UN APPROCCIO PER RINFORZARE GLI ADOLESCENTI - La Terapia Comportamentale Razionale-Emotiva

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1 PREMESSA Nessun cambiamento avviene dall'oggi al domani. Soprattutto quando ci sono comportamenti disfunzionali consolidati il cambiamento richiede un costante esercizio ad apprendere nuovi modi di fare. La dispensa che segue vuole suggerire dei metodi per aiutare gli studenti ad imparare a riconoscere e gestire le proprie emozioni attraverso attività dirette e l'integrazione di alcune pratiche nelle attività curriculari e nella quotidianità. INTRODUZIONE Gli studi sulla maturità cerebrale hanno dimostrato che durante la preadolescenza e l adolescenza si verificano eventi quali la mielinizzazione (la copertura degli assoni dei neuroni con la guaina mielinica), la sinaptogenesi (Insieme dei processi che portano alla formazione delle sinapsi, strutture specializzate in cui avviene il passaggio di informazioni tra due cellule nervose, neuroni pre- e postsinaptici) e il pruning sinaptico (sfoltimento delle sinapsi meno utilizzate e attivate dalle esperienze del soggetto) e che la corteccia cerebrale arriva alla sua piena maturità dopo il 20 anno di vita. Alcuni gruppi di ricerca hanno rilevato che gli adolescenti non hanno ancora ultimato lo sviluppo dei circuiti neurali frontali, necessari al controllo degli impulsi. Secondo gli autori, nel momento in cui si chiede di compiere una scelta rischiosa l adulto attiva maggiormente le aree frontali rispetto all adolescente. La corteccia frontale nell adulto ha il ruolo di controllore delle azioni e di previsione delle conseguenze. In generale tutti gli adolescenti assumono maggiori rischi a causa di un naturale sbilanciamento che la maturazione precoce del sistema limbico comporta rispetto alla corteccia. Bisogna tuttavia considerare anche la presenza di fattori di rischio, cioè il concetto di vulnerabilità. Alla base di questo concetto c è una teoria, secondo la quale esiste una variabilità individuale che assieme alla maturità cerebrale può spiegare il fatto che alcuni adolescenti siano particolarmente a rischio nell assumere comportamenti pericolosi o devianti. fonti: UN APPROCCIO PER RINFORZARE GLI ADOLESCENTI - La Terapia Comportamentale Razionale-Emotiva Secondo il modello REBT in una determinata situazione, il comportamento e l'emozione dipendono dal modo in cui la situazione viene interpretata. L'essenza della REBT è riassunta nel modello A-B-C-D-E, attraverso cui viene descritto sia il processo che porta a reazioni disfunzionali che il modo per porre rimedio a ciò: A - Evento Attivante B - Sistema di convinzioni

2 ib - Convinzioni irrazionali rb - Convinzioni razionali C - Conseguenze emotive e comportamentali D - Messa in discussione di ib E - Effetti della messa in discussione L'evento attivante (A) è la situazione esterna o interna (quindi fanno parte dell'evento attivante anche i ricordi, le fantasticherie) in cui una persona può trovarsi coinvolta. Un esempio potrebbe essere il trovarsi abbandonati dalla persona che si ama. Il termine sistema di convinzioni (o base mentale) si riferisce all'insieme di processi cognitivi che sotto forma di pensieri, considerazioni, commenti interiori compaiono nella mente dell'individuo riguardo all'evento attivante. Queste convinzioni sono irrazionali (ib) quando sono inadeguate, illogiche, irragionevoli e conducono a stati emotivi negativi eccessivamente intensi e prolungati. Nell'esempio sopraccitato potrebbero comparire pensieri del tipo: "Non troverò mai una donna stupenda come lei, non doveva lasciarmi, è insopportabile vivere senza di lei". Le convinzioni razionali (rb) sono invece considerazioni realistiche, logiche che portano ad emozioni e a comportamenti adeguati ad affrontare in modo efficace la realtà. Ad esempio: "E' triste essere lasciati dalla donna che amavo, ma non sta scritto da nessuna parte che lei doveva per forza stare con me; posso vivere lo stesso senza di lei, anche se all'inizio sarà spiacevole". Le conseguenze (C) sono quegli stati emotivi e quelle reazioni comportamentali che comunemente, ma erroneamente, si ritiene siano causate dall'evento attivante. La parte A-B-C di questo paradigma sintetizza il modello dello della reattività emotiva formulato da Ellis. La messa in discussione, o disputa, (D) è il processo attraverso cui si cerca di mettere alla prova la veridicità e la consistenza logica delle convinzioni irrazionali al fine di trasformare quei modi di pensare che risultano nocivi. Tutto questo potrebbe apparire a prima vista molto "intellettuale" e complesso, in realtà frequentemente accade che, anche senza rendercene pienamente conto, ci impegniamo in un processo di disputa con noi stessi o con gli altri ogniqualvolta cerchiamo di esaminare le cose sotto un altro punto di vista. Gli effetti (E) di questo processo di disputa sono dei cambiamenti a livello cognitivo, emotivo e comportamentale. I cambiamenti a livello cognitivo si concretizzeranno in nuove convinzioni, nuovi modi di pensare, che tenderanno a generalizzarsi ad altre situazioni. I cambiamenti emotivi potrebbero includere un miglioramento dell'umore, una diminuzione dell'ansia, una riduzione della collera. I cambiamenti comportamentali porteranno probabilmente ad una mobilitazione della propria energia e delle proprie risorse verso il raggiungimento di quegli scopi il cui conseguimento prima era ostacolato dall'eccessiva reattività emotiva. Codificazione delle convinzioni disfunzionali. Ellis e i suoi collaboratori misero in evidenza il fatto che le convinzioni irrazionali contengono tutte uno o più elementi comuni che danno la connotazione di irrazionalità a un dato modo di pensare. Tali elementi sono considerate le categorie fondamentali di pensiero irrazionale e sono: - Pretese assolute (in inglese demandiness). Prendono la forma di doverizzazioni ("Io devo assolutamente", "Tu devi assolutamente", "Gli altri, o le cose, devono assolutamente") oppure di bisogni assoluti ("Bisogna assolutamente", "Non si può vivere senza"). - Insopportabilità, intolleranza ("Io non tollero, non sopporto"); - Giudizi totali su di sé o sugli altri ("Non valgo niente, Sei uno stupido", "Sei una carogna"); - Catastrofizzazione ("E' tremendo", "Sarebbe terribile");

3 Ellis si rese inoltre conto che era possibile considerare tutte le convinzioni irrazionali come derivate da, o subordinate a, tre doverizzazioni di base: 1) Doverizzazioni su se stessi ("Io devo agire bene ed essere approvato da tutte le persone per me significative, altrimenti sono completamente un incapace ed è terribile"); 2) Doverizzazioni sugli altri (Gli altri devono trattarmi bene ed agire come io penso che debbano assolutamente agire, altrimenti sono delle carogne, dei mascalzoni e meritano di pagarla); 3) Doverizzazioni sulle condizioni di vita (Le cose che mi succedono devono essere proprio come io pretendo che siano e tutto deve essere facile e gradevole, altrimenti la vita è insopportabile). FONTI: APPLICAZIONE L'approccio REBT è facilmente comprensibile e può essere tranquillamente trasmesso tramite una lezione frontale. Una volta condiviso con gli studenti sarebbe tuttavia utile integrarlo nelle materie curriculari: materie quali italiano e storia si prestano molto bene, perchè può essere possibile ragionare con gli studenti sul motivo per cui un personaggio reale o storico abbia commesso una certa azione, domandandosi quali fossero i suoi pensieri e di conseguenza emozioni e comportamenti. Un altro modo di applicarlo può essere ragionare con gli studenti su come stanno vivendo una certa situazione (ad es. una circolare che annuncia uno sciopero, fissare un compito, affrontare un'interrogazione, etc.). Se reso un esercizio quotidiano questo permetterebbe agli studenti di prendere consapevolezza di sè e quindi poter reagire alle situazione utilizzando risposte più funzionali. ALTRI STRUMENTI PRATICI strategie di modificazione del comportamento 1) INTERVENTI BASATI SULLE CONSEGUENZE POSITIVE Per aumentare frequenza, intensità e frequenza di comportamenti positivi 1) osservo le azioni dello studente per capire quali sono già le conseguenze rinforzanti a seguito di un comportamento (ad es. attenzione dedicata?) 2) strutturo dei rinforzi quando viene messo in atto un comportamento positivo Rinforzi tangibili --> premi materiali Rinforzi sociali --> manifestazioni di approvazione o affetto Rinforzi simbolici --> bollini/punti che possono essere scambiati con un altro rinforzo Rinforzi dinamici --> attività gratificanti o privilegi particolari

4 IMPORTANTE: elargire il rinforzo in modo contingente (immediatezza) rispettare le preferenze personali (desiderabilità) variare spesso i rinforzi (flessibilità) non offrire grandi ricompense per un grande miglioramento (gradualità) fornire un rinforzo che sia proporzionale al comportamento messo in atto utilizzare una frequenza adeguata (rinforzo saltuario sufficiente solo con comportamenti già consolidati) NON togliere un rinforzatore precedentemente elargito RINFORZO SOCIALE Cosa fare: sottolineare la correttezza del comportamento messo in atto Es. Ho notato che durante la lezione hai aspettato il tuo turno nella conversazione aggiungere commenti positivi al rinforzo Es. Mario, sei stato seduto al tuo posto durante il compito, così va proprio bene Cosa NON fare: NON esprimere giudizi sul bambino Es. Bravissimo! non dice nulla sul comportamento! NON aggiungere commenti negativi Es. Mario, sei stato seduto al tuo posto durante il compito, perché non riesci a farlo sempre? NON rinforzare il comportamento prima che sia avvenuto Es. se adesso ti lascio uscire devi promettere che quando torni finisci gli esercizi NON promettere una ricompensa per far cessare il comportamento oppositivo Es. se adesso smetti di urlare e fai il compito, dopo potrai usare il pc 2) TOKEN ECONOMY Sistema di rinforzo positivo basato sul monitoraggio del comportamento che si intende modificare Comportamento desiderabile = guadagno di un token.

5 Il raggiungimento del numero di punti stabiliti = ricompensa concordata PROCEDURE DI ATTUAZIONE: 1. Raccogliere i dati 2. Identificare l agente rinforzante 3. Numero o frequenza dei gettoni 4. Possibili contingenze punitive Prima di attuare il programma formulare un manuale. 3) INTERVENTI BASATI SULLE CONSEGUENZE NEGATIVE Per ridurre frequenza, intensità e frequenza di comportamenti negativi Quando vanno applicate? 1. Il comportamento inappropriato produce una conseguenza positiva per il ragazzo. Es. aggressività per possesso oggetto. Il semplice senso di possesso di un oggetto desiderato rinforza il comportamento aggressivo. 2. Il comportamento inappropriato è pericoloso IMPORTANTE: Non dovrebbe essere la prima o l unica strategia perchè la punizione fornisce informazioni su ciò che è sbagliato ma non spiega nulla sul comportamento corretto Tipologie di interventi A) IGNORARE PIANIFICATO - Ignorare sistematicamente il comportamento indesiderabile Quando si può usare? Comportamento con scopo di attirare l attenzione Quando NON si può usare? Comportamento pericoloso per se stessi o per gli altri Comportamento molto disturbante B) RIMPROVERO Il rimprovero pubblico può essere poco utile permette di attirare l attenzione e rinforza il comportamento che si vuole indebolire. Il rimprovero privato più efficace Rimprovero centrato sul comportamento 1. Descrizione del comportamento inadeguato 2. Spiegazione del motivo per cui è sbagliato 3. Indicazione del comportamento alternativo 4. Comunicazione dei vantaggi del comportamento adeguato Esempio: ho visto che hai dato un calcio a Sara. Non va bene perché così vi fate male. Potevi dire a parole quello che pensavi oppure chiedere aiuto a me, giocherete meglio. C) CONSEGUENZE LOGICHE

6 Permette di spiegare la conseguenza spiacevole di un comportamento scorretto è la conseguenza logica, collegata a quel comportamento (se allora) Es. se gettate il pane a terra dovrete raccoglierlo e non ne riceverete altro. se esegui gli esercizi senza attenzione e facendo molti errori dovrai rifarli D) COSTO DELLA RISPOSTA Associa al comportamento negativo la perdita di un privilegio. Va integrata con il rinforzo positivo. Altre fonti: "Definizione di obiettivi e soluzione di problemi" _2005_definzione_obbiettivi.pdf

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