Teorema del limite centrale TCL



Documenti analoghi
Teorema del limite centrale TCL Questo importante teorema della statistica inferenziale si applica a qualsiasi variabile aleatoria che sia combinazion

STIMA DELLA VARIANZA CAMPIONARIA

Probabilità classica. Distribuzioni e leggi di probabilità. Probabilità frequentista. Probabilità soggettiva

Indice. centrale, dispersione e forma Introduzione alla Statistica Statistica descrittiva per variabili quantitative: tendenza

POPOLAZIONE E CAMPIONI

INFORMAZIONI. p. 1/23

Classi: QUINTE Disciplina: MATEMATICA Ore settimanali previste: 3

Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica previsioni 2003/04

Risultati esperienza sul lancio di dadi Ho ottenuto ad esempio:

Distribuzioni campionarie. Antonello Maruotti

Teoremi limite. Enrico Ferrero. 27 febbraio 2007

Modelli matematici di fenomeni aleatori Variabilità e casualità

La legge di Gauss degli errori come limite di una binomiale

Definizione della variabile c 2 Distribuzione della variabile c 2

Corso di STATISTICA EGA - Classe 1 aa Docenti: Luca Frigau, Claudio Conversano

Distribuzioni di Probabilità

ESAME. 9 Gennaio 2017 COMPITO A

Alcune v.a. discrete notevoli

Le variabili casuali o aleatorie

Indice Premessa Cenni storici delle misure

PROBABILITÀ ELEMENTARE

STATISTICHE, DISTRIBUZIONI CAMPIONARIE E INFERENZA

assuma valori in un determinato intervallo è data dall integrale della sua densità ( = )=

Università degli Studi Roma Tre Anno Accademico 2017/2018 ST410 Statistica 1

Note sulla probabilità

Distribuzioni e inferenza statistica

ESAME. 9 Gennaio 2017 COMPITO B

Indice. Presentazione

Statistica. Lezione 4

1.1 Obiettivi della statistica Struttura del testo 2

Presentazione dell edizione italiana

LA DISTRIBUZIONE NORMALE o DI GAUSS

STATISTICA (2) ESERCITAZIONE Dott.ssa Antonella Costanzo

Cap. 7 Distribuzioni campionarie

Esercitazioni di Statistica

PROGRAMMA DI STATISTICA BITETTO-BOGLI aa. 2018/2019 CON DETTAGLIO ARGOMENTI DA STUDIARE E LEGGERE * SUI LIBRI ADOTTATI

Facoltà di SCIENZE Anno Accademico 2016/17 Registro lezioni del docente MUSIO MONICA

Indice Premessa Cenni storici delle misure

PROBABILITÀ SCHEDA N. 5 SOMMA E DIFFERENZA DI DUE VARIABILI ALEATORIE DISCRETE

Ulteriori Conoscenze di Informatica e Statistica

Università degli Studi Roma Tre Anno Accademico 2014/2015 ST410 Statistica 1

Capitolo 5. Variabili casuali discrete

Parametri statistici

LA LUNGHEZZA DEI GENI UMANI (Es4.1)

Università degli Studi Roma Tre Anno Accademico 2016/2017 ST410 Statistica 1

ARGOMENTI TRATTATI NEL CORSO DI ANALISI II

Statistica ARGOMENTI. Calcolo combinatorio

Probabilità e Statistica

RICHIAMI DI CALCOLO DELLE PROBABILITÀ

Statistica - metodologie per le scienze economiche e sociali /2e S. Borra, A. Di Ciaccio - McGraw Hill

Variabili aleatorie. Variabili aleatorie

Tecniche di sondaggio

Campionamento e stima di parametri

Variabili aleatorie. Variabile aleatoria discreta

Esercitazione 5 del corso di Statistica 2 Prof. Domenico Vistocco

Il processo inferenziale consente di generalizzare, con un certo grado di sicurezza, i risultati ottenuti osservando uno o più campioni

Prove di Statistica e Analisi Numerica

Ulteriori Conoscenze di Informatica e Statistica

RIFICA DI IPOTESI IPOTES PE

PROBABILITA. Distribuzione di probabilità

VARIABILI CASUALI CONTINUE

Laboratorio di Chimica Fisica. Analisi Statistica

Verifica delle ipotesi

Compiti tematici capp. 5,6

Corsi di Laurea in Ingegneria Civile e Edile Analisi Matematica II e Probabilita Lezioni A.A. 2000/01, prof. G. Stefani 9 Ottobre Gennaio 2001

Statistica Corso Base (Serale) Dott.ssa Cristina Mollica

Capitolo 5 Variabili aleatorie discrete notevoli Insegnamento: Statistica Applicata Corso di Laurea in "Scienze e Tecnologie Alimentari"

Matematica con elementi di Informatica

APPUNTI DI STATISTICA INFERENZIALE. Avalle Fulvia, maggio 2014, ITSOS MARIE CURIE CLASSI 4A BIO e 4B BIO

distribuzioni campionarie

Sommario. Capitolo 1 I dati e la statistica 1. Capitolo 2 Statistica descrittiva: tabelle e rappresentazioni grafiche 25

V.C. UNIFORME. 1 n. con funzione di probabilità associata: MODA(X): la distribuzione Uniforme è zeromodale.

Elaborazione statistica di dati

CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 2

STATISTICA ESERCITAZIONE

Modelli descrittivi, statistica e simulazione

REGISTRO DELLE LEZIONI*

Esercitazione del 04/06/2015 Probabilità e Statistica Foglio 14

CAMPIONAMENTO - ALCUNI TERMINI CHIAVE

Esercitazione 4 del corso di Statistica (parte 2)

Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Biomolecolari. NOME COGNOME N. Matr.

Valutazione incertezza di categoria B

UNIVERSITÀ di ROMA TOR VERGATA

Distribuzioni di probabilità discrete. Prof.ssa Fabbri Francesca Classe 5C

Analisi degli Errori di Misura. 08/04/2009 G.Sirri

I modelli probabilistici

Le v.c. si utilizzano come modelli di riferimento per studiare la realtà

Ulteriori Conoscenze di Informatica e Statistica. Popolazione. Campione. I risultati di un esperimento sono variabili aleatorie.

STATISTICA: esercizi svolti sulle VARIABILI CASUALI

Schema lezione 5 Intervalli di confidenza

Prova d'esame di Statistica I - Corso Prof.ssa S. Terzi

Sperimentazioni di Fisica I mod. A Statistica - Lezione 3

Utilizzando la terminologia generica di prima, la variabile standardizzata X si calcola quindi

Variabili casuali. - di Massimo Cristallo -

STATISTICA ESERCITAZIONE. 1) Specificare la distribuzione di probabilità della variabile e rappresentarla graficamente;

Transcript:

Teorema del limite centrale TCL Questo importante teorema della statistica inferenziale si applica a qualsiasi variabile aleatoria che sia combinazione lineare di N variabili aleatorie le cui funzioni di distribuzioni possono essere qualsiasi purché abbiano valori attesi e varianze comparabili. L enunciato del teorema è il seguente: Sia X una variabile casuale somma di variabili casuali x i X = Σ a i x i indipendenti ciascuna avente legge di distribuzione qualsiasi ma con valori attesi comparabili e varianze finite dello stesso ordine di grandezza. la distribuzione di probabilità della variabile X tende, all aumentare del numero delle variabili aleatorie x i, alla distribuzione normale con valore atteso E(X) = Σa i E(x i ) e varianza Var(X) = Σa i2 Var(x i ).

Distribuzione di probabilità di x medio = Σx i /N Un applicazione notevole del TLC è la determinazione della distribuzione di probabilità della media campionaria La media campionaria è una particolare combinazione lineare x medio = Σx i /N delle misure x i che sono variabili aleatorie ripetute e indipendenti proveniente da una stessa distribuzione che può essere qualsiasi (uniforme, binomiale..) di cui si suppone debba esistere valore atteso e varianza finiti (anche se non noti).

TCL: Valor medio e varianza della distribuzione delle medie L enunciato del TCL in questo caso si formula nel modo seguente: Sia dato un campione di N variabili casuali statisticamente indipendenti tra loro e provenienti da una distribuzione di probabilità ignota qualsiasi della quale esistono sia il valore medio atteso che la varianza σ 2 ( anche se non note) Sotto queste condizioni la distribuzione delle medie campionarie che si possono ottenere da un numero M di campioni della stessa v.a. tende al crescere di N alla distribuzione normale con valor medio e varianza (e quindi deviazione standard) dati dalle relazioni seguenti X medio = σ 2 medie = σ 2 /N σ medie = σ / N

Naturalmente, il termine grande è relativo. Tanto più la distribuzione della popolazione è diversa dalla normale, tanto maggiore deve essere la dimensione N del campione affinché sia sensato applicare il teorema del limite centrale. La regola euristica è che un campione con N 30 sia sufficientemente grande da giustificare l applicazione del teorema del limite centrale. Un problema nasce quando la distribuzione della popolazione è discreta. In questo caso, l applicazione del teorema porta ad approssimare la distribuzione discreta con una distribuzione continua. Questo problema si risolve introducendo quella che viene chiamata la correzione di continuita

Gli studenti hanno già verificato nei risultati della loro esperienza (lancio dei dadi) il significato della convergenza statistica della media campionaria al valore atteso della popolazione da cui il campione è estratto. Nell esempio qui riportato viene visualizzata la convergenza deli valor medio di campioni di dimensioni N crescenti al valore atteso = 10.5 della distribuzione di probabilità relativa alla comparsa di una faccia di un dado equiprobabile di 20 facce.

Se non si conosce a priori la deviazione standard vera si usa la sua miglior approssimazione x e la convergenza statistica stabilita dal teorema del limite centrale si pone come Questo importantissimo risultato verrà ottenuto anche in seguito usando la propagazione degli errori (cap.8 del Cannelli) Esso permette di calcolare deviazione standard delle medie dalla deviazione standard delle singole misure; Si osservi che la deviazione standard delle medie è 1/ N volte più piccolo della deviazione standard delle singole misure; questo implica che le medie campionarie si distribuiscono intorno alla media delle medie (che si suppone essere il valore vero ) con una curva di distribuzione di Gauss la cui dev. standard è più stretta di quella della distribuzione delle misure di un fattore 1/ N

Convergenza delle distribuzioni Binomiale e di Poisson alla distribuzione di Gauss Una maniera alternativa per giustificare la convergenza delle distribuzioni Binomiale e di Poisson alla distribuzione di Gauss è basata sul Teorema del Limite Centrale. Infatti la variabile k (Binomiale e di Poisson) può essere vista come la somma di n variabili aleatorie, ciascuna delle quali assume un valore 0 o 1 con probabilità p e q k = i x i x i = 0,1 Allora al crescere di n, la variabile aleatoria somma deve presentare una distribuzione di probabilità che tende a quella normale.