L inchiesta epidemiologica per malattia trasmessa da alimenti



Documenti analoghi
Prevenire e gestire i pericoli microbiologici nelle mense scolastiche

Nuovi scenari nelle malattie trasmesse da alimenti. I dati epidemiologici della Toscana.

LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI

Ce.R.R.T.A. Centro di Riferimento Regionale sulle Tossinfezioni Alimentari

10,9 1,1 10,1. N di focolai riportati. % sui focolai europei. Tasso per abitanti Regno Unito 96 1,7 0,2. Nazione

La microbiologia in cucina

Fabriano, 26 Ottobre 2011 ERMENEUTICA DEL REGOLAMENTO H.A.C.C.P.: criteri di individuazione e gestione dei punti critici.

3.13 MANIPOLATI MISTI CRUDI DA CUOCERE (PIETANZE, CONTORNI CON PIU' INGREDIENTI DI ORIGINE ANIMALE E VEGETALE)

LE MALATTIE TRASMESSE DAGLI ALIMENTI

Norme in Vigore. pag. 1/5

La valutazione del rischio: zoonosi. Dr. Alessandro Broglia Unità Pericoli biologici (BIOHAZ)

IL PESO DELLE MALATTIE VEICOLATE DA ALIMENTI IN TOSCANA

Gennaio-maggio 2008( fonte dati Epicentro)

La Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti. LA GESTIONE DELLE MTA NELLA REGIONE TOSCANA Costanza Pierozzi

Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2003

La Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti

«COSA METTO NEL PIATTO?»

Gestione per il contenimento ed il controllo delle malattie trasmesse da alimenti (MTA) Roma - Ministero della Salute Maggio 2013

Università di Foggia. Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell Ambiente LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA PREDITTIVA

Controlli microbiologici degli alimenti

3.7 PASTE ALL UOVO FARCITE ARTIGIANALI FRESCHE NON CONFEZIONATE

Malattie causate da batteri patogeni

Gestione delle NC microbiologiche

Malattie trasmesse da alimenti contaminati. Sicurezza Alimentare

In questo bollettino si parlerà di: Integrazione dei dati sulle MTA del Report 2014 e qualcosa in più... Schede di dimissione ospedaliera SDO e

ELENCO PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0

EXPOSICURAMENTE. La sicurezza alimentare. DALLA TERRA ALLA TAVOLA. BRESCIA, 25 gennaio dalle alle BRESCIA, martedì 10 aprile 2018

Allegato 13 FLUSSO 49 Modulistica aggiornata al

Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro

COMUNE DI AIRASCA PROVINCIA DI TORINO CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA

ELENCO PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0

Buone prassi di caseificazione. Buone prassi igieniche

IL PALCOSCENICO DEI CUOCHI: 10 Passi per cucinare bene e in modo sicuro. Griglio Bartolomeo

ELENCO PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0

Controlli sanitari e sicurezza alimentare: l attività dell Istituto

IL REG. CE n 2073/2005 aspetti applicativi e criticità. 15 novembre 2013

Elenco delle matrici alimentari sottoposte ad indagine microbiologica. Standard di riferimento

Asti 15 novembre 2013 Dott.ssa Angela Maria Allegra

Sicurezza Alimentare Preparazione e somministrazione di alimenti nell ambito di eventi/manifestazioni organizzati da associazioni.

Le malattie trasmesse da alimenti in Toscana Casi singoli/sporadici, focolai e malattie da consumo di funghi

Ordinanza sui requisiti igienici-microbiologici delle derrate alimentari, degli oggetti d uso, dei locali, degli impianti e del personale

ALLEGATO 4. Limiti di Contaminazione Microbica

Sorveglianza e gestione MTA in Piemonte

ALLEGATO C.S.A. N. 3 - LIMITI MICROBIOLOGICI

Alimenti vegetali e contaminazione ambientale:

Corso per alimentaristi I PARTE

L igiene degli alimenti ha due scopi:

REGOLAMENTO (UE) N. 1086/2011 DELLA COMMISSIONE

Esami effettuati dagli IZS per la ricerca di Salmonella e Listeria negli alimenti nel periodo gennaio 2001 giugno 2002

Criteri microbiologici nella Ristorazione collettiva: esperienze degli Istituti Zooprofilattici. Dott. Carlo Ercolini IZSPLV, Sezione di La Spezia

Linee guida 882: un traguardo per una nuova partenza

Prime strategie e metodologie di applicazione del Reg. (CE) 2073/ continuità o discontinuità con il sistema di autocontrollo HACCP?

1) SEGNALAZIONE E RICEZIONE DI NOTIZIA DI SOSPETTA MALATTIA VEICOLATA DA ALIMENTI

Le intossicazioni alimentari

OGGETTO: Relazione sull attività svolta da Bioleader srl in Vs. favore nell anno scolastico in corso

DOMANDE E RISPOSTE SULLE ALTERAZIONI CROMATICHE DEGLI ALIMENTI DEPERIBILI E IL RUOLO DEL CONSUMATORE: DALLE MOZZARELLE BLU ALLA RICOTTA ROSSA

Prodotto lattiero caseario tradizionale della provincia di Nuoro

Adempimenti nell ambito delle manifestazioni temporanee

Sicurezza alimentare

DIREZIONE POLITICHE DELL ISTRUZIONE PER LE NUOVE GENERAZIONI SERVIZI DI RISTORAZIONE LIMITI DI CONTAMINAZIONE MICROBICA: - ALIMENTI - SUPERFICI

Epidemiologia delle Malattie Trasmesse da Alimenti in Emilia-Romagna

SORVEGLIANZA MALATTIE TRASMESSE DA ALIMENTI

LE MALATTIE ALIMENTARI di origine batterica. ERUCON - ERUditio et CONsultum

Dr.ssa M. Vitale responsabile del CETOX

VALUTAZIONE DEI RAPPORTI DI PROVA

Silvana Barbuti Dipartimento Microbiologia SSICA Tel Mail:

I rischi alimentari di origine microbiologica più vicini al consumatore e la corretta gestione domestica degli alimenti

COMUNE DI PIANEZZA CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA LIMITI DI CONTAMINAZIONE MICROBICA

MICROBICA (parametro)

Il punto di vista del medico igienista: risorse e ricadute di un controllo integrato

Il Controllo degli ALIMENTI ETNICI presso l'azienda USL di Bologna

Caratteristiche qualitative CNR Centro Studi Latte-Milano. del latte crudo IL LATTE. Roberta Lodi 1

LISTA DI RISCONTRO PER LE CORRETTE PRASSI IGIENICHE NELLE MENSE NEI CAMPI TENDA

Epidemiologia e sorveglianza delle gastroenteriti ed episodi di MTA. Luca Busani

Manuale di buone pratiche di igiene

Ce.R.R.T.A. Centro di Riferimento Regionale sulle Tossinfezioni Alimentari Rapporto

Contaminazione delle filiere alimentari. Dr. D'Aurizio Guglielmo P.F. Veterinaria e Sicurezza Alimentare

Attività del Centro di riferimento regionale per la sorveglianza, la prevenzione ed il controllo delle malattie trasmesse da alimenti

Fasi dell indagine: individuazione e descrizione del focolaio

AREA SERVIZI DIREZIONE SCUOLA E POLITICHE GIOVANILI. Settore gestione servizi per l infanzia e le scuole dell obbligo. Servizi di Ristorazione

COMUNE DI RAPALLO ALLEGATO N. 3 LIMITI DI CONTAMINAZIONE MICROBICA: - ALIMENTI - SUPERFICI

GESTIONE PER IL CONTENIMENTO ED IL CONTROLLO DELLE MALATTIE TRASMESSE DA ALIMENTI (MTA) Roma, maggio 2013

Gli alimenti devono risultare privi di alterazioni e contaminazioni (salubri) ed essere esenti da frodi (genuini)

HACCP per Addetti Alimentari di Attività Complesse e Responsabili delle Procedure

DIPARTIMENTO ALIMENTI REPARTO DI MICROBIOLOGIA E PARASSITOLOGIA DEGLI ALIMENTI E SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DEGLI ALLEVAMENTI

«MTA: lo stato dell arte in Emilia-Romagna»

Controlli ufficiali per la sicurezza alimentare Attività anno 2010 Obiettivi anno 2011

LA GUIDA FACILE ALL HACCP. Guida all analisi e controllo dei rischi nel trattamento degli alimenti

In questo bollettino si parlerà di:

Intossicazione alimentare

I MICRORGANISMI. vivono e si moltiplicano in modo variabile. temperatura. tempo fattori che influiscono. nutrimento. influiscono sono. sono.

UE: focolai attribuiti a LC di vacca (EFSA, 2015)

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA U.O. IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE ANNO 2019

.per saperne di piu «LE MALATTIE DI ORIGINE ALIMENTARE»

ASPETTI DI IGIENE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI

Progetto SIBILLA KEBAB: Risultati analitici Bologna

Cross-contaminazione durante la preparazione degli alimenti in cucina: il ruolo delle mani dell operatore

CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO

SERVIZIO DI RISTORAZIONE

Transcript:

L inchiesta epidemiologica per malattia trasmessa da alimenti D. Lgs4 Aprile 2006 Attuazione della Direttiva 2003/99/CE sulle misure di sorveglianza delle zoonosi e degli agenti zoonotici Pistoia 29 31 Ottobre 2012 Art. 7 comma 2 :L azienda Unità sanitaria locale competente per territorio procede ad un indagine sui focolai di tossinfezione alimentare. L indagine ha lo scopo di acquisire dati sul profilo epidemiologico, sui prodotti alimentari eventualmente coinvolti e sulle cause potenziali del focolaio. L indagine comporta inoltre l esecuzione di idonei studi epidemiologici e microbiologici Recentemente EFSA ha modificato i criteri di classificazione dei focolai suddividendoli in focolai con STRONG EVIDENCE and WEAK EVIDENCE

Alla luce delle nuove direttive europee il CeRRTA ha ricategorizzatotutti i focolai dal 2002 secondo la forza delle evidenze correlate 1. categorizzati a parte i focolai nei quali il consumo degli alimenti non è avvenuto in Toscana 2. Accorpamento in un unico focolaio di più episodi notificati singolarmente, anche da ASL diverse ma con forti evidenze sia di tipo epidemiologico descrittivo che sulla causa della patologia umana 3. categorizzato ogni focolaio sulla base della forza delle evidenze FOCOLAI DIMALATTIA VEICOLATA DA ALIMENTI IN TOSCANA ANNI 2002-20111 ANNO REGIONALI EXTRAREGIONALI 2002 45 2 2003 38 5 2004 41 7 2005 25 2 2006 33 3 2007 25 2008 29 2009 24 2010 36 2011 43 1 Totale 339 20 359 FORTI 8% DEBOLI 50% LE EVIDENZE NEI FOCOLAI TOSCANA 2002-2011 MOLTO FORTI 13% MOLTO DEBOLI 29% Ma perché si fa un indagine sugli episodi di malattie veicolate da alimenti? 1. Obblighi di legge 2. Assegnare un peso reale al fenomeno e valutare il rischio 3. Programmare attività preventive Il peso del fenomeno AGENTE N di casi nei focolai casi sporadici (2002-2011) (2002-2010) Salmonella non tifoidea 1279 993 2272 NON DETERMINATO 1140 7 Clostridium perfringens e sue tossine 744 0 Staphylococcus aureus e sue tossine 229 2 Istamina 143 14 Campylobacter 66 44 Virus dell'epatite A 40 118 Francisella tularensis 38 0 Colchicum autumanlis 22 0 Listeria monocytogenes 19 17 Bacillus cereus e sue tossine 16 0 Shigella 14 6 Biotossine marine 13 0 Yersinia enterocolitica 9 7 Vibrio parahaemolyticus 7 0 Norovirus 4 9 Totale complessivo 3783 1217 5000 E stato calcolato che un caso di salmonella costa alla comunità circa 1800 euro. Solo i 2272 casi di salmonella sono costati 4.089.600 euro

La prevenzione 1. Blocco della catena di trasmissione sistema di allerta 2. Analisi e controllo delle cause che hanno portato alla degli alimenti PROVVEDIMENTI A SEGUITO DI INCHIESTA PER FOCOLAI 2002-2011 N DI FOCOLAI attivazione sistema di allerta 6 chiusura esercizio 16 informativa di reato 5 prescrizioni gestionali 20 prescrizioni strutturali 15 sanzioni sul sistema di gestione 4 sequestro di alimenti 5 sospensione parziale attività 4 audit all'osa 1 I FATTORI CHE HANNO GENERATO O CONTRIBUITO ALLO SVILUPPO DEL FOCOLAIO N di focolai non determinato 141 ingredienti/alimenti crudi contaminati da patogeni di origine animale 67 mantenimento del freddo inadeguato 23 errata manipolazione da parte degli operatori 20 alimenti rimasti a temperatura ambiente per diverse ore 14 modalita' di raffreddamento inadeguate 13 manipolazione da parte di operatori portatori di patogeni 11 ingestione di prodotti crudi contaminati 10 conservazione dell'alimento in ambiente contaminato 9 inadeguata pulizia e sanificazione degli utensili 8 preparazione degli alimenti 12 o piu' ore prima della somministrazione 6 tempo e/o temperatura insufficienti durante i processi iniziali di cottura/riscaldamento 6 cibo provenienti da siti contaminati 5 crociata da ingredienti crudi di origine animale 3 mantenimento al freddo per molti giorni 1 scongelamento inadeguato dei prodotti congelati 1 utilizzo di materia prima tossica per la preparazione di alimenti 1 tempo e temperature inadeguate nella fase di riscaldamento 1 La delle superfici Quali sono le fonti di di una superficie? Da prodotti crudi sulla cui superficie sono naturalmente presenti batteri Da un indagine EFSA di alcuni anni fa risulta che in Unione Europea circa il 75% delle carcasse di pollo sono contaminate da Campylobacter e il 23% da Salmonella Batteri materiale livello di Campylobacter Succodi pollo, pelle, carcassa Contenuto cecale di polli da carne Superficie di fette di pollo al dettaglio E.Coli O:157 H:7 Carne macinata Salmonella Feci di bovini e ovini Succodi pollo, pelle, carcassa 10 3 10 7 CFU 10 5 10 9 CFU 1,9 x 10 3 / per fetta 5 CFU 10 3 10 5 CFU 10 2 10 6 CFU

Dalle mani degli operatori dopo aver usato il WC dopo ogni contatto con attrezzature o oggetti non attinenti la manipolazione degli alimenti dopo aver manipolato materie prime potenzialmente contaminate carne cruda di bovino Numero di batteri presenti sulle mani degli operatori fino a 12 ore di distanza dalla dopo essersi soffiato il naso carne cruda di pollo Dagli imballaggi Alcuni autori americani hanno dimostrato la presenza di Campylobacter nel 3 % dei campioni nei quali è stato analizzata la pellicola esternamente e nel 34% dei campioni in cui è stata analizzata anche internamente Dall aria ambientale Dall utilizzo di acqua non potabile per la pulizia delle superfici Come persistono i microrganismi sulle superfici? Il pericolo maggiore è la formazione sulle superfici a contatto con gli alimenti di BIOFILM BIOFILM = matrice biologica adesa ad una superficie solida costituita da microrganismi e sostanze polimeriche, di solito esopolisaccaridi prodotti dai microrganismi stessi Lo scopo della formazione di biofilm è quello di proteggere i microrganismi negli ambienti ostili e di agire come una trappola per le sostanze nutritive

Come si forma il biofilm? Fase 1 : condizionamento della superficie I batteri, insieme a molecole organiche e inorganiche, come per esempio proteine derivanti dalla lavorazione di latte e carne, si adsorbono sulla superficie formando il FILM CONDIZIONANTE. Il processo di condizionamento delle superfici non è indice di sicura formazione di biofilm Fase 2 : adesione reversibile delle cellule ADESIONE REVERSIBILE : le cellule in sospensione nel fluido (a) vengono in contatto con la superfici solida (b) quindi si staccano e tornano in sospensione (c) Fase 3 : adesione irreversibile Dove si forma? ADESIONE IRREVERSIBILE : le cellule in sospensione nel fluido (a) vengono in contatto con la superfici solida (b). Se le forze che trattengono le cellule sulla superficie sono sufficientemente forti le cellule non si staccano e possono produrre esopolimeriche aiutano l ancoraggio alla superficie METODI CHIMICI 1. Detergenti con effetto chelante 2. Biocidi con effetto ossidante Come si rimuove il biofilm?

METODI FISICI 1. Procedure meccaniche (spazzole e/o raschiamento) 2. campi magnetici ad alta frequenza 3. Ultrasuoni 4. Applicazione di campi elettrici pulsati ad alta frequenza METODI BIOLOGICI Adsorbimento di molecole bioattive come batteriocinee enzimi sulle superficie destinate a venire a contatto con gli alimenti ( es. NISINA per ridurre L. monocytogenes, batteri lattici e loro estratti per inibire l adesione di alteranti e patogeni sulla superficie del pollame) Quanto sopravvivono i batteri sulle superfici? Sono state eseguite prove di sopravvivenza di patogeni su superfici di acciaio inossidabile contaminate con spugne contenenti un numero standard di batteri Microrganismo Livello di Sopravvivenza Staphylococcus aureus 10 3 10 5 CFU/cm2 4 giorni stesse concentrazioni 10 CFU/cm2 2 giorni Salmonella enteritidis High level Moderate level 4 giorni stesse concentrazioni Low level dopo 1 ora Non rilevabile dopo 24 ore Campylobacter jejuni High level Non rilevabile dopo 4 ore Sono state effettuate prove di cross-contaminationcontaminando superfici di acciaio con spugnette impregnate di sospensioni batteriche quindi si è determinata la quantità di microrganismi rilevabili su : fette di cetriolo appoggiate sulla superficie esercitando e no pressione Organismo Staphylococcus aureus Salmonella enteritidis Campylobacter jejuni Livello di della spugnetta 6,8 ±0,1 log CFU/spugnetta 7,3 ±0,0 log CFU/spugnetta 8,4 ±0,1 log CFU/spugnetta Momento del campionamento Livello di della superficie 2,8 ±0,2 % di trasferimento (pressione 500gr/fetta) % di trasferimento (senza pressione) 117±48 95±30 2,9 ±0,1 100±59 74±41 3,0 ±0,2 3,1 ±0,3 4,2 ±0,2 3,8 ±0,2 105±26 65±21 90±27 50±18 185±75 177±72 134±89 153±99 fette di pollo arrostito appoggiate sulla superficie esercitando e no pressione Organismo Staphylococcus aureus Livello di della spugnetta 6,8 ±0,1 log CFU/spugnetta Momento del campionamento Livello di della superficie 2,9 ±0,2 2,9 ±0,2 % di trasferimento (pressione 500gr/fetta) % di trasferimento (senza pressione) 76 ±36 62±28 74±17 56±20 Salmonella 7,3 ±0,0 3,1 ±0,3 94±42 49±21 enteritidis log CFU/spugnetta Campylobacter jejuni 8,4 ±0,1 log CFU/spugnetta 3, ±0,0 4,1 ±0,2 3,7 ±0,4 55 ±21 32 ±9 101±42 66±26 24±16 70±83

Le analisi delle superfici a contatto con gli alimenti nel corso delle inchieste per focolai di MTA in Toscana Anni 2002-2011 Su 339focolai verificatisi negli anni 2002-2011sono stati effettuati tamponi di superficie in 49focolai per un totale di 132tamponi piani di lavoro pareti frigoriferi e congelatori coltellerie ed utensili affettatrici taglieri maniglie e pareti della cucina contenitori per alimenti banchi e carrelli feci di galline e tamponi in allevamenti strofinacci e abiti da lavoro pareti interne pensili acquai altre apparecchiature elettriche seggioloni da bambini 6 5 5 4 3 3 3 2 2 1 10 9 0 5 10 15 20 25 30 17 27 Focolaio 1 Focolaio 2 Focolaio 3 Focolaio 4 Focolaio 5 I TAMPONI POSITIVI tampone ambientale Piano di lavoro cucina Salmonella gruppo D S. aureus L. monocytogens S.aureus strofinaccio usato Salmonella enteritidis in cucina tampone ambientale superficie macchina del ghiaccio L. monocytogenes L. monocytogenes muffe enterobatteri Focolaio 1 2 Agosto 2004 12 persone hanno un pasto comune in casa e manifestano sintomi gastroenterici dopo mediamente 30 ore 7 coprocolture risultano positive per salmonella gruppo D Viene effettuato un sopralluogo nel laboratorio di pasticceria che ha preparato il dolce Viene rinvenuta Salmonella gruppo D nella crema pasticcera Nelle feci di 8 operatori (?)viene rinvenuta salmonella L analisi delle superfici di lavorazione evidenziano la presenza di Salmonella gruppo D e Stafilococco aureo Commenti : 1. Non si sa se la crema è la stessa con cui è stata preparata la torta 2. Non viene indicato a quanto tempo di distanza dall episodio i tamponi sono stati eseguiti e se sono stati eseguiti nel laboratorio o nell abitazione 3. Non è stata eseguita nessuna tracciabilità sugli alimenti per individuare l eventuale uso di uova contaminate 4. Probabilmente trattasi di massiccia ambientale Focolaio 2 5 Aprile 2006 27 ragazzi di gita scolastica da fuori regione manifestano sintomi gastroenterici, con prevalenza di vomito. Non effettuano coprocoltura. I pasti a rischio risultano essere stati consumati in ristoranti vari di 3 città toscane Il sopralluogo in uno dei ristoranti evidenzia la presenza di L. monocytogenes e S. aureus sul piano di lavoro della cucina Le analisi sugli addetti e sugli alimenti sono tutte negative

Commenti : 1. La non conoscenza del patogeno che ha provocato l episodio impedisce una correlazione con quanto evidenziato dai tamponi 2. I reperti di positività sulle superfici sono probabilmente occasionali ma evidenziano una cattiva gestione ambientale e dei processi Focolaio 3 Focolaio 3

Focolaio 4 28 Agosto 20120 9 turisti torinesi consumano in casa vacanze carne macinata e salsicce acquistate presso una norcineria. Dopo un periodo medio di incubazione di 10 ore manifestano tutti sintomi gastroenterici. Non eseguono coprocoltura. Nel corso del sopralluogo effettuato presso la norcineria, dopo 2 giorni, vengono prelevati carne macinata e salsiccia,non della stessa partita di quelle consumate ed effettuati tamponi superficiali. Il laboratorio evidenzia la presenza di Salmonella nella salsiccia e di Listeria monocytogenes nei tamponi ambientali Viene sospeso l utilizzo del locale di sezionamento nel salumificio Commenti: 1. Non conoscere il patogeno responsabile della patologia umana rende impossibile correlare l alimento all episodio 2. Il ritrovamento di Listeria sulla superficie è indice di scarsa igiene ambientale ma non è probabilmente legato al focolaio 3. Nessun feed-back sulla positività riscontrata nel campione di alimento allerta???? Focolaio 5 I NAS comunicano al Laboratorio di Sanità Pubblica un presunto focolaio avvenuto presso un locale del territorio di competenza di una ASL toscana Dall inchiesta epidemiologica emerge la presenza di 7 ragazzi con sintomi gastroenterici manifestatisi dopo una media di 48 ore dal momento del consumo del pasto comune. L unica coprocoltura eseguita risulta negativa per Salmonella, Shigella e Campylobacter. Alcuni ragazzi che hanno manifestato sintomi riferiscono di aver solo bevuto CocaCola con ghiaccio Nel corso del sopralluogo effettuato presso la struttura viene prelevata l acqua del pozzo privato utilizzata per la preparazione degli alimenti e viene effettuato un tampone sulla superficie della macchina del ghiaccio. Le analisi evidenziano presenza di enterococchi nell acqua di pozzo e di Listeria monocytogenes nella macchina del ghiaccio Si dispone la chiusura temporanea dell esercizio

Commenti : 1. La non conoscenza del patogeno responsabile dei casi umani non permette la correlazione con quanto emerso dalle analisi 2. I dati epidemiologici forniti ai tecnici (alcuni casi hanno solo bevuto) hanno permesso di sospettare una correlazione con acqua e ghiaccio e di indirizzare il tipo di campione e superficie da analizzare Altri casi di ambientale come probabile causa di focolaio di MTA 2 maggio 2007 20 persone consumano un pasto casalingo Dopo una media di 24 ore 12 persone manifestano sintomi gastroenterici. Nelle feci viene riscontrata la presenza di salmonella enteritidis. Vengono prelevati alimenti residui e non del pasto e viene rinvenuta Salmonella enteritidis in tiramisù al caffè, dolce panna e fragole, scamorza affumicata ed insalata di pomodori. Negativa la ricerca di Salmonella in uova della stessa confezione, mozzarella tritata fresca, salsicce e confezione integra di mozzarella. Gli stipiti di Salmonella isolati dai pazienti e dagli alimenti, sottoposti a PFGE mostrano lo stesso profilo elettroforetico (analisi eseguita presso l ISS) Commenti : 1. Gli esiti delle analisi mostrano chiaramente come la causa del focolaio sia stata una massiccia ambientale (tagliere, mani dell operatore???) 2. Il riscontro dell agente nei casi ha permesso di correlare con forti evidenze (PFGE)la ambientale con i casi umani 3. Nessuna notizia sulla tracciabilità delle uova e su eventuali controlli presso gli allevamenti 21 Settembre 2008 15 persone consumano insieme un pasto casalingo e dopo 26 ore manifestano sintomi gastroenterici. Le coprocolture sono positive per Salmonella gruppo D Le analisi sugli alimenti evidenziano la presenza di salmonella gruppo D in tiramisù, spiedini di pollo fritto e roastbeef. Negativa la ricerca in lasagne e uova Negativa la ricerca di salmonella nello sbattitore elettrico, zuppiera e piano di lavoro cucina (prima o dopo le operazioni di pulizia???) Nessuna notizia sulla tracciabilità delle uova e su eventuali controlli presso gli allevamenti A PROPOSITO DI FEEDBACK COMMISSIONE EUROPEA DIREZIONE GENERALE SALUTE E CONSUMATORI Direzione F Ufficio alimentare e veterinario Da Relazione diuna missione realizzata in Italia al fine di valutare i sistemi esistenti per controllare il rischio di salmonella nelle uova da tavola 5.4.5. INDAGINI EPIDEMIOLOGICHE.le indagini epidemiologiche erano state avviate prontamente, che erano complete e coprivano tutti dati necessari per la salute dell'uomo e la sicurezza alimentare. Nel corso delle indagini sui focolai è apparsa buona la cooperazione tra la sanità pubblica e gli ispettori veterinari della ASL. Tuttavia non sono state sempre fornite informazioni di feedback. RACCOMANDAZIONE 3 L'AC dovrà sviluppare mezzi per ricevere feedback sulle indagini epidemiologiche,con particolare riferimento alle ispezioni/indagini che interessano regioni differenti alla luce dell'articolo 4, punto 3 del regolamento(ce) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio. Osservazioni e conclusioni Dai dati presentati relativi alle indagini effettuate su superfici a contatto con alimenti in Toscana nel corso di inchiesta per focolaio di MTA non sembra che le indagini siano stati capaci di fornire nessi causali con forti evidenze. Nei casi in cui sono state riscontrate superfici positive per patogeni le uniche conclusione risultate possibili sono state quelle dell evidenza di una cattiva igiene ambientale e di gestione dei processi Le inchieste si riferiscono quasi tutte a focolai familiari

E allora? Le analisi delle superfici nel corso di MTA acquistano un significato se : E noto il patogeno responsabile dell episodio I tamponi vengono eseguiti immediatamente dopo l episodio e prima delle operazioni di pulizia effettuate nei locali I tecnici sono in possesso di notizie emerse dall inchiesta epidemiologica che possono in qualche modo indirizzare sul tipo di superficie da campionare e su quali patogeni ricercare Si è certi che la di una superficie è stata responsabile di di alimenti e questo è possibile solo se sono state chiariti i flussi di lavorazione e la gestione dei processi ( presenza di alimenti ready-to-eat nel menù, livelli di cottura inadeguati, processi di sanificazione non idonei) Forze dell'ordine 8% Esposto privato 11% Pronto Soccorso 20% I tempi di notifica e segnalazione Altra Azienda USL 2% MMG/ medico ospedaliero 59% PROVENIENZA Media (gg) Mediana (gg) Tutti 5.28 2.00 MMG/medico ospedaliero 7.97 5.00 PS 0.85 1.00 Esposto privato 1.35 1.00 Forze dell Ordine 4.0 2.0 Altra ASL 2.0 BUON LAVORO A TUTTI!!!