Carbon management. CIBUS Parma, 10 maggio Luca Leonardi
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1 Carbon management CIBUS Parma, 10 maggio 2010 Luca Leonardi
2 Sommario: Il carbon footprint Contabilizzazione delle emissioni di CO 2 La Carbon Reduction Label La norma ISO 14064
3 Il carbon footprint
4 Carbon footprint e ISO L espressione carbon footprint è diventata molto popolare negli ultimi anni ed è sempre più usata dai media. Il tema dei cambiamenti climatici è oggi in cima alle agende di aziende e politici e le richieste di quantificazioni di carbon footprint sono in forte crescita. A tal proposito sono stati proposti numerosi approcci, che spaziano dai semplici calcolatori on-line a sofisticati metodi basati su studi LCA. Nonostante l uso diffuso, non esiste ancora un completo accordo sulla precisa definizione di cosa sia il carbon footprint (soprattutto in ambito accademico, nonostante i numerosissimi studi presenti nella letteratura scientifica su tali tematiche). 4
5 Carbon footprint e ISO La definizione più diffusa (anche secondo il Joint Research Center JRC istituto a servizio della Commissione Europea) è la seguente: Carbon footprint (CF) is the overall amount of carbon dioxide (CO 2 ) and other greenhouse gas emissions (CH 4,N 2 O, HFCs, etc.) associated with a product (goods and services) along its life cycle. Product Life Cycle = supply chain + use + end-of-life CF shall be quantified using the Global Warming Potential (GWP 100 ) indicators, as defined by the IPCC. 5
6 Carbon footprint e ISO Come valutare un carbon footprint? Il carbon footprint è un sottoinsieme dei dati derivanti da uno studio di tipo Life Cycle Assessment (LCA). LCA è un metodo standardizzato a livello internazionale (norme ISO e ISO 14044) per la valutazione dei carichi ambientali e delle risorse consumate nell arco dell intero ciclo di vita di beni e servizi (dalla culla alla tomba). CF consiste pertanto in uno studio LCA la cui analisi si limiti alle emissioni che hanno effetto sul fenomeno del global warming. 6
7 Carbon footprint e ISO Un carbon footprint, pertanto: E basato sulle metodologie fornite dalle norme ISO e Prevede requisiti di robusta documentazione atta a supportarli qualità dei dati e della Prevede di comunicare i risultati in maniera comprensibile e trasparente (in accordo a quanto previsto dalla norma ISO 14025, Etichette e dichiarazioni ambientali Dichiarazioni ambientali di tipo III ). Prevede una fase di revisione indipendente. 7
8 Carbon footprint e ISO La norma ISO E allo studio dell ISO (ISO/TC 207/SC 7/WG 2) una norma specifica sul carbon footprint: la ISO (carbon footprint of products). Sarà suddivisa in due parti: ISO : Quantification ISO : Communications Ad oggi la futura norma è giunta alla fase di CD. La sua pubblicazione è prevista per il
9 PAS 2050 La norma PAS 2050 Ad oggi lo standard esistente per il CF probabilmente più noto è la norma PAS 2050, elaborata in Inghilterra dal BSI (British Standard Institute), dal Carbon Trust e dal DEFRA (Department of Environment, Food and Rural Affairs). Oltre alla PAS 2050 è stata pubblicata una guida che illustra come applicare la norma: Guidance to PAS
10 Come contabilizzare e compensare le emissioni di CO 2
11 Emissioni di combustione Emissioni di combustione = le emissioni di gas ad effetto serra prodotte durante la reazione esotermica di un combustibile con l ossigeno CH 4 + 2O 2 2H 2 O + CO 2 CO 2 combustion e= Dati Attività x Fattore emissione x Fattore ossidazione t CO2 TJ t CO2 CO2 = Consumo x EF anno anno TJ x OF [ ] 11
12 Emissioni di combustione DATI DI ATTIVITA (quantità di combustibile consumato) I dati relativi all attività si basano sul consumo di combustibile. La quantità di combustibile utilizzata è espressa in termini di contenuto netto di energia del combustibile consumato [TJ] durante il periodo di riferimento: TJ t TJ m [ ] [ ] 3 TJ Comb. Consumato t o m x pci or = 3 12
13 Emissioni di combustione CO2 E Dati Attività x Fatt. Emiss. x Fatt. oss. t CO2 TJ = Consumo t CO x EF x OF [ ] = COMBUSTION 2 CO2 anno anno TJ Il fattore di emissione è espresso in t CO 2 / TJ. Fattore di ossidazione: quando viene bruciato del combustibile, non tutto il carbonio si ossida a CO 2. L ossidazione incompleta è dovuta a inefficienze del processo di combustione, a causa delle quali il carbonio viene ossidato solo parzialmente rimanendo in parte incombusto come fuliggine e nelle ceneri. Il fattore di ossidazione tiene in conto del carbonio non ossidato e viene espresso in forma frazionaria adimensionale 13
14 Emissioni di combustione - Esempio Calcolare il valore di CO 2 emessa per effetto della combustione di: Gas Naturale [Std m 3 ]/anno Olio combustibile [t/anno] Per i calcoli fare riferimento all Appendice1 della deliberazione 14/2009 CO = 2 COMBUSTION E Dati Attività x Fatt. Emiss. x Fatt. oss. 3 t CO2 Std m x1000 TJ t CO2 = x 0, ,91 0,995 = , x x Anno Gas Anno Std m TJ t CO t 2 olio TJ t CO2 = x 0, x 77,17 x = ,99 Anno OlioComb Anno tolio TJ 14
15 Emissioni di processo Emissioni di Processo = le emissioni di gas ad effetto serra per effetto di reazioni chimiche di decomposizione/reazione delle materie prime (quelle contenenti principalmente carbonati) DATI DI ATTIVITA CaCO 3 CaO + CO 2 MgCO 3 MgO + CO 2 Na 2 CO 3 Na 2 O + CO 2 Rappresentano le informazioni in merito a portate, flussi di materie prime in ingresso, oppure sono riferiti alle quantità prodotte in uscita dell impianto. 15
16 Emissioni di processo CO2 PROCESSO = Dati Attività x Fatt. Emiss. x Fatt. Conv. t CO 2 = Consumo. 3 Conv t o m CO PROCESSO [ ] 3 2 t o m x Fatt Emiss. x Fatt..[ ] Consumo = [t] oppure m 3 Fattore di emissione = t CO 2 per unità di dato di attività Fattore di conversione = la decomposizione delle materie prime a volte può non risultare completa. Il fattore di Conversione tiene in conto del carbonio presente nelle materie prime e non convertito in CO 2. Si esprime in forma frazionaria adimensionale. 16
17 Emissioni di processo - Esempio Un impianto per la produzione di calce dichiara un consumo annuo di tonnellate di Carbonato di calcio. Calcolare la CO 2 emessa dal processo di calcinazione considerando che: la materia prima ha un grado di purezza del % il coefficiente di emiss. è pari a [t CO 2 / t CaCO 3 ] [All. VIII Dec. 2007/589/CE] il coefficiente di conversione puo intendersi unitario CO2 PROCESSO = Dati Attività x Fatt. Emiss. x Fatt. Conv. t t CO CO2 = CaCO x = 3 tcaco 3 [ ] 2 t x 0,9135 [ ] x 0,440 1[ ] 9.095, 90 17
18 Emissioni indirette Le emissioni di CO 2 legate all energia elettrica consumata possono essere calcolate, ad esempio, usando fattori di emissione, validi a livello nazionale, che esprimono la quantità di biossido di carbonio mediamente emessa in Italia per la generazione di 1 kwh. Ad esempio (dati TERNA): ,483 kgco 2 /kwh ,485 kgco 2 /kwh ,461 kgco 2 /kwh Oppure, per alcuni tra i maggiori produttori di energia elettrica italiani, possono essere utilizzati fattori di emissione specifici, reperibili nei siti internet di tali società. 18
19 Contabilizzazione, riduzione, compensazione Usuali attività per la comunicazione dell impegno di un organizzazione in tema di carbon management e carbon neutrality agli stakeholders e/o al mercato: Quantificazione delle emissioni di CO 2 (e di altri GHG) Riduzione delle emissioni, ove possibile Compensazione delle emissioni residue tramite l acquisto di crediti di carbonio 19
20 Un esempio in campo internazionale: La Carbon Reduction Label
21 The Carbon Reduction Label Sviluppata dal Carbon Trust, principale autorità britannica in tema di riduzione delle emissioni di gas serra, la Carbon Reduction Label quantifica la CO 2 associata alla produzione di beni e servizi, lungo l intero ciclo di vita degli stessi. 21
22 The Carbon Reduction Label The 4-step footprinting process Once the scope has been agreed, the footprinting process will follow these steps in accordance with PAS 2050: Building a process map, including setting boundaries, understanding data available and identifying sources/contacts; Collecting primary data from members of the supply chain and collating secondary data; Assessing materiality (an iterative process); Building the carbon footprint. This will deliver a final footprint for your product or service which can then be put forward for certification, if you choose to do so. Fonte: 22
23 The Carbon Reduction Label REDUCTION By examining the constituent parts that make up the product carbon footprint, it is possible to see where the greatest opportunities lie to reduce it. Your company can then: Analyse and re-engineer your processes Collaborate with supply chain partners to achieve reductions Investigate alternative sources of supply Fonte: 23
24 The Carbon Reduction Label CERTIFICATION The Carbon Trust Footprinting Certification Company is independent, and is committed to providing impartial certification services. The Company has recently become one of the first UKAS accredited organisation to deliver Product Carbon Footprint certification against PAS Certification [ ] maximises the comparability of your product carbon footprint with those of other similarly certified products and services and therefore gives you the ability to provide your customers and share-holders consistent product carbon footprints with the assurance of independent third party certification. Certification to this standard is necessary to be able to use the Carbon Reduction Label. Fonte: 24
25 The Carbon Reduction Label COMMUNICATION The Carbon Trust Footprinting Company (CTFC) can help you to communicate your product carbon footprint in the way that best suits your business: Advantages of displaying the Carbon Reduction Label include: Differentiating your product or service to consumers and/or business customers. Pre-empting growing consumer interest in understanding the carbon footprints of the things they buy. Helping consumers to compare between different products and services and helping them use and dispose of them in a lower-carbon way. Enhancing your brand and corporate reputation by leveraging the authority and credibility of the Carbon Trust, together with your reduction commitment. Driving carbon reduction and finding cost savings across your organisation and supply chain through your public reduction commitment. Engaging with your own employees to drive carbon reductions and increase staff loyalty. Helping to create a critical mass of companies and consumers to drive significant carbon reductions nationally and worldwide. Fonte: 25
26 The Carbon Reduction Label Un caso studio: TESCO Schematizzazione dei processi e suddivisione delle emissioni per fase di vita del prodotto 26
27 The Carbon Reduction Label Un caso studio: TESCO Etichette di prodotto 27
28 The Carbon Reduction Label Un caso studio: TESCO The on-pack Carbon Reduction Label was supported with point-of-sale label displays and the publication of a customer leaflet titled How can we shrink our carbon footprint? which was mailed to over homes and is available in most large Tesco stores. 28
29 La norma ISO 14064
30 Come nasce la norma ISO La norma ISO è stata elaborata dall ISO/TC 207, "Environmental management, il comitato tecnico ISO responsabile della messa a punto della famiglia ISO sulla gestione ambientale. Coinvolgendo in uno studio sui cambiamenti climatici più di 170 esperti provenienti da 45 paesi, i lavori per la messa a punto della norma internazionale ISO iniziarono nel 2002, con l'obiettivo di elaborare una norma universalmente riconosciuta e verificabile. La nuova norma è stata adottata e pubblicata come norma nazionale UNI ISO La norma ISO è suddivisa in tre parti che posso essere utilizzate separatamente o come un utile insieme di strumenti integrati per rispondere ai differenti bisogni in materia di dichiarazioni e verifiche delle emissioni dei gas ad effetto serra. 30
31 Le 3 parti della norma ISO (1) La norma ISO si suddivide nelle seguenti tre parti: UNI ISO :2006 Greenhouse gases - Part 1: Specification with guidance at the organization level for the quantification and reporting of greenhouse gas emissions and removals (Gas ad effetto serra - Parte 1: Specifiche e guida, al livello dell'organizzazione, per la quantificazione e la rendicontazione delle emissioni di gas ad effetto serra e della loro rimozione) UNI ISO :2006 Greenhouse gases - Part 2: Specification with guidance at the project level for the quantification, monitoring and reporting of greenhouse gas emission reductions and removal enhancements (Gas ad effetto serra - Parte 2: Specifiche e guida, al livello di progetto, per la quantificazione, il monitoraggio e la rendicontazione delle emissioni di gas ad effetto serra o dell'aumento della loro rimozione) UNI ISO :2006 Greenhouse gases - Part 3: Specification with guidance for the validation and verification of greenhouse gas assertions (Gas ad effetto serra - Parte 3: Specifiche e guida per la validazione e la verifica delle asserzioni relative ai gas ad effetto serra") 31
32 Le 3 parti della norma ISO (2) Contenuti delle 3 parti della ISO 14064: UNI ISO :2006 E rivolta alle organizzazioni e alle imprese: specifica i principi e i requisiti per progettare, sviluppare, gestire e rendicontare inventari di gas serra. UNI ISO :2006 Si focalizza sui progetti mirati a ridurre le emissioni, o ad aumentare le rimozioni, di gas serra, specificando i principi e i requisiti per determinare gli scenari di riferimento e per monitorarne, quantificarne e rendicontarne le prestazioni. UNI ISO :2006 Specifica i principi e i requisiti per validare e/o verificare gli inventari di GHG e validare e/o verificare progetti relativi ai gas serra. Il quadro normativo sopra presentato è completato dalla ISO che specifica requisiti per gli organismi di convalida e verifica dei gas ad effetto serra, per l'utilizzo in fase di accreditamento e in altre forme di riconoscimento. 32
33 Obiettivi della norma ISO La norma ISO si propone di essere di beneficio per organizzazioni, governi, proponenti di progetti ed altre parti coinvolte a livello globale fornendo chiarezza e coerenza per quantificare, monitorare, rendicontare e convalidare o verificare inventari di GHG o progetti relativi a i GHG. Coerentemente con l obiettivo di collegarsi con le norme e i protocolli internazionali esistenti relativi agli inventari societari di GHG, la ISO incorpora molti concetti chiave e requisiti del World Business Council for Sustainable Development - World Resources Institute. 33
34 Vantaggi dell uso della ISO (1) L uso della norma ISO potrebbe: aumentare la credibilità e la trasparenza della quantificazione, del monitoraggio e della rendicontazione delle riduzioni delle emissioni, o degli incrementi delle rimozioni, dei progetti GHG; promuovere lo sviluppo e l attuazione di progetti relativi ai GHG; facilitare il controllo dell evoluzione delle prestazioni e dei progressi nella riduzione delle emissioni e/o l aumento della rimozione di GHG; favorire il commercio delle emissioni di gas serra. 34
35 Vantaggi dell uso della ISO (2) L applicazione dello standard ISO 14064: potrà rivelarsi un beneficio per tutte le parti coinvolte in programmi di riduzione e di rendicontazione di GHG, in quanto tali programmi potranno essere riferiti ad una metodologia internazionalmente definita e riconosciuta; proprio come per altri standard di applicazione volontaria in ambito ambientale, permette di ricorrere alla certificazione di conformità ISO per comunicare ai propri partner commerciali, clienti o autorità, la propria prestazione in termini di riduzione dei gas serra. 35
36 Caratteristiche della ISO La norma ISO è neutrale rispetto ai programmi relativi ai GHG: usa cioè termini e concetti ideati per essere compatibili con requisiti di altre iniziative sui GHG, buone pratiche, legislazione e norme. Se un programma relativo ai GHG è applicabile, i suoi requisiti sono da considerarsi aggiuntivi rispetto ai requisiti della ISO Se un requisito della ISO proibisce ad un organizzazione o ad un proponente di un progetto relativo ai GHG di essere conforme ad un requisito del programma GHG, i requisiti del programma GHG hanno la precedenza. Al fine di avere un ampia e flessibile applicazione, la ISO stabilisce principi e specifica requisiti di processo piuttosto che descrivere specifici criteri e procedure. N.B. - Il processo di certificazione e assegnazione di crediti di emissione (alla base, ad es., del sistema EU ETS), non è compreso nelle specifiche della ISO
37 Principi della ISO PERTINENZA: selezionare le sorgenti di GHG, gli assorbitori di GHG, i dati e le metodologie appropriati alle necessità dell utilizzatore previsto COMPLETEZZA: includere tutte le emissioni e rimozioni di GHG pertinenti COERENZA: permettere confronti significativi tra le informazioni relative ai GHG ACCURATEZZA: ridurre gli errori sistematici e le incertezze per quanto possibile nell applicazione pratica CONSERVATIVITÀ: usare ipotesi e procedure atte a garantire che le riduzioni delle emissioni o gli aumenti delle rimozioni dei GHG non siano sovrastimati TRASPARENZA: divulgare informazioni relative ai GHG sufficienti ed appropriate in modo da permettere agli utilizzatori previsti di prendere decisioni con ragionevole fiducia 37
38 Grazie per l attenzione Luca Leonardi Tel: Cell: E mail: luca.leonardi@it.bureauveritas.com 38
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