Ripasso di matematica. Enrico Degiuli Classe terza

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Ripasso di matematica Enrico Degiuli Classe terza

Somma con i numeri relativi 1 3 =? 7 + 10 =? 8 + 3 =? 13 15 =? Regola: immaginare di partire dal primo numero e di spostarsi lungo la retta orientata in base al segno e al valore del secondo numero (il segno dice in che direzione andare, il valore il numero di passi).

Moltiplicazione e divisione con numeri relativi 2 3 =? 4 5 =? 4 ( 3) =? 10: ( 2) =? 6: 3 =? 8 ( 4) =? Regola: eseguire la normale operazione tra i due numeri e determinare il segno del risultato in base alla regola dei segni: Segni concordi (++ oppure --) segno positivo Segni discordi (+- oppure -+) segno negativo

Somma tra polinomi xy 2 + 2x 2 yz 3 x 3 z 3xy 2 x 3 z xy 2 + 2x 2 yz 3 x 3 z 3xy 2 + x 3 z xy 2 + 2x 2 yz 3 x 3 z 3xy 2 + x 3 z 2xy 2 + 2x 2 yz 3 1. Togliere le parentesi cambiando tutti i segni all interno se la parentesi è preceduta dal segno meno. 2. Individuare i termini simili (stessa parte letterale). 3. Sommare tra loro i termini simili sommando i loro coefficienti.

Prodotto tra monomio e polinomio 3xz 2 xy 2 2x 2 yz 3 x 3 z 3x 2 y 2 z 2 6x 3 yz 5 3x 4 z 3 Regola: si eseguono i prodotti tra il monomio e tutti i termini presenti nel polinomio (prodotto dei coefficienti e somma degli esponenti delle stesse variabili).

Prodotto tra polinomi (3xz 2 + 2y 2 z) xy 2 2x 2 yz 3 x 3 z 3x 2 y 2 z 2 6x 3 yz 5 3x 4 z 3 +2xy 4 z 4x 2 y 3 yz 4 2x 3 y 2 z 2 Regola: si eseguono tutti i prodotti possibili tra i termini del primo e del secondo polinomio (primo termine del primo polinomio per tutti i termini del secondo polinomio, secondo termine del primo polinomio per tutti i termini del secondo polinomio, ).

Principi di equivalenza delle equazioni (1) Primo principio di equivalenza: addizionando o sottraendo ai due membri di un equazione una stessa espressione algebrica letterale (o uno stesso numero) otteniamo un equazione equivalente a quella data. Le conseguenze del primo principio di equivalenza sono: Legge del trasporto: In ogni equazione un termine può essere trasportato da un membro all altro purché lo si cambi di segno. Soppressione dei termini uguali: Se in entrambi i membri di un equazione figurano due termini uguali, essi possono essere soppressi.

Principi di equivalenza delle equazioni (2) Secondo principio di equivalenza: moltiplicando o dividendo entrambi i membri di un equazione per uno stesso numero (diverso da zero) otteniamo un equazione equivalente a quella data. Le conseguenze del primo principio di equivalenza sono: Cambiamento dei segni: cambiando il segno ad ogni termine di un equazione otteniamo un equazione equivalente a quella data. Eliminazione dei denominatori: un equazione che contiene termini frazionari può essere ridotta a forma intera moltiplicando tutti i suoi termini per il m.c.m. di tutti i denominatori.

Forma normale di una equazione Una equazione della forma ax = b È detta ridotta in forma normale. Grazie al secondo principio di equivalenza, se a 0 possiamo dividere entrambi i membri per a e ricavare la soluzione come x = b a NB: se b = 0 e a 0 questo passaggio si può fare lo stesso e darà il risultato x = 0

Casi particolari delle equazioni di primo grado Quando abbiamo una equazione del tipo 0 x = b Abbiamo a che fare con dei casi particolari che vanno discussi a parte: 1) Se b 0, ad esempio 0 x = 3, l equazione è impossibile cioè non ha nessuna soluzione. Questo perché non c è alcun numero che moltiplicato per zero dia 3. 2) Se b = 0, cioè abbiamo il caso 0 x = 0 l equazione è indeterminata cioè ha infinite soluzioni. Questo perché tutti i numeri moltiplicati per zero danno zero.

Lunghezza della circonferenza e area del cerchio Data una circonferenza di raggio r: La lunghezza della circonferenza è data da L area del cerchio è data da C = 2πr A = πr 2 L area del settore circolare è data da L r A = 2

Prisma retto: area laterale, totale e volume In un prisma retto se chiamiamo p il perimetro e h l altezza L area laterale è data da L area totale è data da Il volume è dato da A L = p h A T = 2 A B + A L V = A B h

Parallelepipedo rettangolo: area laterale, totale e volume Parallelepipedo rettangolo se a, b, c sono i tre spigoli caratteristici, abbiamo le formule: Area laterale Area totale Volume Diagonale A L = p h = (2a + 2b) c A T = 2 A B + A L = 2ac + 2bc + 2ab V = a b c d = a 2 + b 2 + c 2

Piramide retta: area laterale, totale e volume In una piramide retta, se p è il perimetro di base, a l apotema e h l altezza, abbiamo le seguenti formule: Altezza, apotema e raggio sono collegati dal teorema di Pitagora a 2 = r 2 +h 2 Area laterale p a A L = 2 Area totale A T = A B + A L Volume V = A B h 3

Il cilindro: area laterale, totale e volume In un cilindro, se C è la circonferenza di base e h l altezza, abbiamo le seguenti formule: Area laterale Area totale Volume A L = C h = 2 π r h A T = 2 A B + A L = 2 π r 2 + 2 π r h V = A B h = π r 2 h

Cono: area laterale, totale e volume In un cono, se C è la circonferenza di base, r il raggio, a l apotema e h l altezza, abbiamo le seguenti formule: Altezza, apotema e raggio sono collegati dal teorema di Pitagora a 2 = r 2 +h 2 Area laterale C a A L = 2 Area totale A T = A B + A L Volume V = A B h 3 = π r2 h 3