I DISTURBI DELLA REGOLAZIONE DELLA PROCESSAZIONE SENSORIALE
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- Filippo Bellini
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1 I DISTURBI DELLA REGOLAZIONE DELLA PROCESSAZIONE SENSORIALE PSICOPATOLOGIA DELL INFANZIA A.A PROF. RENATA TAMBELLI 30 Marzo 2016 REGOLAZIONE Nell ambito dell prima infanzia per regolazione si intende la capacità del bambino, posseduta fin dalla nascita, di regolare i propri stati emotivi, e organizzare l esperienza e le risposte comportamentali adeguate (Sander, 1962; 1987; Stern, 1985; Lichtenberg, 1989). Questo processo di regolazione si sviluppa a partire dal continuo e costante intreccio tra queste capacità innate, che organizzano le sensazioni tattili, visive, acustiche e propriocettive, provenienti dal mondo esterno ed interno e le ripetute interazioni diadiche (bambinocaregiver) intorno al raggiungimento dell omeostasi (Sroufe, 1995). Le strategie per la regolazione di stato sono inizialmente fornite dal caregiver e solo successivamente vengono interiorizzate dal bambino, generalizzandosi nel tempo per includere la regolazione degli stati affettivi, l arousal, l attenzione e l organizzazione di comportamenti complessi quali le interazioni sociali.
2 MECCANISMI AUTOREGOLATIVI Le precoci differenze individuali nella qualità delle caratteristiche autoregolative del bambino, rispetto agli stimoli fisici, sensoriali, cognitivi e affettivi, rappresentano una delle variabili che possono influenzare precocemente le percezioni, i sentimenti e le aspettative e le interpretazioni dei segnali del bambino da parte dei genitori (Chess, Thomas, 1994). I meccanismi autoregolativi si sviluppano nel corso del primo anno come risultato sia della maturazione fisiologica, sia dell adattamento del bambino all ambiente e della responsività dei suoi genitori. Queste capacità saranno fondamentali per instaurare relazioni affettive, impegnarsi in comunicazioni orientate a uno scopo e al controllo degli stati interni(cesari et al., 2008). REGOLAZIONE AFFETTIVA Insieme dei processi attraverso i quali l individuo influenza le emozioni che prova, quando le prova, in che modo le prova e come esprime tali emozioni (Gross, 1999). Solitamente l alternarsi delle esperienze emotive avviene al di sotto della soglia di consapevolezza, pur derivando da esperienze concrete. La regolazione affettiva svolge: ad un primo livello, una funzione adattiva, ovvero ci consente di adattarci ai diversi contesti ambientali in cui ci troviamo. ad un secondo livello, una funzione motivazionale nei confronti del nostro interagire con gli altri, ovvero dà un senso ed un significato a ciò che gli altri fanno e alle nostre stesse azioni. Ci predispone a recepire gli stimoli rivolti a noi e al tempo stesso ci fornisce gli strumenti per dare loro un senso.
3 I DISTURBI DELLA REGOLAZIONE DELLA PROCESSAZIONE SENSORIALE (CD: 0-3, Zero To Three, 1994; 2005) Difficoltà che il bambino incontra nella regolazione del comportamento, dei processi fisiologici, sensoriali, attentivi, motori o affettivi e nell organizzazione di uno stato di calma, di vigilanza o di uno stato affettivo positivo. Tali difficoltà possono influenzare lo sviluppo emotivo, motorio e cognitivo del bambino, poiché interferiscono con la possibilità di partecipare alle attività tipiche della sua età. Normalmente, il caregiver tende a modulare le risposte comportamentali del bambino piccolo agli stimoli sensoriali. Adeguati o inadeguati livelli di sincronia genitoriale con i pattern comportamentali del bambino possono rispettivamente migliorare o esacerbare le sue precoci difficoltà regolative. Se il difetto nella regolazione si stabilizza come una caratteristica della relazione, essa può diventare parte del modello relazionale interno del bambino. Il bambino manifesta un alterazione delle competenze di autoregolazione, attraverso risposte scarsamente organizzate o modulate, che si esprimono nei seguenti domini: Reazioni o stati fisiologici (ad esempio, risposte startle); Motricità grossolana (ad esempio, disorganizzazione motoria, movimenti a scatto, movimento continuo ); Motricità fine (ad esempio, movimenti scarsamente differenziati o irregolari, movimenti sussultanti o deboli); Organizzazione attentiva (ad esempio, comportamento "guidato" dallo stimolo sensoriale, incapacità di fissarsi su un particolare o, al contrario, perseverazione su un piccolo dettaglio); Organizzazione degli affetti, includente la carente capacità di regolare: la tonalità affettiva predominante (ad esempio, depresso, calmo o felice); la gamma degli affetti (ampia o ristretta); gli affetti esibiti (ad esempio, passaggio brusco da uno stato di calma ad uno di frenesia); gli affetti all'interno delle relazioni e dell'interazione con gli altri (ad esempio, esibizione di pattern di comportamenti evitanti, negativisti o di dipendenza eccessiva); Organizzazione del comportamento (ad esempio, comportamento aggressivo o impulsivo); Processi fisiologici (ad esempio, sonno, alimentazione o controllo sfinterico); Linguaggio (sia a livello ricettivo che espressivo); Difficoltà cognitive.
4 La diagnosi dei disturbi della regolazione della processazione sensoriale deve basarsi sulla compresenza di tre caratteristiche specifiche: Difficoltà nella processazione sensoriale Difficoltà motorie Uno specifico pattern comportamentale TIPO I: IPERSENSIBILE Iper-reattività agli stimoli sensoriali anche lievi, i rumori forti, alle luci abbaglianti, agli odori e ai gusti sconosciuti, ai tessuti ruvidi e/o il movimento nello spazio. Difficoltà a modulare le risposte agli stimoli sensoriali e tendenza a stressarsi quando cercano di affrontare le proprie risposte esagerate a questi stessi stimoli. Le reazioni avversive agli stimoli possono presentarsi in uno dei seguenti tipi: Tipo A: Pauroso/Cauto Tipo B: Negativo/Provocatore Mentre nei due sottotipi i pattern di ipersensibilità sensoriale e i pattern motori sono identici, i pattern comportamentali si differenziano notevolmente.
5 segue: IPERSENSIBILE CaratteristichecomunialTipoAealTipoB: Pattern di reattività sensoriale => Le risposte ali stimoli sensoriali possono includere: paura, grida, freezing, tentativi di fuga allo stimolo, aumento della distraibilità, aggressività, scoppi di rabbia e crisi di collera, reazioni startle eccessive, agitazione motoria, ristretta tolleranza nei confronti di certitipidiconsistenzadeicibi,deigustiedegliodori. Pattern motori=> Ridotte o alterate esperienze di manipolazione ed interazione con l ambiente, con possibili deficit nello sviluppo motorio (che possono includere: ridotto gioco senso-motorio; limitate iniziative di esplorazione; scarso controllo della postura e del tono; scarsa coordinazione della motricità fine e nella pianificazione motoria). IPERSENSIBILE TIPO A: PAUROSO/CAUTO Pattern comportamentali: eccessiva cautela, inibizione e paura; gamma ristretta di comportamenti esplorativi e assertivi; disagio in risposta ai cambiamenti nella routine; tendenza alla distraibilità in risposta agli stimoli sensoriali; tendenza ad essere impauriti dalle situazioni nuove. I bambini più grandi e in età prescolare possono presentare: paure eccessive, e/o preoccupazioni, timidezza di fronte a persone, luoghi o oggetti nuovi o non familiari, una tendenza all impulsività in presenza di un sovraccarico di stimoli sensoriali; irritabilità, con tendenza al pianto e bassa capacità di autoconsolazione; evitamento o lento coinvolgimento in esperienze o sensazioni nuove. Spesso in associazione al Disturbo d Ansia
6 segue: IPERSENSIBILE TIPO A: PAUROSO/CAUTO Pattern di cura adeguati: sono orientati all aumento dell assertività e della flessibilità, attraverso limiti fermi, ma imposti con calma, con incoraggiamento, empatia e con sostegno delle curiosità esplorative. Pattern di cura inadeguati: intensificano le difficoltà di questi bambini, come nel caso dei genitori che sono troppo indulgenti o iperprotettivi in un momento e punitivi e/o intrusivi in un altro. IPERSENSIBILE TIPO B: NEGATIVO/PROVOCATORE Pattern comportamentali: comportamenti negativisti e/o controllanti e provocatori (con comportamenti opposti a quelli richiesti o attesi); ostinazione; preferenza per la ripetitività; difficoltà di adattamento alle situazioni nuove e ai cambiamenti nella routine; compulsività e perfezionismo; evitamento o lento coinvolgimento nelle esperienze o situazioni nuove. Questi bambini possiedono un certo autocontrollo e hanno un senso di sé organizzato attorno ai pattern oppositivi. Spesso in associazione al Disturbo Oppositivo-Provocatorio
7 ..segue: IPERSENSIBILE TIPO B: NEGATIVO/PROVOCATORE Pattern di cura adeguati: prevedono l evitamento dell intrusività, l evitamento di sfide e di punizioni e l incoraggiamento alla costruzione di una rappresentazione simbolica dei vari stati affettivi (specialmente della dipendenza, della collera e della noia). Pattern di cura inadeguati: cure intrusive, eccessivamente esigenti, iperstimolanti o punitive tendono ad intensificare i pattern negativi e provocatori esibiti dal bambino. TIPO II: IPOSENSIBILE/IPORESPONSIVO I bambini appaiono iporeattivi agli stimoli sensoriali e solo stimoli di intensità elevata sembra essere in grado di attivare le loro risposte; sembrano iporesponsivi al loro ambiente e non recettivi di fronte alle proposte e alle richieste degli altri. Questi bambini possono sembrare tristi e disinteressati, tuttavia il loro ritiro e la loro iporesponsività dipendono dall incapacità di raggiungere una soglia di attivazione che potrebbe motivarli ad agire ed interagire con l ambiente. Nella valutazione clinica del bambino, bisogna accertarsi che: La limitata responsività non dipenda da un deficit nella relazione sociale, tipico del Disturbo Pervasivo dello Sviluppo; Il ritiro non rifletta uno stato di umore depresso (come nel Disturbo Depressivo Maggiore o nel Disturbo Depressivo) o che non sia un sintomo del Disturbo d Ansia (come il Disturbo d Ansia Sociale).
8 segue: TIPO II: IPOSENSIBILE/IPORESPONSIVO Pattern sensoriali: iporeattività ai suoni, al movimento nello spazio, agli stimoli olfattivi, tattili e propriocettivi. Nei lattanti: mancanza di responsività agli stimoli sensoriali e alle proposte sociali. Pattern motori: ridotta attività esplorativa; repertorio di gioco ristretto; ricerca di stimolazione sensoriale, spesso attraverso condotte ripetitive (come il dondolarsi); letargia; ridotta capacità di pianificazione motoria e goffaggine, causata da uno scarso sviluppo dello schema corporeo. Pattern comportamentali: apparente disinteresse per i giochi esplorativi, soprattutto se impegnativi; apatia; facile affaticabilità; tendenza a ritirarsi in risposta alle stimolazioni sensoriali; bassi livelli di attenzione. I bambini in età prescolare: possono apparire poco sintonizzati nella conversazione e mostrare una gamma limitata di idee e di fantasie, con conseguente carenza del gioco immaginativo. segue: TIPO II: IPOSENSIBILE/IPORESPONSIVO Pattern di cura adeguati: sostengono l iniziativa del bambino, la sua attenzione, l interazione e l esplorazione con l ambiente, attraverso richieste energiche e risposte chiare ai suoi segnali, anche quando questi sono molto deboli. Pattern di cura inadeguati: sono caratterizzati da tono e ritmo bassi e letargici, che sostengono ulteriormente il ritiro del bambino.
9 TIPO III: IMPULSIVO/ALLA RICERCA DI STIMOLAZIONE SENSORIALE Affinché possano rispondere, questi bambini sembrano avere bisogno di stimoli sensoriali elevati, frequenti e di lunga durata, che, a differenza dei bambini iposensibili/iporeattivi, ricercano attivamente. Pattern sensoriali: ricerca spasmodica di stimoli sensoriali di elevata intensità, anche attraverso la messa in atto di comportamenti distruttivi o ad alto rischio. Pattern motori: elevato bisogno di scariche motorie; impulsività diffusa; tendenza ad incorrere in incidenti. Pattern comportamentali: livelli elevati di attività, costante ricerca di contatto con persone ed oggetti; temerarietà; comportamento disorganizzato come conseguenza della eccessiva ricerca di stimolazione sensoriale. L eccitabilità del bambino può essere interpretata dagli altri come aggressività. Quando gli adulti o i pari reagiscono a questi comportamenti con negativismo, questi bambini possono diventare intenzionalmente aggressivi. Spesso in associazione al Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività segue: TIPO III: IMPULSIVO/ALLA RICERCA DI STIMOLAZIONE SENSORIALE Pattern di cura adeguati: prevedono elevati livelli di sostegno e di empatia, associati a: risposte e limiti chiari; incoraggiamento alla modulazione e all autoregolazione nel bambino. Pattern di cura inadeguati: l eccessiva inconsistenza o transigenza del genitore contribuiscono a peggiorare lo stato del bambino, falliscono nel creare limiti e regole per il comportamento.
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