PROGRAMMAZIONE DEL DOCENTE

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1 PROGRAMMAZIONE DEL DOCENTE Anno Scolastico 2017 /2018 Materia di insegnamento TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI Classe _ III _ sez._ AC Indirizzo : CHIMICA e MATERIALI Docente Di Giacomo Vincenza Data di consegna: / / Firma del docente: Firma del responsabile della FS1: MOD.PROG.DOCENTE Modello programmazione docente Rev. 0 Data 29/11/2004 Pag. 1 di 9

2 PROFILO GENERALE DELLA CLASSE (caratteristiche cognitive, comportamentali, atteggiamento verso la materia, interessi, partecipazione..) La classe si connota per eterogeneità, durante le lezioni una parte della classe mostra un atteggiamento partecipativo, una parte mantiene un atteggiamento a volte passivo rispetto alle sollecitazioni dell insegnante. Anche l attenzione durante le lezioni è disomogenea. Il comportamento degli alunni, nel suo complesso, è corretto. La verifica dei prerequisiti effettuata in fase di accoglienza ha fatto emergere una situazione di partenza disomogenea per competenze, conoscenze ed abilità. La classe è distinguibile in due componenti: un gruppo è dotato di sufficienti capacità, messe in luce dalla disponibilità e volontà allo studio, dalla attenzione partecipata, un secondo gruppo è dotato di strumenti di conoscenza adeguati o sufficienti ma non li sostiene con uno studio ed una applicazione costanti. All'inizio dell'anno scolastico, è stato deciso di attivare un Modulo di Azzeramento per permettere di riprendere i concetti svolti l'anno precedente, di recuperare eventuali carenze, al fine di consentire a tutti gli alunni una omogenea base di partenza. Al termine di tale modulo è stata proposta agli alunni una verifica con semplici esercizi, i risultati rilevati sono quelli indicati in tabella: LIVELLI DI APPRENDIMENTO IN INGRESSO DISCIPLINA: Tecnologie Chimiche Industriali LIVELLO BASSO LB LIVELLO MEDIO LM LIVELLO ALTO LA 81,8% 18,2% 0 % LEGENDA FASCIA LIVELLO A - Buono / Ottimo Livello Alto B - Discreto / /2 Livello C - Sufficiente - Medio 5-5 1/2 D - Insufficiente / Mediocre /2 Livello Basso E - Gravemente Insufficiente /2 LA LM LB MOD.PROG.DOCENTE Modello programmazione docente Rev. 0 Data 29/11/2004 Pag. 2 di 9

3 ATTIVITA' DI RECUPERO E DI SOSTEGNO CHE SI INTENDONO ATTIVARE PER COLMARE LE LACUNE RILEVATE Le attività di recupero/sostegno curricolare sono parte integrante del lavoro scolastico e hanno lo scopo fondamentale di prevenire l insuccesso scolastico e si realizzeranno, pertanto, in ogni periodo dell anno scolastico. Nella organizzazione delle attività di sostegno e di recupero si terrà conto degli obiettivi formativi che devono essere raggiunti dagli studenti, le attività così organizzate rientreranno nella normale attività didattica. L azione di recupero/sostegno sarà rivolta a tutta la classe, potranno essere determinati calendari delle lezioni che prevedano soluzioni flessibili e differenziate per far fronte sia alle necessità di sostegno e recupero che a quelle di valorizzazione ed incremento delle eccellenze, attraverso approfondimenti specifici. Altre attività previste: Esercizi individualizzati per colmare lacune pregresse e difficoltà riscontrate in itinere Attività di studio guidato. Promozione della collaborazione tra alunni. Recupero nel corso dell anno scolastico di unità didattiche che non sono state compiutamente comprese. Chiarificazione sui contenuti proposti. Presentazione di schemi, mappe cognitive in cui si metteranno in evidenza i punti nodali dei vari argomenti Rinforzo della motivazione allo studio. Interventi di recupero stabiliti dal Collegio dei Docenti: Pausa didattica in orario curricolare - mese di Gennaio Sportello didattico- a partire da gennaio Recupero antimeridiano - Giugno/Luglio QUADRO DEGLI OBIETTIVI DI COMPETENZA ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO Competenze disciplinari Obiettivi generali di competenza della disciplina definiti all interno dei Gruppi Disciplinari Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate. Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali. Utilizzare i concetti, i principi ed i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate. Redigere relazioni tecniche documentate sulle attività apprese. OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA MOD.PROG.DOCENTE Modello programmazione docente Rev. 0 Data 29/11/2004 Pag. 3 di 9

4 NELL'AMBITO COGNITIVO: Acquisire i dati ed esprimere i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate; Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali; Utilizzare i concetti, principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni; Identificare e applicare le metodiche per la preparazione e la caratterizzazione dei sistemi chimici; Pianificare le attività e controllare la qualità del lavoro, nei processi chimici e biotecnologici; Attuare ed elaborare progetti chimici e biotecnologici e attività di laboratorio; Governare e controllare progetti e attività nel pieno rispetto delle normative sulla protezione ambientale e sicurezza; Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale, sociale in cui sono applicate; NELL'AMBITO RELAZIONALE MOTIVAZIONALE (relativi ai comportamenti, alle relazioni interpersonali, alla motivazione allo studio): 1. educare al rispetto della democratica convivenza, della solidarietà, della tolleranza 2. suscitare un positivo atteggiamento nei confronti dei doveri scolastici 3. valorizzare le attitudini e le potenzialità individuali 4. rendere più efficace il metodo di studio 5. agevolare l apertura verso il nuovo STANDARD MINIMI (indicare le conoscenze, le competenze e le capacità che l'alunno deve necessariamente raggiungere nel corso dell'anno per poter agevolmente accedere all'anno successivo, tenendo conto di quanto stabilito in sede di Dipartimento e di Consiglio di Classe) ABILITA /CAPACITA CONOSCENZE L alunno deve essere in grado di: TRIMESTRE Saper impostare le relazioni dimensionali tra le grandezze. Saper descrivere le caratteristiche meccaniche generali dei materiali.. Saper descrivere le caratteristiche prestazionali e gli impieghi dei vari materiali. Applicare la regola delle fasi nello studio dei diagrammi di stato. Individuare le apparecchiature specifiche in relazione alle caratteristiche di processo. PENTAMESTRE Saper impostare problemi di statica dei liquidi Applicare l equazione di continuità Applicare l equazione di Bernoulli Comprendere la sedimentazione nei vari regimi di moto. Saper impostare problemi di massima del trattamento delle acque AZZERAMENTO 1. Metalli e non metalli. Passaggi di stato. Concentrazione delle soluzioni. Principali composti. TRIMESTRE Sistema ed unità di misura e Sistema Internazionale. Grandezze fondamentali e derivate e relative unità di misura. Metodi e fasi di un processo sperimentale. Proprietà chimico-fisiche di sostanze e materiali. Principali materiali ferrosi e non. Corrosione e polimeri. Diagrammi di stato e regola delle fasi. Stoccaggio dei materiali Norme e simbologia UNICHIM PENTAMESTRE Regimi di moto dei fluidi. Equazione di continuità e di Bernoulli. Regolazione e controllo dei processi. MOD.PROG.DOCENTE Modello programmazione docente Rev. 0 Data 29/11/2004 Pag. 4 di 9

5 Stato gassoso e sue leggi. Sedimentazione. Trattamenti delle acque grezze Stato gassoso VERIFICA E VALUTAZIONE STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA (controllo in itinere del processo di apprendimento) Domande flash risoluzione di problemi ed esercizi focus group STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA (controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione) Verifiche scritte. - Test di varie tipologie e/o problemi (relazioni, test, esercizi o altro) Verifiche orali - Interrogazioni individuali, interventi che si inseriscono opportunamente nell attività didattica. Per il primo periodo scolastico (trimestre) sono previste : almeno due prove orali almeno due prove scritte (relazioni, test, esercizi o altro) Per il secondo periodo scolastico (pentamestre) sono previste : almeno tre prove orali almeno tre prove scritte (relazioni, test, esercizi o altro) Per il primo periodo scolastico (trimestre) sono previste : almeno due prove orali almeno due prove scritte (relazioni, test, esercizi o altro) Per il secondo periodo scolastico (pentamestre) sono previste : almeno tre prove orali almeno tre prove scritte (relazioni, test, esercizi o altro) MODALITA' DI VALUTAZIONE (eventuali scale di valore e/o griglie di corrispondenza tra prestazione e valutazione, in aggiunta a quanto stabilito nel PTOF) Nella valutazione saranno presi in considerazione: progresso conoscenza e comprensione degli argomenti competenza linguistica capacità di individuare e sintetizzare concetti chiave capacità di formulare ipotesi interpretative di fatti partecipazione al dialogo educativo. Si fa riferimento, per la prova orale, alla griglia di valutazione approvata nel Collegio dei Docenti e riportata sul Registro personale del Docente. Per la prova scritta : griglie del docente presenti nella programmazione di Dipartimento e/o rielaborate dal Docente. METODI DI INSEGNAMENTO APPROCCI DIDATTICI, TIPOLOGIA DI ATTIVITA' E MODALITA' DI LAVORO MOD.PROG.DOCENTE Modello programmazione docente Rev. 0 Data 29/11/2004 Pag. 5 di 9

6 L approccio che prediligerò sarà del tipo dialogato nel tentativo di coinvolgere e incuriosire gli studenti. L approccio alla materia sarà graduale, senza porre gli alunni immediatamente di fronte o questioni specifiche concettualmente piuttosto impegnative. Il linguaggio espositivo sarà semplice ed essenziale, i termini appartenenti al linguaggio proprio della disciplina verranno di volta in volta chiariti. Nella trattazione dei vari argomenti si farà riferimento, per quanto possibile, a fatti ed esperienze della vita quotidiana e si darà particolare rilievo agli argomenti che trovano e completano il loro sviluppo sia negli insegnamenti affini sia in quelli professionali. L approccio didattico varierà a secondo dell argomento da trattare ma si baserà prevalentemente su: lezione frontale lezione partecipata lezione guidata LIM La metodologia si baserà sulle seguenti linee operative: - mantenere con l alunno un rapporto di estrema disponibilità, ma anche di fermezza e chiarezza di comunicazione, contrastando, quando necessario, il suo atteggiamento di rifiuto o di apatia; - coinvolgerlo nel progetto educativo spiegandogli il significato e lo scopo di ogni lavoro proposto; - chiarire il contesto della situazione e il quadro entro cui inserire l elemento nuovo collegandolo a quanto già appreso e, nello stesso tempo, facendo continuo riferimento alle nozioni di base in suo possesso; - favorire continuità attentiva e applicativa (soprattutto nello svolgimento dei compiti a casa ); - utilizzare spiegazioni tali da avere sempre riscontro nel concreto, cioè tradurre nel concreto i concetti attraverso rappresentazioni grafiche, schematizzazioni, esemplificazione; - guidarlo all osservazione, comprensione, riflessione partendo sempre dal vicino e dal vissuto per allargare il discorso a realtà più complesse; - tentare di farlo arrivare alla scoperta personale degli apprendimenti; proporre ripetuti esercizi di rinforzo sulle stesse operazioni mentali LIBRI DI TESTO Gli strumenti dei quali mi avvarrò sono in primo luogo l'uso di un libro di testo per approfondire gli argomenti trattati in classe oltre ad appunti esemplificativi preparati dall insegnante. Il TESTO in adozione è: Silvestro NATOLI Mariano CALATOZZOLO- TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI (vol. primo) EDISCO EDITORE Si farà riferimento a qualsiasi altra fonte di informazione scientifica a disposizione nell Istituto o da fonti personali che possa arricchire e stimolare il bagaglio delle conoscenze in fase di acquisizione o di consolidamento. Norme UNICHIM ed eventuale semplice software MOD.PROG.DOCENTE Modello programmazione docente Rev. 0 Data 29/11/2004 Pag. 6 di 9

7 ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI E TEMPI CONTENUTI (preferibilmente organizzati per moduli o blocchi tematici e suddivisi in unità didattiche) AZZERAMENTO Principali composti Metalli e non metalli. Passaggi di stato. TRIMESTRE Caratteristiche dei materiali. Caratteristiche meccaniche dei materiali. Materiali ferrosi : ghisa ed acciai.. Materiali metallici non ferrosi : leghe di rame, di nichel, alluminio ed altri metalli. Materie plastiche. OBIETTIVI (relativi ai contenuti e suddivisi per: - Conoscenza - Competenza - Capacità) Descrivere il significato delle principali grandezze fisiche. Utilizzare l analisi dimensionale per la verifica di una espressione. Utilizzare l analisi dimensionale. Descrivere il significato delle principali caratteristiche dei materiali. Classificare i materiali utilizzati nei processi in base alle caratteristiche meccaniche, chimiche e fisiche. STRATEGIE DIDATTICHE (indicare la metodologia e gli strumenti didattici utilizzati) Lezione frontale Lezione partecipata Lezione dialogata Esercizi LIM Lezione frontale Lezione partecipata Lezione dialogata Esercizi LIM VERIFICHE (indicare il tipo di verifica formativa o sommativa e gli strumenti utilizzati) TEMPI (indicare il periodo o il numero di ore dedicate per ogni fase) Settembre/Ottobre Novembre /Dicembre Equilibri di fase e diagrammi di stato. Regola della leva e delle fasi. Tubazioni per liquidi e gas. Diametro nominale e pressione nominale.. Descrivere le caratteristiche tecniche principali dei serbatoi più comuni, delle valvole e delle tubazioni.. Lezione frontale Lezione partecipata Lezione dialogata Esercizi LIM Dicembre /Gennaio MOD.PROG.DOCENTE Modello programmazione docente Rev. 0 Data 29/11/2004 Pag. 7 di 9

8 PENTAMESTRE Statica e dinamica dei liquidi. La pressione idrostatica. Equazione della statica dei liquidi. Dimostrare l equazione della statica dei liquidi incomprimibili. Risolvere problemi di statica dei liquidi. Lezione frontale Lezione partecipata Lezione dialogata Esercizi LIM Gennaio/Febbraio Liquidi in movimento. La portata e l equazione di continuità. La viscosità. Moto laminare e turbolento. Dinamica dei liquidi ideali. I liquidi reali e le dissipazioni. IDEM Febbraio/Marzo Applicare l equazione di Bernoulli per risolvere problemi di dinamica dei liquidi. La regolazione dei processi chimici. Generalità della regolazione. Definizioni principali. I controllori ed il controllo ON- OFF Le leggi dei gas ideali. Il comportamento dei gas ideali secondo la teoria cinetica particellare. Descrivere i principi di funzionamento di un circuito di controllo in feedback. Descrivere il funzionamento di un sistema di controllo ON- OFF. Descrivere le leggi dei gas. Utilizzare le leggi dei gas per risolvere semplici problemi IDEM IDEM Marzo/Aprile Aprile MOD.PROG.DOCENTE Modello programmazione docente Rev. 0 Data 29/11/2004 Pag. 8 di 9

9 Separazione solido-liquido. La sedimentazione. Il moto di una particella immersa in un liquido Meccanismi della sedimentazione. Parametri di riferimento delle acque potabili. Durezza temporanea e permanente, Descrivere i meccanismi di sedimentazione. Calcolare la velocità di sedimentazione. Descrivere le caratteristiche delle acque in base alla loro provenienza. Definire la durezza e classificare i metodi di addolcimento IDEM Maggio/Giugno A partire da metà Novembre saranno svolte n. 16 ore di Alternanza scuola-lavoro in orario curriculare, pertanto la programmazione potrà subire qualche modifica. MOD.PROG.DOCENTE Modello programmazione docente Rev. 0 Data 29/11/2004 Pag. 9 di 9