La scala WISC III. La storia L interpretazione del test La clinica
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1 La scala WISC III La storia L interpretazione del test La clinica
2 David Wechsler ( )
3 Nasce in Romania 1896 La famiglia Wechsler emigra a New York nel 1902 Nel 1917 consegue la laurea in lettere (MA), con una tesi in psicopatologia sperimentale sulla memoria nella psicosi di Korsakoff (Psychological Bulletin, 2, ) Tra i suoi docenti: J.M. Cattell ( ), E.L. Thorndike ( )
4 Nel 1917 gli Usa si trovano nella necessità di reclutare molto rapidamente un esercito e di stabilirne i quadri. Per il reclutamento dei piloti venne costituito un comitato presieduto da Thorndike Un altro comitato si occupa della valutazione delle competenze professionali delle reclute: il Comitato Generale Medico dell esercito affida il compito di presiedere a R.M. Yerkes ( ) una specifica equipe composta da 24 psicologi civili.
5 La commissione era composta da H. Goddard, il traduttore della Scala Binet-Simon, L. Terman curatare della standardizzazione della StanfordBinet, Hayes che adattò la Stanford-Binet ai ciechi, A.S. Otis e al. Nasce da questo lavoro l Army Alpha Test e l Army Beta Test Nel 1919 viene fondata la Psychological Corporation, primo organismo di commercializzazione dei test.
6 Da questa esperienza il primo studio sull applicazione dei reattivi di efficienza Army Alpha consta di otto prove: 3. Ordini da comprendere ed eseguire 4. Ragionamento aritmetico 5. Piccoli problemi di buon senso 6. Discriminazione di due parole di senso uguale od opposto 7. Frasi in disordine da riordinare 8. Serie di cifre da completare 9. Analogie 10. Informazione generale
7 Wechsler assiste nella base di Camp Yaphank a Long Island, E.G. Boring ( ) alla valutazione della prima somministrazione dell Army Alpha Test Si forma in questo periodo anche come clinico Nell agosto 1919, congedato l esercito, si reca presso l University College di Londra, dove segue gli studi di K. Pearson e di Ch Spearman
8 Spearman fin dal 1904 aveva elaborato una originalissima concezione delle funzioni mentali dei due fattori : ogni prestazione dipende dalla cooperazione di due funzioni o fattori mentali indipendenti, uno generale (G) che agirebbe in tutte le prestazioni ed uno specifico (S), diverso per ogni prestazione In seguito, Wechsler riterrà un po semplicistica questa teoria. Da 1920 al 1922, frequenta l Università di Parigi Nel 1925 ottiene il Ph. D. Lavora come psicologo clinico presso il Dipartimento Psichiatrico Bellevue Hospital di New York ed assume l incarico di clinical professor presso l University College of Medicine di New York.
9 A partire dal 1934 lo sforzo professionale e scientifico di W. È diretto allo sviluppo ed alla stadardizzazione della scala di Intelligenza: The Bellevue-Wechsler Scale Form comincia a lavorare alla The Wechsler mental Ability Scale form B 1944, edizione di guerra; 1946 pubblicata per uso civile 1958, revisione completa della W-B, da cui deriva la WAIS e seg. WISC-R 1991 WISC-III
10 Caratteristiche della scala dal 1939 Offre contemporaneamente una misura generale di abilità e misure distinte per le scale verbale e di perfomance Punteggi riassuntivi, o QI, calcolati come punti standard in modo da avere le stesse caratteristiche distributive a tutte le età Il punteggio di ciascun subtest contribuisce in eguale misura al QI di ogni età
11 La concezione dell Intelligenza Può manifestarsi in molte forme, si tratta di un entità aggregata e globale la capacità dell individuo di agire con uno scopo, di pensare razionalmente e di confrontarsi efficacemente con il proprio ambiente (Wechsler, 1944; pag.3).
12 In Italia Orsini, 1986
13 Orsini e Picone, 2006 Si tratta della taratura dell adattamento italiano della terza edizione della Wechsler Intelligence Scale for Children Nel 1991la scala viene pubblicata negli Usa, nel 1992 in GB, nel 2006 in Italia. Il campione è costituito da 2200 soggetti (metà maschi e metà femmine); da 6,0,0 a 16,11 e 30 gg. Il calcolo dell età attribuisce ad un soggetto di 10 anni ogni bambino di età compresa tra 10 anni, 0 mesi e 0 giorni e 10 anni, 11 mesi e 30 giorni.
14 Il TEST S U B T E S T Verbale Informazione Somiglianze Ragionamento aritmetico Vocabolario Comprensione Memoria di cifre Performance Completamento di figure Cifrario Riordinamento di storie figurate Disegno con i cubi Ricostruzione di oggetti Ricerca di simboli Labirinti
15 Ordine di somministrazione Completamento di figure Informazione Cifrario Somiglianze Riordinamento di storie figurate Ragionamento aritmetico Disegno con i cubi Vocabolario Ricostruzione di oggetti Comprensione Ricerca di simboli Memoria di cifre Labirinti
16 WISC-r e WISC III a confronto
17 PROPRIETA PSICOMETRICHE DELLA WISC-III (1a)
18 PROPRIETA PSICOMETRICHE DELLA WISC-III (1b) frequenza di soggetti punteggio subtest Punti z
19 Le tabelle di QI Per ciascun soggetto è stata calcolata la somma dei punteggi ponderati dei 5 subtest verbali (eccetto memoria di cifre), dei 5 subtest di performance (eccetto Ricerca di simboli e Labirinti), dei 10 subtest della scala totale Delle tre distribuzioni sono state calcolate medie e dev.standard per tutti i soggetti (N=2200), trasformando dapprima i punti ponderati in punti z, quindi in punti standard lineari con M=100 e DS 15.
20 PROPRIETA PSICOMETRICHE DELLA WISC-III (2)
21 PROPRIETA PSICOMETRICHE DELLA WISC-III (3)
22 Attendibilità Con il metodo split-half: tuttti i subetst, eccetto Cifrario, Ricerca di simboli e Memoria Test - retest, da 3 a 15 giorni: Cifrario, Ricerca di simboli Memoria di cifre: split half per memoria in avanti e memoria all indietro, e poi l attendibilità di tutto il subtest.
23 PROPRIETA PSICOMETRICHE DELLA WISC-III (4)
24 PROPRIETA PSICOMETRICHE DELLA WISC-III (5) Errore standard di misura (ESM):Xi =Vi + ei ESM: sono stati calcolati in unità di punti ponderati per i subtest ed in unità di punti QI per i tre QI. E stato calcolato l errore standard medio di ciascun subtest e QI su tutte le età.
25 PROPRIETA PSICOMETRICHE DELLA WISC-III (6)
26 Stabilità del QI Autori Obiettivo Soggetti Esito Canivez,-Gary-L; Watkins,Marley (2001) Stabilità a lungo termine del QI tra studenti con varie disabilità 522 ss; intervallo test-retest 3 anni; RM, LD, disabilità emotiva QIT è un indice accettabile come misura di stabilità per i tre gruppi. Non lo sono gli indici fattoriali e i singoli subtest Truscott,Stephen-D; Frank,-AliciaJ (2001) Effetto Flynn in LD 171 ss con LD, 59 ss normali Non c è significativa differenza dell effetto Flynn in ss LD anche in relazione al genere, razza. Smith,-Teresa; Smith,-Billy-L; Bramlett,Ronald-K; Hicks,-Nancy (2000) Stabilità WISC III dopo tre anni in LD 54 scuole rurali (ss 6-16 anni) QIT non si modifica significativamente, nel campione. Tuttavia, il 20 % cambia il punteggio complessivo, il 33% almeno uno dei tre punteggi (QIT, QIV, QIP).
27 Analisi Fattoriale E una tecnica che permette di conoscere, attraverso lo studio dei coefficienti di correlazione tra un qualsivoglia numero di variabili, il legame tra le prove; le prove così raggruppate consentono di individuare un elemento sottostante l insieme di dati, così raggruppati, denominato fattore
28 La procedura dell AF Presa in esame della matrice delle correlazioni fra le variabili Calcolo della covarianze e delle comunanze Estrazione dei fattori
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30 AF SOLUZIONE A 2 FATTORI
31 Il calcolo del DAQI
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33 AF: SOLUZIONE A 3 FATTORI
34 AF: SOLUZIONE A 4 FATTORI
35 Fattori della WISC-III STUDI SUI DATI DEL CAMPIONE DI STANDARDIZZAZIONE Velocità di elaborazione (VE) Libertà dalla distraibilità (LD) Organizzazione percettiva (OP) Comprensione verbale (CV) Percentuale di varianza spiegata o eigenvalue: non riportata
36 I Quozienti di Deviazione Fattoriali La tecnica di calcolo consiste nel creare quattro somme di punti ponderati (PPCV, PPOP, PPLD, PPVE) Le quattro somme di punti ponderati vengono trasformate in punti z Successivamente in punti standard equivalenti con M=100 e DS=15 L attendibilità media del QDFCV (.94) non si discosta dal QIV (.95), così come il QDFOP (.90) dal QIP (.91).
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38 Il fattore g Viene calcolato attraverso una valutazione statistica basata sulla saturazione fattoriale Il primo fattore non ruotato dell analisi della componente principale come abilità generale (g) ed il quadrato di queste saturazioni come la proporzione di varianza di ciascun subetst attribuibile all intelligenza principale
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41 Come spiegare una bassa saturazione di MC rispetto al fattore g Questo è un dato presente in letteratura Il punteggio considera due prestazioni di memoria: lo span diretto e inverso (quest ultimo richiede un operazione da parte del soggetto di controllo della memoria di lavoro sul compito con informazioni specifiche). Si tratta dunque di due prestazioni diverse con diversa incidenza nella definizione dell intelligenza La prova quindi può essere considerata fondamentale per la comprensione di profili DSA, ma non per spiegare il fattore g.
42 Altre misure del controllo della ML sono presenti nei subtest Comprensione Disegno con cubi somiglianze
43 CONFRONTI IPSATIVI E il soggetto stesso che funge da unità di misura. Il metodo consiste nel confrontare il punteggio di ciascun subtest con la media di più subtest, cui partecipa il subtest stesso Scopo del confronto è quello di identificare i punti cognitivi di forza e di debolezza. Nella WISC-R: questo confronto veniva indicato come DAPP.
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