L approccio dialogico-conversazionale per la comunicazione in classe. Dott.ssa Ferraris Alessandra SOC Psicologia ASLCN2 Alba Bra
|
|
- Mariana Massari
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 L approccio dialogico-conversazionale per la comunicazione in classe Dott.ssa Ferraris Alessandra SOC Psicologia ASLCN2 Alba Bra
2 L approccio dialogico-conversazionale per la comunicazione in classe la traduzione in termini comunicativi ha un rilievo determinante nell assicurare la realizzazione dei progetti educativi qualunque forma assuma il contesto in cui la comunicazione dell insegnante coll allievo si colloca e qualunque condizione essa si proponga di rispettare, il momento dell interazione tra insegnante e allievo ha un importanza decisiva, in quanto è il momento in cui si controlla l adeguatezza dell azione educativa al progetto ed alle finalità e quindi si controlla la qualità e l efficacia dell azione educativa stessa. L.LUMBELLI, Comunicare a scuola. Bologna 1982 le più recenti acquisizioni conseguite dalla psicosociologia delle organizzazioni umane applicata alle istituzioni educative mostrano una progressiva attenzione alla molteplicità delle variabili e condizioni che influenzano ciascun contesto scolastico e il clima specifico delle relazioni umane che in esso si realizza. B.VEZZANI L.TARTAROTTI, Benessere e malessere nella scuola
3 L approccio dialogico-conversazionale per la comunicazione in classe Aspetti generali della comunicazione L approccio pragmatico: assiomi e patologie Le relazioni disfunzionali: comunicazione paradossale e doppio legame
4 Aspetti generali della comunicazione 1 - La struttura Significato Emittente Messaggio Ricevente Codice Canale (Shannon Weaver 1949)
5 Aspetti generali della comunicazione 2 - La struttura La comunicazione umana non è semplice trasmissione di informazioni Pluralità delle funzioni La comunicazione umana non è neutrale Polisemia Contesto Diversità dei codici La comunicazione umana non è unidirezionale Feedback - retroazione
6 Aspetti generali della comunicazione 3 - Le funzioni 1. REFERENZIALE: definire/spiegare/illustrare (significato) 2. EMOTIVA: manifestare/esclamare/partecipare (emittente) 3. CONATIVA: imporre/chiedere/comandare (referente) 4. FATICA: stabilire/prolungare un contatto (canale) 5. METALINGUISTICA: verificare/comprendere (codice) 6. POETICA: abbellire/perfezionare (messaggio) (Roman Jakobson)
7 Aspetti generali della comunicazione 4 - Le funzioni 1. Funzione strumentale 2. Funzione di controllo 3. Funzione informativa 4. Funzione espressiva 5. Funzione di contatto sociale 6. Funzione di alleviamento dell ansia 7. Funzione di stimolazione 8. Funzione legata al ruolo (S. Stevens)
8 Aspetti generali della comunicazione 5 - Polisemia LO STESSO CODICE PUO ESSERE IMPIEGATO SECONDO SIGNIFICATI DIVERSI Giorgio è il PADRE di Carlo Freud è il PADRE della psicoanalisi
9 Aspetti generali della comunicazione 6 - Contesto Differenti ambienti sociali tendono a costruire codici linguistici particolari Codice ristretto Codice elaborato A seconda dell ambiente sociale in cui avviene la comunicazione lo stesso soggetto può variare il codice e lo stile comunicativo Codice alto Codice medio Codice basso
10 Aspetti generali della comunicazione 7 - Contesto Un fenomeno resta inspiegabile finché il campo di osservazione non è abbastanza ampio da includere il contesto in cui il fenomeno si verifica (P.Watzlawick)
11 Aspetti generali della comunicazione 8 - Diversità dei codici Codice numerico lingue parlate/scritte/artificiali/per macchina Convenzionalità arbitrarietà Non c è nulla di specificamente simile a un tavolo nella parola tavolo (G.Bateson) Dualità di strutturazione Il significato non è trasmesso dai suoni in sé (fonemi) ma dal modo con cui sono organizzati (monemi)
12 Aspetti generali della comunicazione 9 - Diversità dei codici Codice analogico Comunicazione animale/linguaggi non verbali umani Iconicità Tra significante e significato sussiste un rapporto di somiglianza (visiva, uditiva, sensoriale ) Assenza della doppia articolazione Il sistema non linguistico non costituisce un sistema di segni discreti che siano oggetto di combinazione
13 Aspetti generali della comunicazione 10 - Feedback - retroazione Azione di ritorno dell effetto sulla causa che l ha prodotto, con conseguente modificazione a posteriori del principio che ha attivato il il processo (U.Galimberti) Rendersi conto che l informazione su un effetto, se correttamente trasmessa indietro (fed back) all effettore, garantisce la stabilità di quest ultimo e l adattamento al cambiamento d ambiente ci ha dato la possibilità di osservare in in modo davvero nuovo e illuminante il funzionamento di sistemi di interazione assai complessi esistenti in biologia, psicologia, sociologia, economia e altri campi. (P.Watzlawick)
14 Aspetti generali della comunicazione 11 - Feedback - retroazione La comunicazione è un evento circolare Mentre nelle catene causali, che sono lineari e progressive, ha senso parlare del principio e della fine di una catena, tali termini sono privi di significato in sistemi con circuiti di retroazione. Non c è fine né principio in un cerchio (P.Watzlawick)
15 L approccio pragmatico 1 - sintassi semantica e pragmatica SEMANTICA: studio del significato ossia studio della relazione tra il segno/significante e ciò che esso designa SINTASSI: studio delle regole che presiedono la combinazione dei segni/significanti nella loro successione sequenziale PRAGMATICA: studio del rapporto tra comunicazione e comportamento o meglio dell influenza che la comunicazione ha sul comportamento (Ch.Morris)
16 L approccio pragmatico 1 - assiomi e patologie E possibile definire alcuni principi generali della comunicazione Gli assiomi stabiliscono le leggi della relazione e dei comportamenti interpersonali Ogni perturbazione, ogni deroga o disturbo relativo a ciascun assioma comporta, come conseguenza, l insorgere di disturbi comunicativi che riversano i loro effetti pragmatici nel comportamento relazionale Tutti gli assiomi implicano, come corollari certe patologie ad esse inerenti Le conseguenze comportamentali di tali fenomeni corrispondono spesso a varie psicopatologie individuali (P.Watzlawick)
17 L approccio pragmatico 2 - assiomi e patologie I ASSIOMA E IMPOSSIBILE NON COMUNICARE Il comportamento non ha un suo opposto Attività inattività, silenzi prolungati come animati dibattiti sono tutte forme di comunicazione influenzano gli altri e gli altri a loro volta sono obbligati a rispondere a tali comunicazioni
18 L approccio pragmatico 3 - assiomi e patologie I Tentativi di non comunicare Rifiuto Squalificazione Ricorso al sintomo IL SINTOMO COME COMUNICAZIONE Questa strategia diventa perfetta una volta che il soggetto ha convinto se stesso di essere alla mercé di forse che non può controllare liberandosi così sia dalle fitte della propria coscienza sia dal biasimo delle altre persone che contano in quella situazione
19 L approccio pragmatico 4 - assiomi e patologie II ASSIOMA OGNI COMUNICAZIONE HA UN ASPETTO DI CONTENUTO E UNO DI RELAZIONE DI MODO CHE IL SECONDO CLASSIFICA IL PRIMO ED E METACOMUNICAZIONE Nella comunicazione noi non offriamo solo un contenuto (serie di dati informativi) ma definiamo anche il tipo di relazione che intendiamo istituire con il nostro interlocutore, relazione all interno della quale questi stessi dati trovano la loro giusta collocazione e possono venir correttamente intesi. Questa comunicazione sulla comunicazione è detta METACOMUNICAZIONE ed è rilevante all efficacia degli scambi
20 L approccio pragmatico 5 - assiomi e patologie Il disaccordo sulla relazione Le relazioni malate sono caratterizzate da una lotta costante per definire la natura natura della relazione mentre l aspetto di contenuto della comunicazione diventa sempre meno importante DEFINIZIONE DEL SE E DELL ALTRO Ecco come mi vedo in rapporto a te in questa situazione Conferma - Hai ragione Negazione/rifiuto - Hai torto Disconferma - Tu per me non esisti Se fosse realizzabile, non ci sarebbe pena più diabolica di quella di concedere a un individuo la libertà assoluta dei suoi atti in una società in cui nessuno si accorga mai di lui (William James)
21 L approccio pragmatico 6 - assiomi e patologie III ASSIOMA LA NATURA DI UNA RELAZIONE DIPENDE DALLA PUNTEGGIATURA DELLE SEQUENZE DI COMUNICAZIONE TRA I COMUNICANTI Un periodo privo di punteggiatura, rischia di risultare scarsamente comprensibile o di creare fraintendimenti. Allo stesso modo nel flusso degli scambi comunicativi, si rendono necessarie delle punteggiature che organizzino la comunicazione e diano il senso della stessa relazione. Tuttavia non sempre accade che i comunicanti punteggino all identico modo. Questo determina errori interpretativi dai quali dipende la stessa natura della relazione
22 L approccio pragmatico 7 - assiomi e patologie Gli errori di punteggiatura Grado di informazione Univocità interpretativa Discrepanze nelle attribuzioni di causa Rise perché credeva che non riuscivano a colpirlo - non immaginava che si esercitavano a mancare la mira (B.Brecht)
23 L approccio pragmatico 8 - assiomi e patologie IV ASSIOMA GLI ESSERI UMANI COMUNICANO SIA CON IL MODULO NUMERICO CHE CON QUELLO ANALOGICO. IL LINGUAGGIO NUMERICO HA UNA SINTASSI LOGICA ASSAI COMPLESSA E DI ESTREMA EFFICACIA MA MANCA DI UNA SEMANTICA ADEGUATA NEL SETTORE DELLA RELAZIONE - MENTRE IL LINGUAGGIO ANALOGICO HA LA SEMANTICA MA NON HA ALCUNA SINTASSI ADEGUATA PER DEFINIRE IN MODO CHE NON SIA AMBIGUO LA NATURA DELLE RELAZIONI Nella comunicazione non solo dobbiamo costantemente combinare linguaggio verbale a linguaggio non verbale ma ci troviamo costretti a dover tradurre dall uno all altro
24 L approccio pragmatico 9 - assiomi e patologie Gli errori di traduzione Tocca sempre al mio interlocutore attribuire un significato al mio messaggio analogico (di relazione) che assume quindi sempre la forma di una proposta
25 L approccio pragmatico 10 - assiomi e patologie V ASSIOMA TUTTI GLI SCAMBI DI COMUNICAZIONE SONO SIMMETRICI O COMPLEMENTARI A SECONDA CHE SIANO BASATI SULL UGUAGLIANZA O SULLA DIFFERENZA
26 L approccio pragmatico 11 - assiomi e patologie Complementarietà rigida - Escalation della simmetria Esiti relazionali patologici si registrano quando uno o l altro dei due modelli diventa esclusivo Complementarietà rigida DISCONFERMA Escalation simmetrica RIFIUTO
27 Le relazioni disfunzionali 1 : comunicazione paradossale e doppio legame Rosenthal-Jacobson 1966 Pigmalione in classe la comunicazione non intenzionale delle aspettative dell insegnante condiziona il successo scolastico degli allievi - Esperimenti alla Oak School di Londra - Bambini di provenienza socioculturale svantaggiata hanno un considerevole aumento di successo scolastico se viene riferito agli insegnanti che si tratta di alunni con potenzialità di apprendimento superiori alla media
28 Le relazioni disfunzionali 2 : comunicazione paradossale e doppio legame Errori di comunicazione nel rapporto insegnante/allievo possono generare disturbi nel comportamento creando situazioni contraddittorie, manipolatorie e senza uscita a seconda con cui tali errori ricorrono nel comportamento educativo dell insegnante, essi potranno avere un influenza più o meno grave sullo sviluppo psichico dei suoi interlocutori anche errori isolati di questo tipo possono disturbare, pur non in modo grave e determinante, il rendimento cognitivo e linguistico essi inoltre possono rendere ragione di silenzi o amnesie improvvise, di oscillazioni nelle prestazioni e nel comportamento sociale degli allievi (L.Lumbelli)
29 Le relazioni disfunzionali 3 : comunicazione paradossale e doppio legame ERRORI DI COMUNICAZIONE Doppio legame Risposta tangenziale Mistificazione dell io
30 Le relazioni disfunzionali 4 : comunicazione paradossale e doppio legame IL DOPPIO LEGAME Tipo di comando/richiesta in se stessa contraddittoria così da porre l allievo nell impossibilità di obbedirvi senza sbagliare Ingiunzioni paradossali Sii spontaneo I: Scrivete ragazzi, scrivete quello che volete, scrivete cose carine I: Dimmi quali sono i sentimenti che ti hanno colpito di più A: L amore tra i due protagonisti I: Ma no, questi non sono i più importanti
31 Le relazioni disfunzionali 5 : comunicazione paradossale e doppio legame RISPOSTA TANGENZIALE La risposta si focalizza su qualcosa di inessenziale rispetto a quello che l altro comunicante intende affermare A: Guardi i nostri fiori colorati I: Tirate fuori i libri, dobbiamo far lezione I: Corri a lavarti quelle mani sporche (al bambino che arriva trionfante con il suo disegno) La risposta tangenziale implica la DISCONFERMA Nega che il Messaggio sia stato ricevuto e che l altro esista come interlocutore A: Maestra, come nascono i bambini? I: Basta chiacchiere, è già tardi!
32 Le relazioni disfunzionali 6 : comunicazione paradossale e doppio legame MISTIFICAZIONE DELL IO Attribuire all interlocutore desideri, bisogni, stati d animo che in realtà non ha espresso A: Desidero fare la hostess per girare il mondo. I: Tu vuoi fare il liceo linguistico per fare l interprete
33 Le relazioni disfunzionali 7 : comunicazione paradossale e doppio legame LE REAZIONI DI DIFESA POSSIBILI Ricerca del significato sfuggente e deviazione dalla realtà Osservanza di tutte le prescrizioni alla lettera e esibizione di condotte insensate Evasione dal problema chiusura e autismo
34 Le relazioni disfunzionali 8 : comunicazione paradossale e doppio legame SOLUZIONI METACOMUNICAZIONE ESPLICITA Secondo i teorici della pragmatica la soluzione alla comunicazione paradossale e al doppio legame consiste nella capacità di di consentire a tutti comunicanti di comprendere la relazione e quindi di permettere loro di ristrutturarla DISPONIBILITA CONTRATTAZIONE Questo richiede la disponibilità a mettersi in gioco e ad accettare che l altro possa temporaneamente - anche in una relazione asimmetrica (docente/alunno - medico/paziente) - dirigere a sua volta la comunicazione fornendo definizioni che devono essere considerate e contrattate.
35 Le relazioni disfunzionali 9 : comunicazione paradossale e doppio legame ECOLOGIA RELAZIONALE Attenta gestione della comunicazione in classe Capacità di alternare complementarietà a simmetria Sviluppo di forme di empatia Incentivazione della metacomunicazione esplicita Spirito dialogico
Assiomi di Watzlawick. Prof.ssa Ernestina Giudici 1
Assiomi di Watzlawick 1 Tutto il comportamento, e non soltanto il discorso, è comunicazione, e tutta la comunicazione compresi i segni del contesto interpersonale influenza il comportamento (Watzlawick,
DettagliLa pragmatica della Comunicazione
La pragmatica della Comunicazione Scuola di Palo Alto Watzlawick Ci troviamo in presenza di un processo di Comunicazione tutte le volte che un comportamento di una persona o di un animale si impone all
DettagliLa comunicazione: approcci teorici. Loredana La Vecchia Lezione 7 aprile 2009 Corso di Laurea Scienze dell educazione
La comunicazione: approcci teorici Loredana La Vecchia Lezione 7 aprile 2009 Corso di Laurea Scienze dell educazione I 5 elementi della comunicazione Emittente Ricevente Codice Canale Messaggio Modello
DettagliSpunti, esempi, logiche del comunicare nelle organizzazioni La comunicazione in azienda
Spunti, esempi, logiche del comunicare nelle organizzazioni La comunicazione in azienda Marina Maderna L incontro è l occasione per Esplorare il tema della comunicazione nelle organizzazioni: Perché si
DettagliPsicologia della comunicazione Fondamenti. Psicologia della comunicazione I. Riccioni 1
Psicologia della comunicazione Fondamenti Psicologia della comunicazione I. Riccioni 1 Psicologia della comunicazione Settore scientifico-disciplinare: Psicologia generale Campo di ricerca interdisciplinare
DettagliGli elementi della comunicazione
Laboratorio di Scrittura creativa Il Testo narrativo Gli elementi della comunicazione App Generation Writers I. C. San Francesco Nicola Napolitano Anguillara Sabazia - RM Il processo di comunicazione La
DettagliMETACOMUNICAZIONE: ABITARE LA RELAZIONE
Valter Valter Sarro Sarro 2006 2006 METACOMUNICAZIONE: ABITARE LA RELAZIONE Qualsiasi COMPORTAMENTO rappresenta TEORIA una COMUNICAZIONE la cui sintassi (struttura) riguarda TEORIA la trasmissione dell
DettagliIl messaggio: tra linguaggio digitale e linguaggio analogico. Loredana La Vecchia Lezione 1 aprile 2009 Corso di Laurea Scienze dell educazione
Il messaggio: tra linguaggio digitale e linguaggio analogico Loredana La Vecchia Lezione 1 aprile 2009 Corso di Laurea Scienze dell educazione definizione Linguaggio = capacità, facoltà mentale di cui
DettagliPsicologia dello sviluppo
Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche Sede di Biella Psicologia dello sviluppo PRAGMATICA COMUNICAZIONE UMANA 1 Pragmatica della comunicazione umana Semiologia: Pragmatica (effetti
DettagliDISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO dott.ssa Silvia Ceccaroli dott.ssa Nicoletta Staffa Associazione Strategicamente Insieme PROGETTO «IMPARARE E» Comune di Cervia 1 incontro 08.09.2016 DISTURBI SPECIFICI
DettagliASSE LINGUISTICO TEMATICHE PORTANTI NUCLEI FONDANTI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA
ASSE LINGUISTICO TESTO: Narrativo Descrittivo Regolativo Informativo canale orale canale scritto significato scrittura lessico elementi costitutivi di un racconto fonetiche semantiche temporali spaziali
DettagliPaul Watzlawick ( )
Impossibile visualizzare l'immagine. La memoria del computer potrebbe essere insufficiente per aprire l'immagine oppure l'immagine potrebbe essere danneggiata. Riavviare il computer e aprire di nuovo il
DettagliIL MODELLO CIBERNETICO DI SPIEGAZIONE DEL PROCESSO COMUNICATIVO FONTI: GIOVANNA COLLI «PUNTO COM» VOL.A
IL MODELLO CIBERNETICO DI SPIEGAZIONE DEL PROCESSO COMUNICATIVO FONTI: GIOVANNA COLLI «PUNTO COM» VOL.A MODELLO CIBERNETICO DI SHANNON E WEAVER Claude Elwood Shannon (1916-2001) matematico statunitense
DettagliLA COMUNICAZIONE NELLE RELAZIONI INTERPERSONALI. Anna Zunino
LA COMUNICAZIONE NELLE RELAZIONI INTERPERSONALI Anna Zunino COMUNICARE (dal latino "cum" = con, e "munire" = legare, costruire) mettere in comune far partecipe UNA DEFINIZIONE... La comunicazione è un
DettagliCOMPETENZE IN USCITA AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA
COMPETENZE IN USCITA AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA Alunno Nato/a a (prov.) il. Scuola. Classe..Sezione Anno Scolastico Competenze Per gli alunni non di madrelingua italiana: Comprendere brevi messaggi
DettagliLINGUAGGIO E COMUNICAZIONE. d.ssa A. Giaquinta
LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE d.ssa A. Giaquinta Linguaggio e Comunicazione Linguaggio: capacità di associare suoni e significati attraverso regole grammaticali Due funzioni: Funzione comunicativa Funzione
DettagliSociologia della comunicazione e della moda Approfondimenti sulla comunicazione
Sociologia della comunicazione e della moda Approfondimenti sulla comunicazione Prof. Romana Andò marzo 2015 Perchè studiare i media? 05/04/2015 Pagina 1 Morcellini, M., & Fatelli, G. (1994). Le scienze
DettagliLA GESTIONE DELLA CLASSE E DELLE PROBLEMATICHE RELAZIONALI. Laboratorio 2 Formazione docenti neo assunti Anno scolastico Marina Baretta
LA GESTIONE DELLA CLASSE E DELLE PROBLEMATICHE RELAZIONALI Laboratorio 2 Formazione docenti neo assunti Anno scolastico 2015-2016 Marina Baretta 1 LA GESTIONE DELLA CLASSE E DELLE PROBLEMATICHE RELAZIONALI
DettagliProtocollo dei saperi imprescindibili
Protocollo dei saperi imprescindibili Ordine di scuola: professionale grafico DISCIPLINA: TECNICHE DI COMUNICAZIONE (Servizi Commerciali indirizzo grafico) TERZE RESPONSABILE: PARRUCCI ALESSANDRA Competenze:saper
DettagliEDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE
EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE QUANTE EDUCAZIONI NELLA SCUOLA ITALIANA? Alla legalità Alle pari opportunità Alla differenza di genere Alla pace Alla salute (droghe, fumo ) Alla mondialità Alla cooperazione
DettagliCorso di formazione sul COUNSELING AD INDIRIZZO SISTEMICO
Centro Siciliano di Terapia della Famiglia Corso di formazione sul COUNSELING AD INDIRIZZO SISTEMICO Moduli teorici 1 2 3 anno 1 Anno 160 ore 1 MODULO Il Centro Milanese di Terapia della Famiglia. La nascita
DettagliNegli anni, le ricerche sull argomento sono state molteplici. In questo contesto vengono riportati alcuni studi che riguardano l utilizzo del modulo
Introduzione Studiare, approfondire, osservare maggiormente il linguaggio non verbale è un'esperienza affascinante che arricchisce la visione e la descrizione del mondo. Tutti riconoscono il valore di
DettagliCOMPORTAMENTI PROBLEMA E COMUNICAZIONE NELLA SINDROME AUTISTICA
COMPORTAMENTI PROBLEMA E COMUNICAZIONE NELLA SINDROME AUTISTICA comunicazione forma di relazione sociale con cui le persone interagiscono fra loro, si scambiano infor mazioni, mettono in comune esperienze.
DettagliLa Comunicazione Formativa a Scuola
Università degli Studi di Firenze Facoltà di Scienze della Formazione Dipartimento di Scienze dell'educazione e dei Processi Culturali e Formativi La Comunicazione Formativa a Scuola Vanna Boffo Aspetti
DettagliLA COMUNICAZIONE (Attività creativa)
LA COMUNICAZIONE (Attività creativa) La comunicazione è una delle grandi problematiche del terzo millennio: infatti, nelle potenzialità tecniche, nell utilizzo, nella valenza sociale assorbe gran parte
DettagliCosa si intende per Comunicazione e Relazione?
Cosa si intende per Comunicazione e Relazione? Cosa si intende per Comunicazione e Relazione? La relazione è quel segmento che collega due soggetti nel contesto Cosa si intende per Comunicazione e Relazione?
DettagliMARIO MAVIGLIA Dirigente Ufficio Scolastico Provinciale Di Brescia Coordinatore Regionale Ispettori Tecnici Ufficio Scolastico Regionale Lombardia
LA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE E INTERISTITUZIONALE FORMAZIONE IN SERVIZIO DEI DOCENTI SPECIALIZZATI SUL SOSTEGNO PER LA PROOZIONE DI FIGURE DI COORDINAMENTO MARIO MAVIGLIA Dirigente Ufficio Scolastico
DettagliLA COMUNICAZIONE VERBALE E NON VERBALE. MODALITÀ DI COMUNICAZIONE EFFICACE ED INEFFICACE
LA COMUNICAZIONE VERBALE E NON VERBALE. MODALITÀ DI COMUNICAZIONE EFFICACE ED INEFFICACE LA COMUNICAZIONE La comunicazione è una condizione essenziale della vita umana e dell ordinamento sociale, poiché
DettagliElementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo
Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo mirco.fasolo@unimib.it Bibliografia Testi obbligatori - D amico, Devescovi (2003). Comunicazione e linguaggio nei bambini. Carocci: Roma.
DettagliI Disturbi Specifici di Linguaggio. Percorsi Evolutivi Dei DSL
I Disturbi Specifici di Linguaggio Percorsi Evolutivi Dei DSL Il motore dell apprendimento linguistico, come acquisizione di un sistema basato su molte competenze, è il seguente: utilizzare come risolutive
DettagliPrincipi di comunicazione. Paola della Rovere
Principi di comunicazione Paola della Rovere Comunicazione e cambiamento Stesso contenuto espresso in maniera diversa produce risultati diversi La comunicazione guida il cambiamento Perché una comunicazione
DettagliPIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (Lista di elementi da considerare come guida minima)
Allegato B PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (Lista di elementi da considerare come guida minima) PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO (Inserire i dati richiesti) classe. - sezione a favore dell alunno/a.. nato/a
Dettagli3 LEZIONE. I MODELLI DI APPRENDIMENTO DELLA LETTURA E LA DISLESSIA: DALLO SCREENING PRECOCE ALLA DIAGNOSI
3 LEZIONE. I MODELLI DI APPRENDIMENTO DELLA LETTURA E LA DISLESSIA: DALLO SCREENING PRECOCE ALLA DIAGNOSI Introduzione L obiettivo di questo capitolo e dei prossimi, è quello di comprendere ed analizzare
DettagliImpara tutto quello che puoi sulla teoria, ma quando sei di fronte all altro dimentica il manuale. C.G. Jung
La Comunicazione una premessa. Impara tutto quello che puoi sulla teoria, ma quando sei di fronte all altro dimentica il manuale. C.G. Jung La Teoria (Dalla scuola di Palo Alto Watzlawic) Lo studio della
DettagliGiovanna Colli, Tecniche di comunicazione dei servizi commerciali Clitt
PIANO LAVORO TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE 2015/2016 CLASSE TERZA SEZ A Prof.re Sciotto Giuseppe LIBRI DI TESTO Giovanna Colli, Tecniche di comunicazione dei servizi commerciali Clitt MODULO 1 LA DINAMICA
DettagliNome del progetto: Costruire una scuola su misura per prevenire e gestire il disagio scolastico.
Nome del progetto: Costruire una scuola su misura per prevenire e gestire il disagio scolastico. Responsabile del progetto: Dirigente Scolastico Consulente: dr. AldoMarchesini,pedagogista Scuole coinvolte:
DettagliPROGETTO DI EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA
PROGETTO DI EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA Rendimi il tempo della mia adolescenza Quando ancora non ero me stesso, se non come attesa. Rendimi quei desideri che mi tormentano la vita, Quelle pene strazianti
DettagliManuale Critico dell Asilo Nido
Manuale Critico dell Asilo Nido Sezione terza I BAMBINI Dott.ssa 8 marzo 2013 Nella strutturazione dei processi cognitivi e affettivi. quale l incidenza dei rapporti con i coetanei, nelle situazioni di
DettagliScuola Primaria Statale Madre Teresa di Calcutta Belpasso
Scuola Primaria Statale Madre Teresa di Calcutta Belpasso Progetto curriculare Anno Scolastico 2016-2017 Docenti referenti Conte Concetta Prastani Stefania Sport di Classe è un progetto, promosso e realizzato
DettagliLOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA
LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA Claudia Casadio PRIMA LEZIONE Logica, Linguistica e Scienza Cognitiva Tre ambiti scientifici Logica Studia i processi in base a cui traiamo inferenze a partire dalle nostre
DettagliPedagogia e Didattica speciale (1) M-PED/03
Corso di Perfezionamento e Aggiornamento professionale / Master in Didattica e Psicopedagogia per alunni con DISTURBO AUTISTICO Primo modulo [20 CFU] MED/9 M-PSI/04 IUS/09 Classificazione, criteri diagnostici
DettagliLA COMUNICAZIONE E GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE
LA COMUNICAZIONE E GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE UMANA Proprietà semplici della comunicazione Un essere umano è coinvolto fin dall inizio della sua esistenza in un complesso
DettagliGestire classi difficili
Gestire classi difficili Cosa vuol dire difficili? Stabilire e condividere tra gli insegnanti degli standard, cioè delle condotte che essi si aspettano dagli allievi relativamente all autonomia, alla responsabilità,
DettagliD.ssa Jessica Bertolani Dal ruolo tradizionale docente ad uno più articolato tutor, coach, counselor
D.ssa Jessica Bertolani jessica.bertolani@univr.it Il formatore oltre che attento a definire progetti e obiettivi, così come decidere contenuti, diventa un facilitatore dell esperienza, ovvero attento
DettagliSCIENZE UMANE PRIMO BIENNIO LINEE GENERALI E COMPETENZE
SCIENZE UMANE LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso liceale lo studente si orienta con i linguaggi propri delle scienze umane nelle molteplici dimensioni attraverso le quali l uomo si costituisce
DettagliINTERPRETE IN LINGUA DEI SEGNI ITALIANA
INTERPRETE IN LINGUA DEI SEGNI ITALIANA DESCRIZIONE SINTETICA INTERPRETE IN LINGUA DEI SEGNI ITALIANA L Interprete in lingua dei segni italiana è in grado di effettuare la traduzione e l interpretazione
Dettaglidefinizione Il messaggio: tra linguaggio digitale e linguaggio analogico comunicare definizione
Il messaggio: tra linguaggio digitale e linguaggio analogico definizione Linguaggio = capacità, facoltà mentale di cui è dotata la nostra specie Lingua = è ciò che ci consente di esercitare la facoltà
DettagliUno sguardo alle diff f ifcoltà t s colas a titche
Uno sguardo alle difficoltà scolastiche UNO STUDENTE ITALIANO SU CINQUE, INCONTRA, NELLA SUA CARRIERA SCOLASTICA, UN MOMENTO DI PARTICOLARE DIFFICOLTA NEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO DOVUTO A CAUSE DIVERSE
Dettagliprevenzione, salute e benessere. a. Partecipa alle attività di gioco rispettando le regole. b. Organizza giochi spontanei con l utilizzo di attrezzi.
Classe prima Curricolo di Educazione Fisica Scuola Primaria Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della classe prima L alunno: Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed
DettagliCos è la Comunicazione e come comunichiamo. Lezione n Definizioni - I linguaggi della comunicazione - processo comunicativo
Cos è la Comunicazione e come comunichiamo. Lezione n. 3 - Definizioni - I linguaggi della comunicazione - processo comunicativo Cosa è la comunicazione? Definizioni La comunicazione: dal latino communis
DettagliLAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE
LAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE PERCORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI E ASSISTENTI EDUCATIVI DALLA SCUOLA DELL INFANZIA,
DettagliClasse Data Studente. Grafica editoriale
Grafica editoriale 89) Da che cosa traggono origine le forme ed il disegno delle attuali lettere latine? 90) Dopo l invenzione della stampa, che cosa ha condizionato la forma dei caratteri? 91) Da che
DettagliARTE E IMMAGINE COMPETENZE CHIAVE:
ARTE E IMMAGINE COMPETENZE CHIAVE: Imparare ad imparare, Consapevolezza ed espressione culturale, Spirito di iniziativa e imprenditorialità, Competenze sociali e civiche Traguardi per lo sviluppo delle
DettagliLeggiAmo. Progetto curricolare I.C. 3 Gadda - Scuola Primaria San Gaetano. Classe IV Sezione B Insegnante Chiara Arditi
LeggiAmo Progetto curricolare I.C. 3 Gadda - Scuola Primaria San Gaetano Classe IV Sezione B Insegnante Chiara Arditi Progetto curricolare I.C. 3 Gadda - Scuola Primaria San Gaetano Classe IV Sezione
DettagliMateriale didattico del corso di Marketing e Comunicazione d Impresa
Il processo di comunicazione Generalmente si ritiene che nel processo di comunicazione avvenga il semplice trasferimento di un messaggio già dotato di determinati significati. Comunicare Informare Il termine
DettagliStage formativo annuale La Comunicazione nelle Scienze Umane
Istituto Magistrale Statale di Rieti Elena Principessa di Napoli Liceo delle Scienze Sociali Liceo Sociopsicopedagogico Stage formativo annuale La nelle Scienze Umane Modulo: Etnografia della Anno Scolastico
DettagliComunicare al pubblico. Giancarlo Sturloni, Master in Comunicazione della Scienza, SISSA Trieste, 8 novembre 2010
Comunicare al pubblico Giancarlo Sturloni, Master in Comunicazione della Scienza, SISSA Trieste, 8 novembre 2010 Premessa A cosa serve comunicare al pubblico? Comunicare non è un optional, è una necessità
DettagliDALLA PROGRAMMAZIONE ALLA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA DI EASY BASKET
DALLA PROGRAMMAZIONE ALLA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA DI EASY BASKET EASYBASKET SEMPLICE EMOZIONANTE A MISURA DI BAMBINO ALLA PORTATA DEGLI INSEGNANTI ma di TUTTI gli insegnanti e di TUTTI i bambini
DettagliELEMENTI FONDAMENTALI DI UN PROCESSO COMUNICATIVO
ELEMENTI FONDAMENTALI DI UN PROCESSO COMUNICATIVO EMITTENTE l'emittente: è il soggetto (o i soggetti) che comunica il messaggio. RICEVENTE il ricevente: è il soggetto (o i soggetti) che riceve il messaggio.
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE DELL ATTIVITÀ DIDATTICA. LINGUA ITALIANA Classe prima 1)ASCOLTARE, COMPRENDERE E COMUNICARE ORALMENTE
PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELL ATTIVITÀ DIDATTICA LINGUA ITALIANA Classe prima 1)ASCOLTARE, COMPRENDERE E COMUNICARE ORALMENTE 1a saper comprendere messaggi o richieste verbali 1b saper interloquire con insegnanti
DettagliLIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI
LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI 1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Si 13 No 1 Abbastanza 1 Sì, perché? Perché ciò che
DettagliCOMUNICAZIONE DINAMICHE AFFETTIVE NELLA RELAZIONE CON IL PAZIENTE
COMUNICAZIONE E DINAMICHE AFFETTIVE NELLA RELAZIONE CON IL PAZIENTE INTERVENTO CLINICO FARMACI PAROLE AZIONI RELAZIONE COMUNICAZIONE VERBALE COMUNICAZIONE NON VERBALE CONTESTO ASPETTI EMOTIVI LIVELLO CONSCIO
DettagliSTRATEGIE DI INTERVENTO PER LO SVILUPPO DELLE ABILITA COGNITIVE E SOCIALI. Dott.ssa Erika Belcastro 1
STRATEGIE DI INTERVENTO PER LO SVILUPPO DELLE ABILITA COGNITIVE E SOCIALI Dott.ssa Erika Belcastro 1 COME INIZIARE IL LAVORO EDUCATIVO? Il lavoro educativo ha il suo punto di avvio con la VALUTAZIONA FUNZIONALE
DettagliSOCIETA di PSICOLOGIA delle DIPENDENZE
SOCIETA di PSICOLOGIA delle DIPENDENZE AL DI LA DELLA PAROLA Strumenti non verbali e preverbali di diagnosi e cura nel trattamento delle patologie da dipendenza Relatore Marcellino Vetere Dolo, 11 maggio
DettagliCorso di aggiornamento sull educazione fisica nella scuola primaria
Corso di aggiornamento sull educazione fisica nella scuola primaria Popoli 4-5 settembre 2014 Prof. Mancini Roberto Metodologia di insegnamento e individualizzazione dell attività didattica Stili di insegnamento
DettagliINCONTRO COMMISSIONE HANDICAP E DSA venerdì 14/01/2011
INCONTRO COMMISSIONE HANDICAP E DSA venerdì 14/01/2011 Ordine del giorno 1. Programma Funzione strumentale 2. Normativa e strumenti DSA 3. Progetto DSA per i tre ordini di scuola 1.Programma Funzione strumentale
DettagliDizionario di didattica Concetti e dimensioni operative. Voce: Conoscenze. Pedagogia generale 1 Prof. Giuliana Sandrone
Dizionario di didattica Concetti e dimensioni operative Voce: Conoscenze Pedagogia generale 1 Prof. Giuliana Sandrone 1 1. Definizione concettuale del termine Il sostantivo «conoscenza» è riconducibile
DettagliProgrammazione Anni 5
Programmazione Anni 5 SEZIONE BLU Scuola d Infanzia Negri- Pavia A.S. 2014/2015 Insegnanti ANNA MONTANA GIUSEPPINA UTTINI PROGRAMMAZIONE ANNI 5 A.S. 2014/2015 SEZIONE BLU La nostra sezione è composta da
Dettagli1 Introduzione e definizione
INSEGNAMENTO DI DIDATTICA GENERALE I LEZIONE I INTRODUZIONE ALLA DIDATTICA PROF. ACHILLE M. NOTTI Indice 1 Introduzione e definizione --------------------------------------------------------------------------------3
DettagliUNITA DIDATTICA 1. La comunicazione 1. La comunicazione nei processi formativi 2. La comunicazione verbale 3. La comunicazione non verbale
UNITA DIDATTICA 1. La comunicazione 1. La comunicazione nei processi formativi 2. La comunicazione verbale 3. La comunicazione non verbale U.D. 1 La comunicazione 1 Comunicare costituisce il processo attraverso
Dettagliuna prospettiva clinica
Vicenza, 24 maggio 2013 FAMIGLIA E SCUOLA DI FRONTE AL BAMBINO CON DISTURBO ESTERNALIZZANTE una prospettiva clinica dr.ssa Silvia Maria Radaelli psicologo psicoterapeuta UOC NPIA ULSS 4 Alto Vicentino
DettagliCorso di laurea in SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA PREVENZIONE (B184) PSICOLOGIA GENERALE (2CFU)
Corso di laurea in SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA PREVENZIONE (B184) PSICOLOGIA GENERALE (2CFU) COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO: La comunicazione è un attività sociale: per definizione, si ha comunicazione
DettagliIl feedback Laboratorio sulle competenze relazionali Regione Sicilia, Palermo 23 maggio 2012
Progetto Competenze In Rete PON Governance e Azioni di Sistema (FSE) 2007-2013 Obiettivo 1 - Convergenza Asse E Capacità istituzionale Obiettivo specifico 5.1 Accrescere l innovazione, l efficacia e la
DettagliCOMPETENZA CHIAVE COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA
COMPETENZA ITALIANO COMPETENZA CHIAVE COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA Definizione: è la capacità di esprimere e interpretare pensieri,sentimenti e fatti in forma sia in forma orale che scritta (comprensione
DettagliLa personalità del sordo
La personalità del sordo La struttura psicologica del sordo è legata ad alcune variabili -ambiente familiare -grado di sordità -età di insorgenza della stessa -contesto socio-culturale di riferimento -presenza
Dettagli- gli assiomi della comunicazione: la Scuola di Palo Alto e la pragmatica della comunicazione
PROGRAMMA SCIENZE UMANE classe 1 sez. BU a.s. 2015/2016 DOCENTE ANNA MARIA MAGLIO INTRODUZIONE GENERALE ALLE SCIENZE UMANE Antropologia - Sociologia-Pedagogia- Psicologia -la psicologia:" Perchè faccio
DettagliLA VALUTAZIONE A SCUOLA
Facoltà di Psicologia- Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma LA VALUTAZIONE A SCUOLA Affrontare il tema della valutazione a scuola attraverso il pensiero scientifico Dott.ssa Margherita
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA : STRUTTURA DELLE ELABORAZIONI
SCUOLA DELL INFANZIA : STRUTTURA DELLE ELABORAZIONI INDICE Le Competenze essenziali Descrittori generali Esempio di strutturazione I CAMPI DI ESPERIENZA Il sé e l altro Il corpo e il movimento Linguaggi,
DettagliScheda analisi foto. Domande guida. Forma. Fattori strutturali. Funzione
Scheda analisi foto Domande guida Forma Fattori strutturali o Come leggereste la relazione figura-sfondo? o E' possibile raggruppare alcuni elementi per vicinanza, similarità di forma, similarità di dimensione?
DettagliLA TIPOLOGIA DEL NOSTRO PROGETTO
Siamo un gruppo da anni impegnato con iniziative culturali che mettono al centro della vita locale dei territori e dell iniziativa sociale il valore dei giovani che si riconoscono nei principi di libertà,
Dettaglimodulo I Introduzione alla psicopatologia e alla psicopatologia dello sviluppo
modulo I Introduzione alla psicopatologia e alla psicopatologia dello sviluppo Materiale elaborato da Fava Vizziello e tratto dal testo Fava Vizziello. G. (2003), Psicopatologia dello sviluppo, Il Mulino,
DettagliFacoltà di Scienze della Comunicazione, Macerata
Facoltà di Scienze della Comunicazione, Macerata Le due anime della semiotica: come si giustificano Il modello peirciano Il concetto di inferenza Deduzione/Induzione/Abduzione Icona/Indice/Simbolo Il modello
DettagliDirezione Didattica Pierina Boranga 1 Circolo Belluno
Nella pratica della musicoterapia il suono è vissuto come elemento che, coinvolgendo la persona nella sua globalità, esercita un azione a livello fisico, mentale, emotivo, spirituale, e può così influire
DettagliLE PAROLE CRESCONO CON ME
Servizio ASILO INFANTILE VERATTI SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA Via Como, 9 21100 VARESE P. Iva 01583680127 Tel/Fax 0332 28 31 13 info@asiloveratti.it a.s. 2016/2017 LE PAROLE CRESCONO CON ME IL LINGUAGGIO
DettagliLa comunicazione nei processi educativi. Teresa Boi
La comunicazione nei processi educativi Teresa Boi La comunicazione (dal latino communico: cum = con e munire = legare, costruire, mettere in comune, far partecipe) è un azione che prevede l'esistenza
DettagliDOCUMENTO PER IL PASSAGGIO DI INFORMAZIONI DALLA SCUOLA DELL INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA
Allegato n.1 DOCUMENTO PER IL PASSAGGIO DI INFORMAZIONI DALLA SCUOLA DELL INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA Nome e cognome del bambino.. Nato/a il. Scuola dell infanzia di provenienza. Anno scolastico 2013
DettagliCOMUNICAZIONE E LNGUAGGIO. Briciole di comunicazione
COMUNICAZIONE E LNGUAGGIO Briciole di comunicazione Linguaggio = Comunicazione SVILUPPO DEL LINGUAGGIO SOTTOSISTEMI del sistema linguistico SISTEMA FONOLOGICO SISTEMA SEMANTICO/LESSICALE SISTEMA MORFO-SINTATTICO
DettagliTeoria dell Informazione
Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Informazione Editoriale, Pubblica e Sociale Teoria dell Informazione Cosa è l informazione L informazione è qualcosa che si possiede e si può dare ad un altro
DettagliLa comunicazione visiva
La comunicazione visiva Passaggio riuscito di informazione sorgente elemento significativo interpretante Condizioni -corretta interpretazione da parte di un interpretante Comunicazione riuscita emittente
DettagliLA DIMENSIONE COMUNICATIVA E TECNICHE DI ASCOLTO FINE
Prof.ssa Carla De Angelis LA DIMENSIONE COMUNICATIVA E TECNICHE DI ASCOLTO FINE Corso di formazione per i docenti delle scuole aderenti al Progetto Giovani Protagonisti Paesaggi Futuri Roma - ottobre 2012
DettagliPIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
ISTITUZIONE SCOLASTICA ALUNNO PLESSO PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Anno Scolastico Classe cognome nome data di nascita luogo di nascita residenza telefono NUMERO DI ALUNNI DELLA CLASSE: NUMERO DI ALUNNI
DettagliLa comunicazione e i suoi assiomi
La comunicazione I tennisti professionisti, anche i grandi campioni come Federer o Nadal, durante la stagione tornano dal maestro a ripetere i fondamentali. 1 In pratica imparano daccapo diritto e rovescio,
DettagliPeer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili
Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili ASP 7 - SER.T Vittoria Responsabile progetto Dott. Giuseppe Mustile Referenti progetto Dott.ssa Delizia Di Stefano Dott.ssa Melania
DettagliIl COMPORTAMENTO nell OTTICA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE COMPORTAMENTALE. Dipartimento di Psicologia, Facoltà di Psicologia. Università di Parma
Dipartimento di Psicologia, Facoltà di Psicologia Università di Parma Il COMPORTAMENTO nell OTTICA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE COMPORTAMENTALE Dott.ssa Margherita Bonfatti Sabbioni Il caso di Lisa Lisa non
DettagliPER PARLARE IL BAMBINO APPRENDE:
PER PARLARE IL BAMBINO APPRENDE: Vengono definiti come specifici quei disturbi del linguaggio che sono selettivi e cioè che compromettono lo sviluppo del linguaggio in assenza di un problema neurologico,
DettagliUNA STORIA INSIEME Miro Lina Compagni di scuola: crescere nella diversità Sondrio 12 gennaio 2010 Novellino Elisabetta Pedagogista
UNA STORIA INSIEME Miro e Lina Compagni di scuola: crescere nella diversità Sondrio 12 gennaio 2010 Novellino Elisabetta Pedagogista Laura fa il suo ingresso nella scuola primaria a 9 anni dopo una prolungata
DettagliORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO. MODELLO PROGETTUALE secondo le Indicazioni Nazionali 2012
ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO MODELLO PROGETTUALE secondo le Indicazioni Nazionali 2012 Scuola Primaria Paritaria Santa Luisa de Marillac Anno scolastico 2015 2016 PREMESSA L organizzazione del curricolo
DettagliCONTESTI COOPERATIVI PER GENERARE OPPORTUNITÀ
VIII EDIZIONE SIREF SUMMER SCHOOL LECCE 2013 CONTESTI COOPERATIVI PER GENERARE OPPORTUNITÀ Apprendere, formare, agire nel corso della vita: capacità, democrazia, partecipazione. Nuove politiche per lo
DettagliFacoltà di Scienze della Comunicazione, Macerata
Facoltà di Scienze della Comunicazione, Macerata Lo studio del segno in una prospettiva storicometodologica Il modello saussuriano langue/parole significante/significato sintagma/paradigm,a Segno: aliquid
DettagliIL RUOLO DELLA TECNOLOGIA NEL PROGETTO DI ARCHITETTURA. Progettazione dei Sistemi Costruttivi
IL RUOLO DELLA TECNOLOGIA NEL PROGETTO DI ARCHITETTURA Progettazione dei Sistemi Costruttivi 1 Cosa è la tecnologia? La Tecnologia è la disciplina del fare secondo una regola, etimologicamente rappresenta
Dettagli