/11/2004. Identificativo Atto N Direzione generale Territorio e urbanistica
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1 /11/2004 Identificativo Atto N Direzione generale Territorio e urbanistica PROGETTO DI AMPLIAMENTO DI UN ALLEVAMENTO AVICOLO, PER UNA CAPACITA' COMPLESSIVA DI CAPI, IN LOCALITA' CASALSIGONE - C.NA DESERTINO NEL COMUNE DI POZZAGLIO ED UNITI (CR).Committente: Azienda Agricola Mantovani di Lupi Anna Maria - Pozzaglio ed Uniti. VERIFICA AI SENSI DELL'ART. 1, COMMA 6, E DELL'ART. 10 DEL D.P.R
2 IL DIRIGENTE DELL UNITA ORGANIZZATIVA VISTO il d.p.r. 12 aprile 1996 Atto d indirizzo e coordinamento per l'attuazione dell'art. 40 comma 1, della legge n. 146/1994, concernente disposizioni in materia di valutazione d impatto ambientale, nel seguito richiamato come atto d indirizzo"; VISTI il d.p.c.m. 3 settembre 1999 e il d.p.c.m. 1 settembre 2000, che modificano ed integrano l atto d indirizzo; VISTE le deliberazioni della Giunta Regionale in data 2 novembre 1998, n VI/39305 e 27 novembre 1998, n VI/39975, aventi ad oggetto Appr ovazione del documento circa la ricognizione delle procedure amministrative previste dal d.p.r. 12 aprile 1996 e dalla Direttiva del Consiglio del 27 giugno 1985, n 337/85/CEE e Approvazione delle modalità d attuazione della procedura di verifica e della procedura di valutazione d impatto ambientale regionale, di cui alla d.g.r. 2 novembre 1998, n VI / Istituzione di un apposito gruppo di lavoro presso l Ufficio V.I.A. del Servizio Sviluppo Sostenibile del Territorio della Direzione Generale Urbanistica e disciplina delle modalità d acquisizione dei pareri degli enti interessati ; VISTA la legge regionale 3 settembre 1999, n. 20 avente ad oggetto Norme in materia d impatto ambientale, come modificata dall art. 3 della l.r. 24 marzo 2003 n. 3; VISTO il Decreto del Segretario Generale n del 21 giugno 2004 con il quale sono state adeguate le strutture organizzative e relative competenze ed aree di attività delle Direzioni Generali ivi indicate, ai sensi dell art. 11, comma 4, l.r. 16/1996; VISTA la d.g.r. VII/17904 del 28 giugno 2004 recante Disposizioni a carattere organizzativo (2 provvedimento 2004). PRESO ATTO: a) che in data è stata depositata presso la Struttura V.I.A. dell Unità Organizzativa Sviluppo Sostenibile del Territorio, D.G. Territorio e urbanistica - da parte della Azienda agricola Mantovani di Anna Maria Lupi, con sede in Pozzaglio ed Uniti (CR) - la richiesta di verifica, ai sensi dell art. 10 del citato atto di indirizzo, dell assoggettabilità alla procedura di Valutazione dell impatto ambientale del progetto di ampliamento di un allevamento avicolo per una capacità complessiva di capi nel Comune di Pozzaglio ed Uniti; b) che tale tipologia progettuale è prevista al punto 1 lett. c) impianti per l allevamento intensivo di pollame con più di posti per galline - dell allegato B all atto di indirizzo; c) che il progetto in esame non è localizzato in area protetta come definita ai sensi della L.394/1991 e pertanto è soggetto alla procedura di verifica di cui all art. 1, comma 6, ed all art. 10 del d.p.r ; d) che il Committente ha depositato documentazione integrativa di progetto in data , e successivamente una nota di chiarimento, via telefax, il , come sotto specificato; 1
3 VISTA la documentazione allegata alla richiesta di verifica, costituente la relazione sugli effetti ambientali (r.e.a.) e articolata in: - relazione generale (doc.1); - elaborati di progetto: estratti catastali, planimetrie, prospetti, sezioni, direzione dei venti e dei flussi di falda, percorso automezzi (doc.2 12); - documentazione integrativa (doc.13), relativa al corretto conteggio della potenzialità dell impianto in progetto; - nota di chiarimento (doc. 14), tendente a precisare alcuni elementi della fase di costruzione e l esatta localizzazione dei terreni a disposizione, che non risultavano sufficientemente chiari nella documentazione precedente; RILEVATO che: circa la localizzazione dell azienda agricola: l area interessata dagli interventi in progetto si trova all interno della fascia della Bassa Pianura, così come definita dal Piano territoriale paesistico regionale (PTPR), nella zona definita paesaggi della pianura cerealicola ; il centro aziendale della Ditta committente s inserisce in un contesto agricolo caratterizzato dalla presenza di allevamenti zootecnici, ed è localizzato nel settore nordoccidentale del Comune di Pozzaglio ed Uniti, a circa 700 m dalla frazione Casalsigone; l azienda conduce terreni in proprietà nello stesso Comune, per una superficie pari a 18,48; l area interessata dall ampliamento dell allevamento avicolo, identificata al Catasto terreni con i mapp. 16 e 101 del foglio 11 e ricadente nella zona E1 agricola normale del vigente PRG, non risulta sottoposta a vincolo di tutela paesistico / ambientale ai sensi del d.lgs. 42/2004; l area d intervento non interferisce con pozzi d acqua per uso potabile o con risorgive; la maglia dell acquedotto pubblico corre a distanza superiore ad 800 m dai terreni oggetto di spandimento dei reflui ( pollina ) dell allevamento in esame ; riguardo alle caratteristiche e alla localizzazione del progetto: l azienda è attualmente composta da quattro capannoni per l allevamento di capi avicoli, una platea con cisterna per la raccolta dei reflui, una cascina adibita a magazzino ed abitazione e due capannoni deposito; il progetto prevede la costruzione di un nuovo capannone prefabbricato, destinato ad ospitare capi; il nuovo capannone, disposto perpendicolarmente (orientamento est-ovest) agli esistenti, è realizzato con struttura portante e portoni d accesso in acciaio zincato e pannelli di tipo sandwich in acciaio zincato preverniciato, dotati di un meccanismo elettromeccanico con apertura a wasistas ; la copertura è realizzata con pannelli sandwich di lamiera preverniciata e isolante di 5 cm; in testata al nuovo capannone è prevista un area di 230 m² pavimentata in cemento; la colorazione esterna del capannone sarà grigio chiaro; la configurazione di progetto prevede complessivamente l allevamento di polli da carne, il cui ciclo di accrescimento avviene interamente all interno delle strutture aziendali; il peso vivo standard allevato passa così da 26 a 50,92 t (1 kg/capo); l azienda ha adottato una tecnica di allevamento che prevede la stabulazione a terra su lettiera di paglia o truciolo di legno, permettendo così l assorbimento della frazione liquida delle deiezioni animali, mantenendo un adeguato gradiente termico; l ambiente è altresì 2
4 dotato di impianto di illuminazione, riscaldamento e distribuzione di acqua e cibo; il ricambio d aria, la temperatura e l umidità del capannone sono regolati tramite le aperture delle finestre e del cupolino; la pollina è destinata allo spandimento sui terreni di proprietà a cura del Committente, previo stoccaggio in vasche la cui capienza totale utile, nella configurazione finale, è di 270 m³; la produzione annua di reflui è calcolata in 867,34 m³; ciò consente l ottenimento di un tempo di stoccaggio di 135 giorni per la frazione liquida e di 113 giorni per il letame (l.r. 37/1993); la superficie totale dei terreni asserviti allo spandimento è pari a 17,32 ha; le colture praticate sono quelle della barbabietola (2,95 ha), del mais ceroso (3,46 ha), del mais con asportazione della sola granella (10,05 ha) ed altri (0,87 ha); il trasporto dei liquami verso tali terreni avverrà mediante spandiletame dotato di cisterna della capacità di 8 m³; l approvvigionamento idrico è garantito dal pozzo esistente nel centro aziendale, che emunge a mezzo di una pompa sommersa ad una profondità compresa tra m; esso dista 26 m dalla struttura in progetto; le dimensioni attuali dell azienda e l ampliamento previsto dal progetto possono essere riassunte nella tabella seguente: strutture esistenti n. capi strutture allevamento quattro capannoni rettangolari disposti in parallelo e distanziati di 11 m: - 2 di dimensioni pari a 56x12,25m; - 2 di dimensioni pari a 56x14,25m; strutture in progetto un capannone di forma rettangolare, dimensioni pari a 14,44x102,22 m e altezza al colmo di 4 m; comprende: - ambiente destinato all allevamento; - deposito e centraline impianti; - spogliatoio con servizi igienici superficie strutture allevamento stoccaggio reflui m² m² una platea di stoccaggio della pollina, di capacità pari a 270 m³ (100m²x2,7m) e un pozzetto per colaticcio di m³ (36m²x1,2m) le strutture di stoccaggio non subiscono modifiche. la soggiacenza della falda nell area intorno all allevamento è mediamente di 3 m sotto il p.c.; le acque di scarico domestiche vengono inviate alla sub-irrigazione previa chiarificazione in fossa settica di tipo Imhoff, mentre le meteoriche dei pluviali sono destinate ai colatori aziendali; a sud dell allevamento, in prossimità della roggia Doviziola, è stata individuata un area per lo stoccaggio delle carcasse, nel caso di abbattimenti forzosi imposti dalla ASL per motivi sanitari; l accesso al fondo per il rifornimento delle materie prime ed il carico-scarico degli animali è previsto dalla SP65 nel tratto Pozzaglio Casalsigone, il che obbliga i veicoli ad attraversare uno dei due centri abitati; 3
5 per contrastare la propagazione di odori sgradevoli e per una più funzionale gestione dell allevamento, l azienda prevede l adozione di enzimi all interno dell allevamento e delle vasche di stoccaggio; in fase di spandimento della pollina, è prevista l immediata aratura dei fondi più prossimi al centro abitato di Casalsigone; riguardo all inserimento nel contesto paesaggistico locale, l allevamento zootecnico è situato tra il naviglio Dugali ad est e la ferrovia Cremona Brescia ad ovest, in una zona attraversata da un fitto reticolo idrografico; per limitare l impatto visivo del fabbricato in progetto realizzato in adiacenza agli esistenti è prevista una barriera verde composta in prevalenza da specie autoctone (a completamento di quella già esistente) lungo tre lati del nuovo capannone nel settore settentrionale del centro aziendale; le attività di cantiere richiedono l accesso al fondo di 30 autocarri nell arco di due giorni; l emissione di gas di scarico delle macchine operatrici, i rumori in fase di lavorazione e lo smaltimento delle acque civili di cantiere risultano di modesta entità e - data la situazione dei luoghi - tali da non generare effetti significativi sull ambiente, a condizione che ogni operazione sia eseguita a regola d arte, evitando comunque le ore notturne; l insediamento in progetto non rispetta le distanze dai nuclei abitati prescritte dal PRG del Comune di Pozzaglio ed Uniti (800 m); sono osservati, invece, i valori indicati dal Regolamento locale d igiene (RLI) approvato dall ASL e dal PTCP di Cremona; a tal proposito si rileva che: - il limite della zona residenziale della frazione Casalsigone si trova a 700 m dal più vicino spigolo del capannone in progetto; - le distanze previste dal RLI, per allevamenti avicunicoli, sono pari a 600 m dalle zone edificabili residenziali A, B, C, F, standard, ed a 100 m da abitazioni di terzi e zone D ; è inoltre definito un valore di 25 m relativo alla distanza di abitazioni dal centro aziendale ; - lo stesso RLI prevede tuttavia che tutte le distanze indicate possono essere aumentate o diminuite di norma del 50% a seconda delle valutazioni complesse in relazione all abitato più vicino, alla direzione dei venti predominanti, alla tipologia dell allevamento, all adozione di tecnologie di avanguardia, all adozione di misure agroambientali ; - pertanto la realizzazione dell opera è condizionata alla concessione della deroga prevista per gli allevamenti, previo parere favorevole dell ASL, dalle n.t.a. del PRG comunale; durante il prelievo della pollina ed il successivo ricambio della popolazione avicola, l aumento del traffico stradale - da limitare rigorosamente al periodo diurno - è causa di un aumento del rumore ragionevolmente assimilabile a quello prodotto da altre periodiche operazioni condotte in un comparto agricolo; il normale traffico quotidiano generato dall esercizio dell allevamento (1 3 autocarri/giorno) si può ritenere compatibile con l assetto dell area direttamente interessata e, a maggior ragione, con il traffico sulla rete provinciale; RITENUTO, sulla base di quanto sopra riportato, di concludere che: nel complesso, le informazioni prodotte dal Committente e la loro esposizione consentono una sufficiente comprensione delle caratteristiche del progetto e la valutazione dei principali effetti che l opera può comportare sull ambiente, in coerenza con la prescrizione di cui all art dell atto di indirizzo; 4
6 l esecuzione degli interventi previsti e dell attività di allevamento dovrà avvenire nel rispetto della normativa di settore (segnatamente la l.r. 37/1993) e delle misure ed accorgimenti individuati e proposti nel rapporto di verifica, nonché nel rispetto delle seguenti prescrizioni e condizioni: si predisponga e si attui, in accordo con l Amministrazione comunale di Pozzaglio ed Uniti e sentito il locale Dipartimento ARPA, un piano di monitoraggio della qualità delle acque sotterranee e superficiali (canali e rogge irrigue) nell intorno dell insediamento, per una verifica della assenza di contaminazioni dovute all esercizio dell attività zootecnica; sia altresì determinata la vulnerabilità del primo acquifero nei fondi agricoli oggetto di spandimento e nell area di stoccaggio delle carcasse; l eventuale realizzazione di un nuovo pozzo - individuato cartograficamente in prossimità di quello esistente - dovrà essere autorizzata dalla Provincia di Cremona; riguardo alla propagazione di odori - sostanzialmente legata alla diffusione di ammoniaca - in considerazione del fatto che la zona non è generalmente soggetta a forti correnti d aria e che la direzione dominante dei venti è quella ovest-est, si può ritenere che l insediamento in progetto è localizzato in posizione adeguata a limitare la propagazione verso recettori sensibili, senza comportare un impatto significativo rispetto alla situazione ante operam; poiché dal piano di utilizzazione agronomica semplificato (PUAS) - allegato alla r.e.a. - emerge che la quantità di nutrienti (azoto) disponibile nei reflui è superiore a quanto asportato dalle colture, si rende necessario il ricorso a convenzioni per la disponibilità di ulteriori superfici, al fine di rispettare le prescrizioni della l.r. 37/1993; il Committente dovrà pertanto presentare al Comune un nuovo piano di utilizzazione agronomica, che definisca nel dettaglio la soluzione di tale aspetto; lo spandimento dei reflui dovrà essere accompagnato da un tempestivo interramento degli stessi su tutti i suoli interessati, per evitare emissioni in atmosfera e propagazione di odori molesti; la compatibilità del progetto sotto l aspetto del rumore è condizionata all attivazione, in corrispondenza dell entrata in esercizio dell allevamento, di una campagna di monitoraggio del rumore, diurno, notturno e nel periodo estivo, atta a valutare i livelli immessi in prossimità del recettori sensibili, per verificare la compatibilità della situazione con i limiti previsti dalla classificazione acustica comunale; le modalità di esecuzione e i risultati della campagna saranno sottoposti per la validazione al locale dipartimento ARPA; l azienda committente dovrà individuare i locali idonei al deposito temporaneo dei rifiuti ed effettuare le operazioni relative alla loro gestione in conformità a quanto disposto dal d.lgs. 22/1997, possibilmente mediante adesione all accordo di programma per la gestione dei rifiuti provenienti dalle aziende agricole che esonera le aziende dalla compilazione del registro di carico e scarico, del formulario di identificazione e del MUD ; non sussistono pertanto fattori legati alla realizzazione del progetto in esame che possano causare ripercussioni sull ambiente di importanza tale da rendere necessaria la procedura di Valutazione dell impatto ambientale di cui all art. 5 dell atto di indirizzo, ferme restando le condizioni sopra esposte; 5
7 DECRETA 1. Di escludere dalla procedura di Valutazione dell impatto ambientale, ai sensi dell art.10 del d.p.r , il progetto di ampliamento dell allevamento avicolo per una capacità complessiva capi proposto dall Azienda Agricola Mantovani di Lupi Anna Maria, imn località Casalsigone C.na Desertino nel Comune di Pozzaglio ed Uniti (CR), secondo la soluzione progettuale indicata negli elaborati prodotti dal Committente, con le condizioni e prescrizioni esposte in premessa, che si intendono qui integralmente riportate. 2. Di provvedere alla trasmissione del presente decreto all Azienda Agricola Mantovani di Lupi Anna Maria con sede in Pozzaglio ed Uniti, committente; al Comune di Pozzaglio ed Uniti; alla Provincia di Cremona. 3. Di provvedere altresì all inserimento del presente decreto nell apposito registro e nell elenco da pubblicarsi periodicamente sul B.U.R.L., ai sensi dell art. 1 comma 9 e dell art. 10 comma 3 del d.p.r U. O. Pianificazione e programmazione territoriale Arch. Gian Angelo Bravo 6
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