L intenzione. Anno accademico 2017/2018 Psicologia della Comunicazione Prof.ssa Serino. Ottava Lezione
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- Nicolina Giulia Boscolo
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1 L intenzione Anno accademico 2017/2018 Psicologia della Comunicazione Prof.ssa Serino Ottava Lezione
2 Ottava lezione: L intenzione Sommario 1. Intenzione comunicativa del destinatario 2. Inferenza e attribuzione delle intenzioni 3. Sincronia comunicativa 4. Intenzioni collettive Capitolo 4 «Intenzione e Comunicazione» del manuale di Fondamenti di Psicologia della Comunicazione (SOLO le parti viste a lezione)
3 3 1.L intenzione comunicativa da parte del destinatario L ipotesi dell intenzionalismo Psicologia del senso comune: l intenzione manifestata dal parlante pone dei vincoli rilevanti per il suo riconoscimento da parte del destinatario Il significato di un atto comunicativo dipende dall intenzione del parlante; il compito del ricevente è quello di riconoscere e di ricostruire l intenzione di partenza del parlante medesimo
4 Il problema della trasparenza intenzionale 4 Meaning intention (o m-intention): P sa che A sa che P sa che A sa (e così senza fine) che P ha una determinata intenzione comunicativa; condivisione consapevole dell intenzione comunicativa del parlante (Grice) Rischio della trasparenza intenzionale: La comunicazione è il risultato di un intenzione complessa che è soddisfatta nel medesimo momento in cui è riconosciuta dal destinatario. Questo atteggiamento implica una distorsione mentale nota come presunzione della comprensione: nell ascoltare quanto dice l interlocutore, abbiamo la presunzione di capire in modo automatico la sua intenzione, senza dover chiedere spiegazione
5 Dalla reciprocità intenzionale all attribuzione di intenzione Reciprocità intenzionale L obiettivo comunicativo del parlante è quello di modificare l ambiente cognitivo del destinatario Per avere successo, lo scambio comunicativo dev essere caratterizzato non solo dalla manifestazione di un intenzione comunicativa da parte del parlante (m-intention), ma anche del suo riconoscimento da parte del destinatario 5
6 Reciprocità intenzionale 6 Interazionismo simbolico (Mead) spiega la nozione di reciprocità intenzionale attraverso l uso di una forma di conoscenza detta analogia con il sé: Egli è come me. Di conseguenza, sono nella situazione per capire la sua intenzione Idea di riconoscimento come concezione bidirezionale della comunicazione, ma comporta a livello implicito una direzione asimmetrica della responsabilità comunicativa: il parlante appare più importante del destinatario
7 Reciprocità intenzionale 7 Riconoscimento dell intenzione: dipendenza semantica del destinatario rispetto al parlante: L attività comunicativa del destinatario consiste in una specie di lavoro filologico di interpretazione semantica dell intenzione del secondo Opacità intenzionale: scarto sistematico fra l intenzione del parlante (non accessibile direttamente in modo esaustivo e completo) e il suo riconoscimento da parte del destinatario (parziale e limitato)
8 8 Attribuzione di intenzione Il principio del totum ex parte : il destinatario attribuisce un intenzione completa e coerente all atto comunicativo del parlante sulla base di un insieme ristretto e limitato di indizi e di elementi comunicativi il concetto di riconoscimento risulta essere insufficiente per spiegare l attività di interpretazione del destinatario Attribuzione di una intenzione: il ricevente ha l atteggiamento mentale di attribuire un intenzione comunicativa al messaggio del parlante
9 9 Alcune proprietà del processo di attribuzione: è un processo autonomo, realizzato soltanto dal destinatario è un processo attivo, poiché dipende soltanto dalle abilità e dall attività del ricevente è un processo soggettivo, in quanto esprime il suo punto di vista e la sua sensibilità Il destinatario può riconoscere l intenzione del parlante in modo preciso e attendibile, ma ha anche la possibilità di attribuirgli un intenzione per raggiungere determinati suoi scopi relazionali anche a un comportamento causale (ipertrofia dell intenzionalità, intesa come la tendenza ad attribuire un significato e un intenzione anche ad un comportamento casuale e automatico)
10 Ad esempio..: Prospettiva machiavellica della politica: si assume come standard di azione l atteggiamento mentale di attribuire all avversario l intenzione più malevola e sfavorevole, in modo da: 10 avere maggiori probabilità di prevenire e di difendersi dalle sue mosse elaborare strategie efficaci di intervento, con più elevate probabilità di successo Differenza nei punti di vista del parlante e del destinatario implica e presuppone in ogni caso una loro diversa interpretazione e un differente percorso di senso in relazione ai medesimi episodi
11 Molteplicità di interpretazioni dell intenzione comunicativa 11 Manifestazione dell estesa gamma di gradi di libertà a disposizione del destinatario. Il significato assume aspetti paradossali. Appena si definisce un significato esso cambia (semiosi infinita). il significato letterale (o figurato) di un enunciato dipende dall attribuzione di intenzione operata dal destinatario; l interpretazione letterale è una fra le diverse soluzioni a disposizione l interpretazione autentica: problema di avvicinamento alla reale intenzione del parlante attraverso un processo di graduale approssimazione
12 12 Il principio del assumere per garantito (taking-for-granted): il destinatario propende ad accogliere il primo senso dell atto comunicativo che gli viene in mente e che non è immediatamente contraddetto da un altro significato L attribuzione delle intenzioni comunicative rappresenta per il destinatario un compito psicologico importante, sottile e impegnativo in molti giochi comunicativi. Si tratta di modelli complessi di scambio che qualificano le relazioni fra individui nello stesso flusso di interazioni.
13 Il significato appartiene all atto comunicativo per la sua posizione intermedia fra i partecipanti: esso non è dato né dall attività comunicativa svolta dal parlante Soltanto, né da quella messa in atto dal destinatario, bensì dalla loro attività congiunta in un processo condiviso di comprensione 13
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15 15 2. Inferenza nell attribuzione delle intenzioni comunicative Comprensione inferenziale: il destinatario è in grado di elaborare una ipotesi sul significato del messaggio a partire dagli indizi comunicativi Inferenza = forma di ragionamento nella quale un ipotesi è ammessa come accettabile sulla base di altre ipotesi la cui accettabilità è ammessa in partenza Modelli mentali = rappresentazioni mentali di situazioni reali, ipotetiche o immaginarie impiegate dal destinatario durante l attività inferenziale
16 16 Sulla scorta di una serie di procedimenti logici, il destinatario è in grado di fare delle implicazioni su quanto comunicato dal parlante, cioè di inferire di più di quanto venga detto In condizioni di comunicazione per default, i partecipanti fanno riferimento a rappresentazioni mentali incomplete e approssimative
17 17 L inferenza abduttiva e le euristiche nell attribuzione delle intenzioni Analisi dei processi inferenziali: tre forme fondamentali di inferenza (Peirce) Ciascuna combina in modo differente tre aspetti: una regola, un esempio particolare (o caso), il risultato
18 18 Deduzione Regola Tutti i fagioli contenuti in questo sacco sono bianchi Caso Questi fagioli provengono da questo sacco Risultato Questi fagioli sono bianchi Tipo di inferenza monotonica in cui passiamo con il ragionamento da una regola (o generalizzazione) a un caso particolare; in tal modo non otteniamo nessun guadagno semantico in termini di comunicazione
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20 20 Induzione Caso Questi fagioli provengono da questo sacco Risultato Questi fagioli sono bianchi Regola Tutti i fagioli contenuti in questo sacco sono bianchi Forma di inferenza non monotonica nella quale passiamo da molti casi particolari a una generalizzazione (o legge)
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22 22 Abduzione Regola Tutti i fagioli contenuti in questo sacco sono bianchi Risultato Questi fagioli sono bianchi Caso Questi fagioli provengono da questo sacco Tipo di inferenza non monotonica in cui si passa a ritroso dagli effetti alle cause, nel tentativo di spiegare qualcosa che è già accaduto; si procede per congetture e si tenta di indovinare una soluzione
23 23 L inferenza abduttiva Negli scambi comunicativi quotidiani facciamo ricorso, di solito, all inferenza abduttiva per capire ciò che l altro comunica Non avendo a disposizione una rappresentazione completa di quanto l altro comunica, non siamo in grado di fornirne una spiegazione esauriente e, di conseguenza, siamo portati a indovinare e a fare delle congetture su quanto viene comunicato
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25 25 L inferenza abduttiva Il procedimento abduttivo è influenzato dai processi di fissazione comunicativa: concentrazione attentiva su aspetti parziali e limitati di quanto è stato comunicato, assumendoli come se fossero la totalità del messaggio è una forma di fissità funzionale dell attenzione e del pensiero
26 26 Le euristiche Entrano in azione le euristiche: procedimenti logici, forme semplificate ed economiche di ragionamento, in grado di ridurre la complessità degli elementi e di fornire una spiegazione al meglio di quanto viene comunicato Euristica della rappresentatività: la tendenza a ritenere accettabile o meno un affermazione in base alle conoscenze stereotipate in proprio possesso
27 27 Le euristiche Euristica della conferma: la tendenza a identificare soltanto gli indizi che confermano la propria ipotesi Euristica della disponibilità: la tendenza a ritenere credibile un affermazione circa un determinato evento, in quanto è conforme con la probabilità di frequenza di quell evento
28 Tversky & Kahneman (1974) Partecipanti leggono la descrizione di Steve è molto riservato e timido. E sempre pronto ad aiutare gli altri ma non gli piace stare in mezzo a troppa gente, preferisce spazi silenziosi Con quale probabilità Steve è un Pilota? Un Operaio? Un bibliotecario? La maggior parte dei partecipanti giudica più alta la probabilità che Steve sia un bibliotecario
29 I partecipanti hanno confrontato la descrizione di Steve con la rappresentazione prototipica delle categorie di lavoro Hanno percepito maggior somiglianza tra Steve e il prototipo del Bibliotecario Hanno giudicato più probabile che Steve fosse un bibliotecario Non hanno tenuto conto della probabilità di base: ci sono molti più operai che bibliotecari
30 30 Il ragionamento controfattuale Ragionamento controfattuale: sorta di simulazione mentale in cui si modifica un antecedente, in modo da ottenere un esito diverso da quello reale; tale modificazione prende la forma di SE ALLORA INFERENZA ABDUTTIVA + RICORSO ALLE EURISTICHE + RAGIONAMENTO CONTROFATTUALE = RAZIONALITA LIMITATA
31 31 La razionalità limitata I partecipanti non comunicano come se fossero dotati di una razionalità olimpica, perfetta ed esente da limiti e imperfezioni I partecipanti possono raggiungere, di volta in volta, soltanto un ottimo locale sul piano della comunicazione Di conseguenza, l attribuzione di una intenzione comunicativa al messaggio del parlante è indeterminata, poiché può prendere diversi percorsi, nessuno dei quali è privilegiato né pienamente prevedibile
32 32 3. La sincronia comunicativa Nella gestione dell interazione comunicativa, gli interlocutori sono sul medesimo piano e condividono la stessa responsabilità nella gestione della interazione comunicativa Comunicazione = forma di partecipazione: prodotto congiunto della collaborazione fra gli interlocutori Coordinazione interattiva: quando le persone comunicano, devono adattare i loro stili le une con le altre Adattamento reciproco: le persone devono adattare la loro condotta, sincronizzare i loro tempi e il loro ritmo
33 Sincronia comunicativa: proprietà globale e fondamentale della comunicazione, in cui la dimensione temporale è molto importante nell organizzare la sequenza degli scambi comunicativi 33
34 34 Teoria dell accomodazione comunicativa (Communication Accomodation Theory, CAT): le strategie di sintonizzazione e di accomodazione consistono in una gamma estesa di segnali linguistici e non linguistici Possibilità di adattare i nostri atti comunicativi a quelli del partner. La sequenza degli scambi può assumere due direzioni: convergenza: le modalità comunicative di entrambi gli interlocutori diventano più simili e assumono una forma omogenea divergenza: le differenze diventano progressivamente più grandi e si crea un processo di scismogenesi
35 Esempi: euristiche in pubblicità dafoneyou-campagna-di-marketing.html
36 In questo caso la l'euristica "ancoraggio" ci può venire in aiuto per capire meglio il "fenomeno", infatti spesso il punto di partenza influenza in maniera consistente i nostri giudizi e le nostre decisioni
Intenzione e comunicazione
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