/06/2007. Identificativo Atto N. 495 DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA

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1 /06/2007 Identificativo Atto N. 495 DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA PROGETTO DI AMPLIAMENTO DI UN ALLEVAMENTO SUINICOLO, PER UNA CAPACITA' COMPLESSIVA DI CAPI, PRESSO LA CASCINA CANTONATA, NEL COMUNE DI CORTE DE' CORTESI CON CIGNONE (CR). COMMITTENTE : AZIENDA AGRICOLA AVOGADRI PIETRO, FRANCESCO E TONINELLI ANTONIETTA C. - ROBECCO D'OGLIO.PRONUNCIA DI COMPATIBILITA' AMBIENTALE AI SENSI DELL'ART.1 E DEGLI ARTT. 5 E SEGG. DEL D.P.R

2 IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA VALUTAZIONI DI IMPATTO AMBIENTALE VISTO il d.p.r. 12 aprile 1996 Atto d indirizzo e coordinamento per l'attuazione dell'art. 40, comma 1, della legge n. 146/1994, concernente disposizioni in materia di valutazione d impatto ambientale, nel seguito richiamato come atto di indirizzo". VISTI il d.p.c.m. 3 settembre 1999 e il d.p.c.m. 1 settembre 2000, che modificano ed integrano l atto d indirizzo. VISTE le deliberazioni della Giunta Regionale in data 2 novembre 1998, n VI/39305 e 27 novembre 1998, n VI/39975, aventi ad oggetto Appr ovazione del documento circa la ricognizione delle procedure amministrative previste dal d.p.r. 12 aprile 1996 e dalla Direttiva del Consiglio del 27 giugno 1985, n 337/85/CEE e Approvazione delle modalità d attuazione della procedura di verifica e della procedura di valutazione d impatto ambientale regionale, di cui alla d.g.r. 2 novembre 1998, n VI/ Istituzione di un appos ito gruppo di lavoro presso l Ufficio V.I.A. del Servizio Sviluppo Sostenibile del Territorio della Direzione Generale Urbanistica e disciplina delle modalità d acquisizione dei pareri degli enti interessati. VISTA la legge regionale 3 settembre 1999, n. 20 avente ad oggetto Norme in materia d impatto ambientale, come modificata dall art. 3 della l.r. 24 marzo 2003 n. 3. VISTA la legge regionale 23 luglio 1996, n. 16 e successive modifiche ed integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi della VIII legislatura. PRESO ATTO che: a) in data è stata depositata presso la Struttura Valutazioni di impatto ambientale della Direzione Generale Territorio e urbanistica - da parte dell Azienda Agricola Avogadri Pietro, Francesco e Toninelli Antonietta C., con sede legale in Robecco d Oglio (CR) - la richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale relativa al progetto di ampliamento di un allevamento suinicolo nel Comune di Corte de Cortesi con Cignone (CR); b) il era avvenuta la pubblicazione dell annuncio del deposito sul quotidiano La Cronaca di Cremona, ai sensi dell art. 8 dell atto di indirizzo; c) la tipologia del progetto in esame è prevista nell allegato I, punto 17 della Direttiva 97/11/CE, recepita con la l.r. 3/2003, e quindi sottoposta alla procedura di Valutazione dell impatto ambientale regolata dagli artt. 5, 6 e 7 dell atto di indirizzo; d) con nota del il Committente ha inoltrato documentazione integrativa a chiarimento di elementi emersi in sede istruttoria; e) in merito allo s.i.a. depositato non sono pervenute osservazioni del pubblico, ai sensi dell art. 9, comma 1, dell atto di indirizzo. VISTO il complesso della documentazione prodotta dal committente, costituita dallo studio d impatto ambientale (s.i.a.), dalla relazione tecnica, dalla sintesi non tecnica, dagli elaborati grafici di progetto, dalla relazione zoo-agronomica e dalla relazione sulle emissioni. RILEVATO che: riguardo alla localizzazione dell intervento ed al quadro programmatico: la sede aziendale oggetto della proposta di ampliamento si trova nella pianura cremonese, nel Comune di Corte de Cortesi con Cignone, circa 13 km a N del capoluogo provinciale, a 2 km dal fiume Oglio, in un ambito vocato alla produzione agricola ed all allevamento;

3 il sito di progetto è localizzato circa 500 m a S della SP21, che collega Casalbuttano a Robecco d Oglio ed alla bassa Bresciana, nonché all autostrada A21 PC-CR-BS; l allevamento si trova a debita distanza dai centri abitati di Corte de Cortesi (1.200 m a NO), Cignone (2.500 m a ONO), Monasterolo (fraz. di Robecco d Oglio, m a NE), ed è accessibile dalla SP21, attraverso la Cascina Cantonata; esso ricade in zona E/5 agricola ai sensi del vigente PRG; non insiste su aree gravate da vincoli di natura ambientale di cui al d.lgs. 42/2004 e non ricade in aree naturali protette così come definite ai sensi della l. 394/1991; non interferisce con fasce fluviali delimitate dal Piano per l assetto idrogeologico (PAI) del Bacino del Po; relativamente alle strutture esistenti: l azienda committente dispone attualmente di: - tredici capannoni per l allevamento dei suini, disposti parallelamente tra loro in tre blocchi rispettivamente (da N a S) di tre, cinque, cinque; nel complesso essi - insieme a due sili orizzontali - occupano un area rettangolare di circa 280 x 120 m, con lato maggiore in direzione N-S; - tre sili verticali, un locale pesa ed un capannone per la preparazione delle razioni, cui si aggiunge l abitazione del custode; il tutto a N del complesso di cui sopra, verso la Cascina Cantonata; - sei vasche per la raccolta dei liquami, due a pianta quadrata e quattro circolari, poste a sud del complesso delle stalle, all interno di un rettangolo di circa 70 x 200 m, con lato maggiore in direzione E-O; la loro capienza complessiva è di m³; una settima vasca si trova nel Comune di Robecco d Oglio, ed ha una capacità di m³, per un volume totale disponibile pari a m³, il ciclo produttivo comprende le diverse fasi dalla gestazione all ingrasso; nei settori parto, svezzamento e magronaggio viene praticata la tecnica definita tutto vuoto e tutto pieno, per garantire adeguati livelli di igiene e salubrità dell allevamento; circa le caratteristiche dell intervento in progetto: si prevede la costruzione di un nuovo capannone, posto in parallelo ai due blocchi meridionali degli esistenti, con larghezza 18,9 m e lunghezza 148,5 m; si tratta, in effetti, di quattro sezioni distinte, sottese da una copertura continua a falda; a partire da N: un corpo destinato a stalla, lungo 67,5 m; un portico di collegamento, lungo 13,5 m; una seconda stalla per 27,3 m; un secondo portico, destinato a deposito attrezzi, lungo 40,2 m; la capacità complessiva delle due nuove stalle (globalmente definite porcilaia 14 ) è di capi da ingrasso; il loro pavimento è previsto grigliato, con fosse sottostanti e sistema a depressione ( vacuum ) per l estrazione dei reflui; la capacità complessiva dell impianto, nella configurazione di progetto, è di capi; la struttura di progetto e le modalità gestionali sono definite in coerenza con la normativa di settore, in particolare con quanto prescritto dal d.lgs. 53/2004, che recepisce la Direttiva 2001/93/CE in materia di protezione dei suini; per contrastare le emissioni in atmosfera e la propagazione di odori sgradevoli, e per una più funzionale gestione dell allevamento, è prevista l adozione di tecniche costruttive ed operative rientranti tra le migliori disponibili [MTD v. Direttiva 96/61/CE e d.lgs. 59/2005]; nel caso specifico, si tratta sostanzialmente della rimozione dei liquami con sistema a depressione, che comporta una riduzione delle emissioni di ammoniaca nell ordine del 25%, nonché dell isolamento termico delle strutture e degli ambienti e del controllo della ventilazione, per 3

4 favorire il risparmio energetico; in riferimento a tale aspetto, va segnalato che solo alcune delle stalle esistenti sono dotate di tecnologie atte alla riduzione degli impatti, e quindi riconosciute MTD; per tali strutture non sono inoltre adeguatamente precisate le metodologie utilizzate per la raccolta dei reflui e per il loro conferimento nelle vasche di stoccaggio; le strutture in progetto insistono su terreno attualmente agricolo; la loro distanza è superiore a m dai centri abitati, a 500 m da altri cascinali, a 200 m dall abitazione del custode nella cascina di proprietà del Committente; le dimensioni dell allevamento, negli assetti attuale e di progetto, sono riassunte nella seguente tabella: struttura di allevamento n. capi pv [kg/capo] pv totale [t] 1- gestazione ,2 1 - gestazione ,1 1- rimonta ,2 1- parto ,0 1 - verri ,3 2 e 3- ingrasso ,0 4 - gestazione ,7 4 - verri ,5 5 - parto ,6 9 e 10 s- vezzamento ,5 141, ingrasso ,8 totale assetto attuale ,4 14 ingrasso in progetto ,4 totale assetto di progeto ,8 pv = peso vivo medio riguardo alla gestione dei reflui zootecnici: la quantità prodotta è calcolata in m³/anno; le strutture di stoccaggio esistenti sono in grado di garantire la raccolta sia della quantità di reflui prodotta in 180 giorni ( m³), sia dell acqua piovana gravante sulle vasche nel periodo più piovoso (da ottobre a marzo), il cui volume è calcolato in m³; l azienda ha a disposizione, per lo spandimento dei reflui maturati, una superficie agricola utilizzabile di 545 ha, parte in conduzione (170) e parte in convenzione d uso (375 ha), nei Comuni di Corte de Cortesi, Robecco d Oglio, Casalbuttano ed Uniti, Bordolano, Olmeneta; tali terreni sono suddivisi in più Unità di paesaggio agrario (UPA), in funzione dell ubicazione nel territorio dei diversi Comuni; i terreni sono stati dichiarati non vulnerabili e l apporto di azoto per ettaro risulta inferiore al limite fissato dalla l.r. 37/1993; sul piano operativo, è previsto l immediato interramento del liquame sparso; la vasca d accumulo sita in Comune di Robecco d Oglio è collegata con l allevamento da tubazioni fisse. CONSIDERATO quanto segue, in merito al quadro ambientale ed agli effetti dell intervento, relativamente ai diversi fattori e componenti ambientali: atmosfera: l azienda prevede un limitato aumento della propria capacità produttiva, senza sostanziali variazioni nella struttura complessiva, in un contesto rurale, quale quello della pianura cremonese, vocato all attività agro-zootecnica; la limitazione delle emissioni in atmosfera e della 4

5 propagazione di odori sgradevoli è affidata all applicazione delle MTD sopra segnalate; inoltre, il carico delle vasche di stoccaggio è previsto dal basso, mantenendo intatta la crosta superficiale, mentre la tecnica utilizzata per la distribuzione del liquame sui terreni è in grado di evitare la produzione di aerosol e ridurre significativamente la diffusione di odori; la produzione di polvere è limitata alla sola fase di cantiere per la costruzione della nuova stalla, e pertanto contenibile entro i limiti di un cantiere condotto a regola d arte; paesaggio: l area interessata dagli interventi in progetto si trova all interno della fascia della Bassa Pianura, così come definita dal Piano territoriale paesistico regionale (PTPR), nell unità tipologica dei paesaggi della pianura cerealicola, ove occorre perseguire sia la tutela della straordinaria tessitura storica che la condizione agricola altamente produttiva; nel caso specifico, l inserimento delle nuove strutture in progetto, in ampliamento di un allevamento in esercizio, risulta coerente con il contesto e con le strutture esistenti, sia per tipologia che per scelta dei materiali; rumore: le fonti emissive nell allevamento sono legate essenzialmente alla presenza di operatori e macchinari di servizio, nonché al rumore prodotto dagli animali; il livello di emissione dell azienda, valutato in 47,0 48,0 db(a), in determinati momenti della giornata (segnatamente nella fase di alimentazione degli animali) è tale da determinare un decadimento entro 100 m dalla sorgente, con un impatto non significativo nel contesto locale, sia nel periodo diurno che in quello notturno; ambiente idrico, suolo e sottosuolo: il potenziale inquinamento delle acque profonde, legato alla distribuzione dei reflui sui terreni agricoli, deriva dagli elementi nutritivi ed in particolare dai nitrati, non assorbiti dalle colture, che possono migrare per lisciviazione nel sottosuolo, in presenza di elevate precipitazioni ed elevata permeabilità dei suoli; tale impatto viene limitato con l applicazione del codice di buona pratica agricola, distribuendo le deiezioni, opportunamente maturate e stabilizzate, nelle quantità e nei periodi idonei alle esigenze delle colture, in conformità alla normativa vigente (l.r. 37/1993 e relativo Regolamento di applicazione); la tutela della falda nell intorno dell impianto deve essere perseguita anche mediante un accurata realizzazione ed impermeabilizzazione delle strutture, oltre alla loro costante manutenzione; ecosistemi, vegetazione, flora e fauna: il paesaggio circostante il luogo d intervento è tipicamente agrario, con l alternanza di scarse formazioni forestali lineari (soprattutto di essenze coltivate), campi a seminativo o prati stabili; non si riscontrano significativi effetti impattanti sulla flora e sulla fauna locale a seguito dell ampliamento in progetto; il terreno che verrà occupato dalle strutture in progetto è un area a vocazione esclusivamente agricola, in adiacenza ad altri fabbricati; ciò consente di non creare nuove barriere alla normale migrazione e spostamento della fauna selvatica presente sul territorio; salute pubblica: le condizioni igienico-sanitarie per la popolazione interessata dall intervento potranno subire indirettamente effetti negativi, quali la diffusione di odori molesti e d aerosol, contrastati attraverso l adozione di soluzioni strutturali e gestionali riconducibili alle MTD; ciò vale anche in rapporto alla distanza dai centri abitati e dalle case sparse, nonché alla direzione dei venti dominanti. 5

6 DATO ATTO che gli Enti locali interessati dal progetto sono stati convocati alla Conferenza di concertazione dei pareri il cui verbale è agli atti dell istruttoria tenutasi il presso la sede della Giunta Regionale, e che essi si sono così espressi ai sensi dell art. 5.2 dell atto di indirizzo: il Comune di Corte de Cortesi con Cignone, con nota del , ha espresso parere favorevole, con la prescrizione di realizzare una macchia di vegetazione adeguata (sia in termini di essenze che di consistenza) in prossimità dell allevamento, nella direzione del nucleo abitato di Corte de Cortesi; la Provincia di Cremona, con deliberazione di Giunta n. 97 del , ha espresso parere favorevole, con condizioni e indicazioni riferite ad aspetti legati alle mitigazioni ambientali, ai monitoraggi ed all applicazione delle MTD alle strutture esistenti. CONSIDERATO che - esaminata la documentazione depositata visti i risultati del sopralluogo, acquisiti i pareri e contributi delle Strutture componenti il Gruppo di lavoro istituito per l esame istruttorio, nonché i pareri espressi dagli Enti territoriali lo s.i.a. è stato complessivamente condotto secondo quanto indicato dall art. 6 dell atto di indirizzo, e che le informazioni fornite dal committente consentono un adeguata comprensione delle caratteristiche del progetto, risultando analizzati gli impatti del progetto e le linee fondamentali per la loro mitigazione; è pertanto possibile esprimere una pronuncia di compatibilità ambientale positiva, con le prescrizioni ed alle condizioni elencate nella parte dispositiva del presente atto. VISTO il vigente P.R.S., ed in particolare l obiettivo operativo Valutazione degli Impatti Ambientali Generati da Progetti e Programmi di intervento a valenza territoriale, nonché dalle infrastrutture strategiche di cui alla legge 443/01 obiettivo. Per tutto quanto esposto, DECRETA 1. Di esprimere, ai sensi dell art. 7 del d.p.r. 12 aprile 1996, giudizio positivo in ordine alla compatibilità ambientale del progetto di ampliamento dell allevamento suinicolo, per una capacità complessiva di capi, presso la Cascina Cantonata, nel Comune di Corte de Cortesi con Cignone (CR), presentato dall Azienda Agricola Avogadri Pietro, Francesco e Toninelli Antonietta C., con le seguenti condizioni e prescrizioni, che dovranno essere espressamente recepite nei successivi provvedimenti autorizzativi o abilitativi: quadro progettuale e gestionale e fase di costruzione: a. durante la fase di costruzione sia perseguita la massima limitazione delle emissioni di rumore, gas di scarico e polvere, adottando macchine adeguatamente silenziate e le normali cautele previste nella corretta gestione di un cantiere edile; b. l immissione dei reflui nelle vasche di maturazione avvenga dal basso, per impedire la rottura del cappello sulla superficie del liquame e limitare la propagazione di odori; si attui inoltre, in fase di esercizio, una periodica verifica della propagazione verso recettori sensibili, valutando l opportunità di intervenire con specifici sistemi di abbattimento; c. il passaggio dei mezzi di approvvigionamento in fase di cantiere e - a regime - degli automezzi di movimentazione dei mangimi e degli animali, nonché delle carrobotti per lo spandimento dei liquami sui terreni a disposizione dell azienda, sia effettuato su percorsi esterni ai centri abitati [segnatamente il centro urbano di Cignone]; ove ciò non risultasse 6

7 possibile, siano concordati con le Amministrazioni comunali interessate specifici itinerari e/o fasce orarie di transito; d. prima di procedere all utilizzo agronomico dei reflui sia acquisita specifica autorizzazione ai sensi della normativa vigente; a tale proposito, il Committente dovrà adeguare il relativo piano (PUA) - in termini di carico zootecnico e/o di superficie agraria a disposizione - nei tempi e nei modi previsti dalle disposizioni in materia, segnatamente la d.g.r. VIII/3439 del e la d.g.r. VIII/3297 del ; le aree aventi attualmente destinazioni diverse da quella prioritaria agricola zootecnica, riscontrate in prossimità di Cignone [terreni con destinazione residenziale e produttiva] siano stralciate e non conteggiate tra le superfici destinate allo spandimento dei liquami; e. si rammenta che nella realizzazione del progetto dovranno essere seguiti i criteri contenuti nelle linee guida Criteri igienici e di sicurezza in edilizia rurale, approvate con decreto regionale n del [B.U.R.L. 3 su ppl. straordinario al n. 6 del ]; quadro ambientale: f. al fine di garantire la massima tutela del suolo e delle acque, siano costantemente operati controllo e manutenzione della condotta di convogliamento dei reflui alla vasca di maturazione liquami localizzata nel Comune di Robecco d Oglio; g. il Committente predisponga ed attui, ai fini dell Autorizzazione Integrata Ambientale di cui al d.lgs. 59/2005: un piano di monitoraggio della soggiacenza della falda e della qualità delle acque sotterranee in almeno tre piezometri stabili di tipo aperto, di cui uno a monte e due a valle idrogeologica delle vasche di stoccaggio dei liquami, per verificare l assenza di contaminazioni dovute all esercizio dell attività zootecnica; la prima campagna di misure sia eseguita antecedentemente alla realizzazione delle opere in progetto; una verifica di dettaglio delle emissioni sonore derivanti dall allevamento a regime rispetto ai limiti assoluti (di immissione ed emissione) e differenziali, considerando eventuali ricettori sensibili ivi presenti e adottando tempestivamente adeguate misure di mitigazione qualora tali limiti non fossero rispettati; per ridurre al minimo l impatto acustico nei confronti delle più vicine abitazioni di terzi, il funzionamento di pompe e mulini a motore sia limitato al periodo diurno; h. presupposti e modalità di conduzione delle suddette azioni di monitoraggio siano definiti dal Committente in accordo con il Dipartimento ARPA di Cremona ed il Comune di Corte de Cortesi con Cignone, ai quali dovranno essere trasmessi (oltre che conservati presso l azienda stessa) i relativi risultati, per la validazione e l eventuale assunzione di provvedimenti conseguenti; i. le azioni di mitigazione e compensazione ambientale, previste nello studio d impatto ambientale, siano integrate mediante la formazione - sui lati est, sud e ovest del centro aziendale - di una fascia boscata con profondità non inferiore ai 15,00 m, a raccordo dei filari e della fascia esistente, con essenze autoctone disposte secondo linee ondulate, in modo da evitare un aspetto marcatamente artificiale; tale intervento sia progettualmente definito e dettagliato dal Committente in accordo con il Comune di Corte de Cortesi con Cignone, prima del rilascio degli specifici titoli abilitativi alla realizzazione dell opera; in merito alla riqualificazione delle strutture dell allevamento attuale: j. per quanto esposto in premessa è necessario che, in sede di istanza di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) ai sensi del d.lgs. 59/2005, sia redatto un programma / progetto di 7

8 risanamento, anche frazionato nel tempo, delle strutture dell allevamento attualmente in esercizio, finalizzato al raggiungimento di un adeguato livello di compatibilità dell intero complesso zootecnico, mediante l adozione delle migliori tecniche disponibili sul piano progettuale e gestionale. 2. Di provvedere alla trasmissione di copia del presente decreto all Azienda Agricola Avogadri Pietro, Francesco e Toninelli Antonietta C., Committente, al Comune di Corte de Cortesi con Cignone ed alla Provincia di Cremona. 3. Di provvedere altresì alla pubblicazione sul B.U.R.L. della sola parte dispositiva del presente decreto. 4. Di rendere noto che contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale competente per territorio, entro 60 giorni dalla data di avvenuta notificazione o di piena conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione, si sensi del D.P.R n Il Dirigente della Struttura Valutazioni d impatto ambientale Arch. Mauro Visconti 8