UDA: A SPASSO CON LINA LA GOCCIOLINA Docenti Infanzia: Tomei Lisa, Pascale Sara, Salvestrini Valentina, Gigli Silvia Laboratorio sviluppo sostenibile

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1 UDA: A SPASSO CON LINA LA GOCCIOLINA Docenti Infanzia: Tomei Lisa, Pascale Sara, Salvestrini Valentina, Gigli Silvia Laboratorio sviluppo sostenibile FINALITA O COMPITO UNITARIO: garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell acqua. DESTINATARI: sezione omogenea di 5 anni TEMPI: un ora al giorno per 5 giorni COMPETENZE CHIAVE EUROPEE: Comunicare nella madrelingua Competenza in campo scientifico Competenze sociali e civiche Senso di iniziativa ed imprenditorialità CAMPI DI ESPERIENZA E TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE: Conoscenza del mondo a. Confronta e valuta quantità: utilizza simboli per registrare, esegue misurazioni b. Osserva con attenzione l ambiente e i fenomeni naturali accorgendosi dei loro cambiamenti Il sé e l altro a. Sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini b. Pone domande su ciò che è bene e male c. Riconosce i più importanti segni della sua cultura, del territorio, le istituzioni ed il funzionamento delle piccole comunità I discorsi e le parole a. Usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati b. Utilizza il linguaggio verbale in differenti situazioni comunicative

2 METODOLOGIA: Brainstorming Circle time Sondaggio in bacheca Didattica laboratoriale ATTIVITA : 1 : Posti all angolo dell incontro attraverso un brainstorming ci poniamo la domanda COME HA ORIGINE L ACQUA?. Dopo aver raccolto i vari input dati dai bambini facciamo una breve conversazione sui risultati prima della lettura della storia LINA LA GOCCIOLINA. LINA LA GOCCIOLINA (abstract) C era una volta una gocciolina di nome Lina che viveva nel mare, un giorno salì fino alla superficie e con il calore del sole si sentì così leggera da salire fino al cielo insieme ad altre goccioline. Dopo un po di tempo iniziò ad avere tanto freddo e si attaccò alle altre goccioline per scaldarsi così formarono una nuvola talmente grande che alla fine diventò troppo pesante e tutte le gocce caddero giù sulla terra. Lina iniziò a sprofondare passando attraverso i diversi strati della terra impaurita, alla fine arrivò in un posto buio, un fiume sotterraneo insieme a tante altre gocce. Lina si mise a piangere perché non sapeva dove fosse ma le altre goccioline la rassicurarono dicendo che avevano già fatto il viaggio dell acqua e non doveva avere paura. Dopo qualche giorno sentì come un terremoto e all improvviso un grosso tubo sbucò dall alto e risucchiò Lina e le altre goccioline, che iniziarono a viaggiare dentro a tubi lunghissimi, il viaggio terminò addosso a qualcosa di strano, era rosa, scivolosa e profumata, era una bambina che si stava facendo la doccia. Senza rendersi bene conto di cosa fosse successo si ritrovò di nuovo al buio in un altro tubo sotto terra. Questa volta però il tubo era molto grande e puzzolente e Lina era tutta sporca. Si addormentò esausta e al suo risveglio trovò delle bestioline che stavano mordicchiando, all inizio aveva paura ma quando si accorse che la stavano ripulendo fu sollevata. Una volta che fu definitivamente pulita sbucò finalmente nel mare, felice e non vedeva l ora di ricominciare il viaggio dell acqua.

3 Lettura della storia e riproduzione grafica in cui ciascun bambino crea la sua goccia pulita e quella sporca. 2 : Posti all angolo dell incontro facciamo una breve conversazione sui punti salienti della storia che abbiamo letto la volta precedente, dopodiché dividiamo i bambini in due gruppi: il primo gruppo indosserà la gocciolina pulita, il secondo gruppo invece la gocciolina sporca. Drammatizzazione della storia. Al termine della drammatizzazione ci sarà un inversione dei gruppi per cui i bambini che hanno rappresentato la gocciolina sporca interpreteranno quella pulita e viceversa. 3 : Nel circle time chiediamo ai bambini come possiamo utilizzare l acqua, dopodiché li invitiamo a rappresentare graficamente questo tema. Utilizzeremo in un secondo momento il sondaggio in bacheca per vedere qual è l utilizzo maggiore da loro espresso. 4 : Introduciamo l argomento del corretto o scorretto utilizzo dell acqua e chiediamo ai bambini cosa ne pensano raccogliendo le loro opinioni. Al termine della conversazione mostriamo loro delle carte tipo memory con dei disegni rappresentanti appunto il corretto e lo scorretto utilizzo dell acqua nelle diverse situazioni (ad esempio un bambino che si lava i denti lasciando il rubinetto aperto ed un altro che invece lo chiude) e, proprio come il gioco del memory chiediamo però questa volta di trovare gli opposti.

4 Al termine del gioco dividiamo i bambini in piccoli gruppi e chiediamo loro di disegnare le azioni corrette al fine di realizzare un cartellone con le regole di buona condotta per non sprecare l acqua. 5 : Posti all angolo dell incontro, guardando il cartellone realizzato la volta precedente poniamo l attenzione su un immagine in particolare con il suo opposto ovvero quella di una signora che per annaffiare utilizza un innaffiatoio e l altra con invece che pone una sistola aperta in terra lasciando che l acqua scorra ininterrottamente in giardino. Riflettiamo insieme ai bambini su quest ultima immagine e, osservando il territorio che circonda la nostra scuola ricco di alberi e piante ci chiediamo cosa potremmo fare per non sprecare l acqua ma allo stesso tempo garantire la vita ed il nutrimento del verde circostante. Dopo un uscita in giardino ed un attenta osservazione del territorio pensiamo di realizzare una cisterna di raccolta dell acqua piovana. Progettazione e realizzazione della cisterna.

5 RISORSE UMANE COINVOLTE: bambini, insegnanti, genitori per la realizzazione della cisterna. MATERIALI: fogli A4, pennarelli, cartoncino bristol, colla, forbici, cartone, tempere, pennelli, libro, carte-gioco SPAZI: sezione, salone, giardino VALUTAZIONE: walk shop