LA VALUTAZIONE PSICOMETRICA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LA VALUTAZIONE PSICOMETRICA"

Transcript

1 LA VALUTAZIONE PSICOMETRICA PRIMO LIVELLO: APPROFONDIMENTO DIAGNOSTICO SECONDO LIVELLO: APPROFONDIMENTO FUNZIONALE MIRATO ALL INTERVENTO VALUTAZIONE COGNITIVA (TEST DI LIVELLO) VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA E/O DEGLI APPRENDIMENTI VALUTAZIONE EMOTIVO- COMPORTAMENTALE 1

2 STRUMENTI DI VALUTAZIONE NELLE DISABILITA COGNITIVE 1. STRUMENTI PSICOMETRICI PER LA FORMULAZIONE DEL QI: - BAYLEY III; GRIFFITH; LEITER-R -WPPSI III ; WISC III 2. STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA: -NEPSY II -BVN 5-11 e VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI EMOTIVI E COMPORTAMENTALI 2

3 SCALE BAYLEY III. Età: 1-42 mesi Indici di sviluppo con punteggio standardizzato (media 100 e d.s. 15) Composizione: - Scala cognitiva: - Esplorazione e relazione tra gli oggetti; formazione dei concetti, memoria. - Scala linguaggio: - - recettivo -. espressivo - Scala motoria: - motricità grossolana -motricità fine - Scala socioemozionale: - capacità di stabilire relazioni ed interesse verso il mondo - Scala del comportamento adattivo: - abilità nellle arttività quotidiane e nell autoregolazione del comportamento. VANTAGGI: SVANTAGGI: VALUTAZIONE COGNITIVA Somministra zione diretta Somministra zione indiretta 3

4 SCALE GRIFFITH 0-2 E 0-8. VALUTAZIONE COGNITIVA Età: 0-8 anni (divisa in 2 fasce d età: 0-2e 0-8 anni). Indici di sviluppo con punteggi standardizzati (media 100 e d.s. 12) e punteggi età equivalenti. Composizione: - Scala locomotoria: anni: controllo posturale e stazione eretta; anni: equilibrio statico e dinamico-abilità grossimotorie. - Scala personale-sociale: anni: adattamento all ambiente, acquisizione routine sociali ed interesse verso la relazione; anni: acquisizione delle abilità adattive (autonomie personali, riconoscimento contesti sociali) - Scala linguaggio: - sviluppo prelinguistico e sviluppo lessicale ricettivo e produttivo - sviluppo frastico e lessicale. - Coordinazione occhio-mano: anni: afferramento e manipolazione oggetti anni: destrezza bimanuale abilità costruittive. Abilità visuografiche - Performance: - 0-2: capacità di utilizzare praticamente gli oggetti per risolvere un problema (incastri, classificazioni) - 0-8: abilità e velocità nella manipolazione di oggetti, precisione esecutiva (incastri, disegni con i cubi, costruzioni tridimensionali) - Ragionamento pratico (solo 0-8) - Abilità numeriche e di calcolo, spandi memoria, ragionamento verbale (confronti, soluzione di problemi). VANTAGGI: - Permette di valutare bambini molto piccoli e con ritardi gravi; - Si ottengono punteggi per ciascuna scala valorizzando i punti di forza e di debolezza. - Fornisce un profilo dettagliato di sviluppo (con punteggi età equivalenti). SVANTAGGI: - Non tutti gli item sono diretti, alcuni item sono inadatti in caso di limitazioni motorie o sensoriali. - La collaborazione del bambino è importante in più prove. 4

5 LEITER INTERNATIONAL SCALE REVISED VALUTAZIONE COGNITIVA Età: 2-20 anni Test non verbale; include due batterie: Visualizzazione e ragionamento (per valutazione QI) Attenzione e memoria (per approfondimento funzioni neuropsicologiche). Punteggi quantitativi standard sia per valutazione di abilità sia per valutazione profilo socio-cognitivo (auto ed eterovalutazione). Composizione scala visualizzazione e ragionamento - Scala QI breve (25 minuti): - 2 test di ragionamento, 2 test visuopercettivi; - Scala QI completo (40 minuti);: -3 test di ragionamento; 2 test visuopercettivi+ 1 di classificazione (2-5 a)/ visuospaziale(6-20 a). - Scala ragionamento fluido - Capacità di risolvere problemi: ragionamento deduttivo, seriazione, generazione di regole. - Scala della visualizzazione fondamentale (2-5) - Livello base delle abilità: discriminazione visiva, attenzione ai dettagli, modalità organizzativo-percettive, conoscenza contestuale,. - Scala della visualizzazione spaziale (11-20) - livello di elaborazione visuo-spaziale: ragionamento induttivo, percezione e conservazione dell orientamento spaziale, della forma e della posizione degli oggetti. 5

6 LEITER INTERNATIONAL SCALE REVISED Composizione scala comportamentale: COGNTIVIVO-SOCIALE: - attenzione; - Livello di attività; - Organizzazione/impulsività; - socializzazione EMOZIONI-REGOLAZIONE: - adattamento; - umore/fiducia in se stesso; - Energia e sentimento; - Regolazione e sentimento VALUTAZIONE COGNITIVA VANTAGGI: - Permette di valutare un ampia fascia di età; - Permette l osservazione nel tempo (punteggi di crescita); - E applicabile a popolazioni cliniche particolari. SVANTAGGI: - Misura solo fattori di intelligenza generali ( cristallizzata e fluida). 6

7 WISC III Età: 6 anni-16 anni, 11 mesi. Punteggi standardizzati: media 100 e ds 15 Indici di sviluppo cognitivo (totale, verbale, performance + quozienti di deviazione fattoriale). Per ogni subtestpunteggi ponderati con m. 10 e ds3 Se p.p. non è > 0 in almeno 3 subtestdi una scala, il QI si considera indeterminato Composizione (13 subtest) VANTAGGI: - Strumento maggiormente diffuso per la valutazione del QI => affidabile; - Valutazione completa di abilità verbali e non verbali, - Fornisce quozienti di deviazione fattoriale e confronti ipsativiper confronti tra risorse e debolezze. - Fornisce indici per sospetti dsa verbali e non verbali e per quandri clinici particolari SVANTAGGI: - Non applicabile a popolazioni particolari (disturbi del linguaggio; gravi ritardi) - Non fornisce età equivalente 7

8 PUNTEGGI QITOT: CAPACITÀ GENERALE DI CAPIRE E FAR FRONTE AL MONDO CIRCOSTANTE QIV: ABILITÀ NELLA MODALITÀ VERBALE DI PENSIERO (CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO E UTILIZZAZIONE DI INFORMAZIONI VERBALI O NUMERICHE) QIP: ABILITÀ NELLA MODALITÀ VISIVA DI PENSIERO (OPERAZIONI CON IMMAGINI VISIVE E LORO MANIPOLAZIONE FLESSIBILE) INOTRE 4 INDICI (quozienti di deviazione fattoriale): COMPRENSIONE VERBALE (CV) (INFORMAZIONE, SOMIGLIANZE, VOCABOLARIO, COMPRENSIONE) MISURA: LA CAPACITÀ DI OPERARE MENTALMENTE SU CONTENUTI DI NATURA VERBALE MEDIANTE LE CONOSCENZE ACQUISITE ATTRAVERSO L EDUCAZIONE E L AMBIENTE. ORGANIZZAZIONE PERCETTIVA (OP) (COMPLETAMENTO DI FIGURE, RIORDINAMENTO DI STORIE FIGURATE, DISEGNO CON I CUBI, RICOSTRUZIONE DI OGGETTI, LABIRINTI) MISURA: LA CAPACITÀ DI OPERARE MENTALMENTE SU CONTENUTI DI NATURA VISIVA E DI ORGANIZZARLI SECONDO SCHEMI VISUO-SPAZIO-MOTORI. LIBERTA DALLA DISTRAIBILITA (LD) (RAGIONAMENTO ARITMETICO, MEMORIA DI CIFRE) MISURA : LA CAPACITÀ DI INDIRIZZARE L ATTENZIONE SU COMPITI SPECIFICI E DI MANTENERLA CONCENTRATA INIBENDO LE ATTIVITÀ CONCORRENTI. VELOCITA DI ELABORAZIONE (VE) (CIFRARIO, RICERCA DI SIMBOLI) PERMETTERE DI APPROFONDIRE LE ABILITÀ MISURATE DAL TERZO FATTORE. 8

9 COMPLETAMENTO DI FIGURE DESCRIZIONE: Comprende una serie di immagini a colori, rilegate nel Libretto delle tavole-stimolo, riguardanti scene ed oggetti comuni ad ognuna delle quali manca un elemento importante che il bambino deve identificare, nominandolo od indicandolo conildito.iltempolimitediognirispostaèdi20secondi. Il subtest consente di valutare le capacità di concettualizzazione e riconoscimento visivo, di analisi e di organizzazione di stimoli percepiti entro limiti di tempi. La prestazione in questa prova è influenzata dalle capacità di attenzione e di concentrazione e dal grado di familiarità con gli oggetti di uso comune presentati. Un buon risultato nel test indica normali capacità di riconoscimento percettivo; un punteggio basso, di solito, deficit intellettivi o percettivi. 9

10 INFORMAZIONE DESCRIZIONE: Comprende una serie di domande orali che saggiano la conoscenza del bambino circa eventi comuni, oggetti, luoghi e persone. Il subtest consente di valutare le conoscenze e gli interessi del soggetto, la sua capacità di assorbire e ritenere informazioni dall ambiente circostante e di richiamarle al momento. La prova è un buon indice del livello intellettivo e culturale dell individuo nonché del suo adattamento ambientale (il risultato in questo test risente dell ambiente di provenienza e del tipo di educazione ricevuta). Un punteggio basso può essere indice di deficit intellettivo o di svantaggio culturale. Ulteriori informazioni offerte dalla prova sono relative al grado di curiosità mentale, alla capacità di comprensione, di pensiero associativo e memoria a lungo termine. 10

11 CIFRARIO DESCRIZIONE: Comprende una serie di forme geometriche semplici (Cifrario A) o numeri (Cifrario B) ognuno accoppiato ad un semplice simbolo. Il bambino deve tracciare il simbolo all interno della forma corrispondente(cifrario A) o sotto il numero corrispondente (Cifrario B),ENTRO ILLIMITE DI120SECONDI Punti di inizio: Età: 6-7 anni Età:8opiùanni Cifrario A CifrarioB La prova richiede destrezza visuo-motoria, coordinazione dei movimenti della mano, velocità, accuratezza e capacità di mantenere l attenzione. Punteggi alti al subtest indicano, di solito, integrità neuropsicologica e capacità di attuare nuovi apprendimenti, mentre risultati bassi sono indicativi di ritardo mentale, deficit psicomotori o forme di patologia organica. 11

12 SOMIGLIANZE DESCRIZIONE: Comprende una serie di coppie di parole stimolo presentate oralmente, in relazione alle quali il bambino deve spiegare le somiglianze tra gli oggetti o i concetti comuni che esse rappresentano. Questo subtest misura le abilità di pensiero concreto ed astratto e richiede la capacità di individuare le caratteristiche comuni fra gli elementi e di organizzarli secondo relazioni funzionali, la capacità di memoria a lungo termine e la padronanza verbale. A volte fattori emotivi possono inibire le risposte abbassando il punteggio alla prova. 12

13 RIORDINAMENTODI STORIE FIGURATE DESCRIZIONE: Comprende una serie di cartoncini con le figure, presentati in un ordine confuso, ma predefinito, che il bambino deve riordinare secondo la sequenza logica di una storia. Questa prova, che richiede le abilità di cogliere ed organizzare visivamente dei dati in una situazione di insieme, è considerata da Wechsler una buona misura dell intelligenza non verbale in quanto punteggi alti sono segno di capacità di pianificazione cognitiva e di adattamento alle situazioni sociali, mentre punteggi bassi rilevano difficoltà intellettive o percettive. 13

14 RAGIONAMENTO ARITMETICO DESCRIZIONE: Comprende una serie di problemi aritmetici presentati oralmente che il bambino deve risolvere mentalmente. Le figure degli item da 1 a 5 sono raccolte nel Libretto delle tavole-stimolo, mentreledomandepergliitemda19a24sonopresentatesucartonciniseparati. Questo subtest richiede molte abilità di ragionamento generale e numerico: capacità di utilizzare i concetti astratti di numero e di operazione numerica per risolvere problemi matematici che si presentano nella vita quotidiana, di operare mentalmente sui dati del problema, di recepire con immediatezza e utilizzare efficaceemnte le istruzioni verbali. Il buon rendimento in questa prova è influenzato dalla capacità di attenzione e concentrazione. 14

15 DISEGNO CON I CUBI DESCRIZIONE: Comprende una serie di modelli geometrici bidimensionali modellati o stampati su cartoncini nel Libretto delle tavole-stimolo (per gli item da 3 a 12) che il bambino deve riprodurre usandocubiconduefaccerosse,duebiancheeduebiancheerosse. Le abilità implicate in questa prova di natura visuo-motoria sono quelle relative alla concettualizzazione non verbale, al pensiero concreto ed astratto, alla pianificazione ed organizzazione generale. Il subtest è sensibile alle caratteristiche emozionali del soggetto, punteggi bassi possono dipendere, oltre che da limiti intellettivi e da deficit percettivo-motori, da insicurezza o da un atteggiamento rinunciatario. 15

16 VOCABOLARIO DESCRIZIONE: Comprende una serie di parole presentate oralmente di cui il bambino deve dare la definizione. Il subtest viene considerato più una prova di ragionamento verbale che di semplice conoscenza di vocaboli ed è indicativa del grado di apprendimento verbale accumulato dal soggetto e delle sue conoscenze legate innanzitutto alle acquisizioni dovute all ambiente familiare e poi a quelle derivanti dall ambiente scolastico. Punteggi alti in questa prova sono tipici dei soggetti dotati, punteggi bassi, invece, dei soggetti con deficit intellettivo o culturalmente svantaggiati. 16

17 RICOSTRUZIONE DI OGGETTI DESCRIZIONE: comprende una serie di puzzle (6 incluso l esempio) rappresentanti oggetti comuni, ognuno presentato in una configurazione standard, ed i cui pezzi il bambino deve assemblare per formare un insieme significativo, in un tempo dato Questo subtest misura l abilità di strutturare un insieme significativo partendo da elementi isolati da mettere in relazione gli uni agli altri. Buoni punteggi alla prova riflettono la capacità di cogliere percettivamente gli indizi utili alla ricostruzione e di organizzarli in strutture significative, mentre bassi punteggi indicano deficit di tipo percettivo o cognitivo. L ansia ed i disturbi emotivi tendono a ridurre la prestazione al subtest. 17

18 COMPRENSIONE DESCRIZIONE: Comprende una serie di domande presentate oralmente che riguardano la soluzione di problemi quotidiani o la comprensione di regole sociali e concetti da parte del bambino. l subtest valuta le capacità di acquisire informazioni utili dalla vita quotidiana e di saperle appropriatamente utilizzare. Le risposte sono influenzate dall ambiente sociale e culturale del soggetto, ma sono anche indice di un buono o scarso adattamento sociale. 18

19 RICERCA DI SIMBOLI (Subtest Opzionale) DESCRIZIONE: Comprende una serie di gruppi accoppiati di simboli ognuno dei quali consiste di un gruppo target (riportato sulla sinistra) e di un gruppo di ricerca. Il bambino deve analizzare visivamente i due gruppi ed indicare se un simbolo target appare o no nel gruppo di ricerca, il compito prevede un tempo massimo di esecuzione di 2 minuti Punti di inizio: Età 6-7 livello A Età 8-16 livello B Il subtest valuta la focalizzazione attentiva, lo scanning visivo e la memoria visiva. La prestazione è influenzata dall attenzione e dalla capacità di concentrazione. 19

20 MEMORIA DI CIFRE (Subtest Supplementare) DESCRIZIONE: Comprende una serie di sequenze di numeri presentate oralmente che il bambino ripete nello stesso ordine per le Cifre in Avanti e nell ordine inverso per le Cifre all Indietro. La prova valuta la memoria a breve termine verbale e la capacità di operare mentalmente su materiale appreso. La prestazione è influenzata da sindromi organiche, dalle abilità cognitive di base e dagli stati ansiosi. 20

21 LABIRINTI (Subtest Supplementare) DESCRIZIONE: Comprende una serie di labirinti di difficoltà crescente che il bambino deve risolvere con una matita, tracciando una linea dal centro fino all uscita senza attraversare muri. Valuta la capacità di trovare l uscita dai dieci labirinti e richiede abilità prassiche, coordinamento visuo-motorio, capacità di controllo esecutivo. 21

22 QI Classificazione 130 e superiori e inferiori Eccezionalmente alto Alto Medio alto Medio Medio basso Basso Eccezionalmente basso 22

23 INDICI PER I DSA A C I D : R A, C R, I N, M C S C A D : R S, C R, R A, M C R e l a z i o n e t r a c a t e g o r i e d i B a n n a n t y n e : A S > C V o p p u r e A S > C V > S q C o n c e t t u a l i z z a z i o n e v e r b a l e ( C V ), m e d i a d e i p.p. :S o m i g l i a n z e, V o c a b o l a r i o e C o m p r e n s i o n e ; A b i l i t à s p a z i a l e ( A S ), m e d i a d e i p. p.: C o m p l e t a m e n t o d i f i g u r e, D i s e g n o c o n c u b i e R i c o s t r u z i o n e d i o g g e t t i ; S e q u e n z e ( S q ) m e d i a d e i p. p.: M e m o r i a d i c i f r e, C i f r a r i o, S t o r i e f i g u r a t e. Però è ancora dibattuto se siano discriminanti e se sia opportuno assumerli nella valutazione protocolli WISCIII 23

24 PROFILI CLINICI TIPICI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA): DSA VERBALE: MAGGIORI DIFFICOLTÀ CON SUB-TEST AD ALTA SATURAZIONE SU FATTORE VERBALE, SNDR NON VERBALE: MAGGIORI DIFFICOLTA CON SUBTEST AD ALTA SATURAZIONE SU FATTORE PERFORMANCE 24

25 PROFILI CLINICI TIPICI DISTURBI ATTENTIVI: CADUTE IN ARITMETICA, CIFRARIO, MEMORIA DI CIFRE, DISTURBI VISUO-PERCETTIVI: CADUTE IN DISEGNO COI CUBI, RICOSTRUZIONE DI OGGETTI, LABIRINTI DISTURBI DEL LINGUAGGIO: CADUTE IN SOMIGLIANZE, ARITMETICA, VOCABOLARIO, MEMORIA DI CIFRE 25

26 PROFILI CLINICI TIPICI DISTURBI D ANSIA: CADUTE IN MEMORIA DI CIFRE, E ARITMETICA; PUNTEGGI ALTI IN INFORMAZIONI E VOCABOLARIO DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO: QIV < QIP; CADUTE IN SOMIGLIANZE, COMPRENSIONE E STORIE FIGURATE, MEGLIO IN MEMORIA DI CIFRE E DISEGNO CON CUBI (PROCESSI DI ASTRAZIONE E INTEGRAZIONE) 26

27 LORENZO Punti Punti ponderati Subtest grezz Verba Perfor CV OP LD VE i le m. Completam. di figure Informazione Cifrario Somiglianze Riord. storie figurate Ragionam aritmetico Disegno con i cubi Vocabolario Ricostruz. di oggetti Comprensione (Ricerca di simboli) (Memoria di cifre) (Labirinti) Somma dei punti ponderati Punt. totale 81 Somma p. QI/QD % intervallo Percentile ponderati fattoriale confidenza Verbale Perfor m Totale CV OP LD VE

28 WPPSI-III VALUTAZIONE COGNITIVA Età: 2anni e 6mesi-7 anni, 3 mesi. Sono presenti 2 sottobatterie per 2 fasce d età considerate: (a) ; (b) Punteggi standardizzati: media 100 e ds 15 Indici di sviluppo cognitivo (totale, verbale, performance + Quoziente di velocità di processamento-per bambini dai 4.0 ai 7.3; e Linguaggio generale ) Composizione (14 subtest) - QI verbale (QIV): - QI di performance (QIP); - QI totale (QIT); - Facoltativi: - Quoziente di velocità di processamento; - Linguaggio generale; VANTAGGI: - Strumento maggiormente diffuso per la valutazione del QI => affidabile; - Valutazione completa di abilità verbali e non verbali; - Fornisce quozienti di deviazione fattoriale per confronti tra risorse e debolezze. SVANTAGGI: - Non applicabile a popolazioni particolari (disturbi del linguaggio; gravi ritardi) 28

29 TEST PERFORMANCE TEST VERBALI Disegno con i cubi (DC: ambedue le fasce d'età): misura l'abilità di analizzare e sintetizzare stimoli visivi, sulla base di una correttapercezione o organizzazione visiva, e la coordinazione visuomotoria. Matrici logiche (ML: ): misura la capacità di ragionamento logico. Concetti per immagini (CI: ): misura l'abilità di ragionamento astratto e la capacità di organizzare categorie. Completamento di figure (CF: ): misura il riconoscimento visivo di dettagli essenziali di un oggetto attraverso una corretta percezione e organizzazione visiva e richiede capacità di attenzione-concentrazione. Ricostruzione di oggetti (RO: ; supplementare per ): valuta l'organizzazione visuomotoria, l'integrazione e sintesi della relazione parte-tutto, il ragionamento non verbale e l'apprendimento per prova ed errore. Coinvolge inoltre l'abilità spaziale, la coordinazione visuomotoria, la flessibilità cognitiva e la persistenza. Informazione (IN: ): valuta l'abilità del bambino su nozioni di cultura generale; coinvolge l'intelligenza cristallizzata, la memoria a lungo termine e l'abilità a mantenere e recuperare le conoscenze dalla scuola e dall'ambiente. Vocabolario (VC: ): valuta la conoscenza di parole e la formazione di concetti verbali, inclusa la memoria a lungo termine. Ragionamento con parole (RP: ): misura la capacità di ragionamento verbale ed include l'abilità di ragionamento analogico e generale, con integrazione e sintesi di differenti tipi di informazioni. Comprensione(CO: ): valuta la conoscenza e la comprensione delle motivazioni alla base di fatti comuni, di comportamenti abituali e regole sociali. Somiglianze(SO: ): misura la base dei concetti, la loro corretta formazione, con la capacità di distinguerne le caratteristiche essenziali da quelle non essenziali, utilizzando un ragionamento verbale. 29

30 VELOCITA DI PROCESSAMENTO Ricerca di simboli (RS, ): coinvolge la discriminazione visiva, la memoria visiva a breve termine, la coordinazione visuomotoria, la flessibilità cognitiva; richiede anche capacità di attenzione-concentrazione. Cifrario(CR: ): valuta soprattutto l'attenzioneconcentrazione, ma è influenzato dalla rapidità motoria. LINGUAGGIO GENERALE Vocabolario recettivo (VR: ; opzionale per ): valuta la comprensione di termini e di istruzioni verbali, attraverso la memoria a lungo termine. Denominazione di immagini (DI: ; e opzionale per ): valuta la conoscenza cristallizzata attraverso la memoria a lungo termine. 30

Caratteristiche della WISC-III, somministrazione e scoring, osservazioni per l utilizzo in ambito clinico

Caratteristiche della WISC-III, somministrazione e scoring, osservazioni per l utilizzo in ambito clinico dalla WISC-R alla WISC III Padova, 27 Aprile 2007 Caratteristiche della WISC-III, somministrazione e scoring, osservazioni per l utilizzo in ambito clinico C. Vio, M. L. Tretti la WISC-III, rispetto alle

Dettagli

WISC-III: III: il calcolo dei punteggi

WISC-III: III: il calcolo dei punteggi WISC-III: III: il calcolo dei punteggi Il calcolo dei punteggi_1 1. Si calcolano e si annotano nella prima colonna del frontespizio i punteggi grezzi ottenuti per ciascuna prova N.B.: la modalitàdi attribuzione

Dettagli

WPPSI-III. La Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence -Terza Edizione (WPPSI III) è uno strumento clinico di somministrazione individuale

WPPSI-III. La Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence -Terza Edizione (WPPSI III) è uno strumento clinico di somministrazione individuale La Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence -Terza Edizione Dott.ssa Tiziana Serra WPPSI- La Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence -Terza Edizione (WPPSI III) è uno strumento

Dettagli

LA LETTURA DELLA DIAGNOSI. LA LETTURA DELLA DIAGNOSI 10 Ottobre 2013

LA LETTURA DELLA DIAGNOSI. LA LETTURA DELLA DIAGNOSI 10 Ottobre 2013 LA LETTURA DELLA DIAGNOSI 10 Ottobre 2013 1. Introduzione Scopo della relazione clinica è fornire un quadro completo attraverso informazioni provenienti dal bambino, dai genitori e dagli insegnanti e dal

Dettagli

Dott Laura Angelini Neuropsicologa, Psicoterapeuta Docente del corso Valutazione testistica in Psicologia Cognitiva DISPUTER, UNICH

Dott Laura Angelini Neuropsicologa, Psicoterapeuta Docente del corso Valutazione testistica in Psicologia Cognitiva DISPUTER, UNICH Dott Laura Angelini Neuropsicologa, Psicoterapeuta Docente del corso Valutazione testistica in Psicologia Cognitiva DISPUTER, UNICH WAIS-IV Wechsler Adult Scale of Intelligence (Quarta Edizione) Test clinico

Dettagli

Indice. Introduzione. Il razionale sotteso all evoluzione delle Scale WISC Introduzione 3 Bambini e realtà clinica 5. L evoluzione degli strumenti 15

Indice. Introduzione. Il razionale sotteso all evoluzione delle Scale WISC Introduzione 3 Bambini e realtà clinica 5. L evoluzione degli strumenti 15 Indice Introduzione XIII Parte prima Il razionale sotteso all evoluzione delle Scale WISC Introduzione 3 Bambini e realtà clinica 5 Quali modelli psicopatologici per i bambini 5 Un modo diverso di considerare

Dettagli

Ognuno è un GENIO. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà l intera vita a CREDERSI STUPIDO Albert

Ognuno è un GENIO. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà l intera vita a CREDERSI STUPIDO Albert Ognuno è un GENIO. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà l intera vita a CREDERSI STUPIDO Albert Einstein OBIETTIVO IDENTIFICARE LA DIFFERENZA TRA DISTURBO

Dettagli

Diverse teorie dell intelligenza

Diverse teorie dell intelligenza Diverse teorie dell intelligenza Principali orientamenti teorici: Teorie UNITARIE: centralità del pensiero logico Teorie GLOBALI-EVOLUTIVE: funzioni mentali che si sviluppano con l età(es: Piaget) Teorie

Dettagli

TEST COGNITIVO: WISC IV

TEST COGNITIVO: WISC IV TEST COGNITIVO: WISC IV Per determinare QI (=Quoziente intellettivo) Il test può essere somministrato dai 6 anni ai 16 anni e 11 mesi Il punteggio relativo ad un funzionamento cognitivo nella norma varia

Dettagli

20/05/2017. Dott.ssa Tiziana Serra WAIS 1955 WAIS-R 1981 WAIS-III 1997 WAIS-IV 2008 (2014)

20/05/2017. Dott.ssa Tiziana Serra WAIS 1955 WAIS-R 1981 WAIS-III 1997 WAIS-IV 2008 (2014) WAIS-IVIV Introduzione Dott.ssa Tiziana Serra WAIS-IVIV WAIS 1955 WAIS-R 1981 WAIS-III 1997 WAIS-IV 2008 (2014) 1 La nuova Wais-IV La Wechsler Adult Intelligence Scale Fourth Edition (WAIS-IV) è uno strumento

Dettagli

David Wechsler (Adattamento italiano: Aristide Saggino, Giacomo Stella, Claudio Vio) Nominativo: Codice questionario: Data della prova:

David Wechsler (Adattamento italiano: Aristide Saggino, Giacomo Stella, Claudio Vio) Nominativo: Codice questionario: Data della prova: David Wechsler (Adattamento italiano: Aristide Saggino, Giacomo Stella, Claudio Vio) RAPPORTO GRAFICO Nominativo: Codice questionario: Data della prova: Codice cliente: Giovanna Verdi 75NG2IF1 27/02/2019

Dettagli

Sulle orme del Dott. Savarino. «La sfida non è l ostacolo, ma la volontà di riuscire»

Sulle orme del Dott. Savarino. «La sfida non è l ostacolo, ma la volontà di riuscire» Sulle orme del Dott. Savarino «La sfida non è l ostacolo, ma la volontà di riuscire» Bambini con Bisogni Educativi Speciali (BES) Profili cognitivi Borderline Intelligenza: una definizione «Intelligenza,

Dettagli

Compiti con i DSA? Mai più Difficoltà!!!

Compiti con i DSA? Mai più Difficoltà!!! Compiti con i DSA? Mai più Difficoltà!!! Corso di formazione per educatori Relatori: -Dott.ssa Franceschini Cristina, Pedagogista -Dott.ssa Ginocchio Chiara, Psicologa Ognuno è un GENIO. Ma se si giudica

Dettagli

Indice. Introduzione. Verso il cambiamento 5. Il razionale sotteso alle innovazioni 13. Innovazioni nell architettura della Scala 29

Indice. Introduzione. Verso il cambiamento 5. Il razionale sotteso alle innovazioni 13. Innovazioni nell architettura della Scala 29 Indice Introduzione XIII Parte prima Dalla Scala Wechsler-Bellevue alla WAIS-IV Verso il cambiamento 5 L eredità della WAIS-R 6 La WAIS-III: l inizio del cambiamento 8 Il razionale sotteso alle innovazioni

Dettagli

CAMBIAMENTI DI PROSPETTIVA NELL ANALISI DELLE DISABILITA

CAMBIAMENTI DI PROSPETTIVA NELL ANALISI DELLE DISABILITA CAMBIAMENTI DI PROSPETTIVA NELL ANALISI DELLE DISABILITA RIDUZIONE DELL IMPORTANZA DEL Q.I. NECESSITA DI MODELLI ECOLOGICO- COMPORTAMENTALI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA DI VITA NECESSITA DI UN ACCORDO CONDIVISO

Dettagli

LEITER. QI Breve QI Completo Punteggi composti Punteggi di crescita Punteggi diagnostici Età equivalente. Profilo cognitivo

LEITER. QI Breve QI Completo Punteggi composti Punteggi di crescita Punteggi diagnostici Età equivalente. Profilo cognitivo LEITER-R LEITER INTERNATIONAL PERFORMANCE SCALE-REVISEDEVISED INDICI Dott.ssa Tiziana Serra Psicologa, Psicoterapeuta INDICI DIAGNOSTICI QI Breve QI Completo Punteggi composti Punteggi di crescita Punteggi

Dettagli

WISC Wechsler D. 1949 WISC-R Wechsler D. 1974 WISC-III 1991 WISC-IV 2003. Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence (WPPSI)

WISC Wechsler D. 1949 WISC-R Wechsler D. 1974 WISC-III 1991 WISC-IV 2003. Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence (WPPSI) WISC Wechsler D. 1949 WISC-R Wechsler D. 1974 WISC-III 1991 WISC-IV 2003 Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence (WPPSI) Scala Wechsler WISC (1949) 1956 Falorni, M. L. WISC-R (1974) 1986 Rubini,

Dettagli

Discussione Casi Clinici

Discussione Casi Clinici Discussione Casi Clinici Dott.ssa Valentina Bravoco master.dsa@unipv.it Laboratorio di Psicologia dell Apprendimento - Pavia Valutazione 1^ parte Leo: 13 anni e 3 mesi, maschio, II media, mancino. Dal

Dettagli

Definizione e cenni di epidemiologia

Definizione e cenni di epidemiologia Capitolo 1 Definizione e cenni di epidemiologia Definizione Il DSM-IV definiva il Funzionamento Intellettivo Limite (FIL) come il quoziente intellettivo (IQ) compreso tra 71 e 84 (tra -2 e -1 deviazioni

Dettagli

Relatore Maria Gabriella Vergani

Relatore Maria Gabriella Vergani Relatore Maria Gabriella Vergani Email: verganigabriella@gmail.com DISABILITA (CERTIFICAZIONE 104/92) DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI SVANTAGGIO DSA ADHD DEL LINGUAGGIO COORDINAZIONE MOTORIA SOCIO- ECONOMICO

Dettagli

22/04/2017. un test a somministrazione individuale per la valutazione non verbale delle funzioni cognitive

22/04/2017. un test a somministrazione individuale per la valutazione non verbale delle funzioni cognitive Leiter3 Leiter International Performance Scale Third Edition Dott.ssa Tiziana Serra Psicologa Psicoterapeuta Gale H. Roid Lucy J. Miller Mark Pomplun Chris Koch (Adattamento italiano di Cesare Cornoldi,

Dettagli

LEGGERE UNA DIAGNOSI DI DSA

LEGGERE UNA DIAGNOSI DI DSA LEGGERE UNA DIAGNOSI DI DSA COSA SONO I DSA? Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento: ci si riferisce ai soli disturbi delle abilità Scolastiche,in particolare ai disturbi denominati Dislessia, Disortografia,

Dettagli

DSA e DSM 5. Giacomo Stella

DSA e DSM 5. Giacomo Stella DSA e DSM 5 Giacomo Stella Dislessia versus DSA Dimensione categoriale vs dimensionale Introduzione del concetto di neuro diversità Tendenza a ridurre il concetto di comorbilità Prospettiva life span Criteri

Dettagli

La scala WISC III. La storia L interpretazione del test La clinica

La scala WISC III. La storia L interpretazione del test La clinica La scala WISC III La storia L interpretazione del test La clinica David Wechsler (1896-1981) Nasce in Romania 1896 La famiglia Wechsler emigra a New York nel 1902 Nel 1917 consegue la laurea in lettere

Dettagli

Monica Rea, Sapienza, Università di Roma

Monica Rea, Sapienza, Università di Roma Monica Rea, Sapienza, Università di Roma monica.rea@uniroma1.it Il corso Introduzione: Le Scale Griffith III nella valutazione multidisciplinare Il protocollo di valutazione e note di somministrazione

Dettagli

L INSEGNANTE RIFLESSIVO la Modificabilità Cognitiva.una speranza per tutti!

L INSEGNANTE RIFLESSIVO la Modificabilità Cognitiva.una speranza per tutti! L INSEGNANTE RIFLESSIVO la Modificabilità Cognitiva.una speranza per tutti! Monza, 21 Marzo- 23 Maggio 2015 Dott.ssa Maria Russo Dott. Maria Russo L insegnante riflessivo OBIETTIVI DEL CORSO Sviluppare

Dettagli

Progetto di screening sui prerequisiti

Progetto di screening sui prerequisiti RELATRICE: dott.ssa Mariangela Corsato Psicologa Master in Disturbi Specifici dell Apprendimento 345/2337116 m.corsato@gmail.com Progetto di screening sui prerequisiti Perché è utile fare uno screening

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE LOGO D'ISTITUTO PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Alunno:.. DIAGNOSI CLINICO FUNZIONALE data: REDATTA VERBALE ACCERTAMENTO COLLEGIO da: data: di: SINTESI Pagina 1 di 14 TRACCE PER LA DEFINIZIONE DEI PROFILI

Dettagli

Attività di screening con il test AC MT

Attività di screening con il test AC MT Irene C. Mammarella Angela Paiano Università degli Studi di Padova Attività di screening con il test AC MT Fare screening: Modalità di indagine generalizzata che consente di identificare soggetti a rischio

Dettagli

Intelligenza. Germano Rossi ISSR 2011/12

Intelligenza. Germano Rossi ISSR 2011/12 Intelligenza Germano Rossi ISSR 2011/12 Intelligenza Il concetto di intelligenza è stato ed è uno dei più controversi della storia della In realtà è anche difficile definire l intelligenza perché dipende

Dettagli

Spazio, tempo e relazione: strategie di intervento. Disturbo dello Spettro Autistico

Spazio, tempo e relazione: strategie di intervento. Disturbo dello Spettro Autistico Spazio, tempo e relazione: strategie di intervento nei bambini con Disturbo dello Spettro Autistico Mantova, 19 e 21 ottobre 2015 Lucia Nannini - TNPEE Simona Rebecchi - Logopedista Marina Sensati - TNPEE

Dettagli

Sos sostegno. Corso di formazione per docenti di sostegno privi del titolo di specializzazione

Sos sostegno. Corso di formazione per docenti di sostegno privi del titolo di specializzazione Sos sostegno Corso di formazione per docenti di sostegno privi del titolo di specializzazione CTS e CTI di Appiano G., Cantù, Como Lago e Tremezzina a.s.2016-17 Primo incontro Appiano Gentile 15 dicembre

Dettagli

Attenzione se il bambino a 5 anni non è in grado di: Enumerare in avanti fino al 10 Enumerare all indietro (dal 3 all 1)

Attenzione se il bambino a 5 anni non è in grado di: Enumerare in avanti fino al 10 Enumerare all indietro (dal 3 all 1) Segnali d allarme d a 5 anni Attenzione se il bambino a 5 anni non è in grado di: Enumerare in avanti fino al 10 Enumerare all indietro (dal 3 all 1) 1 Segnali d allarme d a 5 anni Contare (attenzione

Dettagli

Disturbi cognitivi: valutazioni e strategie di trattamento

Disturbi cognitivi: valutazioni e strategie di trattamento Disturbi cognitivi: valutazioni e strategie di trattamento Dott.ssa Katia De Gaetano Fontanellato, 3 Marzo 2019 4 Corso della Scuola Superiore SIRN Centro Cardinal Ferrari - S. Stefano Riabilitazione SPECIFICITA

Dettagli

Dott Laura Angelini Neuropsicologa, Psicoterapeuta Docente del corso Valutazione testistica in Psicologia Cognitiva DISPUTER, UNICH

Dott Laura Angelini Neuropsicologa, Psicoterapeuta Docente del corso Valutazione testistica in Psicologia Cognitiva DISPUTER, UNICH Dott Laura Angelini Neuropsicologa, Psicoterapeuta Docente del corso Valutazione testistica in Psicologia Cognitiva DISPUTER, UNICH WAIS-IV Wechsler Adult Scale of Intelligence (Quarta Edizione) Test clinico

Dettagli

L interazione tra i servizi socio-sanitari, gli specialisti (psicologi, logopedisti, ecc ) e l organizzazione scolastica

L interazione tra i servizi socio-sanitari, gli specialisti (psicologi, logopedisti, ecc ) e l organizzazione scolastica L interazione tra i servizi socio-sanitari, gli specialisti (psicologi, logopedisti, ecc ) e l organizzazione scolastica Individuare i più adeguati interventi didattico-educativi Formazione referente coordinatore

Dettagli

ANALISI DELLE DIAGNOSI di Disturbo Specifico dell Apprendimento

ANALISI DELLE DIAGNOSI di Disturbo Specifico dell Apprendimento ANALISI DELLE DIAGNOSI di Disturbo Specifico dell Apprendimento Chiara Trubini Consultorio CEAF di Vimercate, Comune di Ornago e Università di Parma trubini.chiara@libero.it F 81.0 Disturbo specifico

Dettagli

CHC: MODELLI E STRUMENTI 22/04/2017. La nuova classificazione Quali sono le novità? Implicazioni nella nostra pratica clinica quotidiana

CHC: MODELLI E STRUMENTI 22/04/2017. La nuova classificazione Quali sono le novità? Implicazioni nella nostra pratica clinica quotidiana CHC: MODELLI E STRUMETI Dott.ssa Tiziana Serra Psicologa, Psicoterapeuta Centro Terapie Farmacologiche in europsichiatria dell Infanzia e dell dolescenza europsichiatria Infantile OU Cagliari La nuova

Dettagli

Elena Bortolotti. L area logico-matematica e le difficoltà

Elena Bortolotti. L area logico-matematica e le difficoltà Elena Bortolotti L area logico-matematica e le difficoltà Il calcolo Il calcolo fa riferimento ai processi che consentono di operare sui numeri tramite operazioni aritmetiche Le prime informazioni da elaborare

Dettagli

L INTELLIGENZA FONTI: CLEMENTE DANIELI: LA MENTE E L ALBERO BINAZZI TUCCI: SCIENZE SOCIALI

L INTELLIGENZA FONTI: CLEMENTE DANIELI: LA MENTE E L ALBERO BINAZZI TUCCI: SCIENZE SOCIALI L INTELLIGENZA FONTI: CLEMENTE DANIELI: LA MENTE E L ALBERO BINAZZI TUCCI: SCIENZE SOCIALI PENSARE O NON PENSARE? NON SI PUO NON PENSARE MA COSA C E NEL NOSTRO PENSIERO? CONCETTI COS E UN CONCETTO? OGNI

Dettagli

L INTELLIGENZA E I DSA

L INTELLIGENZA E I DSA A.A. 2017-2018 Corso Disturbi Specifici dell Apprendimento Docente Elena Bortolotti L INTELLIGENZA E I DSA Premessa A SCUOLA percezione di aumento di difficoltà nelle classi 2-3% disabilità certificate

Dettagli

OSSERVAZIONE DIAGNOSI

OSSERVAZIONE DIAGNOSI Quando persistono difficoltà negli apprendimenti nonostante percorsi di potenziamento scolastico. OSSERVAZIONE DIAGNOSI 18-8-2012 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA n 192 ART.2 CRITERI qualitativi

Dettagli

Tiana B. General Reasoning Test STANDARD REPORT. Psychometrics Ltd.

Tiana B. General Reasoning Test STANDARD REPORT. Psychometrics Ltd. General Reasoning Test STANDARD REPORT Psychometrics Ltd. Data Test: 14/05/2012 General Reasoning - Premessa Il General Reasoning Test (GRT2) misura l abilità di ragionare con i numeri, le parole ed i

Dettagli

La Sindrome di Tourette a scuola: ricadute sull'apprendimento e comorbilità

La Sindrome di Tourette a scuola: ricadute sull'apprendimento e comorbilità La Sindrome di Tourette a scuola: ricadute sull'apprendimento e comorbilità L apprendimento scolastico poggia prevalentemente sull uso del codice scritto e sull abilità di gestione del sistema dei numeri

Dettagli

disturbi dell apprendimento e.. promlebi di lisdessia

disturbi dell apprendimento e.. promlebi di lisdessia Incontri di confronto tra docenti Marzo 2008 disturbi dell apprendimento e.. promlebi di lisdessia 1 2 Disagio scolastico Disagio scolastico è in forte crescita parallelamente al progredire del grado scolastico,

Dettagli

LA CARTA COGNITIVA. aspetti cognitivi e metacognitivi della didattica inclusiva. Seregno, 15 Settembre Dott.ssa Maria Russo

LA CARTA COGNITIVA. aspetti cognitivi e metacognitivi della didattica inclusiva. Seregno, 15 Settembre Dott.ssa Maria Russo LA CARTA COGNITIVA aspetti cognitivi e metacognitivi della didattica inclusiva Seregno, 15 Settembre 2017 Dott.ssa Maria Russo maria.russo.ped@gmail.com Dott. Maria Russo CORNICE TEORICA DI RIFERIMENTO

Dettagli

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO e la motivazione dell intervento precoce

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO e la motivazione dell intervento precoce TUTTI A BORDO! PROGETTO IRIDE DI INTERCETTAZIONE PRECOCE IN RETE CLASSI PRIME SCUOLA PRIMARIA DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO e la motivazione dell intervento precoce Dr.ssa Campioni Annamaria

Dettagli

Breve guida ai codici ICF

Breve guida ai codici ICF Breve guida ai codici ICF Dott.ssa Graziella Giorgetti Responsabile UO UMEE ASUR Marche AV1 Fano CTS Fano 20 27 maggio 2014 Struttura dell ICF ICF Parte 1: Funzionamento e disabilità Parte 2: Fattori contestuali

Dettagli

PROFILO PSICO-DIDATTICO COMPETENZE RELATIVE ALLE AREE DI APPRENDIMENTO E RELAZIONALI SCOLASTICHE DI SCHEDA DI OSSERVAZIONE

PROFILO PSICO-DIDATTICO COMPETENZE RELATIVE ALLE AREE DI APPRENDIMENTO E RELAZIONALI SCOLASTICHE DI SCHEDA DI OSSERVAZIONE PROFILO PSICO-DIDATTICO COMPETENZE RELATIVE ALLE AREE DI APPRENDIMENTO E RELAZIONALI SCOLASTICHE DI COGNOME Classe NOME Scuola MOTIVO DELLA STESURA DEL PROFILO (DEFINIRE IL PDP, altro) SCHEDA DI OSSERVAZIONE

Dettagli

Disturbi specifici dell apprendimento e sindrome delle apnee ostruttive in sonno in età pediatrica: studio caso-controllo

Disturbi specifici dell apprendimento e sindrome delle apnee ostruttive in sonno in età pediatrica: studio caso-controllo UNIVERSITÀ DEGLIS TUDI DELLA CAMPANIA «LUIGI VANVITELLI» DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE E FISICA E MEDICINA PREVENTIVA Disturbi specifici dell apprendimento e sindrome delle apnee ostruttive in sonno in

Dettagli

L OSSERVAZIONE CLINICA E LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA SESSIONE: L IMPIEGO CRITICO DEGLI STRUMENTI DIAGNOSTICI

L OSSERVAZIONE CLINICA E LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA SESSIONE: L IMPIEGO CRITICO DEGLI STRUMENTI DIAGNOSTICI ADHD: per una condivisione dei percorsi diagnostico-terapeutici Milano, 28 maggio 2013 L OSSERVAZIONE CLINICA E LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA SESSIONE: L IMPIEGO CRITICO DEGLI STRUMENTI DIAGNOSTICI Azienda

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Ministero della Pubblica Istruzione dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VARESE 1 Don Rimoldi Via Pergine n. 6 21100 VARESE Tel. 0332/330421 Fax 0332/334110 C.F. 80101510123 e-mail

Dettagli

Neuropsicologia. R-Bans

Neuropsicologia. R-Bans Neuropsicologia R-Bans La memoria: RBANS Gli indici (o domini) della RBANS che si occupano di valutare la memoria sono: memoria immediata la memoria differita RBANS: Dominio Memoria immediata Indica l

Dettagli

Stato di Integrazione degli alunni con BES nelle scuole del territorio

Stato di Integrazione degli alunni con BES nelle scuole del territorio TSMREE Tivoli Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze Patologiche tsmree.tivoli@aslromag.it Stato di Integrazione degli alunni con BES nelle scuole del territorio Articoli 3, 30, 31, 32, 33,

Dettagli

NON ESISTE NEI MANUALI DIAGNOSTICI (DSM; ICD): PERCHE?

NON ESISTE NEI MANUALI DIAGNOSTICI (DSM; ICD): PERCHE? Irene C. Mammarella Università degli Studi di Padova NON ESISTE NEI MANUALI DIAGNOSTICI (DSM; ICD): PERCHE? irene.mammarella@unipd.it Johnson & Myklebust, 1967 Rourke, 1989; 1995 Disturbo non-verbale Sindrome

Dettagli

APPRENDIMENTO E DISABILITA. Strategie di aiuto e tecniche di intervento

APPRENDIMENTO E DISABILITA. Strategie di aiuto e tecniche di intervento APPRENDIMENTO E DISABILITA Strategie di aiuto e tecniche di intervento Disabilità - Definizione Conseguenza/risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di una persona e i fattori individuali

Dettagli

Disabilità intellettiva. Generalità

Disabilità intellettiva. Generalità Disabilità intellettiva Generalità Criteri diagnostici: dal DSM-IV al DSM-5 DSM-IV 1. Funzionamento intellettivo, misurato tramite QI, significativamente al di sotto della norma 2. Importante compromissione

Dettagli

Indice. Premessa pag. 11

Indice. Premessa pag. 11 Indice Premessa pag. 11 1. I test nella pratica psicologica» 13 1. Definizione di test psicologico» 13 2. Lineamenti sullo sviluppo storico dei test psicologici» 13 3. La misura nell'ottica della "teoria

Dettagli

Corso di Formazione - 25 Marzo 2015

Corso di Formazione - 25 Marzo 2015 Corso di Formazione - 25 Marzo 2015 Bisogni educativi speciali Interventi di inclusione e gestione della classe Dott.ssa Isabella Bellagamba Psicologa Psicoterapeuta isabellabellagamba@libero.it PRECISAZIONI

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE PROFILO DINAMICO FUNZIONALE DI firme degli estensori COGNOME NOME... SCUOLA... CLASSE... NOME QUALIFICA FIRMA Data ASSE 1: AFFETTIVO RELAZIONALE ASSE 2: AUTONOMIA ASSE 3 E ASSE 4 :COMUNICAZIONALE E LINGUISTICO

Dettagli

CHI SONO I BES? Referenti Progetto: Dipartimento Psicologia Università della Campania L.Vanvitelli.

CHI SONO I BES? Referenti Progetto: Dipartimento Psicologia Università della Campania L.Vanvitelli. CHI SONO I BES? Referenti Progetto: Dipartimento Psicologia Università della Campania L.Vanvitelli Angela Borrone Maria Concetta Miranda angelaborrone@gmail.com mariac.miranda@libero.it CHI SONO I BES?

Dettagli

IPDA. Questionario Osservativo per L IDENTIFICAZIONE. PRECOCE delle DIFFICOLTA di APPRENDIMENTO Terreni et al, 2002

IPDA. Questionario Osservativo per L IDENTIFICAZIONE. PRECOCE delle DIFFICOLTA di APPRENDIMENTO Terreni et al, 2002 IPDA Questionario Osservativo per L IDENTIFICAZIONE PRECOCE delle DIFFICOLTA di APPRENDIMENTO Terreni et al, 2002 Cos è L IPDA è la prima fase di un progetto di intervento per ridurre il problema delle

Dettagli

Training di apprendimento. Dott. Giuseppe Muscianisi

Training di apprendimento. Dott. Giuseppe Muscianisi Training di apprendimento «Sì come il ferro arrugginisce senza uso e l acqua nel freddo si addiaccia così lo ngegno senza esercizio si guasta» Leonardo da Vinci I training di apprendimento consentono di

Dettagli

Difficoltà e Disturbo: quale relazione negli apprendimenti scolastici. Marzia L. Bizzaro

Difficoltà e Disturbo: quale relazione negli apprendimenti scolastici. Marzia L. Bizzaro Difficoltà e Disturbo: quale relazione negli apprendimenti scolastici Marzia L. Bizzaro Università Milano-Bicocca, 15 novembre 2010 Disabilità: limitazione o perdita (conseguente a menomazione) delle capacità

Dettagli

SECONDA LEZIONE LA VALUTAZIONE DELL INTELLIGENZA. Grazia Spitoni Teorie Tecniche dei Test

SECONDA LEZIONE LA VALUTAZIONE DELL INTELLIGENZA. Grazia Spitoni Teorie Tecniche dei Test SECONDA LEZIONE LA VALUTAZIONE DELL INTELLIGENZA Grazia Spitoni Teorie Tecniche dei Test 2013 0 L intelligenza In psicologia il termine intelligenza indica la capacità di acquisire conoscenze da poter

Dettagli

Dott.ssa Cristina Potente

Dott.ssa Cristina Potente 9 Novembre 2015 - Genova Problematiche nella diagnosi della discalculia e nell intervento didattico con studenti discalculici alla luce dei risultati di una sperimentazione. Dott.ssa Cristina Potente c.potente@centroleonardo.net

Dettagli

07/11/2010 LA SINDROME NON-VERBALE (ROURKE, 1995) LA SINDROME NON-VERBALE (ROURKE, 1995)

07/11/2010 LA SINDROME NON-VERBALE (ROURKE, 1995) LA SINDROME NON-VERBALE (ROURKE, 1995) Diagnosi e trattamento del disturbo Non-verbale 6 Novembre, 2010 IL DISTURBO SPECIFICO DELL APPRENDIMENTO NON-VERBALE Irene C. Mammarella Università degli Studi di Padova irene.mammarella@unipd.it LA SINDROME

Dettagli

WISC-IV: Analisi e interpretazione del profilo

WISC-IV: Analisi e interpretazione del profilo WISC-IV: Analisi e interpretazione del profilo DOTT.SSA TIZIANA SERRA I 4 pilastri di una valutazione accurata 1. Raccolta di informazioni provenienti da fonti diverse (ad esempio, genitori, docenti, bambino)

Dettagli

La diagnosi di DSA: leggerla per capirla. 19 ottobre Logopedista DANIELA PALA

La diagnosi di DSA: leggerla per capirla. 19 ottobre Logopedista DANIELA PALA La diagnosi di DSA: leggerla per capirla 19 ottobre 2016 Logopedista DANIELA PALA CHIARIMENTI SULLE SINGOLE DIAGNOSI SPIEGAZIONE SU COME È FATTA UNA RELAZIONE DIAGNOSTICA ARGOMENTI CHE TRATTEREMO OGGI

Dettagli

PRIMO QUADRIMESTRE. PREREQUISITI Definire quantità utilizzando gli indicatori indefiniti.

PRIMO QUADRIMESTRE. PREREQUISITI Definire quantità utilizzando gli indicatori indefiniti. PRIMO QUADRIMESTRE Competenze chiave europee Competenza matematica: sviluppare ed applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Usare modelli matematici

Dettagli

Caratteristiche diagnostiche secondo il DSM-IV

Caratteristiche diagnostiche secondo il DSM-IV RITARDO MENTALE Ritardo mentale Caratteristiche diagnostiche secondo il DSM-IV Criterio A Funzionamento intellettivo generale al di sotto della media: QI inferiore a 70 sulla base di test cognitivi specifici

Dettagli

Progetto di screening. per l individuazione. dei pre-requisiti. degli apprendimenti scolastici. nei bambini dell ultimo anno.

Progetto di screening. per l individuazione. dei pre-requisiti. degli apprendimenti scolastici. nei bambini dell ultimo anno. Progetto di screening per l individuazione dei pre-requisiti degli apprendimenti scolastici nei bambini dell ultimo anno della Scuola dell Infanzia Adriana Naldi Obiettivi Il Progetto inserito nel P.O.F.

Dettagli

Strumenti a supporto della valutazione dell apprendimento. Sara Zaccaria Ordine degli Psicologi della Toscana 26 maggio 2016

Strumenti a supporto della valutazione dell apprendimento. Sara Zaccaria Ordine degli Psicologi della Toscana 26 maggio 2016 Strumenti a supporto della valutazione dell apprendimento Sara Zaccaria Ordine degli Psicologi della Toscana 26 maggio 2016 Apprendimento e scuola dell infanzia La Legge 170, 8 ottobre 2010 sottolinea

Dettagli

DESCRIZIONE DELLO STRUMENTO

DESCRIZIONE DELLO STRUMENTO WAIS IV Wechsler Adult Intelligence Scale - IV Edition (2013) Esercitazioni Università di Bergamo INDICE o Descrizione dello strumento o Regole di somministrazione o Punteggi o Campione Normativo INDICE

Dettagli

SEZIONE DI PSICOLOGIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE ANTROPOLOGICHE Corso podestà Genova Tel Fax

SEZIONE DI PSICOLOGIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE ANTROPOLOGICHE Corso podestà Genova Tel Fax Indagine su processi cognitivi ed attentivi in soggetti con X fragile Progetto curato e coordinato dal Prof. Francesco Benso, docente di Psicologia Fisiologica presso l Università degli Studi di Genova,

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA ASL - MUNICIPI - RETI DELLE SCUOLE

PROTOCOLLO D INTESA ASL - MUNICIPI - RETI DELLE SCUOLE PROTOCOLLO D INTESA ASL - MUNICIPI - RETI DELLE SCUOLE 14 aprile 2016 - Padiglione 90 Maria Teresa Sarti - ASL Roma 1 Disabilità Intellettive in Età Evolutiva: la Diagnosi nella Prospettiva dei Percorsi

Dettagli

PARLIAMO DI DIAGNOSI DI DSA

PARLIAMO DI DIAGNOSI DI DSA ISTITUTO COMPRENSIVO DE AMICIS CASTRONNO PARLIAMO DI DIAGNOSI DI DSA INSEGNANTE ALBRIZIO CINZIA COM È STRUTTURATA UNA DIAGNOSI Dati anagrafici dell alunno Diagnosi multiassiale e relativi codici ICD-10

Dettagli

1): SCREENING POSTURALE

1): SCREENING POSTURALE 1): SCREENING POSTURALE Il presente progetto è rivolto alle classi V della scuola primaria e al primo anno della scuola secondaria di primo grado. La fascia d età considerata, dal punto di vista auxologico,

Dettagli

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO ISTITUZIONE SCOLASTICA ALUNNO PLESSO PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Anno Scolastico Classe cognome nome data di nascita luogo di nascita residenza telefono NUMERO DI ALUNNI DELLA CLASSE: NUMERO DI ALUNNI

Dettagli

FUNZIONE STRUMENTALE DSA/BES. 2015-2016 Patrizia Caravelli Tiziana Capoletti

FUNZIONE STRUMENTALE DSA/BES. 2015-2016 Patrizia Caravelli Tiziana Capoletti FUNZIONE STRUMENTALE DSA/BES 2015-2016 Patrizia Caravelli Tiziana Capoletti I SOGGETTI DEL LAVORO Gli studenti con BES 1) Disabilità 2) Disturbi evolutivi specifici: Disturbo Specifico di Apprendimento,

Dettagli

Strumenti Operativi e Strategie Didattiche per i D.S.A.

Strumenti Operativi e Strategie Didattiche per i D.S.A. Strumenti Operativi e Strategie Didattiche per i D.S.A. Corso di formazione di base Ideato e condotto dall'equipe Psicopedagogica del Centro Servizi Scolastici Sapere Più Ognuno è un GENIO. Ma se si giudica

Dettagli

Livello di lettura di due deviazioni standard inferiore alla media Quoziente intellettivo (QI) nella norma Assenza di cause neurologiche e/o sensoriali Interferenza significativa con l apprendimento scolastico

Dettagli

DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO dott.ssa Silvia Ceccaroli dott.ssa Nicoletta Staffa Associazione Strategicamente Insieme PROGETTO «IMPARARE E» Comune di Cervia 1 incontro 08.09.2016 DISTURBI SPECIFICI

Dettagli

Dott. Corrado Muscarà Università degli Studi di Catania

Dott. Corrado Muscarà Università degli Studi di Catania Dott. Corrado Muscarà Università degli Studi di Catania Malattie varie, acute o croniche, fragilità, situazione cromosomiche particolari, lesioni, ecc. Deficit visivi, motori, di attenzione, di memoria,

Dettagli

RITARDO MENTALE. S. Buono

RITARDO MENTALE. S. Buono RITARDO MENTALE S. Buono DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELLE PERSONE CON RITARDO MENTALE (Assemblea Generale dell ONU, 1971) 1. Le persone con ritardo mentale hanno nella massima misura possibile, gli stessi

Dettagli

Uno sguardo alle difficoltà scolastiche

Uno sguardo alle difficoltà scolastiche Uno sguardo alle difficoltà scolastiche Evolutivo Età critica per l apprendimento e per lo sviluppo, sensibile alle influenze ambientali La difficoltà non è acquisita. E presente da tempo, ci sono una

Dettagli

WISC-III: III: LA DESCRIZIONE DEI SUBTEST

WISC-III: III: LA DESCRIZIONE DEI SUBTEST WISC-III: III: LA DESCRIZIONE DEI SUBTEST Psicologia dello sviluppo cognitivo -LABORATORIO- D.ssa Elena Gandolfi Struttura della WISC-III III Subtest verbali 2. Informazioni (30 domande) 4. Somiglianze

Dettagli

Calendario degli incontri. Le lezioni avranno luogo presso l aula X (secondo piano) del Dipartimento di psicologia, Via dei Marsi 78.

Calendario degli incontri. Le lezioni avranno luogo presso l aula X (secondo piano) del Dipartimento di psicologia, Via dei Marsi 78. Calendario degli incontri Le lezioni avranno luogo presso l aula X (secondo piano) del Dipartimento di psicologia, Via dei Marsi 78. Orario : mattina: 9-13; pomeriggio: 14-18. 1a 2 Prerequisiti della lettura

Dettagli

Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive

Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ La Neuropsicologia è quella disciplina scientifica che indaga le relazioni esistenti tra: funzioni cognitive struttura e

Dettagli

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo Corso Dsa - I disturbi specifici dell apprendimento: dall

Dettagli

Dott. Alberto Mariotto

Dott. Alberto Mariotto DSA-BES >PDP Dalla diagnosi al Piano Didattico Personalizzato Dott. Alberto Mariotto Logopedista - Vocologo dott. in Scienze Psicologiche della Personalità e delle Relazioni Interpersonali dott. in Neuroscienze

Dettagli

WISC - IV. modello di Cattell-Horn. un nuovo modello di intelligenza

WISC - IV. modello di Cattell-Horn. un nuovo modello di intelligenza un nuovo modello di intelligenza WIC - IV paola.magnano@unikore.it "Il g psicometrico non è una cosa di per sé, ma è una manifestazione di alcune proprietà, non ancora ben definite, della struttura e del

Dettagli

Workshop Training autoregolativo di gruppo e attivita assistite con animali. Dr. Veronica Andreini Psicologa AIDAI Toscana

Workshop Training autoregolativo di gruppo e attivita assistite con animali. Dr. Veronica Andreini Psicologa AIDAI Toscana Workshop Training autoregolativo di gruppo e attivita assistite con animali Dr. Veronica Andreini Psicologa AIDAI Toscana andreiniva@inwind.it LA NOSTRA ESPERIENZA Osservare i benefici di un trattamento

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA. Relatore: Annalisa Pelosi

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA. Relatore: Annalisa Pelosi UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA Relatore: Annalisa Pelosi 1 2 Il Ritardo Mentale 1. Criteri Diagnostici Definiamo il ritardo mentale una condizione clinica complessa, caratterizzata dalla presenza di un

Dettagli

Ciclo di incontri con operatori scolastici: struttura

Ciclo di incontri con operatori scolastici: struttura Ciclo di incontri con operatori scolastici: struttura 1. Incontri teorico/pratici: tutti gli insegnanti 2. Incontri pratici: gruppo tecnico Ciclo di incontri con operatori scolastici: gli argomenti 1.

Dettagli

Gli apprendimenti non verbali. Roberto Lingua Centro Riabilitazione Ferrero Alba robertolingua@tiscali.it

Gli apprendimenti non verbali. Roberto Lingua Centro Riabilitazione Ferrero Alba robertolingua@tiscali.it Gli apprendimenti non verbali Roberto Lingua Centro Riabilitazione Ferrero Alba robertolingua@tiscali.it Rocchetta Tanaro,17 maggio 2012 I disturbi degli apprendimenti non verbali Disturbi della scrittura

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER L INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Scuola dell Infanzia

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER L INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Scuola dell Infanzia DIREZIONE DIDATTICA STATALE F.RASETTI 06061- Via Carducci n.25- Castiglione del Lago Codice Fiscale 80005650546- Tel. 075/951254 E.mail: pgee021002@istruzione.it PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER L INCLUSIONE

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO per alunni BES - Scuola dell'infanzia

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO per alunni BES - Scuola dell'infanzia MINISTERO DELL ISTRUZIONE, UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI VIA MARCONI, 15 Piazza Risorgimento, 27 00037 SEGNI tel./fax 06/9768153-06/9766199

Dettagli

Sviluppare l intelligenza per la scuola primaria

Sviluppare l intelligenza per la scuola primaria Strumenti per la didattica, l educazione, la riabilitazione, il recupero e il sostegno Collana diretta da Dario Ianes Emma Perrotta e Chiara Demurtas Sviluppare l intelligenza per la scuola primaria Giochi

Dettagli

DSA e BES (scuola secondaria di primo e secondo grado)

DSA e BES (scuola secondaria di primo e secondo grado) Lab.D.A. Laboratorio sui Disturbi dell Apprendimento Galleria Berchet, 3 Padova Direttore: Prof. Cesare Cornoldi DSA e BES (scuola secondaria di primo e secondo grado) Corso di formazione Istituto Ruzza

Dettagli