La scala WISC III. La storia L interpretazione del test La clinica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La scala WISC III. La storia L interpretazione del test La clinica"

Transcript

1 La scala WISC III La storia L interpretazione del test La clinica

2 David Wechsler ( )

3 Nasce in Romania 1896 La famiglia Wechsler emigra a New York nel 1902 Nel 1917 consegue la laurea in lettere (MA), con una tesi in psicopatologia sperimentale sulla memoria nella psicosi di Korsakoff (Psychological Bulletin, 2, ) Tra i suoi docenti: J.M. Cattell ( ), E.L. Thorndike ( )

4 Nel 1917 gli Usa si trovano nella necessità di reclutare molto rapidamente un esercito e di stabilirne i quadri. Per il reclutamento dei piloti venne costituito un comitato presieduto da Thorndike Un altro comitato si occupa della valutazione delle competenze professionali delle reclute: il Comitato Generale Medico dell esercito affida il compito di presiedere a R.M. Yerkes ( ) una specifica equipe composta da 24 psicologi civili.

5 La commissione era composta da H. Goddard, il traduttore della Scala Binet-Simon, L. Terman curatare della standardizzazione della StanfordBinet, Hayes che adattò la Stanford-Binet ai ciechi, A.S. Otis e al. Nasce da questo lavoro l Army Alpha Test e l Army Beta Test Nel 1919 viene fondata la Psychological Corporation, primo organismo di commercializzazione dei test.

6 Da questa esperienza il primo studio sull applicazione dei reattivi di efficienza Army Alpha consta di otto prove: 3. Ordini da comprendere ed eseguire 4. Ragionamento aritmetico 5. Piccoli problemi di buon senso 6. Discriminazione di due parole di senso uguale od opposto 7. Frasi in disordine da riordinare 8. Serie di cifre da completare 9. Analogie 10. Informazione generale

7 Wechsler assiste nella base di Camp Yaphank a Long Island, E.G. Boring ( ) alla valutazione della prima somministrazione dell Army Alpha Test Si forma in questo periodo anche come clinico Nell agosto 1919, congedato l esercito, si reca presso l University College di Londra, dove segue gli studi di K. Pearson e di Ch Spearman

8 Spearman fin dal 1904 aveva elaborato una originalissima concezione delle funzioni mentali dei due fattori : ogni prestazione dipende dalla cooperazione di due funzioni o fattori mentali indipendenti, uno generale (G) che agirebbe in tutte le prestazioni ed uno specifico (S), diverso per ogni prestazione In seguito, Wechsler riterrà un po semplicistica questa teoria. Da 1920 al 1922, frequenta l Università di Parigi Nel 1925 ottiene il Ph. D. Lavora come psicologo clinico presso il Dipartimento Psichiatrico Bellevue Hospital di New York ed assume l incarico di clinical professor presso l University College of Medicine di New York.

9 A partire dal 1934 lo sforzo professionale e scientifico di W. È diretto allo sviluppo ed alla stadardizzazione della scala di Intelligenza: The Bellevue-Wechsler Scale Form comincia a lavorare alla The Wechsler mental Ability Scale form B 1944, edizione di guerra; 1946 pubblicata per uso civile 1958, revisione completa della W-B, da cui deriva la WAIS e seg. WISC-R 1991 WISC-III

10 Caratteristiche della scala dal 1939 Offre contemporaneamente una misura generale di abilità e misure distinte per le scale verbale e di perfomance Punteggi riassuntivi, o QI, calcolati come punti standard in modo da avere le stesse caratteristiche distributive a tutte le età Il punteggio di ciascun subtest contribuisce in eguale misura al QI di ogni età

11 La concezione dell Intelligenza Può manifestarsi in molte forme, si tratta di un entità aggregata e globale la capacità dell individuo di agire con uno scopo, di pensare razionalmente e di confrontarsi efficacemente con il proprio ambiente (Wechsler, 1944; pag.3).

12 In Italia Orsini, 1986

13 Orsini e Picone, 2006 Si tratta della taratura dell adattamento italiano della terza edizione della Wechsler Intelligence Scale for Children Nel 1991la scala viene pubblicata negli Usa, nel 1992 in GB, nel 2006 in Italia. Il campione è costituito da 2200 soggetti (metà maschi e metà femmine); da 6,0,0 a 16,11 e 30 gg. Il calcolo dell età attribuisce ad un soggetto di 10 anni ogni bambino di età compresa tra 10 anni, 0 mesi e 0 giorni e 10 anni, 11 mesi e 30 giorni.

14 Il TEST S U B T E S T Verbale Informazione Somiglianze Ragionamento aritmetico Vocabolario Comprensione Memoria di cifre Performance Completamento di figure Cifrario Riordinamento di storie figurate Disegno con i cubi Ricostruzione di oggetti Ricerca di simboli Labirinti

15 Ordine di somministrazione Completamento di figure Informazione Cifrario Somiglianze Riordinamento di storie figurate Ragionamento aritmetico Disegno con i cubi Vocabolario Ricostruzione di oggetti Comprensione Ricerca di simboli Memoria di cifre Labirinti

16 WISC-r e WISC III a confronto

17 PROPRIETA PSICOMETRICHE DELLA WISC-III (1a)

18 PROPRIETA PSICOMETRICHE DELLA WISC-III (1b) frequenza di soggetti punteggio subtest Punti z

19 Le tabelle di QI Per ciascun soggetto è stata calcolata la somma dei punteggi ponderati dei 5 subtest verbali (eccetto memoria di cifre), dei 5 subtest di performance (eccetto Ricerca di simboli e Labirinti), dei 10 subtest della scala totale Delle tre distribuzioni sono state calcolate medie e dev.standard per tutti i soggetti (N=2200), trasformando dapprima i punti ponderati in punti z, quindi in punti standard lineari con M=100 e DS 15.

20 PROPRIETA PSICOMETRICHE DELLA WISC-III (2)

21 PROPRIETA PSICOMETRICHE DELLA WISC-III (3)

22 Attendibilità Con il metodo split-half: tuttti i subetst, eccetto Cifrario, Ricerca di simboli e Memoria Test - retest, da 3 a 15 giorni: Cifrario, Ricerca di simboli Memoria di cifre: split half per memoria in avanti e memoria all indietro, e poi l attendibilità di tutto il subtest.

23 PROPRIETA PSICOMETRICHE DELLA WISC-III (4)

24 PROPRIETA PSICOMETRICHE DELLA WISC-III (5) Errore standard di misura (ESM):Xi =Vi + ei ESM: sono stati calcolati in unità di punti ponderati per i subtest ed in unità di punti QI per i tre QI. E stato calcolato l errore standard medio di ciascun subtest e QI su tutte le età.

25 PROPRIETA PSICOMETRICHE DELLA WISC-III (6)

26 Stabilità del QI Autori Obiettivo Soggetti Esito Canivez,-Gary-L; Watkins,Marley (2001) Stabilità a lungo termine del QI tra studenti con varie disabilità 522 ss; intervallo test-retest 3 anni; RM, LD, disabilità emotiva QIT è un indice accettabile come misura di stabilità per i tre gruppi. Non lo sono gli indici fattoriali e i singoli subtest Truscott,Stephen-D; Frank,-AliciaJ (2001) Effetto Flynn in LD 171 ss con LD, 59 ss normali Non c è significativa differenza dell effetto Flynn in ss LD anche in relazione al genere, razza. Smith,-Teresa; Smith,-Billy-L; Bramlett,Ronald-K; Hicks,-Nancy (2000) Stabilità WISC III dopo tre anni in LD 54 scuole rurali (ss 6-16 anni) QIT non si modifica significativamente, nel campione. Tuttavia, il 20 % cambia il punteggio complessivo, il 33% almeno uno dei tre punteggi (QIT, QIV, QIP).

27 Analisi Fattoriale E una tecnica che permette di conoscere, attraverso lo studio dei coefficienti di correlazione tra un qualsivoglia numero di variabili, il legame tra le prove; le prove così raggruppate consentono di individuare un elemento sottostante l insieme di dati, così raggruppati, denominato fattore

28 La procedura dell AF Presa in esame della matrice delle correlazioni fra le variabili Calcolo della covarianze e delle comunanze Estrazione dei fattori

29

30 AF SOLUZIONE A 2 FATTORI

31 Il calcolo del DAQI

32

33 AF: SOLUZIONE A 3 FATTORI

34 AF: SOLUZIONE A 4 FATTORI

35 Fattori della WISC-III STUDI SUI DATI DEL CAMPIONE DI STANDARDIZZAZIONE Velocità di elaborazione (VE) Libertà dalla distraibilità (LD) Organizzazione percettiva (OP) Comprensione verbale (CV) Percentuale di varianza spiegata o eigenvalue: non riportata

36 I Quozienti di Deviazione Fattoriali La tecnica di calcolo consiste nel creare quattro somme di punti ponderati (PPCV, PPOP, PPLD, PPVE) Le quattro somme di punti ponderati vengono trasformate in punti z Successivamente in punti standard equivalenti con M=100 e DS=15 L attendibilità media del QDFCV (.94) non si discosta dal QIV (.95), così come il QDFOP (.90) dal QIP (.91).

37

38 Il fattore g Viene calcolato attraverso una valutazione statistica basata sulla saturazione fattoriale Il primo fattore non ruotato dell analisi della componente principale come abilità generale (g) ed il quadrato di queste saturazioni come la proporzione di varianza di ciascun subetst attribuibile all intelligenza principale

39

40

41 Come spiegare una bassa saturazione di MC rispetto al fattore g Questo è un dato presente in letteratura Il punteggio considera due prestazioni di memoria: lo span diretto e inverso (quest ultimo richiede un operazione da parte del soggetto di controllo della memoria di lavoro sul compito con informazioni specifiche). Si tratta dunque di due prestazioni diverse con diversa incidenza nella definizione dell intelligenza La prova quindi può essere considerata fondamentale per la comprensione di profili DSA, ma non per spiegare il fattore g.

42 Altre misure del controllo della ML sono presenti nei subtest Comprensione Disegno con cubi somiglianze

43 CONFRONTI IPSATIVI E il soggetto stesso che funge da unità di misura. Il metodo consiste nel confrontare il punteggio di ciascun subtest con la media di più subtest, cui partecipa il subtest stesso Scopo del confronto è quello di identificare i punti cognitivi di forza e di debolezza. Nella WISC-R: questo confronto veniva indicato come DAPP.

Diverse teorie dell intelligenza

Diverse teorie dell intelligenza Diverse teorie dell intelligenza Principali orientamenti teorici: Teorie UNITARIE: centralità del pensiero logico Teorie GLOBALI-EVOLUTIVE: funzioni mentali che si sviluppano con l età(es: Piaget) Teorie

Dettagli

Caratteristiche della WISC-III, somministrazione e scoring, osservazioni per l utilizzo in ambito clinico

Caratteristiche della WISC-III, somministrazione e scoring, osservazioni per l utilizzo in ambito clinico dalla WISC-R alla WISC III Padova, 27 Aprile 2007 Caratteristiche della WISC-III, somministrazione e scoring, osservazioni per l utilizzo in ambito clinico C. Vio, M. L. Tretti la WISC-III, rispetto alle

Dettagli

Indice. Introduzione. Verso il cambiamento 5. Il razionale sotteso alle innovazioni 13. Innovazioni nell architettura della Scala 29

Indice. Introduzione. Verso il cambiamento 5. Il razionale sotteso alle innovazioni 13. Innovazioni nell architettura della Scala 29 Indice Introduzione XIII Parte prima Dalla Scala Wechsler-Bellevue alla WAIS-IV Verso il cambiamento 5 L eredità della WAIS-R 6 La WAIS-III: l inizio del cambiamento 8 Il razionale sotteso alle innovazioni

Dettagli

WISC-III: III: il calcolo dei punteggi

WISC-III: III: il calcolo dei punteggi WISC-III: III: il calcolo dei punteggi Il calcolo dei punteggi_1 1. Si calcolano e si annotano nella prima colonna del frontespizio i punteggi grezzi ottenuti per ciascuna prova N.B.: la modalitàdi attribuzione

Dettagli

Sulle orme del Dott. Savarino. «La sfida non è l ostacolo, ma la volontà di riuscire»

Sulle orme del Dott. Savarino. «La sfida non è l ostacolo, ma la volontà di riuscire» Sulle orme del Dott. Savarino «La sfida non è l ostacolo, ma la volontà di riuscire» Bambini con Bisogni Educativi Speciali (BES) Profili cognitivi Borderline Intelligenza: una definizione «Intelligenza,

Dettagli

Indice. Introduzione. Il razionale sotteso all evoluzione delle Scale WISC Introduzione 3 Bambini e realtà clinica 5. L evoluzione degli strumenti 15

Indice. Introduzione. Il razionale sotteso all evoluzione delle Scale WISC Introduzione 3 Bambini e realtà clinica 5. L evoluzione degli strumenti 15 Indice Introduzione XIII Parte prima Il razionale sotteso all evoluzione delle Scale WISC Introduzione 3 Bambini e realtà clinica 5 Quali modelli psicopatologici per i bambini 5 Un modo diverso di considerare

Dettagli

WPPSI-III. La Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence -Terza Edizione (WPPSI III) è uno strumento clinico di somministrazione individuale

WPPSI-III. La Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence -Terza Edizione (WPPSI III) è uno strumento clinico di somministrazione individuale La Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence -Terza Edizione Dott.ssa Tiziana Serra WPPSI- La Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence -Terza Edizione (WPPSI III) è uno strumento

Dettagli

Dott Laura Angelini Neuropsicologa, Psicoterapeuta Docente del corso Valutazione testistica in Psicologia Cognitiva DISPUTER, UNICH

Dott Laura Angelini Neuropsicologa, Psicoterapeuta Docente del corso Valutazione testistica in Psicologia Cognitiva DISPUTER, UNICH Dott Laura Angelini Neuropsicologa, Psicoterapeuta Docente del corso Valutazione testistica in Psicologia Cognitiva DISPUTER, UNICH WAIS-IV Wechsler Adult Scale of Intelligence (Quarta Edizione) Test clinico

Dettagli

Indice. Premessa pag. 11

Indice. Premessa pag. 11 Indice Premessa pag. 11 1. I test nella pratica psicologica» 13 1. Definizione di test psicologico» 13 2. Lineamenti sullo sviluppo storico dei test psicologici» 13 3. La misura nell'ottica della "teoria

Dettagli

20/05/2017. Dott.ssa Tiziana Serra WAIS 1955 WAIS-R 1981 WAIS-III 1997 WAIS-IV 2008 (2014)

20/05/2017. Dott.ssa Tiziana Serra WAIS 1955 WAIS-R 1981 WAIS-III 1997 WAIS-IV 2008 (2014) WAIS-IVIV Introduzione Dott.ssa Tiziana Serra WAIS-IVIV WAIS 1955 WAIS-R 1981 WAIS-III 1997 WAIS-IV 2008 (2014) 1 La nuova Wais-IV La Wechsler Adult Intelligence Scale Fourth Edition (WAIS-IV) è uno strumento

Dettagli

WISC Wechsler D. 1949 WISC-R Wechsler D. 1974 WISC-III 1991 WISC-IV 2003. Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence (WPPSI)

WISC Wechsler D. 1949 WISC-R Wechsler D. 1974 WISC-III 1991 WISC-IV 2003. Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence (WPPSI) WISC Wechsler D. 1949 WISC-R Wechsler D. 1974 WISC-III 1991 WISC-IV 2003 Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence (WPPSI) Scala Wechsler WISC (1949) 1956 Falorni, M. L. WISC-R (1974) 1986 Rubini,

Dettagli

L INTELLIGENZA FONTI: CLEMENTE DANIELI: LA MENTE E L ALBERO BINAZZI TUCCI: SCIENZE SOCIALI

L INTELLIGENZA FONTI: CLEMENTE DANIELI: LA MENTE E L ALBERO BINAZZI TUCCI: SCIENZE SOCIALI L INTELLIGENZA FONTI: CLEMENTE DANIELI: LA MENTE E L ALBERO BINAZZI TUCCI: SCIENZE SOCIALI PENSARE O NON PENSARE? NON SI PUO NON PENSARE MA COSA C E NEL NOSTRO PENSIERO? CONCETTI COS E UN CONCETTO? OGNI

Dettagli

Ognuno è un GENIO. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà l intera vita a CREDERSI STUPIDO Albert

Ognuno è un GENIO. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà l intera vita a CREDERSI STUPIDO Albert Ognuno è un GENIO. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà l intera vita a CREDERSI STUPIDO Albert Einstein OBIETTIVO IDENTIFICARE LA DIFFERENZA TRA DISTURBO

Dettagli

LA LETTURA DELLA DIAGNOSI. LA LETTURA DELLA DIAGNOSI 10 Ottobre 2013

LA LETTURA DELLA DIAGNOSI. LA LETTURA DELLA DIAGNOSI 10 Ottobre 2013 LA LETTURA DELLA DIAGNOSI 10 Ottobre 2013 1. Introduzione Scopo della relazione clinica è fornire un quadro completo attraverso informazioni provenienti dal bambino, dai genitori e dagli insegnanti e dal

Dettagli

David Wechsler (Adattamento italiano: Aristide Saggino, Giacomo Stella, Claudio Vio) Nominativo: Codice questionario: Data della prova:

David Wechsler (Adattamento italiano: Aristide Saggino, Giacomo Stella, Claudio Vio) Nominativo: Codice questionario: Data della prova: David Wechsler (Adattamento italiano: Aristide Saggino, Giacomo Stella, Claudio Vio) RAPPORTO GRAFICO Nominativo: Codice questionario: Data della prova: Codice cliente: Giovanna Verdi 75NG2IF1 27/02/2019

Dettagli

Compiti con i DSA? Mai più Difficoltà!!!

Compiti con i DSA? Mai più Difficoltà!!! Compiti con i DSA? Mai più Difficoltà!!! Corso di formazione per educatori Relatori: -Dott.ssa Franceschini Cristina, Pedagogista -Dott.ssa Ginocchio Chiara, Psicologa Ognuno è un GENIO. Ma se si giudica

Dettagli

Definizione e cenni di epidemiologia

Definizione e cenni di epidemiologia Capitolo 1 Definizione e cenni di epidemiologia Definizione Il DSM-IV definiva il Funzionamento Intellettivo Limite (FIL) come il quoziente intellettivo (IQ) compreso tra 71 e 84 (tra -2 e -1 deviazioni

Dettagli

USO DI TEST PSICOMETRICI ADEGUATI PER VALUTARE I PROCESSI DI APPRENDIMENTO DEL SOGGETTO IPOVEDENTE

USO DI TEST PSICOMETRICI ADEGUATI PER VALUTARE I PROCESSI DI APPRENDIMENTO DEL SOGGETTO IPOVEDENTE USO DI TEST PSICOMETRICI ADEGUATI PER VALUTARE I PROCESSI DI APPRENDIMENTO DEL SOGGETTO IPOVEDENTE DOTT.SSA CAROLINA CASSAR, PHD TUTOR: PROF. FRANCO LUCCHESE CO-TUTOR: PROF.SSA RENATA TAMBELLI Test d intelligenza

Dettagli

Presentazione dell edizione italiana Prefazione xix Ringraziamenti xxii Glossario dei simboli xxiii

Presentazione dell edizione italiana Prefazione xix Ringraziamenti xxii Glossario dei simboli xxiii Sommario Presentazione dell edizione italiana Prefazione xix Ringraziamenti xxii Glossario dei simboli xxiii xv Parte I Statistica descrittiva 1 Capitolo 1 Introduzione 3 Perché studiare statistica? 4

Dettagli

TESI: Contributo alla taratura italiana della WISC IV: analisi dei subtest di performance. Candidata Valentina Moraca Matr.

TESI: Contributo alla taratura italiana della WISC IV: analisi dei subtest di performance. Candidata Valentina Moraca Matr. FACOLTA DÌ PSICOLOGIA 1 Corso di laurea: Intervento e modelli psicologici nello sviluppo e nell invecchiamento TESI: Contributo alla taratura italiana della WISC IV: analisi dei subtest di performance

Dettagli

Intelligenza. Germano Rossi ISSR 2011/12

Intelligenza. Germano Rossi ISSR 2011/12 Intelligenza Germano Rossi ISSR 2011/12 Intelligenza Il concetto di intelligenza è stato ed è uno dei più controversi della storia della In realtà è anche difficile definire l intelligenza perché dipende

Dettagli

Psicologia dello Sviluppo Cognitivo (LABORATORIO) 1 lezione Elena Gandolfi

Psicologia dello Sviluppo Cognitivo (LABORATORIO) 1 lezione Elena Gandolfi Psicologia dello Sviluppo Cognitivo (LABORATORIO) 1 lezione Elena Gandolfi L intelligenza Cos è l intelligenza? Non è un abilità cognitiva unitaria Non è un abilità cognitiva generale Non è innata Non

Dettagli

TEST COGNITIVO: WISC IV

TEST COGNITIVO: WISC IV TEST COGNITIVO: WISC IV Per determinare QI (=Quoziente intellettivo) Il test può essere somministrato dai 6 anni ai 16 anni e 11 mesi Il punteggio relativo ad un funzionamento cognitivo nella norma varia

Dettagli

LA VALUTAZIONE PSICOMETRICA

LA VALUTAZIONE PSICOMETRICA LA VALUTAZIONE PSICOMETRICA PRIMO LIVELLO: APPROFONDIMENTO DIAGNOSTICO SECONDO LIVELLO: APPROFONDIMENTO FUNZIONALE MIRATO ALL INTERVENTO VALUTAZIONE COGNITIVA (TEST DI LIVELLO) VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA

Dettagli

CAMBIAMENTI DI PROSPETTIVA NELL ANALISI DELLE DISABILITA

CAMBIAMENTI DI PROSPETTIVA NELL ANALISI DELLE DISABILITA CAMBIAMENTI DI PROSPETTIVA NELL ANALISI DELLE DISABILITA RIDUZIONE DELL IMPORTANZA DEL Q.I. NECESSITA DI MODELLI ECOLOGICO- COMPORTAMENTALI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA DI VITA NECESSITA DI UN ACCORDO CONDIVISO

Dettagli

SECONDA LEZIONE LA VALUTAZIONE DELL INTELLIGENZA. Grazia Spitoni Teorie Tecniche dei Test

SECONDA LEZIONE LA VALUTAZIONE DELL INTELLIGENZA. Grazia Spitoni Teorie Tecniche dei Test SECONDA LEZIONE LA VALUTAZIONE DELL INTELLIGENZA Grazia Spitoni Teorie Tecniche dei Test 2013 0 L intelligenza In psicologia il termine intelligenza indica la capacità di acquisire conoscenze da poter

Dettagli

Discussione Casi Clinici

Discussione Casi Clinici Discussione Casi Clinici Dott.ssa Valentina Bravoco master.dsa@unipv.it Laboratorio di Psicologia dell Apprendimento - Pavia Valutazione 1^ parte Leo: 13 anni e 3 mesi, maschio, II media, mancino. Dal

Dettagli

LA WISC-IV IN UN GRUPPO DI SOGGETTI CON DSA

LA WISC-IV IN UN GRUPPO DI SOGGETTI CON DSA LA WISC-IV IN UN GRUPPO DI SOGGETTI CON DSA XXII Congresso Nazionale AIRIPA Pordenone, 26 ottobre 2013 Dott.ssa Stefania Brotto Ulss 15 Alta Padovana Prof. Arturo Orsini Università La Sapienza - Roma Obiettivo

Dettagli

Prefazione Ringraziamenti

Prefazione Ringraziamenti Prefazione Ringraziamenti Autori Connect XIII XVII XIX XXI Capitolo 1 La misura dell anima 1 1.1 Misurare in psicologia 1 1.1.1 Peculiarità della misura in psicologia 2 1.1.2 L errore nella misura in psicologia

Dettagli

misurazione dell intelligenza

misurazione dell intelligenza DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione! Paola Magnano paola.magnano@unikore.it misurazione dell intelligenza alcune riflessioni sul concetto di intelligenza Intelligenza generale, determinata e misurata oggettivamente

Dettagli

Modelli e procedure per l educazione degli adulti

Modelli e procedure per l educazione degli adulti CdL SEAFC a.a. 2016-2017 II semestre Pedagogia sperimentale. Modelli e procedure per l educazione degli adulti francesco.agrusti@uniroma3.it Che cosa faremo Impostazione di un archivio di dati Pulizia

Dettagli

INTERPRETAZIONE CLINICA DELLA SCALA DI INTELLIGENZA WISC-IV

INTERPRETAZIONE CLINICA DELLA SCALA DI INTELLIGENZA WISC-IV INTERPRETAZIONE CLINICA DELLA SCALA DI INTELLIGENZA WISC-IV Il Corso si propone di far acquisire conoscenze teoriche e capacità pratiche relative alla somministrazione e all interpretazione della scala,

Dettagli

IL WISC - IV e l APC COMPENDIO de: Alto potenziale cognitivo a scuola. Appunti ed approfondimenti ad uso degli operatori scolastici.

IL WISC - IV e l APC COMPENDIO de: Alto potenziale cognitivo a scuola. Appunti ed approfondimenti ad uso degli operatori scolastici. IL WISC - IV e l APC COMPENDIO de: Alto potenziale cognitivo a scuola. Appunti ed approfondimenti ad uso degli operatori scolastici. Brevi appunti Giovanni Galli, giugno 2014 (aggiornato 2017) Psicologo,

Dettagli

Test COGNITIVI: l esempio delle Scale Wechsler

Test COGNITIVI: l esempio delle Scale Wechsler Test COGNITIVI: l esempio delle Scale Wechsler Le scale di intelligenza Wechsler rientrano nella categoria dei test cognitivi, strutturati e studiati per l analisi e la quantificazione del livello cognitivo.

Dettagli

Nuovi modelli di Funzioni Esecutive in età evolutiva: studio su un campione con Disturbo da Deficit di Attenzione ed Iperattività

Nuovi modelli di Funzioni Esecutive in età evolutiva: studio su un campione con Disturbo da Deficit di Attenzione ed Iperattività Università degli Studi di Milano-Bicocca Dipartimento di Psicologia Nuovi modelli di Funzioni Esecutive in età evolutiva: studio su un campione con Disturbo da Deficit di Attenzione ed Iperattività Dott.

Dettagli

PROBABILITÀ ELEMENTARE

PROBABILITÀ ELEMENTARE Prefazione alla seconda edizione XI Capitolo 1 PROBABILITÀ ELEMENTARE 1 Esperimenti casuali 1 Spazi dei campioni 1 Eventi 2 Il concetto di probabilità 3 Gli assiomi della probabilità 3 Alcuni importanti

Dettagli

Elementi di Psicometria

Elementi di Psicometria Elementi di Psicometria 7-Punti z e punti T vers. 1.0a (21 marzo 2011) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca 2010-2011 G. Rossi (Dip. Psicologia)

Dettagli

LEGGERE UNA DIAGNOSI DI DSA

LEGGERE UNA DIAGNOSI DI DSA LEGGERE UNA DIAGNOSI DI DSA COSA SONO I DSA? Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento: ci si riferisce ai soli disturbi delle abilità Scolastiche,in particolare ai disturbi denominati Dislessia, Disortografia,

Dettagli

Standardizzazione italiana del Bonn Test of Statement Suggestibility BTSS

Standardizzazione italiana del Bonn Test of Statement Suggestibility BTSS Università IUSVE Dipartimento di Psicologia Centro Universitario di Studi e Ricerche in Scienze Criminologiche e Vittimologia (SCRIVI) Standardizzazione italiana del Bonn Test of Statement Suggestibility

Dettagli

Matrici di Raven (PM47)

Matrici di Raven (PM47) Matrici di Raven (PM47) Matrici di Raven (PM47) Matrici di Raven (PM47) Matrici di Raven (PM38) TRA I TEST DI TIPICA PERFORMANCE Test proiettivi Test self-report di personalità Questionari psichiatrici

Dettagli

Psicometria. dott. Andrea Greco Ricevimento studenti: mercoledì, orario 15-17

Psicometria. dott. Andrea Greco Ricevimento studenti: mercoledì, orario 15-17 Psicometria dott. Andrea Greco andrea.greco@unibg.it Ricevimento studenti: mercoledì, orario 15-17 Calendario delle lezioni La lezione del 17/04/2018 è sospesa e sarà recuperata in data da destinarsi Programma

Dettagli

ANALISI AFFIDABILITÀ SCALE

ANALISI AFFIDABILITÀ SCALE RICERCA CONGIUNTA NEL SETTORE DELLA MISURA DELLA SODDISFAZIONE DEGLI UTENTI DEI SITI E DEI SERVIZI ON LINE DELLE AMMINISTRAZIONI E PER LA PREDISPOSIZIONE DI UNO STRUMENTO DI RILEVAZIONE DELLA CUSTOMER

Dettagli

L'analisi bivariata (analisi della varianza e correlazione) Prof. Stefano Nobile. Corso di Metodologia della ricerca sociale

L'analisi bivariata (analisi della varianza e correlazione) Prof. Stefano Nobile. Corso di Metodologia della ricerca sociale L'analisi bivariata (analisi della varianza e correlazione) Prof. Stefano Nobile Corso di Metodologia della ricerca sociale L analisi della varianza (ANOVA) La tecnica con cui si esplorano le relazioni

Dettagli

PRESENTAZIONE TEST CHE VALUTANO FUNZIONI ESECUTIVE

PRESENTAZIONE TEST CHE VALUTANO FUNZIONI ESECUTIVE WHO COLLABORATING CENTRE FOR RESEARCH, SERVICE EVALUATION AND TRAINING IN MENTAL HEALTH Programma Strategico PRESENTAZIONE TEST CHE VALUTANO FUNZIONI ESECUTIVE FUNZIONI ESECUTIVE Le funzioni esecutive

Dettagli

Misurazione e attendibilità

Misurazione e attendibilità Misurazione e attendibilità I problemi di misurazione degli oggetti di studio sono comuni a tutte le discipline scientifiche. In psicologia il problema e solo più evidente, non più grave. I costrutti che

Dettagli

OSSERVAZIONE DIAGNOSI

OSSERVAZIONE DIAGNOSI Quando persistono difficoltà negli apprendimenti nonostante percorsi di potenziamento scolastico. OSSERVAZIONE DIAGNOSI 18-8-2012 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA n 192 ART.2 CRITERI qualitativi

Dettagli

Comprendere i fenomeni vuol dire studiare le relazioni tra 2 o più variabili. Esiste un legame tra le variabili?

Comprendere i fenomeni vuol dire studiare le relazioni tra 2 o più variabili. Esiste un legame tra le variabili? Comprendere i fenomeni vuol dire studiare le relazioni tra 2 o più variabili. Esiste un legame tra le variabili? Quale tipo di legame? Quanto forte? Siamo sicuri che non sia dovuto al caso? Tutti i modelli

Dettagli

Tutta la scienza è fondata sulle misure (Helmholtz)

Tutta la scienza è fondata sulle misure (Helmholtz) Tutta la scienza è fondata sulle misure (Helmholtz) L acquisizione di una osservazione come DATO SCIENTIFICO richiede che : osserviamo un fenomeno lo quantifichiamo correttamente lo confrontiamo con altri

Dettagli

Modelli e procedure per l educazione degli adulti

Modelli e procedure per l educazione degli adulti CdL SEAFC a.a. 2015-2016 II semestre Pedagogia sperimentale. Modelli e procedure per l educazione degli adulti francesco.agrusti@uniroma3.it Benvenuti! Io sono Francesco Agrusti mail:: francesco.agrusti@uniroma3.it

Dettagli

Psicometria con Laboratorio di SPSS 2

Psicometria con Laboratorio di SPSS 2 Psicometria con Laboratorio di SPSS 2 Coerenza interna Materiale di G.B. Flebus, integrato (v. 1.0, 18 aprile 2018) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

Associazione fra componenti dell intelligenza misurate con le scale Wechsler e comprensione del testo in una popolazione clinica

Associazione fra componenti dell intelligenza misurate con le scale Wechsler e comprensione del testo in una popolazione clinica R I C E R C H E Associazione fra componenti dell intelligenza misurate con le scale Wechsler e comprensione del testo in una popolazione clinica Renzo Tucci (Centro Regionale Specializzato per i DSA, Azienda

Dettagli

Tecniche statistiche di analisi del cambiamento

Tecniche statistiche di analisi del cambiamento Tecniche statistiche di analisi del cambiamento 07-Anova con covariata (vers. 1.0, 3 dicembre 2015) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca 2015-16

Dettagli

LEITER. QI Breve QI Completo Punteggi composti Punteggi di crescita Punteggi diagnostici Età equivalente. Profilo cognitivo

LEITER. QI Breve QI Completo Punteggi composti Punteggi di crescita Punteggi diagnostici Età equivalente. Profilo cognitivo LEITER-R LEITER INTERNATIONAL PERFORMANCE SCALE-REVISEDEVISED INDICI Dott.ssa Tiziana Serra Psicologa, Psicoterapeuta INDICI DIAGNOSTICI QI Breve QI Completo Punteggi composti Punteggi di crescita Punteggi

Dettagli

Prova Pratica di Statistica I+II - Prof. M. Romanazzi

Prova Pratica di Statistica I+II - Prof. M. Romanazzi 1 Università di Venezia - Corso di Statistica I + II (Cb-Ga) Prova Pratica di Statistica I+II - Prof. M. Romanazzi 3 Giugno 2008 Cognome e Nome............................................ N. Matricola............

Dettagli

Nota dell editore Presentazione

Nota dell editore Presentazione Autori Nota dell editore Presentazione XI XIII XV 1 Conoscenze preliminari per l osservazione biostatistica 1 Variabilità biologica e implicazioni statistiche 1 Variabili e costanti 2 Concetto di misura

Dettagli

MISURE DI DISPERSIONE

MISURE DI DISPERSIONE MISURE DI DISPERSIONE 78 MISURE DI DISPERSIONE Un insieme di dati numerici può essere sintetizzato da alcuni valori tipici, che indicano il grado di variabilità dei dati stessi. Grado di Variabilità o

Dettagli

MEMORIA DI LAVORO E DIFFICOLTA DI LETTURA: UN CONFRONTO TRA DISLESSICI PURI E DISLESSICI CON DIFFICOLTA ARITMETICHE

MEMORIA DI LAVORO E DIFFICOLTA DI LETTURA: UN CONFRONTO TRA DISLESSICI PURI E DISLESSICI CON DIFFICOLTA ARITMETICHE MEMORIA DI LAVORO E DIFFICOLTA DI LETTURA: UN CONFRONTO TRA DISLESSICI PURI E DISLESSICI CON DIFFICOLTA ARITMETICHE E. Virgili, C. Tonzar Istituto di Psicologia, Università di Urbino INTRODUZIONE Diverse

Dettagli

Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea in Servizio sociale. Compito di Statistica del 7/1/2003

Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea in Servizio sociale. Compito di Statistica del 7/1/2003 Compito di Statistica del 7/1/2003 I giovani addetti all agricoltura in due diverse regioni sono stati classificati per età; la distribuzione di frequenze congiunta è data dalla tabella seguente Età in

Dettagli

INDICE PARTE METODOLOGICA

INDICE PARTE METODOLOGICA INDICE PARTE METODOLOGICA 1. Il processo di ricerca 1.1.Individuazione di un problema e formulazione delle ipotesi 1.2.Individuazione e definizione operativa delle variabili 1.2.1. Le variabili definite

Dettagli

WISC-IV USO E INTERPRETAZIONE CLINICA e COGNITIVA

WISC-IV USO E INTERPRETAZIONE CLINICA e COGNITIVA WISC-IV USO E INTERPRETAZIONE CLINICA e COGNITIVA CORSO TEORICO- PRATICO 16 ORE 16 crediti E.C.M. III EDIZIONE 27 e 28 GIUGNO 2015 TORINO III EDIZIONE 19 e 20 SETTEMBRE 2015 MILANO In collaborazione con

Dettagli

2. INDICI DI DISCRIMINAZIONE 3. STUDIO DELLA DIMENSIONALITA DI UN TEST

2. INDICI DI DISCRIMINAZIONE 3. STUDIO DELLA DIMENSIONALITA DI UN TEST L ATTENDIBILITA DI UN TEST: 1. FORME PARALLELE 2. TEST-RETEST 3. SPLIT HALF 4. COEFFICIENTI DI COERENZA INTERNA L ANALISI DEGLI ITEM: 1. INDICI DI DIFFICOLTA 2. INDICI DI DISCRIMINAZIONE 3. STUDIO DELLA

Dettagli

Psicometria con Laboratorio di SPSS 2

Psicometria con Laboratorio di SPSS 2 Psicometria con Laboratorio di SPSS 2 Esempio di fattoriale esplorativa (v. 1.1, 12 aprile 2018) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca 2017-18

Dettagli

Tutta la scienza è fondata sulle misure (Helmholtz)

Tutta la scienza è fondata sulle misure (Helmholtz) Tutta la scienza è fondata sulle misure (Helmholtz) L acquisizione di una osservazione come DATO SCIENTIFICO richiede che : osserviamo un fenomeno lo quantifichiamo correttamente lo confrontiamo con altri

Dettagli

DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITÀ

DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITÀ DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITÀ VII Congresso Nazionale Padova 14-16 maggio 2009 PRODUZIONE DI IDEE E PIANIFICAZIONE NELL ESPRESSIONE SCRITTA IN BAMBINI CON CARATTERISTICHE DDAI Gallani

Dettagli

per togliere l influenza di un fattore es.: quoziente di mortalità = morti / popolazione

per togliere l influenza di un fattore es.: quoziente di mortalità = morti / popolazione Rapporti statistici di composizione la parte rispetto al tutto percentuali di derivazione per togliere l influenza di un fattore es.: quoziente di mortalità = morti / popolazione di frequenza (tassi) rapporti

Dettagli

L INTELLIGENZA E I DSA

L INTELLIGENZA E I DSA A.A. 2017-2018 Corso Disturbi Specifici dell Apprendimento Docente Elena Bortolotti L INTELLIGENZA E I DSA Premessa A SCUOLA percezione di aumento di difficoltà nelle classi 2-3% disabilità certificate

Dettagli

5. Nei grafici, l asse orizzontale è chiamato a). e l asse verticale è chiamato b)..

5. Nei grafici, l asse orizzontale è chiamato a). e l asse verticale è chiamato b).. VERIFICA N. 1 1. In un campione di 30 donne, 6 sono casalinghe, 12 in cerca di occupazione, 8 impiegate e 4 libere professioniste. a) Le variabili considerate sono il genere e la professione (V, F); b)

Dettagli

ESEMPI DI DOMANDE PER LA PROVA SCRITTA DI STATISTICA SOCIALE

ESEMPI DI DOMANDE PER LA PROVA SCRITTA DI STATISTICA SOCIALE ESERCITAZIONE DI FINE CORSO ESEMPI DI DOMANDE PER LA PROVA SCRITTA DI STATISTICA SOCIALE 1. Si prenda in esame la seguente tabella che riporta la suddivisione di una popolazione femminile per titolo di

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 05-Deviazione standard e punteggi z vers. 1.1 (22 ottobre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

FAC SIMILE COMPITO II MODULO

FAC SIMILE COMPITO II MODULO FAC SIMILE COMPITO II MODULO NB: PER TUTTI GLI ESERCIZI E OBBLIGAORIO IL DISEGNO (indicando area di accettazione e rifiuto di H 0 ) E UN COMMENTO FINALE SPECICO SUI RISULTATI ESERCIZIO - TEST PER CAMPIONE

Dettagli

Teoria e tecniche dei test DIMENSIONALITA DI UN TEST DIMENSIONALITA DI UN TEST (2) 03/04/2012. Lezione 7 DIMENSIONALITA e ATTENDIBILITA

Teoria e tecniche dei test DIMENSIONALITA DI UN TEST DIMENSIONALITA DI UN TEST (2) 03/04/2012. Lezione 7 DIMENSIONALITA e ATTENDIBILITA Teoria e tecniche dei test Lezione 7 DIMENSIONALITA e ATTENDIBILITA DIMENSIONALITA DI UN TEST Una domanda cruciale da porsi nella fase di messa a punto di un test riguarda la sua dimensionalità. La tecnica

Dettagli

Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 1-Panoramica delle tecniche: Spiegazione intuitiva vers. 1.1 (vers. 1.1, 14 marzo 2018) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università

Dettagli

Teoria e tecniche dei test

Teoria e tecniche dei test Teoria e tecniche dei test Lezione 5 METODI DI COSTRUZIONE DEI TEST PSICOLOGICI IL PROCESSO DI COSTRUZIONE DI UN TEST Il processo di costruzione di un test può essere diviso in 6 passi: 1) Determinazione

Dettagli

Capitolo 11. Intelligenza. Copyright 2010 Allyn & Bacon

Capitolo 11. Intelligenza. Copyright 2010 Allyn & Bacon Capitolo 11 Intelligenza Intelligenza 1. Intelligenza: globale o multi-componente? 2. La valutazione dell intelligenza 3. I ruoli dell ereditarietà e dell ambiente Il concetto di intelligenza Cos è l intelligenza?

Dettagli

ESERCITAZIONE N. 2. a) Considerando la variabile Punteggio di autoritarismo, calcolare: 1) la media 2) la mediana

ESERCITAZIONE N. 2. a) Considerando la variabile Punteggio di autoritarismo, calcolare: 1) la media 2) la mediana ESERCITAZIONE N.1 La seguente tabella si riferisce alla tabulazione dei dati relativi a 16 soggetti, per le variabili "Scolarità" (in anni), "Livello socio economico" e "Punteggio di autoritarismo", valutato

Dettagli

INDICATORI DI TENDENZA CENTRALE

INDICATORI DI TENDENZA CENTRALE Psicometria (8 CFU) Corso di laurea triennale INDICATORI DI TENDENZA CENTRALE Torna alla pri ma pagina INDICATORI DI TENDENZA CENTRALE Consentono di sintetizzare un insieme di misure tramite un unico valore

Dettagli

C.I.S.S.P.A.T. Certa di farvi cosa gradita Vi informo che sarà di prossima attivazione il Corso su:

C.I.S.S.P.A.T. Certa di farvi cosa gradita Vi informo che sarà di prossima attivazione il Corso su: C.I.S.S.P.A.T. Centro Italiano Studio Sviluppo Psicoterapie A Breve Termine Riconosciuto dal MURST con D.M. del 29/01/2001 G.U. N.41 del 19/02/01 Sede Nazionale: 35131 PADOVA Piazza De Gasperi, 41- tel.

Dettagli

le scale di misura scala nominale scala ordinale DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione si basano su tre elementi:

le scale di misura scala nominale scala ordinale DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione si basano su tre elementi: DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione! Paola Magnano paola.magnano@unikore.it si basano su tre elementi: le scale di misura sistema empirico: un insieme di entità non numeriche (es. insieme di persone; insieme

Dettagli

Fondamenti di Psicologia dello sviluppo. Prof.ssa Rosalba Larcan

Fondamenti di Psicologia dello sviluppo. Prof.ssa Rosalba Larcan Fondamenti di Psicologia dello sviluppo Prof.ssa Rosalba Larcan 2. I test psicometrici Servono a misurare aspetti elementari o complessi dell attivit attività psichica, del comportamento e della personalità

Dettagli

SEGNALI DI DISAGIO IN ADOLESCENZA

SEGNALI DI DISAGIO IN ADOLESCENZA Salerno 23/01/2016 SEGNALI DI DISAGIO IN ADOLESCENZA Test Multidimensionale Autostima Dott.ssa Luisa Petrosino L AUTOSTIMA L autostima funziona come una «lente» attraverso cui le proprie risorse personali

Dettagli

FONDAMENTI DI PSICOMETRIA - 8 CFU

FONDAMENTI DI PSICOMETRIA - 8 CFU Ψ FONDAMENTI DI PSICOMETRIA - 8 CFU STIMA DELL ATTENDIBILITA STIMA DELL ATTENDIBILITA DEFINIZIONE DI ATTENDIBILITA (affidabilità, fedeltà) Grado di accordo tra diversi tentativi di misurare uno stesso

Dettagli

TRACCIA DI STUDIO. Indici di dispersione assoluta per misure quantitative

TRACCIA DI STUDIO. Indici di dispersione assoluta per misure quantitative TRACCIA DI STUDIO Un indice di tendenza centrale non è sufficiente a descrivere completamente un fenomeno. Gli indici di dispersione assolvono il compito di rappresentare la capacità di un fenomeno a manifestarsi

Dettagli

ANALISI DELLE DIAGNOSI di Disturbo Specifico dell Apprendimento

ANALISI DELLE DIAGNOSI di Disturbo Specifico dell Apprendimento ANALISI DELLE DIAGNOSI di Disturbo Specifico dell Apprendimento Chiara Trubini Consultorio CEAF di Vimercate, Comune di Ornago e Università di Parma trubini.chiara@libero.it F 81.0 Disturbo specifico

Dettagli

standardizzazione dei punteggi di un test

standardizzazione dei punteggi di un test DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione! Paola Magnano paola.magnano@unikore.it standardizzazione dei punteggi di un test serve a dare significato ai punteggi che una persona ottiene ad un test, confrontando la

Dettagli

FUNZIONI ATTENTIVE NELLA DISABILITÀ INTELLETTIVA CON E SENZA DDAI

FUNZIONI ATTENTIVE NELLA DISABILITÀ INTELLETTIVA CON E SENZA DDAI FUNZIONI ATTENTIVE NELLA DISABILITÀ INTELLETTIVA CON E SENZA DDAI TORRISI A. M.*, DI GUARDO G.*, BUONO S. *, DI NUOVO S. ** * U.O di Psicologia I.R.C.C.S Oasi Maria SS **Università di Catania Dibattito

Dettagli

PROCEDURE/TECNICHE DI ANALISI / MISURE DI ASSOCIAZIONE A) ANALISI DELLA VARIANZA

PROCEDURE/TECNICHE DI ANALISI / MISURE DI ASSOCIAZIONE A) ANALISI DELLA VARIANZA PROCEDURE/TECNICHE DI ANALISI / MISURE DI ASSOCIAZIONE A) ANALISI DELLA VARIANZA PROCEDURA/TECNICA DI ANALISI DEI DATI SPECIFICAMENTE DESTINATA A STUDIARE LA RELAZIONE TRA UNA VARIABILE NOMINALE (ASSUNTA

Dettagli

INDICATORI DI TENDENZA CENTRALE

INDICATORI DI TENDENZA CENTRALE INDICATORI DI TENDENZA CENTRALE INDICATORI DI TENDENZA CENTRALE Consentono di sintetizzare un insieme di misure tramite un unico valore rappresentativo indice che riassume o descrive i dati e dipende dalla

Dettagli

Corso di Laurea in Amministrazione Aziendale Complex Learning. Statistica per l azienda (T) SECS-S/01 a. a. 2017/2018

Corso di Laurea in Amministrazione Aziendale Complex Learning. Statistica per l azienda (T) SECS-S/01 a. a. 2017/2018 Corso di Laurea in Amministrazione Aziendale Complex Learning Statistica l azienda (T) SECS-S/01 a. a. 2017/2018 DOCENTI TITOLARI : Prof. Nicoletta Melis ORE DI LEZIONE ON LINE : 18 ore : 6 3 TIPOLOGIE

Dettagli

REGISTRO DELLE LEZIONI*

REGISTRO DELLE LEZIONI* UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA Dipartimento di Matematica Corso di laurea in Statistica matematica e trattamento informatico dei dati REGISTRO DELLE LEZIONI* dell' INSEGNAMENTO o MODULO UFFICIALE Nome:

Dettagli

Capitolo 11 Test chi-quadro

Capitolo 11 Test chi-quadro Levine, Krehbiel, Berenson Statistica II ed. 2006 Apogeo Capitolo 11 Test chi-quadro Insegnamento: Statistica Corsi di Laurea Triennale in Economia Facoltà di Economia, Università di Ferrara Docenti: Dott.

Dettagli

Prof. Anna Paola Ercolani (Università di Roma) Lez Indicatori di tendenza centrale

Prof. Anna Paola Ercolani (Università di Roma) Lez Indicatori di tendenza centrale INDICATORI DI TENDENZA CENTRALE Consentono di sintetizzare un insieme di misure tramite un unico valore rappresentativo indice che riassume o descrive i dati e dipende dalla scala di misura dei dati in

Dettagli

DESCRIZIONE DELLO STRUMENTO

DESCRIZIONE DELLO STRUMENTO WAIS IV Wechsler Adult Intelligence Scale - IV Edition (2013) Esercitazioni Università di Bergamo INDICE o Descrizione dello strumento o Regole di somministrazione o Punteggi o Campione Normativo INDICE

Dettagli

Misure di dispersione (o di variabilità)

Misure di dispersione (o di variabilità) 14/1/01 Misure di dispersione (o di variabilità) Range Distanza interquartile Deviazione standard Coefficiente di variazione Misure di dispersione 7 8 9 30 31 9 18 3 45 50 x = 9 range=31-7=4 x = 9 range=50-9=41

Dettagli

Analisi della varianza

Analisi della varianza 1. 2. univariata ad un solo fattore tra i soggetti (between subjects) 3. univariata: disegni fattoriali 4. univariata entro i soggetti (within subjects) 5. : disegni fattoriali «misti» L analisi della

Dettagli

Tempo disponibile: 60 minuti

Tempo disponibile: 60 minuti Corso di Specialistica in Biotecnologie Statistica medica. A.A. 005-006 6 Marzo 006 Tempo disponibile: 60 minuti 1. Conducete uno studio clinico controllato randomizzato di fase III per misurare l'effetto

Dettagli

Strumenti Operativi e Strategie Didattiche per i D.S.A.

Strumenti Operativi e Strategie Didattiche per i D.S.A. Strumenti Operativi e Strategie Didattiche per i D.S.A. Corso di formazione di base Ideato e condotto dall'equipe Psicopedagogica del Centro Servizi Scolastici Sapere Più Ognuno è un GENIO. Ma se si giudica

Dettagli

1.4. Siano X B(1, 1/2) e Y B(1, 1/2) variabili aleatorie indipendenti. Quale delle seguenti affermazioni é falsa? E(X + Y ) = 1 V ar(x + Y ) = 1/2

1.4. Siano X B(1, 1/2) e Y B(1, 1/2) variabili aleatorie indipendenti. Quale delle seguenti affermazioni é falsa? E(X + Y ) = 1 V ar(x + Y ) = 1/2 Statistica N. Crediti: Cognome: Laurea Triennale in Biologia Nome: 4 settembre 2012 Matricola: 1. Parte A 1.1. Siano x 1, x 2,..., x 10 i dati relativi al peso di 10 neonati espressi in chilogrammi e y

Dettagli

STATISTICA. Esercitazione 5

STATISTICA. Esercitazione 5 STATISTICA Esercitazione 5 Esercizio 1 Ad un esame universitario sono stati assegnati in modo casuale due compiti diversi con i seguenti risultati: Compito A Compito B Numero studenti 102 105 Media dei

Dettagli

Re = f (A) f. 2 ),,, f (af. n )}

Re = f (A) f. 2 ),,, f (af. n )} Trasformazioni delle misure e significanza delle statistiche Trasformazione e Significanza delle Statistiche: *) Invarianza assoluta. *) Invarianza di riferimento. *) Invarianza di confronto. *) Schemi

Dettagli

Statistica di base per l analisi socio-economica

Statistica di base per l analisi socio-economica Laurea Magistrale in Management e comunicazione d impresa Statistica di base per l analisi socio-economica Giovanni Di Bartolomeo gdibartolomeo@unite.it Definizioni di base Una popolazione è l insieme

Dettagli