultati ottenuti negli anni precedenti) per gli ibridi DRI 4707, DRI 4704 e Tamburino: lo stesso andamento è stato osservato per il contenuto in zuccheri. Il ph è risultato buono per la maggior parte dei genotipi in prova: per Tomito, Micron, Tamburino e Quorum si sono registrati valori ottimali sia di ph che di acidità. Gli ibridi DRI 4704, DRI 4707 e Strombolino, ad alto contenuto di licopene, hanno evidenziato valori interessanti di colorazione delle bacche, che, tuttavia, in quest annata è risultata, in media, piuttosto scadente. Responsabile del risultato Domenico Perrone Strada statale n 18, 156, Battipaglia (ITALIA) Tel.: domenico.perrone@entecra.it Anno 2010 Classificazione del risultato Comparto produttivo: Produzioni vegetali fresche e trasformate COMPARTO ORTICOLO Orticole e produzioni derivate (include patate e fragole) Particolari categorie di prodotti/comparti produttivi: Categorie di ambiti di ricerca: COMPARTO VIVAISTICO/SEMENTIERO Comparto vivaistico/sementiero TEMATICHE TECNICHE SU SPECIFICHE FASI DELLE FILIERE PRODUTTIVE 2/6

3 Piante, coltivazione e produzione primaria (varietà, genetica, coltivazione biologica, agrotecniche, difesa, ecc.) VALUTAZIONE VARIETALE, GENETICA E MATERIALI DI PROPAGAZIONE Valutazione varietale, genetica e materiali di propagazione in generale Parole chiave pomodoro da industria, trasformazione, ibridi Trasferibilità del risultato Si, trasferibilità immediata Natura del risultato di processo-prodotto Aree interessate Campania Puglia Impatto dal punto di vista tecnico miglioramento qualità e salubrità dei prodotti aumento della risposta produttiva identificazione di varietà idonee agli ambienti di coltivazione, resistenti agli stress Impatto dal punto di vista socioeconomico miglioramento qualitativo aumento produzione unitaria Impatto dal punto di vista ambientale riduzione input chimici ed energetici altro Presupposti di contesto caratteristiche pedoclimatiche Soggetti istituzionali da coinvolgere Organizzazioni di produttori 3/6

4 Ditte sementiere Potenziali utilizzatori Imprenditori agricoli singoli e associati Ditte sementiere Industrie di trasformazione Modalità di diffusione Da individuare di concerto con i referenti istituzionali e non che occorre coinvolgere Pubblicazioni Parisi, M.; Graziani, G.; Pane, C.; De Sio, F.; Perrone, D.; Fogliano, V.; La Pastina, C.; D Onofrio, B.; Lupo, F.; Zaccardelli, M. (2010): Le varietà per l areale campano di pomodoro da industria, Vol. 66 p Troccoli, A.; De Gregorio, V.; Carrabs, G.; Olivieri, A.; Toriaco, A.; Bruno, A.; Padalino, A.; Demaio, G.; Villari, G.; Fasanaro, G.; De Sio, F.; La Pastina, C.; Sandei, L.; Cattivelli, L.; Colecchia, S.A. (2010): Pomodoro lungo e tondo, le varietà provate in Capitanata, Vol. 66 p Troccoli, A.; Colecchia, S.A.; Gallo, A.; Russo, M.; Cattivelli, L. (2010): Pomodoro su sodo: alla ricerca della tecnica migliore, Vol. 66 p _ Titolo del progetto Progetto / Ricerca di riferimento Progetto di Ricerca per Potenziare la competitività di Orticole in aree Meridionali IV Anno - PROM IV Coordinatore del progetto Agostino Falavigna Via Paullese, 28, MONTANASO LOMBARDO () Tel.: agostino.falavigna@entecra.it Ente finanziatore Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, MiPAAF Breve descrizione del progetto e dei suoi obiettivi 4/6

5 Questo progetto (PROM IV) di 15 mesi rappresenta la prosecuzione del Progetto di Ricerca per Potenziare la competitività di Orticole in aree Meridionali (PROM) di durata triennale, che si concluderà il 31 agosto Pertanto il PROM IV rientra nelle iniziative descritte nella delibera C.I.P.E. 17/2003 (G.U. 9/5/2003) ed ai traguardi previsti nella riforma delle politiche comunitarie a favore delle aree rurali svantaggiate, che in Italia comprendono le 6 Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. L obiettivo generale del progetto permane quello di migliorare il sistema produttivo e la qualità del prodotto di 13 colture (asparago, cavolfiore, cece, cicerchia, cipolla, fagiolo rampicante da baccello per la coltura protetta, fagiolo nano da granella secca per il pieno campo, lenticchia, melanzana, melone d inverno, peperone, pomodoro da mensa, pomodoro da industria), che tutte insieme concorrono per circa il 60% alla superficie orticola meridionali. L attività preponderante riguarda il completamento delle ricerche avviate nel triennio precedente; è previsto inoltre il rafforzamento sia degli studi di genetica molecolare ritenuti strategici per recuperare un po di competitività della ricerca scientifica italiana in specie orticole, sia il miglioramento genetico di varietà locali di pregio finalizzata all introduzione dei caratteri genetici che attualmente rappresentano un forte limite alla loro meritata valorizzazione. Per contro sono state escluse le ricerche già completate (broccolo, fava di Leonforte,) e quelle trasferite su altri progetti (cappero). Come nel precedente triennio, per ogni specie le attività sono coordinate dal responsabile della UO maggiormente impegnata, con il compito di agevolare le collaborazioni sia interne che esterne; quindi: Asparago A. Falavigna 6 ISO AF; Cavolfiore - 12 F. Branca UNI-CT FB; Cipolla M. Schiavi 9 ISO MS; Fagiolo B. Campion 7 ISO BC; Melanzana - G.L. Rotino 8 ISO GLR; Peperone G. Nervo 10 ISO GN; Pomodoro da mensa N. Acciarri 3 ISO NA; Pomodoro da industria I. Giordano 32 ISCI IG; Leguminose minori M. Zaccardelli 14 ISCI MZ. Nell ambito di ciascuna specie l attività è organizzata soprattutto in senso verticale che consiste nel collegare ricerca base, ricerca applicata e sperimentazione di pieno campo con gli utilizzatori delle innovazioni (Servizi di S. agricolo regionali, ditte sementiere, aziende pilota). Nel progetto sono coinvolte 33 Unità Operative (4 in meno rispetto al precedente triennio) afferenti a: Centri ed Unità di ricerca del CRA (Orticoltura, Colture Industriali, Patologia Vegetale, Processi per l Industria agroalimentare, Cerealicoltura), Università (Catania, Napoli, Potenza, Torino, Verona), Istituti del CNR (Bari, Milano, Napoli), Aziende sperimentali dei SS Agricolo (Sicilia, Basilicata, Calabria, Campania) ed Aziende pilota. L impegno di personale a tempo indeterminato è di giorni/persona (23 persone a tempo pieno), di cui giorni/ricercatore (13,5 a tempo pieno); mentre quello a tempo determinato è di giorni/persona (30 persone a tempo pieno), di cui giorni/ricercatore (14,5 persone a tempo pieno). I benefici derivati da questo progetto, sommati a quelli conseguiti nel precedente triennio, sono riconducibili a: - crescita scientifica delle Unità Operative operanti al Sud e sviluppo di sinergie come conseguenza dell approccio interdisciplinare e verticale delle ricerche condotte in ciascuna specie orticola; - aumento di produzione unitaria e miglioramento della qualità del prodotto attraverso l impiego delle varietà migliori individuate attraverso prove comparative; - valorizzazione di varietà locali di pregio; - minore impatto ambientale derivato dall impiego di varietà resistenti a malattie e dall adozione della tecnica di produzione integrata; - possibilità di attrarre investimenti privati (ditte sementiere italiane e internazionali) in attività di miglioramento genetico e di produzione seme attraverso la cessione sub conditio dei materiali genetici ottenuti in questo progetto. I risultati delle ricerche saranno pubblicati su riviste tecnico scientifiche, presentati a congressi e pubblicati annualmente dal coordinatore. 5/6

6 U.O. / Partner coinvolti nella realizzazione del risultato Centro di ricerca per l orticoltura (Pontecagnano SA) Referenti istituzionali già coinvolti nella ricerca Non sono presenti Referenti già coinvolti per il risultato 6/6