Polimerase Chain Reaction: la tecnica che ha rivoluzionato la biologia molecolare. Dr.ssa Lucia Collini - Trento, 26/XI/2011
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1 Polimerase Chain Reaction: la tecnica che ha rivoluzionato la biologia molecolare Dr.ssa Lucia Collini - Trento, 26/XI/2011
2 Polimerase Chain Reaction (PCR): ideata nel 1983 da Kary Mullis, permette l amplificazione in miliardi di copie di qualsiasi frammento di DNA di cui siano note le sequenze fiancheggianti Premio Nobel per la Chimica
3 La scoperta della PCR (Polimerase Chain Reaction) «Sometimes a good idea comes to you when you are not looking for it» E la tecnica di studio degli acidi nucleici (DNA-RNA) che ha più contribuito alla semplificazione tecnologica, alla diffusione e allo sviluppo della biologia molecolare in tutti gli ambiti di ricerca e di diagnostica clinica. Che cosa è la PCR? E la sintesi enzimatica in vitro che permette di ottenere molte copie di uno specifico frammento di DNA (sequenza target)
4 PCR Richiede reagenti semplici, poco costosi e poco tempo -DNA stampo -Primers, oligonucleotidi (~20bp) a singola catena -DNA polimerasi (termostabile) -dntps -Mg2+ -Tampone (Buffer) DNA polimerasi di Thermus aquaticus
5 PCR E una tecnica che consente di amplificare piccole quantità di DNA Cicli termici ripetuti Trenta cicli incrementano la quantità di DNA di oltre un miliardo di volte
6 PCR ELEMENTI NECESSARI PER LA REAZIONE DI AMPLIFICAZIONE Primers DNA polimerasi Base Azotata (Adenina, Timina, Citosina, Guanina, Uracile) DNA STAMPO DESOSSIRIBOSIO Desossi Nucleotidi trifosfati (dntp)
7 Siti dei primers DNA target Lunghezza DNA amplificato DNA estratto dal campione
8 PCR fase 1 DENATURAZIONE La doppia elica di DNA stampo è aperta al calore 95 C
9 PCR fase 2 ANNEALING I primers si appaiano alle sequenze complementari sul DNA stampo C
10 PCR fase 3 ESTENSIONE La DNA polimerasi allunga gli inneschi e produce 2 nuove catene di DNA 72 C
11 IL PROCESSO SI RIPETE 95 C
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13 Ad ogni ciclo il numero di molecole di DNA copiato raddoppia
14 Resa teorica di una reazione di PCR a partire da una singola copia di DNA Numero di cicli Numero di molecole di amplificati x 10 9 PCR Y= N2 n DNA Y= numero molecole di DNA amplificato N= numero molecole di DNA di partenza n= numero dei cicli di PCR
15 LA REAZIONE DI PCR Fase Lineare Plateau Log [DNA] Fase Geometrica n cicli
16 PRINCIPALI FATTORI CHE INFLUENZANO LA RESA DELLA PCR Specificità Scelta dei primers Condizioni di reazione Contaminazione Sensibilità Riproducibilità Scelta dei primers Eterogeneità genomica Presenza di inibitori Tipo di campione Efficienza della reazione Standardizzazione delle fasi del metodo: preparazione del campione protocollo di PCR sistema di rivelazione
17 I REAGENTI DELLA REAZIONE DI PCR
18 DNA TARGET Omogeneo (plasmide purificato): ogni molecola è identica e rappresenta la sequenza da amplificare Eterogeneo (mix di diverse molecole di DNA, come il DNA genomico, sospensione cellulari o materiale biologico)
19 DNA TARGET Inibitori della PCR Troppo DNA Troppo RNA Presenza di emoglobina Eparina Ioni metallici SDS Composti Aromatici Etanolo Urea Detergenti
20 SPECIFICI OLIGONUCLEOTIDI O PRIMERS Estrema cura nella scelta della regione da amplificare (evitare sequenze inusuali come serie di purine o pirimidine) Estrema purezza (intesa come assenza di componenti che diminuiscono l efficienza della PCR) Lunghezza: paia di basi (non meno di 16 bp) Equilibrato rapporto AT/GC DISEGNO DEI PRIMERS OH- -OH Taq UNIVERSALI -OH DEGENERATI Evitare sequenze palindromiche che provocano strutture secondarie (loop). Le estremità 3 non devono essere tra loro complementari: formazione dei primers-dimeri
21 attività 3 esonucleasica DNA POLIMERASI (Taq polimerasi) attività 5 esonucleasica attività catalitica DNA stampo 5 Primer a RNA Nuovo filamento DNA polimerasi DNA polimerasi termostabile Nuovo filamento Primer oligonucleotidico DNA stampo Primers a RNA Nuovo filamento
22 LE CONDIZIONI DI REAZIONE
23 DENATURAZIONE SEPARAZIONE DELLE DUE ELICHE DEL DNA TARGET C per secondi ANNEALING INCONTRO E IBRIDAZIONE DEI PRIMERS CON IL DNA TARGET FASE PIU DELICATA DELLA PCR Calcolo della temperatura di annealing (37-72 C) La durata dipende dal tipo di strumento utilizzato
24 ESTENSIONE POLIMERIZZAZIONE DI NUOVE MOLECOLE COMPLEMENTARI AL DNA TARGET C per secondi
25 TIPI DI PCR
26 Quale metodo di PCR? Multiplex PCR LCR PCR Real-time PCR nested Branched DNA NASBA (Nucleic Acid Sequence Base Amplification)
27 - NESTED - PCR Vantaggio: aumenta la specificita e la sensibilita dell amplificazione. Infatti eventuali prodotti secondari della prima reazione non vengono amplificati nella seconda. 5 3 Primo step: Primers Esterni DNA TARGET - Secondo Step: Primers Interni I AMPLIFICATO II AMPLIFICATO RIVELAZIONE ED ANALISI DEL PRODOTTO DI AMPLIFICAZIONE
28 PCR nested cdna 3 regione nota I primer specifico II primer specifico regione ignota TTTTT 5 Il secondo primer specifico dovrà corrispondere ad una regione interna a quella nota e più al 5 del cdna e cioè più al 3 nella regione nota dell mrna La seconda amplificazione perderà la regione corrispondente al primo primer, -si tratta di sequenza già nota e non si perde informazione, -probabilità alta di avere un frammento specifico -probabilità bassa di due sequenze omologhe limitrofe due volte nel genoma. - si può ricorrere ad un terzo primer interno.
29 PCR MULTIPLEX permette l analisi di più target contemporaneamente vengono usati miscele di primers o primers degenerati
30 Multiplex PCR for automatic Detection TAT 5 ore, applicabile su campioni di sangue, materiale periodontale, liquido articolare, liquor, sputo e altri liquidi biologici
31 LIGASE CHAIN REACTION (LCR) DNA stampo primers antisenso primers senso ligasi termostabile primers legati il processo si ripete per 30 o più cicli primers legati: prodotti di LCR viene sfruttata l'azione di una ligasi termostabile e la presenza di quattro oligonucleotidi in grado di appaiarsi, a due a due, a specifiche sequenze della molecola di DNA.
32 LCR
33 REAL TIME PCR amplificazione e rivelazione del prodotto amplificato (DNA target) avvengono contemporaneamente. Il DNA target è riconosciuto e rilevato attraverso l impiego di sonde fluorescenti (Taqman, Molecolar Beacon etc..). L incremento della fluorescenza è proporzionale alla quantità di DNA amplificato (nella fase iniziale).
34 PCR Real-time Metodi di PCR Real-time VIRUS Erpetici Enterovirus Parvovirus Citomegalovirus HIV HCV HBV permettono di identificare e/o quantificare il genoma di tutti i virus riportati (con i relativi sierotipi) in più matrici biologiche: -liquor -sangue intero -plasma, etc utilizzano uno stesso profilo termico permettendo di amplificare più genomi virali contemporaneamente con: -riduzione dei tempi di esecuzione -aumento della sensibilità (> 99%) e specificità alta (> 99%)
35 Branched DNA Metodo quantitativo che utilizza speciali sonde chemioluminescenti che si legano specificatamente alla sequenza di acido nucleico da identificare creando una struttura ramificata branched DNA (bdna). Branched DNA Il segnale ottenuto alla fine della reazione è proporzionale alla quantità di bersaglio presente nel campione.
36 (Nucleic Acid Sequence Base Amplification) NASBA: da RNA a DNA e di nuovo a RNA Utilizzando: 3 enzimi(rna polimerasit7, RT, RNASiH) e 2 primer specifici consente l amplificazione sia di RNA sia di DNA in maniera esponenziale. Il prodotto della reazione NASBA è un RNA a singolo filamento, che rappresenta volte la sequenza bersaglio, sembra fornire maggiori garanzie di specificità. La tecnica si pone come alternativa al metodo RT-PCR in molte occasioni, specie quando la sequenza di partenza è di RNA. Rispetto alla PCR, il NASBA permette: -Maggiore efficacia di amplificazione di RNA in una miscela ricca di DNA -Condizioni di lavoro isotermiche (di solito 41 C) -Maggiore rapidità dei test -Rivelazioni di minori quantità di acido nucleico
37 APPLICAZIONI della Polymerase chain reaction
38 Applicazioni di diagnostica infettivologica Le tecniche molecolari PATOGENO CAUSA PATOGENO CAUSA PATOGENO PATOGENO SINDROME tecnica molecolare CAUSA CAUSA PATOGENO CAUSA PATOGENO CAUSA PATOGENO CAUSA Più patogeni danno la stessa sindrome clinica, 1 sola tecnica molecolare per la causa reale
39 PCR nella diagnosi di infezione del sistema nervoso centrale Caso clinico Agosto 2011: M.Z., ragazzo di 15 anni, entra in Pronto Soccorso con febbre, cefalea, rigor nucalis, stato confusionale, e eruzione cutanea rubeoliforme su torace Anamnesi: soggiorno in campeggio, in terapia con cefalosporina di terza generazione Consulenza infettivologica: rachicentesi Liquor TORBIDO Esame chimico-fisico: Accertamenti eseguiti Proteine: 50 mg/dl Glucosio: 45 mg/dl Leucociti: 2500 (65% polimorfonucleati, 25% linfociti) Colorazione gram: negativa Latex test: negativo, Esame colturale: negativo Biologia molecolare per batteri: negativa
40 Biologia molecolare per Enterovirus POSITIVA IgM per CoxsachieVirusA POSITIVE, IgG negative
41 Applicazioni mediche diagnosi pre e post-natale di malattie genetiche (es. Anemia falciforme) diagnosi di tumori (es. linfomi)
42 Applicazioni mediche Gene therapy Aggiunta di un gene a correzione di un disordine ereditario Lo scopo è quello di sostituire dei geni cattivi con i geni buoni oppure per migliorare le prestazioni di una specie
43 Applicazioni mediche Proteine Possono venire prodotte in cellule batteriche -Insulina -Interferone -Peptidi Atriali -Attivatore tissutale del plasminogeno -Ormone della crescita
44 Applicazioni mediche clonare, sequenziare e modificare i geni o in generale segmenti di DNA La tecnica per ottenere questi nuovi vaccini si basa sull identificazione della proteina o delle proteine di un agente infettivo che siano in grado di indurre una risposta immunitaria protettiva simile a quella stimolata dall agente infettivo completo. In questo modo tramite tecniche di ingegneria genetica, si possono selezionare i geni corrispondenti, clonarli e farli esprimere in vettori diversi, oppure eliminarli mediante una delezione selettiva. Una variante di questo sistema sarebbe, una volta identificata la proteina di interesse immunologico, ottenere la o le proteine per sintesi proteica. Vaccini
45 Attività insetticida Resistenza a erbicidi Tolleranza a stress ambientali Vita più lunga o maturazione ritardata Migliori qualità nutrizionali (nutraceutics) Allungamento dei tempi di conservazione Applicazioni in agronomia Golden rice Il riso è l unica fonte di cibo per molte popolazioni, soprattutto asiatiche, ma manca della provitamina A (β -carotene) La sua carenza porta a cecità e immunodeficienze Sono stati introdotti geni in modo che venga espresso il β -carotene nell endosperma dei semi. Vantaggi: la provitamina A è espressa nel riso quindi anche alimentandosi di solo riso si garantisce l apporto di ß- carotene nella dieta
46 Applicazioni in agronomia Golden rice -modificazione genetica per produrre beta-carotene (provitamin A) -viene convertita in vitamina A Daffodil phytoene synthase gene (psy) Bacterial carotene desaturase gene (crti) Daffodil lycopene β-cyclase gene (lcy) Genes introduced into rice genome Rice chromosome psy crti lcy Expression in endosperm Phytoene synthase Carotene desaturase β-cyclase GGPP Phytoene Lycopene β-carotene (Provitamin A)
47 Applicazioni in agronomia CRY1Ab l'endotossina di Bacillus thuringiensis, La linea di mais MON 810 ottenuta tramite trasformazione con metodo biolistico utilizzando il plasmide PV- MBK07
48 Mais BT Bacillus thuringiensis Il mais brevettato dalla Novartis contiene un gene del Bacillus thuringiensis (Bt) che produce la proteina (Cry Protein) che cristallizza nell intestino delle larve di piralide provocandone la morte, ma innocua per l uomo e per molti insetti utili.
49 Mais BT Bacillus thuringiensis BT (un batterio del suolo) ha gene proteina insetticida Cry (delta-endotossina) Ingegneria genetica: gene isolato e inserito nel corredo genetico piante mais Piante GM esprimono tali proteine Piralide si nutre di mais GM Ingerisce Pro-tossina Proteasi Tossina Legame con recettori nell epitelio intestinale delle larve Succhi gastrici PH Diffusione endotossina nell intestino Pori compromettono equilibrio flussi ionici cellulari annullamento metabolismo cellulare, malfunzionamento apparato digerente Morte insetto Efficacia inversamente proporzionale a età insetto Caratteri Mais BT Mammiferi non possiedono tali recettori Insensibili ad azione della tossina Specificità proteine Cry su diverse specie
50 Applicazioni forensi CSI effect L analisi forense del DNA Casi criminali: indagato/vittimatraccia Test di paternità: paternità controversa analisi prenatali: determinazione del sesso Soggetti scomparsi: relazioni famigliari Studio di DNA antichi: identificazioni storiche di mummie
51 Applicazioni forensi Analisi forense del DNA Raccolta del campione Valutazione tipo di traccia (sangue, saliva, sperma, ecc.) = diagnosi generica Estrazione del DNA Quantificazione del DNA Analisi Interpretazione Sorgenti di DNA Presente in ogni materiale cellulare che contiene un nucleo Presente nel materiale biologico lasciato sulla scena del crimine
52 Applicazioni forensi Tipizzazione ed analisi dei polimorfismi del DNA Test di paternità
53 Applicazioni forensi IL RISULTATO DEL TEST DEL DNA Casi criminali ESCLUSIONE: L INDAGATO E LA TRACCIA NON HANNO LO STESSO PROFILO GENETICO NON ESCLUSIONE: L INDAGATO NON PUO ESSERE ESCLUSO DALL AVER LASCIATO LA TRACCIA RISULTATO NON CONCLUSIVO (AD ES. PER SCARSA QUANTITA O QUALITA DEL DNA)
54 Applicazioni forensi Identificazioni storiche Il 19 settembre 1991 una coppia di escursionisti tedeschi (eccellenti alpinisti), Erika ed Helmut Simon, scorse, a metri di altitudine, sul massiccio dell' Őtzal, un cadavere umano che emergeva dalla neve congelata
55 Secondo lo studio del DNA contenuto nei suoi mitocondri, Ötzi appartiene a un sottogruppo che non ha lasciato eredi Il Dna mitocondriale e' un orologio biologico dell'evoluzione molto piu' puntuale rispetto al Dna cromosomico perche' si trasmette unicamente per via materna ed e' piu' soggetto alle variazioni molecolari dovute alle influenze dell'ambiente esterno, a differenza del Dna cromosomico che, racchiuso all'interno del nucleo della cellula, e' piu' protetto. campioni del contenuto dell'intestino prima di morire aveva mangiato carne di stambecco
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57 Your DNA is 99.7 percent like that of the person next to you The 0.3 percent difference is immensely important It means we differ at 6 million letters We are both very alike and very different
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