Ricorso per lo scioglimento coattivo del vincolo dalla società ASD MAGIC

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1 Atleta GUIDO CAMILLA Ricorso per lo scioglimento coattivo del vincolo dalla società ASD MAGIC VOLLEY GALATINA La Commissione Tesseramento composta da: Avv. Patrizia Soldini Avv. Cristina Pettinelli Avv. Ilaria Pietroletti Avv. Veronica Savarese Avv. Francesco Renzulli (Presidente) (Componente) (Componente) (Componente) (Componente) ********** Letto il ricorso, esaminata la documentazione prodotta, all esito dell istruttoria e della riunione fissata per il 16 Dicembre 2015 per la discussione di merito, sentite le parti presenti in tale sede PREMESSO CHE - con lettera raccomandata a.r. del , l atleta Guido Camilla chiedeva, in via amichevole, alla ASD Magic Volley Galatina lo scioglimento del vincolo poiché a) non potrebbe continuare l attività agonistica con la suddetta società per essersi trasferita a Benevento (distante da Galatina circa 300 km), sede del corso di studio con obbligo di frequenza di tecnica di radiologia medica; b) per non essere stata sottoposta a visita medica;

2 - il sodalizio non riscontrava tale comunicazione, di talchè con ricorso del , l atleta chiedeva a Codesta Commissione lo scioglimento del vincolo per i motivi già indicati nella lettera di messa in mora; - la società ASD Magic Volley Galatina inviava a codesta Commissione memoria datata con la quale rilevava di non aver ritualmente ricevuto il ricorso introduttivo, di aver avuto notizia della pendenza della procedura in questione solo verbalmente attraverso un collaboratore della dott.ssa Mattucci, tale Marco Lionetti, e comunque di non conoscere le motivazioni dell istanza ex art. 67 RG FIPAV; pertanto il sodalizio eccepiva la lesione del proprio diritto di difesa e l impossibilità di verificare se il ricorso fosse stato proposto in ossequio alle vigenti norme e concludeva chiedendo alla CTA: 1) di verificare la propria competenza territoriale, avendo la società (con sede in Galatina) militato nella stagione nel campionato di serie C e dunque ritenendo quale Commissione competente quella distaccata di Campania-Puglia-Molise-Calabria; 2) verificare se il ricorso fosse stato proposto ai sensi delle norme FIPAV; 3) di procedere, nell ipotesi fosse stata accertato un difetto di notificazione del ricorso, alla rimessione in termini del sodalizio; 4) di invitare la società a partecipare alla discussione orale; - alla riunione del per il ricorrente era presente la dott.ssa Lia Mattucci giusta delega prodotta in atti; per il sodalizio era presente l avv. Francesco Termini;

3 - il Presidente della Commissione avv. Patrizia Soldini introduceva la discussione effettuando una breve relazione; - durante la discussione, parte ricorrente si riportava ai motivi di ricorso indicati nell atto introduttivo mentre la società resistente ribadiva quanto dedotto nella propria memoria; entrambe le parti insistevano nelle conclusioni rassegnate negli scritti difensivi; - la Commissione si riservava per i provvedimenti del caso; - con memoria del il legale del sodalizio precisava che la sua assistita aveva potuto ritirare la raccomandata contenente il ricorso solo in data e che le scritte vergate dall agente postale sul plico postale non erano chiare e non potevano consentire di comprendere l iter della spedizione; detto legale insisteva nella richiesta di rimessione in termini della società resistente e chiedeva di accertare e verificare quanto già concluso con la precedente memoria, di dichiarare la dott.ssa Mattucci priva dei poteri difensivi di cui alle regole 8 e 9 della Guida Pratica FIPAV del , di accertare se l atleta avesse prodotto con il ricorso anche la ricevuta dell avvenuta spedizione di esso e di accertare se l istanza fosse stata sottoscritta dall atleta o dal solo difensore; - con ordinanza del la CTA preso atto della impossibilità di verificare se la spedizione del ricorso alla società fosse andata a buon fine onerava parte ricorrente alla produzione dell originale della ricevuta di ritorno della raccomandata contenente il ricorso, fissando all uopo l udienza

4 del ; tale udienza non si teneva a causa di un impedimento di natura personale del legale di parte ricorrente; - con ordinanza del la CTA rimetteva in termini il sodalizio concedendo ad entrambe le parti l autorizzazione a depositare memorie integrative e fissava l udienza di discussione per il ; - con memoria integrativa del , parte ricorrente reiterava le eccezioni e deduzioni già precisate nei propri precedenti scritti difensivi, contestava l ordinanza del nella parte in cui aveva autorizzato anche parte ricorrente al deposito di memorie integrative ed inoltre rilevava: a) in via preliminare: la carenza di giurisdizione dell adita CTA per non essere essa inserita all art. 3 del Regolamento Giurisdizionale tra gli organi di giustizia sportiva della FIPAV, la non immediata esecutività delle pronunce di detto organo poiché esso non sarebbe per l appunto organo di giustizia sportiva; b) nel merito: quanto alla visita medica, di non essere in possesso della certificazione medica riguardante le stagioni e poiché l atleta era stata ceduta in prestito prima alla Volley Team Ugento e poi alla Volare Onlus Benevento e tali sodalizi non avevano prodotto la certificazione in questione; a tale proposito la resistente pur dichiarando di esser certa che tali società avessero sottoposto a visita medica l atleta depositava missive dello indirizzate alle due società con le quali aveva richiesto alle medesime la copia del certificato medico; sempre su tale motivo di ricorso il sodalizio rilevava l incompetenza della CTA a decidere poiché la mancata visita medica inciderebbe semmai sulla

5 omologa del tesseramento e perciò competente a giudicare sarebbe l Ufficio tesseramento; quanto al motivo di ricorso riferito ai motivi di studio, il sodalizio invitava la CTA ad una attenta valutazione della documentazione prodotta dalla ricorrente e comunque nella denegata ipotesi di accoglimento dello stesso chiedeva disporsi un indennizzo in favore della Magic Volley Galatina non inferiore ad ,00; infine il sodalizio concludeva per il rigetto dell istanza di svincolo con attenta valutazione delle questioni di carattere preliminare e, con preliminare revoca dell ordinanza del nella parte in cui lede i diritti dell associato e chiedeva la determinazione di un indennizzo non inferiore ad ,00 in favore della società nel caso di pronuncia di svincolo per causa ad essa non imputabile; in via istruttoria il sodalizio chiedeva ex art. 66, comma 3 R.G. che la CTA ordinasse ai sodalizi Volley Team Ugento e Volare Onlus Benevento la produzione della certificazione medica dell atleta Guido Camilla; - all udienza del per l atleta era presente la dott. Lia Mattucci mentre per il sodalizio era presente l avv. Termini; - le parti si riportavano alle proprie eccezioni e deduzioni indicate negli scritti difensivi e rassegnavano le conclusioni come in atti; MOTIVI DELLA DECISIONE Il ricorso è fondato e merita di essere accolto. Giova, anzitutto, precisare come la proposizione della procedura di svincolo da parte dell atleta Guido Camilla sia avvenuta ritualmente.

6 Quanto alle eccezioni preliminari avanzate da parte resistente, esse devono tutte respingersi integralmente perché palesemente infondate e dilatorie. 1) Sull eccezione di difetto di competenza territoriale della CTA adita. Codesta Commissione è competente a decidere sulla controversia in questione. Ed infatti le norme vigenti identificano quale commissione competente a decidere sui ricorsi proposti dagli atleti di serie B2 la CTA Nazionale: orbene, avendo la ricorrente militato nella stagione in un campionato di serie B2, ella ha correttamente incardinato la procedura presso codesta Commissione. 2) Sull eccezione di inammissibilità per non aver l atleta prodotto la prova dell invio del ricorso e dell invio e della ricezione della lettera di messa in mora. Parimenti tale eccezione deve ritenersi infondata. Ed infatti allegato al ricorso vi è tutta la documentazione attestante l assolvimento di tale obbligo. 3) Sul difetto di rappresentanza della dott.ssa Mattucci e sulla legittimità della sottoscrizione del ricorso. Parte resistente invoca impropriamente la violazione delle regole 8) e 9) della Guida Pratica per il procedimento per lo scioglimento del vincolo per giusta causa pubblicata il Per chiarezza espositiva si riportano entrambe le regole: 8) Il ricorso, così come la lettera di costituzione in mora, (di cui al punto 1) devono essere sempre sottoscritti dall atleta e se minorenne anche da chi esercita la potestà genitoriale. Tali atti possono

7 essere firmati anche dal solo difensore purché avvocato iscritto all albo, munito di delega in calce o a margine dell atto introduttivo o di costituzione. Perché altri possano firmare gli atti, in sostituzione dell atleta, occorre che siano muniti di procura notarile 9) In sede di udienza : - se l atleta è presente può essere accompagnato da persone di fiducia (senza necessità della delega) - la persona, invece, che dovesse rappresentare l atleta deve essere munita di delega scritta, o, se avvocato difensore, munito di procura alle liti sottoscritta ed autenticata dal professionista. Ebbene, alcuna violazione è ascrivibile a parte ricorrente. La lettera di messa in mora ed il ricorso sono entrambi firmati personalmente dall atleta maggiorenne Guido Camilla mentre la dott.ssa Mattucci ha legittimamente rappresentato l atleta in forza di delega in atti rilasciata dalla ricorrente medesima. Ciò è facilmente desumibile da una attenta lettura degli atti e dei documenti del procedimento e dunque non si intuisce davvero la ragione per cui parte resistente abbia continuato durante l intera durata del giudizio ad insistere su tale eccezione che da subito si è presentata manifestamente infondata. 4) Sulla richiesta di revoca dell ordinanza del nella parte in cui autorizza anche parte ricorrente al deposito di memorie integrative. La domanda è infondata e va rigettata. L atleta non ha versato in atti alcuna memoria integrativa e dunque non vi era motivo per proporre detta eccezione. 5) Sulle eccezioni preliminari di parte resistente di cui ai punti da 1) a 9) (pagine 2 e 3) della memoria integrativa del

8 Le eccezioni sono tutte da respingersi. Il Regolamento Giurisdizionale della FIPAV con gli artt. da 62 a 73 assegna alla Commissione Tesseramento Atleti il potere giurisdizionale al pari degli altri organi di giustizia sportiva di cui all art. 3 del predetto Regolamento ed in forza di tale equiparazione conferisce altresì ai provvedimenti della CTA immediata esecutività. Ai sensi dell art. 21, comma II, R.A.T., il legale rappresentante del sodalizio è responsabile dell ottemperanza dell effettuazione della visita medica e se ne rende garante tramite la sottoscrizione del modulo di primo tesseramento o di riaffiliazione. Secondo l ormai consolidato orientamento formatosi in seno a tale Commissione, ricade unicamente sul legale rappresentante di un sodalizio la responsabilità del possesso del certificato di idoneità sportiva per tutti gli atleti vincolati. E dunque tornando al merito, il motivo di ricorso in questione deve essere accolto poichè in alcun modo contraddetto dalla documentazione prodotta da parte resistente. Quest ultima infatti riconosce di non avere acquisito la certificazione medica dalla società Volare Onlus Benevento per aver questa terminato l attività (deduzione priva di pregio) e dunque non può certo provare quanto asserisce circa la certezza che l atleta sia stata sottoposta a visita medica. Il fatto che la giocatrice avesse disputato la stagione in prestito presso altro sodalizio non scrimina il comportamento negligente della

9 resistente la quale non ha mostrato alcun interesse in ordine alla verificazione che l atleta Guido Camilla, con essa vincolata, stesse partecipando all attività agonistica dopo aver effettuato la rituale visita medica. A nulla rileva la missiva dello poiché tardiva essendo stata inviata ben oltre il termine dell annata agonistica per cui è causa. La circostanza che l atleta Guido Camilla non abbia effettuato alcun controllo medico è dunque pacifica ed evidenzia un disinteresse mostrato dal sodalizio per la vita, la salute e l integrità fisica dell atleta che giustifica lo scioglimento del vincolo per giusta causa. Le visite mediche devono essere effettuate nel rispetto dell incomprimibile diritto alla salute degli atleti e non può essere tollerato che sia permesso a quest ultimi lo svolgimento dell attività agonistica in assenza della certificazione medica in parola. L obbligo gravante sul sodalizio di appartenenza di rendersi garante dell effettuazione della visita medica ogni atleta ad essa vincolato permane, e lo si ripete, anche nel caso in cui, come quello di specie, il giocatore sia stato ceduto in prestito ad altra società. Deve respingersi, inoltre, la richiesta di parte resistente a codesta CTA di ordinare alla società di Benevento la produzione della certificazione medica ai sensi dell art. 66 comma 3 R.G. Tale norma non assegna alcun potere alla CTA di ordinare ad una società terza la produzione di alcunchè ma permette alla Commissione esclusivamente di acquisire altre prove documentali proposte dalle parti in causa.

10 Pertanto, attesa la piena responsabilità della ASD Magic Volley Galatina nella determinazione dello scioglimento del vincolo per giusta causa, questo viene disposto senza la corresponsione di alcun indennizzo. Gli altri motivi di ricorso rimangono assorbiti. P.Q.M. Accoglie il ricorso proposto da Guido Camilla con conseguente scioglimento del vincolo dalla società ASD Magic Volley Galatina e dispone la restituzione all atleta della tassa versata dal medesimo e l incameramento di quella versata dal sodalizio. Affissione albo, F.to Il Presidente Avv. Patrizia Soldini FIPAV Federazione Italiana Pallavolo Costituita nel 1946 Sede: Via Vitorchiano 107/ Roma Corrispondenza: Viale Tiziano Roma Tel Fax segreteria@federvolley.it Part. IVA