IMMUNOPATOLOGIA. Antigeni omologhi che differiscono in individui delle stessa specie per il loro background genetico.
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- Gianmarco Milano
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1 IMMUNOPATOLOGIA Il sistema immunitario ci protegge contro sostanze estranee, invasioni microbiche e tumori, ma occasionalmente le risposte immunitarie possono anche danneggiare i tessuti dell ospite normale e reagire contro: Antigeni omologhi che differiscono in individui delle stessa specie per il loro background genetico. Antigeni endogeni, autoimmunitarie. intrinseci all organismo, alla base delle reazioni Antigeni esogeni Inducendo: Reazioni di Ipersensibilità Rigetto dei trapianti Reazioni autoimmunitarie Immunodeficienze
2 Reazioni di Ipersensibilita Il termine IPERSENSIBILITA identifica una reazione esagerata e/o inappropriata. Sulla base del meccanismo d azione possono essere identificati 4 differenti tipi di reazioni: I Tipo Anafilattica II Tipo Citotossica III Tipo da Immunocomplessi IV Tipo Cellulo-mediata
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5 Reazione di Ipersensibilita di I Tipo, Anafilattica L anafilassi puo essere definita come una reazione immunitaria che si sviluppa velocemente (immediata) dopo la combinazione di un antigene (allergene) legato ad un anticorpo (IgE) sulla superficie di mastociti o basofili in individui che sono stati precedentemente sensibilizzati.
6 La natura dell allergene Gli allergeni sono antigeni per lo piu di natura proteica, di origine animale o vegetale a cui gli individui sono cronicamente esposti. Oltre a possedere caratteristiche antigeniche e/o immunogeniche, alcune caratteristiche quali: il basso MW, lo stato di glicosilazione e la solubilita nei fluidi biologici ne condiziona il grado di allergicita.
7 Reazione Anafilattica Locale: dipende dalla via di entrata dell allergene (via respiratoria, cutanea, gastroenterica) Congiuntivite Rinite Asma bronchiale Eczema Gastroenteriti Sistemica: attraverso iniezione parenterale di un allergene in un individuo precedentemente sensibilizzato. Shock anafilattico
8 ATOPIA Il termine indica una predisposizione genetica su base familiare a sviluppare reazioni allergiche locali e sistemiche. I soggetti atopici possiedono elevati livelli di IgE rispetto alla popolazione normale. Eredita poligenica
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14 Meccanismi generali delle Reazioni allergiche Fase di sensibilizzazione Reazione di Ipersensibilita
15 Fase di sensibilizzazione IL differenziamento dei Linfociti B in Plasma cellule IgE secernenti e strettamente dipendente dal differenziamento dei linfociti T helper CD4+ (TH0 in TH2). Uptake dell allergene, processazione e presentazione in associazione a molecole HLA di classe II sulla superficie di cellule dendritiche a linfociti TH0 che si differenziano in TH2, Attivazione dei Linfociti TH2 e rilascio di citochine, IL-3, IL-4, IL-5, IL- 6, IL-10, GM-CSF. Proliferazione e differenzazione dei linfociti B naive allergene specifici, scambio dell isotipo, produzione di IgE allergene specifiche da parte delle Plasmacellule. Legame delle IgE allergene specifiche sulla superficie di mastociti e basofili che esprimono recettori ad alta affinita per il frammento cristallizzabile delle IgE.
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17 Reazione di Ipersensibilita Allergeni multivalenti si legano ad una o piu molecole di IgE ed inducono meccanismi di trasduzione di segnali intracitoplasmatici. Degranulazione dei mastociti e rilascio dei mediatori preformati (primari). De novo sintesi e rilascio di mediatori secondari neoformati.
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26 Reazione immediata e tardiva Reazione Immediata: e caratterizzata da vasodilatazione e permeabilità, ed a seconda della localizzazione induce broncospasmo della muscolatura liscia o secrezione ghiandolare. Questi eventi sono evidenti dopo 5-30 min dall esposizione dell allergene e tendono a scomparire entro una ora circa. Reazione tardiva: e caratterizzata da una intensa infiltrazione di granulociti, monociti e linfociti TH e susseguente rilascio di citochine che inducono distruzione tissutale e danno della barriera epiteliale. Si attiva dopo 2-8 ore dall addizionale esposizione ad un allergene e si prolunga alcuni giorni.
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28 Sommario Le reazioni di Ipersensibilità di I Tipo rappresentano un disordine complesso dipendente dall attivazione IgEdipendente di mastociti e successivo accumulo di cellule infiammatorie ai siti di deposizione antigenica. Queste reazioni sono in larga parte regolate da linfociti TH2 che inducono la secrezione di IgE e l infiltrazione di cellule infiammatorie, in particolare gli eosinofili. Le caratteristiche cliniche dipendono in parte dal rilascio di mediatori da parte dei mastociti e dall accumulo di un essudato infiammatorio ricco di granulociti.
29 Reazioni di Ipersensibilità di II tipo E mediata da anticorpi diretti verso antigeni espressi sulla superficie cellulare o altri componenti tessutali. Il determinante antigenico (epitopo) puo essere intrinseco alla membrana plasmatica o puo essere un antigene esogeno, quale un metabolita adsorbito sulla superficie cellulare.
30 Reazioni di Ipersensibilita di II Tipo Tre differenti meccanismi anticorpo-dipendenti sono coinvolti: Reazioni Complemento-dipendenti Reazioni fagocitiche-complemento/anticorpo dipendenti Citotossicita anticorpo-dipendenti Disfunzioni cellulari anticorpo dipendenti
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33 Disfunzioni cellulari Ab-dipendenti Abs diretti verso recettori di superficie riducono o disregolano funzioni cellulari in assenza di danno cellulare ed infiammazione. Sindrome da Goodpasture Nefrite Collageno di Tipo IV Penfigo vescicolazione cutanea proteine membrana basale epidermide Anemia perniciosa Anemia megaloblastica Fattore Intrinseco
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36 Reazione di Ipersensibilità di III Tipo E indotta da complessi Ags/Abs che inducono danno tessutale come conseguenza dell attivazione del complemento. La reazione e iniziata quando un Ag si combina con un Ab nella circolazione (Immunocomplesso, IC circolante) o nei siti di extravasazione dove gli antigeni possono essere depositati (IC in situ).
37 Immunocomplessi La presenza di IC non giustifica da sola l induzione di malattia da IC. Complessi Ags/Abs sono prodotti normalmente durante una reazione umorale, ma producono malattia solamente quando sono prodotti in quantita eccessive o non sono distrutti e cosi si depositano a livello dei tessuti.
38 Clearing degli ICs nella circolazione Componenti del Complemento Eritrociti circolanti e CR1 Traffico eritrocitario Cellule di Kupfer e fagocitosi
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42 Deposizione degli immuno complessi La quantita degli ICs depositati dipende dalla natura dell IC e dalle caratteristiche della parete vascolare. Grandezza ICs Carica elettrica Pressione idrostatica
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45 Ipersensibilita di IV Tipo Cellulo-mediata Ritardata E iniziata da specifici linfociti T sensibilizzati Include la classica reazione di ipersensibilità ritardata (DTH) mediata dai Linfociti TH CD4+ e citotossicità diretta mediata dai Linfociti T citotossici CD8+. I Linfociti T che producono danno tessutale possono essere linfociti T auto-reattivi o essere diretti verso antigeni estranei che sono presenti in, o sono legati a cellule e tessuti.
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48 Reazioni ritardate (DTH) Sono indotte da Linfociti T CD4+ helper 1 (Th1) che secernono citochine in grado di attivare le cellule macrofagiche (IFNgamma e TNFalfa) ed indurre infiammazione. In alcune reazioni cellulo-mediate i linfociti T citotossici CD8+ (CTL) inducono killing in cellule target che esprimono Ags legati a molecole HLA di classe I.
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51 Reazione Tubercolinica Inizia con la prima esposizione dell individuo al bacillo tubercolare. Linfociti T CD4+ naive riconoscono antigeni tubercolari sulla superficie di APC in associazione a molecole HLA di classe II Differenziazione dei Linfociti T naive (TH0) in TH1 Funzione effettrice delle cellule TH1 e generazione di un pool di cellule TH1 di memoria antigene specifiche Iniezione di tubercolina in un individuo preventivamente sensibilizzato induce l attivazione di Linfociti TH1 di memoria che secernono rapidamente di citochine (IL-12, IL-2, IFNg, TNFa) che attivano i macrofagi ed inducono negli individui immunocompetenti la formazione del granuloma. La reazione viene a cessare quando vengono prodotte CKs e mediatori anti-infiammatori (Prostaglandine, IL-10, etc)
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