ROBOTICA E MATEMATICA. GEOGEBRA e i ROBOT. Donatella Merlo (Scuola di Robotica) Ada Sargenti (La Casa degli Insegnanti)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ROBOTICA E MATEMATICA. GEOGEBRA e i ROBOT. Donatella Merlo (Scuola di Robotica) Ada Sargenti (La Casa degli Insegnanti)"

Transcript

1 ROBOTICA E MATEMATICA GEOGEBRA e i ROBOT Donatella Merlo (Scuola di Robotica) Ada Sargenti (La Casa degli Insegnanti) Riva del Garda-Discovery 2012

2 In attesa che I robot siano interfacciabili con il software GeoGebra possiamo utilizzare lo stesso per Simulare il comportamento del robot ed individuare i parametri necessari ad uno specifico movimento Elaborare i dati del movimento acquisiti con un altro software (NXT-G)

3 La ricerca a livello internazionale Tra le caratteristiche future previste per GeoGebra c è anche quella dell interfacciamento con i robot Se ne occupa a livello di team internazionale Peter Samuels (Università di Birmingham - UK) I file da noi prodotti si sono ispirati ai suoi pubblicati sul vecchio wiki di GeoGebra

4 Questi materiali Saranno invece disponibili sulla piattaforma Moodle della Casa degli Insegnanti accessibile a questo indirizzo: course/view.php?id=31 e prossimamente anche su GeoGebraTube a questo indirizzo:

5 Simulare il comportamento del robot A seconda del livello scolare: Il docente può utilizzare file già predisposti chiedendo agli studenti di scegliere il tipo di movimento da realizzare e di impostare i parametri necessari utilizzando i file GeoGebra. Gli studenti stessi possono progettare e realizzare il file GeoGebra che consente di simulare il movimento del robot studiando il problema dal punto di vista geometrico ed algebrico.

6 Primo problema: come fa ad arrivare?? Il robot non è un punto geometrico ma un sistema rigido, che si sposta attraverso il movimento di due ruote motrici

7 I movimenti da analizzare sono quindi di due tipi: Traslazione Rotazione intorno ad un punto, che può essere una delle due ruote Fissata la ruota sinistra, il robot gira a destra Fissata la ruota destra, il robot gira a sinistra oppure il punto medio dell asse tra le ruote Le due ruote sono entrambi mobili, se una ruota gira in un senso e l altra nel senso opposto, il robot gira su se stesso

8 Traslazione La simulazione con GeoGebra consente, impostando la lunghezza del percorso, di scoprire il numero di rotazioni del motore necessarie per realizzarlo. 8

9 La simulazione con GeoGebra Variabili, parametri, equazioni Riva del Garda-Discovery

10 Cosa bisogna sapere del robot s 0 spazio percorso dalla ruota in un giro completo s 0 t0 tempo impiegato dalla ruota per fare un giro completo

11 Cosa bisogna sapere del robot θ 0 angolo di rotazione del robot dopo un giro completo di una ruota θ 0 = 84,5

12 Cosa bisogna sapere del robot Per la rappresentazione grafica La posizione delle due ruote motrici, S sinistra e D destra, rispetto alla ruota libera P (pivot) La posizione del punto medio dell asse fra le due ruote S (12.5, 5.525) P (0,0)

13 Una scelta nella simulazione S ruota sinistra P ruota pivot Punto medio tra le ruote motrici D ruota destra Quale punto di riferimento prendere per lo spostamento? Abbiamo scelto P immaginando che in esso sia inserita una matita che lascia la traccia del passaggio (nei file traccia rossa)

14 Come si realizza la simulazione per la traslazione Fissato il punto di arrivo A (PA=spazio), è necessario determinare: quanti giri delle due ruote sono necessari perché il pivot P arrivi ad A giri_2_ruote = spazio/s 0

15 Come si realizza la simulazione per la traslazione Inoltre è necessario calcolare: quanto tempo impiega ad arrivare in A durata = giri_2_ruote t 0

16 I controlli in GeoGebra Tempo: il suo variare agisce sul movimento o meno del robot Si ottiene con uno slider che varia tra 0 e 5 sec Inoltre bisogna inserire un controllo che: Faccia muovere il robot fino ad A Lo faccia star fermo per tutto il tempo successivo al raggiungimento del traguardo

17 Come si ottiene il controllo? Ad esempio con SE[condizione, allora,altrimenti] Eventualmente possono essere inseriti due SE nidificati In GeoGebra ad esempio se si vuole che un numero n assuma valore 1 se una variabile t è positiva, -1 se è negativa, 0 se è nulla, si può scrivere n=se[t>0,1,se[t<0,-1,0]]

18 Un metodo alternativo Nei file di Peter Samuels è stato invece utilizzato il segnante (sgn) che opera nello stesso modo. Nei casi più complessi è opportuno usare sgn(variabile) Vale 1 se variabile>0 Vale -1 se variabile<0 Vale 0 se variabile=0 Per l esempio precedente sarebbe n = sgn(t)

19 Uso del comando condizionale SE Con X 1 indichiamo lo spazio variabile percorso nella traslazione X 1 =SE[Tempo<durata,s 0 /t 0 Tempo,spazio] s 0 /t 0 =velocità; Tempo: variabile s 0 /t 0 Tempo=velocità Tempo=distanza variabile da punto partenza

20 Rotazione di centro S La simulazione con GeoGebra ci consente di scoprire quante rotazioni del motore sono necessarie per ottenere un determinato angolo. 20

21 Come si realizza la simulazione per la rotazione intorno alla ruota S Fissato il punto di arrivo A (angolo OSA=β), è necessario determinare: quanti giri della ruota destra D sono necessari perché il pivot P arrivi ad A giri_d (slider) giri_d θ 0 = β è l angolo di arrivo θ 0 è l angolo di cui ruota il robot quando la ruota fa un giro

22 Come si realizza la simulazione per la rotazione intorno alla ruota S Per la programmazione in GeoGebra è necessario calcolare: quanto tempo impiega ad arrivare in A durata = giri_d. t 0 tempo per fare tutta la rotazione numero rotazioni della ruota tempo impiegato per fare una rotazione

23 I comandi in GeoGebra θ 2 è l angolo variabile in funzione del tempo θ 2 =SE[Tempo<durata,θ 0 /t 0 Tempo,giri_D θ 0 ] θ 0 /t 0 è la velocità angolare, che moltiplicata per Tempo variabile, dà l angolo di rotazione ad ogni istante giri_d θ 0 = β è l angolo di arrivo

24 I comandi in GeoGebra Un qualsiasi punto Q del robot, di coordinate iniziali (x 1, y 1 ), dovrà allora ruotare intorno a S di un angolo θ 2 (variabile) Questo si ottiene con il comando Q=Ruota[(x 1, y 1 ), θ 2, S] Coordinate iniziali Angolo di cui deve ruotare Centro di rotazione

25 Allora cosa accade? Il generico punto Q del robot descrive un arco di circonferenza di centro S Gli angoli Q 1 SQ misurano tutti θ 2 (Q 1 è la posizione iniziale di Q)

26 Come opera la rotazione? Al termine l asse del robot, inizialmente coincidente con l asse x, è ruotato dello stesso angolo con cui è stato ruotato P.

27 Rototraslazione L ultima osservazione sull asse ci consente di creare una simulazione per raggiungere da O un qualsiasi punto A del piano Potremo farlo: Prima con una opportuna rotazione che porti la retta dell asse del robot a passare per A Poi con una traslazione fino ad A

28 Rototraslazione la simulazione con GeoGebra consente, scelto un punto sul piano, di determinare il numero di rotazioni delle ruote per i due movimenti 28

29 Alcune scelte Se A è nel semipiano positivo delle ordinate possiamo scegliere come centro di rotazione: La ruota sinistra S (con rotazione verso destra) Se A è nel semipiano negativo delle ordinate possiamo scegliere come centro di rotazione: La ruota destra D (con rotazione verso sinistra) La scelta del punto medio fra le due ruote è invece indipendente dalla posizione di A Come è ininfluente il verso di rotazione

30 I comandi Essendo due i movimenti, i comandi risultano un po più complessi Ci dovranno essere due valori distinti di giri di ruote e per le durate Quelli per la rotazione Quelli per la traslazione θ 2 viene definito come prima per la rotazione

31 Composizione dei movimenti La traslazione deve iniziare solo dopo che si è conclusa la rotazione, quindi Fino a che non è trascorso il Tempo necessario per la rotazione (durata rot ) la traslazione è nulla Ovvero Se Tempo<durata rot Allora X 1 =0

32 Composizione dei movimenti Quindi inizia la traslazione fino a quando il Tempo è inferiore alla somma delle due durate (rotazione e traslazione) Ovvero Se Tempo<durata rot +durata trasl Per tutto il tempo previsto per la traslazione Allora X 1 = v 0 (Tempo-durata rot ) s 0 /t 0

33 Composizione dei movimenti Alla fine P si ferma nella posizione di A X 1 = s 0 giri trasl In sintesi: X 1 =Se[Tempo<durata rot,0,se[tempodurata rot -durata trasl 0, v 0 (Tempo-durata rot ), s 0 giri trasl ]]

34 Allora Per un qualsiasi punto Q con coordinate iniziali (x 1, y 1 ) possiamo scrivere: Q = Ruota[((x 1, y 1 ), θ 2, S] +??? Qui ci blocchiamo perché la traslazione X 1 avviene lungo l asse x, mentre abbiamo bisogno che avvenga lungo la retta dell asse del robot

35 Osserviamo Se ruotiamo asse x di θ 2 intorno all origine troviamo una retta parallela all asse del robot (angoli verdi alterni interni congruenti) Per riportare il nuovo X 1 sull asse del robot, prendiamo come riferimento P e la sua posizione (x P, y P ). Sommando queste coordinate a quelle di X 1 ruotato, riportiamo l asse del robot nella posizione corretta.

36 Operativamente però... È conveniente traslare i punti in modo che la ruota S coincida con l origine farli ruotare intorno all origine Traslarli nuovamente con una traslazione inversa Applicare la rotazione sulla retta di X 1 In questo modo le rotazioni hanno tutte come centro l origine

37 Per capire meglio Rotazione intorno a S (x 0, y 0 ). Rotazione intorno a O dopo che i punti sono stati traslati di (-x 0, -y 0 ).

38 Per capire meglio Rotazione intorno a O Punti traslati di (-x 0, -y 0 ). Nuova traslazione di (x 0, y 0 ).

39 Sintassi del comando Ruota Se il centro di rotazione coincide con l origine degli assi, non è necessario inserire il centro di rotazione. Q=Ruota[(x 1, y 1 ), θ 2 ] Coordinate iniziali Angolo di cui deve ruotare 39

40 L equazione Se (x 0, y 0 ) sono le coordinate della ruota sinistra: P= Ruota[(-x 0, -y 0 ), θ 2 ] + (x 0, y 0 ) + Ruota[(X 1, 0), θ 2 ] rotazione di P traslato traslazione rotazione Per qualsiasi punto Q (x 1, y 1 ) si fa riferimento alla traslazione di P e dunque l equazione è Q = Ruota[(x 1, y 1 ), θ 2 ] + P

41 Rototraslazione 2 In questo caso la rotazione avviene con centro nel punto medio tra le due ruote sull asse, questo semplifica la simulazione. 41

42 Elaborare i dati Aspetto interessante dal punto di vista matematico è quello dell elaborazione dei dati acquisiti ad esempio con NXT Infatti, mentre NXT fornisce solo dati e grafico, con GeoGebra sono possibili operazioni: di fitting di analisi del movimento (velocità, accelerazione) di analisi numerica dei dati in generale utilizzando il foglio di calcolo

43 Data logging Blocchi per il data logging il primo registra i dati del sensore di rotazione del motore che si trasformano in un grafico spazio/tempo il secondo termina il data logging il processo avviene in parallelo 43

44 I grafici in tempo reale Traslazione 44

45 I grafici in tempo reale Rotazione 45

46 I grafici in tempo reale Rototraslazione (centro sulla ruota) 46

47 I grafici in tempo reale Rototraslazione (centro su punto medio asse) 47

48 I dati del datalogging in GeoGebra 48

49 File di NXT (.log) per rototrasla intorno centro

50 Il file importato in un foglio di calcolo (.txt)

51 Si copiano i dati nel foglio di calcolo di GeoGebra

52 Il grafico in GeoGebra

53 Fitting della prima parte del grafico equazione della curva

54 Che storia è? 54

ˆ b, si usa la convenzione di prendere. come verso positivo quello antiorario e come verso negativo quello orario.

ˆ b, si usa la convenzione di prendere. come verso positivo quello antiorario e come verso negativo quello orario. Capitolo 4 Le rotazioni 4.1 Richiami di teoria E' opportuno ricordare che, dato un angolo orientato ao ˆ b, si usa la convenzione di prendere come verso positivo quello antiorario e come verso negativo

Dettagli

1 La traslazione. 2 La composizione di traslazioni. 3 La rotazione

1 La traslazione. 2 La composizione di traslazioni. 3 La rotazione 1 La traslazione Per poter applicare una traslazione ad una generica figura geometrica si deve: ± creare il vettore di traslazione AB mediante il comando Vettore tra due punti; ± cliccare con il mouse

Dettagli

La composizione di isometrie

La composizione di isometrie La composizione di isometrie Quello che è più interessante in una trasformazione geometrica è studiare quali effetti ha sulle figure e soprattutto valutare quali proprietà delle figure di partenza si conservano

Dettagli

Triangoli equilateri e parabole

Triangoli equilateri e parabole Triangoli equilateri e parabole Livello scolare: 2 biennio Abilità interessate Realizzare semplici costruzioni di luoghi geometrici. Risolvere semplici problemi riguardanti rette, circonferenze, parabole.

Dettagli

SIMULAZIONE - 29 APRILE QUESITI

SIMULAZIONE - 29 APRILE QUESITI www.matefilia.it SIMULAZIONE - 29 APRILE 206 - QUESITI Q Determinare il volume del solido generato dalla rotazione attorno alla retta di equazione y= della regione di piano delimitata dalla curva di equazione

Dettagli

La Retta Ogni funzione di primo grado rappresenta, graficamente, una retta. L equazione della retta può essere scritta in due modi

La Retta Ogni funzione di primo grado rappresenta, graficamente, una retta. L equazione della retta può essere scritta in due modi La Retta Ogni funzione di primo grado rappresenta, graficamente, una retta. L equazione della retta può essere scritta in due modi Forma implicita Forma esplicita a x b y c 0 y m x q a c y x b b Esempio

Dettagli

1 Distanza di un punto da una retta (nel piano)

1 Distanza di un punto da una retta (nel piano) Esercizi 26/10/2007 1 Distanza di un punto da una retta (nel piano) Sia r = {ax + by + c = 0} una retta. Sia P = (p 1, p 2 ) R 2 un punto che non sta sulla retta r. Vogliamo vedere se si può parlare di

Dettagli

UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA

UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA 5.1 - La retta Equazione generica della retta Dalle considerazioni emerse nel precedente capitolo abbiamo compreso come una funzione possa essere rappresentata da un insieme

Dettagli

Cinematica e Controllo di un robot mobile

Cinematica e Controllo di un robot mobile Cinematica e Controllo di un robot mobile ARSLAB - Autonomous and Robotic Systems Laboratory Dipartimento di Matematica e Informatica - Università di Catania, Italy santoro@dmi.unict.it Programmazione

Dettagli

Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica

Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica 1 Piano cartesiano Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica Consideriamo nel piano due rette perpendicolari che si intersecano in un punto O Consideriamo ciascuna di queste rette come retta orientata

Dettagli

Anno Scolastico 2015/16 PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE SECONDA LICEO LINGUISTICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE LICEO ECONOMICO-SOCIALE LICEO MUSICALE

Anno Scolastico 2015/16 PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE SECONDA LICEO LINGUISTICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE LICEO ECONOMICO-SOCIALE LICEO MUSICALE LICEO LAURA BASSI - BOLOGNA Anno Scolastico 2015/16 PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE SECONDA LICEO LINGUISTICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE LICEO ECONOMICO-SOCIALE LICEO MUSICALE MATEMATICA ARGOMENTI: EQUAZIONI

Dettagli

Piano cartesiano e Retta

Piano cartesiano e Retta Piano cartesiano e Retta 1 Piano cartesiano e Retta 1. Richiami sul piano cartesiano 2. Richiami sulla distanza tra due punti 3. Richiami punto medio di un segmento 4. La Retta (funzione lineare) 5. L

Dettagli

LE TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE

LE TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE LE TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE LA SIMMETRIA ASSIALE Definizione: il simmetrico P di un punto P, rispetto alla simmetria assiale di asse r gode delle seguenti proprietà: P e P sono equidistanti da r e il

Dettagli

Ore annue: 132 MODULO 1

Ore annue: 132 MODULO 1 Liceo B. Russell VIA IV NOVEMBRE 35, 38023 CLES Indirizzo: Liceo Linguistico CLASSI 2 e Programmazione Didattica Disciplina: Ore annue: 132 Matematica Settembre ottobre MODULO 1 novembre Disequazioni numeriche

Dettagli

determina il valore del parametro corrispondente alla retta del fascio che individua sugli assi cartesiani un triangolo di area pari a 4.

determina il valore del parametro corrispondente alla retta del fascio che individua sugli assi cartesiani un triangolo di area pari a 4. Compito di Matematica / Classe 3Dsa / 20-dicembre-17 / Alunno: ES. 1. Studia i fasci di rette dati dalle equazioni: α: kx + y + k 1 = 0, con k R; β: h + 1 x + 1 h y + h 1 = 0, con h R e determina l equazione

Dettagli

Un punto del piano può essere individuato dalle sue coordinate cartesiane o anche dalle sue coordinate polari:

Un punto del piano può essere individuato dalle sue coordinate cartesiane o anche dalle sue coordinate polari: Un punto del piano può essere individuato dalle sue coordinate cartesiane o anche dalle sue coordinate polari: Figura 1 Per passare da coordinate polari a quelle cartesiane usiamo { x = r cos θ y = r sin

Dettagli

I MOTI NEL PIANO. Vettore posizione e vettore spostamento

I MOTI NEL PIANO. Vettore posizione e vettore spostamento I MOTI NEL IANO Vettore posizione e vettore spostamento Si parla di moto in un piano quando lo spostamento non avviene lungo una retta, ma in un piano, e può essere descritto usando un sistema di riferimento

Dettagli

In un triangolo un lato è maggiore della differenza degli altri due, pertanto dal triangolo si ha > dividendo per =1.

In un triangolo un lato è maggiore della differenza degli altri due, pertanto dal triangolo si ha > dividendo per =1. L iperbole L iperbole è il luogo geometrico dei punti del piano per i quali è costante la differenza delle distanze da due punti fissi detti fuochi. Come si evince del grafico, la differenza delle distanze

Dettagli

INSIEMI DI NUMERI COMPLESSI E LORO RAPPRESENTAZIONE SUL PIANO COMPLESSO. di Francesco Camia

INSIEMI DI NUMERI COMPLESSI E LORO RAPPRESENTAZIONE SUL PIANO COMPLESSO. di Francesco Camia INSIEMI DI NUMERI COMPLESSI E LORO RAPPRESENTAZIONE SUL PIANO COMPLESSO di Francesco Camia 1)Rappresentare nel piano complesso gli insiemi: A = { 2, 3 }, B = { : =+1+2, }. Siccome nel piano complesso e

Dettagli

Condizione di allineamento di tre punti

Condizione di allineamento di tre punti LA RETTA L equazione lineare in x e y L equazione: 0 con,,, e non contemporaneamente nulli, si dice equazione lineare nelle due variabili e. Ogni coppia ; tale che: 0 si dice soluzione dell equazione.

Dettagli

Il moto armonico. Comincio a studiare il moto di quando il corpo passa per il punto in figura 2 :

Il moto armonico. Comincio a studiare il moto di quando il corpo passa per il punto in figura 2 : Il moto armonico 1. Definizione di moto armonico Un punto P si muove di moto circolare uniforme lungo la circonferenza Γ in figura, con velocità angolare. Considero uno dei diametri della circonferenza

Dettagli

Grandezze angolari. Lineare Angolare Relazione x θ x = rθ. m I I = mr 2 F N N = rf sin θ 1 2 mv2 1

Grandezze angolari. Lineare Angolare Relazione x θ x = rθ. m I I = mr 2 F N N = rf sin θ 1 2 mv2 1 Grandezze angolari Lineare Angolare Relazione x θ x = rθ v ω v = ωr a α a = αr m I I = mr 2 F N N = rf sin θ 1 2 mv2 1 2 Iω 2 Energia cinetica In forma vettoriale: v = ω r questa collega la velocità angolare

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO STATALE ALESSANDRO ANTONELLI

LICEO SCIENTIFICO STATALE ALESSANDRO ANTONELLI LICEO SCIENTIFICO STATALE ALESSANDRO ANTONELLI Via Toscana, 20 28100 NOVARA 0321 465480/458381 0321 465143 lsantone@liceoantonelli.novara.it http://www.liceoantonelli.novara.it C.F.80014880035 Cod.Mecc.

Dettagli

GEOMETRIA ANALITICA. Il Piano cartesiano

GEOMETRIA ANALITICA. Il Piano cartesiano GEOMETRIA ANALITICA La geometria analitica consente di studiare e rappresentare per via algebrica informazioni di tipo geometrico. Lo studio favorisce una più immediata visualizzazione di informazioni,

Dettagli

Problema (tratto dal 7.42 del Mazzoldi 2)

Problema (tratto dal 7.42 del Mazzoldi 2) Problema (tratto dal 7.4 del azzoldi Un disco di massa m D e raggio R ruota attorno all asse verticale passante per il centro con velocità angolare costante ω. ll istante t 0 viene delicatamente appoggiata

Dettagli

Quadro riassuntivo di geometria analitica

Quadro riassuntivo di geometria analitica Quadro riassuntivo di geometria analitica IL PIANO CARTESIANO (detta ascissa o coordinata x) e y quella dall'asse x (detta ordinata o coordinata y). Le coordinate di un punto P sono: entrambe positive

Dettagli

Esercitazioni Fisica Corso di Laurea in Chimica A.A

Esercitazioni Fisica Corso di Laurea in Chimica A.A Esercitazioni Fisica Corso di Laurea in Chimica A.A. 2016-2017 Esercitatore: Marco Regis 1 I riferimenti a pagine e numeri degli esercizi sono relativi al libro Jewett and Serway Principi di Fisica, primo

Dettagli

COSA E LA MECCANICA? Studio del MOTO DEI CORPI e delle CAUSE che lo DETERMINANO. Fisica con Elementi di Matematica 1

COSA E LA MECCANICA? Studio del MOTO DEI CORPI e delle CAUSE che lo DETERMINANO. Fisica con Elementi di Matematica 1 COSA E LA MECCANICA? Studio del MOTO DEI CORPI e delle CAUSE che lo DETERMINANO. Fisica con Elementi di Matematica 1 COSA E LA MECCANICA? Viene tradizionalmente suddivisa in: CINEMATICA DINAMICA STATICA

Dettagli

Tutte le parabole sono simili?

Tutte le parabole sono simili? Tutte le parabole sono simili? Livello scolare: biennio Abilità interessate Individuare proprietà invarianti per similitudini. Analizzare e risolvere semplici problemi mediante l'applicazione delle similitudini.

Dettagli

1.4 Geometria analitica

1.4 Geometria analitica 1.4 Geometria analitica IL PIANO CARTESIANO Per definire un riferimento cartesiano nel piano euclideo prendiamo: Un punto detto origine i Due rette orientate passanti per. ii Due punti e per definire le

Dettagli

Istituzioni di Matematiche Modulo B (SG)

Istituzioni di Matematiche Modulo B (SG) Istituzioni di Matematiche Modulo B (SG) II foglio di esercizi ESERCIZIO 1. Per ciascuna funzione f(, ) calcolare le derivate parziali f (, ) e f (, ) e determinare il relativo dominio di definizione.

Dettagli

SISTEMI DI CONTROLLO CINEMATICA E DINAMICA DEI ROBOT

SISTEMI DI CONTROLLO CINEMATICA E DINAMICA DEI ROBOT SISTEMI DI CONTROLLO Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica e del Veicolo SISTEMI DI CONTROLLO CINEMATICA E DINAMICA DEI ROBOT Ing. Cristian Secchi Tel. 0522 522235 e-mail: secchi.cristian@unimore.it

Dettagli

Secondo anno modulo recupero

Secondo anno modulo recupero Secondo anno modulo recupero Unità didattica_1 livello recupero: equazioni di primo grado e formule inverse Padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi. Riconoscere e saper applicare

Dettagli

Lezione 5 MOTO CIRCOLARE UNIFORME

Lezione 5 MOTO CIRCOLARE UNIFORME Corsi di Laurea in Scienze motorie - Classe L-22 (D.M. 270/04) Dr. Andrea Malizia 1 MOTO CIRCOLARE UNIFORME 2 Per descrivere un moto curvilineo occorrono due assi cartesiani ortogonali ed un orologio.

Dettagli

Scheda di lavoro 1. Isometrie: come ottenerle con GeoGebra

Scheda di lavoro 1. Isometrie: come ottenerle con GeoGebra Scheda di lavoro 1. Isometrie: come ottenerle con GeoGebra Esercizio 1. Traslazioni. Per traslare un oggetto di un vettore, bisogna prima definire l oggetto ed il vettore. Consideriamo la retta y = 2x

Dettagli

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE. Materia: MATEMATICA E COMPLEMENTI DI MATEMATICA Classe 3PTVE A. S. 2015/2016

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE. Materia: MATEMATICA E COMPLEMENTI DI MATEMATICA Classe 3PTVE A. S. 2015/2016 RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Materia: MATEMATICA E COMPLEMENTI DI MATEMATICA Classe 3PTVE A. S. 2015/2016 In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti, in termini di livello medio,

Dettagli

X = x + 1. X = x + 1

X = x + 1. X = x + 1 CONICHE. Esercizi Esercizio. Classificare, ridurre a forma canonica (completando i quadrati), e disegnare le seguenti coniche: γ : x y + x = 0; γ : x + 4x y + = 0; γ 3 : x + y + y + 0 = 0; γ 4 : x + y

Dettagli

La descrizione del moto

La descrizione del moto Professoressa Corona Paola Classe 1 B anno scolastico 2016-2017 La descrizione del moto Il moto di un punto materiale La traiettoria Sistemi di riferimento Distanza percorsa Lo spostamento La legge oraria

Dettagli

Analisi Matematica 1 e Matematica 1 Geometria Analitica: Coniche

Analisi Matematica 1 e Matematica 1 Geometria Analitica: Coniche Analisi Matematica 1 e Matematica 1 Geometria Analitica: Coniche Annalisa Amadori e Benedetta Pellacci amadori@uniparthenope.it pellacci@uniparthenope.it Università di Napoli Parthenope Contenuti Coniche

Dettagli

[ RITORNA ALLE DOMANDE] 2) Definisci la parabola come luogo geometrico. 1) Che cos è una conica?

[ RITORNA ALLE DOMANDE] 2) Definisci la parabola come luogo geometrico. 1) Che cos è una conica? Matematica 1) Che cos è una conica? 2) Definisci la parabola come luogo geometrico. 3) Qual è l equazione di una parabola con asse di simmetria parallelo all asse delle y? 4) Qual è l equazione di una

Dettagli

Geometria analitica del piano pag 32 Adolfo Scimone

Geometria analitica del piano pag 32 Adolfo Scimone Geometria analitica del piano pag 32 Adolfo Scimone CAMBIAMENTI DI SISTEMA DI RIFERIMENTO Consideriamo il piano cartesiano R 2 con un sistema di riferimento (O,U). Se introduciamo in R 2 un secondo sistema

Dettagli

Esercizio (tratto dal problema 7.36 del Mazzoldi 2)

Esercizio (tratto dal problema 7.36 del Mazzoldi 2) Esercizio (tratto dal problema 7.36 del Mazzoldi 2) Un disco di massa m D = 2.4 Kg e raggio R = 6 cm ruota attorno all asse verticale passante per il centro con velocità angolare costante ω = 0 s. ll istante

Dettagli

Analisi Matematica II (Prof. Paolo Marcellini)

Analisi Matematica II (Prof. Paolo Marcellini) Analisi Matematica II Prof. Paolo Marcellini) Università degli Studi di Firenze Corso di laurea in Matematica Esercitazione del 5//14 Michela Eleuteri 1 eleuteri@math.unifi.it web.math.unifi.it/users/eleuteri

Dettagli

0.6 Moto rotazionale intorno ad un asse fisso

0.6 Moto rotazionale intorno ad un asse fisso 0.6.0. Moto rotazionale intorno ad un asse fisso 25 0.6 Moto rotazionale intorno ad un asse fisso Premessa Questa esperienza riguarda lo studio del comportamento di un corpo (volano) libero di ruotare

Dettagli

3. Le coordinate geografiche: latitudine e longitudine

3. Le coordinate geografiche: latitudine e longitudine Introduzione 3. Le coordinate geografiche: latitudine e longitudine Ogni volta che vogliamo individuare un punto sulla superficie terrestre gli associamo due numeri, le coordinate geografiche: la latitudine

Dettagli

Problemi di massimo e minimo

Problemi di massimo e minimo Problemi di massimo e minimo Supponiamo di avere una funzione continua in Per il teorema di Weierstrass esistono il massimo assoluto M e il minimo assoluto m I problemi di massimo e minimo sono problemi

Dettagli

Lavoro. Esempio. Definizione di lavoro. Lavoro motore e lavoro resistente. Lavoro compiuto da più forze ENERGIA, LAVORO E PRINCIPI DI CONSERVAZIONE

Lavoro. Esempio. Definizione di lavoro. Lavoro motore e lavoro resistente. Lavoro compiuto da più forze ENERGIA, LAVORO E PRINCIPI DI CONSERVAZIONE Lavoro ENERGIA, LAVORO E PRINCIPI DI CONSERVAZIONE Cos è il lavoro? Il lavoro è la grandezza fisica che mette in relazione spostamento e forza. Il lavoro dipende sia dalla direzione della forza sia dalla

Dettagli

rapporto tra l'incremento della funzione e l' incremento corrispondente della

rapporto tra l'incremento della funzione e l' incremento corrispondente della DERIVATA Sia y f() una funzione reale definita in un intorno di. Si consideri un incremento (positivo o negativo) di : h; la funzione passerà allora dal valore f( ) a quello di f( +h), subendo così un

Dettagli

La circonferenza nel piano cartesiano

La circonferenza nel piano cartesiano 6 La circonferenza nel piano cartesiano onsideriamo la circonferenza in figura in cui il centro è ; e il raggio 5 r : se indichiamo con P ; un punto della circonferenza avremo, per definizione, che la

Dettagli

La retta nel piano cartesiano

La retta nel piano cartesiano La retta nel piano cartesiano Se proviamo a disporre, sul piano cartesiano, una retta vediamo che le sue possibili posizioni sono sei: a) Coincidente con l asse delle y; b) Coincidente con l asse delle

Dettagli

Esercitazione 1. Soluzione

Esercitazione 1. Soluzione Esercitazione 1 Esercizio 1 - Moto rettilineo uniforme Un bagnino B è sulla spiaggia a distanza d B = 50 m dalla riva e deve soccorrere un bagnante H che è in acqua a d H = 100 m dalla riva. La distanza

Dettagli

Laboratorio di informatica

Laboratorio di informatica Laboratorio di informatica GEOMETRIA DELLO SPAZIO Introduzione a Geogebra 3D La versione 5 di Geogebra prevede anche la possibilità di lavorare in ambiente 3D. Basta aprire Visualizza - Grafici 3D: sullo

Dettagli

1. (Da Medicina e Odontoiatria 2012) Determinare l'area del triangolo che ha come vertici i punti (0,0), (0,1), (13,12) del piano cartesiano:

1. (Da Medicina e Odontoiatria 2012) Determinare l'area del triangolo che ha come vertici i punti (0,0), (0,1), (13,12) del piano cartesiano: QUESITI 1 PIANO CARTESIANO 1. (Da Medicina e Odontoiatria 2012) Determinare l'area del triangolo che ha come vertici i punti (0,0), (0,1), (13,12) del piano cartesiano: a) 6 b) 13/2 c) 12 d) 13 e) 78 2.

Dettagli

TRASFORMAZIONE PRIMA SELEZIONE SELEZIONE SUCCESSIVA

TRASFORMAZIONE PRIMA SELEZIONE SELEZIONE SUCCESSIVA Come ottenere la figura immagine di una figura data Disegna la figura di cui vuoi la trasformata e gli oggetti (asse o centro di simmetria, vettore,...) che caratterizzano la trasformazione Clicca sul

Dettagli

GEOMETRIA ANALITICA 1 IL PIANO CARTESIANO

GEOMETRIA ANALITICA 1 IL PIANO CARTESIANO GEOMETRI NLITIC 1 IL PINO CRTESINO Il piano cartesiano è costituito da due rette orientate e tra loro perpendicolari chiamate assi cartesiani, generalmente una orizzontale e l altra verticale, sulle quali

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO STATALE G. MARCONI FOGGIA. PROGRAMMA DI Matematica. Classe IIIB. Anno Scolastico

LICEO SCIENTIFICO STATALE G. MARCONI FOGGIA. PROGRAMMA DI Matematica. Classe IIIB. Anno Scolastico LICEO SCIENTIFICO STATALE G. MARCONI FOGGIA PROGRAMMA DI Matematica Classe IIIB Anno Scolastico 2014-2015 Insegnante: Prof.ssa La Salandra Incoronata 1 DISEQUAZIONI Disequazioni razionali intere di secondo

Dettagli

Limite. Se D non è limitato si può fare il limite di f(x) per x che tende

Limite. Se D non è limitato si può fare il limite di f(x) per x che tende Appunti sul corso di Complementi di Matematica,mod.Analisi, prof. B.Bacchelli - a.a. 200/20. 05 - Limiti continuità: Riferimenti: R.Adams, Calcolo Differenziale 2. Capitoli 3., 3.2. - Esercizi 3., 3.2.

Dettagli

Il moto. Studiamo il moto del punto materiale, definito come un oggetto estremamente piccolo rispetto al contesto

Il moto. Studiamo il moto del punto materiale, definito come un oggetto estremamente piccolo rispetto al contesto Il moto Studiamo il moto del punto materiale, definito come un oggetto estremamente piccolo rispetto al contesto Traiettoria: è il luogo dei punti occupati dall oggetto nel suo movimento Spazio percorso:

Dettagli

Piano cartesiano. O asse delle ascisse

Piano cartesiano. O asse delle ascisse Piano cartesiano E costituito da due rette orientate e perpendicolari tra di loro chiamate assi di riferimento. Il loro punto di intersezione O si chiama origine del riferimento. L asse orizzontale è detto

Dettagli

Esercitazione n 2. Costruzione di grafici

Esercitazione n 2. Costruzione di grafici Esercitazione n 2 Costruzione di grafici I grafici I grafici sono rappresentazione di dati numerici e/o di funzioni. Devono facilitare all utente la visualizzazione e la comprensione dei numeri e del fenomeno

Dettagli

Problema ( ) = 0,!

Problema ( ) = 0,! Domanda. Problema ( = sen! x ( è! Poiché la funzione seno è periodica di periodo π, il periodo di g x! = 4. Studio di f. La funzione è pari, quindi il grafico è simmetrico rispetto all asse y. È sufficiente

Dettagli

Primi passi con Geogebra

Primi passi con Geogebra Primi passi con Geogebra La finestra di GeoGebra - versione 4 A. Aprire l applicazione GeoGebra 1. Sul desktop, fare doppio click sull icona di Geogebra B. Dopo l avvio di GeoGebra La finestra che normalmente

Dettagli

1 Cambiamenti di riferimento nel piano

1 Cambiamenti di riferimento nel piano 1 Cambiamenti di riferimento nel piano Siano date due basi ortonormali ordinate di V : B = ( i, j) e B = ( i, j ) e supponiamo che i = a i + b j j = c i + d j allora per un generico vettore v V abbiamo

Dettagli

La retta nel piano cartesiano

La retta nel piano cartesiano La retta nel piano cartesiano note a cura di Luigi Carlo Oldani - novembre 9 A technique ceases to be a trick and becomes a method only when it has been encountered enough times to seem natural. W.J.LeVeque,

Dettagli

Esercitazioni di Meccanica Razionale

Esercitazioni di Meccanica Razionale Esercitazioni di Meccanica Razionale a.a. 2002/2003 Composizione di stati cinetici Maria Grazia Naso naso@ing.unibs.it Dipartimento di Matematica Università degli Studi di Brescia Esercitazioni di Meccanica

Dettagli

Risoluzioni di alcuni esercizi

Risoluzioni di alcuni esercizi Risoluzioni di alcuni esercizi Reti topografiche, trasformazioni di coordinate piane In una poligonale piana il punto è nell origine delle coordinate, l angolo (in verso orario fra il semiasse positivo

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO F. D'ASSISI TEZZE SUL BRENTA (VI)

ISTITUTO COMPRENSIVO F. D'ASSISI TEZZE SUL BRENTA (VI) ISTITUTO COMPRENSIVO F. D'ASSISI TEZZE SUL BRENTA (VI) PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI MATEMATICA CLASSE 5^ OBIETTIVI FORMATIVI CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE Leggere scrivere, confrontare numeri naturali e

Dettagli

C I R C O N F E R E N Z A...

C I R C O N F E R E N Z A... C I R C O N F E R E N Z A... ESERCITAZIONI SVOLTE 3 Equazione della circonferenza di noto centro C e raggio r... 3 Equazione della circonferenza di centro C passante per un punto A... 3 Equazione della

Dettagli

C C B B. Fig. C4.1 Isometria.

C C B B. Fig. C4.1 Isometria. 4. Isometrie 4.1 Definizione di isometria Date due figure congruenti è possibile passare da una all altra con una trasformazione. Una trasformazione geometrica in un piano è una funzione biunivoca che

Dettagli

VETTORI E SCALARI DEFINIZIONI. Si definisce scalare una grandezza definita interamente da un solo numero, affiancato dalla sua unità di misura.

VETTORI E SCALARI DEFINIZIONI. Si definisce scalare una grandezza definita interamente da un solo numero, affiancato dalla sua unità di misura. VETTORI E SCALARI DEFINIZIONI Si definisce scalare una grandezza definita interamente da un solo numero, affiancato dalla sua unità di misura. Un vettore è invece una grandezza caratterizzata da 3 entità:

Dettagli

METODI E TECNOLOGIE PER L INSEGNAMETO DELLA MATEMATICA. LEZIONE n 13

METODI E TECNOLOGIE PER L INSEGNAMETO DELLA MATEMATICA. LEZIONE n 13 METODI E TECNOLOGIE PER L INSEGNAMETO DELLA MATEMATICA LEZIONE n 13 Parte terza TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE Dalle indicazioni nazionali: Descrivere, denominare e classificare figure geometriche, identificando

Dettagli

Introduzione alla geometria iperbolica: come si può ricoprire il piano con piastrelle ottagonali?

Introduzione alla geometria iperbolica: come si può ricoprire il piano con piastrelle ottagonali? Introduzione alla geometria iperbolica: come si può ricoprire il piano con piastrelle ottagonali? Enrico Schlesinger Laboratorio FDS Milano, 13 novembre, 2013 Decorazioni Alhambra Escher Sky and water

Dettagli

Nome Cognome. Classe 3D 25 Febbraio Verifica di matematica

Nome Cognome. Classe 3D 25 Febbraio Verifica di matematica Nome Cognome. Classe D Febbraio Verifica di matematica ) Data l equazione: k 6 a) Scrivi per quali valori di k rappresenta un ellisse, precisando per quali valori è una circonferenza b) Scrivi per quali

Dettagli

PROGRAMMA di MATEMATICA

PROGRAMMA di MATEMATICA Liceo Scientifico F. Lussana - Bergamo PROGRAMMA di MATEMATICA Classe 3^ F a.s. 2013/14 - Docente: Marcella Cotroneo Libro di testo : Leonardo Sasso "Nuova Matematica a colori 3" - Petrini Ore settimanali

Dettagli

Prof. Luigi De Biasi VETTORI

Prof. Luigi De Biasi VETTORI VETTORI 1 Grandezze Scalari e vettoriali.1 Le grandezze fisiche (ciò che misurabile e per cui è definita una unità di misura) si dividono due categorie, grandezze scalari e grandezza vettoriali. Si definisce

Dettagli

GEOMETRIA ANALITICA

GEOMETRIA ANALITICA GEOMETRIA ANALITICA matematica@blogscuola.it LE COORDINATE CARTESIANE Quando si vuole fissare un sistema di coordinate cartesiane su una retta r, è necessario considerare: un punto O detto origine; un

Dettagli

CLASSE 3^ A LICEO SCIENTIFICO 31 Agosto 2015 Recupero MATEMATICA

CLASSE 3^ A LICEO SCIENTIFICO 31 Agosto 2015 Recupero MATEMATICA CLASSE 3^ A LICEO SCIENTIFICO 3 Agosto 205 Recupero MATEMATICA. Scrivi l equazione della circonferenza passante per i punti ;2 e 2;5 e avente il centro sulla retta di equazione = 2 2. L asse del segmento

Dettagli

Metodo 1 - Completamento del quadrato

Metodo 1 - Completamento del quadrato L iperbole traslata Esercizi Esercizio 472.121.b Traccia il grafico della curva di equazione: 9² 4² + 18 + 8 31=0 Metodo 1 - Completamento del quadrato Poiché i coefficienti di e sono opposti, si tratta

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA - MORI

SCUOLA PRIMARIA - MORI ISTITUTO COMPRENSIVO DI MORI Via Giovanni XXIII, n. 64-38065 MORI Cod. Fisc. 94024510227 - Tel. 0464-918669 Fax 0464-911029 www.icmori.it e-mail: segr.ic.mori@scuole.provincia.tn.it REPUBBLICA ITALIANA

Dettagli

y x y x A (x 1,y 1 ) = (c, f(c)) B(x 2,y 2 ) = (c+h, f(c+h)) m =

y x y x A (x 1,y 1 ) = (c, f(c)) B(x 2,y 2 ) = (c+h, f(c+h)) m = DERIVATA DI UNA FUNZIONE IN UN PUNTO SIGNIFICATO GEOMETRICO. EQUAZIONE DELLA RETTA TANGENTE AL GRAFICO NEL PUNTO DI TANGENZA. REGOLE DI DERIVAZIONE. CONTINUITA E DERIVABILITA PUNTI DI NON DERIVABILITA

Dettagli

CALENDARIO BOREALE 2 AMERICHE 2015 QUESITO 1

CALENDARIO BOREALE 2 AMERICHE 2015 QUESITO 1 www.matefilia.it Indirizzi: LI0, EA0 SCIENTIFICO; LI0 - SCIENTIFICO - OPZIONE SCIENZE APPLICATE CALENDARIO BOREALE AMERICHE 0 QUESITO Determinare il volume del solido generato dalla rotazione attorno alla

Dettagli

Risoluzione del problema 2

Risoluzione del problema 2 Esame di Stato Liceo Scientifico Prova di Matematica corso sperimentale PNI - giugno 007 Soluzione del PROBLEMA a cura di Luigi Tomasi (luigitomasi@liberoit) Risoluzione del problema Punto ) Consideriamo

Dettagli

M557 - ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO

M557 - ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO M7 - ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO Tema di: MATEMATICA Il candidato risolva uno dei due problemi e cinque quesiti scelti nel questionario. PROBLEMA 1 Nel primo quadrante del

Dettagli

Quaderno per il recupero del debito MATEMATICA ANNO SCOLASTICO 2016/2017 Prof.ssa Migliaccio Gabriella CLASSE III

Quaderno per il recupero del debito MATEMATICA ANNO SCOLASTICO 2016/2017 Prof.ssa Migliaccio Gabriella CLASSE III Quaderno per il recupero del debito MATEMATICA ANNO SCOLASTICO 016/017 Prof.ssa Migliaccio Gabriella CLASSE III Gli esercizi vanno svolti e consegnati, anche su un quaderno, il giorno dell esame per il

Dettagli

Studio di circuiti contenenti diodi Uso di modelli semplificati

Studio di circuiti contenenti diodi Uso di modelli semplificati STUDIO DI CIRCUITI CONTENENTI DIODI USO DI MODELLI SEMPLIFICATI 1 Primo modello 2 Secondo modello 4 Terzo modello 6 La caratteristica e la retta di carico 8 Studio di circuiti contenenti diodi Uso di modelli

Dettagli

L equazione generica della funzione costante è y=k, il grafico è una retta parallela all asse x (asse delle ascisse). retta parallela all'asse x y

L equazione generica della funzione costante è y=k, il grafico è una retta parallela all asse x (asse delle ascisse). retta parallela all'asse x y La funzione costante L equazione generica della funzione costante è =k, il grafico è una retta parallela all asse (asse delle ascisse). Esempio di esercizio, dall equazione al grafico: =- retta parallela

Dettagli

EQUAZIONE DELLA RETTA

EQUAZIONE DELLA RETTA EQUAZIONE DELLA RETTA EQUAZIONE DEGLI ASSI L equazione dell asse x è 0. L equazione dell asse y è 0. EQUAZIONE DELLE RETTE PARALLELE AGLI ASSI L equazione di una retta r parallela all asse x è cioè è uguale

Dettagli

Geometria Analitica Domande e Risposte

Geometria Analitica Domande e Risposte Geometria Analitica Domande e Risposte A. Il Piano Cartesiano. Qual è la formula della distanza tra due punti nel piano cartesiano? Per calcolare la formula della distanza tra due punti nel piano cartesiano

Dettagli

LOGARITMI ED ESPONENZIALI

LOGARITMI ED ESPONENZIALI 1 LOGARITMI ED ESPONENZIALI 1. (Da Veterinaria 2013) Riscrivendo 9 3x+2 nel formato 3 y, quale sarà il valore di y? a) 3x b) 3x + 4 c) 6x + 2 d) 6x + 4 e) 9x + 6 2. (Da Odontoiatria 2009) Qual è la soluzione

Dettagli

Se prendiamo in considerazione una sfera rotante su se stessa con velocità periferica C p

Se prendiamo in considerazione una sfera rotante su se stessa con velocità periferica C p Effetti giroscopici su una sfera rotante, teoria dell effetto Magnus, massa longitudinale e massa trasversale, Abbiamo visto che la presenza di materia può essere rilevata ( e dunque la materia esiste)

Dettagli

Fissiamo nel piano un sistema di riferimento cartesiano ortogonale O, x, y, u.

Fissiamo nel piano un sistema di riferimento cartesiano ortogonale O, x, y, u. Fissiamo nel piano un sistema di riferimento cartesiano ortogonale O, x, y, u. Definizione Una conica è il luogo dei punti, propri o impropri, reali o immaginari, che con le loro coordinate omogenee (x,

Dettagli

Svolgimento degli esercizi sulla circonferenza

Svolgimento degli esercizi sulla circonferenza Liceo Classico Galilei Pisa - Classe a A - Prof. Francesco Daddi - 1 ottobre 011 Svolgimento degli esercizi sulla circonferenza Esercizio 1. La circonferenza ha centro in C 4 ), 7, 7 ) e raggio + 7 57

Dettagli

Esercizio 5. Risoluzione

Esercizio 5. Risoluzione Esercizio 1 Un sasso viene lasciato cadere da fermo in un pozzo; il rumore dell impatto con l acqua giunge all orecchio del lanciatore dopo un intervallo di tempo t* = 10s. Sapendo che il suono si propaga

Dettagli

; r 0 2 m = l 2 (s 2 θ + c 2 θ) = l 2

; r 0 2 m = l 2 (s 2 θ + c 2 θ) = l 2 1 Calcolo del momento d inerzia Esercizio I.1 Pendolo semplice Si faccia riferimento alla Figura 1, dove è rappresentato un pendolo semplice; si utilizzeranno diversi sistemi di riferimento: il primo,

Dettagli

GeoGebra e i Robot. Donatella Merlo donatellamerlo@tiscali.it Scuola di Robotica. Ada Sargenti adasar@gmail.com La Casa degli Insegnanti - Torino

GeoGebra e i Robot. Donatella Merlo donatellamerlo@tiscali.it Scuola di Robotica. Ada Sargenti adasar@gmail.com La Casa degli Insegnanti - Torino GeoGebra e i Robot Donatella Merlo donatellamerlo@tiscali.it Scuola di Robotica Ada Sargenti adasar@gmail.com La Casa degli Insegnanti - Torino Collegare tra loro oggetti come i robot, che fanno venire

Dettagli

Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche

Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche Ø Prof. Attilio Santocchia Ø Ufficio presso il Dipartimento di Fisica (Quinto Piano) Tel. 075-585 2708 Ø E-mail: attilio.santocchia@pg.infn.it Ø Web: http://cms.pg.infn.it/santocchia/

Dettagli

Costruzioni geometriche. (Teoria pag , esercizi )

Costruzioni geometriche. (Teoria pag , esercizi ) Costruzioni geometriche. (Teoria pag. 81-96, esercizi 141-153 ) 1) Costruzione con squadra e riga. a) Rette parallele. Ricorda: due rette sono parallele quando.... oppure quando hanno la stessa. Matematicamente

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA - MORI

SCUOLA PRIMARIA - MORI REPUBBLICA ITALIANA ISTITUTO COMPRENSIVO DI MORI Via Giovanni XXIII, n. 64-38065 MORI Cod. Fisc. 94024510227 - Tel. 0464-918669 Fax 0464-911029 www.icmori.it e-mail: segr.ic.mori@scuole.provincia.tn.it

Dettagli

Terza BM Meccanica. Matematica. Docente

Terza BM Meccanica. Matematica. Docente Anno scolastico 2014/ 2015 Classe Sezione Indirizzo Materia Terza BM Meccanica Nome e cognome Rita Demartini Docente Firma Pagina 1 di 7 PERCORSO FORMATIVO E DIDATTICO Modulo n.1: Ripasso equazioni, disequazioni

Dettagli

Geometria analitica di base (seconda parte)

Geometria analitica di base (seconda parte) SAPERE Al termine di questo capitolo, avrai appreso: il concetto di luogo geometrico la definizione di funzione quadratica l interpretazione geometrica di un particolare sistema di equazioni di secondo

Dettagli