1 Corso di Formazione per Maestro Nazionale 2011
|
|
- Giada Cuomo
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 1 Corso di Formazione per Maestro Nazionale 2011 MODIFICAZIONE ROVESCIO BIMANE VERSO ROVESCIO AD UNA MANO NELLA FASE DI SPECIALIZZAZIONE Autore: Elisa Belleri Roma, 24 agosto 2011 Istituto Superiore di Formazione Roberto Lombardi anno accademico 2011
2 INDICE 1. RINGRAZIAMENTI INTRODUZIONE ED ANALISI GENERALE DELL ARGOMENTO DIFFERENZE BIOMECCANICHE TRA ROVESCIO BIMANE E ROVESCIO AD UNA MANO ANALISI BIOMECCANICA DEL ROVESCIO DI BRIZZI : ROVESCIO BIMANE E ROVESCIO AD UNA MANO IL GRIP ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO LA FASE DI PREPARAZIONE ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO IL MOVIMENTO A COLPIRE COMPONENTI DI SPINTA E IMPATTO FINALE STEP FONDAMENTALI E METODOLOGIE DIDATTICHE AFFRONTATI DALL ATLETA PER IL PASSAGGIO DAL ROVESCIO BIMANE AL ROVESCIO AD UNA MANO CAMBIO DELL IMPUGNATURA EQUILIBRIO (UTILIZZO DEL BRACCIO SINISTRO) EQUILIBRIO ED AZIONE DELLE GAMBE PRECISIONE TEMPORALE (INTESA COME FLUIDITA DEL COLPO) CONCLUSIONI BIBLIOGRAFIA..26
3 1. RINGRAZIAMENTI Desidero innanzitutto ringraziare il Tecnico Gennaro Volturo che è stato sempre disponibile a dirimere i miei dubbi durante la stesura di questo lavoro. Inoltre, ringrazio sentitamente Maestro Alberto Paris che è per i preziosi insegnamenti che ha saputo trasmettermi e per l assistenza prestatami. Intendo poi ringraziare Alberto Brizzi per avermi fornito filmati, immagini e dati indispensabili per la realizzazione della tesi. Inoltre, vorrei esprimere la mia sincera gratitudine ai miei compagni di corso, per i numerosi consigli durante la ricerca. Ringrazio di cuore tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo percorso di arricchimento tecnico ed umano. 2. INTRODUZIONE ED ANALISI GENERALE DELL ARGOMENTO È ormai da qualche decennio che il popolo tennistico, composto sia di valenti giocatori che di estimatori ed opinionisti eccellenti si divide su uno dei colpi più controversi ed affascinanti del tennis: sua maestà il Rovescio. Nessun altro colpo ha subito negli ultimi tempi una così marcata metamorfosi ed un cambiamento a livello tecnico e biomeccanico quanto il colpo in questione sia in campo femminile che maschile. Ed il tema della controversia è sempre lo stesso : Rovescio bimane o Rovescio ad una mano? La grande famiglia del rovescio ad una mano porta a sostegno delle proprie convinzioni che tale colpo sia a livello estetico il colpo più bello ad visum, come dicono i latini e che l elemento classico non tramonterà mai. Per non parlare dal punto di vista cinestesico della sensazione di libertà dell arto dominante nel colpire la palla in top,in
4 back, ed al volo. Ed inoltre sembra che l utilizzo del braccio dominante aiuti a livello didattico ad una lateralizzazione precoce. La fazione opposta invece sostiene con dati statistici alla mano che in campo femminile due sole giocatrici tra le top 20 (Schiavone e Vinci) utilizza l elegante rovescio e ben cinque giocatori tra i top 20 maschi (Federer, Almagro, Gasquet, Wawrinka, Youzhny). Questo a significare quanto nel tennis moderno l efficacia del rovescio bimane sia di gran lunga più elevata soprattutto nella risposta al servizio e nell azione di anticipo in opposizione ad un colpo molto carico di top-spin. Non è un caso che il più forte giocatore di tutti i tempi Roger Federer trovi grandissime difficoltà dal punto di vista tattico proprio sul rovescio contro il suo avversario degli ultimi cinque anni :il fenomeno Nadal. Per contro lo stesso Nadal trova enormi difficoltà a scardinare il rovescio bimane dell attuale numero uno del mondo Novak Djiokovic. A tutto questo si aggiunga che in fase propedeutica l utilizzo del rovescio bimane e conseguentemente delle due braccia sinergicamente mette almeno in parte al riparo da pesanti controindicazioni e critiche sul fatto che il tennis sia uno sport asimmetrico e che crei problemi al rachide e soprattutto a genitori apprensivi ed ortopedici da salotto. Quindi su noi insegnanti incombe in fase di impostazione tecnica un enorme dilemma : ai nostri futuri tennisti quale rovescio insegnare? La logica ci direbbe sicuramente rovescio bimane. A questo punto sorgono spontanei alcuni dubbi che cercheremo di dissipare: 1. Perché passare dal rovescio bimane a quello ad una mano? 2. Questo passaggio a livello tecnico è attuabile? 3. Se lo fosse con quali procedure? 4. Ed il processo inverso? 5. L acquisizione di vantaggi in seguito dell utilizzo del rovescio ad una mano possono compensare i vantaggi obbiettivamente riscontrabili nel rovescio bimane? Lo scopo di questo project work è quello di dimostrare che il passaggio, in fase di specializzazione, dal rovescio bimane al rovescio ad una mano è attuabile ed in alcuni casi può sicuramente aiutare il giocatore nel completamento del suo bagaglio tecnico. Sia che il suddetto passaggio sia stato dettato da cause di forza maggiore ( traumi fisici) o da scelte di carattere tecnico, i risultati come dimostrano i fatti sono spesso stati di alto livello.
5 3. DIFFERENZE FONDAMENTALI TRA ROVESCIO BIMANE E ROVESCIO AD UNA MANO Se come già detto il passaggio del rovescio bimane a quello ad una mano è possibile è anche doveroso comunque sottolineare il fatto che a livello biomeccanico i due rovesci presentano significative differenze. GRIP: prendendo come riferimento la mano inferiore nel rovescio bimane il grip va da una eastern di rovescio, alla continental ad una eastern di diritto. Nel rovescio ad una mano il grip più utilizzati vanno da una eastern ad una western di rovescio. STANCE: nel rovescio bimane le stance utilizzate, con scelta strettamente legata alla situazione tattica, sono neutral come stance dominante, semiclosed, open nei recuperi e nei colpi d opposizione (ad esempio la risposta al servizio). Nel rovescio ad una mano le stance utilizzate sono semiclosed, closed e permettono di utilizzare in misura maggiore il tronco come componente di spinta durante il movimento a colpire. GRADO DI ARRETRAMENTO DELLA RACCHETTA: nel rovescio bimane è di 180 rispetto alla posizione di partenza fino al termine della fase di preparazione mentre nel rovescio ad una mano si ha un arretramento che passa da 250 a 270 gradi. GRADO DI ROTAZIONE DEL TRONCO: gli angoli di separazione nel rovescio bimane sono di 10 (le spalle ruotano di 100 le anche ruotano di 90 ). Nel rovescio ad una mano, grazie alla stance più chiusa si ha un accumulo maggiore di energia elastica e gli angoli di separazione sono di 30 (le spalle ruotano di 120 le anche ruotano di 90 ).
6 STRATEGIE DI PRODUZIONE DELLA VELOCITA : nel rovescio a due mani produco energia sfruttando la velocità di rotazione del tronco con un movimento più breve riducendo il momento d inerzia e sfruttando di più il momentum angolare. Infatti durante il movimento a colpire il tronco genera energia agevolato dalla posizione piuttosto raccolta dei gomiti. Nel rovescio ad una mano allontano il braccio dal corpo e con un movimento più ampio sfrutto lo spazio di accelerazione della testa della racchetta, in questo caso interviene in modo maggiore il momentum lineare. IMPATTO: nel rovescio ad una mano l impatto è più avanzato e più lontano dall asse longitudinale del corpo rispetto a quello bimane. STRATEGIE CONTRO L ANTICIPAZIONE: nel rovescio a due mani il movimento è più breve, con una open stance non do informazioni sull angolazione prescelta e con l azione dei polsi posso modificare l angolazione. Nel rovescio ad una mano con la closed stance non fornisco informazioni sulla direzione del colpo e l angolazione della testa della racchetta è nascosta dal corpo. SEGMENTI CORPOREI IMPEGNATI NELLA PRODUZIONE DI ENERGIA: nel rovescio a due mani utilizzo un segmento in meno (rovescio ad azione unita), ma produco stessa energia mentre nel rovescio ad una mano utilizzo anche il gomito come componente di spinta quindi un segmento in più. GESTIONE DEL PUNTO D IMPATTO: nel rovescio bimane si è favoriti nel tentativo di produrre più velocità all altezza delle spalle o su piani più elevati; nel rovescio ad una mano impatto sopra le spalle crea difficoltà quindi si utilizza lo slice.
7 ESECUZIONE DELLO SLICE E DELLA VOLEE DI ROVESCIO: con il rovescio bimane si ha maggior difficoltà nel staccare la mano mentre con il rovescio ad una mano si utilizza già in modo corretto l arto sinistro. Inoltre si ha l azione del gomito che interviene come componente di spinta e favorisce l esecuzione delle voleè. PRECISIONE TEMPORALE IN FASE DIDATTICA: partendo dal presupposto che più il movimento è breve più sono preciso il rovescio bimane in fase didattica è la soluzione migliore. Proponendo in fase didattica il rovescio ad una mano bisognerà lavorare su un movimento breve.
8 In questo documento analizzerò il passaggio dal rovescio a due mani a quello ad una mano facendo riferimento ad un professionista bresciano : Alberto Brizzi. Alberto Brizzi uno dei giocatori più forti del panorama italiano, inizia a giocare a tennis all età di sette anni, crescendo nel Team di Vavassori. Raggiunge la sua miglior classifica nel 2010 portandosi alla 230 posizione del ranking mondiale, attualmente ancora professionista è numero 12 in Italia e 271 del mondo. Il cambiamento del suo rovescio, avviene all età di 18 anni, quando a causa di un vero e proprio trauma (la rottura della cartilagine del polso sinistro) subisce un intervento chirurgico con la speranza di riprendere l attività agonistica nel più breve tempo possibile. Purtroppo l operazione non è affatto risolutiva ed anzi continua a creare numerosi problemi. Da ulteriori controlli si riscontra che la situazione clinica del polso non migliora affatto, Alberto decide quindi di iniziare a giocare il rovescio ad una mano. Inizialmente è stata veramente dura anche se ero molto eccitato dal fatto di avere un colpo nuovo e magari più efficace, ma dall'altra parte dovevo comunque ricominciare da zero e ciò richiedeva molto tempo, ma soprattutto molto molto impegno. Tengo a sottolineare il fatto che la metamorfosi del rovescio di Brizzi sia stata dettata da cause di forza maggiore e che rispetto allo stesso passaggio effettuato per ragioni tecniche è da considerare molto più complicato sia dal punto di vista tecnico ma soprattutto psicologico. non è stato facile passare da un impugnatura che mi permetteva di giocare un rovescio piuttosto piatto ad una estern di rovescio. Mi ricordo come fosse ieri i primi allenamenti al cesto con Mauro Pezzi, la difficoltà all inizio di oltrepassare la rete e poi quella d indirizzare la palla nel campo. I primi mesi e addirittura i primi anni le imprese più ardue si presentavano durante i matches. Tutti sapevano di questo mio colpo nuovo e di conseguenza ne approfittavano, martellandomi dalla parte sinistra del campo. Ovviamente ci sono pregi e difetti, come in tutto, con il rovescio a due mani rispondi molto più facilmente e sei un po più solido negli scambi, soprattutto sulle superfici rapide, mentre è molto più semplice giocare palle in allungo o in recupero facendo il rovescio a una mano. Se devo essere sincero mi è dispiaciuto abbandonare il rovescio a due mani perché lo giocavo bene ed era uno dei miei colpi migliori. Ora però sono davvero contento perché mi sono costruito un buon rovescio ad una mano e alcuni tra i miei avversari sottolineano il fatto che in molte situazioni lo gioco meglio del diritto.
9 4. ANALISI BIOMECCANICA DEL ROVESCIO DI BRIZZI : ROVESCIO BIMANE E ROVESCIO AD UNA MANO 4.1 GRIP Giocatori professionisti e junior agonisti adottano nel rovescio bimane diverse tipologie di grip sia per quanto riguarda la mano inferiore sia per quanto riguarda la mano superiore. Potremo trovare quindi nella mano inferiore un impugnatura eastern di rovescio, continental oppure eastern di diritto, mentre nella mano superiore potremo trovare un impugnatura eastern di diritto oppure semiwestern di diritto. Nel caso di Brizzi (foto 4.1 a ) l impugnatura utilizzata è: mano inferiore CONTINENTAL mano superiore SEMIWESTERN DI DIRITTO Foto 4.1 a Le impugnature da utilizzare nel rovescio ad una mano sono eastern di rovescio oppure semiwestern di rovescio senza tralasciare la continental per alcune tipologie di backspin e nella voleè. Nella fotografia 4.1 b di Brizzi le nocche della mano destra sono rivolte verso l alto da ciò si evince che il grip utilizzato è una ESTERN DI ROVESCIO.
10 Foto 4.1 b Da aggiungere che nel rovescio ad una mano come in quello bimane bisogna effettuare il cambio d impugnatura. Questo cambio nel rovescio ad una mano avviene partendo da un impugnatura neutra, cioè intermedia tra diritto e rovescio e aiutandosi con la mano sinistra che sostiene la racchetta si riduce la pressione delle dita della mano destra sul manico ruotando così il palmo all interno. 4.2 ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO LA FASE DI PREPARAZIONE Innanzitutto tengo a sottolineare che per avere un tempo di preparazione perfetto è necessario prima di effettuare un rovescio eseguire uno slip step ed una ricerca rapida dei piedi verso la distanza ideale dalla palla sia per il rovescio bimane che quello ad una mano. Per quanto riguarda il rovescio bimane eseguito da Brizzi farò subito una precisazione, cioè si tratta di un rovescio eseguito con AZIONE MULTIPLA e lo si può notare dal fatto che al termine della preparazione i gomiti sono flessi (foto 4.2 a) e con tale meccanica esecutiva l energia è prodotta utilizzando i segmenti corporei braccio, avambraccio e polso in maniera indipendente con l intervento dei gomiti come componente di spinta.
11 Foto 4.2 a Per quanto riguarda la determinazione della stance nel rovescio bimane il piede sinistro ruota disponendosi in posizione parallela rispetto alla rete mentre il piede destro si porta davanti al piede sinistro ed allineato ad esso, limitando così la rotazione del tronco,si parla quindi di una NEUTRAL STANCE (foto 4.2 b). Anche nel rovescio ad una mano il piede sinistro ruota fino ad assumere una posizione parallela rispetto alla rete per permettere così una completa rotazione del tronco ed avere un ottimo equilibrio. In questo caso però si ha un cross-over step del piede destro determinando una SEMI- CLOSED STANCE (foto 4.2 c). Foto 4.2 b Foto 4.2 c La tipologia di preparazione nel rovescio bimane è CIRCOLARE e la testa della racchetta supera l altezza delle spalle ; è un movimento ampio ma anche piuttosto compatto i gomiti sono flessi e salgono tra fianchi e spalle. Nella foto 4.2 d si nota che la testa della racchetta rimane più alta rispetto ai gomiti.
12 Foto 4.2 d Nel rovescio ad una mano, una volta determinata la stance, si termina la rotazione del tronco e si completa l arretramento dell assetto braccio racchetta e gli angoli tra braccio-avambraccio e tra avambraccio-polso rimangono costanti per garantire la compattezza del movimento. L arretramento dell assetto braccio racchetta è facilitato dall azione dell arto sinistro che mantiene la posizione molto elevata raggiungendo l altezza della spalla sinistra e garantendo la circolarità del movimento (foto 4.2 e). Foto 4.2 e Nel rovescio bimane gli angoli di separazione sono di 10 (il tronco ruota di 100 le anche di 90 ). Al termine della preparazione la produzione di angoli di separazione anche se ridotti, rispetto al rovescio ad una mano, garantisce un maggior accumulo di energia elastica e ne è la testimonianza la scapola destra rivolta verso avanti (foto 4.2 f f1).
13 Foto 4.2 f Foto 4.2 f 1 Particolarmente importante nel rovescio ad una mano l angolo di rotazione delle spalle che è piuttosto marcato e supera di circa 30 la rotazione delle anche (foto 4.2 g g1). Ciò favorisce un accumulo di energia elastica che rappresenta una componente di spinta e un principio importante a livello biomeccanico. Foto 4.2 g Foto 4.2 g1 Al termine della fase di preparazione la testa della racchetta raggiunge, sia nel rovescio bimane che in quello ad una mano, il punto più alto rispetto al terreno (H.R.P. Highest Racket Point ), e creare così più spazio di accelerazione (foto 4.2 h h1).
14 Foto 4.2 h Foto 4.2 h ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO IL MOVIMENTO A COLPIRE Nel rovescio bimane la spinta del piede sinistro si attiva progressivamente sia da dietro verso avanti (momentum lineare) sia in rotazione (momentum angolare). Una volta attivata la spinta si ha la caduta verticale della testa della racchetta, cioè la racchetta scende grazie alla flesso-estensione dei polsi che determina la differenza di piano tra racchetta e palla in arrivo. Il tronco genera energia in seguito ad una rotazione in fase di accelerazione di 60 rispetto ai 40 del rovescio ad una mano (foto 4.3 a-a1-a2-a3). Foto 4.3 a Foto 4.3 a1 Foto 4.3 a2 Foto 4.3 a3
15 Nel rovescio ad una mano la spinta si attiva dal piede posteriore per aumentare la quantità di momentum lineare. Come nel rovescio bimane una volta attivata la spinta si ha la caduta verticale della testa della racchetta, cioè la racchetta scende fino a raggiungimento di un piano più basso rispetto alla palla. In questa fase la mano sinistra è ancora a contatto con il cuore della racchetta (foto 4.3 b). La testa della racchetta è parallela rispetto alla rete perché si passa da un arretramento di 250 ad uno di 270 determinando F.R.P.(Furthest Racket Point),cioè il punto più distante che la racchetta raggiunge rispetto al punto d impatto per avere maggior spazio di accelerazione. Qui il braccio destro si trova vicino ai fianchi e il gomito è piegato per ridurre il momento d inerzia. Con il raggiungimento dell F.R.P. si determina la posizione di leva,grande L tra braccio disteso, polso flesso all indietro e racchetta (foto 4.3 c). Determinata la posizione di leva il sequencing è già attivato perché prima il gomito era piegato ora è disteso quindi produce spinta. Foto 4.3 b Foto 4.3 c In tutte e due le tipologie di rovescio le gambe si distendono,ma il grado di distensione della gamba sinistra non è completo e permette di ridurre l attivazione della rotazione pelvica e del tronco. Il tronco ruota fino ad annullare gli angoli di separazione e si porta in posizione perpendicolare rispetto alla rete (foto 4.3 d-d1-d2). Come detto prima la gamba sinistra ha una funzione di spinta mentre la gamba destra da equilibrio e stabilizza l anca, questo grazie anche alla posizione quasi parallela rispetto alla rete che assume il piede destro per il rovescio ad una mano.
16 Foto 4.3 d Foto 4.3 d1 Foto 4.3 d2 Nel rovescio bimane l assetto braccio racchetta inizia ad andare avanti verso il punto d impatto e l arto sinistro, dominante, spingerà maggiormente (foto 4.3 e-e1-e2) Foto 4.3 e Foto 4.3 e1 Foto 4.3 e2 Nel rovescio ad una mano la racchetta si muove da dietro verso avanti innescando un HAMMER ACTION, la spalla destra porta avanti prima la parte inferiore della racchetta e poi scaglia sulla palla la parte superiore. Il braccio è disteso e il tappo della racchetta si trova all altezza della coscia destra (foto 4.3 f-f1). Nel momento in cui avviene quest azione a martello la mano sinistra si stacca dal cuore della racchetta, la mano destra si porta leggermente verso il basso per determinare la differenza di piani e quindi produrre più spin.
17 Foto 4.3 f Foto 4.3 f1 4.4 COMPONENTI DI SPINTA E IMPATTO Nel rovescio bimane ad azione multipla l arto dominante,nel nostro caso il sinistro, produce più energia con ABDUZIONE ed ESTENSIONE ORIZZONTALE, quindi il braccio sinistro va verso l esterno; l arto non dominante, il destro, sviluppa un movimento di ADDUZIONE e FLESSIONE ORIZZONTALE, quindi il braccio destro va verso l interno (foto 4.4 a-a1-a2). La flessione dei gomiti, con conseguente cambiamento degli angoli prodotti tra braccio e avambraccio e la COPPIA DI FORZE prodotta dai polsi, contribuiscono ad un ulteriore accelerazione della racchetta al momento dell impatto. Da precisare che per coppia di forze si intende l azione del polso della mano destra che si flette esercitando un azione di pressione verso il polso sinistro il quale oppone resistenza pre-stirandosi e accumulando energia. In corrispondenza dell impatto il polso della mano destra torna in linea ripristinando la sua posizione naturale e cede energia al polso della mano sinistra, le mani lavorano in modo simmetrico. Questa coppia di forze può intervenire attraverso un azione dal basso verso l alto (up-down action) o attraverso un azione da dietro verso avanti (push and pull action).
18 Foto 4.4 a Foto 4.4 a1 Foto 4.4 a2 Nel rovescio ad una mano creo energia attraverso ESTENSIONE DEL GOMITO l ABDUZIONE DEL BRACCIO, cioè allontano il braccio dal tronco e sfrutto la lunghezza della leva e lo spazio di accelerazione dell attrezzo (foto 4.4 b-b1). Anche il polso interviene come ultima componente di spinta e svolge un ruolo determinante per modificare la traiettoria della testa della racchetta prima dell impatto. Foto 4.4 b Foto 4.4 b1 Nel rovescio ad una mano l impatto avviene davanti alla gamba anteriore, infatti la mano destra è sulla linea del piede anteriore; l altezza varia in base al grip e per quanto riguarda la distanza laterale il braccio è disteso e non teso (foto 4.4 c). Ricordiamo che il punto d impatto del rovescio a due mani è molto più arretrato di quello a una mano.
19 Foto 4.4 c In entrambe i rovesci al momento dell impatto la racchetta è perpendicolare rispetto al terreno e permettere così l estensione orizzontale della spalla. Da sottolineare il fatto che nel rovescio ad una mano al momento dell impatto gli estensori del polso sono in fase concentrica e non in fase eccentrica. Nel rovescio ad una mano il braccio sinistro si posiziona lungo il fianco per dare maggiore equilibrio, il peso del corpo è distribuito sulla gamba anteriore. In base al grip utilizzato, nel rovescio ad una mano, potrebbe essere presente la rotazione esterna del braccio attorno alla spalla e conseguente supinazione dell avambraccio attorno al gomito. Nel caso di Brizzi (foto 4.4 d-d1) osservando il cambiamento di piano del gomito possiamo dedurre che la rotazione esterna del braccio è presente.
20 Foto 4.4 d Foto 4.4 d1 Per quanto riguarda la posizione della testa, nelle due tipologie di rovescio, è ferma e lo sguardo è rivolto in direzione del punto d impatto e svolge un ruolo di stabilità e controllo. 4.5 FINALE Nel rovescio bimane la parte finale avviene con l adduzione dell arto destro e l abduzione dell arto sinistro. L arto dominante si porta avanti-alto con successiva rotazione delle braccia attorno alle spalle. Nel finale del rovescio a due mani l assetto braccio-racchetta crea un angolo di abduzione tra tronco e braccio sinistro (foto 4.5 a- a1-a2). Foto 4.5 a Foto 4.5 a1 Foto 4.5 a2
21 Da sottolineare fin da subito che nel rovescio ad una mano in presenza di rotazione esterna del braccio la racchetta va verso l alto e sarà perpendicolare al terreno (foto 4.5 b), in assenza di rotazione esterna la racchetta è obliqua verso sinistra rispetto al terreno. Foto 4.5 b Nel rovescio ad una mano tra tronco e braccio destro si forma un angolo e successivamente il braccio ruota verso destra come componente di decelerazione (foto 4.5c). In questa fase la rotazione del tronco continua, ma con una funzione passiva di decelerazione. Foto 4.5 c
22 Molto importante il passo di recupero (RECOVERY STEP) che il piede sinistro esegue nel finale del movimento per consentire il ripristino ottimale della posizione atletica (foto 4.5 d-d1-d2-d3 ; foto 4.5 e-e1-e2-e3). Foto 4.5 d Foto 4.5 d1 Foto 4.5 d2 Foto 4.5 d3 Foto 4.5 e Foto 4.5 e1 Foto 4.5 e2 Foto 4.5 e3
23 5 STEP FONDAMENTALI E METODOLOGIE DIDATTICHE AFFRONTATI DALL ATLETA PER IL PASSAGGIO DAL ROVESCIO BIMANE AL ROVESCIO AD UNA MANO 5.1 CAMBIO DELL IMPUGNATURA Primo step affrontato da Brizzi è stato il cambio di grip della mano destra da una continental ad una eastern di rovescio. In questa fase il giocatore abbisogna di esercitazioni al cesto (prima con palla data con la mano, poi esercitazioni a blocchi) atte a raggiungere un alta dimestichezza con la nuova impugnatura. Queste esercitazioni sono altresì importanti per la meccanizzazione del gesto tecnico (swing ed hammer action ). Vengono poi aggiunte esercitazioni tecnico tattiche funzionali al raggiungimento dello stesso obbiettivo, cioè presa di coscienza della nuova impugnatura e nuova tipologia di movimento. 5.2 EQUILIBRIO (UTILIZZO DEL BRACCIO SINISTRO) Nel rovescio ad azione multipla l arto sinistro ha un ruolo di dominanza quindi in questa fase il braccio sinistro passa da un azione effettiva di spinta e di controllo ad una esclusivamente di equilibrio e stabilizzazione; mentre il ruolo del braccio destro passa da un azione di sostegno ad una effettiva e totale di spinta. Per quanto riguarda l equilibrio dobbiamo considerare che l impatto nel rovescio bimane è più vicino all asse longitudinale del corpo ( braccio destro piegato adduzione), mentre nel rovescio ad una mano l impatto è più lontano e il braccio destro è disteso. Molto importante nell acquisizione della meccanica esecutiva del gesto tecnico che le due braccia lavorino in completa sinergia. Vista l importanza di questo step, la fase di palleggio in corridoio è stata adottata come metodologia didattica, poiché con spazi più stretti è fondamentale avere un buon equilibrio grazie a una ricerca di palla millimetrica. Per evidenziare tale necessità Brizzi si è allenato soprattutto sulle sensazioni, quindi costretto a giocare con l avambraccio sinistro dietro la schiena e le spalle perpendicolarmente alla rete. Tenere l avambraccio dietro la schiena serve a evidenziare il disagio dello squilibrio quando si colpisce fuori baricentro, disagio dovuto ad una scarsa ricerca di palla. Solo nel momento in cui la ricerca della palla non è stata più un problema e le condizioni di equilibrio diventarono soddisfacenti, Brizzi inizia ad utilizzare anche il braccio sinistro per assecondare e bilanciare meglio il movimento del braccio destro.
24 5.3 EQUILIBRIO ED AZIONE DELLE GAMBE Per quanto riguarda le stance dalla posizione bimane di open o neutral stance si passa ad una semi-closed o closed stance. Mentre il primo passo nel rovescio bimane (vedi risposta al servizio) può essere sia jab step o pivot step, nel rovescio ad una mano il primo passo di assestamento è solo un pivot step. Consideriamo quindi che nelle due tipologie di rovescio il piede sinistro fa da perno mentre il piede destro carica solo ed esclusivamente nella open stance. Tutte le esercitazioni iniziali al cesto saranno finalizzate al raggiungimento di una stance closed semi-closed o neutral (esercitazioni a blocchi e successivamente randomizzate). Indipendentemente che la ricerca della palla venga effettuata su corto medio o lungo raggio, non si può quindi prescindere da esercitazioni di footwork nel campo da tennis o in palestra, simulando molti possibili spostamenti del giocatore prima, durante e dopo l esecuzione del colpo: corse in avanti, in diagonale e indietro a piccoli passi. Anche gli scivolamenti sono una parte fondamentale della giusta tecnica di spostamento nell allenamento del rovescio, soprattutto di quello ad una mano; Questa è una tecnica che permette il giusto posizionamento ed un buon aggiustamento rispetto alla distanza dalla palla per offrire maggiori possibilità di scelte tecnico-tattiche. 5.4 PRECISIONE TEMPORALE (INTESA COME FLUIDITA DEL COLPO) Un altro elemento da prendere in considerazione è la maggior fluidità del gesto tecnico che, conseguenza naturale della maggior libertà di escursione del singolo braccio, risulta meno preciso rispetto al gesto tecnico bimane molto più ridotto. Si deduce quindi che l energia espressa da un ampio movimento (f.r.p.) è inversamente proporzionale alla precisione dei colpi e direttamente proporzionale alla potenza del colpo stesso.
25 6 CONCLUSIONI Alla luce di quanto emerso possiamo sostenere che il passaggio dal rovescio bimane al rovescio ad una mano è attuabile e può sicuramente apportare vantaggi dal punto di vista di completezza del bagaglio tecnico di un giocatore. Infatti analizzando lo storico il passaggio dal rovescio bimane al rovescio ad una mano è già stato riscontrato in molti giocatori (Sampras, Edberg, il nostro Brizzi e moti altri), mentre il processo inverso ha avuto flebili riscontri. Un processo sicuramente limitante in quanto preclude in partenza l utilizzo del rovescio bimane. La dimostrazione sopra citata sta nel fatto che a livello statistico non ci siano riscontri su allievi agonisti o giocatori professionisti. In fase didattica sarà opportuno e quindi consigliato per gli insegnanti, l adozione di una metodologia tecnica basata sul rovescio a due mani ( utilizzo di entrambe le braccia, simmetria posturale, play-ability dell attrezzo) che non ostacola assolutamente in fase futura l apprendimento del rovescio ad una mano e facilita la velocità d apprendimento del back-spin e della voleè di rovescio. Una metodologia didattica invece basata sul rovescio ad una mano impedisce in modo significativo l apprendimento in prospettiva futura del rovescio bimane e quindi è da considerarsi limitante in fase di apprendimento tecnico. Da queste considerazioni si evince che il passaggio in fase di specializzazione dal rovescio bimane a quello ad una mano è possibile e può aiutare nel migliorare alcuni colpi (voleè e back-spin). Tant è vero che a livello didattico si utilizza lo stesso tipo di grip sia nell impostazione delle voleè di rovescio che nel rovescio ad una mano. Inoltre l insegnamento ed il conseguente apprendimento del rovescio in slice risulta molto più semplice se la condizione iniziale è quella del rovescio ad una mano rispetto a quello bimane. Possiamo quindi considerare come colpi affini il back spin e la voleè di rovescio parenti molto stretti del rovescio ad una mano. Questo projet work ha permesso di giungere quindi ad una sintesi conclusiva: 1. il passaggio dal rovescio ad una mano a quello bimane non è consigliabile in quanto di difficile attuazione e scarso riscontro storico statistico; 2. il passaggio dal rovescio bimane a quello ad una mano è attuabile ed ha avuto riscontri dimostrati tra giocatori di medio-alto livello e professionisti. I vantaggi del sopra citato cambiamento sono: a) miglioramento bagaglio tecnico (facilità nell'esecuzione del back spin sia in manovra sia in approccio alla rete ; permette maggior sensibilità
26 nell'eseguire la smorzata; semplicità nell'esecuzione della volée di rovescio); b) miglioramento bagaglio tecnico-tattico (cambi di ritmo, maggior regolarità e alternanza di back-spin e top-spin); c) sviluppo di maggiore energia grazie all ampiezza maggiore del movimento (F.R.P.). d) favorisce un maggior allungo nelle situazioni di recupero grazie al braccio destro libero e non vincolato dal sinistro D altro canto le controindicazioni sono: a) A livello tecnico risposta al servizio meno efficace b) A livello tattico riduzione delle possibili angolazioni c) A livello tecnico-tattico minor possibilità d anticipo e conseguente efficacia su servizi kick e top-spin esasperati e minor controllo su colpi molto potenti A livello di sensazione, ma soprattutto a livello statistico e percentuale per poter dotare un giovane di un rovescio ad una mano competitivo, nel tennis attuale, occorre che l atleta disponga di eccezionali doti tecniche, fisiche, ma soprattutto di un talento fuori dal comune; nonostante i formidabili risultati della nostra Schiavone e del più grande giocatore di tutti i tempi Roger Federer. Ma giocatori con rovescio ad una mano dal punto di vista mentale atletico e soprattutto tecnico del calibro di Francesca Schiavone quanti ne vedremo nei prossimi venti anni? E del calibro di Roger Federer? 8. BIBLIOGRAFIA Testi: Appunti della Scuola Nazionale Maestri 2011 Siti Internet consultati:
Analisi biomeccanica del diritto
Analisi biomeccanica del diritto Nel corso degli anni il colpo del diritto ha visto svilupparsi nei seguenti elementi: - Grip: presa della racchetta - Stance: posizione delle gambe; oggi nell 85% degli
DettagliI PRE-REQUISITI DELLA TECNICA: le basi dell apprendimento tecnico
I PRE-REQUISITI DELLA TECNICA: le basi dell apprendimento tecnico LA TECNICA LA TECNICA (insieme di gesti e di azioni.) RISVOLTI DIDATTICI: a) INSEGNAMENTO TECNICO/TATTICO (le abilità tecnico/tattiche)
DettagliTIROCINIO ISTRUTTORI DI PRIMO LIVELLO DISPENSA TECNICA MINI-TENNIS FASE AVVIAMENTO
TIROCINIO ISTRUTTORI DI PRIMO LIVELLO DISPENSA TECNICA MINI-TENNIS FASE AVVIAMENTO I Pre-requisiti sono da intendersi come le basi dell apprendimento tecnico; attraverso la simbiosi di tali elementi, senza
DettagliLA TECNICA NEL MINI- TENNIS APPRENDIMENTO TECNICO RACCHETTA AZZURRA
LA TECNICA NEL MINI- TENNIS APPRENDIMENTO TECNICO RACCHETTA AZZURRA LA TECNICA NEL MINI- TENNIS 2 LA TECNICA NEL MINI- TENNIS 3 APPRENDIMENTO TECNICO APPRENDIMENTO TECNICO UTILIZZANDO RACCHETTE ADATTE
DettagliDalla didattica della schiacciata all identificazione delle tecniche di attacco caratteristiche dei vari ruoli. Relatore : Romani Roberto
Dalla didattica della schiacciata all identificazione delle tecniche di attacco caratteristiche dei vari ruoli Relatore : Romani Roberto L attacco da posto 4 Dopo aver insegnato le tecniche di base per
DettagliCENTRI ESTIVI Programma
CENTRI ESTIVI 2019 Programma Fase di Perfezionamento RADUNI TECNICI NAZIONALI PROGRAMMA TECNICO RADUNI 2019 PREMESSA LA FASE DEL RAPPRESENTA UNA FASE DETERMINANTE NELLA CRESCITA E COSTRUZIONE DI UN GIOCATORE
DettagliCENTRI ESTIVI Programma
CENTRI ESTIVI 2018 Programma Fase di Perfezionamento RADUNI TECNICI NAZIONALI PROGRAMMA TECNICO RADUNI 2018 PREMESSA LA FASE DEL RAPPRESENTA UNA FASE DETERMINANTE NELLA CRESCITA E COSTRUZIONE DI UN GIOCATORE
Dettagliby FIPAV - Centro Qualificazione Nazionale Tecnica delle tipologie delle rincorse d attacco
Tecnica delle tipologie delle rincorse d attacco TECNICHE DI ATTACCO CARATTERISTICHE DEI VARI RUOLI Dalla definizione dei principali criteri di lettura della tecnica esecutiva della schiacciata è possibile
DettagliObiettivo principale AREA MENTALE AREA TATTICA AREA TECNICA. Interazione tra Preparatore fisico e Insegnante di tennis
Interazione tra Preparatore fisico e Insegnante di tennis - Divertimento Esercitazione n 1: Gli allievi disposti a - Entusiasmo coppie, si scambiano la palla di gommapiuma (lanciandola dal basso AREA MOTORIA
DettagliTENNIS FORUM MEETING ANNUALE 2007
TENNIS FORUM MEETING ANNUALE 2007 PTR TENNIS FORUM 2007 Giocatori di 12, 14 e 16 anni Progressioni per insegnare la tecnica utilizzata dai giocatori professionisti di oggi A cura di Leo Alonso Attualmente
DettagliLA TECNICA NEL MINI-TENNIS
LA TECNICA NEL MINI-TENNIS Gli obie;vi tecnici della racche@a azzurra (fase avviamento) dovranno vertere sull apprendimento dei pre- requisif della tecnica (posizione atlefca, impugnature, studio della
DettagliLICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO SPORTIVO G.B. VACCARINI
LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO SPORTIVO G.B. VACCARINI MATERIA: TENNIS Nel tennis di oggi è fondamentale curare il ruolo degli appoggi, in base alla zona di campo ove si opera il colpo può essere effettuato
DettagliINDIRIZZI TECNICI Settore MASCHILE
ROMA 5 SETTEMBRE 2010 INDIRIZZI TECNICI Settore MASCHILE COSA INSEGNO DIMOSTRAZIONE E SPIEGAZIONE DEL MODO PER ESEGUIRE L ELEMENTO TECNICO SCELTO, LO SCOPO DELLA SUA ESECUZIONE E LE CONDIZIONI PER LA SUA
DettagliATTACCO Dal settore GIOVANILE Alla 1^ SQUADRA
ATTACCO Dal settore GIOVANILE Alla 1^ SQUADRA PalaGeorge MONTICHIARI 31 gennaio 2015 QUANDO INSEGNARLO? Inserire come forma di gioco le fasi di attacco nel minivolley ESEMPIO Motricità generale abbinati
DettagliCOMITATO REGIONALE TRENTINO
COMITATO REGIONALE TRENTINO Corso Allievo Allenatore Primo Livello Giovanile 2016-2017 Didattica delle Tecniche della Pallavolo Mod. 7 Dalla didattica del bagher alla identificazione delle attitudini per
DettagliInsegnando il bagher dobbiamo considerare alcuni aspetti fondamentali:
IL BAGHER 1 IL BAGHER Il bagher rappresenta in genere il primo dei tre tocchi nella pallavolo e di certo senza un buon primo tocco non possiamo impostare il nostro gioco correttamente condizionando i tocchi
DettagliValutazione tecnica. Allegato A
Allegato A Per definire il livello tecnico di una squadra di pallavolo (base o avanzato), si valutano tutti i giocatori sui seguenti fondamentali: palleggio, bagher, battuta e attacco. Ogni fondamentale
DettagliCorso Istruttori beach tennis 1 livello
Corso Istruttori beach tennis 1 livello Le Racchette si sono evolute con materiali sempre più sofisticati quali carbonio, fibra di vetro, kevlar e titanio ed ora si gioca con palle depressurizzate di tipo
DettagliComitato Provinciale di Roma. Corso Allievi Allenatori 2013 LA DIFESA. Corso Allievi Alleatori
LA DIFESA MDE Corso Allievi Alleatori La difesa è il fondamentale che permette di recuperare la palla attaccata dall avversario, ed è strettamente collegata al muro per l esecuzione di un contrattacco.
Dettagli1 Corso di Formazione per Maestro Nazionale 2011
1 Corso di Formazione per Maestro Nazionale 2011 Tesi L evoluzione del rovescio a una mano nel tennis giovanile 1 Autore: Susanna Bascheri Roma, 22 agosto 2011 Istituto Superiore di Formazione Roberto
DettagliAnalisi cinematica della battuta in salto nella pallavolo
Analisi cinematica della battuta in salto nella pallavolo Club Italia maschile Test 10-02-2009 Vigna di Valle Mario Barbiero 1 PREMESSA OBIETTIVI DELLO STUDIO Identificare una corretta metodologia per
DettagliDiag. 1. Il palleggio
Il palleggio Premessa Per quanto riguarda questo fondamentale è necessario stabilire dei limiti. Troppe volte assistiamo all abuso del palleggio che, per i giocatori, diventa un fondamentale che esalta
DettagliGrosseto, 21/11/2016 CORSO AGGIORNAMENTO ALLENATORI GLI ASPETTI TECNICI DEL BAGHER DI RICEZIONE E DELL ATTACCO IN ETA GIOVANILE
GLI ASPETTI TECNICI DEL BAGHER DI RICEZIONE E DELL ATTACCO IN ETA GIOVANILE CENNI AI DIVERSI MODELLI DI PRESTAZIONE DELLE CATEGORIE U14 / U16 / U18 Il bagher di ricezione Preparazione Attivazione Valutazione
DettagliI SALTI IN ESTENSIONE LUNGO e TRIPLO
Centro Studi e Ricerche I SALTI IN ESTENSIONE LUNGO e TRIPLO Formia CPO, 5-10 settembre 2017 Prof. Claudio Mazzaufo DESCRIZIONE DELLA SPECIALITA 1.RINCORSA 2.STACCO 3.VOLO 4.CHIUSURA LE FASI DEI SALTI
DettagliCORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE CREMONA 2010
CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE CREMONA 2010 MODULO 10 DIDATTICA TECNICA 5 LA DIDATTICA DEL SERVIZIO ED IL SUO SVILUPPO: OBIETTIVI GENERALI DOCENTE: Bellini G. Pietro 21 NOVEMBRE 2010
DettagliL allenamento tecnico e fisico per la prestazione nel tennistavolo. Roma 29 Novembre 2011
L allenamento tecnico e fisico per la prestazione nel tennistavolo Roma 29 Novembre 2011 2 Principali riferimenti 1. Analisi delle differenze fra la prestazione del tennistavolo moderno e quella della
DettagliFondamentali di base: ATTACCO
Fondamentali di base: ATTACCO Relatore prof. Bosetti Principali problematiche L attacco deve essere considerato come tema permanente di ogni seduta di allenamento. Ore di lavoro specifico sull'attacco
Dettagliby FIPAV - Centro Qualificazione Nazionale Le attitudini del centrale e l attacco di primo tempo
Le attitudini del centrale e l attacco di primo tempo OBIETTIVO GENERALE DEL MODULO Dalla considerazione che l allievo allenatore deve far fronte alla richiesta dei campionati di divisione deriva la necessità
DettagliGli opuscoli di AXIA. Esiti di ictus. Consigli su posture e trasferimenti nella persona emiplegica. - Consigli utili -
Gli opuscoli di AXIA Esiti di ictus Consigli su posture e trasferimenti nella persona emiplegica - Consigli utili - POSTURE Legenda: lato plegico (arti in nero) lato sano(arti nudi) Postura supina Mettere
DettagliCORREZIONI E CORRETTIVI NELL INSEGNAMENTO DEL TENNIS
CORREZIONI E CORRETTIVI NELL INSEGNAMENTO DEL TENNIS di Daniele Reggianini DANIELE REGGIANINI Tecnico Nazionale AICS, IS2 FIT, Special Instructor, Istruttore Tennis Fitness, Preparatore Fisico 1 Livello
DettagliDidattica, sviluppo e correzione delle dinamiche di apprendimento
Didattica, sviluppo e correzione delle dinamiche di apprendimento 21 dicembre 2015 1 Carl Mc Gown e lo studio della Biomeccanica Biomeccanica: studio della fisica del movimento o anche studio dei movimenti
DettagliLezione 5. La battuta
Lezione 5 La battuta (fonte: Rielaborazione Team Tecnico ASD Settimo Softball cfr. documentazione CNT FIBS e BS Coaching) pag.1 La battuta La mazza Che possa essere agevolmente maneggiata e quindi non
DettagliLA TECNICA NEL MINI- TENNIS LA TECNICA NELLA FASE DI PRE- PERFEZIONAMENTO
LA TECNICA NEL MINI- TENNIS LA TECNICA NELLA FASE DI PRE- PERFEZIONAMENTO l l 2. l 3. l 4. l l l l 3. l 4. l 5. Livello Delfino Obiettivi Tecnici Sotto-Obiettivi Tecnici 1. Equilibrio 1. Posizione atletica
DettagliLa schiacciata. la rincorsa, lo stacco, la fase aerea e ricaduta.
La schiacciata La schiacciata è sicuramente il gesto più spettacolare della pallavolo, è la fase finale di una azione, ed è il gesto che colpisce ed entusiasma il pubblico che la osserva, e i nostri giovani
DettagliLa battuta in salto nella pallavolo femminile. Prof. Marco Bonitta Prof. Marco Mencarelli Prof. Luca Pieragnoli
La battuta in salto nella pallavolo femminile Prof. Marco Bonitta Prof. Marco Mencarelli Prof. Luca Pieragnoli Considerazioni generali Tecnica in grande evoluzione Il tocco della rete Il rally point system
DettagliCentri Estivi FIT Programma MINITENNIS AVVIAMENTO Livello Delfino
Centri Estivi FIT 2015 Programma MINITENNIS AVVIAMENTO Livello Delfino CONSIGLI(PER(L INSEGNANTE( Per educare non basta istruire Tutti gli allievi sono diversi, pertanto un buon insegnante deve essere
DettagliCORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE CREMONA 2010
CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE CREMONA 2010 MODULO 7 DIDATTICA TECNICA 2 07 NOVEMBRE 2010 DOCENTE: Bellini G. Pietro DALLA DIDATTICA DEL BAGHER ALL IDENTIFICAZIONE DELLE ATTITUDINI PRIMARIE
Dettagli1vs1 difesa. Formula: togliere lo spazio vantaggioso prima che lo stesso venga occupato dall attaccante.
1vs1 difesa Formula: togliere lo spazio vantaggioso prima che lo stesso venga occupato dall attaccante. Nell 1vs1 difensivo fondamentale sarà la capacità di capire che l 1vs1 è una parte sempre del 5vs5.
DettagliDALLA DIDATTICA DEL PALLEGGIO ALL IDENTIFICAZIONE DELLE ATTITUDINI PRIMARIE PER IL RUOLO DI ALZATORE
DALLA DIDATTICA DEL PALLEGGIO ALL IDENTIFICAZIONE DELLE ATTITUDINI PRIMARIE PER IL RUOLO DI ALZATORE Dal concetto generale di didattica (intesa nello specifico come procedimento protocollare atto ad apportare
DettagliRACCHETTA AZZURRA (GRUPPI FUTURES-CHALLENGER) (OBIETTIVI TECNICI)
PREMESSA In un ottica di insegnamento a carattere multilaterale, i vari obiettivi presentati nel programma perseguono contemporaneamente in ogni singola unità didattica al fine di garantire, fin dalle
DettagliDalla didattica del bagher alla impostazione delle tecniche di difesa. Corso allievo allenatore Cremona, 04/12/2011 Feroldi Luca
Dalla didattica del bagher alla impostazione delle tecniche di difesa Corso allievo allenatore Cremona, 04/12/2011 Feroldi Luca DALLA DIDATTICA DEL BAGHER ALLA IMPOSTAZIONE DELLE TECNICHE DI DIFESA: IL
DettagliAnalisi delle tecniche di base
FEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLO Settore squadre nazionali Analisi delle tecniche di base Trento 22 maggio 2016 Gianluca Bastiani Tecnica individuale Sviluppo dei fondamentali comuni a tutti i ruoli Applicazione
DettagliPassaggio. Tema del mese 09/2014: Futnet
Passaggio Il passaggio è il gesto tecnico più importante del futnet. Da esso dipende l efficacia dell attacco. Un buon passaggio ha una traiettoria alta e convessa, ciò che permette al compagno di squadra
DettagliLa palleggiatrice. Criteri di valutazione. Criteri di valutazione. Criteri di valutazione. Le attitudini tecniche prioritarie
La palleggiatrice Criteri di valutazione Scelta e sviluppo della giocatrice: Come individuarla. Quando iniziare la specializzazione. Che modulo di gioco proporre. Quali modelli prendere a riferimento.
DettagliCENTRI ESTIVI Programma
CENTRI ESTIVI 2019 Programma Fase di Perfezionamento LIVELLO COCCODRILLO STRUTTURA GENERALE DELLA LEZIONE ESEMPIO DI MINITENNIS LIVELLO COCCODRILLO E SUPER COCCODRILLO In ogni lezione è fondamentale prendere
DettagliLA FILOSOFIA GENERALE PER IL LAVORO DI MIGLIORAMENTO DEL GIOCATORE INTERNO
LA FILOSOFIA GENERALE PER IL LAVORO DI MIGLIORAMENTO DEL GIOCATORE INTERNO Ogni allenatore deve avere la propria filosofia, accompagnata da una conoscenza a 360 della pallacanestro e della relativa metodologia
DettagliCORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE CREMONA 2010
MODULO 11 DIDATTICA TECNICA 6 G. Pietro Bellini 21 novembre 2010 CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE CREMONA 2010 DALLA DIDATTICA DEL BAGHER ALLA IMPOSTAZIONE DELLE TECNICHE DI DIFESA: IL
DettagliCENTRI ESTIVI Programma
CENTRI ESTIVI 2018 Programma Fase di Perfezionamento LIVELLO COCCODRILLO STRUTTURA GENERALE DELLA LEZIONE ESEMPIO DI MINITENNIS LIVELLO COCCODRILLO E SUPER COCCODRILLO In ogni lezione è fondamentale prendere
DettagliLAVORO SPECIFICO PER IL LANCIATORE ( LANCIO A DUE MANI )
LAVORO SPECIFICO PER IL LANCIATORE ( LANCIO A DUE MANI ) Centro Studi Federazione Italiana Rugby 2003 2004 Carlo Orlandi INDICE Principi guida. Postura (esempio lanciatore destro). Posizionamento delle
DettagliIl linguaggio dell insegnante
Il linguaggio dell insegnante Gli assi e i piani Asse longitudinale: è la linea immaginaria che attraversa il corpo dall alto (vertice della testa) in basso (in mezzo ai talloni). Attorno a questo asse
DettagliWWW.CENTROSTUDICALCIO.IT Scuola Calcio COME SVILUARE ED ALLENARE, NELLA CATEGORIA RIMI CALCI (7-9 ANNI), LA COSTRUZIONE DEL GIOCO DAL BASSO ATTRAVERSO UNA UTILE E SECIFICA ESERCITAZIONE A TEMA A cura di
DettagliREGOLAMENTO TENNIS (breviario)
REGOLAMENTO TENNIS (breviario) REGOLA 6 Sorteggio del lato e della battuta 1. La scelta dei lati del campo ed il diritto di essere battitore o ribattitore, nel primo gioco, sono decisi tirando a sorte.
DettagliAccenti di coaching degli elementi tecnici
Diploma C Accenti di coaching degli elementi tecnici Il palleggio Il pallone, se é colpito correttamente, non gira in aria La gamba é leggermente piegata per trovare un buon equilibrio Il busto si piega
DettagliÈ importante che uno dei due lunghi sia sempre in area.
Uso del pick and roll Se il lungo, arrivando vede che il suo difensore è in area per difendere il canestro, può correre ed andare a bloccare sulla palla e qui la scelta di bloccare e girare dentro o bloccare
DettagliFEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLO MURO. Settore tecnico giovanile Squadre Nazionali CLUB ITALIA
FEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLO MURO Settore tecnico giovanile Squadre Nazionali CLUB ITALIA SCOPI DEL MURO INIBIRE ALCUNE TRAIETTORIE ALL ATTACCANTE ATTACCANTE AVVERSARIO CERCANDO DI RESPINGERLE NEL CAMPO
DettagliModulo 5: il passaggio
Modulo 5: il passaggio Nella pallacanestro, dove uno dei postulati è la collaborazione, il passaggio è il fondamentale che evidenzia questo concetto. Il passaggio è il mezzo che permette un movimento della
DettagliDalla didattica del palleggio alla identificazione delle attitudini per il ruolo di alzatore
Dalla didattica del palleggio alla identificazione delle attitudini per il ruolo di alzatore Corso Allievo Allenatore 2011-2012 Relatore : Roberto Romani Il palleggio E fra i fondamentali, il più importante..
DettagliTONIFICAZIONE 2: PETTORALI E BICIPITI
TONIFICAZIONE 2: PETTORALI E BICIPITI E importante rafforzare i muscoli delle spalle, braccia, petto e dorso che normalmente sono utilizzati meno delle gambe nella vita quotidiana e che quindi col passare
DettagliDalla didattica del palleggio alla identificazione delle attitudini per il ruolo di alzatore
Dalla didattica del palleggio alla identificazione delle attitudini per il ruolo di alzatore Corso Allievo Allenatore 2010-2011 Relatore : Roberto Romani Il palleggio E fra i fondamentali, il più importante..
DettagliALLENAMENTO AZZURRINA LOMBARDIA DEL REZZATO PREP. FISICO:
ALLENAMENTO AZZURRINA LOMBARDIA DEL 22 09 2010 REZZATO 19.00 20.45 ALLENATORE: Guido Cantamesse ASSISTENTE: Elena Martini PREP. FISICO: ATTIVAZIONE FISICA tutte insieme 15 Disposte su 5 file da fondo campo
DettagliModulo 6: il tiro. La presa e posizione della palla: L'allineamento: Il punto di mira:
Modulo 6: il tiro Aspetti fondamentali: spesso questo fondamentale viene trascurato a favore degli schemi la didattica deve essere orientata all'insegnamento/apprendimento della corretta esecuzione del
DettagliPROGRAMMA categorie ALLIEVI (1988) e BAM (1989) All. Stefano Dari
PROGRAMMA categorie ALLIEVI (1988) e BAM (1989) All. Stefano Dari La programmazione relativa all attività delle squadre composte da giocatori nati nel 1988 (Allievi) e 1989 (Bam) si estrinseca nei seguenti
DettagliCapitolo 4. Quattro domande per chi insegna. Un approccio logico alla pallacanestro
Capitolo 4 Quattro domande per chi insegna Un approccio logico alla pallacanestro Un istruttore di pallacanestro per insegnare la sua materia deve innanzitutto conoscerla. Avere uno schema logico di approccio
DettagliOBIETTIVO: svolgere il riscaldamento con compiti tecnici, tattici e coordinativi variabili.
1. Il 3x3 OBIETTIVO: svolgere il riscaldamento con compiti tecnici, tattici e coordinativi variabili. ESECUZIONE: controllare la velocità per evitare pause nell esecuzione tecnica di rettilineo e curva
DettagliDal bagher alla fase RICEZIONE-ATTACCO
Analisi fase ricezione-attacco Dal bagher alla fase RICEZIONE-ATTACCO Analisi tecnica Analisi ricezione-attacco Campionati Ricezione Positività Ricezione Efficienza Ric-att Complessivo A2 62% 38% 59% B1
DettagliGINNASTICA GENERALE COLLO
Progressione Allenamento Palestra Baumann GINNASTICA GENERALE COLLO Capo avanti ed indietro Capo sx e dx (orecchie sulle spalle) Capo sx e dx (Guardare sx e dx) BRACCIA Braccia in alto ed in basso alternate
DettagliI salti Il lungo nelle categorie giovanili
Centro Studi & Ricerche I salti Il lungo nelle categorie giovanili Claudio Mazzaufo Seminari per formatori regionali Formia, Tirrenia, aprile 2017 LA FORMA DEL MOVIMENTO Uomo della strada bambino Atleta
DettagliIL MURO. Tecnico Nazionale Maurizio Castagna
IL MURO Tecnico Nazionale Maurizio Castagna IL MURO Tecnicamente complesso è molto motivante quando consente di ribattere l attacco avversario. Le FASI del Muro Lettura e Posizionamento. Salto da fermo
Dettagli1 Corso di Formazione per Maestro Nazionale 2011
1 Corso di Formazione per Maestro Nazionale 2011 Biomeccanica e didattica del rovescio a due mani ad azione unita Autore: Silverio Basilico Tirrenia, 8-9-10 settembre Istituto Superiore di Formazione Roberto
DettagliDIFESA FASE 1 ANALISI
LA DIFESA DIFESA FASE 1 ANALISI Leggere il gioco (guardare ricezione e alzatore) Spostamento verso zona 6 per eventuale attacco di seconda Valutazione condizioni attaccante Valutazione del muro Spostamento
DettagliBadminton. Il campo da gioco. Le dimensioni del campo variano se si gioca in singolare o doppio:
Badminton Il Badminton è un gioco sportivo da campo con uso di racchette molto leggere (peso variabile da gr. 85 a gr. 120 circa) con le quali ci si scambia al volo, al di sopra di una rete, un oggetto
DettagliLa kinesiologia dell attacco Seconda parte
L'angolo della tecnica A cura di Massimo Moglio La kinesiologia dell attacco Seconda parte L attacco La fase di attacco si compone di due momenti distinti in cui il primo schema di movimento consiste nell'armare
DettagliManuale per il trattamento riabilitativo della spalla.
Manuale per il trattamento riabilitativo della spalla. ESERCIZI DOMICILIARI. La mobilità e la forza rappresentano due requisiti fondamentali per il recupero della finzionalit della spalla. Solo con una
DettagliRelatori Prof. Arcangelo Madonna. Prof. Paolo della Volpe
Relatori Prof. Arcangelo Madonna (Tecnico Nazionale Fipav) Prof. Paolo della Volpe (Docente Formatore Fipav Esperto Preparatore Atletico Fipav Fit SdS) Miur Campania- Ufficio IX Caserta Succivo, 27 novembre
DettagliCORSO DI AGGIORNAMENTO NAZIONALE 2010 Montecatini Terme, 30 e 31 gennaio 2010 IL CAMBIO PALLA ANASTASI ANDREA
CORSO DI AGGIORNAMENTO NAZIONALE 2010 Montecatini Terme, 30 e 31 gennaio 2010 IL CAMBIO PALLA ANASTASI ANDREA DIAGRAMMA DI PARETO IN QUALUNQUE SISTEMA SONO POCHI GLI ELEMENTI RILEVANTI AI FINI DEL COMPORTAMENTO
DettagliI prerequisiti dell apprendimento della tecnica. lezione tecnica Master Istruttori nazionali per
I prerequisiti dell apprendimento della tecnica Quali Capacità? Capacità Motorie Capacità Cognitive La tecnica nei giochi sportivi di invasione Sottoposta a continui aggiustamenti e adattamenti Occorrono
DettagliI SALTI NELL ATLETICA LEGGERA
I SALTI NELL ATLETICA LEGGERA MODULO SALTI CLASSI SECONDE E TERZE ISTITUTO TECNICO SPORTIVO BUONARROTI FOSSOMBRONI Prof. sse Verdelli-Rondoni-Romanelli-Billi In base alla TIPOLOGIA della PARABOLA di VOLO
DettagliSkimmy e la ginnastica Propriocettiva Daniele Gatti
Skimmy e la ginnastica Propriocettiva Daniele Gatti La regolazione del tono posturale e di tutti i movimenti, volontari e riflessi, è legata alle informazioni che arrivano al Sistema nervoso dai recettori
DettagliDidattica della schiacciata
Didattica della schiacciata Corso Allievo Allenatore 2011/12 Relatore : Roberto Romani Attacco Nel gioco della pallavolo l attacco l è sempre presente, nella fase del cambio palla e nella fase punto :
DettagliProgrammi di Allenamento Toscana
ALLENAMENTO N. 11 Tipologia: Allenamento modulare con preparatore. Obiettivo: Partenze e Arresto di forza, Collaborazioni, Tiro da collaborazioni, Gioco. Data: Mercoledì 21.10.09 Orario: 17.30-19.30 Luogo:
DettagliIL PALLEGGIO. Tecnico Nazionale Maurizio Castagna
IL PALLEGGIO Tecnico Nazionale Maurizio Castagna TEORIA DELLE TRAIETTORIE 2 Spostamento 1 Analisi 3 Intervento LINEA TEMPORALE DELLA TRAIETTORIA 1 Analisi 2 Spostamento 3 Intervento 1 Fase di Analisi,
DettagliEsercizi per la Prevenzione degli Infortuni
Esercizi per la Prevenzione degli Infortuni Settore Tecnico Arbitrale Modulo per la Preparazione Atletica Dipartimento per la Metodologia dell Allenamento Stagione Sportiva 2013-2014 Esercizi per la Prevenzione
DettagliLavoro estivo per mantenimento forma fisica e tecnica
Lavoro estivo per mantenimento forma fisica e tecnica Ciao ragazze, ho preparato un piccolo programma che vi aiuterà a mantenere una forma adeguata in questi giorni estivi, in modo da poter cominciare
DettagliFEDERAZIONE GINNASTICA D ITALIA Sezione di Ginnastica per Tutti
FEDERAZIONE GINNASTICA D ITALIA Sezione di Ginnastica per Tutti ESERCIZIO COLLETTIVO OBBLIGATORIO PER LA GOLDEN AGE a corpo libero per moduli di ginnasti/e FINALITÀ Mantenimento e miglioramento della mobilizzazione
DettagliAppunti sulle esercitazioni per l incremento della forza muscolare del lottatore
Appunti sulle esercitazioni per l incremento della forza muscolare del lottatore Maestro Carlo Marini 1 Maestro di Sport La forza in generale o di base riveste nell equilibrio tra i vari settori corporei
DettagliUna seduta di allenamento completa per il colpo di testa
Maurizio Pasqualini Presenta: Una seduta di allenamento completa per il colpo di testa Come posso insegnare il colpo di testa? In una seduta di allenamento quanto tempo posso dedicarci ed eventualmente
DettagliCorso Allievo Allenatore
Corso Allievo Allenatore Modulo teorico pratico: LA RICEZIONE RICEZIONE: Elementi di fisici e atletici limitanti: Flessibilità caviglie Cap.di tenuta di gambe Cap.di spostamento Motricità generale e specifica
DettagliLa palleggiatrice Come e quando individuarla
La palleggiatrice Scelta e sviluppo della giocatrice: Come individuarla. Quando iniziare la specializzazione. Che modulo di gioco proporre. Quali modelli prendere a riferimento. La palleggiatrice Come
DettagliCamigliatello Silano (CS) Luglio 2017
Camigliatello Silano (CS) 10-12 Luglio 2017 CARL Mc GOWN E LO STUDIO DELLA BIOMECCANICA Biomeccanica: studio della fisica del movimento o anche studio dei movimenti del corpo attraverso le leggi della
DettagliLa tecnica base Gymstick
La tecnica La camminata nordica rappresenta per certi versi la trasposizione su terreno dello sci nordico, con cui condivide diverse analogie, come la coordinazione dei movimenti e la spinta. La prima
DettagliIl galleggiamento verticale
Il galleggiamento verticale Facoltà di Scienze Motorie Andrea Campara 25 maggio 2011 andreacampara@libero.it Definizione Fondamentale di pertinenza del soccorritore in acqua: consiste nell azione volontaria
DettagliLA DIDATTICA DEL GIOCO
LA DIDATTICA DEL GIOCO Sono proposte una serie d'esercitazioni, partendo dai fondamentali individuali fino alla costruzione di un gioco di squadra, per migliorare l acquisizione di una tecnica specifica
DettagliIL LAVORO PUO ESSERE DEFINITO COME FORZA PER SPOSTAMENTO. LA DISTANZA PIU BREVE TRA DUE PUNTI E UNA LINEA RETTA.
DEADLIFT IL LAVORO PUO ESSERE DEFINITO COME FORZA PER SPOSTAMENTO. LA DISTANZA PIU BREVE TRA DUE PUNTI E UNA LINEA RETTA. UN ALZATA NON VERTICALE RICHIEDE DI SPOSTARE ULTERIORMENTE IL BILANCIERE ANCHE
DettagliPUMP TRAINING FUNZIONALE
PUMP TRAINING FUNZIONALE E per me un immenso piacere presentare un allenamento di pump training funzionale perché questa è una disciplina che ho sviluppato e presentato per dare agli istruttori una visione
DettagliCENTRI ESTIVI Programma Fase di Pre-perfezionamento LIVELLO CERBIATTO
CENTRI ESTIVI 2019 Programma Fase di Pre-perfezionamento LIVELLO CERBIATTO STRUTTURA GENERALE DELLA LEZIONE ESEMPIO DI In ogni lezione è fondamentale prendere in considerazione differenti aree di competenza
DettagliAffondare il peso. Sollevare le mani, braccia distese all altezza delle spalle
Affondare il peso Sollevare le mani, braccia distese all altezza delle spalle Spostando leggermente il peso a sx, volgere il palmo dx verso l alto e lasciar cadere la mano al fianco dx, nel contempo la
DettagliALLENAMENTO SPECIFICO DELL ALZATORE CORSO ALLIEVO ALLENATORE CREMONA, 21/04/2013 FEROLDI LUCA
ALLENAMENTO SPECIFICO DELL ALZATORE CORSO ALLIEVO ALLENATORE CREMONA, 21/04/2013 FEROLDI LUCA ALLENAMENTO SPECIFICO DELL ALZATORE Il processo di identificazione delle attitudini tecniche consente di iniziare
Dettaglida combattimento Anno Accademico Stefano Benedetti a cura di
Discipline e sport da combattimento La Kick Boxing i Università di Cassino Facoltà di Scienze Motorie Anno Accademico 2012 2013 a cura di Stefano Benedetti SCHEMA CORPOREO (importante per gli sport con
DettagliScuola Himawari KATA DEL PALMO POSIZIONE PRONA
Scuola Himawari KATA DEL PALMO POSIZIONE PRONA Tori, è nella posizione iniziale di seiza, con la mano dx appoggiata trasversalmente sulla zona lombare di Uke. Il braccio sx di Uke è sopra il capo; il braccio
DettagliCENTRI ESTIVI Programma
CENTRI ESTIVI 2018 Programma Fase di pre-perfezionamento LIVELLO CERBIATTO STRUTTURA GENERALE DELLA LEZIONE ESEMPIO DI In ogni lezione è fondamentale prendere in considerazione differenti aree di competenza
Dettagli