Intelligenze bestiali
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- Pasquale Alfonso Parodi
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1 Tè degli insegnanti, Museo delle Scienze 8 marzo 2013 Intelligenze bestiali Come funzionano le menti degli animali? Gionata Stancher CIMeC AnimalCognitionand Comparative NeuroscienceLabe Fondazione Museo Civico di Rovereto gionata.stancher@unitn.it 1
2 La percezione e la cognizione sono prodotti evolutivi 2
3 L intelligenza animale ole intelligenzeanimali? L intelligenza come adattamento Uccello canoro Uomo
4 Percezione Interpretazione/Elaborazione Mondo soggettivo Jakob von Uexkuell 4
5 Durante la percezione il cervello non si limita a costruire una copia interna della realtà esterna. I dati del mondo esterno vengono interpretati. La percezione 5
6 La percezione è un processo costruttivo che dipende non solo dalle informazioni inerenti lo stimolo ma anche della struttura mentale del soggetto che le elabora [pag. 379] >> 6
7 Percezione e ricostruzione Il fenomeno del blindspot evidenzia un difetto funzionale dell occhio umano Rappresenta inoltre un evidenza del fatto che il cervello interpretala realtà, anziché limitarsi a rappresentarla talvolta ricostruendo ciò che non c è. 7
8 L analisi comparata ci indica l origine evolutiva tanto di strutture organiche quanto di abilità cognitive 8
9 Dal dato soggettivo a quello anatomico Questo difetto funzionale nonè presente nell occhio dei cefalopodi (Octopus), che per il resto è strutturalmente identico a quello umano La funzionalità visiva dell occhio dei polpi è molto simile a quella umana e probabilmente migliore, data l assenza del blind spot Perché noi abbiamo il blindspot e il polpo no? 9
10 In uno solo dei due progetti dell occhio a camera, i fotorecettori sono stati orientati al contrario Il nervo ottico deve quindi attraversare la retina, bucandola, per giungere al cervello. I Cefalopodi, ma non i vertebrati, presentano l orientamento dei fotorecettori più funzionale 10
11 L evoluzione dell occhio a camera è avvenuta almeno due volte indipendentemente nella storia evolutiva dei metazoi. Evoluzione convergente 11
12 Scimmie antropomorfe e corvidi: evoluzione convergente della complex cognition 12
13 La complexcognition è supportata dalla corteccia prefrontale nelle scimmie antropomorfe e dal nidopallium negli uccelli. Queste due strutture cerebrali sono molto diverse nella loro organizzazione: hanno seguito un evoluzione divergente anche se supportano le stesse funzioni 13
14 14
15 15
16 Dall analisi comparata delle abilità cognitivedegli animali è possibile inferire la posizione dell uomo nell ordine naturale 16
17 La scala dei viventi (scala naturae) rappresenta una disposizione gerarchica delle forme viventi che è ampiamente superata Essa deriva da un vizio di prospettiva 17
18 18
19 Le rappresentazioni filogenetiche attuali pongono tutti i viventi sullo stesso piano. Ma davvero l evoluzione dell uomo non ha comportato nessun salto? L uomo è qualitativamente differente dalle altre specie animali? 19
20 Le differenze nelle facoltà mentali e nell intelligenza tra uomo e animali sono palesi. La capacità di eseguire ragionamenti astratti, di pianificare nel futuro, l utilizzo del linguaggio, la capacità di eseguire calcoli matematici e di esprimere la nostra creatività nell arte sono solo alcune delle abilità peculiari dell essere umano questeabilità ci hanno permesso di modificare la natura attorno a noi, adattandola alle nostre esigenze 20
21 L ipotesi continuistadi Darwin sulle facoltà mentali 21
22 "Nevertheless the difference in mind between man and the higher animals, great as it is, certainly is one of degree and not of kind. Charles Darwin Una CONTINUITA tra mente umana e mente animale? La mente e l intelligenza sono le ultime roccaforti dietro alle quali l uomo ama trincerarsi per sancire la sua fondamentale differenza verso le altre specie animali. Secondo Charles Darwin, lo sviluppo delle facoltà mentali umane non ha comportato nessun salto. 22
23 Lo studio della cognizione animale 23
24 Linee di ricerca Permanenza dell oggetto Completamento amodale Cognizione matematica Problem solving Teoria della mente 24
25 Perché studiare i pulcini per trarre conclusioni sull essere umano? -I pulcini sono una specie precoce, dunque un ottimo modello per dipanare il nodo tra innato e appreso; -Sono una specie molto diversa da quella umana, e ciò risulta utile per far emergere eventuali convergenze evolutive nelle funzioni cerebrali; -Grazie al fenomeno dell imprinting, si prestano ad esperimenti che mirano a studiare le esperienze soggettive degli animali. 25
26 Imprinting 26
27 Utilizzare l imprinting per fini sperimentali 27
28 Esperimento n 1: Permanenza dell oggetto e compito di detour Tre giorni 28
29 C D * B A Bambini: > 2 mesi 29
30 Esperimento numero 2: Completamento amodale 30
31 Il triangolo di Kanizsa 31
32 32
33 ? 33
34 ALLEVATI PER TRE GIORNI CON Test 34
35 35
36 Esperimento numero 3: Cognizione matematica Le abilità matematiche sono, nell essere umano, inestricabilmente legate alle facoltà linguistiche. L azione del contare richiede l applicazione di etichette verbali ordinate ad oggetti indipendentemente dalle loro singole caratteristiche Il numero è una proprietà astratta di un insieme di elementi Specie animali prive di linguaggio e i bambini in età preverbalesono in grado di rappresentare le numerosità dell ambiente che li circonda e di manipolare queste numerosità in forma di computazioni? E possibile la matematica senza il linguaggio? 36
37 Discriminazione numerica Imprinting Test vs. 37
38 Imprinting Test vs. 38
39 L alba dell aritmetica 39
40 ALLEVATI PER TRE GIORNI CON 40
41 41
42 42
43 43
44 44
45 45
46 46
47 47
48 48
49 49
50 Bambini: 5 mesi 50
51 Imparare la matematica 51
52 Esperimento numero 4: Problem solving La capacità di risolvere un problema si riferisce ad un contesto nel quale un elemento dell ambiente dapprima neutro viene improvvisamente investito di un significato funzionale ai fini della soluzione del problema L utilizzo di strumenti è un esempio di manipolazione di un elemento dapprima neutro, poi funzionale allo scopo. Uno strumento: -Deve essere esterno al corpo dell animale che lo usa - Deve essere correttamente orientato rispetto alla funzione da svolgere -Deve condurre alla modificazione della forma, della posizione o della condizione di un altro oggetto Per escludere l apprendimento per prove ed errori, la manifattura dello strumento dovrebbe essere terminata prima del suo uso e non in corso d opera 52
53 Uso di strumenti e problem solving 53
54 54
55 55
56 Esperimento numero 5: L inganno e la teoria della mente Nella tanatosi, non è la preda ad ingannare il predatore, ma la selezione naturale. 56
57 Ophrys speculum 57
58 Ingannare qualcuno, in senso letterale (intenzionale), prevede una manipolazione delle credenze di altri individui, che devono quindi essere percepiti come esseri dotati di credenze e intenzioni, e quindi di una vita mentale TEORIA DELLA MENTE Attribuire false credenze consente di Indurre una falsa credenza > 4 anni 58
59 Il riconoscimento della diffusa presenza nelle specie animali di abilità cognitive evolutesi in risposta a specifiche esigenze ecologiche e ambientali ci porta a ritenere inadeguato l utilizzo del termine intelligenza al singolare, a favore di un approccio pluralistico allo studio del comportamento animale; La diffusa presenza nelle specie animali di abilità cognitive prima ritenute appannaggio della sola specie umana ci spinge ad ammettere che: - I processi evolutivi sono in grado di dotare le specie animali di soluzioni preconfezionate che by-passano ogni genere di complicato ragionamento ma ottenendo risultati simili; - Alcune specie animali presentano forme primitive, embrionali, di alcune delle abilità cognitive umane più sofisticate. 59
60 Grazie per l attenzione 60
e le difficoltà di apprendimento della matematica
e le difficoltà di apprendimento della matematica Mostra una compromissione di queste capacità: 1) comprendere o nominare i termini, le operazioni o i concetti matematici, 2) decodificare i problemi scritti
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