IL SECOLO XIX
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INFORMARE Finanziamento della BEI per il potenziamento del porto di Barcellona I fondi saranno impiegati principalmente per sviluppare il traffico dei container e il traffico di short sea shipping Ieri a Barcellona il presidente dell'autorità Portuale della città catalana, Jordi Valls, e il vicepresidente della Banca Europea per gli Investimenti (BEI), Carlos da Silva Costa, hanno sottoscritto l'accordo contrattuale in base al quale l'istituto finanziario dell'unione Europea rilascerà un prestito di 150 milioni di euro per l'ampliamento del porto di Barcellona (informare del 27 novembre 2009). I nuovi fondi saranno impiegati per finanziare i progetti di espansione del porto, tra cui l'ampliamento del molo sud che ospita il terminal della Terminal de Contenidors de Barcelona (TCB), il trasferimento dell'ormeggio della Compañía Logística de Hidrocarburos (CLH), il trasferimento della attività della Terminal Port Nou al molo Adossat, la costruzione di un terminal di short sea shipping al molo Costa e la realizzazione di un tratto di banchina di 500 metri di lunghezza, con pescaggio di -16,5 metri di pescaggio ed un'area di 37 ettari, per il futuro terminal Prat nonché la costruzione di collegamenti stradali e ferroviari dedicati a questo terminal. «Questa operazione con la BEI - ha spiegato Jordi Valls - ci consentirà di creare nuove aree dedicate principalmente al traffico dei container e al traffico di short sea shipping (SSS) così come di sviluppare le infrastrutture stradali e ferroviarie necessarie per i collegamenti con il mercato interno. Il prestito della BEI darà la spinta finanziaria necessaria al nostro progetto di espansione nel retroterra e per rafforzare la nostra posizione come punto di accesso meridionale dell'europa e quale principale hub logistico del Mediterraneo». Dal 2001 la BEI ha finanziato il porto di Barcellona con un totale di 390 milioni di euro attraverso otto contratti.
INFORMARE Calvini (Confindustria Genova): no all'esclusione dalla legge finanziaria delle risorse destinate alla portualità In presenza di risorse scarse - ha rilevato il presidente degli industriali genovesi - sarebbe opportuno decidere di puntare definitivamente su pochi porti Il presidente di Confindustria Genova, Giovanni Calvini, ha espresso preoccupazione per la ventilata esclusione dalla legge finanziaria delle risorse destinate alla portualità. «Se venisse confermato il taglio delle risorse promesse in Finanziaria al comparto marittimo-portuale - ha sottolineato Calvini - si tratterebbe di una scelta ottusa, perché non terrebbe conto del valore strategico che hanno alcuni porti nazionali, in particolare quello di Genova, di cui è nota la centralità logistica rispetto al sud dell'europa». «Ci stiamo adoperando tutti - ha ricordato il presidente degli industriali genovesi - per promuovere il corridoio Genova-Rotterdam e non è certo tagliando i fondi al porto di Genova che si potrà realizzare questo progetto. La scelta risulterebbe ancora più incomprensibile dal momento in cui i fondi verrebbero destinati a investimenti e non alla copertura di costi di gestione. In presenza di risorse scarse, sarebbe opportuno decidere di puntare definitivamente su pochi porti nell'ambito di un progetto logistico nazionale i cui benefici sarebbero sotto gli occhi di tutti». «Ci auguriamo - ha concluso Calvini - che il ministro Matteoli possa trovare consenso all'interno del governo per reintrodurre gli stanziamenti necessari. Sarebbe inoltre auspicabile che nella riforma della legge 84/94 si potesse trovare finalmente spazio per l'autonomia finanziaria delle Autorità Portuali che eviterebbe di dover dipendere tutte le volte da decisioni governative e soprattutto premierebbe i porti più virtuosi».
INFORMARE Fincantieri avvia la costruzione di un sommergibile per la Marina Militare Italiana Il battello, della classe Todaro, sarà ultimato nel 2015 Oggi, con la cerimonia di taglio della lamiera tenutasi nello stabilimento Fincantieri di Muggiano, è stata avviata la costruzione del primo della seconda coppia di sommergibili U212A classe Todaro, commissionati dalla Direzione Generale degli Armamenti Navali - NAVARM per la Marina Militare Italiana. Questi battelli, la cui consegna è prevista nel 2015 e 2016, sono destinati a prendere il posto dei sommergibili Prini e Pelosi (classe Sauro - terza serie) realizzati alla fine degli anni Ottanta. Fincantieri ha ricordato che il programma per la realizzazione dei due sommergibili è la prosecuzione di quello iniziato nel 1994 in cooperazione con il German Submarine Consortium, che ha portato negli anni scorsi alla costruzione di due battelli per l'italia - il Todaro e lo Scirè, consegnati da Fincantieri rispettivamente nel 2006 e nel 2007 - e di quattro per la Germania. La nuova unità in costruzione a Muggiano avrà un dislocamento di superficie di 1.450 tonnellate, una lunghezza fuori tutto di 56 metri, un diametro massimo di sette metri e potrà raggiungere in immersione una velocità di 20 nodi. L'equipaggio sarà composto da 24 persone. Come gli altri battelli della serie, il nuovo sommergibile sarà caratterizzato da soluzioni tecnologiche altamente innovative e interamente realizzato in materiale amagnetico con l'applicazione delle più moderne tecniche di silenziamento per la riduzione della segnatura acustica. Inoltre sarà dotato di un sistema di propulsione silenziosa basato sulla tecnologia delle celle a combustibile in cui l'energia elettrica viene prodotta tramite la reazione di ossigeno e idrogeno, quindi indipendentemente dall'aria, garantendo un'autonomia subacquea da 3-4 volte superiore a quella dei sistemi convenzionali a batteria. Avrà anche un sistema elettroacustico e di comando e controllo armi completamente integrato e un moderno sistema di automazione della piattaforma.
INFORMARE Servizio di telemedicina a bordo delle navi di Grandi Navi Veloci È realizzato in collaborazione con Telecom Italia Grandi Navi Veloci (GNV) ha annunciato l'avvio di un innovativo servizio a bordo delle proprie navi per il monitoraggio e l'assistenza cardiologica da remoto che è stato realizzato in collaborazione con Telecom Italia e che entro fine anno verrà esteso su tutta la flotta della compagnia. Basato su una piattaforma tecnologica sviluppata da Telecom Italia, il servizio consente di acquisire, attraverso un'unità mobile di telemonitoraggio, le misurazioni di una serie di parametri clinici (peso corporeo, pressione arteriosa, frequenza cardiaca, glicemia, spirometria, elettrocardiogramma) dei pazienti a bordo della nave, e di trasmetterli in automatico, attraverso il collegamento satellitare, a un'unità medica ospedaliera situata sulla terraferma. Il medico dell'unità medica ospedaliera, accedendo alla piattaforma con il proprio personal computer collegato alla rete, può così verificare da remoto il quadro clinico del paziente e fornire al personale medico di bordo la refertazione necessaria per attivare le procedure di assistenza più adeguate accelerando in tal modo i tempi diagnostici e di intervento. Oltre al telemonitoraggio, la cooperazione tra Telecom Italia e GNV ha già prodotto l'attivazione sulle navi della flotta della compagnia del servizio GSM on the Ship, che consente di telefonare, collegarsi ad Internet, inviare e ricevere messaggi dal cellulare durante la navigazione, ed ha consentito di dotare ogni nave di una piattaforma multimediale a servizio sia dei passeggeri che degli equipaggi.
INFORMARE Il porto di Barletta è stato dotato di nuova gru mobile Il mezzo della Liebherr è stato acquisito dall'impresa portuale Impreport per 2,5 milioni di euro Nel porto di Barletta è arrivata una nuova gru mobile Liebherr che è stata acquisita per 2,5 milioni di euro dall'impresa portuale Impreport Srl per accrescere la propria capacità competitiva nel settore delle rinfuse, comparto nel quale l'azienda è leader dello scalo pugliese con una media annua di sbarco di circa 650.000 tonnellate. Una delle principali caratteristiche tecniche della nuova gru semovente è la flessibilità, in quanto si presta ad un uso universale nella movimentazione di qualsiasi carico. L'acquisto va a completare un piano più generale di investimenti iniziato lo scorso anno da Impreport con l'acquisizione per 270mila euro di un carrello elevatore Fantuzzi della portata di 34 tonnellate in funzione dello sviluppo del traffico lapideo. «In un momento congiunturale così difficile - ha commentato il presidente dell'autorità Portuale del Levante, Francesco Mariani - gli investimenti effettuati e i progetti in cantiere per il futuro testimoniano come gli effetti della crisi globale possano essere superati quando ci sono imprenditori locali motivati e disposti a investire sul territorio. È evidente, quindi, come le occasioni di crescita siano a tutt'oggi anche legate alla necessità di investimenti e di operazioni di marketing. Gli obiettivi sono quelli di cantierizzare i lavori di prolungamento dei moli e di dragaggio, per il quale è già avviata la progettazione di una prima fase manutentiva dei fondali, fin dai prossimi mesi. Grazie, infatti, ai nuovi sistemi informatici e allo sforzo dei tecnici dell'autorità Portuale saremo in grado di rispondere in tempi brevi alle esigenze del porto di Barletta».