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Corso di Laurea in Informatica Applicata Esame di Calcolo delle Probabilità e Statistica Primo test di verifica a. a. 2006/2007 Risolvere esattamente due tra gli esercizi seguenti. Le risposte non motivate non saranno prese in considerazione. Primo esercizio. Una biblioteca è formata per l 80 % di libri scritti in Italiano, e per il restante 20 % di libri scritti in altre lingue. Il 30 % dei libri in Italiano sono romanzi, mentre la stessa percentuale per i libri stranieri è del 40 %. (a) Calcolare la probabilità che un libro scelto a caso sia un romanzo. (b) Si sceglie un libro a caso, che risulta essere un romanzo. Quanto vale la probabilità che esso non sia scritto in Italiano? (c) Se invece esso non è un romanzo, quanto vale la probabilità che sia scritto in Italiano? Secondo esercizio. Un postino deve consegnare tre lettere, che indichiamo con A, B e C, infilandole in tre diverse cassette postali, una per ogni cassetta. Precisamente egli deve mettere la lettera A nella cassetta 1, la B nella cassetta 2 e la C nella cassetta 3. Tuttavia, poiché ha fretta, egli infila le tre lettere una per cassetta, ma a caso. (a) Quanto vale la probabilità che ciscuna lettera sia stata messa nella cassetta giusta? (b) Posto X = numero di lettere messe nella cassetta giusta, calcolare la densità e la media di X. (c) Se una lettera è stata messa nella cassetta giusta, quanto vale la probabilità che lo siano state tutte e tre? Terzo esercizio. Siano X e Y due v. a. aventi densità congiunta p(1, 1) = p( 1, 1) = 1 8 ; p(2, 4) = p( 2, 4) = 3 8. (a) Calcolare le densità di X e di Y. (b) Calcolare la densità e la media di Z = XY. (c) Calcolare Cov(X, Y ). (d) X e Y sono indipendenti?

Soluzioni Primo esercizio. Consideriamo gli eventi I = {il libro scelto è scritto in Italiano} R = {il libro scelto è un romanzo}. I dati del problema sono i seguenti P (I) = 0.8; P (R I) = 0.3; P (R I c ) = 0.4. (a) Si chiede la probabilità dell evento R. Per note formule si ha P (R) = P (R I)P (I) + P (R I c )P (I c ) = P (R I)P (I) + P (R I c ) ( 1 P (I) ) = 0.3 0.8 + 0.4 (1 0.8) = 0.24 + 0.08 = 0.32. (b) Dobbiamo calcolare P (I c R). Per definizione di probabilità condizionale, si ha P (I c R) = P (R Ic ). P (R) Il denominatore è già stato calcolato nel punto precedente e vale 0.32. Il numeratore, di nuovo per la definizione di probabilità condizionale, è uguale a (ved. anche il punto (a)) Quindi P (R I c )P (I c ) = P (R I c ) ( 1 P (I) ) = 0.4 (1 0.8) = 0.08. P (I c R) = P (R Ic ) P (R) = 0.08 0.32 = 0.25. (c) Qui dobbiamo calcolare P (I R c ). Possiamo intanto scrivere P (I R c ) = P (Rc I) P (R c. )

Il denominatore si calcola subito: P (R c ) = 1 P (R) = 1 0.32 = 0.68. Per quanto riguarda il numeratore, possiamo ragionare così. Dato che I = (R I) (R c I), e questa è un unione disgiunta, per la proprietà di additività della probabilità abbiamo P (I) = P (R I) + P (R c I), e quindi P (R c I) = P (I) P (R I) = P (I) P (R I)P (I) = 0.8 0.3 0.8 = 0.56, dove la seconda uguaglianza segue al solito dalla definizione di probabilità condizionale. In conclusione P (I R c ) = P (Rc I) P (R c ) = 0.56 0.68 = 0.823. Secondo esercizio. La cosa più semplice è costruire in modo esplicito lo spazio di probabilità che modellizza la situazione. L insieme Ω dei possibili risultati dell esperimento può essere identificato (cioè messo in corrispondenza biunivoca) con l insieme delle applicazioni biunivoche dell insieme {A, B, C} nell insieme {1, 2, 3} (con ovvia interpretazione per ciascuna di esse). Elenchiamole (sono solo 6): ω 1 : { A 1 B 2, ω 2 : { A 1 B 3, ω 3 : { A 2 B 1, C 3 C 2 C 3 ω 4 : { A 2 B 3, ω 5 : C 1 { A 3 B 1, ω 6 : C 2 { A 3 B 2. C 1 Dato che il postino infila le lettere a caso nelle cassette, non c è ragione di pensare che una di queste possibilità si presenti con probabilità diversa dalle altre, quindi consideriamo su Ω la probabilità uniforme, ovvero 1 P ({ω}) = card Ω = 1 6, ω Ω. A questo punto rispondere alle domande è piuttosto semplice. (a) Qui si chiede semplicemente P (ω 1 ) (ved. elenco precedente), e quindi la risposta è 1/6.

(b) Scriviamo esplicitamente la v. a. X, elencando il valore che essa prende su ciascun elemento di Ω. Si vede subito che X(ω 1 ) = 3, X(ω 2 ) = 1, X(ω 3 ) = 1, X(ω 4 ) = 0, X(ω 5 ) = 0, X(ω 6 ) = 1; quindi i valori assunti da X sono i numeri 0, 1, 3, e le rispettive probabilità valgono P (X = 0) = P ({ω 4, ω 5 }) = 2 6 ; P (X = 1) = P ({ω 2, ω 3, ω 6 }) = 3 6 ; Il valore medio di X è pertanto P (X = 3) = P (ω 1 ) = 1 6. E[X] = 0 2 6 + 1 3 6 + 3 1 6 = 1. (c) Qui si chiede evidentemente P (X = 3 X 1). Per la definizione di probabilità condizionale, si ha P (X = 3 X 1) = P (X = 3, X 1) P (X 1) = P (X = 3) P (X 1), dove l ultima eguaglianza è dovuta al fatto che {X = 3} {X 1}, e quindi {X = 3, X 1} = {X = 3}. Dato che P (X = 3) = 1/6 e P (X 1) = P (X = 3) + P (X = 1) = 4/6, si ottiene P (X = 3 X 1) = 1/6 4/6 = 1 4. Terzo esercizio. (a) Per note formule si ha P (X = 1) = P (X = 1) = 1 8, P (X = 2) = P (X = 2) = 3 8 ; P (Y = 1) = p(1, 1) + p( 1, 1) = 2 8, P (Y = 4) = p(2, 4) + p( 2, 4) = 6 8. (b) La v. a. Z prende evidentemente i valori 1, 1, 8 e 8, con probabilità rispettive

P (Z = 1) = p(1, 1) = 1 8, P (Z = 1) = p( 1, 1) = 1 8, P (Z = 8) = p(2, 4) = 3 8, P (Z = 8) = p( 2, 4) = 3 8. La media di Z vale quindi (c) Usiamo la formula E[Z] = 1 1 8 + ( 1) 1 8 + 8 3 8 + ( 8) 3 8 = 0. Cov(X, Y ) = E[XY ] E[X] E[Y ]. E[XY ] è già stata calcolata nel punto precedente e vale 0. Calcoliamo allora E[X] e E[Y ]. Si ha subito, dal punto (a) E[X] = 1 1 8 + ( 1) 1 8 + 2 3 8 + ( 2) 1 8 = 0; E[Y ] = 1 2 8 + 4 6 8 = 26 8. Si trova dunque Cov(X, Y ) = 0. (d) X e Y non sono indipendenti: infatti, per esempio, si ha P (X = 1, Y = 4) = p(1, 4) = 0, mentre P (X = 1)P (Y = 4) = 1 8 6 8 0.