NU0VE FRONTIERE NEL TRAPIANTO DA VIVENTE: COSTI BENEFICI TRA PRESENTE E FUTURO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "NU0VE FRONTIERE NEL TRAPIANTO DA VIVENTE: COSTI BENEFICI TRA PRESENTE E FUTURO"

Transcript

1 NU0VE FRONTIERE NEL TRAPIANTO DA VIVENTE: COSTI BENEFICI TRA PRESENTE E FUTURO Maria Luisa Perrino Centro Trapianti Rene e Rene- Pancreas SC Nefrologia/SS Nefrologia Trapianti Ospedale Niguarda Ca Granda Milano

2 Trapianti rene da donatore deceduto

3

4

5 Donazioni e trapianti US

6 TRAPIANTO DA VIVENTE PAZIENTI IN LISTA TRAPIANTO 20-30% presentano incompatibilità di gruppo 16% dei pazienti hanno un PRA> 80 % (anticorpi preformanti anti HLA) Possibile trapianto dopo terapia di desensibilizzazione o trapianto da vivente in modalità cross-over

7 TRAPIANTO DA VIVENTE ABO i Emogruppi A, B, AB and 0 Antigeni espressi sulla superficie di globuli rossi, linfociti, piastrine Antigeni presenti anche su cellule endoteliali ed epiteliali Anticorpi contro A e B si ritrovano in individui 0 Individui AB non hanno anticorpi contro antigeni A e B

8 TRAPIANTO DA VIVENTE ABO i DISTRIBUZIONE NELLA POPOLAZIONE CAUCASICA Fenotipo AA o A0 45% Fenotipo BB o B0 9% Fenotipo AB 3% Fenotipo 00 43%

9 TRAPIANTO DA VIVENTE ABO i Individui di gruppo 0 hanno titoli di isoagglutinine più elevati sia contro A che B Individui di gruppo 0 presentano più alta percentuale di rigetto acuto dopo trapianto ABO i (Toki D. Transplantation 2009) Rischio immunogeno basato su espessione antigenica: A1>B>A2 Donatori di gruppo A2 presentano rischio immunogeno minore e se il titolo delle isoagglutinine basale nel ricevente è basso è possibile il trapianto senza trattamento desensibilizzante (ridotta espressione sulle cellule endoteliali del rene degli antigeni) Donatori di gruppo A2 sono stati utilizzati per tx da donatore deceduto in soggetti B e O (Hurst, Transpl 2010)

10 Curva di sopravvivenza Hurst FP et al Transplantation 2010 Tx CAD

11 Trapianto da vivente ABO-i Anticorpi naturali preformati sono IgM Dopo la rivascolarizzazione, gli anticorpi anti-abo (IgM/IgG) si legano agli antigeni dell endotelio del rene ABO i trapiantato con conseguente attivazione del complemento, danno endoteliale, formazione di trombi, aggregazione dei neutrofili, liberazione di citochine infiammatorie e successiva perdita dell organo per rigetto acuto/iperacuto

12 Trapianto da vivente ABO i PROTOCOLLI DI DESENSIBILIZZAZIONE 1 Scopo: rimuovere anticorpi presenti ed impedire la produzione di nuovi Rimozione: - plasmaferesi standard (-20% ab): poco selettiva, rimozione fattori della coagulazione, immunoglobuline, albumina - Plasmaferesi a doppia filtrazione: rimozione selettiva di frazione ad alto peso molecolare (restituite quelle a basso, per es albumina) - Immunoadsorbimentoselettivo: rimozione di anticorpi anti A o anti B. Maggiore efficacia nella riduzione del titolo anticorpale (-30-40%). Restituzione del volume plasmatico in toto (nessuna perdita di albumina e fattori della coagulazione)

13 Trapianto da vivente ABO i PROTOCOLLI DI DESENSIBILIZZAZIONE 2 - Utilizzo di immunoglobuline per reintegrare le perdite e sfruttare il loro effetto immunomodulante - Splenectomia - Utilizzo di Rituximab(anti CD20): splenectomia chimica senza i rischi infettivi a lungo termine tipici della splenectomia.

14 Trapianto da vivente ABO i Primo trapianto eseguito da Alexander (Belgio) nel 1985, nel 1987 pubblicata una serie di 23 pazienti: -sopravvivenza del trapianto ad 1 anno 79% - sopravvivenza paziente ad un anno 88% - Protocollo: plasmaferesi pre trapianto, Thymoglobuline-azatioprinasteroidi, splenectomia concomitante Tre pazienti non sottoposti a splenectomia manifestarono rigetto acuto anticorpo mediato con perdita del trapianto

15 Trapianto da vivente ABO i ESPERIENZA GIAPPONESE Tanabe K paz IA-PEX- Splen+terapia radiante Takahashi paz IA- Splen.- Tanabe K paz Rituximab dal 2005 Riduzione di percentuale di rigetti acuti ed infezioni con l uso di Rituximab Buona sopravvivenza paziente e trapianto e breve e medio termine

16 Trapianto da vivente ABO i ESPERIENZA USA Gloor tx PEX+IgV- THY- TAC,MMF,ST- SPLEN Gloor 2005: studio retrospettivo. 34 Tx : PEX+IgV- THY- TAC,MMF,ST- SPLEN. RITUXIMAB dal 2004: ridotta percentuale rigetti Montgomery 2009: 60 Tx : PEX+IgV-THY-TAC,MMF,ST-DACLIZUMAB; RITUXIMAB Buona sopravvivenza paziente e trapianto

17 SOPRAVVIVENZA PAZIENTI USA: MONTGOMERY (Transpl 2012) 738 PAZ DAL 1/1/1995 AL 31/3/ trapianti ABO-i confrontati con numero simile di ABO-c SOPRAVVIVENZA PAZIENTE 96,8% A 1 ANNO, 75,5 % A 10 ANNI IN ABO-I SOPRAVVIVENZA PAZIENTE 97,8% A 1 ANNO, 75,1 % A 10 ANNI IN ABO-C PERDITA DEL TRAPIANTO MAGGIORE NEGLI ABO-I: 5,9% A 1 ANNO E 27,1% A 10 ANNI VERSUS 2,9% A 1 ANNO E 23% A 10 ANNI La perdita maggiore si ha entro i primi 14 gg dopo il trapianto, successivamente piccole differenze

18 SOPRAVVIVENZA PAZIENTI USA: MONTGOMERY PAZ DAL 1/1/1995 AL 31/3/2010

19 SOPRAVVIVENZA PAZIENTI USA: MONTGOMERY PAZ DAL 1/1/1995 AL 31/3/2010

20 Trapianto da vivente ABO i ESPERIENZA EUROPEA Tyden et al nel 2003: 4 paz IA-IgV- Rituximab- TAC,MMF,ST Tyden 2007 (casistica di tre centri) 60 Tx Stessa terapia Sopravvivenza paziente 98 % Sopravvivenza trapianto 97 % Nessun rigetto umorale Nessun robound anticorpale

21 Trapianto da vivente ABO i-opelz 2014-Outcome di 1420 ABO-i Tx- 101 centri (Transpl 2015) Sopravvivenza tx ABO-i simile a quella degli ABO-c Aumento delle infezioni precoci nei tx ABO-i Terapia più frequente Tacrolimo e MMF con steroidi Nessun apparente vantaggio dall uso di anticorpi monoclonali o policlonali come induzione L uso di anti CD20 per inibizione della risposta dei linfociti B non è associata a miglioramento della sopravvivenza death censored

22 Trapianto da vivente ABO i-opelz 2014-Outcome di 1420 ABO-i Tx- 101 centri (Transpl 2015) Osservato aumento di infezioni precoci gravi Mortalità aumentata solo dell 1% Non si è osservata una maggiore incidenza di tumori nei tx ABO-i Procedura che ha raggiunto livello di successo e di sicurezza comparabili con quelli dei tx ABO-c

23 Trapianto da vivente ABO i-opelz Outcome di 1420 ABO-i Tx- 101 centri

24 Trapianto da vivente ABO i-opelz Outcome di 1420 ABO-i Tx- 101 centri

25 Trapianto da vivente ABO i-opelz Outcome di 1420 ABO-i Tx- 101 centri

26 Trapianto da vivente ABO i-fenomeno ACCOMODATION Fenomeno di adattamento immunologico Sempre presente nei trapianti ABO-i di lunga sopravvivenza Autoprotezione contro il danno anticorpo mediato nonostante la loro presenza nel graft -Interruzione del segnale di transduzione -attenuazione dell adesione cellulare (down-regulation di geni aptotici e geni favorenti la proliferazione e l adesione cellulare) -prevenzione dell apoptosi (up-regulation di geni antiapoptotici e antiinfiammatori) Si instaura in 7-30 gg

27 Trapianto da vivente ABO i-complicanze INFEZIONI Possibile aumento del rischio di infezioni nei tx ABO-i -polmoniti -infezione vie urinarie e/o pielonefrite -infezioni delle ferite -infezioni virali -nefropatia da BK virus

28 Trapianto da vivente ABO i-complicanze Lentine et al.- Saint Louis University- Transplantation 2014 (1) INFEZIONI -Più frequenti le infezioni delle ferite e delle vie urinarie (molto più alto e precoce negli A2) nel genere femminile -Pazienti diabetici: rischio aumentato di infezione delle ferite e rischio aumentato di polmoniti -Rischio aumentato in paz in terapia con Rapamicina rispetto a Tacrolimo -Rischio aumentato in pazienti con BMI più elevato Rischio aumentato per ipogammaglobulinemia e ipocomplementemia conseguente alle plasmaferesi

29 Trapianto da vivente ABO i-complicanze Lentine et al. - Saint Louis University- Transplantation 2014 (2) Rischio emorragico -Rischio aumentato nei paz sottoposti a splenectomia -Rischio aumentato nei pazienti sottoposti ad aferesi (rimozione di fattori della coagulazione del 60 %, uso di anticoagulanti) -Trombocitopenia da perdita di piastrine nel plasma scartato durante aferesi -Trombocitopenia da trombosi delle fibre dei filtri per immunoadsorbimento

30 Trapianto da vivente ABO i COSTI IN EUROPA Tyden et al. Transpl /36000 dollari costo aggiuntivo del trapianto ABO-i -protocollo di desensibilizzazione utilizzato -aumento dei giorni di degenza -titolazione frequente degli anticorpi -terapia immunosoppressive/modulanti impiegate 30000/40000 euro: costo del paziente in dialisi per due anni RISPARMIO SULLA SPESA NEL TEMPO

31 Trapianto da vivente ABO i COSTI IN USA Schwartz J et al- Mayo Clinic- Transpl Spesa per ciascun trapianto circa 38,000 dollari aggiuntivi per tx Spesa minore rispetto al costo di un pazin dialisi per 4/5 anni (US Renal Data 2003)

32 Trapianto da vivente ABO i COSTI AGGIUNTIVI PER TERAPIA DESENSIBILIZZANTE NIGUARDA EURO

33

34 = = /anno (2 8)=7.428 /anno

35 Trapianto da vivente ABO i- Esperienza Niguarda Condizioni permissive: 1. Titolo agglutinine basali 1: Titolo agglutinine IgMe IgGal Tx(post-rebound) 1:8 3. (Assenza di DSA) 4. Induzione : Basiliximab20 mg g 0 e 4 5. Farmaci pretx: TAC 0,1/kg, MMF 500 mg x3; Deltacortene12,5

36 Trapianto da vivente ABO i- Esperienza Niguarda Preparazione diversa a seconda del titolo anticorpale basale 1. Paz con titolo > 1:32: -7 sedute di PEX + IVIg100 mg/kg a fine seduta; -Rituximab300 mg dopo la 3 e 6 ; -IVIg2 g/kg -Controllo titolo agglutinine alla 1, 4 e 6 PEX (pree post procedura); se titolo >1:16, ripetere ulteriori tre sedute di PEX, 7 seduta praticata se titolo 1:8 - Inizio Tac, MMF, steroide prima del tx(-13, -21 e -21 rispettivamente)

37 Trapianto da vivente ABO i- Esperienza Niguarda Pazienti con titolo basale da 1:16 a 1: sedute la settimana prima del tx 2. Rituximab: 300 mg g -20 e 200 mg dopo 3 PEX 3. Inizio MMF e steroide g -18, TAC g -11 Pazienti con titolo basale 1:8 1. No PEX 2. Rituximabunica dose 300 mg g Inizio MMF e steroide g -18, TAC g -11

38 Trapianto da vivente ABO i- Esperienza Niguarda Pazienti di gruppo A2: PEX e farmaci con stesse modalità previste a seconda del titolo di agglutinine Se titolo pre tx 1:8, no carico di IVIg 2g/kg pre Tx

39 Trapianto da vivente ABO i- Esperienza Niguarda PAZIENTI 8pazienti trattati dal luglio 2014 al maggio M, 1 F Età media 56,6 (47-65) Degenza gg 20,43±7,05 Rigetti : 1 rigetto acuto Complicanze: BK alla biopsia protocollare in due casi, una BKAN P creata 1m 1.53±0.8; 3 m 1.43±0.62; 6 m 1.6±0,8; 1 a 1.39±0.8 Proteinuria a 1m 0.15±0.03; a 3 m 0-24±0.12; a 6 m 0.24±0.1; a 1a 0.24±0.1

40 Trapianto da vivente ABO i- Esperienza Niguarda CASISTICA: 2 gr A -> 0 1 gr A2 -> 0 2 gr A -> B 1 gr B -> 0 1 gr B -> A 1 gr AB -> A

41 Trapianto da vivente ABO i- Esperienza Niguarda Ig G bas IgM bas p p P P P P P P IgG al Tx IgM al Tx

42 Trapianto da vivente-incompatibilità HLA da anticorpi DSA preformati

43 Trapianto da vivente-incompatibilità HLA da anticorpi DSA preformati Pregresse trasfusioni Gravidanze Pregressi trapianti SENSIBILIZZAZIONE VERSO ANTIGENI HLA PRODUZIONE DI ANTICORPI ANTI HLA DONATORE SPECIFICI (DSA) Presenza di DSA (a titolo elevato > 5000)e cross-match positivo CONTROINDICAZIONE A TRAPIANTO

44 Trapianto da vivente-incompatibilità HLA Protocolli di desensibilizzazione prevedono -PEX + IVIg a basse dosi - IVIg ad alte dosi 4/5 cicli fino a raggiungimento di MFI negativo (<1000) o «accettabile» (< 4000) - Rituximab

45 Trapianto da vivente-incompatibilità HLA Stegall M.D.- Mayo Clinic- Am J Transplant Confronto fra tre protocolli successivi utilizzati fra il 2000 e 2005 in 61 paz -32 paz: PEX+ IVIgbasse dosi e Rituximab - 13 paz: IVIG alte dosi in singola somministrazione -16 paz: PEX+ IVIgbasse dosi+ Rituximabe Thymoglobulineal trapianto; monitoraggio DSA dopo tx Maggior riduzione del titolo anticorpale con PEX Maggiore incidenza di rigetto acuto nel gruppi IVIg alte dosi Minore incidenza di rigetto acuto nel terzo gruppo SOPRAVVIVENZA PAZIENTE A 1 ANNO 93 % SOPRAVVIVENZA TX A 1 ANNO 82 %

46 Trapianto da vivente-incompatibilità HLA Jordan S. et Al 2006-Clin Am J Soc Nephrol- Cedars-Sinai Medical Center- Los Angeles RIMOZIONE anticorpi mediante -IVIg ad alte dosi o IVIg a basse dosi associate a PEX -Rituximab: sicuro, efficace ma utilizzabile con IVIg o PEX +IVIg -Necessità di studi controllati multicentrici per definire meglio protocollo

47 Trapianto da vivente-incompatibilità HLA Voo A.A. Et Al- Cedars-Sinai Medical Center Transplantation paz trattati dal 07/2006 al 02/ paz da donatore vivente (LD) 45 paz da donatore deceduti (DD) Trattamento. IVIg e Rituximab -Riduzione significativa della T-cell in citofluorometria in entambi i gruppi -Riduzione del tempo di attesa in lista per i tx da donatore deceduto -Rigetto acuto in 28 paz (37 %) SOPRAVVIVENZA TX A 24 MESI 95 % PER LD, 84 % PER DD CREATININEMIA A 24 MESI 1,5±1,1 PER LD E 1,3±0,3 PER DD

48 Trapianto da vivente-incompatibilità HLA Montgomery et al 2011 NEJM-Johns Hopkins (1) -215 pazienti sottoposti a desensibilizzazione (T), 211 trapiantati -popolazione di controllo: pazienti in lista che non vengono trapiantati (C 1) e pazienti in lista sottoposti a trapianto HLA compatibile(c 2) SOPRAVVIVENZA gruppo T: 90,6 % a 1 anno, 80,6 % a 8 anni SOPRAVVIVENZA gruppo C1: 91,1 % a 1 anno, 30,5 % a 8 anni SOPRAVVIVENZA gruppo C2: 93,1 % a 1 anno, 49,1 % a 8 anni

49 Trapianto da vivente-incompatibilità HLA Montgomery et al -Johns Hopkins Baltimora NEJM (2) Trattamento desensibilizzante -2-4 PEX (secondo livello anticorpi)+ IVIg 100 mg/kg -Trattamento più intensivo se pazienti CDC pos Scopo del trattamento: cross-match negativo pre tx Trattati 215 pazienti, trapiantati 211 pazienti Terapia: TAC e MMF inizio pre tx, Steroidi al momento del tx

50 Trapianto da vivente-incompatibilità HLA Montgomery et al 2011 NEJM-Johns Hopkins (3) Casistica Donne 66,8 % Secondo trapianto 54,5 %: terzo trapianto 14,7 % Anticorpi anti HLA classe I 42,1 %; Classe II 25,6 %; entrambi 33,1 % PRA > 80 %

51 Trapianto da vivente-incompatibilità HLA Montgomery 2011

52 Trapianto da vivente-incompatibilità HLA COMPLICANZE Complicanze relative alla metodica di desensibilizzazione utilizzata -PEX: riduzione livelli plasmatici di Ig, complemento,fattori della coagulazione, piastrine -> complicanze infettive, complicanze emorragiche -IVIg alte dosi:cefalea, febbre, dolori muscolari, dispnea

53 Trapianto da vivente-complicanze coseguenti a desensibilizzazione INFEZIONE DA POLIOMAVIRUS BK Barbosa D et al Cedars-Sinai Medical Center- Transplantation Casistica : 187 pz trattati con desensibilizzazione; 287 paz non trattati - metodica: IVIg alte dosi e Rituximab - Induzione con Alentuzumab o Basilximab -Valutazioni a 1,2,3,6,9 e 12 mesi post trapianto RISULTATI -BKV-viremia osservata nel 20 % dei pazienti trattati, 10% nei non trattati ( p<0,001) -Minore incidenza con Basiliximab

54 Trapianto da vivente-complicanze coseguenti a desensibilizzazione INFEZIONE DA POLIOMAVIRUS BK Barbosa D et al Cedars-Sinai Medical Center- Transplantation Nefropatia da BK: differenza non significativa nei due gruppi -RigeUo acuto 28% nei trauav, 17 % nei non trauav ( ns) -Sopravvivenza paziente simile nei due gruppi ( 97 e 96 %) -Sopravvivenza txa 1 anno 90% nei trauav e 92 % nei non trauav ( ns)

55

56 Trapianto da vivente-incompatibilità HLA

57 Trapianto da vivente-incompatibilità HLA

58 Trapianto da vivente-incompatibilità HLA da anticorpi DSA preformati- Esperienza Niguarda Condizioni permissive CDC attuale negativo MFI pretx< 3000 (ideale < 1000) PREPARAZIONE -PEX+ IVIg100 mg/kg a fine seduta, 6-9 sedute -Rituximab300 mg dopo la terza e sesta seduta - IVIg 2g/Kg in tre/quattro somministrazioni pre tx -Controllo MFI: se ancora > 3000 ripetere PEX con carico finale di IVIg di 1g/kg -Terapia TAC dal g -10, MMF e Steroidi dal g -21 -Al txthymoglobuline1 mg/kg per 7 gg

59 Trapianto da vivente-incompatibilità HLA da anticorpi DSA preformati-esperienza NIGUARDA 6 pazienti (3 F, 3 M) età media 48,5 (31-64) Degenza 33.3± fallimenti precoci (cause chirurgiche) ; Rigetto acuto in un caso5 PEX nel post tx Supplemento di PEX e + 1g/kg pretx per valore MFI non permissivo dopo 6 PEX in un caso Follow-up 3 m e 1a: P creat 1.29± ±0.4 Proteinuria 0.18± ±0.09

60 FUTURO : DONOR EXCHANGE-KIDNEY PAIR DONATION (KPD) Non necessarie terapia desensibilizzanti Risultati a breve e lungo termine ottimali Riduzione delle infezioni Riduzione dei costi Difficile attuazione in pool limitato di donatori/riceventi Ampliamento del pool a livello regionale e/o nazionale

61 FUTURO : DONOR EXCHANGE Delmonico F.L. et al- New England Organ Bank- US- Am J Transplant Candidati a primo tx renale -In dialisi -PRA < 10 % -Inseriti nella lista di attesa della New England Region 17 trapianti eseguiti Due fallimenti per trombosi vena renale (pazritrapiantati però rapidamente dopo il primo fallimento )

62 FUTURO : DONOR EXCHANGE Montgomery et al - Johns Hopkins Hospital Baltimora- JAMA paz trapiantati (8 con doppio scambio e 2 con triplo scambio) Interventi eseguiti contemporaneamente Anonimato garantito fino a dopo l intervento Sopravvivenza paziente 100 % a 13 mesi (range 1-42 m) Sopravvivenza tx 95,5 % Quattro rigetti acuti (18%) Terapia: TAC, MMF, Steroidi; induzione con Daclizumab (5 dosi)

63 Montgomery et al -Johns Hopkins Hospital Baltimora-JAMA 2005

64 Montgomery et al - Johns Hopkins Hospital Baltimora- JAMA 2005

65 FUTURO : DONOR EXCHANGE Johnson R J et al- UK Transplant Center- Bristol Transplantation 2008 KPD possibile dal 2006 dopo modifica della legge che disciplina la donazione d organi Algoritmo nazionale Da aprile 2007 a luglio 2008 eseguiti 8 trapianti Match per -area geografica -HLA A B DR e MM -Emogruppo - Differenza di età del donatore

66 FUTURO : DONOR EXCHANGE Ferrari P et al- Fremantle Hospital- Australia- Nephrol Dial Transplant 2015 Exchange fra 2, 3, 4 o più coppie (loopchiuso) NDAD(non-directedanonymousdonors) Buon Samaritano: txcon effetto domino, l ultimo trapianto diretto a pazin lista oppure si ferma (bridge-donor) per riprendere un altra catena (never ending chain)

67 FUTURO : DONOR EXCHANGE Ferrari P et al-fremantle Hospital-Australia- Nephrol Dial Transplant 2015

68 Ferrari P et al-fremantle Hospital-Australia-Nephrol Dial Transplant 2015

69 FUTURO : DONOR EXCHANGE ESPERIENZA NIGUARDA Aprile 2015 trapianti da vivente in modalità NDAD (non-directed anonymous donor) Programma gestito dal CNT Commissione nazionale di Parte Terza Trapiantato paziente che non aveva risposto alla terapia desensibilizzante (ABO-i) Eseguiti 6 trapianti (regione Lombardia e Toscana) in tre giorni. Donatore samaritano-5 coppie incompatibili-ultimo tx a ricevente in lista d attesa (che ha chiuso la catena) Buona funzionalità renale dei pazienti

70 Trapianto da vivente-incompatibilità HLA Wuongsaroj P et al-cedars-sinai Medical Center-2015 POSSIBILI TRATTAMENTI FUTURI Bortezomib(Terapia di MM) -inibitore selettivo del protosoma26s. -Inibisce la produzione di anticorpi da parte delle plasmacellule, ne media la apoptosi, ne riduce il numero a livello midollare -Effetti collaterali: neuropatia periferica, trombocitopenia, leucopenia Eculizumab(Terapia di SEUa e Emoglobinuria parossistica notturna) -Blocca la cascata di attivazione del Complemento legandosi al C5 che non si scinde in C5a e C5b e quindi blocca la formazione del complesso citotossico C5b-C9 -limitazioni: Durata della terapia (?), costi elevati

71 Trapianto da vivente-incompatibilità HLA Wuongsaroj P et al-cedars-sinai Medical Center-2015 POSSIBILI TRATTAMENTI FUTURI Epratuzumab: modula l attività dei CD22 e cellule B (LES) Belimuzumab: diretto contro molecola stimolante i linfociti B (inibizione) (utilizzato nel LES) Tocilizumab: diretto contro IL-6 (citochina infiammatoria): riduzione di IgGe della risposta infiammatoria. Sembra modulare lo sviluppo di DSA (in laboratorio) (Utilizzato per l artrite reumatoide)

72 Trapianto da vivente-incompatibilità HLA COSTI AGGIUNTIVI PER TRAPIANTO EUROPA 18000/36000 dollari USA dollari NIGUARDA 10000/13000 euro

73 CONCLUSIONI 1 In lista di attesa si ha un numero considerevole di candidati a trapianto renale con anticorpi preformati e pazienti che avrebbero un donatore vivente però ABO-i Protocolli di desensibilizzazione che utilizzano plasmaferesi/immunoadsorbimentoe/o IVIg, con o senza terapie aggiuntive (splenectomia/ rituximab) permettono l esecuzione del trapianto con buoni risultati a lungo termine I protocolli di desensibilizzazione hanno il potenziale di aumentare il numero di reni disponibili per trapianto da donatore deceduto. La più alta percentuale di rigetti acuti impone una stretta sorveglianza e trattamento precoce per consentire la sopravvivenza del trapianto a medio e lungo termine

74 CONCLUSIONI 2 Si è osservata una maggiore incidenza di infezioni nei pazienti sottoposti a terapia di desensibilizzazione e complicanze legate alla metodica utilizzata Il trapianto da vivente con «Donor Exchange» rappresenta una alternativa o può essere usata con desensibilizzazione in casi particolari (pazienti con livelli anticorpali molto elevati) Limitazione importante è che il candidato al trapianto deve avere un donatore disponibile Combinazione delle caratteristiche favorevoli del donatore riguardo all età, il gruppo e HLA match

75 CONCLUSIONI 3 Modalità crossover e tecniche di desensibilizzazione non sono competitive fra loro (esigenze cliniche dei pazienti soddisfatte grazie alla disponibilità di entrambi i metodi) Studi di simulazione indicano che meno del 50% di coppie incompatibili potrà trovare un donatore vivente compatibile con modalità crossover (anche con pool ampio) Riceventi di gruppo 0 hanno meno probabilità di trovare un donatore nel pool in crossover rispetto ai gruppi A e B e quindi si avvalgono meglio delle tecniche di desensibilizzazione.

76 CONCLUSIONI 4 Costi maggiori per trapianto, variabili in rapporto alle tecniche utilizzate (maggiori con immunoadsorbimento) Costi comunque accettabili quando confrontati ai costi generati dal mantenimento in dialisi ed in lista per trapianto renale da donatore deceduto Risparmio futuro

Il protocollo nazionale di trapianto rene nei pazienti immunizzati. Antonio Amoroso

Il protocollo nazionale di trapianto rene nei pazienti immunizzati. Antonio Amoroso Il protocollo nazionale di trapianto rene nei pazienti immunizzati Antonio Amoroso il paziente iperimmunizzato Introduzione L impatto dell immunizzazione Come facilitare il trapianto nel paziente iperimmunizzato

Dettagli

GESTIONE DEL PAZIENTE NEFROPATICO

GESTIONE DEL PAZIENTE NEFROPATICO II edizione del corso teorico pratico GESTIONE DEL PAZIENTE NEFROPATICO IL TRAPIANTO RENALE NEL PAZIENTE ANZIANO Angelica Parodi UOC Nefrologia e Dialisi L età dei pazienti con ESRD è in aumento esponenziale

Dettagli

Il Trapianto di Rene

Il Trapianto di Rene Il Trapianto di Rene il Trapianto Sostituire un organo malato con uno sano proveniente da donatore vivente cadavere a cuore battente il cadavere a cuore battente pz. in coma depassè (morte cerebrale =

Dettagli

Il trapianto di rene da donatore vivente ABO-Incompatibile

Il trapianto di rene da donatore vivente ABO-Incompatibile Il trapianto di rene da donatore vivente ABO-Incompatibile Ann. Ital. Chir., 2011 82: 283-287 Enzo Capocasale, Maurizio Iaria, Maria Sassi*, Raffaele Dalla Valle**, Maria Patrizia Mazzoni, Mario Sianesi,

Dettagli

Il mieloma multiplo La terapia

Il mieloma multiplo La terapia MIELOMA MULTIPLO Il mieloma multiplo è una malattia neoplastica caratterizzata dalla proliferazione e accumulo nel midollo osseo di linfociti e di plasmacellule che, direttamente o indirettamente, possono

Dettagli

Versione aggiornata al 1 agosto 2003

Versione aggiornata al 1 agosto 2003 Versione aggiornata al 1 agosto 2003 PROTOCOLLO PER L UTILIZZO DI DONATORI POSITIVI PER GLI ANTICORPI DIRETTI CONTRO L ANTIGENE CORE (HBcAb-IgG) DEL VIRUS B DELL EPATITE (HBV) NEL TRAPIANTO DI FEGATO.

Dettagli

TEORIA DEI GIOCHI. Parte 3

TEORIA DEI GIOCHI. Parte 3 TEORIA DEI GIOCHI Parte 3 Matematica nella realtà Università Bocconi Roberto Lucchetti - Politecnico di Milano 28 Gennaio 2011 Un applicazione concreta della Teoria dei Giochi Modelli di scambio di donatori

Dettagli

IL TRAPIANTO DI CELLULE STAMINALI

IL TRAPIANTO DI CELLULE STAMINALI IL TRAPIANTO DI CELLULE STAMINALI Maria Teresa Petrucci (Roma) La terapia (orale, endovenosa, sottocutanea) ha un ruolo fondamentalenellaterapia nella terapia delmielomamultiploche Multiplo è una malattia

Dettagli

La gestione della terapia anticoagulante orale.

La gestione della terapia anticoagulante orale. La gestione della terapia anticoagulante orale. Competenze Infermieristiche Coagulazione del sangue meccanismo fisiologico di protezione che ha il compito di limitare e arrestare l emorragia EMOSTASI Coagulazione

Dettagli

Biosimilari Infliximab in gastroenterologia

Biosimilari Infliximab in gastroenterologia Promozione d uso dei farmaci a brevetto scaduto in particolare nel campo dei farmaci biotecnologici Biosimilari Infliximab in gastroenterologia Guido Basilisco Stefania Orlando, Flavio Caprioli UO di Gastroenterologia

Dettagli

Verranno inoltre effettuati: - HCV Ab - CMV IgG, - Toxoplasma IgG - EBV VCA-IgG, EBNA - HSV IgG - VZV IgG

Verranno inoltre effettuati: - HCV Ab - CMV IgG, - Toxoplasma IgG - EBV VCA-IgG, EBNA - HSV IgG - VZV IgG Versione approvata al 1marzo 2005 PROTOCOLLO PER L UTILIZZO DI DONATORI POSITIVI PER GLI ANTICORPI DIRETTI CONTRO L ANTIGENE CORE (HBcAb-IgG) DEL VIRUS B DELL EPATITE (HBV) NEL TRAPIANTO DI CUORE E/O POLMONE

Dettagli

DONAZIONE SANGUE DA CORDONE OMBELICALE

DONAZIONE SANGUE DA CORDONE OMBELICALE DONAZIONE SANGUE DA CORDONE OMBELICALE Sono passati molti anni da quando si sono sperimentati i primi trapianti. Oggi trasferire gli organi da un corpo che muore ad uno che può continuare a vivere, non

Dettagli

Iperimmunità e rigetto umorale

Iperimmunità e rigetto umorale Iperimmunità e rigetto umorale Luca Dello Strologo 26 Ottobre 2012 Dipartimento di Nefrologia e Urologia Storia I 1960 donor specific antibodies (DSA) primi accenni sul possibile ruolo nel danno renale

Dettagli

LE IMMONOGLOBULINE VENA IN NEFROLOGIA CLINICA. Rodolfo Russo Giugno 2007

LE IMMONOGLOBULINE VENA IN NEFROLOGIA CLINICA. Rodolfo Russo Giugno 2007 LE IMMONOGLOBULINE VENA IN NEFROLOGIA CLINICA Rodolfo Russo Giugno 2007 IMMUNOGLOBULINE A) utilizzate nel trattamento di alcune nefropatie immuno-mediate B) causa di insufficienza renale acuta INDICAZIONI

Dettagli

Versione aggiornata al 1 marzo 2005

Versione aggiornata al 1 marzo 2005 Versione aggiornata al 1 marzo 2005 PROTOCOLLO PER L UTILIZZO DI DONATORI POSITIVI PER L ANTIGENE DI SUPERFICIE DEL VIRUS B DELL EPATITE (HBsAg +) NEL TRAPIANTO DI CUORE E/O POLMONE E/O RENE. Razionale

Dettagli

I - Responsabilità del reperimento e del trapianto di rene

I - Responsabilità del reperimento e del trapianto di rene OTT: LINEE GUIDA PER IL TRAPIANTO DI RENE E RENE-PANCREAS SOMMARIO I - Responsabilità del reperimento e del trapianto di rene; II - Composizione delle liste di attesa per assegnazione di rene da donatore

Dettagli

Storia Naturale delle Nefropatie

Storia Naturale delle Nefropatie Storia Naturale delle Nefropatie Prevenzione Nefropatia Trattamento Creat. > 1,4 mg/dl Rallentamento della Velocità evolutiva Insufficienza Renale Cronica TRAPIANTO RENALE DIALISI PERITONEALE EMODIALISI

Dettagli

Espressione di geni specifici per un determinato tumore

Espressione di geni specifici per un determinato tumore Espressione di geni specifici per un determinato tumore Paziente A: Non ha il cancro Espressione dei geni: Nessuna Biopsia Geni associati al cancro allo stomaco Paziente B: Ha un tumore allo stomaco Bassa

Dettagli

Il ritardo di diagnosi di infezione da HIV/AIDS: dimensioni del fenomeno e caratteristiche della popolazione

Il ritardo di diagnosi di infezione da HIV/AIDS: dimensioni del fenomeno e caratteristiche della popolazione Il ritardo di diagnosi di infezione da HIV/AIDS: dimensioni del fenomeno e caratteristiche della popolazione L intervento di counselling nella comunicazione pre e post test HIV Torino, 5 luglio 2006 Classificazione

Dettagli

Direttore Dr.ssa Tiziana Riscaldati. SIMT-POS 027 Analisi Immnunoematologiche

Direttore Dr.ssa Tiziana Riscaldati. SIMT-POS 027 Analisi Immnunoematologiche 1 1 2 1 SCOPO Scopo della presente procedura è quello di illustrare le analisi immunoematologiche che vengono effettuate presso il SIMT andando a descrivere le modalità attraverso le quali vengono gestite.

Dettagli

MODULO DI AGGIORNAMENTO ANNUALE

MODULO DI AGGIORNAMENTO ANNUALE MODULO DI AGGIORNAMENTO ANNUALE RICHIESTA DI ISCRIZIONE NELLA LISTA D ATTESA PER TRAPIANTO DI RENE Il sottoscritto nato a il residente a in via tel. in cura presso il Centro Dialisi chiede di essere inserito

Dettagli

La gravidanza nelle malattie renali, dialisi e trapianto: i Registri

La gravidanza nelle malattie renali, dialisi e trapianto: i Registri La gravidanza nelle malattie renali, dialisi e trapianto: i Registri Dr. V. Agnello, Dr. P. Di Gaetano, Dr. V. Guaiana, Dr. V. Sparacino Taormina, 15 aprile 2011 CONTATTI SCHEDA DATI 10 anni (1977-1987)

Dettagli

ANALISI DI IMPATTO DI BUDGET DI UNA NUOVA STRATEGIA VACCINALE PATRIZIA BERTO, NICOLA PRINCIPI

ANALISI DI IMPATTO DI BUDGET DI UNA NUOVA STRATEGIA VACCINALE PATRIZIA BERTO, NICOLA PRINCIPI ANALISI DI IMPATTO DI BUDGET DI UNA NUOVA STRATEGIA VACCINALE PATRIZIA BERTO, NICOLA PRINCIPI INTRODUZIONE Le Infezioni da Pneumococco (PNU) rappresentano un problema sanitario grave, soprattutto a causa

Dettagli

CHI DONA SANGUE HA CUORE.

CHI DONA SANGUE HA CUORE. Tel. e Fax Tel. e Fax Tel. e Fax Tel. e Fax IL E I SUOI COMPONENTI. LE DIVERSE FORME DI DONAZIONE. Il sangue è un tessuto fluido che circola nei vasi sanguigni, rappresenta l 8% del peso corporeo ed è

Dettagli

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda: La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito

Dettagli

PERCORSO ORGANIZZATIVO E ASSISTENZIALE DEL TRAPIANTO RENALE DA VIVENTE

PERCORSO ORGANIZZATIVO E ASSISTENZIALE DEL TRAPIANTO RENALE DA VIVENTE PERCORSO ORGANIZZATIVO E ASSISTENZIALE DEL TRAPIANTO RENALE DA VIVENTE A. Tacconi (Infermiere Referente percorso Trapianto Renale) UO Nefrologia, Dialisi e Trapianto Direttore Prof. Gaetano La Manna Policlinico

Dettagli

Nella provincia di Latina sono diagnosticati in media ogni anno 98 casi ogni 100.000 uomini e 27 ogni 100.000 donne.

Nella provincia di Latina sono diagnosticati in media ogni anno 98 casi ogni 100.000 uomini e 27 ogni 100.000 donne. TUMORE DEL POLMONE Nel periodo 27-211 sono stati registrati complessivamente in provincia di Latina 172 nuovi casi di tumore del polmone. E risultato al 1 posto in termini di frequenza fra le neoplasie

Dettagli

XXXIX CONGRESSO ANNUALE AIE Milano, 28-31 ottobre 2015. La sopravvivenza dei pazienti dializzati incidenti in Regione Veneto:

XXXIX CONGRESSO ANNUALE AIE Milano, 28-31 ottobre 2015. La sopravvivenza dei pazienti dializzati incidenti in Regione Veneto: XXXIX CONGRESSO ANNUALE AIE Milano, 28-31 ottobre 2015 La sopravvivenza dei pazienti dializzati incidenti in Regione Veneto: analisi della coorte 2007-2010 del Registro Veneto Dialisi e Trapianti (RVDT)

Dettagli

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno

Dettagli

Linee guida per la gestione delle liste di attesa e la assegnazione dei trapianto di rene da donatore cadavere

Linee guida per la gestione delle liste di attesa e la assegnazione dei trapianto di rene da donatore cadavere Linee guida per la gestione delle liste di attesa e la assegnazione dei trapianto di rene da donatore cadavere Capitoli 1. responsabilità del reperimento di organi 2. criteri di offerta e scambio degli

Dettagli

KIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA

KIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA KIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA C.Vilches, P. Parham Natural Killer Cellule di origine linfoide la cui funzione è lisare le cellule infettate da virus

Dettagli

Chlamydia MIF IgM. Caratteristiche prestazionali. Codice prodotto IF1250M Rev. I. Distribuzione esclusiva al di fuori degli Stati Uniti

Chlamydia MIF IgM. Caratteristiche prestazionali. Codice prodotto IF1250M Rev. I. Distribuzione esclusiva al di fuori degli Stati Uniti Codice prodotto IF1250M Rev. I Caratteristiche prestazionali Distribuzione esclusiva al di fuori degli Stati Uniti VALORI ATTESI Popolazione con polmonite acquisita in comunità Due sperimentatori esterni

Dettagli

Ricerca & Innovazione nel Servizio Sanitario dell Emilia-Romagna 2010

Ricerca & Innovazione nel Servizio Sanitario dell Emilia-Romagna 2010 Ricerca & Innovazione nel Servizio Sanitario dell Emilia-Romagna 2010 Progetti di Ricerca Biomedica Innovativa Trapianti Bologna, 18-19, 19, Gennaio 2010 Firma bio-molecolare nei pazienti con HCC in lista

Dettagli

IMATINIB (Glivec) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI

IMATINIB (Glivec) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI IMATINIB (Glivec) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI Le informazioni contenute in questo modello sono fornite in collaborazione con la Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti ed amici ; per maggiori

Dettagli

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune

Dettagli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro

Dettagli

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara La forza La definizione di forza Per forza s intende la capacità dell apparato neuro- muscolare di vincere o contrapporsi a un carico esterno con un impegno muscolare. La classificazione della forza Tipi

Dettagli

FS procedura d esame

FS procedura d esame FS procedura d esame Preparazione Clistere (33 ml) auto-somministrato a domicilio 2 ore prima dell esame esame e ritirato gratuitamente in farmacia Esame eseguito in servizi di endoscopia ospedalieri Invio

Dettagli

DIABETE MELLITO DISORDINE CRONICO DEL METABOLISMO DEI CARBOIDRATI CHE DETERMINA ALTERAZIONI ANCHE NEGLI ALTRI METABOLISMI

DIABETE MELLITO DISORDINE CRONICO DEL METABOLISMO DEI CARBOIDRATI CHE DETERMINA ALTERAZIONI ANCHE NEGLI ALTRI METABOLISMI DIABETE MELLITO DISORDINE CRONICO DEL METABOLISMO DEI CARBOIDRATI CHE DETERMINA ALTERAZIONI ANCHE NEGLI ALTRI METABOLISMI CARATTERIZZATO DA: IPERGLICEMIA STABILE GLICOSURIA PREDISPOSIZIONE A COMPLICANZE

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute ALLEGATO 1 N. Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio V - Malattie Infettive e Profilassi Internazionale DGPREV.V/19262/P/I.4.c.a.9

Dettagli

DA OGGI, ESPRIMERTI SULLA DONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI È ANCORA PIÙ FACILE.

DA OGGI, ESPRIMERTI SULLA DONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI È ANCORA PIÙ FACILE. Comune di Sestu Centro Nazionale Trapianti DA OGGI, ESPRIMERTI SULLA DONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI È ANCORA PIÙ FACILE. Quando ritiri o rinnovi la carta d identità richiedi all ufficiale d anagrafe il

Dettagli

Esperienze con la decapneizzazione venovenosa nell insufficienza respiratoria severa

Esperienze con la decapneizzazione venovenosa nell insufficienza respiratoria severa Sucre MJ, Donnarumma G, Vitelli G, Cirillo A, Coppola A, De Nicola A S. C. di Anestesia e Rianimazione Ospedale di Castellammare di Stabia (NA) Esperienze con la decapneizzazione venovenosa nell insufficienza

Dettagli

CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE

CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Padova 11 giugno 2007 Conferma di Laboratorio della Rosolia e Significato del Dosaggio degli Anticorpi Anna Piazza Giorgio Palù

Dettagli

ANALISI GRUPPO SANGUIGNO E FATTORE Rh CAPILLARE

ANALISI GRUPPO SANGUIGNO E FATTORE Rh CAPILLARE Cod. ID: Data: Paziente: ANALISI GRUPPO SANGUIGNO E FATTORE Rh CAPILLARE Test reagente del Gruppo Sanguigno per test in provetta piastra/vetrino GRUPPO SANGUIGNO COS E IL TEST PER L ANALISI DEL GRUPPO

Dettagli

L ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA

L ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA L ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA Dott.ssa Cristina Matranga Coordinamento Regionale Rischio Clinico INCIDENZA DI PAZIENTI INFETTI 5,2% IN ITALIA

Dettagli

16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights

16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights 16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights RISULTATI PRELIMINARI STUDIO ITACA Lo studio Itaca è uno studio multicentrico italiano di Fase III che confronta un trattamento chemioterapico tailored

Dettagli

LA TERAPIA DEL. Maria Teresa Petrucci (Roma)

LA TERAPIA DEL. Maria Teresa Petrucci (Roma) LA TERAPIA DEL PAZIENTE GIOVANE Maria Teresa Petrucci (Roma) La terapia farmacologica ha un ruolo fondamentale nel trattamento del Mieloma Multiplo che è una malattia già disseminata nell organismo al

Dettagli

Proteine della fase acuta

Proteine della fase acuta Il Pediatra di famiglia egli esami di laboratorio ASL Vercelli Proteine della fase acuta G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Definizione Una proteina della fase acuta (PFA) è una proteina

Dettagli

TRAPIANTI di ORGANO AB0-Incompatibili. Dr ALESSANDRO MAZZONI U. O. IMMUNOEMATOLOGIA - AOUP - PISA

TRAPIANTI di ORGANO AB0-Incompatibili. Dr ALESSANDRO MAZZONI U. O. IMMUNOEMATOLOGIA - AOUP - PISA TRAPIANTI di ORGANO AB0Incompatibili Dr ALESSANDRO MAZZONI U. O. IMMUNOEMATOLOGIA AOUP PISA TRAPIANTI di MIDOLLO (TMO) TMO Dal 2008 ad oggi sono stati effettuati 47 trapianti di midollo (adulto e pediatrico)

Dettagli

PROTOCOLLO PER L'UTILIZZO DI DONATORI anti-hcv + IN PAZIENTI anti-hcv + NEL TRAPIANTO DI RENE

PROTOCOLLO PER L'UTILIZZO DI DONATORI anti-hcv + IN PAZIENTI anti-hcv + NEL TRAPIANTO DI RENE Versione aggiornata al 1 agosto 2003 PROTOCOLLO PER L'UTILIZZO DI DONATORI anti-hcv + IN PAZIENTI anti-hcv + NEL TRAPIANTO DI RENE Principi generali Razionale La carenza di donatori d organo rappresenta

Dettagli

Scritto da RyderItalia Mercoledì 12 Maggio 2010 11:19 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 03 Novembre 2010 15:57

Scritto da RyderItalia Mercoledì 12 Maggio 2010 11:19 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 03 Novembre 2010 15:57 LA TERAPIA METRONOMICA Per oltre mezzo secolo, la terapia sistemica per i tumori è stata caratterizzata dalla somministrazione dei farmaci chemioterapici. La maggior parte di questi farmaci ha lo scopo

Dettagli

Il ruolo della terapia medica topica nel tra0amento della candidosi orofaringea nel paziente oncologico

Il ruolo della terapia medica topica nel tra0amento della candidosi orofaringea nel paziente oncologico Il ruolo della terapia medica topica nel tra0amento della candidosi orofaringea nel paziente oncologico C. Arboscello U.O. Radioterapia Ospedale San Paolo - Savona Le infezioni orofaringee sostenute da

Dettagli

Hypoglycemia Social Burden in the Elderly and Related Geriatric problems (HYSBERG)

Hypoglycemia Social Burden in the Elderly and Related Geriatric problems (HYSBERG) Hypoglycemia Social Burden in the Elderly and Related Geriatric problems (HYSBERG) Razionale - 1 L età avanzata rappresenta un fattore di rischio indipendente di ipoglicemie Le modificazioni fisiologiche

Dettagli

CLEARANCE. Il concetto di clearance esprime la efficacia della globalità dei nefroni nella eliminazione dei metaboliti filtrati dai glomeruli.

CLEARANCE. Il concetto di clearance esprime la efficacia della globalità dei nefroni nella eliminazione dei metaboliti filtrati dai glomeruli. CLEARANCE Il concetto di clearance esprime la efficacia della globalità dei nefroni nella eliminazione dei metaboliti filtrati dai glomeruli. Clearance of a bridge CLEARANCE La funzione glomerulare

Dettagli

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_esercizio aerobico Aiuta mantenere peso ideale

Dettagli

Test statistici di verifica di ipotesi

Test statistici di verifica di ipotesi Test e verifica di ipotesi Test e verifica di ipotesi Il test delle ipotesi consente di verificare se, e quanto, una determinata ipotesi (di carattere biologico, medico, economico,...) è supportata dall

Dettagli

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?

Dettagli

STUDIO OSSERVAZIONALE SULLA PREVALENZA DELLE PIU COMUNI PATOLOGIE UROLOGICHE E DEL LORO IMPATTO SULLA QUALITA DI VITA IN PAZIENTI

STUDIO OSSERVAZIONALE SULLA PREVALENZA DELLE PIU COMUNI PATOLOGIE UROLOGICHE E DEL LORO IMPATTO SULLA QUALITA DI VITA IN PAZIENTI STUDIO OSSERVAZIONALE SULLA PREVALENZA DELLE PIU COMUNI PATOLOGIE UROLOGICHE E DEL LORO IMPATTO SULLA QUALITA DI VITA IN PAZIENTI SOTTOPOSTI A DIALISI. Introduzione 2 Obiettivo dello studio 4 Materiali

Dettagli

PATENTE: PER LE PERSONE CON DIABETE UN ODISSEA INFINITA

PATENTE: PER LE PERSONE CON DIABETE UN ODISSEA INFINITA PATENTE: PER LE PERSONE CON DIABETE UN ODISSEA INFINITA ROBERTO COCCI Presidente FTD e Diabete Forum Componente CC DIABETE ITALIA LA PATENTE AL CITTADINO AFFETTO DA DIABETE: IL PUNTO DI VISTA DI DIABETE

Dettagli

Risultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test

Risultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test Lo screening per la prevenzione dei tumori della cervice uterina in Emilia Romagna Risultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test Bologna, 29 marzo 2011 HPV TEST NEL TRIAGE DI ASC-US

Dettagli

ESERCIZI UK-NEQAS PER IL DOSAGGIO DELLE AGGLUTININE AB0. Dott.ssa Maddalena Maresca

ESERCIZI UK-NEQAS PER IL DOSAGGIO DELLE AGGLUTININE AB0. Dott.ssa Maddalena Maresca ESERCIZI UK-NEQAS PER IL DOSAGGIO DELLE AGGLUTININE AB0 Dott.ssa Maddalena Maresca Sistema ABO La presenza degli antigeni del sistema ABO oltre che sugli eritrociti anche sugli endoteli vascolari fa si

Dettagli

Quick Up. Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi

Quick Up. Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi Un kit per tutte le esigenze di cementazione In molti casi, la tenuta delle protesi totali è insoddisfacente.

Dettagli

Igiene nelle Scienze motorie

Igiene nelle Scienze motorie Igiene nelle Scienze motorie Epidemiologia generale Epidemiologia Da un punto di vista etimologico, epidemiologia è una parola di origine greca, che letteralmente significa «discorso riguardo alla popolazione»

Dettagli

ANALISI DELL ACCESSO ALLA RETE DELLE CURE PALLIATIVE NEL TRIENNIO 2011-2013 PER I TUMORI DI COLON-RETTO, MAMMELLA E POLMONE DELLA ASL MILANO1

ANALISI DELL ACCESSO ALLA RETE DELLE CURE PALLIATIVE NEL TRIENNIO 2011-2013 PER I TUMORI DI COLON-RETTO, MAMMELLA E POLMONE DELLA ASL MILANO1 ANALISI DELL ACCESSO ALLA RETE DELLE CURE PALLIATIVE NEL TRIENNIO 2011-2013 PER I TUMORI DI COLON-RETTO, MAMMELLA E POLMONE DELLA ASL MILANO1 MT Greco 1,2, B. Frammartino 1, M. Quattrocchi 1, R.Distefano

Dettagli

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi SOGGETTO CON CMD NOTA IN COMPENSO PREGRESSO DOLORE TORACICO Quale esame stato richiesto con appropriatezza? SOGGETTO CON

Dettagli

NELL OSTEOPOROSI NUOVA NOTA 79. Walter Marrocco

NELL OSTEOPOROSI NUOVA NOTA 79. Walter Marrocco NELL OSTEOPOROSI NUOVA NOTA 79 Walter Marrocco soggetti di ogni età NOTA AIFA 79: individua soggetti con frattura di femore o vertebra, o altre sedi in particolari condizioni ad alto rischio di frattura

Dettagli

Il sistema immunitario: LE MALATTIE CHIARA SARACENI 3B A.S.2011-2012

Il sistema immunitario: LE MALATTIE CHIARA SARACENI 3B A.S.2011-2012 Il sistema immunitario: LE MALATTIE CHIARA SARACENI 3B A.S.2011-2012 DIFESA DELL ORGANISMO IMMUNITA INNATA IMMUNITA ACQUISITA Immunità innata IMMUNITA ACQUISITA IMMUNITA CELLULO-MEDIATA IMMUNITA UMORALE

Dettagli

IL TRAPIANTO RENALE DA VIVENTE Claudio Ponticelli

IL TRAPIANTO RENALE DA VIVENTE Claudio Ponticelli IL TRAPIANTO RENALE DA VIVENTE Claudio Ponticelli Oggi il trapianto renale rappresenta la terapia di elezione per la maggior parte dei pazienti affetti da insufficienza renale avanzata. Infatti, rispetto

Dettagli

Farmaci immunosoppressori: il Buono, e il Ca4vo

Farmaci immunosoppressori: il Buono, e il Ca4vo Farmaci immunosoppressori: il Buono, e il Ca4vo Mirco Belingheri Luciana Ghio U.O. di Nefrologia e Dialisi Pediatrica, Clinica De Marchi, Milano SINP, Milano 24 27 OHobre 2012 Topics Outcome renale Tumori

Dettagli

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO Il ragionamento diagnostico http://www.biostatistica biostatistica.unich unich.itit 2 L accertamento della condizione patologica viene eseguito All'inizio del decorso clinico, per una prima diagnosi In

Dettagli

ESERCITAZIONE 2. TRATTO E MODIFICATO DA: Esercizi di epidemiologia - MORO, DAVOLI, PIRASTU Il pensiero scientifico editore

ESERCITAZIONE 2. TRATTO E MODIFICATO DA: Esercizi di epidemiologia - MORO, DAVOLI, PIRASTU Il pensiero scientifico editore ESERCITAZIONE 2 TRATTO E MODIFICATO DA: Esercizi di epidemiologia - MORO, DAVOLI, PIRASTU Il pensiero scientifico editore Modalità di lettura della tabella di contingenza 2x2 sull associazione tra l esposizione

Dettagli

Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV)

Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) FSME (Frühsommermeningoenzephalitis) Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) 95 West Nile Virus Foto: CNN Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) DEFINIZIONE La febbre del Nilo

Dettagli

Febbre al rientro da Malindi, Kenya

Febbre al rientro da Malindi, Kenya Febbre al rientro da Malindi, Kenya Una giovane coppia di fidanzati (26 anni lui, 23 anni lei) sono rientrati da una settimana da un viaggio a Malindi, Kenya, durato quindici gg. Non hanno effettuato alcuna

Dettagli

Incidenza dell ipoglicemia nei pazienti della SOS di Diabetologia di Udine

Incidenza dell ipoglicemia nei pazienti della SOS di Diabetologia di Udine Incidenza dell ipoglicemia nei pazienti della SOS di Diabetologia di Udine Agus S, Tonutti L, Pellegrini MA, Venturini G, Cannella S, Toffoletti V, Vidotti F, Sartori C, Boscariol C, Pellarini L, Rutigliano

Dettagli

G. PERRUOLO Dipartimento di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare Università Federico II Napoli

G. PERRUOLO Dipartimento di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare Università Federico II Napoli Congresso SiBioc-SIMEL Rimini, 29 ottobre 2008 Workshop Siemens G. PERRUOLO Dipartimento di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare Università Federico II Napoli Trasmissione sessuale: OMO ETERO Scambio

Dettagli

Alla fine del 2007, riceve una diagnosi che gli

Alla fine del 2007, riceve una diagnosi che gli Il trapianto di rene da donatore vivente la scelta che può cambiare una vita Alla fine del 2007, riceve una diagnosi che gli sconvolge la vita: insufficienza renale cronica. Le cure, le restrizioni alimentari,

Dettagli

Gianni Bona, Carla Guidi Università del Piemonte Orientale A. Avogadro Clinica Pediatrica di Novara

Gianni Bona, Carla Guidi Università del Piemonte Orientale A. Avogadro Clinica Pediatrica di Novara VACCINO ANTI MORBILLO, ROSOLIA, PAROTITE E VARICELLA Gianni Bona, Carla Guidi Università del Piemonte Orientale A. Avogadro Clinica Pediatrica di Novara Morbillo, parotite, rosolia e varicella sono patologie

Dettagli

Selezione e gestione del ricevente

Selezione e gestione del ricevente Selezione e gestione del ricevente Le tre condizioni che più comunemente portano all insufficienza renale e che sono trattate con il trapianto di rene sono : il diabete mellito insulino-dipendente, la

Dettagli

IGIENE. disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale dell individuo e della collettività

IGIENE. disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale dell individuo e della collettività IGIENE branca della medicina che ha lo scopo di promuovere e mantenere lo stato di salute della popolazione disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale

Dettagli

LEUCEMIE ACUTE LINFOIDI DELL'ADULTO

LEUCEMIE ACUTE LINFOIDI DELL'ADULTO LEUCEMIE ACUTE LINFOIDI DELL'ADULTO La leucemia acuta linfoide è una malattia non frequente (15% delle forme leucemiche) in cui vi è una proliferazione maligna di cellule linfoidi nel midollo, nel sangue

Dettagli

Page 1. Evoluzione. Intelligenza Artificiale. Algoritmi Genetici. Evoluzione. Evoluzione: nomenclatura. Corrispondenze natura-calcolo

Page 1. Evoluzione. Intelligenza Artificiale. Algoritmi Genetici. Evoluzione. Evoluzione: nomenclatura. Corrispondenze natura-calcolo Evoluzione In ogni popolazione si verificano delle mutazioni. Intelligenza Artificiale In un ambiente che varia, le mutazioni possono generare individui che meglio si adattano alle nuove condizioni. Questi

Dettagli

ORMONI FEMMINILI E LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO: UN PROBLEMA REALE OPPURE UNA PAURA ESAGERATA? PL

ORMONI FEMMINILI E LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO: UN PROBLEMA REALE OPPURE UNA PAURA ESAGERATA? PL ORMONI FEMMINILI E LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO: UN PROBLEMA REALE OPPURE UNA PAURA ESAGERATA? PL Meroni Unità di Allergologia, Immunologia Clinica & Reumatologia IRCCS Istituto Auxologico Italiano Dipartimento

Dettagli

PEG E PATOLOGIA CRONICA IN ETA PEDIATRICA

PEG E PATOLOGIA CRONICA IN ETA PEDIATRICA PEG E PATOLOGIA CRONICA IN ETA PEDIATRICA La Fibrosi Cistica come modello Marco Cipolli, Ciro D Orazio Centro Fibrosi Cistica Azienda Ospedaliera di Verona Verona, 27 ottobre 2000 FIBROSI CISTICA La piu

Dettagli

La compatibilità nella trasfusione di emocomponenti

La compatibilità nella trasfusione di emocomponenti Milano, 23 Febbraio 2013 La compatibilità nella trasfusione di emocomponenti Gabriella Girelli Sapienza Università degli Studi di Roma La compatibilità nella trasfusione di emocomponenti La compatibilità

Dettagli

USO CONCOMITANTE DI INIBITORI DI POMPA E TERAPIE ANTITROMBOTICHE

USO CONCOMITANTE DI INIBITORI DI POMPA E TERAPIE ANTITROMBOTICHE Italian Council of Cardiology Practice Varese, 20-21-22 giugno 2014 «CUORE E OLTRE NUOVE PROPOSTE DI DIAGNOSI E TERAPIA» Congresso Regionale e Nazionale Collegio Federativo di Cardiologia USO CONCOMITANTE

Dettagli

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della

Dettagli

AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi

AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi Aggiornamenti in Medicina del Lavoro AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi Aldo Todaro U.O.C. Promozione e protezione salute lavoratori. Fondazione IRCCS CA Granda Ospedale Maggiore Policlinico

Dettagli

ANALISI DELLA SOPRAVVIVENZA

ANALISI DELLA SOPRAVVIVENZA ANALISI DELLA SOPRAVVIVENZA Prof. Giuseppe Verlato Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica Università degli Studi di Verona OBIETTIVI DELL ANALISI DELLA SOPRAVVIVENZA 1) STIMARE la funzione di sopravvivenza

Dettagli

AZIENDA OSPEDALIERA DI COSENZA

AZIENDA OSPEDALIERA DI COSENZA AZIENDA OSPEDALIERA DI COSENZA PERCORSO DIAGNOSTICO DELLA MALATTIA CELIACA Redazione Elaborazione Verifica Approvazione Gruppo di lavoro Verifica clinica: Giorno 01.03.2012 Marzo 2012 Microbiologia e Virologia

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1

Dettagli

I fattori di rischio di nefrotossicità post-trapianto possono sommariamente distinguersi in non modificabili e modificabili.

I fattori di rischio di nefrotossicità post-trapianto possono sommariamente distinguersi in non modificabili e modificabili. 1 I fattori di rischio di nefrotossicità post-trapianto possono sommariamente distinguersi in non modificabili e modificabili. I primi sono rappresentati dalle caratteristiche demografiche dei pazienti

Dettagli

Verifica. Tutto il quaderno di lavoro. Riferimento. Gli studenti svolgono la verifica. Compito. Foglio di esercizio Soluzione.

Verifica. Tutto il quaderno di lavoro. Riferimento. Gli studenti svolgono la verifica. Compito. Foglio di esercizio Soluzione. Livello 2 07 / Il sangue Informazione per gli insegnanti 1/6 Riferimento Tutto il quaderno di lavoro Compito Gli studenti svolgono la verifica. Materiale Soluzione Forma sociale Lavoro individuale Tempo

Dettagli

DM 2 novembre 2015 Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti Allegati V, VI, VII, VIII

DM 2 novembre 2015 Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti Allegati V, VI, VII, VIII DM 2 novembre 2015 Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti Allegati V, VI, VII, VIII Giancarlo Maria Liumbruno Direttore Centro Nazionale Sangue Istituto

Dettagli

4 Attualità. Martedì 5 febbraio 2013. Il dossier dell Aifa. Il dossier dell Aifa

4 Attualità. Martedì 5 febbraio 2013. Il dossier dell Aifa. Il dossier dell Aifa 4 Attualità Martedì 5 febbraio 2013 CAMPOBASSO. Gli italiani hanno acquistato, nei primi nove mesi del 2012, un totale di 1 miliardo e 368 milioni di confezioni di medicinali, per una media - ha calcolato

Dettagli

la storia di HER2 Citogenetica e biologia molecolare dei tumori mammari: implicazioni cliniche HER2: Human Epidermal Receptor

la storia di HER2 Citogenetica e biologia molecolare dei tumori mammari: implicazioni cliniche HER2: Human Epidermal Receptor Citogenetica e biologia molecolare dei tumori mammari: implicazioni cliniche la storia di HER2 V. Martin 28 giugno 2011 HER2: Human Epidermal Receptor HER2 e carcinoma mammario alias c-erb, ERBB2, HER-

Dettagli

La donazione di sangue: una scelta libera e consapevole. XVII Assemblea Annuale Soci Avis Comunale Cariati. 2 Aprile 2011 Dott. Domenico Lorenzo Urso

La donazione di sangue: una scelta libera e consapevole. XVII Assemblea Annuale Soci Avis Comunale Cariati. 2 Aprile 2011 Dott. Domenico Lorenzo Urso La donazione di sangue: una scelta libera e consapevole XVII Assemblea Annuale Soci Avis Comunale Cariati 2 Aprile 2011 Dott. Domenico Lorenzo Urso Nella relazione vengono esposti gli aspetti legislativi

Dettagli

Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008

Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008 Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008 1 Quali aspetti della menopausa possono essere divulgati come problemi di salute?

Dettagli

La rosolia nella donna in gravidanza

La rosolia nella donna in gravidanza La rosolia nella donna in gravidanza ROSOLIA Trasmissione materno-fetale Trasmissione transplacentare Nel corso della fase viremica con o senza manifestazioni cliniche L infezione fetale dopo reinfezione

Dettagli

Gestione del rischio KPC nella donazione e trapianto di organi

Gestione del rischio KPC nella donazione e trapianto di organi CNT Centro Nazionale Trapianti ISS 5 giugno 2012 Gestione del rischio KPC nella donazione e trapianto di organi Francesco Procaccio ISS-CNT - Roma Neuro ICU University City Hospital - Verona CNT Centro

Dettagli

LINEE GUIDA PER IL TRAPIANTO DI FEGATO DA DONATORE VIVENTE. (Ministero della Salute anno 2001)

LINEE GUIDA PER IL TRAPIANTO DI FEGATO DA DONATORE VIVENTE. (Ministero della Salute anno 2001) 2 Volume - Linee Guida e Protocolli LINEE GUIDA PER IL TRAPIANTO DI FEGATO DA DONATORE VIVENTE. (Ministero della Salute anno 2001) IL CONSIGLIO SUPERIORE DI SANITA' SEZIONE Il Vista la relazione del Dipartimento

Dettagli