Lu cian o R eg azzo n i. Quaderno di anatomia. Applicato al Fumetto

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1 Lu cian o R eg azzo n i Quaderno di anatomia Applicato al Fumetto

2 Lu cian o R eg azzo n i Quaderno di anatomia Applicato al Fumetto

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5 Quaderno di anatomia Applicato al Fumetto LA REALE APPARENZA DI UN REALE APPARENTE Introduzione L incomunicabilità dell esperienza delega alla pratica la possibilità di farla. La didattica ha il compito di affiancare lo studente rendendolo consapevole dei momenti fondamentali che caratterizzano la sua sperimentazione. L informazione e l esercizio divengono così strumenti, non tanto legati ad un arricchimento nozionistico, ma all acquisizione di un sistema che consenta di articolare visivamente la realtà, attraverso l analisi delle forme che la definiscono, permettendo la raffigurazione di ciò che è già sensibile a livello percettivo. La rappresentazione non è la realtà, ma si compone di segni che giustapposti vicendevolmente hanno il potere di evocarla in chi osserva. Non è quindi il cosa, ma il come si raffigura che acquista ( per il disegnattore) una grande importanza, dato che la rappresentazione altro non è che frutto di un apparenza. Il disegnatore, collocandosi tra realtà e apparenza, deve mantenersi in equilibrio tra la regola ordinatrice, necessaria all atto della comprensione e della sua successiva realizzazione, e l espressione della vita, caratterizzata dalla sua contingenza. Questa possibilità gli è data dallo studio della forma, configurandosi quest ultima come momento di mezzo tra lui e la realtà stessa; è quindi ad essa che va data massima attenzione, cercando di fissarla, registrarla attraverso regole, codici, che non la facciano scappare davanti una volta osservata, ma permettano di viverla liberamente nei suoi possibili movimenti, perché capaci di intenderla attraverso un ordine che consente la padronanza delle variabili visive a cui è assoggettata percettivamente. Pag La scena. I suoi elementi costitutivi sono: l ATTORE chi muove o fa avanzare; il TEATRO luogo di svolgimento dello spettacolo; l AZIONE atto dell agire e del fare. Sono dell attore: il sesso, l età, la razza, l aspetto morfologico che lo definirà come stereotipo particolare, il costume che lo veste. Sono del teatro: le ambientazioni naturali e artificiali. I tipi di architetture- interni ed esterni ( sorta di costumi per gli ambienti). Sono dell azione: il movimenti e la dinamica, quindi la registrazione delle trasformazioni di un oggetto che muta nella sua apparenza. I tre elementi costitutivi sono soggetti in eguale misura alle regole della prospettiva intuitiva. Qui entra in gioco l anatomia, intesa come sorta di scrittura pittografia che stimoli e amplifichi la capacità di osservazione, abituando a vedere i molteplici legami che, pur nascosti distinguono il mondo delle forme. Uno strumento per indagare, descrivere il mondo fisico e successivamente raffigurarlo, mediante un processo di elaborazione, di verifica e di conferma, che offra al tempo stesso ( al disegnatore) un punto di vista originale da cui osservare, senza nulla togliere e, quindi, integrando ciò che di valido è stato detto e rappresentato fino ad oggi. Iniziamo dalla destrutturazione di una scena cercando di definire un processo che consenta il superamento di quel conflitto, che spesso viene a definirsi nella rappresentazione, tra ciò che si sa e ciò che si vede. Pag. 05 La tridimensionalità della forma fisica si scontra con la bidimensionalità del foglio su cui deve essere rappresentata; quindi bisogna capire la differenza tra forma fisica e forma percettiva, tra spazio simulato e spazio topologico far propri quei sistemi (es. la prospettiva) che permettono la resa virtuale dell immagine. 61

6 NELLA RAFFIGURAZIONE VANNO DISTINTI: 1- FORMA FISICA L elemento rispetto a se stesso, le sue dimensioni ( altezza, larghezza, profondità), le parti che lo compongono e le loro reciproche posizioni e proporzioni. L attore La forma del corpo per poter essere meglio compresa, deve essere considerata nel suo orientamento spaziale e relazionata ai tre piani che la dividono: Sagittale; Frontale; Trasversale. Si parte dall analisi della stazione eretta con una figura che, ruotando su sé stessa, evidenzia tutti i suoi lati. La figura eretta consente di avvicinarsi meglio alla postura anatomica, ispirata al criterio di maggior leggibilità. Quest ultima offre la possibilità di: ridurre ai minimi termini quelle interferenze naturali, messe in gioco da un corpo in movimento, che andrebbero a discapito di una sua soddisfacente lettura morfologica. Considerare successivamente i muscoli superficiali, nella loro posizione ed estensione, che concorrono alla sua forma. Ridurre il corpo in aree muscolari di movimento. Questa ulteriore semplificazione consentirà una migliore gestione della figura dal punto di vista delle variabili visive a cui sarà soggetta nel movimento. Pag FORMA PERCETTIVA L elemento condizionato dal suo orientamento spaziale,dal rapporto con l ambiente e con l osservatore. LO SPAZIO SIMULATO & LO SPAZIO TOPOLOGICO Di profondità Di superficie Illusorio prospettico Planare Deputato all illusione Deputato all organizzazione Referenziale Sintattica del materiale visivo per produrre Effetti di senso. Pag L informazione morfologica deve permettere l individuazione di quei punti, che collocati strategicamente, rappresentano la costanza (punti di repere ) rispetto al mutamento delle forme, che caratterizza la resa del corpo in movimento. SPAZIO DELLA FINZIONE SPAZIO BIDIMENSIONALE Pag

7 Se è vero che dove sono le emozioni sono anche le immagini, mi piace pensare all anatomia (artistica) come a uno strumento al servizio di questa relazione, che è poi la ragione di questo quaderno di appunti. Luciano Regazzoni Quaderno di anatomia. Applicato al Fumetto - Luciano R egazzo ni ISBN