CONCORSI PUBBLICI E ABILITAZIONE FORENSE I COMPENDI D AUTORE diretti da Roberto GAROFOLI
Per concorsi pubblici e abilitazione forense propone: I COMPENDI D AUTORE : Diritto Civile Diritto Penale Procedura Civile Procedura Penale Diritto Amministrativo Diritto Internazionale privato e processuale Diritto dell'unione europea Diritto Costituzionale Diritto Ecclesiastico Diritto del Lavoro, Sindacale e della Previdenza sociale Diritto Commerciale Diritto Tributario Ordinamento forense e Deontologia
Giorgia CICALA - Caterina MIGLIACCIO DIRITTO TRIBUTARIO Aggiornato a: - Legge di Stabilità 2014 (L. 27 dicembre 2013, n. 147); - D.L. 30 novembre 2013, n. 133, convertito in L. 29 gennaio 2014, n.5; - D.L. 31 agosto 2013, n. 102, convertito in L. 28 ottobre 2013, n.124; e alle ultime circolari interpretative dell Agenzia delle Entrate III edizione 2014
SOMMARIO Premessa V PARTE GENERALE CAPITOLO I L ATTIVITÀ FINANZIARIA DELLO STATO E IL DIRITTO TRIBUTARIO 3 SEZIONE I L ATTIVITÀ FINANZIARIA DELLO STATO 3 1. Premessa. Gli obiettivi dell attività finanziaria. 3 2. L oggetto del diritto tributario. I rapporti con le altre branche del diritto. finanziario. 5 2.1. L autonomia del diritto tributario. 6 3. Le entrate pubbliche: classificazione dei tributi. 7 3.1. I singoli tributi. 8 I. Gli elementi identificativi della natura tributaria di una legge (Corte Cost., sentenza 10 febbraio 1982, n. 26). 8 II. Il presupposto della tassa individuato nel rapporto di correlatività al servizio pubblico (Cass. Civ., Sez. Un. ordinanza 17 ottobre 2006, n. 22245). 9 QUESTIONARIO 10 CAPITOLO II LE FONTI DEL DIRITTO TRIBUTARIO 11 SEZIONE I LE FONTI DEL DIRITTO TRIBUTARIO 11 1. Premessa: la fonti di produzione del diritto tributario. 11 2. La Costituzione e i principi costituzionali in materia tributaria. 12 I. Il principio della riserva di legge in materia tributaria (Corte Cost., sentenza 11 luglio 1961, n.48). 14 3. Le fonti primarie: la legge e gli altri atti aventi forza di legge. 15 VII
3.1. La potestà legislativa delle Regioni. 15 3.2. Decreti Legge e Decreti Legislativi. 16 3.3. Lo Statuto dei diritti del contribuente. 16 II. La funzione di orientamento ermeneutico dei principi dello Statuto dei diritti del contribuente (Cass. civ., Sez. V, sentenza 10 dicembre 2002, n. 17576). 17 4. Le fonti comunitarie normative secondarie: i regolamenti 21 5. Le fonti comunitarie: i rapporti tra l ordinamento comunitario e l ordinamento interno. 22 5.1. Le convenzioni internazionali. 23 6. L efficacia della legge nel tempo e nello spazio. 23 III. L irretroattività della legge tributaria (Corte cost., 11 luglio 1961, n. 48). 25 SEZIONE II L INTERPRETAZIONE DELLE NORME TRIBUTARIE 27 1. L attività di interpretazione di una norma. 27 1.1. Le circolari interpretative dell Amministrazione finanziaria. 28 IV. Sull efficacia esclusivamente interna delle circolari interpretative dell Agenzia delle Entrate (Cass., Sez. Un., sentenza 2 novembre 2007, n. 23031). 29 2. L interpretazione analogica in campo tributario. 30 QUESTIONARIO 31 CAPITOLO III I PRINCIPI 32 SEZIONE I I PRINCIPI COSTITUZIONALI ALLA BASE DEL SISTEMA TRIBUTARIO 32 1. I principi costituzionali: il principio di capacità contributiva ed i principi VIII
della solidarietà e dell uguaglianza sostanziale. 32 1.1. Il principio di capacità contributiva quale vincolo per il legislatore e garanzia del contribuente. 33 I. La capacità contributiva, in rapporto al principio di eguaglianza (Corte Cost., sentenza 10 luglio 1968, n. 97). 34 2. Concezione soggettiva e oggettiva del principio di capacità contributiva. 34 II. Gli indici rivelatori della capacità contributiva, quali parametri di riferimento per l imposizione fiscale (Corte Cost., sentenza 21 maggio 2001, n. 156). 34 3. I requisiti di effettività ed attualità della capacità contributiva. 35 III. I limiti entro cui possono operare le presunzioni tributarie, quali indici rivelatori di ricchezza (Corte Cost., sentenza 11 marzo 1991, n. 103). 36 IV. Accertamento sintetico e valenza degli indici di capacità contributiva (Cass. civ., sez. V, 4 febbraio 2011, n. 2726). 36 V. In materia di accertamento della capacità contributiva: alla presunzione relativa va contrapposta una prova, non un altra presunzione semplice (Cass. civ., sez. VI, 1 febbraio 2013, n, 2484). 37 4. Gli obblighi dei terzi in rapporto all art. 53 Cost. 38 5. La capacità contributiva e l uguaglianza sostanziale. 38 6. Il principio di progressività. 39 QUESTIONARIO 40 CAPITOLO IV LA STRUTTURA DEI TRIBUTI 41 SEZIONE I LA STRUTTURA DEI TRIBUTI: L OBBLIGAZIONE TRIBUTARIA 41 1. Premessa L obbligazione tributaria. 41 IX
1.1. La genesi dell obbligazione tributaria. 42 2. Il presupposto del tributo e la classificazione delle imposte in base al presupposto. 43 2.1. L ampliamento del presupposto tipico d imposta: le fattispecie equiparate e le fattispecie supplementari. 45 2.2. Il restringimento del presupposto tipico: agevolazioni, esenzioni ed esclusioni d imposta - le norme fiscali di favore. 46 I. La distinzione tra esenzione e non imponibilità, in materia di imposta sul valore aggiunto (Cass. civ., sez. V, sent. n. 5835, 11 marzo 2011). 47 II. Dichiarazione dei redditi e rimborso dell imposta, in caso di crediti d imposta (Cass., sez. V, 18 gennaio 2012, n. 633). 48 3. La misura dell imposta: la base imponibile e l aliquota. 49 4. Le sovrimposte e le addizionali. 50 QUESTIONARIO 50 CAPITOLO V I SOGGETTI 50 SEZIONE I LA SOGGETTIVITÀ TRIBUTARIA 51 1. I soggetti del sistema tributario. 51 2. La solidarietà tributaria. 53 2.1. Presunzione di solidarietà. 54 I. La presunzione di solidarietà passiva, di cui all art. 1294 cc., applicata in ambito tributario (Cass. civ., sentenza 25 giugno 2003, n. 10082. 55 3. Gli effetti della solidarietà tributaria. 55 II. La tesi espressa dalle SS.UU. della Cassazione dell identità tra litisconsorzio necessario e solidarietà passiva (Cass. civ., Sez. Un., 29 gennaio 2002, n. 1057). 56 X
III. La tesi dell autonomia dell istituto della solidarietà passiva dalla regola processuale del litisconsorzio necessario (Cass. civ., Sez. V, 23 maggio 2001, n. 7020). 56 3.1. La notifica dell avviso di accertamento 57 4. Il sostituto d imposta. 57 4.1. La sostituzione a titolo d imposta. 58 4.2. La sostituzione a titolo d acconto. 60 IV. Il sostituito obbligato solidale al pagamento dell imposta, anche nel caso in cui il sostituto abbia eseguito la ritenuta, ma non l abbia versata (Cass. civ., 22 settembre 2000, n. 12578). 61 V. L accertamento diretto a carico del sostituito, qualora abbia percepito somme soggette a ritenuta alla fonte a titolo di acconto, e il sostituto non abbia versato le ritenute (Cass. civ., sez. V, 7 aprile 2009, n. 8316). 62 5. La traslazione. 62 6. I patti di accollo d imposta. 63 7. La successione nel debito d imposta. 63 QUESTIONARIO 64 CAPITOLO VI IL SISTEMA DI ATTUAZIONE DEI TRIBUTI 65 SEZIONE I L ACCERTAMENTO TRIBUTARIO 65 1. Premessa. Il sistema tributario italiano. 65 2. Le attività dei contribuenti: le dichiarazioni tributarie. 67 I. L onere probatorio del contribuente (Cass. Civ., Sez. Trib., 11 febbraio 2009, n. 3305; 29 aprile 2011, n. 9537) 69 II. È possibile modificare la propria dichiarazione dei redditi (Cass. Civ., Sez. Trib., sentenza 11 maggio 2012, n. 7294; Cass., Sez. Un., sentenza 25 ottobre 2002, n. 15063). 69 2.1. La dichiarazione dei redditi. La dichiarazione IVA. La dichiarazione dei XI
sostituto d imposta. La dichiarazione «unificata». 70 2.2. Modalità, forma e termini di presentazione. 72 III. Dichiarazione telematica: i dati della ricevuta prevalgono sulla documentazione cartacea (Cass., 10 gennaio 2013, n. 385). 73 3. La rettifica delle dichiarazioni: la dichiarazione correttiva e la dichiarazione integrativa. 73 4. I regimi di contabilità: regime ordinario e regime semplificato. 75 4.1. Il nuovo regime dei super minimi previsto dalla Finanziaria 2011. 77 5. L interpello. 78 IV. I limiti di efficacia dell interpello (Corte Cost., 14 giugno 2007, n. 191). 79 V. L'impugnabilità della risposta dell'interpello disapplicativo (Cass., Sez. V, 15 aprile 2011, n. 8663, 5 ottobre 2012, n. 170101). 80 6. L autotutela 81 VI. La natura discrezionale del potere di autotutela e l impugnabilità del diniego di autotutela (Cass. civ., Sez. Trib., 29 dicembre 2010, n. 26316; Sez. Un., 23 aprile 2009, n. 9669). 82 VII. Diniego di autotutela e risarcimento del danno (Cass. civ., 19 gennaio 2010, n. 698; 3 marzo 2011, n. 5120). 82 QUESTIONARIO 83 SEZIONE II CONTROLLI DELL AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA 84 1. Premessa. L Amministrazione finanziaria. 85 2. I poteri istruttori dell Amministrazione finanziaria. 85 2.1. Il cd. controllo automatico di liquidazione. 86 XII
I. La comunicazione di irregolarità (Cass. civ., Sez. Trib., 28 ottobre 2010, n. 22035) 87 2.2. Il cd. controllo formale vero e proprio. 87 II. L impugnazione dell avviso bonario (Cass. civ., Sez. Trib., 11 maggio 2012, n. 7344; Sez. Un., 24 luglio 2007, n. 16293 e 26 luglio 2007, n. 16428; Sez. Un., 9 dicembre 2009, n. 25699 e 15 giugno 2010, n. 14373). 88 2.3. Il cd. controllo sostanziale: accesso, ispezione e verifiche. 89 III. Gli accessi illegittini (Cass. civ., Sez. Trib., 16 ottobre 2009, n. 21974). 90 IV. La natura del processo verbale di constatazione (Cass. civ., Sez. Trib., 19 giugno 2009, n. 14328; Cass. civ., Sez. Trib., 15 luglio 2011, n. 28053). 91 2.3.1. Indagini bancarie. 91 V. L'Agenzia delle entrate non deve motivare le indagini bancarie (Cass., 5 agosto 2012, n. 14026; Cass. civ., 17 gennaio 2013, n. 1099) 92 VI. La presunzione legale iuris tantum relativa (Cass. civ., Sez. Trib., 12 maggio 2008, n. 11750; Cass. civ., n. 767 e 802 del 2011; n. 6906 e 10036 del 2011). 93 2.3.2. La collaborazione obbligatoria del contribuente. 93 2.3.3. La collaborazione dei Comuni. 94 3. L avviso di accertamento. 94 VII. La natura di atto amministrativo sostanziale dell avviso di accertamento (Cass. civ., sez. Trib., ordinanza 10 gennaio 2014, n. 351; Cass. civ., sentenza n. 10447 del 2008; contraria: Cass. civ., sez. un., sentenza n. 19854 del 2004). 95 VIII. La motivazione per relationem (Cass. civ., sez. Trib., sentenza 19 dicembre 2013, n. 28393; Cass. civ., sentenza n. 16838 del 2009; Cass. Civ., sentenza n. 2908 del 2010). 96 XIII
IX. Notifica della cartella esattoriale (Cass. civ., Sez. Trib., n. 11708 del 2011; Cass. civ., 17 gennaio 2013, n. 1091). 97 X. La firma degli avvisi di accertamento (Cass. civ., sez. I, sentenza 12 luglio 2011, n. 4991; Cass. civ., sentenza n. 13375 del 2009; Cass. civ., Sez. Trib., sentenza 8 agosto 2005, n. 21562). 97 3.1. L accertamento analitico. 99 3.1.1. L accertamento analitico-contabile. 99 3.1.2. L accertamento analitico-induttivo: gli studi di settore. 100 3.1.3. L accertamento induttivo-extracontabile dei redditi d impresa. 101 3.2. L accertamento sintetico: il cd. Redditometro. 102 XI. L accertamento secondo redditometro (Cass. civ., sez. Trib., sentenza 19 dicembre 2011, n. 27545; Cass. civ., Sez. V, sentenza 17 giugno 2011, n. 13289; Cass. civ., sez. Trib., sentenza 20 dicembre 2012, n. 23554; Cass. civ., sez. VI, ordinanza 6 febbraio 2013, n. 2806) 104 3.3. L accertamento parziale e l accertamento integrativo. 104 3.4. L accertamento d ufficio. 105 3.5. L accertamento con adesione o concordato. 106 QUESTIONARIO 107 CAPITOLO VII L ELUSIONE 108 SEZIONE I L ELUSIONE 108 1. Nozione di elusione 108 I. Il contrasto sulla rilevanza penale dell elusione (Cass. pen., sez. V, sentenza 6 settembre 2013, n. 36859; Cass. pen., Sez. III, n. 19100/2013; Cass. pen., sez. III, sentenza 28 febbraio 2012, n. 7739). 109 II. Il principio di divieto di abuso del diritto (Cass. civ., sez. V, sentenza 15 novembre 2013, n. 25671). 110 XIV
2. Gli strumenti di contrasto dell elusione. 110 3. L art. 37 bis del d.p.r. 29 settembre 1973, n. 600. 110 III. Le valide ragioni economiche secondo la giurisprudenza comunitaria (Corte di giustizia, 14 dicembre 2000, C110/9, Emsland Starke GmbH). 111 IV. La clausola generale antielusiva (Sez. Un., 23 dicembre 2008, nn. 30055, 30056 e 30057). 112 3.1. Il numerus clausus delle operazioni potenzialmente elusive. 112 4. L accertamento delle imposte elusive ex art. 37-bis d.p.r. n. 600/1973. 113 5. L interposizione fittizia. 114 V. L interposizione fittizia per l elusione (Cass. civ., sentenza 15 novembre 2013, n. 25671; Cass. civ., sentenza 15 aprile 2011, n. 8671; Cass. civ., sez. III, sentenza 3 aprile 2011, n. 3979). 114 QUESTIONARIO 115 CAPITOLO VIII LA RISCOSSIONE E IL RIMBORSO 116 SEZIONE I LA RISCOSSIONE 116 1. La fase di riscossione. 116 2. La riscossione volontaria. 117 2.1. Le ritenute dirette. 118 2.2. I versamenti diretti. 118 3. Il ruolo: strumento di riscossione volontaria e coattiva. 120 3.1. Iscrizione a ruolo in base alla dichiarazione. 120 3.2. Iscrizione a ruolo in base all avviso di accertamento. 121 3.3. Iscrizioni a titolo provvisorio e a titolo definitivo. 122 3.4. Gli effetti del ruolo nei confronti di terzi. 122 4. Le cartelle di pagamento. 123 I. La notifica mediante raccomandata con avviso di ricevimento (Cass. civ., Sez. Trib., XV
sentenza del 2011, n. 11708; Cass. civ., Sez. Trib., sentenza del 29 dicembre 2010, n. 533; Cass. civ., Sez. Trib., sentenza del 21 gennaio 1994, n. 563). 124 5. L esecuzione forzata. 127 6. La transazione fiscale. 128 SEZIONE II IL RIMBORSO 130 1. Premessa. 130 2. Crediti per rimborsi da indebito. 130 3. Crediti per rimborsi «non da indebito». 130 4. Il rimborso su istanza del creditore. 131 I. Istanza depositata ad un ufficio incompetente (Cass. civ., Sez. Trib., 27 febbraio 2009, n. 4773) 131 5. Il rimborso di ufficio. 132 FOCUS GIURISPRUDENZIALE II. Niente eccezioni per il rimborso d ufficio (Cass. civ., Sez. Trib., 2 marzo 2012, n. 3721) 132 6. Interessi per ritardo nel rimborso. 133 QUESTIONARIO 133 CAPITOLO IX LE SANZIONI TRIBUTARIE 134 SEZIONE I LE SANZIONI TRIBUTARIE AMMINISTRATIVE 134 1. Le sanzioni amministrative e le sanzioni penali: gli illeciti amministrativi e gli illeciti penali in ambito tributario. 134 1.1. Il sistema sanzionatorio amministrativo. 135 1.2. I principi fondamentali del sistema sanzionatorio amministrativo tributario. 136 XVI
I. Il principio del favor rei nel sistema sanzionatorio tributario (Cass. civ., sez. Trib., 24 gennaio 2013, n. 1656). 136 2. I caratteri della sanzione amministrativa. 137 II. L onere della prova dell assenza di colpa grava sul contribuente, ai fini dell affermazione o meno della sua responsabilità (Cass. civ., sez. V, 15 giugno 2011, n. 13068). 137 3. Le sanzioni pecuniarie accessorie. 138 4. La responsabilità solidale. 139 4.1. Cessione d azienda. 140 4.2. Il concorso di persone. 140 5. Le cause di non punibilità, in ambito di illeciti tributari amministrativi. 141 III. L esimente del mancato versamento delle imposte per fatto imputabile a terzi, nell ambito delle società di capitali (Cass. civ., sez. V, 16 novembre 2012, n. 20113). 142 IV. L incertezza normativa, quale causa di esclusione della punibilità del contribuente (Cass. civ., sez. V, sentenza 23 marzo 2012, n. 4685). 142 6. Concorso di violazioni e continuazione: cumulo materiale e cumulo giuridico. 143 7. I procedimenti sanzionatori. 144 7.1. Il termine per la notifica e l estinzione dell illecito. 145 7.2. Il ravvedimento operoso e l attenuazione delle sanzioni. 146 8. I principali illeciti amministrativi tributari. 146 SEZIONE II LE SANZIONI TRIBUTARIE PENALI 148 1. L illecito tributario penale e le sanzioni penali. 148 I. Le condotte elusive, corrispondenti ad ipotesi espressamente previste dalla legge, possono XVII
presentare rilevanza penale (Cass. pen., sez. II, sentenza 22 novembre 2011, n. 7739). 150 2. Reati in materia di dichiarazione. 151 2.1. Il tentativo in relazione ai delitti in materia di dichiarazione (art. 6, d.lgs. n. 74 del 2000). 153 3. I reati in materia di documenti contabili. 153 4. Reati in materia di riscossione dei tributi. 155 II. Non è reato evadere l IVA se non si ha liquidità (Ufficio Giudice per le Indagini Preliminari, 7 gennaio 2013, n. 3926/2012). 156 III. La configurabilità del concorso tra frode sottrattiva e bancarotta fraudolenta (Cass. pen., sentenza 10 novembre 2011, n. 1843). 157 5. Le pene accessorie. 158 6. Le circostanze attenuanti. 158 7. Le cause di non punibilità 159 8. La confisca per equivalente. 160 9. La prescrizione dei reati tributari. 160 10. Il rapporto tra le sanzioni amministrative e le sanzioni penali. Il principio di specialità. 160 11. Irrogazione di sanzioni amministrative, in pendenza di un processo penale. 161 12. Rapporti tra processo penale per reati tributari e processo tributario. 161 QUESTIONARIO 162 CAPITOLO X IL PROCESSO TRIBUTARIO 163 SEZIONE I LA GIURISDIZIONE TRIBUTARIA 163 1. Le Commissioni Tributarie. 163 1.1. I confini tra la giurisdizione delle Commissioni Tributarie e la giurisdizione del giudice ordinario. 164 I. I confini tra la giurisdizione del G.O. e quella dei Giudici Tributari (Cass. civ., XVIII
Sez. Un., sentenza 26 giugno 2009, n. 15031). 165 1.2. I poteri istruttori dei giudici tributari. 166 2. Il giudizio di primo grado. L introduzione del giudizio e le parti. 166 2.1. Le parti. 166 II. Nullità assoluta del giudizio in assenza di integrazione del contraddittorio nei confronti di tutti i litisconsorzi necessari. (Cass. civ., sez. V, 4 maggio 2012, n. 6711). 167 2.2. Il ricorso e la costituzione in giudizio delle parti. 168 2.2.1. Il reclamo e la mediazione tributaria obbligatoria. 169 2.3. Le azioni esperibili nel processo tributario. L oggetto della domanda e i motivi di ricorso. 171 III. L oggetto del ricorso tributario (Cass. civ., sez. V, sentenza 24 giugno 2011, n. 13934). 171 2.4. Gli atti impugnabili. 171 IV. Gli atti impugnabili davanti al Giudice Tributario (Cass. civ., sez. V, sentenza 11 maggio 2012, n. 7344). 172 3. L esame preliminare del ricorso. 173 3.1. L udienza di trattazione. 174 3.2. L istruzione probatoria. 174 3.3. I provvedimenti adottati dal giudice tributario. 175 3.4. La conciliazione giudiziale. 176 V. Sul momento perfezionativo della conciliazione (Cass. civ., sez. V, sentenza 21 aprile 2011, n. 9219). 177 4. Gli eventi anomali del processo: la sospensione, l interruzione e l estinzione. 178 5. Il giudicato tributario e l esecuzione delle sentenze delle Commissioni Tributarie. 179 XIX
6. I mezzi di impugnazione nel processo tributario. 180 6.1. L appello. 180 VI. Sui motivi di appello nel giudizio tributario (Cass. civ., sez. V, sentenza 16 maggio 2012, n. 7671). 181 6.2. Il ricorso per Cassazione. 182 6.3. La revocazione. 183 QUESTIONARIO 185 PARTE SPECIALE CAPITOLO XI L IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE (IRPEF) 189 SEZIONE I L Imposta Sul Reddito Delle Persone Fisiche (IRPEF) 189 1. I caratteri generali dell IRPEF. 189 1.1. Il presupposto d imposta. 190 I. La tassabilità ai fini IRPEF dei redditi di provenienza illecita (Cass. civ., sez. V, 9 dicembre 2008, n. 28896). 190 2. I soggetti passivi. 191 II. L iscrizione del cittadino nell anagrafe dei residenti all estero non basta ad escludere la residenza fiscale in Italia (Cass. civ., Sez. Trib., sentenza 4 aprile 2012, n. 5382). 191 3. La base imponibile. 192 4. Schema e funzionamento dell imposta. 192 5. Fase I) La determinazione del reddito complessivo lordo: le singole categorie di reddito. 193 XX
5.1. Categoria A: I redditi fondiari. 193 5.2. Categoria B: I redditi di capitale. 196 5.3. Categoria C: I redditi da lavoro dipendente. 201 5.4. Categoria D: I redditi da lavoro autonomo. 205 5.5. Categoria E: I redditi di impresa. 207 III I contributi concessi dallo Stato, quali sopravvenienze attive del reddito di impresa (Cass. civ., sez. V, 12 ottobre 2012, n. 17522). 209 5.6. Categoria F: I redditi diversi. 213 6. FASE II) La determinazione del reddito imponibile. 214 IV. L indeducibilità dei contributi previdenziali, versati per il riscatto della laurea, prima dell entrata in vigore dell art. 13 del D.Lgs. 47/2000 (Cass. civ., sez. V, sentenza 3 febbraio 2012, n. 1569). 216 7. FASE III) Il calcolo dell imposta 216 7.1. Addizionale regionale e comunale. 217 8. FASE IV) L imposta netta. 217 9. I redditi soggetti a tassazione separata. 219 QUESTIONARIO 220 CAPITOLO XII L IMPOSTA SUL REDDITO DELLE SOCIETÀ 221 SEZIONE I I SOGGETTI PASSIVI DELL IRES 221 1. Premessa 221 2. La tassazione degli utili societari nell ambito della disciplina IRES 223 3. Società ed enti commerciali residenti 225 3.1. Il riporto delle perdite fiscali 226 3.2. Le start up innovative. 227 4. Gli enti non commerciali. 228 4.1. Gli enti non commerciali di tipo associativo. 229 XXI
I. Gli enti di tipo associativo non godono di uno status di extrafiscalità (Cass. civ., 25 novembre 2008, n. 28005). 220 5. La società e gli enti non commerciali non residenti. 229 II. Il concetto di stabile organizzazione ex art. 162 del TUIR (Cass. civ., sez. V, sentenza 7 ottobre 2011, n. 20597; Cass. civ., sez. V, sentenza 29 maggio 2012, n. 20678; Cass. civ., sez. V, sentenza 17 gennaio 2013, n. 1103). 230 6. Gli enti non commerciali non residenti. 232 7. Il transfer price. 232 SEZIONE II IL REDDITO DI IMPRESA 234 1. La determinazione del reddito complessivo. 234 2. Il principio di competenza economica. 237 2.1. Le deroghe al principio di competenza. 238 I. L erronea interpretazione: l indeducibilità dei compensi degli amministratoti (Cass. civ., sez. Trib., ordinanza 13 agosto 2010, n. 18702; Cass. civ., sez. Trib., sentenza 13 novembre 2006, n. 24188; Cass. Civ., sez. Trib., ordinanze n. 3243 e n. 9036 del 2013) 238 3. I beni «relativi all impresa». 240 3.1. Il «valore fiscalmente riconosciuto». 241 4. I componenti positivi: i ricavi. 241 4.1. Le plusvalenze patrimoniali. 242 II. Plusvalenze tassabili nel momento della patrimonializzazione (Cass. civ., 20 gennaio 2006, n. 1132 ) 243 4.2. Il regime di participation exemption. 244 4.2.1. Gli effetti della partecipation exemption. 246 XXII
4.3. Le sopravvenienze attive. 247 4.4. La distribuzione dei dividendi e gli interessi attivi. 248 4.5. I proventi immobiliari. 249 5. I proventi non reddituali. 249 6. I principi in tema di deducibilità dei componenti negativi. 250 7. I componenti negativi: i costi stimati. 251 7.1. Le spese per prestazioni di lavoro. 252 7.2. Gli interessi passivi. 252 7.3. Oneri fiscali, contributivi ed utili sociale. 253 7.4. Le minusvalenze patrimoniali. 254 7.5. Le sopravvenienze passive. 254 7.6. Le perdite. 255 7.7. I costi pluriennali. 255 III. Ammortamenti: criteri di calcolo (Cass. civ., 6 agosto 2008, n. 21155 ) 256 8. Gli accantonamenti. 258 9. Le variazioni: le rimanenze in magazzino. 258 SEZIONE III I GRUPPI SOCIETARI 261 1. La fiscalità dei gruppi. 261 2. Il regime di tassazione della trasparenza fiscale. 261 2.1. La trasparenza delle società di capitali. 262 2.1.1. La Robin Hood Tax. 263 2.2. La trasparenza delle s.r.l. a base partecipata delle persone fisiche. 264 3. Il consolidato nazionale. 264 3.1. L opzione per il consolidato fiscale. 265 3.2. Gli obblighi delle società consolidate e della società capogruppo. 267 3.3. Gli effetti fiscali del consolidamento: le rettifiche. 268 3.4. La cessazione del regime consolidato. 268 4. Il consolidato fiscale mondiale. 269 QUESTIONARIO 270 XXIII
CAPITOLO XIII I PROFILI FISCALI DELLE OPERAZIONI STRAORDINARIE 271 SEZIONE I OPERAZIONI STRAORDINARIE 271 1. Premessa. 271 2. La cessione d azienda. 271 2.1 La cessione delle cc.dd. partecipazioni strategiche. 272 3. Il conferimento d azienda. 273 3.1. Il conferimento di partecipazioni di controllo e di collegamento. 273 3.2. Lo scambio di partecipazioni. 274 4. Le trasformazioni omogenee. 275 4.1. Le trasformazioni eterogenee. 275 5. La fusione. 276 I. Incorporazione di una società di capitali e disavanzo (Cass. civ., sentenza 1 gennaio 2006, n. 25612). 278 6. La scissione. 279 7. La liquidazione ordinaria. 279 8. Fallimento e la liquidazione coatta amministrativa. 280 QUESTIONARIO 280 CAPITOLO XIV L IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO 281 SEZIONE I L IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO: GENESI ED EVOLUZIONE 281 1. Le origini e la funzione dell IVA. 281 1.1. Il carattere di neutralità dell imposta sul valore aggiunto. 282 2. I requisiti di applicazione dell IVA e le operazioni rilevanti. 283 3. Il presupposto oggettivo dell IVA. 284 3.1. Le operazioni esenti. 286 3.2. Le cessioni e le locazioni di beni immobili. 287 4. Il presupposto soggettivo. 288 XXIV
5. Il presupposto territoriale. 289 5.1. Le operazioni extracomunitarie. 289 5.2. Le operazioni intracomunitarie. 291 6. Il momento impositivo. 291 7. La base imponibile. 292 8. Le aliquote. 293 9. Il diritto di rivalsa. 294 I. L esclusione del diritto di rivalsa, a seguito di rettifica della dichiarazione annuale (Cass. civ., sentenza 16 giugno 2010, n. 14577). 294 10. Il diritto di detrazione. 295 II. Solo la prova dell inerenza dei costi alle finalità imprenditoriali giustifica la detrazione dell imposta assolta sugli acquisti (Cass. civ., sez. VI, sentenza 3 gennaio 2013, n. 9). 295 10.1. I limiti all esercizio della detrazione. 296 III. Le frodi carosello (Cass. civ., sez. V, 6 giugno 2012, n. 9107). 296 10.2 La detraibilità pro-rata. 296 10.3. La rettifica della detrazione. 297 11. Gli obblighi formali e sostanziali in materia di IVA. 297 11.1. La dichiarazione di inizio attività. 297 11.2. La fatturazione e la registrazione. 298 11.3. L inversione dell onere di fatturazione: l autofattura. 299 11.4. Le variazioni in aumento o in diminuzione delle fatture emesse: la rettifica. 299 11.5. Fatture emesse per operazioni inesistenti. 300 IV. La pretesa di sottrarsi al pagamento dell IVA, a seguito dell emissione di fatture per operazioni inesistenti (Cass. civ., sentenza 13 novembre 2011, n. 21110). 301 XXV
12. La liquidazione dell IVA. 301 13. La dichiarazione annuale IVA. 302 14. I versamenti, i conguagli e le eccedenze a credito. 302 14.1. L IVA per cassa. 303 QUESTIONARIO 303 CAPITOLO XV LE ALTRE IMPOSTE INDIRETTE 304 SEZIONE I IMPOSTE INDIRETTE 304 1. L imposta di registro. 304 1.1. La registrazione degli atti. 304 1.2. I soggetti passivi. 306 1.3. I criteri per determinare l imposta di registro. 306 1.4. La riscossione dell imposta di registro. 310 2. L imposta sulle successioni. 310 3. L imposta sulle donazioni. 311 4. L imposta di bollo. 311 5. La Tobin Tax. 312 QUESTIONARIO 313 CAPITOLO XVI LA FISCALITÀ LOCALE 314 SEZIONE I LE ORIGINI E L EVOLUZIONE DELLA FINANZA LOCALE 314 1. Premessa. 314 2. La progressiva trasformazione della finanza locale. 315 3. L imposta regionale sulle attività produttive. 318 I. La conferma della legittimità costituzionale dell assoggettamento ad IRAP del valore aggiunto prodotto da attività autonomamente organizzate (Corte Cost., 21 maggio 2001, n. 165). 319 XXVI
II. Il concetto di autonoma organizzazione che determina la soggezione ad Irap di un lavoratore autonomo (Cass. civ., sez. V, 11 ottobre 2007, n. 24421). 319 3.1. I soggetti passivi dell IRAP. 320 3.2. La base imponibile. 320 4. L Imposta Municipale propria (IMU). 322 4.1. Il presupposto impositivo dell IMU. 324 4.2. I soggetti passivi. 325 4.3. La base imponibile. 326 III. I criteri di determinazione della base imponibile per i fabbricati non iscritti al catasto (Cass. civ., Sez. Un., 9 febbraio 2011, n. 3160). 327 4.4. Il versamento dell IMU: modalità e termini. 327 4.5. Le detrazioni, le agevolazioni e le esenzioni previste. 328 5. Gli altri tributi locali. 329 QUESTIONARIO 330 INDICE ANALITICO 331 XXVII