Cromatografia a scambio ionico HPLC per la determinazione di cationi ed anioni nelle acque potabili

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1 Cromatografia a scambio ionico HPLC per la determinazione di cationi ed anioni nelle acque potabili Azienda Sanitaria Provinciale di Catania Team Aziendale HTA LOGO ENTE

2 Il gruppo di lavoro Francesco Barletta Angelo Capizzi Pietro Galatà Delia Imbrogiano Vincenzo Inzirillo Vito Litrico Laura Salerno Antonino Signorelli Responsabile Servizio Infermieristico Responsabile Servizio Ingegneria Clinica Dirigente U.O.C. Provveditorato Fisico Sanitario Farmacista Responsabile Sistemi Informativi e Statistici Responsabile Controllo di Gestione Chimico, Laboratorio Sanità Pubblica

3 Descrizione La cromatografia a scambio ionico, o semplicemente cromatografia ionica (IC), è il tipo di cromatografia che si basa sul principio di attrazione tra gli ioni di carica opposta. Molti composti organici, come ad esempio gli amminoacidi, possono avere parti della molecola polari favorendo quindi la loro separazione tramite questo metodo. La carica netta che questi composti presentano dipende dal loro pka e dal ph della soluzione. Molto importante è anche il ruolo della determinazione della concentrazione dei cationi e anioni nell'ambito dell'analisi delle acque. Nella cromatografia a scambio ionico la fase stazionaria è costituita da macromolecole contenenti dei siti attivi ionizzati, in cui i contro ioni possono essere scambiati con altri aventi carica uguale, eluiti con la fase mobile. Si instaura così una sorta di competizione fra i contro ioni della fase stazionaria e quelli della miscela in fase di separazione, nei confronti dei siti attivi ionizzati della fase stazionaria. Durante la separazione gli ioni presenti nella fase mobile vengono separati gli uni dagli altri in base alla diversa affinità per ciascuno dei siti ionizzati della fase stazionaria. Come nella normale cromatografia, si ha una colonna cromatografica impaccata con uno speciale tipo di resina, in grado di scambiare ioni. Esistono due tipi di resine: scambiatrici anioniche e scambiatrici cationiche. Queste ultime possiedono gruppi carichi negativamente e attraggono, quindi, molecole cariche positivamente.

4 Obiettivi e destinatari del lavoro L apparecchiatura è destinata al controllo delle acque adibite al consumo umano, che è uno dei compiti istituzionali del Laboratorio di Sanità Pubblica dell ASP di Catania, il cui potenziamento è stato oggetto di uno specifico finanziamento regionale finalizzato all acquisizione della strumentazione necessaria. Questo report è stato espressamente richiesto dalla Regione Sicilia, Soggetto finanziatore, come propedeutico all erogazione del finanziamento stesso L obiettivo del presente report è stato la ricerca di evidenza idonee a valutare l indicazione di utilizzare un cromatografo a scambio ionico per la ricerca di cationi ed anioni nelle acque potabili.

5 Risultati La presenza di pubblicazioni con metodologia HTA sull utilizzo della cromatografia a scambio ionico HPLC per la determinazione di cationi ed anioni è stata ricercata sui siti WEB e sui motori di ricerca specifici per HTA, sui quali non è stata rinvenuta nessuna pubblicazione HTA sull argomento.è stata svolta una ricerca su Pubmed per rilevare la presenza di pubblicazioni di letteratura primaria, utilizzando la stringa di ricerca (((Chromatography, Ion Exchange) AND Drinking Water)) OR ((""Drinking Water""[Mesh]) AND ""Chromatography, Ion Exchange""[Mesh]) Sono state trovate 183 pubblicazioni, che filtrate sulla data di pubblicazione negli ultimi 5 anni si sono ridotte a 42. Applicando il criterio di esclusione: Analita diverso da anioni/cationi oppure Metodo analitico diverso da cromatografia ionica oppure Campione diverso da acqua potabile sono state incluse nello studio 6 pubblicazioni. Gli studi selezionati hanno evidenziato, per la misura della concentrazioni degli anioni e cationi, limiti di rivelabilità inferiori al μg/l, nonché livelli adeguati di precisione, linearità e ripetibilità, valutandone anche le prestazioni della metodica rispetto ai requisiti stabiliti dalla Direttiva Acque Potabili, con esito positivo. Gli studi esaminati hanno inoltre sottolineato la simultaneità nella separazione, e quindi nella determinazione di un adeguato numero di analiti, e la rapidità nell esecuzione delle misure.

6 Autore principale Angelo Capizzi Responsabile Servizio Ingegneria Clinica ASP di Catania