IL PUNTO SULLA RIABILITAZIONE DEL PAZIENTE AFFETTO DA DEMENZA"
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- Serafino Mattei
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1 IL PUNTO SULLA RIABILITAZIONE DEL PAZIENTE AFFETTO DA DEMENZA" Simona Gentile Dipartimento di Riabilitazione Fondazione Teresa Camplani Casa di Cura Ancelle
2 Premessa...per me il 90% dei pazienti che dimetto dal mio reparto sono riabilitabili, mentre per i miei colleghi solo il 10%... Bellelli Casi Clinici del Mercoledì
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5 Selecting patients for Rehabilitation Catherine L. Mc Veight; Gideon a, Caplan..significant comorbilities, cognitive imparment, delirium, incontinence, sensory impairment, depression and lack of social support are predictors of poor functional aoutcome. Cognitive imparment, in particular, can affect the patient s rehabilitation goals and outcomes However if we excluded patients with any of these factors, we would be unlikely to accept anyone into a rehabilitation program. JAMDA 16 (2015) 815-6
6 ..patients should be willing and able, and have realistic goals. We can measure ability with many struments, but haw do we quantify motivation? Motivation can be internal and external, with families sometimes having a key role, as do rehabilitation unit staff. Motivation can also fluctuate awith physical symptoms and mood We certainly need to cast the net more widely. It has been said before but was never more true. More research is needed! JAMDA 16 (2015) 815-6
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8 5 obiettivi chiave in Riabilitazione 1. Utilizzo potenzialità 2. Riabilitazione 3. Riadattamento 4. Recupero di ruolo 5. Reinserimento (YOUNG)
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11 241 pazienti, ammessi in un reparto di riabilitazione. suddivisi in tre gruppi sulla base del MMSE In tutti i gruppi si è verificato un miglioramento funzionale indipendentemente dal grado cognitivo. Mortalità, lunghezza della degenza, istituzionalizzazione e eventi clinici avversi era maggiori nel gruppo con MMSE più basso Breif report, JAGS 2011
12 243 pazienti 120 gruppo intervento Durata ricovero GI ridotta sia nei pazienti con demenza lieve sia nei pazienti con demenza moderata. Tre mesi dopo l intervento il 91% dei paz del GI con demenza lieve e il 63% con demenza moderata rientrano a casa
13 13 RCT con 896 partecipanti. Tre dei sei trial che includevano come outcome il cammino hanno osservato un miglioramento,così come hanno fatto 4 dei 5 studi che prevedevano come misura di outcome il TUG. Solo uno dei quattro studi che segnalava come outcome la depressione, ha osservato un miglioramento. Entrambi gli studi che rilevavano come outcome la QV hanno trovato un miglioramento
14 L ANALISI DELL INSUCCESSO IN RIABILITAZIONE È IMPORTANTE E PUÒ ESSERE DOVUTO A: Valutazione non corretta dei bisogni e delle potenzialità del paziente Errore di programmazione della terapia Scelta di una strategia non adeguata Esercizi non adeguati o proposti in una successione sbagliata Modello terapeutico incongruente
15 PRINCIPALI SINTOMI DI INTERESSE RIABILITATIVO NELLA DEMENZE DISTURBI DELLA MEMORIA DISTURBI DELL ORIENTAMENTO DISTURBI AFASICOAPRASSICOAGNOSICI Impoverimento del vocabolario spontaneo e disgregazione del linguaggio; Parafasia. Ecolalia. Compromissione della scrittura e del calcolo. Aprassia ideo-motoria. Aprassia ideativa. Aprassia costruttiva. Aprassia di abbigliamento Agnosia
16 DISTURBI NEUROPSICO- MOTORI Comparsa di riflessi arcaici. Alterazione del tono muscolare. Alterazione del trofismo muscolare. Alterazioni qualitative e quantitative del movimento (ipertono, rigidità, ipotono). Difficoltà ad iniziare il movimento. Tremore. Atteggiamento posturale in flessione. Rallentamento dell andatura. Riduzione dei movimenti associati. mpaccio motorio.
17 LA PROPOSTA RIABILITATIVA L equipe Strategie per il raggiungimento dell outcome: l approccio; Strategie per il raggiungimento dell outcome: l intervento riabilitativo;
18 L EQUIPE: L IMPORTANZA DI UNA PRESA IN CARICO INTERDISCIPLINARE
19 NeuroRehabilitation Oct 22. [Epub ahead of print] Integrating cognitive rehabilitation: A preliminary program description and theoretical review of an interdisciplinary cognitive rehabilitation program. Fleeman JA 1, Stavisky C 1, Carson S 1, Dukelow N 1, Maier S 2, Coles H 2, Wager J 3, Rice J 1, Essaff D 1, Scherer M 1. The article will discuss the theories that contributed to the development of the interdisciplinary team and the ICRP model, implemented with individuals with mild to moderate cognitive deficits,
20 Strategie per il raggiungimento dell outcome: l approccio la motivazione non è un aspetto caratteriale, bensì uno stato d essere, influenzato da fattori esterni come l ambiente, i materiali, le relazioni. Le relazioni vengono viste come il fattore più importante. La partecipazione di una persona importante per l anziano (ad esempio il caregiver) al processo di terapia è considerata un fattore determinante per una buona riuscita della terapia. Miller e Rollnick (2005).
21 STRATEGIE PER IL RAGGIUNGIMENTO DELL OUTCOME: L APPROCCIO Parliamo piano! Utilizzare comunicazione faccia a faccia Non istruzioni lunghe e complesse Utilizzare i gesti Ascoltare e dare tempo per la risposta e rispettare i suoi tempi Attenti all attenzione!!! il paziente si distrae,c è troppo rumore? Radio, telefono? Evitare stimoli interferenti Richiamare l attenzione e utilizzare segnali d allerta in previsione di una performance ( E pronto? ) Spostare l attenzione se ci sono difficoltà Continua a distrarsi? Ha dolore? Paura? Ci sente bene? Ha paura? Utilizziamo strategie per rassicurarlo, setting protetti,aiuto di colleghi
22 CARATTERISTICHE DEL PAZIENTE CON DEMENZA Difficoltà di Comunicazione; Difficoltà di attenzione e delle funzioni esecutive; Watzlavich Disturbi del Comportamento; Difficoltà della memoria a breve termine; E impossibile non comunicare,perché ogni comportamento è comunicazione, invia messaggi ad altri che lo si voglia o no Funzioni comunicative dei comportamenti Qualunque movimento o risposta del corpo può essere un segnale comunicativo potenziale. Non è necessario che i segnali siano stati prodotti in modo intenzionale, ma essi devono essere riconosciuti come dotati di significato. - Harwood
23 Strategie per il raggiungimento dell outcome: l intervento riabilitativo Utilizzare le procedure e le funzioni più conservate (per es. la lettura) Training abilità motorie e funzionali Semplificare l ambiente, anche quello di terapia Ridurre le novità Garantire ritmi regolari (mantenere la stessa sequenza degli esercizi e delle varie attività) Fornire ausili, indicatori di tempo e spazio, riferimenti mnesici certi e noti Agire sui familiari
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26 E POSSIBILE STIMOLARE CONTEMPORANEAMENTE CORPO E MENTE NEI PAZIENTI CON DEMENZA?
27 Strategie per il raggiungimento dell outcome Mantenimento della memoria procedurale; Utilizzo di oggetti conosciuti dal paziente Stimolazione in ambienti adatti;
28 Età media dei partecipanti 71 anni MMSE >21
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31 LEARNING BY OBSERVATION AND GUIDANCE IN PATIENTS WITH ALZHEIMER'S DEMENTIA How people suffering from dementia can be taught new motor skills for everyday household activities is an important but relatively unexplored area of research. Previous studies have demonstrated intact implicit learning abilities in patients with Alzheimer dementia (AD) on computerized motor-learning tasks and everyday activities, but explicit training strategies have been found to be beneficial in AD as well. The aim of the present study was to compare two explicit training methods, i.e. observational learning and learning by guidance, and an implicit training method in patients with AD and healthy controls. All three types of training methods resulted in statistically significant learning. However, while improvement from baseline was similar in both groups, the absolute performance of the patients in the explicit training methods was well below that of the controls. The modest success of the explicit training methods and the slightly better results achieved with the observation method should be investigated further in studies. van Tilborg IA et al, Neurorehabilitation 2011
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33 CONCLUSIONI I familiari, parte integrante dell equipe e risorsa importante
34 Da casi clinici mercoledì Elena Lucchi 7 Gennaio 2015 Caso clinico
35 Epicrisi d ingresso Paziente di 81 aa, entra in reparto, per peggioramento funzionale, proveniente dal domicilio dove vive col marito, da cui è assistita. Deambula con walker (da 2 settimane non esce più di casa).
36 ANAMNESI FISIOLOGICA E FAMILIARE Coniugata, 2 figlie (una abita lontano). Scolarità: commerciali (8 anni). Attività lavorativa principale: commessa. Mai fumato, consuma vino ai pasti. Familiarità: cardiopatie (fratello) e oncologica (madre). Non rilevata fragilità sociale.
37 Parkinsonismo atipico a prevalente espressione ipertonico-bradicinetica (Malattia corpi di Lewy) Disturbo depressivo del tono dell umore con episodi pregressi di depressione maggiore Artrosi polistazionaria in osteoporotica Tendinopatia calcifica spalla sx Pregresso intervento spalla dx Pregressa ulcera peptica ANAMNESI PATOLOGICA
38 VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE Premorb oso Ingress o CAM 2/4 Mini Nutritional 8+7,5/30 Assessment MMSE 21/30 GDS 10/15 IADL (funzioni perse) 8/8 Barthel Index 71/100 55/100 Tinetti Scale 9/28 BRASS 21 FIM 68/126 Test del cammino (6 minuti) 180 mt Dimission e
39 TERAPIA FARMACOLOGICA AL DOMICILIO Principio attivo Posologia Orario Rivastigmina cerotto/die Ore 8 Quetiapina 25 1 compressa/die Ore 20 Caso clinico L-Dopa/benserazide 200/50 ½ cp ½ cp ¼ cp Ore Esomeprazolo 1 compressa/die Ore 8
40 Obiettivi all ingresso Obiettivi clinici Rivalutazione posologia L-dopa Rivalutazione sintomi cognitivi Obiettivi di nursing Autonomia in igiene personale/abbigliamento Obiettivi FKT Riduzione paura di cadere Sicurezza nei passaggi posturali e nel cammino Obiettivi socio/assistenziali Uscite quotidiane dal domicilio
41 Sintesi decorso la paziente è giunta alla nostra osservazione proveniente dal domicilio per recente peggioramento funzionale con importante rallentamento ideo-motorio e riferite cadute. Prima dell attuale ricovero erano già state identificate le seguenti sindromi geriatriche: deficit cognitivo, depressione del tono dell umore, disturbo dell equilibrio e dell andatura (cadute), incontinenza vescicale. Gli interventi clinici sono stati i seguenti: 1. monitoraggio pressorio con rilievo di ipotensione ortostatica ed indicazione all utilizzo di calze elasto-compressive 2. sorveglianza del tono dell umore (stimolazione) 3. valutazione della terapia specifica in atto che non ha richiesto modifiche sostanziali 4. impostata terapia fisica con US e FANS per transitorio dolore elettivo alla spalla dx con beneficio 5. sorveglianza dell introito calorico 6. valutazione iniziale da parte della logopedista per disfagia; rivalutata in corso di degenza assume attualmente cibi morbidi
42 Fisio - TO Valutazione all ingresso Paziente vigile, parzialmente collaborante, disorientata nello spazio e nel tempo. Necessita di assistenza nell esecuzione delle BADL, supervisione nei trasferimenti e nei passaggi posturali. Deambula per medi tratti in ambienti protetti con ausilio di un deambulatore due ruote due punte e supervisione di un operatore. Alterazione dei parametri spaziali e temporali cinematici: passi brevi, rapidi e con appoggio strisciato. Deficit bilaterale della fase propulsiva del passo. Ipostenia generalizzata, diminuzione della tolleranza allo sforzo, globale riduzione delle strategie d equilibrio. Aprassica, demotivata e con umore deflesso.
43 Fisio - TO Gli obiettivi riabilitativi sono stati: diminuzione del carico assistenziale nelle BADL raggiungimento dell autonomia nei trasferimenti cammino autonomo con ausilio esecuzione scale ripresa collaborazione B/ADL ed I/ADL individuazione ausili e gestione adattamento al domicilio (barriere e assistenza) educazione caregiver (figlia e marito).
44 Fisio-TO Le procedure sono state le seguenti: training equilibrio statico e dinamico training del passo cammino per distanze crescenti training scale educazione caregiver TO Training B/ADL ( trasferimenti, igiene, abbigliamento, alimentazione) Collaborazione I/ADL nel riordino stanza di degenza e attività di interesse in cucina Training motorio per selezione ausilio per il domicilio Recupero motivazionale e austostima
45 B/ADL TO I/ADL INGRESSO DIMISSIONE TRASFERIMENTI: dipendente 2 operatori, TRASFERIMENTI: funzionalità paura di cadere elevata. Non collabora fluttuante, aiuto 1 operatore. ALIMENTAZIONE: autonoma ALIMENTAZIONE: autonoma, IGIENE ed ABBIGLIAMENTO: nettamente migliorata la capacità di assistenza continuativa in ogni fase, gestione delle attività associate. scarsa la partecipazione e collaborazione. IGIENE - ABBIGLIAMENTO: training La paziente non sceglie procedure, non in Terapia Occupazionale per attiva durante attività. Passività ed apatia. ricercare adeguata collaborazione. Si è raggiunta buona autonomia parte superiore del corpo (ambiente ed oggetti predisposti, attività da seduta). Permane necessario aiuto fisico e verbale per parte inferiore. Area degli interessi: negli ultimi mesi graduale isolamento ed assenza di attività occupazionali al domicilio. Ritiro sociale. Durante il percorso di Terapia Occupazionale si è cercato di rinnovare la motivazione nel collaborare in attività proprie del passato della paziente: - piccole attività in cucina; - riordino di oggetti - piccoli lavori di pulizia Risulta indispensabile aiuto soprattutto verbale inteso come rassicurazioni e approcci capacitanti.
46 FKT - TO Valutazione alla dimissione La paziente ha acquisito una maggiore sicurezza sia durante i passaggi posturali che nei trasferimenti anche se presenta ancora molto timore di cadere. Deambula con un bastone con un corretto schema del passo, in autonomia in spazi chiusi mentre necessita di supervisione negli ambienti esterni; necessita di aiuto nell esecuzione delle scale soprattutto nella discesa. C è stato una aumento della tolleranza allo sforzo. Migliorato anche il tono dell umore
47 TERAPIA FARMACOLOGICA DIMISSIONE Principio attivo Posologia Orario Rivastigmina cerotto/die Ore 8 Quetiapina 25 1 compressa/die Ore 20 Caso clinico L-Dopa/benserazide 200/50 ½ cp ½ cp ¼ cp Ore Melatonina 2 mg 1 compressa/die La sera Macrogol 1 busta/die Ore 17
48 VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE DIMISSIONE Premorb oso Ingress o Dimission e CAM 2/4 0/4 Mini Nutritional 8+7,5/30 Assessment MMSE 21/30 GDS 10/15 IADL (funzioni perse) 8/8 Barthel Index 71/100 55/100 63/100 Tinetti Scale 9/28 18/28 BRASS 21 FIM 68/126 85/126 Test del cammino (6 minuti) 180 mt 205 mt
49 CONCLUSIONI Riabilitare un paziente con decadimento cognitivo è un compito complesso Nei pazienti con decadimento cognitivo lieve moderato, l attività fisica associata ad attività cognitive (DUAL TASK),migliorano la performance motoria e cognitiva. Percorrere la strada dell osservazione/imitazione di attività sembra possa dare buoni risultati La proposta riabilitativa dovrebbe essere studiata e costruita in base alle attività di vita quotidina del paziente, e ai suoi maggiori interessi. Il setting riabilitativo deve essere stimolante.
50 Grazie per l attenzione
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