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PROF. MANTELLI PIETRO GRASSO CARMELO (laboratorio) MATERIA: SCIENZE INTEGRATE (FISICA) CLASSE: 1CEF - tecnico ORE DI LEZIONE: 99 1. ANALISI DEL CONTESTO DI PARTENZA 1.1 Modalità di accertamento a. s. 2013 2014 1.2. Livelli rilevati suddivisi percentualmente nelle seguenti tre macro-aree 1.3. Indicazione di eventuali punti di criticità sul piano educativo e relazionale su cui focalizzare l azione collegiale del consiglio di classe 1.4. indicazione di eventuali punti di criticità sul piano degli apprendimenti su cui elaborare nel consiglio di classe iniziative e strumenti specifici 2. OBIETTIVI COGNITIVI 2.1. Competenze ISTITUTO TECNICO LINEE GUIDA (d.p.r. 15 marzo 2010, art 8, comma 3) SETTORE TECNOLOGICO osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni fisiche a partire dall esperienza essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate 2.2. Abilità L articolazione dell insegnamento di Scienze integrate (Fisica) in conoscenze e abilità è di seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe. Il docente, nella prospettiva dell integrazione delle discipline, organizza il percorso d insegnamentoapprendimento con il decisivo supporto di attività laboratoriali per sviluppare l acquisizione di conoscenze e abilità attraverso un corretto metodo scientifico. Il docente valorizza, nel percorso dello studente, l apporto di tutte le discipline relative all asse scientificotecnologico, al fine di approfondire argomenti legati alla crescita culturale e civile degli studenti come, a titolo esemplificativo, le tematiche inerenti il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale. 1

2.3. Conoscenze e argomenti affrontati UNITÀ/ SUDDIVISIONE TEMPORALE COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ DIDATTICA VERIFICHE Unità 1 La misura delle fisiche. pag. A 2 SETTEMBRE OTTOBRE Misurare fisiche con strumenti opportuni e fornire il risultato associando l errore sulla misura. Conoscere le unità di misura del SI. Definizione di errore assoluto ed errore percentuale. Che cosa sono le cifre significative. Utilizzare multipli e sottomultipli. Effettuare misure dirette o indirette. Saper calcolare l errore assoluto e l errore percentuale sulla misura di una grandezza fisica. Valutare l attendibilità del risultato di una misura. Utilizzare la notazione scientifica (1). Data una formula saper ricavare una formula inversa (1). Matematica Le potenze di 10 a pag. A 10 Tecnologia Gli strumenti di misura a pag. A 22 MISURE DI LUNGHEZZE, TEMPI, MASSE, AREE, VOLUMI, DENSITA A 31 34 Recupero a pag. 52 pag. 156 Unità 2 La rappresenta zione di dati e fenomeni pag. A 40 NOVEMBRE Rappresentare dati e fenomeni con linguaggio algebrico, grafico o con tabelle. Stabilire e/o riconoscere relazioni tra fisiche relative allo stesso fenomeno. Conoscere vari metodi per rappresentare un fenomeno fisico. Conoscere alcune relazioni fra (proporzionalità diretta, inversa, quadratica). Tradurre una relazione fra due in una tabella. Saper lavorare con i grafici cartesiani. Data una formula o un grafico, riconoscere il tipo di legame che c è fra due variabili. Risalire dal grafico alla relazione tra due variabili. Matematica Le funzioni a pag. A 42, Le proporzioni a pag. A 50 ANALISI DI DIPENDENZE DIRETTE, INVERSE, QUANRATICHE, ESPONENZIALI A 59 pag. A 60 62 Recupero a pag. 54 pag. 160 Laboratorio di informatica La costruzione di un grafico con Excel Unità 3 Le vettoriali pag. A 66 DICEMBRE Operare con vettoriali e scalari. Risolvere problemi sulle forze. Differenza tra vettore e scalare. Che cos è la risultante di due o più vettori. La legge degli allungamenti elastici. Che cos è la forza di primo distacco. Dati due vettori disegnare il vettore somma. Applicare la regola del parallelogramma. Applicare la legge degli allungamenti elastici. Scomporre una forza e calcolare le sue componenti. Calcolare la forza di attrito. FORZA PESO, FORZE ELASTICHE, ATTRITO, VETTORI A 93 pag. A 94 96 Recupero a pag. 56 pag. 164 2

Unità 4 L equilibrio dei corpi solidi pag. B 2 GENNAIO Analizzare situazioni di equilibrio statico individuando le forze e i momenti applicati. Che cos è una forza equilibrante. La definizione di momento di una forza. Che cos è una coppia di forze. Il significato di baricentro. Che cos è una macchina semplice. Determinare la forza risultante di due o più forze assegnate. Calcolare il momento di una forza. Stabilire se un corpo rigido è in equilibrio. Determinare il baricentro di un corpo. Valutare il vantaggio di una macchina semplice. Tecnologia La bicicletta a pag. B 8 Biologia Il baricentro del corpo umano a pag. B 18 LEVA LEVE BARICENTRO B 23 pag. B 24 Problemi a pag. B 26 Recupero a pag. 58 pag. 168 Unità 5 L equilibrio dei fluidi pag. B 32 FEBBRAIO MARZO Applicare il concetto di pressione a solidi, liquidi e gas. La definizione di pressione. La legge di Stevin. L enunciato del principio di Pascal. Che cos è la pressione atmosferica. L enunciato del principio di Archimede. Calcolare la pressione di un fluido. Applicare la legge di Stevin. Calcolare la spinta di Archimede. Prevedere il comportamento di un solido immerso in un fluido. Tecnologia Il freno idraulico a pag. B 38, Barometri e manometri a pag. B 44, Sommergibili, navi, aerostati a pag. B 48 STEVINO TORRICELLI ARCHIMEDE VUOTO B 53 Problemi a pag. B 54 Recupero a pag. 60 pag. 172 Tecnologia Le pompe aspiranti Storia della fisica Torricelli e Pascal Unità 6 Il moto rettilineo pag. C 2 MARZO APRILE Studiare il moto rettilineo di un corpo per via algebrica. Calcolare cinematiche mediante le rispettive definizioni o con metodo grafico. Definizione di velocità media e accelerazione media. Differenza tra moto rettilineo uniforme e moto uniformemente La legge oraria del moto rettilineo uniforme. Le leggi del moto uniformemente Che cos è l accelerazione di gravità. Calcolare cinematiche mediante le rispettive definizioni. Applicare la legge oraria del moto rettilineo uniforme. Applicare le leggi del moto uniformemente Calcolare cinematiche con metodo grafico. Studiare il moto di caduta libera. VELOCITA ACCELERAZIONE, ACCELERAZIONE DI GRAVITA C 25 pag. C 26 Problemi a pag. C 28 Recupero a pag. 62 pag. 176 Online Test e quesiti Test interattivi Problemi riassuntivi Unità 7 Il moto nel piano pag. C 36 MAGGIO GIUGNO Studiare problematiche connesse al moto circolare uniforme. Risolvere problemi sul moto parabolico di un corpo lanciato. Grandezze caratteristiche del moto circolare uniforme Le caratteristiche del moto parabolico Calcolare velocità angolare, velocità tangenziale e accelerazione nel moto circolare uniforme MOTO CIRCOLARE, MOTO PARABOLICO Online Tecnologia Satelliti in orbita Composizione delle velocità C 53 Problemi a pag. C 54 Recupero a pag. 64 pag. 180 3

3. INDICAZIONE DEGLI ARGOMENTI SU CUI ORGANIZZARE EVENTUALI PROVE COMUNI Le prove comuni per il primo biennio saranno inerenti ad almeno due prove di laboratorio per ogni quadrimestre: 1 quadrimestre: (misura della densità, costante elastica di una molla) 2 quadrimestre: (equilibrio dei momenti, principio di Archimede) Si prevede anche una valutazione con test comuni a fine programmazione. 4. METODOLOGIE DIDATTICHE Il metodo consisterà in una fase sperimentale eseguita in laboratorio e una teorica deduttiva e induttiva; durante l'approccio al problema da parte degli allievi si tenterà di colmare le eventuali lacune, di richiamare gli aspetti teorici più significativi e di approfondire gli aspetti matematici connessi. E' indispensabile, in questo modo di procedere, la partecipazione attiva e spontanea da parte degli studenti in entrambe le fasi e in particolare modo in quella sperimentale per la quale gli allievi verranno suddivisi in gruppi di lavoro. Gli argomenti saranno affrontati mettendo in evidenza i concetti fondamentali senza insistere sui dettagli e sul formalismo, ma curando gli aspetti logici di concatenamento e collegamento. Verrà programmata nel corso dell anno scolastico la visita alle centrali elettriche ENEL di Entracque e di Chivasso 5. SUDDIVISIONE TEMPORALE DEGLI ARGOMENTI DEL PIANO DI LAVORO VEDERE TABELLA PUNTO 4 6. STRUMENTI DI LAVORO Il libro di testo, considerato indispensabile mezzo per l attività didattica in classe, per lo studio e per l esercitazione personale, per l apprendimento. Il quaderno di fisica verrà particolarmente curato per l acquisizione di un metodo di lavoro strutturato ed organizzato Per l attività sperimentale si farà uso di schede di lavoro preparate appositamente ed adattate dal docente. Il materiale didattico verrà pubblicato su apposita piattaforma informatica disponibile su internet. ll metodo consisterà in una fase sperimentale eseguita in laboratorio e una teorica deduttiva e induttiva; durante l'approccio al problema da parte degli allievi si tenterà di colmare le eventuali lacune, di richiamare gli aspetti teorici più significativi e di approfondire gli aspetti matematici connessi. E' indispensabile, in questo modo di procedere, la partecipazione attiva e spontanea da parte degli studenti in entrambe le fasi e in particolare modo in quella sperimentale per la quale gli allievi verranno suddivisi in gruppi di lavoro. IL LABORATORIO DI FISICA (si veda relazione allegata) 7. VERIFICHE E VALUTAZIONE Ai fini della valutazione verranno eseguiti: controlli e verifiche periodiche del quaderno di fisica e delle relazioni di laboratorio prove orali con data programmata; test scritti con cadenza mensile in data programmata; Si prevede un rallentamento o un arresto dello svolgimento dell attività programmata qualora si ravveda la necessità di recupero da parte della classe; particolare attenzione e aiuto verranno prestati individualmente agli allievi che presentino delle difficoltà che non riescano a colmare malgrado la dimostrazione di impegno nello studio personale. Per i recuperi di fine trimestre e di fine anno ci si atterrà a quanto stabilito dal Collegio dei Docenti in ottemperanza alla CM 92/07 Criteri di valutazione Conoscenza delle definizioni delle fisiche studiate e delle loro unità di misura. Comprensione dei concetti alla base delle definizioni o relazioni studiate Applicazione dei principi studiati ad esercizi numerici Analisi mediante modelli semplificativi delle situazioni reali proposte Analisi dei dati tratti dalle esperienze di laboratorio Esposizione orale o scritta con linguaggio tecnico appropriato Partecipazione e interesse Impegno Autonomia di lavoro 4

Indicatori LIVELLO conoscenza comprensione applicazione autonomia impegno 1 2 3 4 5 1_3 Nessuna Commette gravi errori 4_5 Frammentaria e superficiale 6 Completa ma non approfondita 7_8 Completa e approfondita 9_10 Completa, coordinata, ampliata Commette errori anche nella esecuzione di compiti semplici Non commette errori nella esecuzione di compiti semplici Non commette errori nella esecuzione di problemi articolati Non commette errori, né imprecisioni nell'esecuzione di problemi complessi Non riesce ad applicare le conoscenze Applica le conoscenze in compiti semplici, ma commette errori Applica le conoscenze in compiti semplici senza errori Applica conoscenze e procedure in compiti articolati senza errori Applica le procedure e le conoscenze in problemi nuovi senza errori e imprecisioni Non è capace di autonomia nello studio anche se sollecitato Se sollecitato e guidato riesce ad effettuare analisi parziali e autonome Se guidato è in grado di effettuare valutazioni personali E' in grado di effettuare compiti e valutazioni approfondite Esprime padronanza nell'organizzazione delle conoscenze e delle procedure Non mostra alcuna motivazione verso lo studio e rifiuta le proposte educative Anche se sollecitato non assolveai propri compiti costantemente Se guidato nel metodo di lavoro gestisce regolarmente i propri impegni Gestisce con costanza e serietà i propri impegni Sempre partecipe, puntuale, preciso e approfondito nella preparazione 9. EVENTUALI ATTIVITÀ INTEGRATIVE Verrà programmata a termine anno scolastico la visita alla centrale elettrica di Entracque e di Chivasso. Il piano di lavoro è stato presentato agli studenti della classe il giorno 20 ottobre 2013 Firma dei rappresentanti di classe Firma del docente Torino, 30 ottobre 2013 Nota: 1. una copia del piano di lavoro stampata e firmata va consegnata alla segreteria didattica entro il 31 ottobre 2013 2. una versione su file va inviata come allegato ai seguenti indirizzi segreteria.didattica@gobettimarchesini-casale.it. e dirigente.scolastico@gobettimarchesini-casale.it 3. i piani di lavoro potranno essere dati ai rappresentanti di classe che ne faranno richiesta 5