Progetto di training fonetico fonologico

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Progetto di training fonetico fonologico"

Transcript

1 Progetto di training fonetico fonologico Home Indice Lettura e scrittura La scrittura alfabetica Presentazione del progetto Svolgimento del progetto Conclusioni Alfabetiere Schede di lavoro Esempi Bibliografia A cura di : Monasterio Mara e Diodati Giovanna Solo la scrittura rese possibile agli uomini di comunicare nel tempo e nello spazio. Essa è il fondamento di tutto il nostro sapere né si può dubitare che i fanciulli debbano essere istruiti in alcune nozioni utili, come il leggere e lo scrivere, non solo per la loro immediata utilità ma anche perché esse possono essere di aiuto per capire ed apprendere molte altre cognizioni ( Aristotele )

2 training fonetico fonologico Home Indice Lettura e scrittura La scrittura alfabetica Presentazione del progetto Svolgimento del progetto Conclusioni Alfabetiere Schede di lavoro Esempi Bibliografia Training Fonetico Fonologico Introduzione 1.Lettura e scrittura 2.La scrittura alfabetica 3.Presentazione del progetto/laboratori o L ingresso alla Scuola Primaria segna per il bambino l inizio di un percorso evolutivo che lo porterà a sviluppare tutta una serie di conoscenze, di apprendimenti, di relazioni e di emozioni. E opinione comune che la Scuola debba in primis imparare a leggere e a scrivere; ma cosa significa veramente leggere e scrivere e quali sono i presupposti necessari affinché queste funzioni vengano apprese in maniera corretta e fluida? 4.Svolgimento del progetto/ laboratorio Prima ancora di arrivare a possedere la capacità di leggere e scrivere è importante che i bambini capiscano che si tratta di un modo diverso di parlare e di ascoltare, di utilizzare, cioè, un linguaggio alternativo a quelli finora

3 5.Conclusioni 6.Appendice 7.Bibliografia sperimentati ( linguaggio gestuale, mimico, grafo pittorico, verbale ). Per questo è estremamente importante che i bambini fin da molto piccoli vengano abituati ad ascoltare letture in modo da rendere magiche quelle pagine da cui spuntano racconti, storie fantastiche. Presentare la Lettura come un mezzo per scoprire segreti scritti sulle pagine e la scrittura come un mezzo per dire tante cose anche a chi non può ascoltare, aumenta la motivazione del bambino all apprendimento di queste funzioni ed a porlo in un atteggiamento di curiosità verso quell insieme di segni che significano qualcosa che io posso scoprire. Con questi presupposti può iniziare per il bambino un percorso scolastico positivo che lo porterà dapprima a vivere bene la 1 classe e gradualmente a raggiungere vittoriosamente le tappe successive con uno sforzo certamente inevitabile ma anche incentivante e per quanto possibile piacevole.

4 training fonetico fonologico Home Indice Lettura e scrittura La scrittura alfabetica Presentazione del progetto Svolgimento del progetto Conclusioni Alfabetiere Schede di lavoro Esempi Bibliografia Training Fonetico Fonologico Lettura e scrittura 1.Lettura e scrittura 2.La scrittura alfabetica 3.Presentazione del progetto/laboratori o 4.Svolgimento del progetto/ laboratorio Lettura e scrittura sono operazioni intimamente legate alla maturazione delle capacità prassiche ( motorie ) e contemporaneamente alla padronanza del linguaggio verbale inteso come capacità di utilizzare un codice astratto di regole ( lingua ) per comunicare informazioni, intenzioni, emozioni... Scrivere è insieme prassia e linguaggio e leggere significa riconoscere un senso a dei segni grafici e attribuirgli significato. L operazione dello scrivere non è possibile senza un certo livello di motricità ed esige una capacità di coordinazione fine dei movimenti tra loro. Occorre ricordare come la motricità evolva nel corso dello sviluppo da schemi grossolani ed olistici a schemi raffinati e specifici. Dopo lo

5 5.Conclusioni 6.Appendice scarabocchio, con cui il grafismo prende inizialmente forma, il bambino deve sapere gradualmente inibire la propria libertà di azione per passare da un grafismo ludico a valenza affettiva ad un grafismo consensuale che è espressione di un pensiero astratto. 7.Bibliografia Soprattutto scrittura e lettura sono rappresentazione di un significato che acquista il suo senso in base alla forma delle lettere, al loro orientamento nello spazio e ai legami che intercorrono tra loro all interno di una parola e di una frase. Scrivere una parola significa tradurre una serie di suoni, cioè una stimolazione acustica ordinata nel tempo, in una serie di segni grafici, cioè in un attività motoria ordinata nello spazio, stabilendo tra suono e segno una corrispondenza. Questa traduzione implica la capacità di analizzare il suono della parola nei suoi elementi ordinati nel tempo, di stabilire una corrispondenza tra suono e segno grafico, di posizionare tali segni nello spazio in modo da rispettare l orientamento delle lettere in rapporto al foglio e infine di ricomporre la successione ordinata di lettere corrispondenti: si tratta cioè di fare un programma motorio, un output corrispondente all imput acustico attraverso il rinforzo dell articolazione. Sono processi di analisi e di sintesi attraverso i quali un informazione ricevuta dal canale percettivo acustico può essere tradotta nel canale visivo e motorio. Analogamente nella lettura si tratta di saper analizzare visivamente i segni grafici, di saperli cogliere come forme significative nelle loro relazioni spaziali per poi tradurli in un programma motorio di emissione ordinata di suoni; le attività dello scrivere e del leggere diventano possibili se il bambino è in grado di comprendere le relazioni temporali e spaziali tra gli elementi.

6 Ad esempio, per saper correttamente leggere la lettera d è necessario saperne analizzare gli elementi grafici costitutivi, un cerchietto e un asta, nelle loro reciproche relazioni, ossia cogliere che la gambetta è a destra e non a sinistra, diversamente dalla b ; analogamente è necessario saper analizzare le parole come sequenze ordinate di fonemi che acquistano il loro carattere significativo proprio in base alla disposizione temporale degli elementi, per cui vela significa un altra cosa rispetto a leva, in virtù della diversa disposizione degli stessi fonemi che compongono le due parole. e.

7 training fonetico fonologico Home Indice Lettura e scrittura La scrittura alfabetica Presentazione del progetto Svolgimento del progetto Conclusioni Alfabetiere Schede di lavoro Esempi Bibliografia Training Fonetico Fonologico La scrittura alfabetica 1.Lettura e scrittura 2.La scrittura alfabetica 3.Presentazione del progetto/laboratori o 4.Svolgimento del progetto/ laboratorio Per leggere occorre anche capire il meccanismo della scrittura alfabetica quale è impiegata nelle lingue occidentali. Essa, a differenza delle scritture primitive, in cui si rappresentano con segni i concetti, si basa sulla rappresentazione dei suoni; in questo modo pochi segni corrispondenti ai movimenti articolatori del linguaggio parlato, combinandosi nei modi più disparati, possono veicolare qualsiasi informazione, anche la più complessa. La lingua italiana è, tra l altro, tra le lingue occidentali una di quelle in cui la corrispondenza fonema / grafema ha un alta percentuale ( 96% circa ). Per poter associare correttamente il segno

8 5.Conclusioni 6.Appendice 7.Bibliografia scritto al fonema corrispondente, il bambino deve saper distinguere senza ambiguità i fonemi tra loro. Molto spesso tale capacità uditiva è carente, non per una reale, scarsa acuità sensoriale, bensì per una difficoltà nella discriminazione dei suoni e nell analisi propriocettiva dei movimenti prodotti dal proprio apparato fonoarticolatorio. La confusione più frequente avviene tra suoni uguali che si distinguono solo per il tratto della sonorità ( p/b; t/d; c/g ) per i quali il bambino non percepisce la vibrazione laringea che costituisce la sola differenza rilevante fra essi, essendo la posizione articolatoria uguale; altre volte confonde suoni della stessa natura, per esempio s/f il cui soffio dipende solo dalla diversa posizione degli articolatori; idem possiamo dire per le nasali m/n. Va infine ricordato che per leggere e scrivere è essenziale che si costituisca un piano ritmico corrispondente alla struttura spaziale della parola o della frase da leggere o da scrivere. Comprendere una sequenza significa infatti fare del proprio eloquio un insieme strutturato di forme sonore, sempre in corrispondenza biunivoca con le forme visive, in cui gli elementi si integrino fino a costituire unità dotate di significato; da qui l importanza di rispettare gli spazi bianchi come pause temporali che individuino ancora più l unità sonora della parola e rispettino la sintassi del linguaggio.

9 training fonetico fonologico Home Indice Lettura e scrittura La scrittura alfabetica Presentazione del progetto Svolgimento del progetto Conclusioni Alfabetiere Schede di lavoro Esempi Bibliografia Training Fonetico Fonologico 1.Lettura e scrittura Presentazione del Progettolaboratorio di training fonetico fonologico 2.La scrittura alfabetica 3.Presentazione del progetto/laboratori o 4.Svolgimento del progetto/ laboratorio L obiettivo di tale progetto è quello di sviluppare nei bambini una competenza fonetica fonologica, percettiva / articolatoria, tale da facilitare il successivo apprendimento della letto scrittura e prevenire difficoltà nella stessa. La conoscenza delle strategie articolatorie che vengono messe in atto nel momento in cui produciamo una parola, il capire come e dove viene prodotto un suono all interno delle nostre cavità orali e sapere quali sono gli articolatori che entrano in gioco, diventa fondamentale per controllare le proprie produzioni e per potenziare la capacità di ascolto, due funzioni, queste, che sono basilari per l apprendimento

10 della lingua scritta. 5.Conclusioni 6.Appendice 7.Bibliografia Dopo i primi incontri più ad impostazione fonetica articolatoria, viene proposto un vero e proprio training fonologico per abituare i bambini alla fusione e all analisi fonemica che sono pre requisiti essenziali per l apprendimento corretto della scrittura e della lettura. Il training fonologico consiste nel far capire ai bambini che dei suoni che vengono prodotti singolarmente, combinati con altri suoni, formano delle parole ( fusione fonemica ); al contrario che una parola è formata da più suoni singoli (analisi fonemica). Una volta capito questo, per il bambino leggere e scrivere diventa un gioco divertente di costruzione e di scomposizione. E implicito che il training fonologico è anche un esercizio di grande attenzione acustica.

11 training fonetico fonologico Home Indice Lettura e scrittura La scrittura alfabetica Presentazione del progetto Svolgimento del progetto Conclusioni Alfabetiere Schede di lavoro Esempi Bibliografia Training Fonetico Fonologico Svolgimento del progetto 1.Lettura e scrittura 2.La scrittura alfabetica 3.Presentazione del progetto/laboratori o 4.Svolgimento del progetto/ laboratorio Il progetto è stato svolto in 14 incontri di circa 1 ora ciascuno all interno della classe, secondo il seguente programma: 1) Ginnastica con la bocca: presa di conoscenza e coscienza dei movimenti buccali e degli articolatori ( labbra, denti, lingua, palato, naso ). Per fare ciò si è spalmato della nutella nei vari punti della bocca e fatto masticare chewing gum. 2) La voce: presa di coscienza della vibrazione delle C.V. ed esercizi di emissione della voce con modulazione della stessa ( piano/forte; grave/acuto; corto/lungo).

12 5.Conclusioni 6.Appendice 7.Bibliografia 3) Conoscenza delle vocali: ogni vocale è stata fatta produrre tenendo presente la posizione corretta delle labbra e dell apertura della bocca, abbinandola a movimenti corporei e al grafema corrispondente. Ciascuna vocale è stata presentata all inizio con un colore diverso, successivamente tutte sono state rappresentate in rosso per distinguerle dalle consonanti. A bocca tutta aperta; braccia tutte aperte E bocca quasi chiusa e labbra stirate; braccia a mezza altezza I bocca chiusa e labbra stirate; braccia unite sopra la testa O bocca aperta e labbra arrotondate; braccia a cerchio davanti alla pancia U bocca chiusa e labbra arrotondate; braccia chiuse davanti alla pancia. 4) Distinzione dei suoni in sordi, sonori, nasali: si è fatto capire che alcuni suoni vengono prodotti con la vibrazione delle C. V. ( sonori ), mentre altri no ( sordi ) e che alcuni suoni vengono prodotti facendo passare l aria nel naso (nasali). I suoni sono stati abbinati ai grafemi corrispondenti; i suoni sordi sono stati scritti in blue; quelli sonori in VERDE; i suoni nasali che sono sempre sonori, in verde con una virgola sopra. 5) Presentazione dei fonemi consonantici dell italiano: la scaletta di presentazione dei fonemi è stata la seguente:

13 bilabiali ( p / b; m) labiodentali ( f / v ) dentali ( t / d, l, r, n, s, z ) palatali ( c / g, suono dolce, sc, gl, gn). velari ( k / g, suono duro ) BILABIALI: P SORDA, GUANCE GONFIE E LABBRA CHIUSE B SONORA, GUANCE GONFIE E LABBRA CHIUSE M SONORA NASALE, LABBRA CHIUSE, L ARIA ESCE DAL NASO LABIODENTALI: F SORDA, DENTI SUL LABBRO INFERIORE E SI SOFFIA V SONORA, DENTI SUL LABBRO INFERIORE E SI SOFFIA DENTALI: T SORDA, LA PUNTA DELLA LINGUA SBATTE CONTRO I DENTI SUPERIORI D

14 SONORA, LA PUNTA DELLA LINGUA SBATTE CONTRO I DENTI SUPERIORI L SONORA, PUNTA DELLA LINGUA UN PO PIEGATA CONTRO I DENTI SUPERIORI R SONORA, PUNTA DELLA LINGUA CHE VIBRA DIETRO I DENTI SUPERIORI N SONORA NASALE, PUNTA DELLA LINGUA CONTRO I DENTI SUPERIORI, L ARIA ESCE DAL NASO S/S SORDA O SONORA, DENTI CHIUSI, PUNTA DELLA LINGUA APPOGGIATA SUI DENTI INFERIORI E SI SOFFIA Z/Z SORDA O SONORA, DENTI CHIUSI, LA PUNTA DELLA LINGUA SBATTE VELOCEMENTE CONTRO I DENTI PALATALI: C (I) SORDA, DENTI CHIUSI, TUTTA LA LINGUA SPINGE SUL PALATO; SUONO DOLCE G (I) SONORA, DENTI CHIUSI, TUTTA LA LINGUA SPINGE SUL PALATO; SUONO DOLCE

15 SC(I) SORDA, LINGUA APPOGGIATA SUL PALATO DENTI CHIUSI E LABBRA UN PO ARROTONDATE E SI SOFFIA GL SONORA, BOCCA SEMIAPERTA, LA LINGUA SPINGE SUL PALATO GN SONORA, BOCCA SEMI APERTA, LA LINGUA SPINGE SUL PALATO E UN PO D ARIA ESCE DAL NASO UVULARI: C SORDA, LINGUA INDIETRO VERSO LA GOLA E BOCCA APERTA; SUONO DURO G SONORA, LINGUA INDIETRO VERSO LA GOLA E BOCCA APERTA; SUONO DURO I fonemi rappresentati da digrammi sono stati trattati separatamente. Per ogni fonema è stata scattata la foto della bocca e/o della lingua nella posizione corretta per produrlo; questo ha permesso di costruire un alfabetiere fonetico. Dopo la presentazione di un fonema i bambini hanno lavorato sul libro Gramma base 1 svolgendo gli ex. proposti per quel fonema e sul quaderno in modo da consolidarne l apprendimento

16 e la rappresentazione grafica (corrispondenza fonema/grafema). I grafemi sono stati presentati all inizio in stampato maiuscolo e successivamente negli altri caratteri. 6) Uso dell H: si è fatto capire come il grafema H non ha un suono proprio come tutti gli altri ma viene usato per cambiare il suono dei fonemi C - G, quando sono seguiti dalla E e dalla I. C + I = CI; C + E = CE suoni dolci prodotti a metà palato (mediopalatali) G + I = GI; G + E = GE suoni dolci prodotti a metà palato (mediopalatali) C + H + I = CHI; C + H + E = CHE suoni duri prodotti verso la gola (uvulari) G + H + I = GHI; G + H + E = GHE suoni duri prodotti verso la gola (uvulari) 7) Percezione uditiva: si sono fatti giochi percettivi - uditivi per imparare a distinguere i suoni dalle loro caratteristiche acustiche articolatorie partendo da opposizioni di fonemi molto differenti tra loro fino a quelli molto simili. 8) Fusione fonemica: costruzione di parole dopo aver impostato i singoli fonemi si è iniziata la fusione fonemica, prima con parole piane di 3/4 lettere e via, via sempre più lunghe e complesse, per far capire che quando due o più suoni si uniscono si formano le parole e così si sono fatti tanti giochi di costruzione di parole.

17 Dopo un primo momento solo di oralità, si è iniziato a scrivere le parole che venivano formate. Si sono usate anche letterine mobili per giochi di combinazione. ES.: C + A + N + E = CANE L + U + P + O = LUPO A + M + I + C + O = AMICO 9) Analisi fonemica: scoprire i suoni che compongono una parola. Si è fatto il lavoro inverso della fusione; da una parola data i bambini dovevano riconoscere i fonemi che la formavano; anche qui in un primo momento si è utilizzato solo il canale orale per passare poi a quello grafico, sempre per aumentare maggiormente la conoscenza della corrispondenza grafema fonema. ES.: SCOPA = S + C + O + P + A TELEFONO = T + E + L + E + F + O + N + O OLIVA = O + L + I + V + A 10) Le doppie: per far apprendere le doppie, oltre che farle sentire acusticamente, si è cercato di far capire che in alcune parole certi fonemi sono più lunghi, durano di più, è come se ci fosse una frenata articolatoria. ES.: PALLA = P + A + L-L + A SETTE = S + E + T-T + E MATTONE = M + A + T-T + O + N + E Sono stati fatti tanti giochi fonematici per consolidare questo concetto, come, per esempio, distinguere il significato di parole che si differenziano solo per la presenza della doppia.

18 Es. : CANE ROSA PALA SETE CANNE ROSSA PALLA SETTE 11) Dalla parola alla frase: a questo livello si è fatto capire che come diversi fonemi uniti tra loro formano una parola, così diverse parole dette e scritte secondo una giusta sequenza, formano una frase. Per rendere il concetto di pausa/spazio, ogni parola pronunciata è stata accompagnata dal battito delle mani; tra una parola e l altra una pausa di silenzio. Si è iniziato utilizzando delle figure per costruire frasi minime del tipo: chi è? cosa fa? / com è? chi è? cosa fa? che cosa? dove? ecc. ES.: IL BAMBINO - MANGIA = IL BAMBINO MANGIA LA - RANA - SALTA = LA RANA SALTA LA - SUORA - APRE IL - CANCELLO = LA SUORA APRE IL CANCELLO IL - CANE - ABBAIA - SUL - BALCONE = IL CANE ABBAIA SUL BALCONE e via, via frasi più lunghe; alle figure si sono aggiunte le parole scritte. Poi si sono tolte le figure e sono rimaste solo le scritte che i bambini leggevano ormai senza problemi.

19 I bambini si sono poi esercitati a leggere e scrivere frasi anche sul loro libro e sui loro quaderni, continuando il lavoro secondo il programma scolastico. Il progetto si è inserito il più possibile all interno della programmazione scolastica dei primi mesi di scuola che prevedeva, dopo un primo momento di conoscenza e di accoglienza, la scoperta delle lettere, della consonante che suona con la vocale, dei simboli e dei significati delle parole e la scoperta che la lingua scritta è un altro modo di parlare, per esprimere i propri pensieri, desideri, conoscenze

20

21 - training fonetico fonologico 05/03/12 14:52 training fonetico fonologico Home Indice Lettura e scrittura La scrittura alfabetica Presentazione del progetto Svolgimento del progetto Conclusioni Alfabetiere Schede di lavoro Esempi Bibliografia ALFABETIERE FONETICO CONSONANTI Bilabiali file:///volumes/tb-dati/users/lucadisilverio/desktop/giovanna/tre/giovanna/consonanti.html Page 1 of 4

22 training fonetico fonologico 05/03/12 14: Labiodentali -- Dentali file:///volumes/tb-dati/users/lucadisilverio/desktop/giovanna/tre/giovanna/consonanti.html Page 2 of 4

23 training fonetico fonologico 05/03/12 14:52 Palatali/Medio-8-palatali file:///volumes/tb-dati/users/lucadisilverio/desktop/giovanna/tre/giovanna/consonanti.html Page 3 of 4

24 training fonetico fonologico 05/03/12 14:52 Uvulari INDIETRO file:///volumes/tb-dati/users/lucadisilverio/desktop/giovanna/tre/giovanna/consonanti.html Page 4 of 4

25 training fonetico fonologico Home Indice Lettura e scrittura La scrittura alfabetica Presentazione del progetto Svolgimento del progetto Conclusioni Alfabetiere Schede di lavoro Esempi Bibliografia Training Fonetico Fonologico Conclusioni 1.Lettura e scrittura 2.La scrittura alfabetica 3.Presentazione del progetto/laboratori o 4.Svolgimento del progetto/ laboratorio Leggere e scrivere sono considerati atti così semplici e automatici che risulta difficile comprendere la fatica di un bambino nel dovere impegnare al massimo le sue capacità e energie. Il bambino spesso compie nella scrittura e lettura errori come l inversione e la sostituzione di lettere, confusione per i rapporti spaziali e temporali e difficoltà a esprimere verbalmente ciò che pensa senza essere in difficoltà nell andamento scolastico e/o per le attività della vita quotidiana. Il successo nel primo impatto con la lettoscrittura consiste nel non portare il bambino in confusione con le semplici fasi del regolare approccio e cammino all apprendimento di base, portandolo all associazione fonema-grafema e/o

26 5.Conclusioni 6.Appendice 7.Bibliografia grafema fonema, controllando il sillabismo in lettura e scrittura, leggendo e scrivendo fonemi e grafemi corrispondenti con facilità e produttività. Rendere i bambini voce e segno di ogni passo della letto-scrittura è un gioco di apprendimento di tecniche semplici che non vogliono modificare la didattica, ma favorire i contenuti. L efficacia delle indicazioni hanno portato ad una autonomia rapida e serena della lettura e scrittura, all autovalutazione positiva delle proprie abilità di lettura e scrittura; l utilizzo delle procedure ha fatto raggiunger risultati migliori velocizzando serenamente i tempi, riducendo il numero degli errori e migliorando le attese per evoluzione naturale.

27 training fonetico fonologico 05/03/12 14:53 training fonetico fonologico Home Indice Lettura e scrittura La scrittura alfabetica Presentazione del progetto Svolgimento del progetto Conclusioni Alfabetiere Schede di lavoro Esempi Bibliografia Bibliografia Bryant Bradley Problemi di lettura nei bambini Anicia SRL Canepari Introduzione alla fonetica Il Mulino De Beni Cisotto- Carretti Psicologia della lettura e della scrittura De Beni Pazzaglia Lettura e metacognizione Erickson Ferreiro Teberosky La costruzione della lingua scritta nel bambino Karoly Foldes Papp Dai graffiti all alfabeto Jaca Book Masetti U. Incanto e melodia della lingua G. D Anna Sartori G. La lettura. Processi normali e dislessia Il Mulino Stella Nardocci Il bambino inventa la scrittura Franco Angeli Vari autori Grammabase 1 Modern School Erickson Giunti - Barbera file:///volumes/tb-dati/users/lucadisilverio/desktop/giovanna/tre/giovanna/bibliografia.html Page 1 of 1

COME SI IMPARA A LEGGERE E A SCRIVERE?

COME SI IMPARA A LEGGERE E A SCRIVERE? COME SI IMPARA A LEGGERE E A SCRIVERE? a cura della Counselor Psicopedagogica dott.ssa P. Paolini Ogni bambino ha una sua SCRITTURA SPONTANEA TEORIA LINGUISTICA: idee e regole che ha ricavato osservando

Dettagli

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa

Dettagli

La comunicazione e il linguaggio

La comunicazione e il linguaggio Linguaggio = sistema di simboli, suoni, significati e regole per la loro combinazione che costituisce la modalita primaria di comunicazione tra gli esseri umani Caratteristiche fondamentali del linguaggio:

Dettagli

LA COMUNICAZIONE NON VERBALE DEI DISABILI

LA COMUNICAZIONE NON VERBALE DEI DISABILI LA COMUNICAZIONE NON VERBALE DEI DISABILI Comunicazione Comportamentale Ogni bambino, fin dall'infanzia, cerca di mandare messaggi e di farsi capire da chi gli sta intorno attraverso movimenti del corpo,

Dettagli

LA DISLESSIA. Lucia Papalia lugr.papalia@libero.it

LA DISLESSIA. Lucia Papalia lugr.papalia@libero.it LA DISLESSIA Lucia Papalia lugr.papalia@libero.it DISLESSIA È un disturbo di automatizzazione delle procedure di transcodifica dei segni scritti in corrispondenti fonologici che emerge all inizio della

Dettagli

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il laboratorio teatrale è un occasione di scambio e confronto reciproco in

Dettagli

Scuola dell Infanzia Umberto I Robecco sul Naviglio Anno Scolastico 2014-2015 PROGETTO LETTO-SCRITTURA

Scuola dell Infanzia Umberto I Robecco sul Naviglio Anno Scolastico 2014-2015 PROGETTO LETTO-SCRITTURA Scuola dell Infanzia Umberto I Robecco sul Naviglio Anno Scolastico 2014-2015 PROGETTO LETTO-SCRITTURA Il progetto nasce dal desiderio di accompagnare il bambino/a dell ultimo anno della Scuola dell Infanzia

Dettagli

FONETICA: LA PRODUZIONE DEI SUONI

FONETICA: LA PRODUZIONE DEI SUONI FONETICA: LA PRODUZIONE DEI SUONI FONETICA E FONOLOGIA La fonetica e la fonologia sono due discipline linguistiche che in qualche modo toccano lo stesso campo ma con strumenti e principi molto diversi.

Dettagli

PAROLE..parole..parole

PAROLE..parole..parole Istituto comprensivo di Castelverde Scuola dell infanzia di Corte de' frati PAROLE..parole..parole Laboratorio di educazione linguistica insegnante Morelli Elisabetta Anno scolastico 2014-2015 Motivazione

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE PRIMA MUSICA. ANNO SCOL. 2012/2013 Scuola primaria Luzzatto Dina. INSEGNANTE: Lucia Anna Cottone

PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE PRIMA MUSICA. ANNO SCOL. 2012/2013 Scuola primaria Luzzatto Dina. INSEGNANTE: Lucia Anna Cottone PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE PRIMA MUSICA ANNO SCOL. 2012/2013 Scuola primaria Luzzatto Dina INSEGNANTE: Lucia Anna Cottone MUSICA -- CLASSE PRIMA UNITA D APPRENDIMENTO N 1 TITOLO OBIETTIVO FORMATIVO

Dettagli

Ferreiro e Teberosky. Ferreiro e Teberosky. Lo sviluppo delle idee sulla scrittura

Ferreiro e Teberosky. Ferreiro e Teberosky. Lo sviluppo delle idee sulla scrittura Ferreiro e Teberosky Ferreiro e Teberosky Lo sviluppo delle idee sulla scrittura Studiose di orientamento piagetiano Studio sullo sviluppo delle conoscenze Piaget rappresentazione dei fenomeni fisici nel

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA CLASSI seconde CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA LINGUA ITALIANA l alunno utilizza in maniera appropriata il codice linguistico per descrivere, narrare argomentare. si esprime in modo

Dettagli

LINEE DI COLLEGAMENTO CON IL POF. PROGETTI A.Tu.Ba Bantù. IL COMPRENSIVO MONDO DEI SEGNI : NATURA, SPORT, MUSICA Area Scientifico-Ambientale

LINEE DI COLLEGAMENTO CON IL POF. PROGETTI A.Tu.Ba Bantù. IL COMPRENSIVO MONDO DEI SEGNI : NATURA, SPORT, MUSICA Area Scientifico-Ambientale SCUOLA PRIMARIA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE DISCIPLINA Area linguistica CLASSE: I A-C-D LINEE DI COLLEGAMENTO CON IL POF IL COMPRENSIVO MONDO DEI SEGNI : NATURA, SPORT, MUSICA Area Scientifico-Ambientale

Dettagli

PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO

PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO OBIETTIVI MINIMI 1. ASCOLTARE/PARLARE: Ascoltare e comprendere testi orali di diverso tipo. Esprimersi oralmente in modo corretto (e pertinente), producendo testi

Dettagli

SVILUPPO DEL LINGUAGGIO NEL BAMBINO. 17.11.2015 L.Carretti-logopedista-HSA Como 1

SVILUPPO DEL LINGUAGGIO NEL BAMBINO. 17.11.2015 L.Carretti-logopedista-HSA Como 1 SVILUPPO DEL LINGUAGGIO NEL BAMBINO 17.11.2015 L.Carretti-logopedista-HSA Como 1 SVILUPPO DEL LINGUAGGIO PREDISPOSIZIONE BIOLOGICA ESPOSIZIONE ALL AMBIENTE LINGUISTICO 17.11.2015 L.Carretti-logopedista-HSA

Dettagli

Sviluppo del linguaggio. Le fasi dello sviluppo del linguaggio

Sviluppo del linguaggio. Le fasi dello sviluppo del linguaggio Sviluppo del linguaggio Le fasi dello sviluppo del linguaggio 1 2 Sviluppo del linguaggio: fase pre-linguistica I bambini sviluppano la capacità di parlare secondo una sequenza ordinata di fasi: passando

Dettagli

Direzione Didattica di Budrio Istituto Comprensivo di Budrio CURRICOLI VERTICALI ITALIANO. Anno Scolastico 2014-2015

Direzione Didattica di Budrio Istituto Comprensivo di Budrio CURRICOLI VERTICALI ITALIANO. Anno Scolastico 2014-2015 Direzione Didattica di Budrio Istituto Comprensivo di Budrio CURRICOLI VERTICALI ITALIANO Anno Scolastico 2014-2015 in uscita da tutti gli ordini di scuola PREMESSA 1) Riteniamo la COMPRENSIONE trasversale

Dettagli

Il sé e l altro. Il corpo e il movimento

Il sé e l altro. Il corpo e il movimento Curricolo di MUSICA La musica in un quadro didattico occupa una posizione centrale perché è una componente fondamentale dell esperienza umana. Essa ha un ruolo di primo piano nello sviluppo della personalità

Dettagli

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA M. GALLI 5 CIRCOLO DIDATTICO SESTO SAN GIOVANNI (MI)

SCUOLA PRIMARIA M. GALLI 5 CIRCOLO DIDATTICO SESTO SAN GIOVANNI (MI) SCUOLA PRIMARIA M. GALLI 5 CIRCOLO DIDATTICO SESTO SAN GIOVANNI (MI) ANNO SCOLASTICO 2011-2012 Il Progetto di educazione musicale è finalizzato allo sviluppo di quattro competenze specifiche: - Educazione

Dettagli

Potenziare le Abilità. Scuola dell Infanzia

Potenziare le Abilità. Scuola dell Infanzia Potenziare le Abilità Metafonologiche nell ultimo anno di Scuola dell Infanzia Rete Infanzia CTI Valmont 28 settembre 2010 a cura di Beatrice Caponi Leggi questo testo Abnembaren mixstab, spulmaschinen

Dettagli

«I DSA: Conosciamoli» Prof.ssa Simonetta Longo Referente DSA (I.T.C.G. «G. Marconi» Penne. Prof.ssa Simonetta Longo

«I DSA: Conosciamoli» Prof.ssa Simonetta Longo Referente DSA (I.T.C.G. «G. Marconi» Penne. Prof.ssa Simonetta Longo «I DSA: Conosciamoli» Referente DSA (I.T.C.G. «G. Marconi» Penne LA DISLESSIA La Dislessia è un Disturbo Specifico dell Apprendimento (DSA). Tale termine indica i soli disturbi delle abilità scolastiche:

Dettagli

MUSICA. COMPETENZE CHIAVE: Comunicazione nella madrelingua, Consapevolezza ed espressione culturale, Imparare ad imparare

MUSICA. COMPETENZE CHIAVE: Comunicazione nella madrelingua, Consapevolezza ed espressione culturale, Imparare ad imparare MUSICA COMPETENZE CHIAVE: Comunicazione nella madrelingua, Consapevolezza ed espressione culturale, Imparare ad imparare Traguardi per lo sviluppo delle competenze L alunno : Osserva, esplora, descrive

Dettagli

INGLESE - CLASSE PRIMA

INGLESE - CLASSE PRIMA INGLESE - CLASSE PRIMA 1) Discriminazione di suoni, intonazione e ritmo Sa riconoscere suoni non familiari della lingua 2 Sa pronunciare parole in lingua inglese Capisce parole e espressioni di uso frequente

Dettagli

Abilita e competenze specifiche dei bambini di 4 anni: OBIETTIVI MINIMI CAMPO DI ESPERIENZA I DISCORSI E LE PAROLE. Saper ascoltare un breve racconto

Abilita e competenze specifiche dei bambini di 4 anni: OBIETTIVI MINIMI CAMPO DI ESPERIENZA I DISCORSI E LE PAROLE. Saper ascoltare un breve racconto Abilita e competenze specifiche dei bambini di 4 anni: OBIETTIVI MINIMI CAMPO DI ESPERIENZA I DISCORSI E LE PAROLE ABILITA' OBIETTIVO MINIMO ESEMPI DI ATTIVITA Concentrazione Comprensione linguistica Saper

Dettagli

L'esercizio illustrato è da catalogare tra i molti sussidi necessari per dare al bambino salde basi nella conoscenza delle forme grafiche che ogni

L'esercizio illustrato è da catalogare tra i molti sussidi necessari per dare al bambino salde basi nella conoscenza delle forme grafiche che ogni L'esercizio illustrato è da catalogare tra i molti sussidi necessari per dare al bambino salde basi nella conoscenza delle forme grafiche che ogni suono alfabetico acquista. La ricomposizione dei vari

Dettagli

Metodi di alfabetizzazione

Metodi di alfabetizzazione Metodi di alfabetizzazione a cura di Ambra Gasparetto Risorse dei non alfabetizzati Gli immigrati stranieri sono spesso più veloci nell apprendimento degli analfabeti italiani (che se al giorno d oggi

Dettagli

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE. Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/16 PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE. Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/16 PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA Docenti PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE Plessi SBRANA- LAMBRUSCHINI-TENUTA Classe II Disciplina ITALIANO Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/16 PROGETTAZIONE

Dettagli

Intelligenza numerica:

Intelligenza numerica: Intelligenza numerica: intelligere, capire pensare al mondo in termini di numeri e di quantità. Tale capacità è innata e permea il nostro sistema di interpretazione di eventi e fenomeni di diverso grado

Dettagli

LEGGERE E COMPRENDERE DIVERSI TIPI DI TESTO

LEGGERE E COMPRENDERE DIVERSI TIPI DI TESTO ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTELLUCCHIO SCUOLA PRIMARIA DI GABBIANA Classe prima Discipline coinvolte: italiano,storia,geografia,educazione all immagine,educazione al suono e alla musica,informatica. INSEGNANTE:Milena

Dettagli

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta

Dettagli

I DISCORSI E LE PAROLE

I DISCORSI E LE PAROLE I DISCORSI E LE PAROLE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE 1. Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati

Dettagli

METODO VERBO-TONALE RITMI CORPOREI FONETICI

METODO VERBO-TONALE RITMI CORPOREI FONETICI 3PAG11 METODO VERBO-TONALE la parola, nella sua produzione e nella sua percezione, è studiata nel metodo verbo-tonale in tutta la catena della comunicazione : emissione, trasmissione, ricezione e percezione.

Dettagli

I CAMPI DI ESPERIENZA

I CAMPI DI ESPERIENZA I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO sviluppa il senso dell identità personale; riconosce ed esprime sentimenti e emozioni; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola, sviluppando

Dettagli

Metafonologia. Luciana Ventriglia. insegnante-pedagogista clinico Formatore A.I.D

Metafonologia. Luciana Ventriglia. insegnante-pedagogista clinico Formatore A.I.D Metafonologia Luciana Ventriglia insegnante-pedagogista clinico Formatore A.I.D Definizione di competenza metafonologica È una particolare conoscenza metalinguistica che consiste nella capacità di percepire

Dettagli

LA PREVENZIONE DELLA DISLESSIA NELLA SCUOLA DELL INFANZIA PROPOSTE DIDATTICHE

LA PREVENZIONE DELLA DISLESSIA NELLA SCUOLA DELL INFANZIA PROPOSTE DIDATTICHE LA PREVENZIONE DELLA DISLESSIA NELLA SCUOLA DELL INFANZIA PROPOSTE DIDATTICHE 1 Scuola dell infanzia e primi anni scuola primaria Segnali di rischio e difficoltà IDENTIFICAZIONE PRECOCE Intervenire: risolvere

Dettagli

ESERCIZI PER IL POTENZIAMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA GRUPPO A

ESERCIZI PER IL POTENZIAMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA GRUPPO A ESERCIZI PER IL POTENZIAMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA GRUPPO A Progetto www.aprico.it Obiettivo Scuola Fondazione ASPHI Onlus - La riproduzione anche parziale è vietata senza autorizzazione scritta Data:

Dettagli

L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE

L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE LA SCIENZA Se si cerca programmazione neurolinguistica O PNL si hanno questi risultati ( tantissimi ) Definire la PNL, Programmazione Neuro Linguistica

Dettagli

ABILITA. Memoria. Abilità linguistiche. Decifrazione. Classificare e ordinare. Comprensione. Analisi. Anticipazione. Progettazione.

ABILITA. Memoria. Abilità linguistiche. Decifrazione. Classificare e ordinare. Comprensione. Analisi. Anticipazione. Progettazione. MONOENNIO LINGUA ITALIANA ASCOLTO-COMPRENSIONE-COMUNICAZIONE OBIETTIVI SPECIFICI DI Comunicare oralmente: concordanze, tratti prosodici, la frase e le sue funzioni in contesti comunicativi. Organizzare

Dettagli

IMPARARE A LEGGERE E SCRIVERE IN ITALIANO L2

IMPARARE A LEGGERE E SCRIVERE IN ITALIANO L2 Arcangela Mastromarco IMPARARE A LEGGERE E SCRIVERE IN ITALIANO L2 Centro COME 2002 Centro COME, Farsi Prossimo Onlus www.centrocome.it 1 Presentazione IMPARARE A LEGGERE E SCRIVERE IN ITALIANO L2 La declinazione

Dettagli

La lettura come processo cognitivo: la teoria costruttivista

La lettura come processo cognitivo: la teoria costruttivista La lettura come processo cognitivo: la teoria costruttivista quali sono i processi cognitivi che il bambino attiva per imparare a leggere e a scrivere? che idee ha il bambino delle parole scritte? a che

Dettagli

UTILIZZO DELLA PSICOCINETICA NELLA SCUOLA PRIMARIA E IN AMBITO SPORTIVO

UTILIZZO DELLA PSICOCINETICA NELLA SCUOLA PRIMARIA E IN AMBITO SPORTIVO UTILIZZO DELLA PSICOCINETICA NELLA SCUOLA PRIMARIA E IN AMBITO SPORTIVO Le capacità cognitive richieste per far fronte alle infinite modalità di risoluzione dei problemi motori e di azioni di gioco soprattutto

Dettagli

Può succedere che il bambino utilizzi le lettere dell alfabeto scritte correttamente, ma ancora come semplice imitazione dell atto di scrivere degli

Può succedere che il bambino utilizzi le lettere dell alfabeto scritte correttamente, ma ancora come semplice imitazione dell atto di scrivere degli LA PAROLA SCRITTA NELLA SCUOLA DELL INFANZIA. Francesco Nota Capita con una certa frequenza di incontrare bambini che sanno leggere e scrivere già alla scuola dell infanzia, scuola che finora si è per

Dettagli

IL PAESE QUATRICERCHIO

IL PAESE QUATRICERCHIO Scuola dell infanzia di Santa Maria in Punta UNITÀ DI APPRENDIMENTO: IL PAESE QUATRICERCHIO UN MONDO DI FORME(prima parte) Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI PIANO DI LAVORO GRIGLIA DI OSSERVAZIONE/RUBRICA

Dettagli

Programmazione annuale 2010-2011 Scuola dell infanzia di Coniolo. LA CONOSCENZA DEL MONDO (Ordine, misura, spazio, tempo, natura)

Programmazione annuale 2010-2011 Scuola dell infanzia di Coniolo. LA CONOSCENZA DEL MONDO (Ordine, misura, spazio, tempo, natura) Programmazione annuale 2010-2011 Scuola dell infanzia di Coniolo LA CONOSCENZA DEL MONDO (Ordine, misura, spazio, tempo, natura) Raggruppare e ordinare Confrontare e valutare quantità Utilizzare semplici

Dettagli

4. Conosce e rispetta le regole della scuola e fuori dalla scuola (primi approcci

4. Conosce e rispetta le regole della scuola e fuori dalla scuola (primi approcci Indicatori di competenza per i bambini e le bambine che frequentano il primo anno di scuola dell infanzia (3/4 anni) Il sé e l altro Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme 1. Percepisce

Dettagli

GLI EFFETTI DELL INSEGNAMENTO SULL APPRENDIMENTO. Valentina Tobia Università degli Studi di Milano-Bicocca

GLI EFFETTI DELL INSEGNAMENTO SULL APPRENDIMENTO. Valentina Tobia Università degli Studi di Milano-Bicocca GLI EFFETTI DELL INSEGNAMENTO SULL APPRENDIMENTO Valentina Tobia Università degli Studi di Milano-Bicocca DI COSA PARLEREMO? Struttura del cervello e tecniche per studiarlo Processi cognitivi implicati

Dettagli

UNIVERSITA DELLA CALABRIA A.A

UNIVERSITA DELLA CALABRIA A.A UNIVERSITA DELLA CALABRIA A.A. 2012/2013 CORSO AGGIUNTIVO PER LE ATTIVITÀ FORMATIVE PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA DELL INFANZIA (MATERNA) E NELLA SCUOLA PRIMARIA (ELEMENTARE) Educazione

Dettagli

Istituto Comprensivo di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 Grado Via Nazionale, 35/b 32030 - QUERO (Belluno) I PLAY WITH ENGLISH

Istituto Comprensivo di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 Grado Via Nazionale, 35/b 32030 - QUERO (Belluno) I PLAY WITH ENGLISH I PLAY WITH ENGLISH Progetto di Lingua Inglese - Scuola dell Infanzia - ANNO SCOLASTICO 2012/2013 1. PREMESSA La società multietnica e multiculturale fa emergere il bisogno formativo relativo alla conoscenza

Dettagli

Momo alla conquista del tempo

Momo alla conquista del tempo Momo alla conquista del tempo La vita è fatta di eventi che si susseguono nel tempo che ci è dato da vivere. Vogliamo imparare con i bambini a considerare il tempo come occasione propizia per costruire

Dettagli

DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO RUOLO DEL PEDIATRA DI FAMIGLIA

DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO RUOLO DEL PEDIATRA DI FAMIGLIA DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO RUOLO DEL PEDIATRA DI FAMIGLIA DSA COSA SONO? costituiscono un termine di carattere generale che si riferisce ad un gruppo eterogeneo di disordini che si manifestano

Dettagli

INFORMAZIONI Prof.ssa Manuela Roggiani accademia.musicale@collegiorotondi.it

INFORMAZIONI Prof.ssa Manuela Roggiani accademia.musicale@collegiorotondi.it CORSI E ATTIVITÀ 2014-2015 INFORMAZIONI Prof.ssa Manuela Roggiani accademia.musicale@collegiorotondi.it ISCRIZIONI modulo on-line sul sito del collegio www.collegiorotondi.it sezione: campus 2 L Accademia

Dettagli

UNITÀ DI APPRENDIMENTO ABILITA

UNITÀ DI APPRENDIMENTO ABILITA NUMERO UNITÀ D APPRENDIMENTO 1 ASCOLTARE Comprendere l argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe. Seguire la narrazione di testi ascoltati o letti mostrando di saperne cogliere

Dettagli

MUSICA SCUOLA PRIMARIA CLASSI PRIME

MUSICA SCUOLA PRIMARIA CLASSI PRIME MUSICA SCUOLA PRIMARIA CLASSI PRIME Ascoltare, analizzare e rappresentare fenomeni sonori e linguaggi musicali - Classificare i fenomeni acustici in base ai concetti di silenzio, suono, rumore - Individuare

Dettagli

Giochi nel mondo. Laboratorio di intercultura

Giochi nel mondo. Laboratorio di intercultura Progetto per le attività laboratoriali Anno 2012-2013 Giochi nel mondo Laboratorio di intercultura Premessa: Oggi, più di ieri, ci si rende conto che le nuove generazioni hanno bisogno di una proposta

Dettagli

LA DISGRAFIA. Lucia Papalia lugr.papalia@libero.it

LA DISGRAFIA. Lucia Papalia lugr.papalia@libero.it LA DISGRAFIA Lucia Papalia lugr.papalia@libero.it La disgrafia è un disturbo specifico dell apprendimento che si evidenzia come difficoltà a riprodurre i segni alfabetici e quelli numerici; riguarda il

Dettagli

Progetto Teatro. (laboratorio teatrale)

Progetto Teatro. (laboratorio teatrale) Progetto Teatro (laboratorio teatrale) A.G.I.A.D. fa teatro Finalità ed obiettivi A chi è rivolto L opera teatrale : Il mago delle formiche giganti La scelta Le finalità A chi si rivolge Aspetto educativo

Dettagli

Log. Marzia Lorenzini. S. Giorgio di Mantova 09 Dicembre 2013

Log. Marzia Lorenzini. S. Giorgio di Mantova 09 Dicembre 2013 Log. Marzia Lorenzini S. Giorgio di Mantova 09 Dicembre 2013 Da Giocare con le parole 2 ED Erickson Capacità di percepire e riconoscere per via uditiva i fonemi che compongono le parole del linguaggio

Dettagli

DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO E NUOVE TECNOLOGIE

DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO E NUOVE TECNOLOGIE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO E NUOVE TECNOLOGIE IL SOFTWARE DIDATTICO PER INTERVENTI SULLE ABILITA Prof.ssa Silvia Antimiani Cos è il software didattico È un software che permette di sviluppare competenze

Dettagli

Tecnologie per la riduzione degli handicap - Laurea in Pedagogia

Tecnologie per la riduzione degli handicap - Laurea in Pedagogia Provate a leggere Probabilmente risulterà difficile leggere queste poche righe. Qualcuno si appellerà agli errori di stampa. Effettivamente abbiamo sostituito qualche lettera, omesso qualcosa, aggiunto

Dettagli

La Dislessia. Sintesi da materiali tratti dal sito http://www.aiditalia.org, sito dell Associazione Italiana Dislessia

La Dislessia. Sintesi da materiali tratti dal sito http://www.aiditalia.org, sito dell Associazione Italiana Dislessia La Dislessia Sintesi da materiali tratti dal sito http://www.aiditalia.org, sito dell Associazione Italiana Dislessia La Dislessia è un Disturbo Specifico dell'apprendimento (DSA), cioè un disturbo che

Dettagli

Fasi concettualizzazione lingua scritta FASE PRECONVENZIONALE FASI DI CONCETTUALIZZAZIONE LINGUA SCRITTA

Fasi concettualizzazione lingua scritta FASE PRECONVENZIONALE FASI DI CONCETTUALIZZAZIONE LINGUA SCRITTA FASI DI CONCETTUALIZZAZIONE LINGUA SCRITTA Per conoscere in quale stadio del processo di apprendimento si trova ogni singolo alunno all'inizio della prima elementare è importante far riferimento alla ricerca

Dettagli

SCHEDA VALUTAZIONE DOCUMENTO SOGGETTO A REGISTRAZIONE OBBLIGATORIA

SCHEDA VALUTAZIONE DOCUMENTO SOGGETTO A REGISTRAZIONE OBBLIGATORIA titolo documento SCHEDA VALUTAZIONE DOCUMENTO SOGGETTO A REGISTRAZIONE OBBLIGATORIA SCOPO e CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente modulo costituisce la scheda da utilizzare per la valutazione del processo

Dettagli

2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA

2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA 2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA Il nostro impianto educativo vuol porre al centro la ricerca del sé nella scoperta della necessità dell altro. Noi siamo tutti gli altri che abbiamo incontrato

Dettagli

QUALE MATEMATICA NELLA SCUOLA DELL INFANZIA. Scuola dell Infanzia Don Milani Anni 2006/2007/2008 Ins. Barbara Scarpelli

QUALE MATEMATICA NELLA SCUOLA DELL INFANZIA. Scuola dell Infanzia Don Milani Anni 2006/2007/2008 Ins. Barbara Scarpelli QUALE MATEMATICA NELLA SCUOLA DELL INFANZIA Scuola dell Infanzia Don Milani Anni 2006/2007/2008 Ins. Barbara Scarpelli ESPERIENZE MATEMATICHE A PARTIRE DA TRE ANNI QUALI COMPETENZE? L avventura della matematica

Dettagli

! Un percorso per insegnanti ed educatori della scuola d'infanzia e primaria.!

! Un percorso per insegnanti ed educatori della scuola d'infanzia e primaria.! Sentire il corpo, capire la musica Un percorso per insegnanti ed educatori della scuola d'infanzia e primaria. Realizzato dall'associazione Italiana Jaques-Dalcroze Corso di formazione per docenti riconosciuto

Dettagli

MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO.

MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO. MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO. Percorso di educazione all ascolto Classi seconde scuola primaria Rosmini Anno scolastico 2009/2010 La principale difficoltà riscontrata negli alunni dall'intero

Dettagli

MATERIALI UTILI AI DOCENTI DI CLASSE PER RECUPERO E RINFORZO DEI BAMBINI INDIVIDUATI A RISCHIO NELLE RILEVAZIONI PRECOCI dei DSA

MATERIALI UTILI AI DOCENTI DI CLASSE PER RECUPERO E RINFORZO DEI BAMBINI INDIVIDUATI A RISCHIO NELLE RILEVAZIONI PRECOCI dei DSA ISTITUTO COMPRENSIVO TRENTO 5 MATERIALI UTILI AI DOCENTI DI CLASSE PER RECUPERO E RINFORZO DEI BAMBINI INDIVIDUATI A RISCHIO NELLE RILEVAZIONI PRECOCI dei DSA Lavoro della commissione Area bisogni educativi

Dettagli

Perchè il disegno è importante?

Perchè il disegno è importante? I disegni dei bambini. Nella nostra scuola il disegno è l attività prevalente dei bambini; ed è anche un attività di fondamentale importanza per molti motivi. Per aiutare anche i genitori a comprendere

Dettagli

CURRICOLO di ITALIANO classe seconda

CURRICOLO di ITALIANO classe seconda CURRICOLO di ITALIANO classe seconda 1 SECONDA NUCLEO DISCIPLINARI: A - COLTO E PARLATO OBIETTIVO GENERALE: A - Ascoltare, comprendere e comunicare oralmente CONTENUTI Conversazioni e dialoghi. Discussioni

Dettagli

EMANUELE GAGLIARDINI ABILITA COGNITIVE

EMANUELE GAGLIARDINI ABILITA COGNITIVE EMNUELE GGLIRDINI ILIT COGNITIVE Programma di potenziamento e recupero Vol. 5 COGNIZIONE NUMERIC 4 4 4 4 La serie di volumi bilità cognitive è dedicata a specifici processi e abilità mentali (Percezione

Dettagli

Progetto di laboratorio musicale A.S. 2008 - --2009

Progetto di laboratorio musicale A.S. 2008 - --2009 Progetto di laboratorio musicale A.S. 2008 - --2009 PRESENTAZIONE OBIETTIVI FINALITA Il corso di educazione al suono, al movimento ed all immagine si rivolge principalmente ai bambini delle scuole elementari.

Dettagli

IMMAGINI, SUONI, COLORI

IMMAGINI, SUONI, COLORI IMMAGINI, SUONI, COLORI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE 1. Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente 2. Inventa storie

Dettagli

Dai 3 anni Bene In parte No Comprende semplici consegne e risponde utilizzando prevalentemente codici extralinguistici

Dai 3 anni Bene In parte No Comprende semplici consegne e risponde utilizzando prevalentemente codici extralinguistici 1. Comunicare oralmente:comprensione e produzione Dai 3 anni Bene In parte No Comprende semplici consegne e risponde utilizzando prevalentemente codici extralinguistici Risponde fisicamente a semplici

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PRAY

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PRAY ISTITUTO COMPRENSIVO DI PRAY PIANI DI STUDIO - SCUOLA DELL INFANZIA PRIMO ANNO ( 3 anni di età ) CAMPI PERCORSI OPERATIVI DI LABORATORIO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IL SÈ E L ALTRO Le grandi domande, il

Dettagli

DAL PROTOCOLLO REGIONALE ALL AZIONE SCOLASTICA PROGETTO DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE ANNO SCOLASTICO 2014-2015 ISTITUTO COMPRENSIVO CASTELMASSA- ROVIGO

DAL PROTOCOLLO REGIONALE ALL AZIONE SCOLASTICA PROGETTO DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE ANNO SCOLASTICO 2014-2015 ISTITUTO COMPRENSIVO CASTELMASSA- ROVIGO DAL PROTOCOLLO REGIONALE ALL AZIONE SCOLASTICA PROGETTO DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE ANNO SCOLASTICO 2014-2015 ISTITUTO COMPRENSIVO CASTELMASSA- ROVIGO Castelmassa 24 Novembre 2014 11 Dicembre 2014 Francesca

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE ITALIANO

SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE ITALIANO SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE ITALIANO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 INSEGNANTI PANNONE SANDRA TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE della CLASSE I Partecipa a scambi comunicativi

Dettagli

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO Progettazione disciplinare di dipartimento Pag. 1 di 5 ANNO SCOLASTICO 2013-2014 PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO MUSICA classe prima FINALITA OBIETTIVI GENERALI La musica, componente fondamentale

Dettagli

CLASSE PRIMA COMPETENZE SPECIFICHE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI E ATTIVITA'

CLASSE PRIMA COMPETENZE SPECIFICHE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI E ATTIVITA' ISTITUTO COMPRENSIVO DI SOVIZZO SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI ESPRESSIONE MUSICALE FINALITA La musica, componente fondamentale e universale dell esperienza e dell intelligenza umana, offre uno spazio simbolico

Dettagli

LA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA. Numeri e spazio, fenomeni e viventi (MATEMATICA)

LA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA. Numeri e spazio, fenomeni e viventi (MATEMATICA) COMPETENZE EUROPEE INFANZIA CAMPO D ESPERIENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA E CONTENUTI LA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA Numeri e spazio, fenomeni e viventi (MATEMATICA) Ha interiorizzato le nozioni

Dettagli

FARE MUSICA A SCUOLA.. STARE INSIEME ATTRAVERSO LA MUSICA

FARE MUSICA A SCUOLA.. STARE INSIEME ATTRAVERSO LA MUSICA ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREDAPPIO FARE MUSICA A SCUOLA.. STARE INSIEME ATTRAVERSO LA MUSICA OVVERO IL RUOLO DELL EDUCAZIONE MUSICALE NEL CURRICOLO VERTICALE COME MOMENTI DI FORMAZIONE QUALIFICANTE PER

Dettagli

CURRICOLO DI MUSICA SCUOLA PRIMARIA - CLASSE I TRAGUARDI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI

CURRICOLO DI MUSICA SCUOLA PRIMARIA - CLASSE I TRAGUARDI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI CURRICOLO DI MUSICA SCUOLA PRIMARIA - CLASSE I L alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori, dal punto di vista qualitativo spaziale e in riferimento alla loro fonte. L alunno esplora diverse

Dettagli

DALLA TESTA AI PIEDI

DALLA TESTA AI PIEDI PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO ANNUALE SCUOLA DELL INFANZIA A. MAGNANI BALIGNANO DALLA TESTA AI PIEDI ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO CORPO Anno scolastico 2013-14 MOTIVAZIONI Il corpo è il principale strumento

Dettagli

LO SVILUPPO DI COMPETENZE PERSONALI: NUMERO E SPAZIO

LO SVILUPPO DI COMPETENZE PERSONALI: NUMERO E SPAZIO LO SVILUPPO DI COMPETENZE PERSONALI: NUMERO E SPAZIO Il corpo è il mezzo attraverso il quale il bambino è capace di effettuare conoscenze, di esprimere emozioni, di attuare continui confronti in rapporto

Dettagli

SVILUPPO DEL LINGUAGGIO NEL BAMBINO

SVILUPPO DEL LINGUAGGIO NEL BAMBINO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO NEL BAMBINO L.Carretti-logopedista- HSA - Como 1 1 2 L.Carretti-logopedista- HSA 2 - Como 3 L.Carretti-logopedista- HSA 3 - Como 4 L.Carretti-logopedista- HSA 4 - Como L.Carretti-logopedista-

Dettagli

PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO CLASSI SECONDE E TERZE PRIMO BIENNIO

PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO CLASSI SECONDE E TERZE PRIMO BIENNIO PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO CLASSI SECONDE E TERZE PRIMO BIENNIO ITALIANO INDICATORE DISCIPLINARE Sviluppare le abilità di base come l ascoltare, il parlare, il leggere e lo scrivere per maturare padronanza

Dettagli

Dislessia e altri Disturbi dell Apprendimento. Proposte didattiche per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado

Dislessia e altri Disturbi dell Apprendimento. Proposte didattiche per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA Sezione di Parma Dislessia e altri Disturbi dell Apprendimento. Proposte didattiche per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado San Secondo (PR) 23 novembre

Dettagli

NOVEMBRE - FEBBRAIO UNITA DI LAVORO LE CONSONANTI M-R-S-L F-P-N-V Z-D-B-T

NOVEMBRE - FEBBRAIO UNITA DI LAVORO LE CONSONANTI M-R-S-L F-P-N-V Z-D-B-T TITOLO: AREA DI APPRENDIMENTO: CLASSE: PERIODO: LE CONSONANTI AREA LINGUISTICA PRIMA NOVEMBRE - FEBBRAIO ANNO SCOLASTICO: 2010/2011 UNITA DI LAVORO LE CONSONANTI M-R-S-L F-P-N-V Z-D-B-T ASCOLTO, COMPRENSIONE

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO TRENTO 5

ISTITUTO COMPRENSIVO TRENTO 5 ISTITUTO COMPRENSIVO TRENTO 5 Indicazioni e MATERIALI UTILI AI DOCENTI DI CLASSE e alle famiglie PER RECUPERO E RINFORZO DEI BAMBINI INDIVIDUATI A RISCHIO NELLE RILEVAZIONI PRECOCI dei DSA Lavoro della

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO. S. Casciano V.P. Scuola Primaria G. Rodari - Cerbaia Classe II A

ISTITUTO COMPRENSIVO. S. Casciano V.P. Scuola Primaria G. Rodari - Cerbaia Classe II A ISTITUTO COMPRENSIVO S. Casciano V.P. Scuola Primaria G. Rodari - Cerbaia Classe II A INS. REDDITI CATIA CURRICOLO DI ITALIANO NELL ANNO SCOLASTICO 2011-2012 IL NOSTRO ISTITUTO COMPRENSIVO HA ATTIVATO

Dettagli

Dislessia e mappe semantiche

Dislessia e mappe semantiche Dislessia e mappe semantiche Sperimentazione formale dell uso di Knowledge Master per l apprendimento dello studente dislessico Sarah Traversin Cos è la dislessia È un Disturbo Specifico dell Apprendimento

Dettagli

Osservare abilità metafonologiche

Osservare abilità metafonologiche Osservare abilità metafonologiche La competenza metafonologica Capacità di percepire e riconoscere i suoni per via uditiva, i fonemi che compongono le parole del linguaggio parlato, operando adeguate trasformazioni

Dettagli

Difficoltà e disturbi specifici di apprendimento: dalla valutazione al potenziamento delle abilità

Difficoltà e disturbi specifici di apprendimento: dalla valutazione al potenziamento delle abilità Difficoltà e disturbi specifici di apprendimento: dalla valutazione al potenziamento delle abilità 13 gennaio 2012 Barbara Carta Barbara Carta Fattori predittivi dei DSA Gli è stato diagnosticato questo

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA - MORI

SCUOLA PRIMARIA - MORI ISTITUTO COMPRENSIVO DI MORI Via Giovanni XXIII, n. 64-38065 MORI Cod. Fisc. 94024510227 - Tel. 0464-918669 Fax 0464-911029 www.icmori.it e-mail: segr.ic.mori@scuole.provincia.tn.it REPUBBLICA ITALIANA

Dettagli

PERCORSO EDUCATIVO DIDATTICO : ALLA SCOPERTA DEI CINQUE SENSI

PERCORSO EDUCATIVO DIDATTICO : ALLA SCOPERTA DEI CINQUE SENSI PERCORSO EDUCATIVO DIDATTICO : ALLA SCOPERTA DEI CINQUE SENSI ALLA SCOPERTA DEI CINQUE SENSI PERCORRE TUTTO L ANNO SCOLASTICO. LE ATTIVITA E LE ESPERIENZE, ACCOMPAGNANO I BAMBINI ALLA SCOPERTA DEI 5 SENSI,

Dettagli

TEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE

TEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE TEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE Scuola Italia via Italia n 10 - Roma studente Francesco M. classe III A N.B. Ricorda che quanto leggerai è totalmente riservato, vincolato dal

Dettagli

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Edizioni Erickson La mia autostima Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Deborah Plummer Introduzione L immaginazione come strumento per il cambiamento Imagework: un

Dettagli

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA IL CERVELLO E LE SUE RAPPRESENTAZIONI Il cervello e le sue rappresentazioni (1/6) Il cervello e le sue rappresentazioni (2/6) Approfondiamo ora come possiamo ulteriormente

Dettagli

UDA n:1 In equilibrio tra arte, musica e movimento

UDA n:1 In equilibrio tra arte, musica e movimento PIANO PROGRAMMATICO DI SVILUPPO DELLE UDA DEI LINGUAGGI ESPRESSIVI (Arte, musica, ed. fisica) Classi Seconde NUMERO UDA UDA N.1 TITOLO In equilibrio tra arte, musica e movimento PERIODO ORIENTATIVO DI

Dettagli

Liceo Linguistico Marcelline Bolzano Docente: Lavezzo Martina

Liceo Linguistico Marcelline Bolzano Docente: Lavezzo Martina Liceo Linguistico Marcelline Bolzano Docente: Lavezzo Martina CURRICULUM DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE/EDUCAZIONE FISICA Nella stesura del curriculum di Scienze Motorie e Sportive/Educazione Fisica si

Dettagli