Rallo. Cartella Stampa Press Kit. AZIENDA AGRICOLA Rallo



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Rallo Cartella Stampa Press Kit AZIENDA AGRICOLA Rallo

RALLO radicati nel presente, dal 1860 DALLE ORIGINI A OGGI: UN MARCHIO CHE FA STORIA È il 1860 quando Diego Rallo fonda le storiche Cantine. Sono gli anni dell Unità d Italia, di Garibaldi e del marsala, vino apprezzato ed esportato in tutto il mondo, attore protagonista dell enologia italiana di quei tempi. La storia continua e si rinnova: Rallo è ancora oggi sinonimo di affidabilità e qualità. Non solo vini fortificati ma i prodotti Rallo sono anche fini vini da pasto, eleganti e fruttati che riflettono i gusti dei moderni estimatori, di coloro che rispettando il vino come alimento trovano in esso soddisfazione organolettica e motivo di convivialità.

LA FAMIGLIA VESCO: PERFEZIONISTI DI NATURA Nel 1997 la famiglia Vesco diventa proprietaria delle Cantine Rallo, portando in dote una florida azienda agricola situata nella zona classica della D.O.P. Alcamo. I Vesco colgono l importante eredità di un marchio storico e, grazie a un ambizioso progetto, ne segnano la rinascita. Infatti, è attraverso la cura minuziosa dei dettagli, la costante ricerca della perfezione e dell equilibrio che Cantine Rallo diventa nuovamente un punto di riferimento per tutta l enologia e la vitivicultura siciliana.

TRE SITI, UN UNICA REGIA Nell aprile del 2010 un ulteriore svolta segna la storia della Rallo: la definizione giuridica di Società Agricola secondo quanto prevede l art. 2135 del c.c. E questa la veste più consona al progetto Rallo che prevede la valorizzazione, attraverso la loro trasformazione, delle principali produzioni agricole della provincia di Trapani; in particolar modo dei prodotti dei propri tre siti agricoli ubicati nei comuni di Alcamo, Marsala e Pantelleria. Andrea Vesco, il cui omonimo nonno diede il là alla creazione della dote agricola con la quale la famiglia arricchì l azienda dopo l acquisizione, guida con sapiente impegno la Cantina, curando personalmente e scrupolosamente tutte le fasi della produzione: dalla coltivazione delle uve all imbottigliamento del vino, il tutto con il valido supporto professionale di uno staff di oltre 20 collaboratori. Le tecniche fungono da guida, in una relazione dialettica, che vede la natura compiere al meglio il suo percorso. Nascono così i vini Rallo, dal 2010 integralmente prodotti e confezionati all origine dal viticultore. Vini figli di agricoltura biologica certificata, i migliori e più compiuti rappresentanti delle cultivar tipiche della Sicilia occidentale. Alcamo / Patti Piccolo Marsala / Piane Liquide Pantelleria / Bugeber

IL TERRITORIO L Uva Regina d Occidente UNA TERRA VOCATA PER IL VINO: LA SICILIA OCCIDENTALE L area della Sicilia occidentale in cui hanno sede le Cantine vanta un patrimonio ampelografico di inestimabile valore: con i suoi 70 mila ettari di vigneti la provincia di Trapani è la più vitata d Italia. La mitezza del clima che si sposa con la ricchezza dei terreni, prevalentemente sabbiosi, determina la forte vocazione della zona.

UN VIAGGIO, TRE TAPPE Il nostro viaggio inizia nella cittadina di Alcamo, nel cuore della Sicilia centrooccidentale, in collina, e porta fino all isola di Pantelleria passando per Marsala, proprio a ridosso del mare, dello stesso mare su cui si affaccia la sede storica della Rallo - Società Agricola. Terra di antica civiltà vinicola, ossia di cultura e pratiche agronomiche tramandate da generazioni, la zona di Alcamo è caratterizzata dalla presenza di colline fertili e sabbiose; su questi suoli, coltivati a vite da più di tre secoli, si allevano diversi vitigni, ma in maniera più diffusa, il Nero d Avola e il Catarratto: l uno rappresenta il vanto dell enologia siciliana; l altro, invece, una scommessa su cui Rallo investe e crede molto. Cultivar di base per l Alcamo bianco D.O.P., il Catarratto è rimasto per troppo tempo dietro le quinte dell enologia italiana, avendo avuto per molti anni il solo compito di dare forza e carattere ai deboli e spesso anonimi vini del nord italia.

ALCAMO Vendemmie leggermente anticipate, rese misurate per ceppo, poche concimazioni e potature equilibrate consentono di produrre uve perfette, basi per ottimi vini. Uno dei risultati concreti è il vino Carta d Oro, primo ed unico Alcamo D.O.P. ad aggiudicarsi durante la 37ª edizione del Vinitaly di Verona la Gran Medaglia d Oro nella sua categoria. Il vanto di casa Rallo a base di uve Catarratto è il Beleda, prodotto secondo il disciplinare della DOP Sicilia, un vino unico e ineguagliabile a queste latitudini per finezza, persistenza ed intensità aromatica. Il Nero d Avola, sviluppa in questi suoli sabbiosi, su queste colline alte mediamente 350 metri inconfondibili e marcati profumi di ciliegia e di lampone. Il Principe dei vitigni italiani, il più popolare tra i vitigni siciliani, qui acquisisce un identità unica, espressa anche dal monovarietale di nuovi natali, Il Manto.

MARSALA Marsala, antico porto del Mediterraneo fondato dai Fenici e conquistato dagli Arabi, deve la sua fama al vino che porta il suo nome. Così come ad Alcamo non esiste un fazzoletto di terra che non sia in collina, a Marsala tutto è piano, ettari ed ettari perfettamente pianeggianti si susseguono trovando come unico ed invalicabile argine il mare. Le viti basse e potate ad alberello crescono fin sulla sabbia. Il territorio, che raggruppa vari comuni della Sicilia occidentale ed ha Marsala come riferimento, è zona D.O.P. da decenni, sinonimo di vini fortificati a carattere ossidativo, la prima riconosciuta in Italia. Tale primato, per colpa di molti, rischia di limitarsi alla dimensione temporale. Ed è solo per la tenace caparbietà di pochissimi produttori che antiche e sofisticate quanto raffinate tecniche di produzione e invecchiamento, quali la fortificazione e la Soleras, vengono mantenute e tramandate. Le Cantine Rallo propongono ai propri estimatori una riserva di Marsala Vergine invecchiata in piccole botti di rovere, con il metodo Soleras (dal quale trae il nome), appunto, per oltre vent anni. Ma non finisce qui, da quel Grillo, sapido e minerale, cresciuto sotto il sole cocente dell isola e temprato dalla salsa brezza di mare, la Rallo ottiene un fine vino da pasto a DOP Sicilia, il Bianco Maggiore, che ha appena ottenuto il prestigioso Tre Bicchieri dalla guida ai Vini d Italia edita dal Gambero Rosso, nonché il Premio Speciale conferito come Miglior Acquisto possibile, grazie all ottimo rapporto qualità/prezzo.

PANTELLERIA Siamo partiti dall entroterra per arrivare fin alla costa e dalla costa adesso ci spostiamo, salpando in mare su un altra isola, molto più piccola della prima ed ancora più a sud: Pantelleria. Sull isola i terrazzamenti lavici di muretti a secco insieme alle vigne e agli ulivi bassi e ricurvi sono i protagonisti del paesaggio. Senza pali, senza fili, dentro una conca, la vigna di Pantelleria è vigna primordiale e, se i sesti non fossero così perfettamente regolari, sembrerebbe quasi spontanea e selvaggia. Figlia del vento, del sole e del vulcano, l uva Zibibbo è la regina dell isola. Dai suoi acini, lasciati appassire al sole, nasce il Passito, vino dall aspetto denso e mieloso con tipici ed inconfondibili sentori di albicocca, fichi secchi e datteri, vera poesia e prodigio dell enologia siciliana. Nel 2009, il Passito di Pantelleria Rallo annata 2006 guadagna la Gran Medaglia d Oro alla XVI edizione del Concours Mondial de Bruxelles.

LA BASE AGRICOLA La Cura di un Ricco Patrimonio Naturale per Vini Autentici e Naturalmente Biologici IL VIGNETO DI ALCAMO - PATTI PICCOLO Siamo ad Alqam, terra fangosa, la fertile terra in cui pulsa il cuore della viticoltura della Sicilia centro-occidentale. Ma siamo anche al confine con Monreale, l antico villaggio arabo situato alle pendici del Monte Caputo. Qui in contrada Patti Piccolo si estendono i cento ettari del principale dei tre siti agricoli della Rallo.

PADRI PER CULTURA Il progetto di valorizzazione del vigneto di Alcamo ha una storia che inizia negli anni 20 del secolo scorso quando don Benedetto, il bisnonno di Andrea Vesco, l attuale Presidente, acquista pochi ettari in quella contrada. È lui a gettare il primo seme, sarà il figlio Andrea, nonno del giovane Andrea, a cogliere i frutti e a spargere altra semente per le viti e le vite che verranno. Negli anni Cinquanta, il piccolo fazzoletto di inizio Novecento è già cresciuto: somiglia, infatti, seppure in parte, all attuale fondo agricolo, figlio di padri che rispettano una madre generosa; padri che per cultura sentono l esigenza di fare il loro mestiere ; padri che seguono, guidano, indirizzano. Quell appezzamento costituirà il nucleo originario di una più vasta ed ambiziosa progettualità.

BIOLOGICI SECONDO NATURA Il piccolo vigneto di una volta, oggi ristrutturato ed ampliato, è una realtà moderna ed efficiente: 100 ettari di estensione, di cui 68 circa di vigneto, 12 a seminativo, 7 di uliveto, 10 di bosco e 3 di stradelle. La coltivazione della vite, qui come altrove, è frutto di un incontro felice tra l uomo e il suo l ambiente. Uve perfettamente sane dal giusto equilibrio acido-zuccherino, giungono a maturazione, in un clima contraddistinto da forti escursioni termiche tra il giorno e la notte e tra una stagione e l altra, grazie al duro lavoro di uomini capaci e rispettosi che coltivano la terra con i metodi e gli strumenti ammessi in regime di agricoltura biologica certificata dalla Agribiocert di Bologna che garantisce il pieno rispetto delle regole.

LA DIVERSITÀ: UN VALORE, UNA GUIDA In un ambiente adatto per natura, l uomo accompagna lo sviluppo di individui che vedono progressivamente conquistare una propria identità. Autoctoni e internazionali, i vitigni di Patti Piccolo godono di un allevamento scrupoloso, mai distratto, attento ma non invasivo. Il primo insegnamento si chiama biodiversità. NO AI FIGLI UNICI La pratica dell inerbimento, l impiego esclusivo e moderato di concimi organici per la nutrizione, di zolfo e poco rame per la difesa, unito all impiego di tecniche di confusione sessuale a feromoni per gli insetti, scagiona i filarti da qualunque minaccia di sintesi chimica. Nel nome della biodiversità, vaste aree, circa il 10% del totale, sono sottratte alla coltivazione e si alternano alla superficie vitata ed arborata; così facendo, numerose oasi di salvaguardia ambientale, insieme agli arredi rurali, preservano l esistenza di specie animali e vegetali altrimenti compromessa dalla monocoltura. Varia, così è questa terra, proprio come la vita sulla Terra. Batteri, insetti, funghi e microbi indispensabili all equilibrio del sistema: qui continuano a riprodursi e a combattersi, generazione dopo generazione; un meccanismo naturale che genera equilibrio nel ciclo vitale, in cui nessuno prevarica sull altro, dove ciascuno contribuisce al tutto e il tutto assume significato e valore grazie al singolo.

Ecco allora come appare il sito di Alcamo: filari ordinati, allevati con cura, cresciuti insieme ad erbe, fiori, alberi, siepi, fra cui si muovono silenziosamente di continuo macro e microrganismi, fonte di ricchezza per questi suoli. Tra rovi, pini mediterranei, ulivi, rosmarini prospera una famiglia variegata. Si chiamano Catarratto, Insolia, Viogner, Chardonnay, Müller Thurgau, Sauvignon Blanc, Zibibbo, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Nero d Avola. Undici figli, propri e d adozione, tutti allevati in nome di uno stesso principio: trasformare solo quelle varietà che trovano nella Sicilia occidentale il loro ambiente ideale. GLI ALLEVAMENTI Gli allevamenti si dispongono su terreni collinari ad altitudine variabile da circa 250 metri ai 600 della collina su cui è impiantato il Müller Thurgau. Gli impianti hanno una densità pari a 4-5mila ceppi per ettaro, a seconda delle cultivar e delle zone. Questa densità, nuova per l area, consente di ridurre il carico d uva per singola pianta, favorendo la concentrazione di zuccheri e polifenoli nei grappoli. La coltivazione delle piante avviene in asciutto con la possibilità, grazie ad un bacino artificiale, di intervenire nell anno con una o due irrigazioni di soccorso. Sui filari, disposti a controspalliera, si pota a guyot o a cordone speronato semplice, mentre per la vendemmia si utilizza, salvo rare e motivate eccezioni, il metodo manuale. Tutti gli impianti hanno l impalcatura in legno per i pali di testata ed acciaio per i pali vignaioli, i fili sono in acciaio inox così come tutti gli accessori. I fili sono distribuiti su 3 ordini al fine di contingentare la vegetazione senza dover far ricorso a cimature. Le rose, sentinelle della vigna, ornano tutte le testate.

CATARATTO E INZOLIA Una buona parte di Patti Piccolo è dedicata al Catarratto, circa quattordici ettari che costituisce il nerbo della produzione della Rallo: Carta d Oro e Beleda, D.O.C. Sicilia. Anche il vigneto dell Insolia occupa una percentuale rilevante dei vigneti di Patti Piccolo, con piante che hanno un età superiore ai quindici anni e che danno linfa al monovarietale Evrò; sia Catarratto che Insolia sono allevati a controspalliera e potati a guyot. NERO D AVOLA Su poco più di dodici ettari tra i 250 e i 400 metri di altezza, con suoli principalmente sabbiosi, alleviamo con estrema attenzione il Nero d Avola che vinifichiamo in purezza per dare i natali da solo al nostro Manto DOP Sicilia e in blend per Il Principe DOP Sicilia. MULLER THURGAU Il vigneto che si estende per tre ettari è stato impiantato nel 2003 e le produzioni confermano come, grazie al particolare microclima di Patti Piccolo e all altitudine a cui è allevato, circa 600 metri, questo vitigno, seppure abituato a latitudini ben diverse, si adatti perfettamente e sia in grado di produrre uve dalla perfetta integrità aromatica.

CHARDONNAY Anche lo Chardonnay è un vigneto giovane, entrato in produzione con la vendemmia 2007. Su una delle colline più alte, a circa 400 metri, con esposizione a nord, beneficia dei venti freschi di tramontana. Viene allevato a cordone speronato semplice ed è stato impiantato con una densità di 5200 ceppi per ettaro. L ubicazione del vigneto, la forma di allevamento, i suoli freschi e sabbiosi, l intensità di impianto con le relative bassissime rese per ceppo, garantiscono l ottenimento di uve atte a dare vini di grande longevità e corpo. Il vino ottenuto viene, di volta in volta, a discrezione degli enologi, utilizzato in taglio. MERLOT Il vigneto di Merlot, cinque ettari, situato all ingresso dell azienda, lungo la strada provinciale, è esposto a sud ovest e conta tre diversi cloni ed un unico portainnesto SO4. Degrada dolcemente verso il basso, al centro della vallata. E stato impiantato da quasi dieci anni. Viene sempre allevato a cordone speronato semplice ed è stato impiantato con una densità di 4830 ceppi per ettaro. Le sue uve sono generalmente vendemmiate tra la seconda metà di Agosto e la prima decade di Settembre.

SYRAH Nella zona di Alcamo il Syrah, da più di un decennio, trova le condizioni ideali per il suo migliore sviluppo. A Patti Piccolo ha trovato spazio dal 2004, anno del primo impianto. A lui è stato dedicato un appezzamento di origine alluvionale, ricco di scheletro, esposto a sud. Il sistema di allevamento è sempre a cordone speronato semplice e la densità per ettaro elevata, pari a 5200 ceppi. La Clarissa I.G.P. Sicilia è il nome del vino ottenuto con queste uve, nome dato per la particolare ubicazione del vigneto, un tempo giardino di un convento di suore clarisse.

IL VIGNETO DI MARSALA - PIANE LIQUIDE La città di Marsala ospita la sede storica della Rallo, nonché gli uffici tecnici e commerciali della Cantina. Il legame che la Cantina ha con la cittadina costiera è completato dalla presenza di una proprietà agricola Piane Liquide che si estende per circa dieci ettari nei pressi della Riserva naturale dello Stagnone. Lì dove mare e terra si confondono in un continuum senza confini ben distinguibili, dove le saline si mostrano come vasche dentro le quali lo spazio si scioglie ed il sole si specchia. GRILLO Delle Piane Liquide il Grillo, vitigno maggiormente rappresentativo dell areale che storicamente veniva utilizzato come base per il Marsala e che oggi acquisisce nuova e più elegante identità nel Bianco Maggiore DOP Sicilia. Tipico di questa fascia costiera il Grillo conquista la pienezza del suo gusto e del suo aroma e la particolare sapidità che lo contraddistingue. Il sistema di allevamento è sia ad alberello che a controspalliera, la potatura a guyot a 6 gemme. Questo vitigno, che ha guadagnato per il brand di Marsala i più mprestigiosi premi nella stagione 2014, ad oggi è una delle più importanti scommesse a firma Rallo che si possono dire Vinte.

IL VIGNETO DI PANTELLERIA - BUGEBER Due ettari il vigneto di Pantelleria a strapiombo sul lago di Venere. Il Moscato d Alessandria, comunemente chiamato Zibibbo, termine retaggio della colonizzazione araba. Genericamente gli Arabi chiamano Zibib l uva. Coltivata in particolari conche per difendere le piante dal vento e consentire alle stesse un migliore sfruttamento delle risorse idriche, in contrada Bugeber, l uva di Pantelleria è una fonte straordinaria di sfumature gusto olfattive. Il sistema di allevamento utilizzato è quello tradizionale ad alberello pantesco con quattro speroni, la densità altissima, si può arrivare teoricamente fino a diecimila piante per ettaro. Data la particolare conformazione orografica, l agricoltura è praticata, escluse le piane di Ghirlanda e Monastero, solo sui terrazzamenti mai più grandi di 3mila, 4mila metri quadrati; per cui diecimila piante tutte su un unico piano rappresenrtano una rarità. La vendemmia va da metà settembre ai primi di ottobre.

L OLIO Da millenni nei nostri territori la vite è sposata con l ulivo. Entrambe queste coltivazioni costituivano la base dell alimentazione dei nostri antenati, della storia enogastronomica del Mediterraneo. Al centro di Patti Piccolo sorge la collina dell uliveto, che si estende per cinque ettari, con millequattrocento alberi di olive, la quasi totalità messi a dimora più di cento anni fa. Anche questi alberi, oggi, sono allevati nel rispetto delle procedure accettate dai regimi di agricoltura biologica certificata. Monocultivar Cerasuola con sesto di allevamento di 5 metri per 5 metri e la potatura ad ombrello. La zona ha una grandissima vocazione alla produzione olearia. L escursione termica tra notte e giorno, anche d estate, favorisce lo sviluppo nella drupa dei precursori aromatici indispensabili a dare all olio ricchezza e complessità gusto-olfattiva. Per questo motivo Cantine Rallo ha deciso di proporre anche un suo olio ma più per far partecipe il pubblico di quanto consumato giornalmente sulla tavola della famiglia Vesco che per un mero interesse economico. Le bottiglie prodotte sono in numero ridotto, numerate e certificate dalla C.C.I.A.A. di Trapani secondo il Disciplinare D.O.P. Valli Trapanesi.

I VIGNETI IN SINTESI Ubicazione Alcamo (Trapani), Monreale (Palermo), sedi principali; Marsala e Pantelleria (Trapani), sedi secondarie Estensione 80 ettari Cultivar Catarratto, Insolia, Merlot, Cabernet Sauvignon, Sauvignon Blanc, Müller Thurgau, Viogner, Syrah, Nero d Avola, Grillo, Zibibbo Allevamento Controspalliera ed alberello Potatura Guyot, cordone speronato e alberello alcamese, marsalese e pantesco Suoli Sabbiosi, in parte moderatamente argillosi e limosi Altitudine 30 / 600 metri s.l.m. Esposizione Tutte

LA CANTINA Gli Uomini e la Tecnologia per Vini di Qualità IL BAGLIO A Marsala, sulla via del vino delle Terre d Occidente, si trova la sede principale della Rallo, uno splendido edificio costruito alla fine dell Ottocento. La storica e prestigiosa Cantina, affacciata sul mare, di fronte alle isole Egadi, ha un fascino unico e rispecchia la tipologia tradizionale del baglio trapanese, composto da due corpi di fabbrica che si dispongono specularmene attorno a un vasto cortile quadrangolare. Il baglio è l antica espressione architettonica dell economia rurale siciliana. La collocazione sul mare, favorevole per l approvvigionamento e il commercio dei prodotti, aveva il grave svantaggio di rendere le attività commerciali estremamente vulnerabili agli attacchi provenienti dal mare. Per proteggere i propri beni e i propri interessi dagli avventurieri che si aggiravano per il Mediterraneo i contadini e i commercianti rifugiavano le loro attività in edifici fortificati: i bagli, appunto. Il baglio di Cantine Rallo copre un estensione di due ettari e mezzo, per una lunghezza di circa 320 metri e una superficie coperta di circa 13.000 mq. L accesso dall imponente portale immette, lasciando il mare alle spalle, nel cortile, dominato al centro da un palazzina in stile Ingham a due piani più mansarda, sede attuale degli uffici e futura della ricezione della Cantina. Alle spalle dell edificio un giardino ottocentesco in fase di recupero.

TRADIZIONE E INNOVAZIONE L edificio, recentemente ristrutturato, è la sintesi di tradizione e innovazione su cui Cantine Rallo fonda il proprio operato: accanto alle bottaie, protagoniste dell antica e insostituibile tecnica di affinamento del vino, si dispongono i più moderni macchinari per la vinificazione e una linea di imbottigliamento veloce e versatile. Tutti i locali della Cantina, le bottaie, i magazzini e le aree di transito sono termo ed igrocondizionati ad una temperatura costante di 17 C. e 80% di umidità.

IL GIUSTO CONNUBIO TRA QUALITÀ E MERCATO Le risorse umane e le dotazioni tecniche della Cantina sono tra le più qualificate per raggiungere con successo gli obiettivi che l azienda si prefigge. Un gruppo appassionato di uomini esperti e dediti al proprio lavoro anima la vita della Cantina e, insieme alla direzione e agli enologi, costituisce il fulcro dell attività aziendale. Il team enologico si avvale da due anni della prestigiosa consulenza di Carlo Ferrini, il cui nome è legato indissolubilmente alla recente storia del vino italiano. Le dimensioni della Cantina sono le più favorevoli al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Rallo è una realtà media che non si concentra solo sui numeri come le aziende di grandi dimensioni e che non produce vini per pochi eletti come le piccole realtà locali, ma che punta ad essere presente sul mercato nel totale rispetto della qualità.

LE CERTIFICAZIONI La qualità e la perfezione perseguite in tutte le fasi di lavorazione nel pieno rispetto dell ambiente hanno fatto meritare alle Cantine Rallo le certificazioni UNI EN ISO 9001:2008 e 14001:2004. L azienda è inoltre in possesso delle certificazioni di prodotto IFS e BRC. ISO 9001/2008: IL CONTROLLO TOTALE L impegno e il valore del lavoro orientato alla completa soddisfazione delle aspettative dei consumatori hanno valso all azienda l ottenimento della certificazione ISO 9001. Le Cantine Rallo forniscono al cliente prodotti della qualità desiderata grazie ad un accurata selezione delle uve e delle materie prime, al costante monitoraggio dei prodotti fin dall origine e al totale controllo del processo produttivo, attraverso l utilizzo di un equipaggiato laboratorio di analisi. ISO 14001: 2004 QUANDO IL VINO RISPETTA LA NATURA Essere certificati ISO 14001 per l azienda vuol dire vedersi riconoscere l attenzione all ambiente sia per quanto riguarda la coltivazione della vite, sia per i processi di produzione del vino, ma anche la correttezza e la completezza nella gestione delle attività aziendali in una logica di sostenibilità. Infatti, questo riconoscimento si inserisce in un progetto più ampio di qualità totale in senso etico e che riguarda anche l impatto sociale e la cultura del paesaggio. Molteplici fattori hanno concorso alla certificazione ambientale: oltre alle coltivazioni biologiche certificate, anche i criteri rispettosi dell ambiente in fatto di smaltimento dei rifiuti, la limitazione dei consumi energetici, la manutenzione degli impianti, la sensibilizzazione e soddisfazione del personale.

LA CANTINA IN SINTESI Ubicazione Marsala e Pantelleria (Trapani) Dotazioni Produzione, invecchiamento (cantina per l affinamento), linea di imbottigliamento, sala degustazione, uffici, magazzini. Superficie mq 22.000 (coperti 13.000) Capacità in acciaio 15.619 hl Capacità in legno 7.400 hl Capacità in cemento 7.500 hl Linea Imbottigliamento 9.000 bottiglie/ora Magazzino 900 mq termo-controllati a temperatura di 17 C Produzione 2013 350.000 bottiglie Formati Bottiglie da lt. 0,375-0,50 e 0,75 in casse da 6/12/24

IL PROCESSO PRODUTTIVO LA VENDEMMIA Le uve prodotte vengono portate in cantina per essere trasformate in vino. I grappoli, scelti con cura e raccolti a mano, vengono posti per la maggior parte in piccole cassette, scartando, quando necessario, quelli non idonei alla vinificazione. La vendemmia avviene in tempi successivi, a seconda dello stato di maturazione delle varie cultivar nelle singole parti del vigneto: le uve bianche sono solitamente raccolte tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre, mentre per le uve rosse, in particolare per il Cabernet, la vendemmia prosegue fino a metà ottobre. Come in gran parte della Sicilia, per via del gran caldo, la raccolta dell uva in pieno giorno è sconsigliabile. Per salvaguardare la dotazione aromatica delle uve a bacca bianca, normalmente la raccolta avviene nelle prime ore del mattino quando l uva raggiunge la temperatura più bassa. Il trasporto avviene in cantina in cassette o in cassoni solo nelle ore più fresche della giornata.

L ARRIVO IN CANTINA Le uve vengono accolte in Cantina seguendo gli stessi principi di passione e dedizione con cui vengono allevate. Per assicurare procedure di vinificazione ottimali la Cantina è attrezzata con le più moderne attrezzature enologiche. Un vasto assortimento di tini, in acciaio e in legno, consente di effettuare le lavorazioni anche per piccole quantità di uve, potendo in tal modo adattare la trasformazione alla produzione agricola e ai risultati di ciascuna vendemmia. Una volta giunti in cantina e prima di essere immessi nella diraspatrice, i grappoli vengono raffreddati e sterilizzati grazie al passaggio in un tunnel saturo di anidride carbonica, al doppio fine di preservare le sostanze volatili (aromi) e di eliminare la flora microbatterica. LA PIGIATURA La cantina dispone di due pigiadiraspatrici, una per i bianchi e una per i rossi, entrambe dotate di fascio tubiero refrigerato che porta la pasta, ottenuta dalla diraspatura, all interno della pressa per i vini bianchi e alle rispettive vasche per i rossi. Il fascio tubiero abbassa la temperatura del mosto gradatamente, tanto che esso giunge all interno del vinificatore cui è destinato, ad una temperatura intorno ai 20/21 per i rossi e 8/10 per i bianchi. Le cassette che restano in attesa di poter essere svuotate all interno dei diraspatori sono collocate all interno di locali climatizzati, in modo da evitare l innalzamento della temperatura dell uva. LA VINIFICAZIONE: I VINI BIANCHI Le uve a bacca bianca, per ottenere vini freschi e profumati, vengono vinificate utilizzando talvolta il metodo della criomacerazione, oltre a quello della riduzione. A seconda delle scelte si utilizzano presse differenti. Quella saturabile di azoto per le vinificazioni in riduzione dove le uve arrivano in pressa perfettamente integre senza passare dalla pigia-diraspatrice e dal fascio tubiero di scambio. Per la criomacerzione, invece, le bucce ricche di sostanze aromatiche sono tenute a contatto con il mosto alla temperatura di 4 C per circa due/tre ore. Inoltre, la fermentazione di parte delle uve bianche avviene in tini d acacia che, lasciando inalterate le caratteristiche organolettiche del vitigno, conferiscono al vino maggiore complessità gusto olfattiva LA FERMENTAZIONE La fermentazione dei bianchi avviene in diversi serbatoi da 25 a 600 ettolitri, tramite l aggiunta di lieviti selezionati e sostanze azotate, principali fonti di nutrimento dei lieviti stessi. Inizialmente, nel mosto dei bianchi, viene svolta una decantazione statica (a freddo) e, all occorrenza, un attenta operazione di filtratura del mosto: l impiego di un filtro rotativo o separatore centrifugo consente di ottenere vini con profumi e note aromatiche delicate e preserva il mosto da fenomeni ossidativi.

LA VINIFICAZIONE: I VINI ROSSI Le uve a bacca rossa subiscono il tradizionale processo di macerazione assieme alla più qualificante tecnica del salasso che consente di ottenere vini rossi carichi di colore, tannici e ben strutturati. I rossi vengono vinificati in 28 serbatoi d acciaio a temperatura controllata, dotati di sistema automatico di rimontaggio del vino sul cappello di vinacce che si forma in alto nel tino. Le operazioni di rimontaggio, accompagnate a volte anche dall operazione di follatura, l immersione cioè dell intero cappello di vinacce all interno della massa in fermentazione, dipendono dalle condizioni di maturazione delle uve e vengono decise di volta in volta dagli enologi. LA FERMENTAZIONE La fermentazione, sia in acciaio che in legno, viene effettuata interamente a temperatura controllata. Al termine della fase di fermentazione i vini rossi vengono predisposti per la pressatura nelle presse pneumatiche a polmone. Queste macchine consentono una pressatura non violenta delle bucce esaurite evitando in tal modo di estrarre dalle stesse, oltre al vino, anche i tannini, sostanze amare contenute nelle bucce e nei vinaccioli, per ottenere vini morbidi, rotondi e vellutati. I rossi terminano la fermentazione alla fine di novembre. Da quel momento in poi la loro storia si divide: una parte resta nei serbatoi ad affinare in acciaio, una gran parte invece viene messa ad affinare nelle 80 botti di legno di rovere francese restandovi per periodi variabili tra i 6 e i 12 mesi per la necessaria maturazione. Un ultima parte, infine, è destinata alle 100 barriques di rovere.

IL LABORATORIO ANALISI Rallo è dotata di un attrezzatissimo laboratorio di analisi che permette di monitorare l intero processo di produzione dei vini. I tecnici sono in grado di monitorare e valutare, in ogni istante della vinificazione, tutti i parametri chimici, seguendo un unico fondamentale principio: limitare l intervento dell uomo a favore dell espressione naturale delle uve. In Cantina gli enologi curano le caratteristiche delle uve, senza forzarne il corso, verso risultati desiderati. L IMBOTTIGLIA- MENTO La catena d imbottigliamento è versatile e totalmente automatizzata. Un moderno impianto imbottiglia fino a 9.000 bottiglie l ora, dopo un attenta filtratura sterile. L intera linea è inoltre mantenuta sotto azoto per proteggere il vino da qualsiasi principio di ossidazione della fase più delicata del processo. LO STOCCAGGIO I magazzini per la conservazione dei vini in bottiglia sono bui e termocondizionati; la temperatura oscilla sempre tra i 17 e 19 gradi C.