Schema di sceneggiatura
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- Niccoletta Rosi
- 6 anni fa
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1 Schema di sceneggiatura DOCENTE/I TITOLO UNITA DIDATTICA (termine generico per indicare un attività didattica omogenea e congruente, a scelta dei docenti può trattarsi di una singola unità, di più unità, di un modulo) DISCIPLINE COINVOLTE CLASSE Agosti, Cignatta, Magnaschi, Nappa, Rossetti Storie di fili e scarabocchi Gruppo dei bambini e delle bambine di 3 anni ND: riempire le caselle dove si ritiene essenziale il riferimento SEQUENZE DESCRIZIONE SINTETICA ATTIVITA DIDATTICA ATTIVITÀ DEL DOCENTE ATTIVITÀ DELLA CLASSE/DEI GRUPPI/DEI SINGOLI STUDENTI 1. Il teatro degli scarabocchi. Proponiamo un attività narrativa concepita come forma di teatro in cui i bambini sono spettatori e l insegnante attore e narratore. Per rendere completa l esperienza, anche come gioco simbolico ( immaginiamo di essere a teatro), consegniamo a ciascun bambino il proprio biglietto d ingresso. In questa esperienza Prepara materiali, strumenti inventa Presenta l attività e la ai bambini in forma di gioco simbolico. Ascoltano la spiegazione dell insegnante. Con il proprio biglietto, entrano nella zona del laboratorio pensata, in quell occasione, come area teatrale. TECNOLOGIE IMPIEGATE E FUNZIONI HARDWARE. SOFTWARE, AGGREGATORE EVENTUALI LINK UTILIZZATI (NEL CASO DI APP VA BENE ANCHE IL LINK A ITUNES) 9h2Yeqw6zcOVh3d3Y5Z2U1SWc/view?usp=sharing ASSET (FILE/MATERIALI UTILIZZATI O OTTENUTI) NOME DEL FILE, FORMATO
2 gli scarabocchi diventano personaggi di un avventura. Setting: laboratorio di pittura. Alla parete è appeso un colorato. Materiali e strumenti: pittura bianca, arancione e pennelli sottili e spessi. 2. Narrazione in forma di rappresentazione teatrale. Immaginiamo che due scarabocchi materici decidano di compiere un viaggio sul foglio, trasformandosi in colore. Il primo, di colore blu e dal tratto di un certo spessore, percorre una strada, sale una scala, discende, fa una capriola In Un insegnante crea e racconta la trama tracciando i segni con il pennello. Un altra illumina la traccia con la pila. Altre documentano l attività. Seduti di fronte al assistono allo spettacolo con interesse e partecipazione.
3 questo viaggio si incontra con il secondo, bianco e sottile. Teatro in un gioco di luce e buio. Per creare un atmosfera suggestiva avvalendoci degli alfabeti del linguaggio teatrale e cinematografico, oscuriamo la stanza e illuminiamo, con la pila, solo lo schermo in cui prende forma la 3. Rilettura e reinterpretazione dell opera pittorica e teatrale da parte dei bambini. Invita i bambini che si rendono disponibili a rileggere la Leggendo i segni tracciati alcuni bambini raccontano la storia originale ; altri la rivisitano con la propria immaginazione. Il resto del
4 4. Il Filo della storia: lettura e visione del libro Filo di Fabio de Poli e Andrea Rauch ( vincitori del premio Andersen). Il testo narra, attraverso immagini stilizzate, la storia di una serie di fili di vari colori e delle loro trasformazioni per diventare fiori, montagne, corone, fili di fumo che escono dalla teiera 5. Attività di storytelling: un filo attorcigliato parte per un viaggio. Lettura interattiva del libro. L insegnante facilita il gioco di interpretazione delle immagini. Prepara il setting: un bianco appeso alla parete e colori tempera. L insegnante invita a i bambini a raccontare la storia di tre fili che partono gruppo osserva e ascolta. Lettura d immagine: i bambini ascoltano la lettura, osservano con attenzione le immagini, le interpretano. Ideazione di una semplice trama: i bambini inventano la storia collettivamente. Immaginano e raccontano, con la mediazione dell insegnante, le avventure dei tre fili, mentre assistono alla
5 6. per un viaggio al mare o in montagna. Facilita l ideazione di storie: aiuta i bambini a creare una semplice trama basata sul percorso avventuroso compiuto dal filo; modula lo scambio di idee e proposte. scrittura in diretta della storia, tracciata dall insegnante sullo schermo ( bianco) con il pennello. Alla fine dell attività, la rappresentazione pittorica viene riletta dai bambini, insieme alle insegnanti per sequenze si intendono le fasi dell attività didattica. Se ci sono fasi preparatorie prima del lavoro in classe, includerle. il numero di 9 è indicativo descrivere operativamente che cosa si fa nella sequenza. Si ricorda che non è necessario che ogni singola sequenza sia tecnologica o digitale, ma che se si vuole utilizzare come materiale dialoghi, quaderni, appunti, letture, formule, descrivere che cosa fa (organizza gruppi, lezione trasmissiva, lezione dialogata, ecc.) Naturalmente può essere una sequenza in cui agisce solo lui o insieme agli studenti (in tal caso si riempie anche quella a lato destro) descrivere che cosa fanno (rispondono oralmente, vanno alla LIM, fanno esercizi interattivi, da soli o a schermo, compiti a casa, ricerca on line, costruiscono presentazioni, ecc.) Naturalmente può essere una sequenza in cui agisce solo loro o insieme al docente (in tal caso si riempie anche quella a lato sinistro) per aggregatore si intende lo strumento con cui si è deciso di mettere insieme tutti i file digitali dell unità didattica: software LIM, foglio di disegno digitale, pagina di un sito, ecc. descrivere anche le funzioni utilizzate, come nel caso della LIM scrivere il titolo del link ed il link vero e proprio; nel caso di link alle pagine interne di un sito si raccomanda di riportare NON il link alla home, ma quello alla pagina specifica! qui vanno solo elencati i file utilizzati o ottenuti nel corso della sequenza. Vanno elencati sinteticamente con 1) nome del file (uguale a quello del file che viene allegato) 2) formato (.zip,.doc,.xls,.wav,.flv, ecc.) Conservate i file per eventuali altre integrazioni a questa scheda.
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