Linguaggio dei bilanci

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Linguaggio dei bilanci"

Transcript

1 Prof. Andrea Beretta Zanoni Linguaggio dei bilanci Cap. 1 Le due colonne della strategia in impresa: l assetto competitivo e il progetto strategico. Verona, A.A

2 Strategia: origine ed evoluzione 1. Il termine strategia ha origini militari: ag (spingere) ster (moltitudini) 2. Negli anni 60 negli Stati Uniti si comincia a ragionare in modo articolato intorno al governo strategico dell impresa , A.D. Chandler, Strategy and structure , K. Andrews, Business Policy: text and cases; , I. Ansoff, Corporate strategy. 2

3 Strategia: origine ed evoluzione 1962, A.D. Chandler: la strategia consiste nella scelta di un determinato sentiero di crescita e di sviluppo, che è conseguente alla dinamica ambientale e che si sostanzia: nella determinazione delle finalità e degli obiettivi di lungo periodo; nella scelta allocativa delle risorse; nell adozione di azioni idonee al conseguimento degli obiettivi. 3

4 Strategia: origine ed evoluzione 1965, K. Andrews: la strategia è il processo decisionale con cui nella gestione dell impresa si cerca la consonanza con l ambiente di riferimento (con ciò che sta fuori all impresa): a livello complessivo (in quali business l impresa intende operare e che tipo di impresa intende essere); a livello di singole aree competitive (posizionamento dell impresa nei sistemi competitivi); a livello funzionale (strategie di produzione, di marketing, finanziarie, ecc.). 4

5 Strategia: origine ed evoluzione 1965, I. Ansoff: la strategia riguarda il rapporto tra impresa e ambiente, distinguendosi da fasi interne della gestione (di tipo amministrativo e operativo). In particolare, Ansoff focalizza il governo strategico sulla scelta del mix ottimale di combinazioni prodotto / mercato. MISSIONE NUOVO TRADIZIONALE SVILUPPO DEL PRODOTTO PENETRAZIONE DIVERSIFICAZIONE SVILUPPO DELMERCATO TRADIZIONALE NUOVO PRODOTTO 5

6 Definizione La strategia consiste nella scelta di un comportamento volto alla definizione e al conseguimento di obiettivi che devono essere realizzati in un contesto competitivo. Interazione tra soggetti nella quale: c è una limitazione delle risorse impiegabili; la probabilità di realizzazione degli obiettivi di ciascuno è ridotta a causa della presenza e delle azioni degli altri. La strategia identifica, innanzitutto,una componente specifica dell attività direzionale. La strategia in impresa è un modello comportamentale scelto per definire e conseguire gli obiettivi competitivi dell impresa nel tempo. Gli obiettivi competitivi sono quegli obiettivi che dovrebbero consentire all impresa di realizzare le proprie finalità nelle condizioni di competitività in cui opera. 6

7 Definizione Alcune caratteristiche delle decisioni strategiche vengono assunte sono le seguenti. e del contesto in cui La strategia in impresa assume la forma di un progetto, o un piano, e cioè un insieme di decisioni e di azioni programmate nel futuro. I progetti strategici condizionano, o dovrebbero condizionare, lo svolgimento di tutte le attività aziendali. Il fabbisogno strategico di un impresa non è costante e immutabile, ma cambia in relazione all intensità competitiva a cui l impresa è sottoposta. Al crescere del fabbisogno strategico dovrebbero rafforzarsi le capacità strategiche da intendersi come competenze specifiche volte all elaborazione e alla realizzazione del progetto strategico. 7

8 Come si elabora una strategia? Strategie tipo ossia modelli comportamentali standard coerenti rispetto a determinate dinamiche ambientali (Kay 1993): 1 fase: valutazione dell ambiente in cui l impresa opera, al fine di decifrare i segnali che possono indicare le possibili evoluzioni del contesto competitivo e le conseguenze che esse hanno sull impresa. 2 fase: formulazione della strategia individuando dei modelli comportamentali tipo. 3 fase: implementazione della strategia. 8

9 Come si elabora una strategia? Esempio: gli archetipi strategici di Miles e Snow (1978) Difensori: imprese che operano in spazi competitivi maturi e tendono, soprattutto attraverso l efficienza produttiva, a difendere la propria quota di mercato. Cercatori: imprese alla ricerca di nuove opportunità, attraverso lo sviluppo di prodotti e servizi e attraverso buone capacità di marketing. Analizzatori: imprese che da un lato investono per rafforzare la propria posizione competitiva, attraverso la differenziazione dell offerta e dall altra affrontano nuovi investimenti, con una forte propensione a minimizzare i rischi. Reattori: imprese che reagiscono ai fenomeni ponendosi in una posizione di continuo inseguimento nei confronti degli eventi. 9

10 Come si elabora una strategia? Esempio: la matrice BCG!"#$ STAR QUESTION MARK TASSO DI CRESCITA DEL MERCATO (%)* ALTO BASSO Redditività del business: elevata Flussi di Cassa: neutro o leggermente negativo Investimenti necessari: elevati Strategia: mantenere/aumentare CASH COW Redditività del business: elevata Flussi di Cassa: estremamente positivi Investimenti necessari: ridotti Strategia: mantenere Redditività del business: nessuna o negativa Flussi di Cassa: negativo / positivo* Investimenti necessari: molto elevati / disinvestimento Strategia: analizzare il business e determinare se l attività può evolversi in star o se degenererà in dog. * DOG Redditività del business: bassa o negativa Flussi di Cassa: positivi Investimenti necessari: disinvestimento Strategia: mietere / liquidare ALTA BASSA QUOTA DI MERCATO RELATIVA** 10

11 Come si elabora una strategia? Esempio: la matrice BCG alternativa BCG ALTERNATIVA DIMENSIONI DEL VANTAGGIO COMPETITIVO PICCOLI GRANDE MODALITA DI CONCORRENZA (opportunità di differenziazione) MOLTI POCHI BUSINESS FRAMMENTATI BUSINESS BLOCCATI BUSINESS DI SPECIALIZZAZIONE BUSINESS DI VOLUME 11

12 Come si elabora una strategia? Esempio: la matrice McKinsey!"#$%&'()# GRADO DI ATTRATTIVITA DEL SETTORE ELEVATO MEDIO BASSO POSIZIONE COMPETITIVA DEL BUSINESS ELEVATO MEDIO BASSO Investimento e crescita (ricerca del predominio, massimizzazione degli investimenti) Crescita selettiva (valutazione delle potenzialità di leadership attraverso la segmentazione, individuazione delle carenze, aumento dei punti di forza) Selettività (specializzazione, ricerca di nicchie, eventuali acquisizioni) Crescita selettiva (individuazione dei segmenti in espansione, investimenti ingenti, mantenimento della posizione altrove) Selettività (individuazione dei segmenti in espansione, specializzazione, investimenti selettivi) Mietitura / Abbandono (Specializzazione, ricerca di nicchie, eventuale uscita) Selettività (mantenimento della posizione complessiva, ricerca di flussi di cassa, investimenti a livello di mantenimento) Mietitura / Abbandono (Eliminazione di alcune linee, riduzione al minimo degli investimenti, posizionamento volto al disinvestimento) Mietitura / Abbandono (massimizzare i flussi di cassa, minimizzando o evitando nuovi investimenti) 12

13 Come si elabora una strategia? Esempio: la matrice A.D. Little CICLO DI VITA DEL SETTORE EMRBIONALE CRESCITA MATURITA DECLINO DOMINANTE Mantenere la posizione. Chi è fuori tenta di entrare. Mantenere la posizione. Mantenere la quota di mercato. Mantenere la posizione. Crescere con il settore. Mantenere la posizione. POSIZIONE COMPETITIVA FORTE FAVOREVOLE DIFENDIBILE Tentativi di migliorare la posizione. Chi è fuori tenta di entrare. Entrata selettiva. Tentativo di migliorare la posizione in modo selettivo. Tentare di mantenere la posizione in modo selettivo. Tentativi di migliorare la posizione. Tentativo di entrata. Tentativo di migliorare la posizione. Tentativo di entrata selettivo. Trovare una nicchia e difenderla. Mantenere la posizione. Crescere con il settore. Atteggiamento di vigilanza o mantenimento. Trovare una nicchia e tentare di difenderla. Trovare una nicchia e limitarsi ad essa oppure ritirarsi gradualmente. Mantenere la posizione oppure mietere. Mietere oppure ritirarsi gradualmente. Ritirarsi gradualmente oppure abbandonare. DEBOLE Ripresa o uscita. Inversione di tendenza o abbandono. Inversione di tendenza o ritiro graduale. Abbandonare. INSOSTENIBILE Molte opzioni strategiche Sviluppo selettivo mietere o liquidare 13

14 Come si elabora una strategia? Esempio: la matrice Marakon Ritorno sul capitale proprio ROE Business redditizio (ROE>Ke) Costo del capitale proprio per il business ke Business non redditizio (ROE<ke) + spread + cassa - quota di mercato - spread + cassa - quota di mercato + spread + cassa + quota di mercato + spread - cassa + quota di mercato - spread + cassa + quota di mercato Neutrali dal punto di vista della cassa - spread - cassa + quota di mercato utilizzatori di cassa generatori di cassa - spread - cassa - quota di mercato Business con perdita di quota di mercato (g<g) Business con acquisizione di quota di mercato (g>g) Crescita del mercato G 14

15 Come si elabora una strategia? Esempio: la matrice di Hofer e Schendel FASI DI EVOLUZIONE DEL MERCATO SVILUPPO O ELIMINAZIO NE CRESCITA MATURITA!"#$%&%"'()*+(',)-!)&%$#,'() #$%.#!',) /$(0!''() #("#%"'$,1!("%)!"2%$.!( "%))-!) &,$#!,) 3!*+!-, 1!("%) DECLINO FORTE MEDIA DEBOLE ELIMINAZIONE POSIZIONE COMPETITIVA 15

16 L assetto competitivo e il progetto strategico In ogni istante della sua esistenza l impresa si trova in un certo stato competitivo, ha cioè una determinata postura e identità strategica, anche a prescindere dalla consapevolezza della direzione aziendale. Tale stato, o profilo, è l assetto competitivo al tempo t0. L elemento dell assetto competitivo possono essere raggruppati in tre grandi categorie: 1. le risorse; 2. le scelte; 3. i risultati. 16

17 RISORSE Stock risorse Competenze strategiche Capacità RISULTATI COMPETITIVI SCELTE COMPETITIVE Posizionamento competitivo rilevante Natura degli spazi competitivi Fattori critici e fattori di forza e debolezza Processi Portafoglio Tecnologico Posiziona mento 17

18 L assetto competitivo e il progetto strategico Nelle risorse è possibile distinguere tra: 1. lo stock di risorse a disposizione dell impresa; 2. le capacità con cui l impresa impiega le risorse; 3. le competenze strategiche che emergono dall incontro tra risorse e capacità. 18

19 L assetto competitivo e il progetto strategico Tra le scelte è possibile distinguere tre scelte fondamentali relative: 1. al portafoglio tecnologico-produttivo dell impresa; 2. ai posizionamenti competitivi; 3. alla configurazione competitiva dei processi aziendali. 19

20 L assetto competitivo e il progetto strategico Per quanti riguarda i risultati, l assetto competitivo si compone: 1. degli spazi competitivi in cui l impresa opera; 2. dei fattori critici di successo in ogni spazio competitivo; 3. della posizione competitiva risultante. 20

21 L assetto competitivo nell istante t0 COMPETENZE RISORSE STOCK RISORSE CAPACITA POSIZIONAMENTI NATURA SPAZIO COMPETITIVO SCELTE RISULTATI PORTAFOGLIO TECNOLOGICO CONFIGURAZIONI COMPETITIVE PROCESSI FATTORI CRITICI FORZA/DEBOLEZZA POSIZIONE COMPETITIVA RISULTANTE 21

22 L assetto competitivo e il progetto strategico Governare strategicamente un impresa significa manovrare il cambiamento del suo assetto competitivo nel tempo, guidandolo verso una configurazione desiderata. Il progetto strategico è lo strumento operativo utilizzato per manipolare, per plasmare nel tempo l assetto competitivo. 22

23 Il progetto strategico OBIETTIVI COMPETITIVI SCELTE STRATEGICHE PIANO DELLE AZIONI IMPLICAZIONI ECONOMICO-FINANZIARIE 23

24 Il progetto strategico SCELTE RELATIVE AGLI IMPATTI ECONOMICO, FINANZIARI E PATRIMONIALI SCELTE RELATIVE AI POSIZIONAMENTI COMPETITIVI STANTE L ATTUALE O IL FUTURO PATRIMONIO TECNOLOGICO SCELTE RELATIVE ALL EVENTUALE SVILUPPO/MODIFICA DELL ATTUALE PATRIMONIO TECNOLOGICO SCELTE RELATIVE ALLE AZIONI PROGRAMMATE SCELTE RELATIVE AGLI OBIETTIVI COMPETITIVI SCELTE RELATIVE ALLA CONFIGURAZIONE DELLE RISORSE, CAPACITA, COMPETENZE SCELTE RELATIVE ALLA CONFIGURAZIONE COMPETITIVA DEI PROCESSI 24

25 Il progetto strategico Tre fasi dell elaborazione del progetto strategico: 1. analisi di primo livello: visione competitiva embrionale coerenza dell attuale assetto competitivo scenari globali scenari di settore 2. analisi di secondo livello: posizionamenti competitivi obiettivi competitivi configurazione competitiva dei processi e delle risorse, capacità, competenze 3. analisi di terzo livello: definizione delle informazioni programmate valutazione degli impatti economico-finanziari realizzazione del piano industriale 25

26 L analisi strategica Ciascuna scelta del progetto strategico richiede un percorso analitico. In linea di massima questa attività segue lo schema seguente. 1. Definizione dell oggetto dell analisi Individuazione delle domande a cui si vuole rispondere attraverso l analisi. Analisi esterna, attraverso la raccolta e l elaborazione di informazioni sul contesto ambientale. Analisi interna, attraverso la raccolta e l elaborazione di informazioni sul contesto organizzativo. Definizione di ipotesi significative per la comprensione dell oggetto analitico e della sua evoluzione. Conclusioni, esprimibili in vario modo e in particolare attraverso raccomandazioni, rappresentazione di opportunità e minacce, determinazione di scenari alternativi. 26

27 Gli strumenti di analisi strategica Strumenti qualitativi: diagrammi di flusso; rappresentazione e descrizione di due o più variabili; rappresentazione in matrici bidimensionali e/o multidimensionali dell interazione esistente fra due o più variabili; ecc. Strumenti quantitativi: grandezze di sintesi (indici, medie, ecc.); strumenti volti all analisi della variabilità dei fenomeni (scarto quadratico medio, varianza, ecc.); strumenti basati sull analisi delle relazioni esistenti fra due o più variabili (correlazione, regressione, ecc.); ecc. 27

28 L assetto competitivo e il progetto strategico Come si progetta e si realizza una strategia? Si analizza l assetto competitivo attuale e prospettico dell impresa. Si decide come modificare nel tempo l assetto competitivo attraverso un progetto strategico (e lo si fa utilizzando gli adeguati strumenti di analisi). Si formalizza il progetto in un Piano Industriale, da utilizzare internamente ed esternamente. Si controlla se le cose vanno secondo il progetto e si integra/ modifica il progetto (rolling). 28

Matrice «Crescita - Quota di mercato» 17/12/2013

Matrice «Crescita - Quota di mercato» 17/12/2013 Matrice «Crescita - Quota di mercato» 17/12/2013 Obiettivi dell esercitazione: 1. Introduzione teorica e applicazione pratica dello strumento; 2. Calcolo di criteri su quali si basa la matrice; 3. Interpretazione

Dettagli

La Gestione delle Imprese diversificate. Economia e Gestione delle Imprese - 2010

La Gestione delle Imprese diversificate. Economia e Gestione delle Imprese - 2010 La Gestione delle Imprese diversificate Economia e Gestione delle Imprese - 2010 1 2 Nuovi prodotti per nuovi mercati 3 La strategia corporate di un impresa multibusiness consiste nel cercare il mix ottimale

Dettagli

LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA

LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA CAPITOLO QUINTO Grant R. L analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, Bologna, 1999 1 DAL SETTORE ALL IMPRESA Fino agli anni Novanta:

Dettagli

Information summary: Le Ricerche di Mercato

Information summary: Le Ricerche di Mercato Information summary: Le Ricerche di Mercato - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi

Dettagli

IL CRITERIO DEL MERCATO OBIETTIVO Presuppone lo sviluppo di 3 fasi principali

IL CRITERIO DEL MERCATO OBIETTIVO Presuppone lo sviluppo di 3 fasi principali IL CRITERIO DEL MERCATO OBIETTIVO Presuppone lo sviluppo di 3 fasi principali 1. Identificazione delle basi e segmentazione del mercato 2. Definizione dei profili dei segmenti SEGMENTAZIONE DEL MERCATO

Dettagli

Università di Udine. Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Gestionale e Meccanica GUIDA STRATEGICA

Università di Udine. Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Gestionale e Meccanica GUIDA STRATEGICA Università di Udine Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Gestionale e Meccanica GUIDA STRATEGICA Scenario ELETTRODOMESTICI 2 SCENARIO = un set di parametri in grado di particolarizzare il modello allo

Dettagli

IL METODO DEL MARKETING La ricerca Gli obiettivi La strategia La verifica Prof. Ilaria Di Pietro 2

IL METODO DEL MARKETING La ricerca Gli obiettivi La strategia La verifica Prof. Ilaria Di Pietro 2 Università degli studi di Teramo A.A. 2015/2016 Prof. Ilaria Di Pietro 1 IL METODO DEL MARKETING La ricerca Gli obiettivi La strategia La verifica Prof. Ilaria Di Pietro 2 LA RICERCA Kotler definisce l

Dettagli

LA STRATEGIA. MARKETING EDITORIALE Valentina Cecconi

LA STRATEGIA. MARKETING EDITORIALE Valentina Cecconi LA STRATEGIA IL PROCESSO DI MARKETING MANAGEMENT FASE OPERATIVA FASE STRATEGICA LA STRATEGIA FASE ANALITICA I LIVELLI DI STRATEGIA FUNZIONE EDITORIALE FUNZIONE MARKETING FUNZIONE FINANZA FUNZIONE PRODUZIONE

Dettagli

La missione. Definizione di Strategic Business Unit

La missione. Definizione di Strategic Business Unit La missione Definizione di Strategic Business Unit Una SBU è un unità operativa o centro di pianificazione che raggruppa una serie ben precisa di prodotti e servizi venduti a un gruppo uniforme di clienti

Dettagli

Marketing delle imprese turistiche Lezione 1 prof. Simoni michele.simoni@uniparthenope.it Ricevimento: venerdì ore 12:00 via Acton

Marketing delle imprese turistiche Lezione 1 prof. Simoni michele.simoni@uniparthenope.it Ricevimento: venerdì ore 12:00 via Acton Marketing delle imprese turistiche Lezione 1 prof. Simoni michele.simoni@uniparthenope.it Ricevimento: venerdì ore 12:00 via Acton Articolazione del corso Inquadramento concettuale del marketing turistico

Dettagli

La Competitive Intelligence

La Competitive Intelligence La Alessandro De Nisco Università del Sannio Corso Strategico OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE APPROFONDIRE IL CONCETTO E GLI OBIETTIVI DELLA COMPETITIVE INTELLIGENCE (C.I.) ANALIZZARE LA SEQUENZA

Dettagli

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Primi Orientamenti Comitato permanente di promozione del turismo in Italia Riunione del 13 gennaio 2016, Roma Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo

Dettagli

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Struttura della lezione - l organizzazione: una definizione -il processo di organizzazione: specializzazione e coordinamento

Dettagli

Oggetto: gestione razionale del fattore capitale

Oggetto: gestione razionale del fattore capitale FUNZIONE FINANZIARIA Oggetto: gestione razionale del fattore capitale TEORIA DELLA FINANZA: Modelli di comportamento volti a razionalizzare le decisioni gestionali QUALI SONO I VALORI IN GIOCO? La solidita

Dettagli

PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E

PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA 2007-2013 - ASSE E Progetto Performance PA Ambito B - Linea 2 Modelli e strumenti per il miglioramento dei processi di gestione del personale Seminario Il sistema di

Dettagli

BANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO

BANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO BANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO MODELLO DI BUSINESS PLAN 1 Analisi tecnica del Prodotto/Servizio e Identificazione

Dettagli

I PROCESSI FINANZIARI DELLE IMPRESE. Alessandro Russo Università degli studi di Catania - Corso di Economia e Gestione delle Imprese 17 dicembre 2013

I PROCESSI FINANZIARI DELLE IMPRESE. Alessandro Russo Università degli studi di Catania - Corso di Economia e Gestione delle Imprese 17 dicembre 2013 I PROCESSI FINANZIARI DELLE IMPRESE Alessandro Russo Università degli studi di Catania - Corso di Economia e Gestione delle Imprese 17 dicembre 2013 La valutazione del fabbisogno finanziario attiene alla

Dettagli

Corso di Marketing DIPARTIMENTO SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E COGNITIVE. Gaetano Torrisi SIENA a.a 2014-2015

Corso di Marketing DIPARTIMENTO SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E COGNITIVE. Gaetano Torrisi SIENA a.a 2014-2015 Corso di Marketing DIPARTIMENTO SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E COGNITIVE Gaetano Torrisi SIENA a.a 2014-2015 Lezione 11 Il processo di marketing management IL PROCESSO DI MARKETING MANAGEMENT PIANI DI MARKETING

Dettagli

Il concetto di crisi e le direzioni di risanamento Prof. Alberto Quagli

Il concetto di crisi e le direzioni di risanamento Prof. Alberto Quagli Il concetto di crisi e le direzioni di risanamento Prof. Alberto Quagli quaglia@economia.unige.it 1 Agenda Il concetto di crisi e la rilevanza della diagnosi Tipi di crisi e dati di bilancio Direzioni

Dettagli

Insegnamento di Economia Aziendale e Ragioneria Generale. La pianificazione strategica. Corso di EARG Prof. Marco Papa

Insegnamento di Economia Aziendale e Ragioneria Generale. La pianificazione strategica. Corso di EARG Prof. Marco Papa Insegnamento di Economia Aziendale e Ragioneria Generale La pianificazione strategica 1 Agenda L analisi dell impresa per funzioni e processi La pianificazione strategica Le strategie aziendali 2 L analisi

Dettagli

Le imprese nei mercati concorrenziali

Le imprese nei mercati concorrenziali Le imprese nei mercati concorrenziali Le decisioni di prezzo e di produzione delle imprese sono influenzate dalla forma di mercato. Un caso estremo di mercato è quello della concorrenza perfetta. Tre condizioni:

Dettagli

Parte Prima La gestione strategica

Parte Prima La gestione strategica Introduzione pag. XI Parte Prima La gestione strategica 1 Il concetto di strategia e il processo di gestione strategica Il caso: Nokia way Atto secondo. «No magic bullet» Il caso: Microsoft-Nokia: distruzione

Dettagli

Webinar. Una ipotesi di Piano di sviluppo culturale: la segmentazione della domanda dei visitatori

Webinar. Una ipotesi di Piano di sviluppo culturale: la segmentazione della domanda dei visitatori PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA 2007-2013 ASSE E - PIANO FORMEZ 2013 Progetto pilota Revisione dei processi e riorganizzazione di una struttura territoriale del ministero dei beni e delle attività culturali

Dettagli

ALLEGATOB alla Dgr n. 827 del 31 maggio 2016 pag. 1/5

ALLEGATOB alla Dgr n. 827 del 31 maggio 2016 pag. 1/5 giunta regionale 10^ legislatura ALLEGATOB alla Dgr n. 827 del 31 maggio 2016 pag. 1/5 POR, parte FESR, 2014-2020 ASSE 1 RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE OBIETTIVO SPECIFICO AUMENTO DELL INCIDENZA

Dettagli

XI Introduzione XIX Curatori e autori

XI Introduzione XIX Curatori e autori Indice XI Introduzione XIX Curatori e autori 1 Capitolo primo Capacità, Processi e Competitività di Rosario Faraci, Daniela Baglieri e Giovanni Battista Dagnino 2 1.1 Il management in tempo di crisi 4

Dettagli

ANALISI E GESTIONE DEI COSTI

ANALISI E GESTIONE DEI COSTI ANALISI E GESTIONE DEI COSTI Dott.ssa Francesca Mandanici IL REPORTING: L analisi degli scostamenti 17-20 DICEMBRE 2010 Gli scopi conoscitivi dell analisi degli scostamenti SCOPI TRADIZIONALI SCOPI EMERGENTI

Dettagli

Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti

Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Facoltà di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Modulo 5 Due approfondimenti: Vernon e la dinamica del commercio; Porter e il vantaggio competitivo

Dettagli

Facoltà di Ingegneria. prof. Sergio Mascheretti

Facoltà di Ingegneria. prof. Sergio Mascheretti UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Sistemi i di controllo di gestione prof. Sergio Mascheretti STRATEGIA E SCG-L02 Pagina 0 di 15 A) OBIETTIVI DELLA LEZIONE B) BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO C) KEY WORDS Pagina

Dettagli

EVOLUZIONE DEIMODELLIDI BUSINESS NELLA STORIA

EVOLUZIONE DEIMODELLIDI BUSINESS NELLA STORIA Cap.17 EVOLUZIONE DEIMODELLIDI BUSINESS NELLA STORIA Con un Applicazione al Contesto Italiano Beltrami Silvia Bertacchi Laura Pasini Davide Pedercini Francesca Petteni Andrea Mario AGENDA Modello di Chandler

Dettagli

INCONTRO CON OO.SS. 17 NOVEMBRE 2005 PIANO INDUSTRIALE DCRUO Relazioni Industriali

INCONTRO CON OO.SS. 17 NOVEMBRE 2005 PIANO INDUSTRIALE DCRUO Relazioni Industriali INCONTRO CON OO.SS. 17 NOVEMBRE 2005 PIANO INDUSTRIALE 2006-2008 1 INCONTRO OO.SS. 17 NOVEMBRE 2005 L incontro ha la finalità di: 1. Analizzare i principali contenuti del piano di riorganizzazione e sviluppo

Dettagli

LA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA

LA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA LA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA Contesto della politica Dati internazionali mostrano che le

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI AVIO TERZO BIENNIO-CLASSE QUINTA PRIMARIA DISCIPLINA:GEOGRAFIA. Anno scolastico 2013/2014 INSEGNANTE:FEDERICA REDOLFI

ISTITUTO COMPRENSIVO DI AVIO TERZO BIENNIO-CLASSE QUINTA PRIMARIA DISCIPLINA:GEOGRAFIA. Anno scolastico 2013/2014 INSEGNANTE:FEDERICA REDOLFI ISTITUTO COMPRENSIVO DI AVIO TERZO BIENNIO-CLASSE QUINTA PRIMARIA DISCIPLINA:GEOGRAFIA Anno scolastico 2013/2014 INSEGNANTE:FEDERICA REDOLFI GEOGRAFIA Competenza 1 al termine del 3 biennio (classe quinta

Dettagli

CREARE UN IMPRESA DI SUCCESSO SI PUO FARE!

CREARE UN IMPRESA DI SUCCESSO SI PUO FARE! CREARE UN IMPRESA DI SUCCESSO SI PUO FARE! METTERSI IN PROPRIO Una opportunità. PRIMA DI PARTIRE MOTIVAZIONE ENTUSIASMO COMPETENZE (tecniche, gestionali, commerciali) ATTITUDINE AL CAMBIAMENTO E AL RISCHIO

Dettagli

INDICE GENERALE. Prefazione... Pag. VII Indice generale...» XIII Indice delle tabelle...» XXI Indice delle figure...» XXIII

INDICE GENERALE. Prefazione... Pag. VII Indice generale...» XIII Indice delle tabelle...» XXI Indice delle figure...» XXIII INDICE GENERALE Prefazione.... Pag. VII Indice generale....» XIII Indice delle tabelle...» XXI Indice delle figure...» XXIII PARTE PRIMA ELEMENTI DI ECONOMIA DELL IMPRESA Capitolo Primo L IMPRESA E IL

Dettagli

I PROCESSI FINANZIARI DELLE IMPRESE. Alessandro Russo Università degli studi di Catania - Corso di Economia e Gestione delle Imprese 16 dicembre 2013

I PROCESSI FINANZIARI DELLE IMPRESE. Alessandro Russo Università degli studi di Catania - Corso di Economia e Gestione delle Imprese 16 dicembre 2013 I PROCESSI FINANZIARI DELLE IMPRESE Alessandro Russo Università degli studi di Catania - Corso di Economia e Gestione delle Imprese 16 dicembre 2013 Posti dinanzi a obiettivi sempre più impegnativi e decisivi

Dettagli

COMUNICAZIONE D IMPRESA

COMUNICAZIONE D IMPRESA COMUNICAZIONE D IMPRESA Marketing 3ae strategia Definizione di Marketing Leve del marketing strategico Il marketing MIX Sviluppo della definizione di marketing Definizione di strategia Momenti del pensiero

Dettagli

GESTIONE D'IMPRESA. - ETASLIBRI

GESTIONE D'IMPRESA. - ETASLIBRI GESTIONE D'IMPRESA. -.. ETASLIBRI Istituto Universitario Architettura Venezia EI 267 Servizio Bibliografico Audiovisivo e di oacumenlazione , "'' Enrico Colla La grande distribuzione in Europa Evoluzione

Dettagli

Interrogativi: Allargare il proprio raggio d azione (nuovi business), ridurlo, o mantenerlo? Concentrare l attività nei settori in cui si è già

Interrogativi: Allargare il proprio raggio d azione (nuovi business), ridurlo, o mantenerlo? Concentrare l attività nei settori in cui si è già Significato di strategia corporate: Anni Sessanta tutte le decisioni aziendali con contenuto strategico Anni Ottanta Distinzione tra strategia corporate e strategia competitiva Single-business strategia

Dettagli

COME REALIZZARE UN MARKETING PLAN 2

COME REALIZZARE UN MARKETING PLAN 2 Università degli studi di Teramo A.A. 2015/2016 1 COME REALIZZARE UN MARKETING PLAN 2 DEFINIZIONE DI MARKETING PLAN Il marketing plan è il documento con il quale si espongono gli obiettivi e le strategie

Dettagli

DESCRIZIONE SINTETICA

DESCRIZIONE SINTETICA TECNICO DEL MARKETING TURISTICO DESCRIZIONE SINTETICA Il Tecnico del marketing turistico è in grado di analizzare il mercato turistico, progettare un servizio sulla base della valutazione della domanda

Dettagli

miglioramento energetico della struttura edilizia e degli impianti elettrici e termici

miglioramento energetico della struttura edilizia e degli impianti elettrici e termici L energy manager Nella Legge 10/91, art. 19 e nella circolare n.219/f del MICA del 2/3/92 si identifica la figura del Responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia o Energy Manager E

Dettagli

CURRICOLO DI GEOGRAFIA. INDICATORI OBIETTIVI di APPRENDIMENTO STANDARD PER LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DELL ALUNNO

CURRICOLO DI GEOGRAFIA. INDICATORI OBIETTIVI di APPRENDIMENTO STANDARD PER LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DELL ALUNNO CURRICOLO DI GEOGRAFIA SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA Riconoscere ed indicare la posizione di oggetti nello spazio vissuto rispetto ai punti di riferimento. Utilizzare correttamente gli organizzatori spaziali.

Dettagli

L PORTAFOGLIO CLIENTI AREA DI SPECIALIZZAZIONE TECNICO DEL COMMERCIO ESTERO

L PORTAFOGLIO CLIENTI AREA DI SPECIALIZZAZIONE TECNICO DEL COMMERCIO ESTERO L PORTAFOGLIO CLIENTI AREA DI SPECIALIZZAZIONE TECNICO DEL COMMERCIO ESTERO Greta Schiavon Classe 5 C^ TGA Anno 2008/2009 CUSTOMER SATISFACTION SODDISFAZIONE : valutazione che fanno i clienti di un prodotto,

Dettagli

Corso di Marketing Lezione 3 L analisi del macroambiente Prof. Elena Cedrola

Corso di Marketing Lezione 3 L analisi del macroambiente Prof. Elena Cedrola Corso di Marketing Lezione 3 L analisi del macroambiente Prof. Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it www.economiamc.org/cedrola 1 L AMBIENTE DI MARKETING L ambiente di marketing di un impresa è formato

Dettagli

ANALISI E GESTIONE DEI COSTI

ANALISI E GESTIONE DEI COSTI ANALISI E GESTIONE DEI COSTI Dott.ssa Francesca Mandanici Le valutazioni di convenienza economica di breve periodo: l'analisi differenziale 18 NOVEMBRE 2010 Le applicazioni dell analisi della variabilità

Dettagli

Pianificazione e marketing

Pianificazione e marketing Pianificazione e marketing Prof. Amedeo Maizza Ordinario di Economia e gestione delle imprese Il processo di pianificazione nelle imprese La pianificazione aziendale è un processo sistematico di formulazione

Dettagli

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE IL REDDITO E IL CAPITALE DI IMPRESA 1 IL DIVENIRE ECONOMICO DI IMPRESA CAPITALE t (QUANTITA - FONDO) CAPITALE t+1 (QUANTITA - FONDO) REDDITO (QUANTITA -FLUSSO) 2 Pag.

Dettagli

Analisi Fondamentale Prysmian

Analisi Fondamentale Prysmian Analisi Fondamentale Prysmian Dati Societari Azioni in circolazione: 216,721 mln. Pagella Redditività : Solidità : Capitalizzazione: 4.267,24 mln. EURO Crescita : Rischio : Rating : HOLD Profilo Societario

Dettagli

Indice. 2 La struttura finanziaria dell economia 15. xiii. Presentazione

Indice. 2 La struttura finanziaria dell economia 15. xiii. Presentazione Indice Presentazione xiii 1 Le funzioni del sistema finanziario 1 1.1 Che cos è il sistema finanziario 2 1.2 La natura e le caratteristiche degli strumenti finanziari 2 1.3 Quali funzioni svolge il sistema

Dettagli

Programmazione Fondi Strutturali Europei 2007/2013 LE VALUTAZIONI DEI PROGRAMMI OPERATIVI PER L ISTRUZIONE 2007/2013

Programmazione Fondi Strutturali Europei 2007/2013 LE VALUTAZIONI DEI PROGRAMMI OPERATIVI PER L ISTRUZIONE 2007/2013 Programmazione Fondi Strutturali Europei 2007/2013 LE VALUTAZIONI DEI PROGRAMMI OPERATIVI PER L ISTRUZIONE 2007/2013 N. STATO TITOLO OGGETTO 1 Conclusa 2 Conclusa 4 Conclusa 5 Conclusa Fase 1 Pilota -

Dettagli

pp. vii-xii - Indice 20-08-2003 15:59 Pagina VII Indice

pp. vii-xii - Indice 20-08-2003 15:59 Pagina VII Indice pp. vii-xii - 20-08-2003 15:59 Pagina VII Prefazione Capitolo 1 Capitolo 2 XIII Elementi di economia e organizzazione aziendale di Fabio Antoldi 1 1.1 La natura e il fine economici dell impresa 1 1.1.1

Dettagli

CAPITOLO 4. L ambiente esterno

CAPITOLO 4. L ambiente esterno CAPITOLO 4 L ambiente esterno Agenda L ambiente dell organizzazione Influenze ambientali Incertezza ambientale Approccio tradizionali Differenziazione ed integrazione Management meccanico ed organico La

Dettagli

LE METODOLOGIE PER LA DETERMINAZIONE DEI COSTI

LE METODOLOGIE PER LA DETERMINAZIONE DEI COSTI LE METODOLOGIE PER LA DETERMINAZIONE DEI COSTI METODO DIRETTO PER CENTRI DI COSTO PER ATTIVITA O ACTIVITY BASED COSTING (ABC) IL PRESUPPOSTO DI BASE DELLA CONTABILITA SEMPLIFICATA O DIRETTA E Sono i prodotti

Dettagli

I PROCESSI FINANZIARI DELLE IMPRESE

I PROCESSI FINANZIARI DELLE IMPRESE I PROCESSI FINANZIARI DELLE IMPRESE Alessandro Russo Università degli studi di Catania Corso di Economia e Gestione delle Imprese GLI INDICI DI REDDITIVITÀ Gli indici di redditività forniscono informazioni

Dettagli

Sistema informativo sulle professioni dell Isfol: prime evidenze sulla figura del Tecnologo Alimentare

Sistema informativo sulle professioni dell Isfol: prime evidenze sulla figura del Tecnologo Alimentare Sistema informativo sulle professioni dell Isfol: prime evidenze sulla figura del Tecnologo Alimentare convegno Tecnologi Alimentari a 20 anni dalla legge istitutiva. Garantire competenze e formazione

Dettagli

Laboratorio di Urbanistica. Introduzione alle lezioni frontali. Prof. Ignazio Vinci

Laboratorio di Urbanistica. Introduzione alle lezioni frontali. Prof. Ignazio Vinci Università di Palermo - Scuola Politecnica Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura Anno accademico 2013-2014 Laboratorio di Urbanistica Prof. Ignazio Vinci Introduzione alle lezioni frontali Il

Dettagli

IL PIANO MARKETING. www.impresaefficace.it

IL PIANO MARKETING. www.impresaefficace.it IL PIANO MARKETING IL PIANO MARKETING IN 7 PASSI 1. INDIVIDUA UNA NICCHIA DI MERCATO 2. DEFINISCI IL TARGET DEI CLIENTI 3. DEFINISCI LA TUA IDENTITA 4. DEFINISCI GLI OBIETTIVI 5. DEFINISCI IL POSIZIONAMENTO

Dettagli

Indicazioni per lo svolgimento dell esercitazione di laboratorio

Indicazioni per lo svolgimento dell esercitazione di laboratorio Indicazioni per lo svolgimento dell esercitazione di laboratorio Classe 5ª Istituto tecnico Istituto professionale Redazione della Situazione patrimoniale e analisi delle condizioni di equilibrio patrimoniale

Dettagli

Corso di REVISIONE AZIENDALE

Corso di REVISIONE AZIENDALE Corso di REVISIONE AZIENDALE a.a. 2004-1 Corso di REVISIONE AZIENDALE - Modulo VI - Prof. Fabio Fortuna ffortuna@unich.it Anno accademico 2004- Corso di REVISIONE AZIENDALE a.a. 2004-2 La revisione gestionale

Dettagli

COMUNICAZIONE D IMPRESA

COMUNICAZIONE D IMPRESA COMUNICAZIONE D IMPRESA - La Comunicazione d Impresa - Overview ALESSANDRA POGGIANI - COMUNICAZIONE D IMPRESA LA COMUNICAZIONE D'IMPRESA La comunicazione d impresa consiste principalmente in un attività

Dettagli

L impatto delle variabili macroeconomiche sui mercati finanziari

L impatto delle variabili macroeconomiche sui mercati finanziari Fidati del tuo potere personale, 2010 è la cosa che si ha in tutto questo mondo misterioso Castaneda L impatto delle variabili macroeconomiche sui mercati finanziari Percorso accreditato per il mantenimento

Dettagli

Ente strumentale della Regione Piemonte istituito con L.R. n. 10 del DIRETTORE GENERALE Dr. Oscar BERTETTO

Ente strumentale della Regione Piemonte istituito con L.R. n. 10 del DIRETTORE GENERALE Dr. Oscar BERTETTO ARESS Ente strumentale della Regione Piemonte istituito con L.R. n. 10 del 16.03.1998 DIRETTORE GENERALE Dr. Oscar BERTETTO Linee guida sul Bilancio Sociale e di Missione INDICATORI ECONOMICI Gianni BONELLI

Dettagli

Statistica Applicata all edilizia Lezione 3: i numeri indice

Statistica Applicata all edilizia Lezione 3: i numeri indice Lezione 3: i numeri indice E-mail: orietta.nicolis@unibg.it 24 marzo 2009 Programma Programma Operazioni statistiche elementari Vengono utilizzate per confrontare fenomeni nel tempo (nello stesso luogo

Dettagli

5. Modelli gestionali: ipotesi di confronto e soluzioni ottimali

5. Modelli gestionali: ipotesi di confronto e soluzioni ottimali IN LIQUIDAZIONE Progetto Sperimentale ex art. 3 dell Ordinanza Commissariale n. 151 del 14.11.2011 ANALISI DEI SERVIZI DI IGIENE URBANA : 5. Modelli gestionali: ipotesi di confronto e soluzioni ottimali

Dettagli

Regolamento dell Ufficio Tecnico per l A.S. 2011/12

Regolamento dell Ufficio Tecnico per l A.S. 2011/12 Regolamento dell Ufficio Tecnico per l A.S. 2011/12 Visto il DPR 15 marzo 2010 n. 88 Vista la Direttiva ministeriale n. 57 del 15 luglio 2010 linee guida degli Istituti Tecnici Vista la delibera del Collegio

Dettagli

Implementazione e ottimizzazione dei processi e dell assetto organizzativo

Implementazione e ottimizzazione dei processi e dell assetto organizzativo Divisione Organizzazione Aziendale L insieme di uomini, mezzi e tecnologie, dev essere orchestrato in logiche di efficienza L ottimizzazione dei processi aziendali responsabilità, procedure di governo

Dettagli

03, Economia dei gruppi. Caratteristiche. Ordinario di Economia Aziendale nell Università di Udine. Economia dei Gruppi nell Università di Udine

03, Economia dei gruppi. Caratteristiche. Ordinario di Economia Aziendale nell Università di Udine. Economia dei Gruppi nell Università di Udine Prof. Eugenio Comuzzi Ordinario di Economia Aziendale nell Università di Udine Docente di Ragioneria 1 e 2, Metodologie e Determinazioni Quantitative d Azienda 1 e 2, Economia dei Gruppi nell Università

Dettagli

OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE

OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. N. 363 IN 23/04/2004 LA GIUNTA REGIONALE del REGISTRO ATTI DELLA GIUNTA

Dettagli

Il sistema di misurazione e di valutazione della Performance dell Università Parthenope del personale responsabile e non di Unità Organizzative

Il sistema di misurazione e di valutazione della Performance dell Università Parthenope del personale responsabile e non di Unità Organizzative Il sistema di misurazione e di valutazione della Performance dell Università Parthenope del personale responsabile e non di Unità Organizzative Analisi del contesto interno Personale diviso per area di

Dettagli

Ragioneria Generale e Applicata I. I principi fondamentali del bilancio di esercizio secondo gli IAS/IFRS

Ragioneria Generale e Applicata I. I principi fondamentali del bilancio di esercizio secondo gli IAS/IFRS I principi fondamentali del bilancio di esercizio secondo gli IAS/IFRS La gerarchia dei principi generali di redazione del bilancio Fine consentire le decisioni economiche degli investitori professionali

Dettagli

Enti locali e politiche per la sostenibilità 29 novembre 2011 Trento

Enti locali e politiche per la sostenibilità 29 novembre 2011 Trento Enti locali e politiche per la sostenibilità 29 novembre 2011 Trento La carta Audis ed il progetto Eco Quartieri www.gbcitalia.org Obiettivi della proposta Ecoquartieri Riequilibrare i centri urbani restituendogli

Dettagli

Economia e gestione delle imprese - 03

Economia e gestione delle imprese - 03 Economia e gestione delle imprese - 03 Prima parte: la strategia nel ciclo di vita dell impresa Seconda parte: la gestione strategica dei processi di sviluppo dell impresa Sommario: Il ciclo di vita 1.

Dettagli

PROVA INVALSI. È una prova standardizzata somministrata dall Istituto Nazionale di. Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione agli

PROVA INVALSI. È una prova standardizzata somministrata dall Istituto Nazionale di. Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione agli PROVA INVALSI Che cos è la prova Invalsi? È una prova standardizzata somministrata dall Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione agli studenti dei diversi ordini

Dettagli

Concorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11)

Concorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11) Concorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11) MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO In economia tradizionalmente si assume che l obiettivo principale dell impresa sia la massimizzazione del profitto Il profitto economico

Dettagli

ELLISSE AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA

ELLISSE AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA Organismo Abilitato Il primo organismo abilitato dal Ministero delle Attività Produttive ad effettuare le verifiche di legge degli impianti ai sensi del DPR 462/01 AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA Abilitazione

Dettagli

Account manager. Percorso. Percorsi. Industrial Management School. Interpretare in modo nuovo la relazione con il cliente

Account manager. Percorso. Percorsi. Industrial Management School. Interpretare in modo nuovo la relazione con il cliente Industrial Management School Account manager Interpretare in modo nuovo la relazione con il cliente Percorsi area Marketing & Sales nei mercati industriali Account manager Una volta si diceva: impara l

Dettagli

Tecniche di Vendita. Facoltà di Scienze della Comunicazione Università degli Studi di Teramo. Prof. Marco Galdenzi Anno accademico 2015/16

Tecniche di Vendita. Facoltà di Scienze della Comunicazione Università degli Studi di Teramo. Prof. Marco Galdenzi Anno accademico 2015/16 Tecniche di Vendita Facoltà di Scienze della Comunicazione Università degli Studi di Teramo Prof. Marco Galdenzi Anno accademico 2015/16 CANALI DI DISTRIBUZIONE Un canale di distribuzione è costituito

Dettagli

Evoluzione del modello organizzativo di Poste Italiane. 27 Luglio 2005

Evoluzione del modello organizzativo di Poste Italiane. 27 Luglio 2005 Evoluzione del modello organizzativo di Poste Italiane 27 Luglio 2005 2 AGENDA Collegamento tra piano triennale e organizzazione Principali driver del cambiamento organizzativo Focalizzazione sui processi

Dettagli

LEGAL RISK MANAGEMENT

LEGAL RISK MANAGEMENT LEGAL RISK MANAGEMENT AIUTIAMO A FARE IMPRESA IN TOTALE SICUREZZA STUDIO LEGALE SOCCOL STUDIO LEGALE SOCCOL Il rischio legale Cos è? È il rischio, insito in ogni attività imprenditoriale, di perdite derivanti

Dettagli

La trasformazione digitale: competenze, strumenti e modalità.

La trasformazione digitale: competenze, strumenti e modalità. Stefano Tazzi: Opportunità da bandi e incentivi workshop La trasformazione digitale: competenze, strumenti e modalità. Pavia, 10 marzo 2016 - Fondazione Comunitaria Della Provincia Di Pavia Onlus Stefano

Dettagli

MARKETING STRATEGICO

MARKETING STRATEGICO MARKETING STRATEGICO Chiara Giachino La presente documentazione è ad esclusivo uso didattico. Al di fuori del corso nessuna parte può essere riprodotta in qualsiasi forma a stampa, fotocopia o altri sistemi

Dettagli

Il piano di marketing di Idea Casa s.r.l.

Il piano di marketing di Idea Casa s.r.l. Il piano di marketing di Idea Casa s.r.l. Un piano di marketing 1. L impresa: IDEA CASA s.r.l. storia struttura missione Fondata nel 1975 a Milano Settore: tendaggi, tappezzerie e relativi accessori Espansione

Dettagli

Programmazione unitaria 2014-2020. Strategia 2 Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese

Programmazione unitaria 2014-2020. Strategia 2 Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese Programmazione unitaria 2014-2020 Strategia 2 Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese Programma di intervento 3 Competitività delle imprese PROMOZONE NE MERCAT ESTER DELLE

Dettagli

I principali temi della Macroeconomia

I principali temi della Macroeconomia I principali temi della Macroeconomia Oggetto della macroeconomia La Macroeconomia si occupa del comportamento di grandi aggregati di soggetti (i consumatori, le imprese, lo Stato, ecc.) e studia l impatto

Dettagli

PENETRAZIONE DEI MERCATI ESTERI

PENETRAZIONE DEI MERCATI ESTERI PENETRAZIONE DEI MERCATI ESTERI Il programma di penetrazione dei mercati esteri è uno degli incentivi a favore delle imprese che investono in strutture commerciali in paesi al di fuori dell Unione Europea

Dettagli

Esempio di questionario relativo all accettazione dell incarico

Esempio di questionario relativo all accettazione dell incarico Esempio di questionario relativo all accettazione dell incarico Modalità di compilazione È opportuno, ove possibile e rilevante ai fini della ripercorribilità dell attività svolta, che il revisore inserisca

Dettagli

REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA FINCALABRA S.P.A. REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO 6 SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI

REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA FINCALABRA S.P.A. REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO 6 SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO 6 SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI FONDO UNICO PER L OCCUPAZIONE E LA CRESCITA (FUOC) FONDO PER L OCCUPAZIONE Avviso Pubblico per il finanziamento

Dettagli

Osservatorio sulla Green Economy

Osservatorio sulla Green Economy Osservatorio sulla Green Economy Edoardo Croci, Fabio Iraldo IEFE Bocconi Milano, 16 settembre 2013 1 Struttura dell Osservatorio L Osservatorio è articolato in due aree: Policy, che valuta gli approcci

Dettagli

Corso di Revisione Aziendale

Corso di Revisione Aziendale Facoltà di Economia Università del Salento Corso di Revisione Aziendale Prof. Carmine VIOLA Anno Accademico 2014/2015 Introduzione alla revisione aziendale 1 Oggetto e finalità della revisione Il concetto

Dettagli

Apparecchiature e macchinari per l'industria BitAndCloud ecosistema IIoT

Apparecchiature e macchinari per l'industria BitAndCloud ecosistema IIoT La globalizzazione dei mercati spinge verso scenari sempre più competitivi e richiede innovazione continua per sostenere il successo dei propri prodotti Bitmill propone di inserire il vantaggio competitivo

Dettagli

UNITA DIDATTICA. Conoscenze. Sistema azienda e rapporti azienda/ambiente Vantaggio competitivo Modelli di organizzazione aziendale.

UNITA DIDATTICA. Conoscenze. Sistema azienda e rapporti azienda/ambiente Vantaggio competitivo Modelli di organizzazione aziendale. Titolo: L'azienda e la sua organizzazione Codice: E1-S-Pro-Comm Ore previste: 16 Sistema azienda e rapporti azienda/ambiente Vantaggio competitivo Modelli di organizzazione aziendale Interagire nel sistema

Dettagli

32 L influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata

32 L influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata 32 L influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata 1 La domanda aggregata è influenzata da molti fattori, inclusi i desideri di spesa delle famiglie e delle imprese Quando i desideri

Dettagli

Costi fissi, costi variabili, punto di pareggio e diagramma di redditività

Costi fissi, costi variabili, punto di pareggio e diagramma di redditività Cognome... Nome... Classe... Data... Costi fissi, costi variabili, punto di pareggio e diagramma di redditività Correlazione 1 Associa ciascun costo alla relativa tipologia. 1. Costo delle lavorazioni

Dettagli

La redditività delle vendite e la rotazione del capitale. (ROI - ROD) x D/E. (ROI - ROD) x D/E. Il sistema dei rischi dell impresa...

La redditività delle vendite e la rotazione del capitale. (ROI - ROD) x D/E. (ROI - ROD) x D/E. Il sistema dei rischi dell impresa... Università degli Studi di L Aquila Facoltà di Economia Corso di Metodologie e determinazioni quantitative d azienda A.A. 2005-2006 Prof. Michele Pisani La redditività delle vendite e la rotazione del capitale

Dettagli

Lombardia e crisi di struttura. Roberto Romano CdL Brescia, 8 aprile 2014

Lombardia e crisi di struttura. Roberto Romano CdL Brescia, 8 aprile 2014 Lombardia e crisi di struttura Roberto Romano CdL Brescia, 8 aprile 2014 Lo sradicamento della povertà e la libertà dal bisogno sono il tratto costitutivo delle economie industrializzate William Beveridge

Dettagli

NUCLEI FONDANTI L azienda come sistema: elementi soggetti e tipologie La localizzazione e la gestione dell azienda I calcoli finanziari

NUCLEI FONDANTI L azienda come sistema: elementi soggetti e tipologie La localizzazione e la gestione dell azienda I calcoli finanziari DISCIPLINA INDIRIZZO ECONOMIA AZIENDALE TECNICO BIENNIO PRIMO ANNO FINALITA Utilizzare linguaggio e strumenti matematici per trattare informazioni qualitative e quantitative Conoscere i fondamenti del

Dettagli

MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI

MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI RELAZIONE SEMESTRALE AL 29/06/2007 92 MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI NOTA ILLUSTRATIVA SULLA RELAZIONE SEMESTRALE DEL FONDO AL 29 GIUGNO 2007 Signori Partecipanti, il semestre

Dettagli

Il modello AD-AS. macroeconomia (clamm), a.a

Il modello AD-AS. macroeconomia (clamm), a.a Il modello AD-AS macroeconomia (clamm), a.a. 2013-2014 Contenuto Il Modello La curva di domanda aggregata La curva di offerta aggregata Equilibrio macroeconomico Equilibrio di medio periodo Breve periodo

Dettagli

La diversificazione dei portafogli nel nuovo scenario

La diversificazione dei portafogli nel nuovo scenario La diversificazione dei portafogli nel nuovo scenario Lea Zicchino Specialist Prometeia spa Correlazioni e diversificazione di portafoglio indici total return (31/7/07=100) andamento del portafoglio (31/7/07-31/5/10

Dettagli

Indice XIII. Presentazione, di Adolfo Martini. Prefazione alla seconda edizione. Introduzione 1

Indice XIII. Presentazione, di Adolfo Martini. Prefazione alla seconda edizione. Introduzione 1 Presentazione, di Adolfo Martini Prefazione alla seconda edizione XIII XV Introduzione 1 1 Product manager e brand manager: responsabilità, attività, ruoli 5 1.1 Il Brand Management System nel XX secolo

Dettagli