Tecniche di scaling. di Pietro Demurtas

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1 Tecniche di scaling di Pietro Demurtas

2 Gli atteggiamenti Gli atteggiamenti sono degli stati mentali che esercitano un influenza direttiva sulla risposta dell individuo nei confronti di un oggetto o situazione con cui entra in relazione. Generalmente si distinguono tre principali componenti dell atteggiamento: Componente cognitiva: conoscenza di un certo oggetto o soggetto (ovvero le informazioni e le credenze che gli individui possiedono a proposito dell oggetto a cui si volge l attenzione) Componente affettiva:la reazione emotiva che l oggetto suscita Componente comportamentale: Propensione ad agire in una certa direzione rispetto all oggetto dell atteggiamento Per approfondimenti sul tema consultare: Pavsic R., Pitrone M.C. (2003), Come conoscere opinioni e atteggiamenti, Bonanno, Roma.

3 Problematicità nella rilevazione degli atteggiamenti: A differenza di molte delle informazioni rilevabili mediante questionario, gli atteggiamenti si caratterizzano per maggiori elementi di problematicità. Difficoltà dell operazionalizzazione (riduzione del concetto in indicatori). Non sono direttamente osservabili Elevato rischio di distorsione: desiderabilità sociale delle risposte

4 Le tecniche di scaling: Sono un insieme di procedure metodologiche ideate allo scopo di rilevare concetti che sono complessi e non direttamente osservabili. Esse condividono una serie di assunti di base: Le proprietà psichiche (atteggiamenti) sono proprietà continue e misurabili Un atteggiamento può essere ridotto a più dimensioni, ognuna delle quali può essere rilevata mediante appositi indicatori. Le tecniche di scaling permettono quindi di osservare un concetto generale non direttamente osservabile (l atteggiamento), mediante la rilevazione dei concetti specifici (indicatori): le opinioni dell intervistati rispetto ad un oggetto specifico.

5 Costruzione di una tecnica di scaling: I concetti specifici (indicatori) sono rilevati mediante una serie di frasistimolo, chiamati items Ogni singolo item rileva l opinione degli intervistati rispetto all oggetto di indagine (ex: musulmani, fatti di cronaca, ruoli di genere, etc.) Ad ogni item è associata una scala su cui l intervistato è chiamato a dare una valutazione, dichiarando il grado di accordo disaccordo con l affermazione-item Gli items sono raggruppati in batterie (NB: rischio di response set) Per ogni intervistato, una batteria genera un punteggio che è determinato dal ricercatore in base alle risposte date dal rispondente su ogni item Il punteggio totalizzato da un soggetto, rappresenta lo stato sulla proprietà che si intende rilevare (ex: razzismo, omofobia, tradizionalismo, autoritarismo, etc.)

6 L unità di misura degli item Gli atteggiamenti sono considerati come proprietà continue e misurabili, sebbene in realtà non esista una unità di misura. Per ovviare a questo problema sono state ideate differenti tecniche di scaling, le quali producono dati a cui possono essere associate (non sempre legittimamente) le proprietà cardinali dei numeri.

7 Due famiglie di tecniche Tra le tecniche di scaling possono essere distinte due principali famiglie sulla base di due criteri: il modo in cui è stato concepito il continuum che permette di rilevare lo stato dell intervistato su una proprietà Il modo in cui viene individuata l unità di misura Sulla base di questi due criteri distinguiamo: Le tecniche che generano variabili categoriali ordinate Le tecniche che generano variabili quasi-cardinali

8 Il concetto di autonomia semantica: L autonomia semantica riguarda il rapporto che ciascuno stato (categoria/modalità) della variabile ha con gli altri stati (categoria/modalità) della variabile. Questo concetto ha un importanza fondamentale rispetto alla trattazione dei dati rilevati mediante le tecniche di scaling!!!

9 Risposte semanticamente autonome Ogni risposta ha un significato autonomo Non è necessario conoscere il significato di tutte le alternative È garantito solo l ordine delle modalità, non è nota la distanza tra loro L intervistato sceglie una categoria per il suo contenuto, a prescindere dalle altre categorie Esempio variabili categoriali non ordinate: Qual è il suo titolo di studio?

10 Risposte a parziale autonomia semantica Il significato di ogni categoria è solo parzialmente autonomo dalle altre Non si può affermare che le diverse modalità di risposta sono fra loro equidistanti Rientrano in questa categoria quelle tecniche di scaling che generano variabili categoriali ordinate, come ad esempio le scale Likert. NB: questo tipo di scala origina dei dati che possono essere trattati unicamente come variabili categoriali ordinali, dal momento che non godono delle proprietà cardinali dei numeri.

11 Esempio di scala Likert: Molto d accordo Abbastanz a d accordo Né accordo né disaccordo Poco d accordo Per niente d accordo Le donne lavorano più duramente degli uomini Le donne sono più preparate degli uomini..

12 Risposte a bassa autonomia semantica All interno di un continuum l intervistato è chiamato a collocare la sua posizione Solo le due categorie estreme sono dotate di significato Pertanto l unità di misura della scala è soggettiva Rientrano in questa categoria quelle tecniche di scaling che generano variabili quasi cardinali, come ad esempio il Differenziale semantico e la scala Cantril. NB: queste scale generano dati che possono essere trattati alla stregua di variabili cardinali.

13 Es. Differenziale semantico (Osgood 1952, 1957) Definito l'elemento o gli elementi rispetto a cui si vuole studiare l'atteggiamento dei soggetti (ad esempio, l'atteggiamento verso gli immigrati, o verso un partito politico), si sottopone agli stessi un foglio comprendente una serie di scale di "prossimità semantica" tra due poli. I soggetti devono indicare, su una scala graduata solitamente a 7 posizioni "a quale dei due poli" si avvicina di più - secondo loro - l'oggetto d'indagine. La misurazione avviene lungo la gradazione discreta tra le coppie bipolari di aggettivi contrapposti, ed i risultati del campione vengono poi aggregati per gli studi statistici relativi. affidabile inaffidabile collaborativo conflittuale fedele infedele

14 Altri esempi di scale che generano variabili quasi cardinali Nella scala Cantril, il rispondente è chiamato ad attribuire punteggi da 1(min favore) a 10 (max favore) rispetto ad un oggetto cognitivo, un personaggio o una frase. Ha il vantaggio di essere familiare, dal momento che propone una scala di valutazione come quella generalmente utilizzata a scuola. Nel termometro dei sentimenti, il rispondente deve distribuire una serie di oggetti in una scala che va da 0 (massima ostilità) a 100 (massimo favore).

15 Costruzione della scala Likert

16 Criteri per la formulazione degli items: Evitare item che descrivono dati di fatto, privilegiare quelli che esprimono credenze Evitare item che descrivono atteggiamenti estremi, poiché finirebbero per generare le stesse risposte Considerare frasi sia in una posizione positiva che negativa con l oggetto dell atteggiamento Linguaggio semplice e comprensibile Le frasi devono avere un solo oggetto cognitivo Evitare le frasi con doppia negazione

17 Scelta della scala per rilevare il livello di accordo rispetto agli items Scala a 5 Scala a 7 Molto d accordo Abbastanza d accordo Né d accordo né in disaccordo Abbastanza in disaccordo Molto in disaccordo Completamente d accordo Abbastanza d accordo Un po d accordo Né d accordo né in disaccordo Un po d accordo Abbastanza in disaccordo Completamente in disaccordo

18 Calcolo dell indice (1): Immaginiamo di avere una batteria di 10 items che rilevano l atteggiamento di un soggetto rispetto agli immigrati e che la metà degli item esprimano un giudizio positivo e l altra metà un giudizio negativo. Poiché ad ogni categoria di risposta è associato un valore (da 1 a 5 nel caso della scala a 5), in fase di analisi si trasformano in negativi i valori riferiti agli items che esprimono un giudizio negativo rispetto agli immigrati. Ex. Se molto d accordo è posto = a 5, sarà trasformato in -5 Per calcolare il punteggio del soggetto che ha risposto ai 10 items si può procedere semplicemente facendo la somma algebrica delle risposte ad ogni item. Il punteggio finale totalizzato dal soggetto dovrà essere valutato entro una scala che va da +20 a -20: il massimo favore è dato dalle risposte molto d accordo ( ) congiuntamente al massimo disaccordo verso le frasi negative ( ). Quindi 25-5=20 (idem per il calcolo del massimo disaccordo)

19 Calcolo dell indice (2) Consideriamo la batteria di 10 items (5 esprimono un giudizio positivo e 5 un giudizio negativo) Per gli items che esprimono un giudizio negativo si procede alla ricodifica dei valori (invece che 5 molto d accordo avrà valore 1, perché in realtà esprime un giudizio negativo rispetto all oggetto dell atteggiamento Si sommano i 10 valori così ottenuti Il punteggio finale del soggetto potrà variare da 10 a 50. Poiché il campo di variazione è così ampio, si preferisce spesso fare la media aritmetica (si divide per N), anche se quest operazione potrebbe essere considerata una violazione delle premesse sulla natura ordinale della variabile costruita mediante la scala Likert.

20 Costruzione del differenziale semantico

21 Principali caratteristiche: Reazione emotiva rispetto ad un oggetto La reazione all oggetto è valutata sulla base di una serie di scale bipolari, ai cui estremi sono collocati aggettivi contrapposti Tra i due poli è presente una scala a 7 intervalli La valutazione del soggetto avviene in maniera istantanea, al fine di registrare la reazione emotiva e non quella cognitiva

22 Differenziale semantico originale Poiché Osgood ha ideato questo strumento al fine di rilevare la reazione emotiva rispetto ad un determinato oggetto, le coppie di aggettivi erano state pensate per rilevare tra principali dimensioni: Valutazione (buono/cattivo, bello/brutto, dolce/amaro, utile/inutile, gradevole/sgradevole, pregevole/spregevole, giusto/ingiusto, desiderabile/indesiderabile) Potenza (grande/piccolo, potente/impotente, forte/debole, alto/basso, resistente/fragile, profondo/superficiale) Attività (veloce/lento, vivo/morto, rumoroso/silenzioso, giovane/vecchio, stabile/instabile, preciso/vago, prevedibile/imprevedibile)

23 Consigli per la creazione dello strumento: Indicare l oggetto rispetto a cui si intende rilevare la reazione, seguito dalle coppie di aggettivi Gli aggettivi devono essere disposti in maniera casuale (ovvero non tutti i positivi a Sx e tutti i negativi a Dx) Non necessariamente devono essere utilizzate le coppie di aggettivi pensate originariamente da Osgood. Spesso il differenziale semantico è rimodulato in funzione delle esigenze del ricercatore. La risposta deve essere indicata velocemente, senza troppe riflessioni da parte dell intervistato

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