LA SEGMENTAZIONE DEL MERCATO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LA SEGMENTAZIONE DEL MERCATO"

Transcript

1 LA SEGMENTAZIONE DEL MERCATO La segmentazione Considerato l insieme dei clienti che costituiscono il mercato potenziale, occorre trovare dei tratti, omogenei a più clienti, che determinano risposte simili agli stimoli di marketing ed un atteggiamento comune verso le caratteristiche del prodotto. Segmentare significa cioè scomporre il mercato in sottoinsiemi omogenei in termini di bisogni, aspettative e comportamenti d acquisto rispetto ad un dato prodotto/servizio e si realizza individuando una o più caratteristiche simili, che fanno sì che i clienti abbiano bisogni relativamente simili rispetto ad un dato prodotto/servizio. Un segmento di mercato è quindi un gruppo di clienti accumunati da alcuni elementi ed è un gruppo omogeneo al suo interno, ma normalmente fortemente disomogeneo rispetto agli altri segmenti. Facciamo un esempio e, riferendoci per semplicità ad un familiare esempio B2C, consideriamo il mercato delle auto. Ovviamente i potenziali clienti non sono tutti uguali e le persone hanno bisogni e desideri diversificati, oltre ad avere gusti e possibilità di spesa diversi. In corrispondenza di ogni combinazione delle dimensioni citate si colloca un segmento preciso: acquirenti interessati all acquisto di auto di lusso, sportive, station wagon, utilitarie, citycar, ecc. Il gruppo di clienti di ogni segmento presenta caratteristiche comuni, all interno del mercato complessivo: richiedono dei prodotti simili ed hanno un atteggiamento omogeneo nei confronti delle caratteristiche del prodotto (tra cui il prezzo) e delle azioni di promozione. Risulta quindi chiara l importanza di identificare correttamente i segmenti e non trascurare di considerare delle dimensioni, magari inconsuete, che potrebbero evidenziare nuovi segmenti o nicchie. A volte il riuscire ad individuare nuove dimensioni di segmentazione permette all azienda di considerare aspetti significativi del comportamento d acquisto dei clienti che i concorrenti hanno invece trascurato e quindi consente di mettere a punto una proposta mirata e differenziata da quella dei concorrenti, in grado di soddisfare al meglio i bisogni della clientela di quel particolare segmento. In poche parole: conosci i tuoi clienti! Il processo di segmentazione classico prevede due processi separati di segmentazione: macro-segmentazione - analisi strategica che consiste nell individuare i prodottimercati (il prodotto-mercato e un mercato dove i venditori offrono prodotti sostituibili gli uni agli altri e molto simili sia per le caratteristiche che per la loro destinazione) di riferimento per l azienda, considerando la sua mission micro-segmentazione - analisi dei bisogni dei diversi gruppi di clienti all interno dei prodotti-mercati individuati: considera i bisogni dei clienti e si occupa di individuare e raggruppare in sottoinsieme i gruppi di clienti interessati allo stesso insieme di funzioni Per completezza segue un breve cenno alla macro-segmentazione (che spesso però risulta superflua quando, specialmente per piccole-medie imprese, il prodotto-mercato è già noto), per dedicare poi più attenzione alla micro-segmentazione (che sarà indicata semplicemente come segmentazione ), di più diretto interesse e dove l applicazione per i casi B2B è più specifica. Marzo /5

2 Macro-segmentazione: il modello di Abell Il modello di segmentazione di Abell si utilizza in genere nella fase di macrosegmentazione per definire le aree di business e prevede la suddivisione del mercato secondo tre variabili. Prodotto: (tecnologie) il mercato viene suddiviso in funzione delle diverse caratteristiche legate alla produzione del prodotto (materie prime impiegate, processo) o alla tecnologia (prestazioni nominali). In senso allargato a questa dimensione possono essere associate anche caratteristiche come i tempi di consegna, le garanzie, l assistenza post-vendita, ecc. Bisogno: (funzioni d uso) il mercato viene suddiviso secondo le caratteristiche relative alla funzione d uso del prodotto/servizio percepite dal cliente Cliente: il mercato viene suddiviso in funzione delle caratteristiche dei potenziali clienti che ne condizionano il processo d'acquisto Per esempio, una possibile segmentazione del mercato delle automobili secondo il modello di Abell potrebbe prevedere: Prodotto: tipo (utilitaria, sportiva, lusso, station vagon, berlina, ), potenza, consumo, Bisogno: per lavoro, per divertimento, per i figli, Cliente: reddito (alto, medio, basso) In pratica questo approccio richiede di rispondere alle seguenti domande: Cosa? (bisogni da soddisfare) Chi? (clienti interessati) Come? (tecnologie in grado di realizzare funzioni) Alle variabili considerate dal modello di Abell se ne possono aggiungere altre, specifiche del prodotto-mercato considerato (es. il canale distributivo, ) Marzo /5

3 Criteri di (micro-)segmentazione L azione di segmentazione richiede quindi di individuare i criteri di segmentazione, vale a dire le variabili secondo le quali ripartire l insieme dei clienti. Sulla scelta dei criteri di segmentazione esiste una vastissima letteratura, specialmente nel B2C, dove il mercato viene normalmente segmentato su base: Geografica Demografica (età, sesso, livello di reddito, occupazione, dimensione della famiglia, istruzione, religione, ) Psicografica (classe sociale, stile di vita, personalità, ) Comportamentale (conoscenza del prodotto, atteggiamento verso il prodotto, uso che ne fanno, fedeltà alla marca ) In funzione del prodotto in esame si considerano varie delle caratteristiche sopra riportate e basandosi su dati d acquisto di prodotti simili o ricerche di mercato le si esaminano con tecniche di analisi statistica piuttosto sofisticate cercando parametri adatti a raggruppare i clienti (analisi a posteriori - analisi di cluster) per suddividere i consumatori in segmenti. In questo modo scoprirò per esempio che il 5,3% dei sottoscrittori di un abbonamento annuale ad una generica rivista di giardinaggio è costituito da maschi di età compresa tra 40 e 50 anni, impiegati, residenti in regioni del centro Italia, che vivono famiglie di 3-4 persone, ecc. e tutti questi dati mi consentono di intraprendere le opportune azioni di promozione. Nella micro-segmentazione per i mercati industriali e nel B2B in generale le cose sono abbastanza diverse, in quanto le variabili secondo le quali segmentare il mercato vengono generalmente indicate dall esperienza (analisi a priori). Inoltre nel B2C le persone acquistano per un bisogno/desiderio, mentre nel B2B le organizzazioni generalmente acquistano per realizzare un profitto (rivendere il prodotto, utilizzarlo nella produzione o utilizzarlo nella gestione ordinaria) che si traduce (a parte rare eccezioni) in un bisogno che non ha caratteristiche di emozionalità, ma di razionalità. Le funzioni d uso del prodotto B2B (beni strumentali principali o secondari, prodotti intermedi semilavorati, componenti, prodotti di consumo, materie grezze) o del servizio posso essere lepiù varie ed anche queso influenza il particolare modo di approcciare il mercato. Le differenze più rilevanti tra B2C e B2B possono essere individuate nella microsegmentazione. segmentazione per vantaggi perseguiti: nei mercati industriali, a differenza di quanto solitamente avviene nel B2C, la motivazione all acquisto è razionale, i bisogni specifici sono in linea di massima chiari e quindi tale segmentazione è solitamente prioritaria. Individuare correttamente i benefici attesi dal cliente (qualità, servizio, prezzo, ) è l elemento decisivo ed in questo occorre valutare tutti gli aspetti caratterizzanti delle aziende clienti (cosa producono e come lo producono, chi sono i loro clienti finali) per determinarne i bisogni anche inespressi segmentazione per localizzazione geografica (paese, lingua) e dimensione (addetti, fatturato): influenza sulla modalità dei rapporti (diretti o attraverso distributori) Marzo /5

4 L analogo a quella che viene indicata come segmentazione comportamentale nel B2C, nel B2B riflette le caratteristiche del processo d acquisto dei clienti industriali, che sarà delineata successivamente. Matrice di segmentazione Una volta individuate le variabili di segmentazione occorre costruire una matrice di segmentazione, che serve ad individuare le combinazioni significative tra le variabili che identificano il cliente. Per costruirla, si prendono inizialmente in considerazione tutte le variabili di segmentazione che sembrano applicabili (caratteristiche che identificano la tipologia del cliente, parametri qualitativi, come la dimensione e il fatturato, paramentri qualitativi) e via via le si selezionano, seguendo un procedimento tipo il seguente: tenere in magiore considerazione le variabili più strategiche raggruppare quelle che sono in qualche modo correlate eliminare le combinazioni prive di senso o impossibili riunire od accorpare ad altri i raggruppamenti di dimensioni trascurabili Una volta ottenuta la matrice, la si verifica collocando nella ripartizione più adatta (segmento) i vari clienti conosciuti (ovviamente tutti i clienti devono trovare il loro posto). Per verificare la situazione attuale, possiamo notare se i nostri clienti si collocano in un segmento particolare, od in doversi segmenti. Possiamo inoltre verificare su quali segmenti insistono i concorrenti e la nostra stessa azienda (i concorrenti che più spesso si troveranno a condividere la nostra posizione nei segmenti sono i concorrenti diretti). Oltre a queste informazioni, è utilie cercare di catalogare le potenzialità dei segmenti dal punto di vista delle dimensioni, della crescita, valutando inoltre la quota di mercato detenuta dall impresa e dalla concorrenza. Si identificano quindi i segmenti, vale a dire porzioni di mercato caratterizzate da caratteristiche omogenee (nell esempio delle automobili, un segmento può essere rappresentato dagli acquirenti di automobili a reddito elevato). Si identificano anche le cosiddette nicchie di mercato, vale a dire gruppi ristretti all interno di un segmento (proseguentdo nell esempio delle automobili, una nicchia può essere identificata come l insieme degli acquirenti a reddito elevato ed interessati all acquisto di macchine sportive). La nicchia si contraddistingue per l estrema specificità ed intensità dei bisogni dei clienti e non per le dimensioni, che possono anche essere tutt altro che ridotte. Individuare una nicchia aggredibile e profittevole può consentire anche ad un azienda di medio-piccole dimensioni di affrontare concorrenti dimensionalmente molto più forti, in quanto ci si concentra su particolari aspetti, presentandosi come specialista di quella particolare situazione/soluzione, senza competere su tutti i segmenti (se vendo utilitarie mi confronto con tutti i principali costruttori, se mi specializzo nelle Jeep la situazione sarà diversa). Le condizioni di segmentazione La segmentazione ottenuta per poter essere efficacemente impiegata nell analisi dovrebbe presentare alcune caratteristiche: Marzo /5

5 differenziabilità: ogni segmento deve essere distinguibile dagli altri e deve rispondere in modo differente all azione di marketing. Le differenze devono essere massime tra i segmenti, mentre devono essere minime le differenze fra clienti in uno stesso segmento misurabilità: possibilità di disporre di informazioni di carattere quantitativo per ogni segmento (dimensioni, volumi d acquisto comportamento di acquisto) durabilità: il segmento non è effimero e perdura nel tempo Facciamoci qualche domanda sulla segmentazione Quali sono le possibili variabili per segmentare il proprio mercato? Con la segmentazione individuata è misurabile in modo semplice il volume di acquisto dei clienti nei vari segmenti? Posizioniamo i nostri clienti nella griglia (ci sono tutti? Dove sono i più importanti?) ed i nostri concorrenti, verificando quali sono i nostri concorrenti diretti e quelli indiretti Osserviamo se i nostri clienti più importanti si posizionano in un segmento particolare Con la segmentazione individuata la numerosità edimportanza dei clienti è significativa in ogni segmento? Come si ritiene che la segmentazione adottata evolverà nel tempo? Per ogni macro-segmento individuato proviamo ad identificare le aspettative ed i bisogni in termini di prodotto, servizio, qualità, prezzo Marzo /5

Segmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento

Segmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento Lezione n. 5 Segmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento Prof.ssa Clara Bassano Corso di Principi di Marketing A.A. 2006-2007 Verso la strategia aziendale Mission + Vision = Orientamento

Dettagli

Segmentazione del mercato e scelta del target

Segmentazione del mercato e scelta del target Segmentazione del mercato e scelta del target 1 DEFINIZIONE DEL MERCATO: PROCESSO A PIU STADI LIVELLI DI SEGMENTAZIONE (Lambin): 1. Segmentazione strategica: identifica grandi settori di attività CORPORATE

Dettagli

Come sviluppare un marketing plan

Come sviluppare un marketing plan Come sviluppare un marketing plan Fasi del marketing plan 1. analisi della situazione; 2. definizione degli obiettivi; 3. individuazione del target; 4. sviluppo strategia di posizionamento 5. definizione

Dettagli

Capitolo 7. Strategia di marketing orientata al cliente Creare valore per il cliente obiettivo. Capitolo 7- slide 1

Capitolo 7. Strategia di marketing orientata al cliente Creare valore per il cliente obiettivo. Capitolo 7- slide 1 Capitolo 7 Strategia di marketing orientata al cliente Creare valore per il cliente obiettivo Capitolo 7- slide 1 Strategia di marketing orientata al cliente Creare valore per il cliente obiettivo Obiettivi

Dettagli

LA SEGMENTAZIONE DEL MERCATO

LA SEGMENTAZIONE DEL MERCATO LA SEGMENTAZIONE DEL MERCATO Perché segmentare? I mercati sono numerosi, dispersi geograficamente ed eterogenei nelle loro esigenze d'acquisto. Un'impresa che decide di operare in un certo mercato non

Dettagli

Analisi del mercato e stesura del piano di marketing. Dr.ssa Michela Floris

Analisi del mercato e stesura del piano di marketing. Dr.ssa Michela Floris Analisi del mercato e stesura del piano di marketing Dr.ssa Michela Floris L analisi del mercato L analisi della concorrenza L analisi della domanda Dr.ssa Michela Floris 2 L analisi della concorrenza

Dettagli

LA SEGMENTAZIONE DEL MERCATO. Prof.ssa Silvia Gravili silvia.gravili@unisalento.it

LA SEGMENTAZIONE DEL MERCATO. Prof.ssa Silvia Gravili silvia.gravili@unisalento.it LA SEGMENTAZIONE DEL MERCATO Prof.ssa Silvia Gravili silvia.gravili@unisalento.it 1 OBIETTIVI DELL AZIENDA Massimizzare l utilità risorse Aumentare redditività e profitto Soddisfare il cliente / costruire

Dettagli

Crescere attraverso la rete di vendita e le attività commerciali La crescita attraverso le attività commerciali

Crescere attraverso la rete di vendita e le attività commerciali La crescita attraverso le attività commerciali Crescere attraverso la rete di vendita e le attività commerciali La crescita attraverso le attività commerciali Antonio Catalani Indice Le tipologie di azienda: il prodotto, il mercato e le risorse la

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

Marketing, vendite e servizi post-vendita

Marketing, vendite e servizi post-vendita Marketing, vendite e servizi post-vendita L attività di marketing include: a) tutte le azioni che spingono il consumatore ad acquistare un dato prodotto Marca, pubblicità, promozione (servizi di assistenza

Dettagli

LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE

LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE INDICE DEL BUSINESS PLAN 1. SINTESI DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE 2. LA COMPAGINE IMPRENDITORIALE 3. LA BUSINESS

Dettagli

Industrial versus Commodity nel Campo dei Veicoli Concetti di Base

Industrial versus Commodity nel Campo dei Veicoli Concetti di Base Industrial versus Commodity nel Campo dei Veicoli Concetti di Base Missione di un veicolo: E il Lavoro/Servizio che il Veicolo deve fare, occorre però definire dove, come, in quanto tempo ed a quali costi.

Dettagli

Corso Online: Marketing degli Eventi Culturali e dello Spettacolo

Corso Online: Marketing degli Eventi Culturali e dello Spettacolo Corso Online: Marketing degli Eventi Culturali e dello Spettacolo Programma (121 pagine tra dispense e slides) IL MARKETING IL MARKETING IN AZIENDA - AZIENDE MARKETING ORIENTED

Dettagli

Il Marketing Definizione di marketing cinque fasi

Il Marketing Definizione di marketing cinque fasi 1 2 3 Definizione di marketing: il marketing è l arte e la scienza di conquistare, fidelizzare e far crescere clienti che diano profitto. Il processo di marketing può essere sintetizzato in cinque fasi:

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

OLTRE LA BIRRA C E DI PIU : DAL MARKETING AL PACKAGING DI UN BIRRIFICIO ARTIGIANALE

OLTRE LA BIRRA C E DI PIU : DAL MARKETING AL PACKAGING DI UN BIRRIFICIO ARTIGIANALE OLTRE LA BIRRA C E DI PIU : DAL MARKETING AL PACKAGING DI UN BIRRIFICIO ARTIGIANALE Fermo, 31 Gennaio 2015 CHE COS E IL MARKETING? Il marketing può intendersi come il complesso di attività che un azienda

Dettagli

Analisi di Mercato. Facoltà di Economia. Analisi sui consumi. Metodo delle inchieste familiari. Metodo delle disponibilità globali

Analisi di Mercato. Facoltà di Economia. Analisi sui consumi. Metodo delle inchieste familiari. Metodo delle disponibilità globali Obiettivi delle aziende Analisi di Mercato Facoltà di Economia francesco mola Analisi sui consumi Conoscere i bisogni e i gusti dei consumatori Valutare la soddisfazione della clientela Lanciare nuovi

Dettagli

IL MARKETING STRATEGICO

IL MARKETING STRATEGICO Una strategia è un insieme di decisioni preparate in anticipo con lo scopo di rispondere efficacemente e rapidamente alle minacce e opportunità esterne, così come agli elementi di forza e di debolezza

Dettagli

Le strategie di marketing

Le strategie di marketing Stampa Le strategie di marketing admin in Professione Consulente Con l analisi di mercato è possibile mettere a punto i prodotti o servizi corrispondenti alle esigenze di ogni segmento di mercato. Essa

Dettagli

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali Equazioni irrazionali Definizione: si definisce equazione irrazionale un equazione in cui compaiono uno o più radicali contenenti l incognita. Esempio 7 Ricordiamo quanto visto sulle condizioni di esistenza

Dettagli

La misurazione e la previsione della domanda

La misurazione e la previsione della domanda La misurazione e la previsione della domanda Le domande fondamentali Quali sono i principi che sottendono alla misurazione e alla previsione della domanda? Come si può stimare la domanda attuale? Come

Dettagli

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE 51 Dichiarazione d intenti (mission statement) La dichiarazione d intenti ha il compito di stabilire degli obiettivi dal punto di vista del mercato, e in parte dal

Dettagli

Fasi di crescita. Chiara Casadio

Fasi di crescita. Chiara Casadio Fasi di crescita Chiara Casadio condizioni interne ed esterne Le strategie di crescita possono essere influenzate da condizioni interne ed esterne all impresa. Le condizioni esogene principali possono

Dettagli

La gestione del cliente in un ottica di marketing

La gestione del cliente in un ottica di marketing La gestione del cliente in un ottica di marketing La soddisfazione del cliente Intuitivamente semplice, ma implica un esatta definizione dei parametri misurabili, in base ai quali un cliente si può definire

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

,/0(5&$72',&216802,/0(5&$72 '(//(25*$1,==$=,21,,7$/,$12(' (67(52(/(/252&$5$77(5,67,&+(

,/0(5&$72',&216802,/0(5&$72 '(//(25*$1,==$=,21,,7$/,$12(' (67(52(/(/252&$5$77(5,67,&+( ,/0(5&$72',&216802,/0(5&$72 '(//(25*$1,==$=,21,,7$/,$12(' (67(52(/(/252&$5$77(5,67,&+( 6(/(=,21('(,3$(6, Nella precedente ricerca si sono distinti, sulla base di indicatori quali la produzione, il consumo

Dettagli

OCCUPATI SETTORE DI ATTIVITA' ECONOMICA

OCCUPATI SETTORE DI ATTIVITA' ECONOMICA ESERCIZIO 1 La tabella seguente contiene i dati relativi alla composizione degli occupati in Italia relativamente ai tre macrosettori di attività (agricoltura, industria e altre attività) negli anni 1971

Dettagli

Strategie e Controllo

Strategie e Controllo Strategie e Controllo Consulenza di Direzione e Organizzazione Aziendale La nostra specializzazione: Un esperienza che risale al 1985 Un metodo perfezionato sulle caratteristiche delle piccole e medie

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

Strategia di marketing

Strategia di marketing Strategia di marketing La strategia di marketing è il complesso di azioni coordinate che un impresa realizza per raggiungere i propri obiettivi di marketing Elementi fondamentali della strategia di marketing

Dettagli

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari.

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. Giovanni Anania e Rosanna Nisticò EMAA 14/15 X / 1 Il problema Un ottimo uso del vostro tempo! questa

Dettagli

DIFFERENZIARE LE CAMPAGNE DI MARKETING La scelta del canale adeguato

DIFFERENZIARE LE CAMPAGNE DI MARKETING La scelta del canale adeguato Via Durini, 23-20122 Milano (MI) Tel.+39.02.77.88.931 Fax +39.02.76.31.33.84 Piazza Marconi,15-00144 Roma Tel.+39.06.32.80.37.33 Fax +39.06.32.80.36.00 www.valuelab.it valuelab@valuelab.it DIFFERENZIARE

Dettagli

Note per la lettura dei report

Note per la lettura dei report Note per la lettura dei report Report strutturali 0. IMPRESE REGISTRATE PER STATO DI ATTIVITÀ. ANNO 2012 E TASSO DI CRESCITA 2012 Contiene la distribuzione dell insieme delle imprese registrate, ovvero

Dettagli

Export Development Export Development

Export Development Export Development SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale

Dettagli

DEFINIZIONE DEL PRODOTTO O SERVIZIO. a cura di Annamaria Annicchiarico

DEFINIZIONE DEL PRODOTTO O SERVIZIO. a cura di Annamaria Annicchiarico DEFINIZIONE DEL PRODOTTO O SERVIZIO a cura di Annamaria Annicchiarico Settembre 2005 Indice dei contenuti Definizioni utili Il prodotto/servizio Il rapporto col mercato Valutare le idee Il piano d azione

Dettagli

LE STRATEGIE DI MARKETING. Prof. Giancarlo Ferrero 1

LE STRATEGIE DI MARKETING. Prof. Giancarlo Ferrero 1 LE STRATEGIE DI MARKETING Prof. Giancarlo Ferrero 1 STRUTTURA DEL PIANO DI MARKETING SOMMARIO ANALISI SCELTE STRATEGICHE PROGRAMMI OPERATIVI CONTO ECONOMICO CONTROLLI Prof. Giancarlo Ferrero 2 LA SEGMENTAZIONE

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

1. Analisi dei concorrenti L ambiente economico di un impresa è una determinante relativamente poco importante della sua redditività.

1. Analisi dei concorrenti L ambiente economico di un impresa è una determinante relativamente poco importante della sua redditività. SEGMENTAZIONE MERCATO SEGMENTAZIONE DEL MERCATO 1. Analisi dei concorrenti L ambiente economico di un impresa è una determinante relativamente poco importante della sua redditività. Le determinanti delle

Dettagli

STUDIO DI SETTORE TG94U ATTIVITÀ 92.20.0 PRODUZIONI CINEMATOGRAFICHE E DI VIDEO DISTRIBUZIONI CINEMATOGRAFICHE E DI VIDEO ATTIVITÀ RADIOTELEVISIVE

STUDIO DI SETTORE TG94U ATTIVITÀ 92.20.0 PRODUZIONI CINEMATOGRAFICHE E DI VIDEO DISTRIBUZIONI CINEMATOGRAFICHE E DI VIDEO ATTIVITÀ RADIOTELEVISIVE STUDIO DI SETTORE TG94U ATTIVITÀ 92.11.0 PRODUZIONI CINEMATOGRAFICHE E DI VIDEO ATTIVITÀ 92.12.0 DISTRIBUZIONI CINEMATOGRAFICHE E DI VIDEO ATTIVITÀ 92.20.0 ATTIVITÀ RADIOTELEVISIVE Giugno 2007 PREMESSA

Dettagli

IL BUSINESS PLANNING LO SVILUPPO DI UN BUSINESS PLAN. 1.Definizione della Visione Imprenditoriale e degli obiettivi. Ing. Ferdinando Dandini de Sylva

IL BUSINESS PLANNING LO SVILUPPO DI UN BUSINESS PLAN. 1.Definizione della Visione Imprenditoriale e degli obiettivi. Ing. Ferdinando Dandini de Sylva LO SVILUPPO DI UN BUSINESS PLAN 1.Definizione della Visione Imprenditoriale e degli obiettivi Illustrare con esattezza la vostra vision e gli obiettivi dell iniziativa, può sembrare ovvio.in realtà molti

Dettagli

Analisi della domanda

Analisi della domanda CASESTUDY E UNA PICCOLA IMPRESA (8 ADDETTI) NELL HINTERLAND MILANESE OPERA NEL SETTORE DELLA COSMESI PRODUCE DUE PRODOTTI: CREMA PER IL VISO E CREMA PER IL CORPO SI E CREATA UNA NICCHIA DI MERCATO DOVE

Dettagli

Esercitazione 1 del corso di Statistica 2 Prof. Domenico Vistocco

Esercitazione 1 del corso di Statistica 2 Prof. Domenico Vistocco Esercitazione 1 del corso di Statistica 2 Prof. Domenico Vistocco Alfonso Iodice D Enza April 26, 2007 1...prima di cominciare Contare, operazione solitamente semplice, può diventare complicata se lo scopo

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

La scelta dei canali di entrata. Michela Floris micfloris@unica.it

La scelta dei canali di entrata. Michela Floris micfloris@unica.it La scelta dei canali di entrata Michela Floris micfloris@unica.it Una premessa Individuare il canale che, meglio degli altri può essere efficace per la propria attività nei mercati esteri non è semplice

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 373 clienti di Tiemme Spa sede operativa di Piombino (errore di campionamento +/- 2%) rappresentativo

Dettagli

La formula imprenditoriale e le ASA

La formula imprenditoriale e le ASA Lucidi a cura di Alessandro Zattoni Università Parthenope La formula imprenditoriale competitiva SEGMENTO DI MERCATO Fattori critici di successo SISTEMA DI PRODOTTO STRUTTURA AZIENDALE Vantaggi concorrenziali

Dettagli

Information summary: Il marketing

Information summary: Il marketing Information summary: Il marketing - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi forma

Dettagli

Corso Marketing per il No-Profit. Pescara, 05 Febbraio 2016

Corso Marketing per il No-Profit. Pescara, 05 Febbraio 2016 Corso Marketing per il No-Profit Pescara, 05 Febbraio 2016 Il vero marketing per per la tua la azienda. tua azienda. Programma Introduzione Venerdì 5 Febbraio Il Marketing Strategico per il No Profit Sabato

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

Alcuni spunti relativi ad un nuovo Progetto D impresa (Startup)

Alcuni spunti relativi ad un nuovo Progetto D impresa (Startup) Alcuni spunti relativi ad un nuovo Progetto D impresa (Startup) L'idea Imprenditoriale e Le Persone Il Prodotto/Servizio Il Piano Di Marketing Il Piano Di Produzione Gli Aspetti Economico-Finanziari L'

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

Smart Work La rivoluzione Copernicana nel mondo della consulenza commerciale

Smart Work La rivoluzione Copernicana nel mondo della consulenza commerciale Smart Work La rivoluzione Copernicana nel mondo della consulenza commerciale 1. La rivoluzione Copernicana! Le società di consulenza aziendale, spesso, hanno un approccio da fornitore ; l azienda richiede

Dettagli

Le idee per il tuo futuro: un business possibile!

Le idee per il tuo futuro: un business possibile! Le idee per il tuo futuro: un business possibile! Antonio Usai ausai@uniss.it Marketing strategico e sviluppo nuovi prodotti Dipartimenti di scienze economiche e aziendali Università degli Studi di Sassari

Dettagli

Marketing Internazionale

Marketing Internazionale Marketing Internazionale Facoltà di Economia CdL in Economia e Gestione Aziendale II semestre A.A. 2008-2009 Il posizionamento nei mercati internazionali Posizionamento Dopo aver scelto il segmento l impresa

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

GUIDA ALLA RILEVANZA

GUIDA ALLA RILEVANZA GUIDA ALLA RILEVANZA Posizionamento per Rilevanza Suggerimenti per una migliore visibilità su ebay www.egolden.it Vers. 1.1 Questa guida puo essere ridistribuita con l obbligo di non modificarne contenuto

Dettagli

MONDADORI PERIODICI DOTT. FRANCESCO BARBARO

MONDADORI PERIODICI DOTT. FRANCESCO BARBARO DOTT. FRANCESCO BARBARO 1 INDICE 1. FOCUS SUL BUSINESS DEI PERIODICI 2. LA STRUTTURA DEL BUSINESS DEI PERIODICI 3. IL POSIZIONAMENTO DI MONDADORI NEL BUSINESS DEI PERIODICI 3.1 ARTICOLAZIONE/SEGMENTAZIONE

Dettagli

13 Aprile 2012 Padova Italy «SPIN SELLING»

13 Aprile 2012 Padova Italy «SPIN SELLING» 13 Aprile 2012 Padova Italy «SPIN SELLING» Concetti Chiave Vendita semplice Vendita complessa La decisione d acquisto Il venditore interno Vendita semplice: Ordine VS No ordine Vendita complessa: Continuazione

Dettagli

Area Marketing. Approfondimento

Area Marketing. Approfondimento Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di

Dettagli

7.4 w Il conto economico a margine di contribuzione di singole combinazioni produttive parziali: la segment analysis

7.4 w Il conto economico a margine di contribuzione di singole combinazioni produttive parziali: la segment analysis 7.4 w Il conto economico a margine di contribuzione di singole combinazioni produttive parziali: la segment analysis I risultati economici globali di un impresa possono essere riorganizzati anche al fine

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI FACOLTA DI ECONOMIA CdL in Marketing e Comunicazione d Azienda Bari. Luca Petruzzellis. lu.petruzzellis@disag.uniba.

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI FACOLTA DI ECONOMIA CdL in Marketing e Comunicazione d Azienda Bari. Luca Petruzzellis. lu.petruzzellis@disag.uniba. UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI FACOLTA DI ECONOMIA CdL in Marketing e Comunicazione d Azienda Bari Luca Petruzzellis lu.petruzzellis@disag.uniba.it Vende molteplici marche nell ambito della stessa categoria

Dettagli

Corso Principi di marketing prof. Michele Simoni

Corso Principi di marketing prof. Michele Simoni Corso Principi di marketing prof. Michele Simoni Orario di ricevimento: giovedì ore 15:00 - via Acton E-mail: simoni@uniparthenope.it III Blocco Prof. Simoni Lezione 4 Segmentazione del mercato III Blocco

Dettagli

Dalla qualità alla fidelizzazione: soddisfazione clienti e dipendenti

Dalla qualità alla fidelizzazione: soddisfazione clienti e dipendenti Le norme UNI 11097:2003 e 11098:2003 Dalla qualità alla fidelizzazione: soddisfazione clienti e dipendenti Giuseppe Cao APCO Associazione Consulenti di Direzione Le Norme alla base della fidelizzazione

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni

GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni 1 Executive summary...2 2 Business idea...2 3 Analisi di mercato...2 4 Analisi dell ambiente competitivo...2 5 Strategia di marketing...3 5.1 SWOT Analysis...3

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,

Dettagli

Corso di Marketing Lezione 1 Concetti base di marketing

Corso di Marketing Lezione 1 Concetti base di marketing Corso di Marketing Lezione 1 Concetti base di marketing Prof. Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola Elena Cedrola - Marketing - Università degli Studi di Macerata

Dettagli

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale n La Pianificazione n L Organizzazione n Il Coinvolgimento del Personale n Il Controllo Componenti del Sistema di Pianificazione n Valutazioni interne

Dettagli

Il marketing dei servizi. La gestione degli intermediari

Il marketing dei servizi. La gestione degli intermediari Il marketing dei servizi La gestione degli intermediari Gli intermediari nei servizi: canali diretti Le imprese di servizi distribuiscono la propria offerta in alcuni casi direttamente, in altri casi si

Dettagli

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Dott. William

Dettagli

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile

Dettagli

Corso di Analisi Strategiche. Analisi di Settore. Prof. V.Maggioni Facoltà di Economia S.U.N.

Corso di Analisi Strategiche. Analisi di Settore. Prof. V.Maggioni Facoltà di Economia S.U.N. Analisi di Settore Prof. V.Maggioni Facoltà di Economia S.U.N. Il settore è il luogo economico delle imprese che esercitano reciprocamente la concorrenza (Guido, 2000). Il confine settoriale è definito

Dettagli

L analisi dei risultati di una ricerca quantitativa: principi. Marketing ambientale & territoriale Michela Addis 27 novembre 2009 8 sessione

L analisi dei risultati di una ricerca quantitativa: principi. Marketing ambientale & territoriale Michela Addis 27 novembre 2009 8 sessione L analisi dei risultati di una ricerca quantitativa: principi Marketing ambientale & territoriale Michela Addis 27 novembre 2009 8 sessione Le scelte strategiche Segmentazione Targeting Posizionamento

Dettagli

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ 9 aprile 2013 IV trimestre 2012 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Con la pubblicazione dei dati del quarto trimestre del 2012, l Istat diffonde le serie storiche coerenti con

Dettagli

L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO

L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO È noto che la gestione del magazzino è uno dei costi nascosti più difficili da analizzare e, soprattutto, da contenere. Le nuove tecniche hanno, però, permesso

Dettagli

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,

Dettagli

Medice, cura te ipsum

Medice, cura te ipsum G.M. Assicurazioni srl Via Cucca, 6 25127 Brescia Italy Tel. +39 030 22 20 13 Fax + 39 030 22 20 19 www.gmassicurazioni.it email: gmassicurazioni@gmassicurazioni.it Medice, cura te ipsum Un progetto assicurativo

Dettagli

CRM: IL FUTURO DEL MARKETING ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL CLIENTE

CRM: IL FUTURO DEL MARKETING ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL CLIENTE UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI UDINE FACOLTÁ DI ECONOMIA Corso di Laurea in Economia Aziendale Esame di Laurea CRM: IL FUTURO DEL MARKETING ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL CLIENTE Tutore: Prof. Maria Chiarvesio

Dettagli

Strumenti di indagine per la valutazione psicologica

Strumenti di indagine per la valutazione psicologica Strumenti di indagine per la valutazione psicologica 2.2 Mettere a punto un test psicologico Davide Massidda davide.massidda@gmail.com Da dove partire C'è davvero bisogno di un nuovo strumento di misura?

Dettagli

U.V.P. la base del Marketing U. V. P. Non cercare di essere un uomo di successo. Piuttosto diventa un uomo di valore Albert Einstein

U.V.P. la base del Marketing U. V. P. Non cercare di essere un uomo di successo. Piuttosto diventa un uomo di valore Albert Einstein U.V.P. la base del Marketing U. V. P. Non cercare di essere un uomo di successo. Piuttosto diventa un uomo di valore Albert Einstein U.V.P. la base del Marketing U. V. P. Unique Value Propositon U.V.P.

Dettagli

DEFINIRE IL MERCATO DI RIFERIMENTO

DEFINIRE IL MERCATO DI RIFERIMENTO Capitolo 4 L analisi dei bisogni attraverso la segmentazione DEFINIRE IL MERCATO DI RIFERIMENTO Qual è il nostro settore di attività? In quale(i) settore(i) di attività dovremmo operare? In quale(i) settore(i)

Dettagli

Marketing Management

Marketing Management Marketing Management Modulo 1 Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente Modulo 1 - slide 1 Obiettivi di apprendimento Obiettivi di apprendimento Che cos è il marketing? Comprendere

Dettagli

Documento non definitivo

Documento non definitivo STUDIO DI SETTORE WG82U ATTIVITÀ 70.21.00 PUBBLICHE RELAZIONI E COMUNICAZIONE ATTIVITÀ 73.11.01 IDEAZIONE DI CAMPAGNE PUBBLICITARIE ATTIVITÀ 73.11.02 CONDUZIONE DI CAMPAGNE DI MARKETING E ALTRI SERVIZI

Dettagli

Piano Marketing Operativo esempio

Piano Marketing Operativo esempio Piano Marketing Operativo esempio Il Piano Marketing Operativo è la parte conclusiva del Piano di Marketing: nel Piano Marketing Operativo vengono attuate le Strategie studiate nel Piano Marketing Strategico.

Dettagli

STUDIO DI SETTORE UM15A ATTIVITÀ 52.48.3 ATTIVITÀ 52.73.0 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI OROLOGI, ARTICOLI DI GIOIELLERIA E ARGENTERIA

STUDIO DI SETTORE UM15A ATTIVITÀ 52.48.3 ATTIVITÀ 52.73.0 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI OROLOGI, ARTICOLI DI GIOIELLERIA E ARGENTERIA STUDIO DI SETTORE UM15A ATTIVITÀ 52.48.3 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI OROLOGI, ARTICOLI DI GIOIELLERIA E ARGENTERIA ATTIVITÀ 52.73.0 RIPARAZIONE DI OROLOGI E GIOIELLI Settembre 2007 PREMESSA L evoluzione

Dettagli

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni

Dettagli

Corso di Marketing Industriale

Corso di Marketing Industriale U N I V E R S I T A' D E G L I S T U D I D I B E R G A M O Facoltà di Ingegneria Corso di Marketing Industriale Prof Ferruccio Piazzoni ferruccio.piazzoni@unibg.it Pianificazione e sviluppo di un nuovo

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

La valutazione nella didattica per competenze

La valutazione nella didattica per competenze Nella scuola italiana il problema della valutazione delle competenze è particolarmente complesso, infatti la nostra scuola è tradizionalmente basata sulla trasmissione di saperi e saper fare ed ha affrontato

Dettagli

VALUTARE GLI EQUILIBRI DELL IMPRESA

VALUTARE GLI EQUILIBRI DELL IMPRESA VALUTARE GLI EQUILIBRI DELL IMPRESA Quattro valori fondamentali per valutare una impresa sono: 1. Il Capitale Operativo Investito, che è dato dal Capitale Fisso (Costi pluriennali a lenta rotazione) +

Dettagli

SCENARIO. Personas. 2010 ALICE Lucchin / BENITO Condemi de Felice. All rights reserved.

SCENARIO. Personas. 2010 ALICE Lucchin / BENITO Condemi de Felice. All rights reserved. SCENARIO Personas SCENARIO È una delle tecniche che aiuta il designer a far emergere le esigente dell utente e il contesto d uso. Gli scenari hanno un ambientazione, attori (personas) con degli obiettivi,

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto

Dettagli

Un caso aziendale di applicazione della Balanced Scorecard

Un caso aziendale di applicazione della Balanced Scorecard Un caso aziendale di applicazione della Balanced Scorecard Settore Alimentare Comparto della torrefazione Aree Strategiche d Affari (ASA) - Canali di vendita Mercato alimentare (50% del fatturato totale)

Dettagli

Cap.1 - L impresa come sistema

Cap.1 - L impresa come sistema Cap.1 - L impresa come sistema Indice: L impresa come sistema dinamico L impresa come sistema complesso e gerarchico La progettazione del sistema impresa Modelli organizzativi per la gestione Proprietà

Dettagli

Le configurazioni di costo

Le configurazioni di costo SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Le configurazioni di costo Prof.ssa Monia Castellini Copyright Sistemi di programmazione e controllo 1 Obie9vi forma

Dettagli

Corso di laurea in Economia e Metodi quantitativi per le aziende. Prof Marco Galdenzi

Corso di laurea in Economia e Metodi quantitativi per le aziende. Prof Marco Galdenzi Corso di laurea in Economia e Metodi quantitativi per le aziende Prof Marco Galdenzi Dispensa n 3 Difficilmente un azienda può servire tutti gli acquirenti di un mercato attraverso un offerta indifferenziata

Dettagli

Innovazione tecnologica e performance finanziaria nel settore agro-alimentare M. Baussola SIES Universita Cattolica

Innovazione tecnologica e performance finanziaria nel settore agro-alimentare M. Baussola SIES Universita Cattolica Innovazione tecnologica e performance finanziaria nel settore agro-alimentare M. Baussola SIES Universita Cattolica I fatti macroeconomici stilizzati del settore Perché l innovazione tecnologica Minacce

Dettagli

I fondi. Conoscerli di più per investire meglio. Ottobre 2008. Commissione Nazionale per le Società e la Borsa - Divisione Relazioni Esterne

I fondi. Conoscerli di più per investire meglio. Ottobre 2008. Commissione Nazionale per le Società e la Borsa - Divisione Relazioni Esterne I fondi Conoscerli di più per investire meglio Ottobre 2008 Commissione Nazionale per le Società e la Borsa - Divisione Relazioni Esterne I FONDI: CONOSCERLI DI PIÙ PER INVESTIRE MEGLIO COSA SONO I fondi

Dettagli