FISIOPATOLOGIA DELLA TERMOREGOLAZIONE

Documenti analoghi
FISIOPATOLOGIA DELLA TERMOREGOLAZIONE

Oscillazioni temperatura corporea. Fisiopatologia della termoregolazione. Metabolismo basale. Omeostasi della temperatura corporea.

La T corporea dipende dal bilancio tra produzione, guadagno e perdita di calore. METABOLISMO

Si può definire febbre: una una temperatura orale > 37,2 C al mattino o una temperatura pomeridiana >37,7 C. Le temperature rettali sono di solito

Animali omeotermi Animali poichilotermi (endotermici)

Mantenimento della temperatura corporea: aspetti teorico-assistenziali

L eccesso di calore e i suoi effetti sulla salute. R Antonelli Incalzi Cattedra di Geriatria Università Campus Bio-Medico Roma

TERMOREGOLAZIONE. La termoregolazione è sotto il controllo di centri termoregolatori situati nel sistema nervoso centrale:

METODI DI DETERMINAZIONE

Tipi di shock. Ipovolemico o emorragico Cardiogeno Anafilattico o allergico Neurogeno Endotossico. Tipi di shock. Lo shock 28/12/2014. Lo shock.

IPOTALAMO. Fattori che producono calore. Fattori che disperdono calore

Altri animali (pesci, rettili) sono POICHILOTERMI ó T corporea = T ambientale

Fisiopatologia della febbre

Fisiopatologia della Termoregolazione

Colpo di calore Lesioni cerebrali, convulsioni. Termoregolazione. gravemente compromessa. Termoregolazione

La febbre a insorgenza rapida

La Febbre. Dr Francesca Santilli

TERMOREGOLAZIONE FARMACIA 2012 A.MEGIGHIAN

La Febbre. Anche se apparentemente banale, la febbre richiede abilità diagnosticogestionali. La relazione col paziente gioca un ruolo determinante

DIAGNOSI DIFFERENZIALE INTEGRATA

PRESENTAZIONI ATIPICHE DELLE MALATTIE NELL ANZIANO. Prof. Giampaolo Bianchi Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Università di Bologna

Fisiopatologia della Termoregolazione

FLOGOSI CRONICA: CAUSE

Regolazione della temperatura corporea. FGE aa

INSUFFICIENZA RENALE ACUTA

Stress. Stress come rottura dell omeostasi

L omeostasi. Controllo dell ambiente interno

Schema delle citochine

CAUSE DI STRESS CELLULARE

Equilibrio Ritorno venoso-gittata cardiaca

Le ghiandole endocrine centrali

LA FEBBRE. Dr Lorenzo Veronese Osp.Ciriè

Infiammazione (flogosi)

Lo Shock CHE COSA È? Lo Shock QUANDO INSORGE? Lo Shock. Definizione. Lo Shock. Classificazione

I principali mediatori chimici dell infiammazione

GC Ingresso letto arterioso

Scaricato da 1

MODULO 2: infiammazione e immunità innata

COMPLICANZE DEL DIABETE

Le meningiti batteriche: aspetti microbiologici, immunologici ed epidemiologici Quadri clinici e fattori prognostici in corso di meningite batterica

A6.7 MICROCLIMA. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO A Unità didattica

STORIA: Etere (1846) Cloroformio (1847) Protossido di azoto (1868) Ciclopropano (1929) Tiopentale (1935) Alotano (1956)

Leptina. Proteina di 167 aa per circa 16 kda

4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico

Flusso x resistenza = pressione IPERTENSIONE ARTERIOSA. Meccanismi di regolazione della pressione arteriosa

Complicanze medico-internistiche di AN e BN. Dr. Giovanni Gravina Centro Arianna per i DA ASL 5 Pisa

Immunologia dei Trapianti

IMMUNITA RIMOZIONE DELL AGENTE INFETTIVO. Riconoscimento da parte di effettori preformati non

Ingresso letto arterioso CUORE. Pad

Acqua: nutriente essenziale

Edema. Aumento di liquido negli spazi interstiziali. Accumulo di liquidi = K[(P c P if ) (π pl π if )] - Q linfa. generalizzati.

IL PROCESSO INFIAMMATORIO

Farmacologia dei recettori intracellulari

TEMPERATURA CORPOREA

PATOLOGIA CELLULARE LESIONI LETALI

FEBBRE FEBBRE. Aumento della temperatura corporea (TC) oltre i valori considerati normali

STRESS E ADATTAMENTO. "Lo stress è un'inevitabile conseguenza della vita" Hans Seye, M.D., Ph.D. (1951)

EFFETTI SISTEMICI DELL IMMUNOFLOGOSI: LA RISPOSTA SISTEMICA DI FASE ACUTA

Allegato 1 CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DELLE MALATTIE MALATTIE E CONDIZIONI CHE DANNO DIRITTO ALL'ESENZIONE DALLA PARTECIPAZIONE AL

Argomento della lezione

Immunità tumorale Farmaci antitumorali. Anno accademico 2016/2017 I anno, II trimestre Laurea Magistrale LM-67

Farmaci utilizzati nelle malattie infettive

INTRODUZIONE ALLE REAZIONI FLOGISTICHE

Linfoma di Hodgkin Carla Giordano

Kinetic Sport Center S.r.l. Ipertermia Pag 1 IPERTERMIA

SISTEMA NERVOSO AUTONOMO-sez CENTRALE SISTEMA LIMBICO ESTESO

benefici e rischi Bissolotti L., Passeri E.W., Calabretto C.,Chiari S. Domus Salutis Brescia

IL TRATTAMENTO DI UNA LESIONE CRONICA CUTANEA E MULTIDISCIPLINARE E RICHEDE LA COLLABORAZIONE DI NUMEROSI

Fisiologia Renale 8. Bilancio idro-elettrolitico III. Carlo Capelli, Fisiologia Generale e dell Esercizio Facoltà di Scienze Motorie di Verona

SHOCK Definizione, classificazione e manovre di soccorso.

Infiammazione acuta Infiammazione cronica

17/05/2010. Equilibrio idrico. Variazioni del volume ematico indicono risposte omeostatiche

CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA. Prof. Roberto Testi Indirizzo

CALDO E FREDDO COME CAUSA DI MALATTIA

CROCE ROSSA ITALIANA. Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova

SINDROMI DA IMMUNODEFICIENZA

Dr. Lorusso Alessandro Fisioterapista. Docente di: Patologia Ortopedica

Shock ipovolemico. x Frequenza. Gettata cardiaca (cardiac output) (litri/min): 18/04/2016

Le cefalee nell infanzia

Apparato cardio-circolatorio

I VOLUMI DEI PRINCIPALI COMPARTIMENTI IDRICI DELL ORGANISMO CALCOLATI PER UN INDIVIDUO DI 70 Kg

Regolazione della circolazione coronarica

Sindromi da malassorbimento

LO SHOCK ANAFILATTICO

IPERSENSIBILITÀ DI TIPO III O MEDIATA DA IMMUNOCOMPLESSI

CAPITOLO 1 indice. Tumore della mammella pag. 27 Tumore della cervice uterina pag. 30 Melanoma pag. 31 Linfomi pag. 31. bibliografia pag.

Argomenti della lezione

TEMPERATURA CORPOREA TERMOREGOLAZIONE?

Parte I Cenni di immunologia 1

SCHEDA DOCENTE PROGRAMMA - A.A

V = vascolari * I = infiammatorie **** T = traumi * A = anomalie congenite ** M = malattie metaboliche *** I = idiopatiche ** N = neoplastiche * D =

Modificazioni cardiocircolatorie durante il lavoro muscolare

aggiustamenti respiratori durante l esercizio fisico

Bambina di 4 anni: da due giorni febbre, dolori addominali con vomito, scarsa tosse e mal di testa.

linfociti ISTOLOGIA UNIPG a e b, piccolo e medio linfocito (Giemsa). c, immagine al MES.

TEMPERATURA. Uomo: organismo endotermo (produce calore) omeotermo (mantiene costante la temperatura interna, che è 37 ± 1 C)

Indice Volume I - Principi di diagnosi e terapia Parte I Approccio ai principali disturbi neurologici

Sostanze d abuso EDUARDO PONTICIELLO

CORSO AZIENDALE FORMATORI DOLORE CRONICO

Sistema Endocrino 3. Ormoni del surrene. Fisiologia Generale e dell Esercizio Prof. Carlo Capelli

Transcript:

FISIOPATOLOGIA DELLA TERMOREGOLAZIONE Supraoptic nucleus Omeotermia: L ipotalamo Paraventricular nucleus

Meccanismi di trasferimento di calore Omeostasi della temperatura corporea Termodispersione irradiazione (70%) conduzione convezione evaporazione (30%) Cute 90% Polmoni 10% 35.8 37.2 Termogenesi reazioni metaboliche esotermiche Pompa Na/K ATP dipendente ADP ATP

Regolazione del nucleo centrale Meccanismo a controcorrente

Meccanismi di termoregolazione Termoproduzione o termoconservazione Vasocostrizione Riduzione della frequenza respiratoria Brivido Orripilazione Termodispersione Vasodilatazione Incremento della frequenza respiratoria Sudorazione Termogenesi nel grasso bruno

Conseguenze della variazioni estreme della temperatura corporea 42.5 C Danno cerebrale irreversibile Convulsioni 41.0 C Temperatura Perdita normale di conoscenza (35,9-37,2 C) 32.8 C Poichilotermia 30.0 C Lenta fibrillazione atriale 28.5 C Fibrillazione ventricolare Cause di ipertemia Eccessiva produzione di calore Ipertermia da esercizio Colpo di calore Colpo di sole Ipertermia maligna Feocromocitoma Tireotossicosi

Cause di ipertemia (segue) Insufficiente termodispersione Colpo di calore Abbigliamento occlusivo Disidratazione Disfunzioni SN autonomo Disfunzioni ipotalamiche Accidenti cerebrovascolari Traumi Tumori Encefaliti CAUSE DELLE SINDROMI DA IPERTERMIA COLPO DI CALORE Da esercizio fisico: esercizio fisico in ambienti con valori di temperatura e di umidità troppo elevati Non da esercizio fisico: anticolinergici, antistaminici, antiparkinsoniani,diuretici, fenotiazine IPERTERMIA DA FARMACI Amfetamine, inibitori delle MAO, cocaina, antidepressivi triciclici, lsd SINDROME MALIGNA DA NEUROLETTICI Fenotiazine, butirrofenoni (aloperidolo), fluoxetina, metoclopramide, domperidone, tioxitene IPERTERMIA MALIGNA Da inalazione di anestetici, succinilcolina ENDOCRINOPATIE Tireotossicosi, Feocromocitoma

Patogenesi dell ipertermia (colpo di calore) Eccessiva produzione di calore Insufficiente termodispersione Disfunzione ipotalamica Attivazione del SN periferico tono muscolare sudorazione vasocostrizione cutanea piressia Vasodilatazione periferica Vasocostrizione muscolare compensatoria Colpo di calore Incremento della temperatura corporea dovuto a inefficace termodispersione Ipotensione grave Rabdomiolisi Danno epatico mioglobina Danno renale

Colpo di sole Irraggiamento solare sulla teca cranica Edema cerebrale Conseguenze Eccitazione psicomotoria Cefalea Delirio Coma Iperemia subaracnoidea Microemorragie Malignant hyperthermia Autosomal dominant-inherited condition Mutation of gene of ryanodin receptor increases level of the free Ca++ in myoplasma. After anestesia calcium is released from sarcoplasmatic reticulum, muscle are contracted, activated glycogenolysis cause hypertermia, rhabdomyolysis Therapy: Dantrolen, cooling, hyperventilation, correction of ph

Che cosa è la febbre? La febbre è una risposta adattativa complessa e coordinata del sistema neurovegetativo, della neurosecrezione e del comportamento ad una attivazione dei meccanismi di difesa o di reazione al danno. Aumento della temperatura corporea da 1 a 4 C

Componenti dello stato febbrile Endocrini e metabolici secrezione di glucocorticoidi ed aldosterone secrezione di GH secrezione di ADH livello di cationi divalenti nel plasma Secrezione di proteine di fase acuta Autonomi Spostamento del flusso sanguigno ai distretti profondi pressione e ritmo cardiaco sudorazione Comportamentali Brividi Ricerca di calore Anoressia Sonnolenza Malessere Attivazione dei macrofagi Produzione di citochine pirogene: IL-1 TNF IFN-γ IL-6 Ipotalamo: produzione PGE 2 punto di regolazione Patogenesi della febbre Attivazione del SN periferico tono muscolare sudorazione vasocostrizione cutanea piressia

Ipotalamo Endotossine Microrganismi Prodotti microbici Fagocitosi Complessi immuni Danno tissutale F E B B R E Patogenesi della febbre attivazione del SN periferico PGE 2 IL-1 TNF IFN-γ IL-6 circolazione sistemica

Phospholipase A2 Arachidonic Acid Steroids inhibit Cyclooxygenase Aspirin NSAID s Pete & Hete Prostaglandins Vasoconstriction Bronchospasm Increased Vascular Permeability Leukotrienes fever PG s Febbre: processo morboso fondamentale Malattie accompagnate da febbre: m. infettive m. con patogenesi immunitaria m. infiammatorie m. granulomatose m. neoplastiche traumi Sintomi che accompagnano la febbre: brividi sudorazione convulsioni confusione mentale, irritabilità o delirio Herpes labialis

benefici: Aumento della risposta infiammatoria acuta Aumento delle attività fagocitiche e chemiotattiche Effetti IL-1 Effetti della febbre nocivi: Perdita di peso e deperimento muscolare Aumento del lavoro e del ritmo cardiaco Perdita di acqua e sali Cefalea, fotofobia e malessere Convulsioni Azioni dell interleuchina 1 Stimolazione della secrezione di IL-2 nei linfociti T Stimolazione della proliferazione di linfociti B e secrezione di anticorpi Mobilizzazione di cellule mieloidi dai depositi midollari Attivazione dei neutrofili Diminuzione della concentrazione ematica di ferro e zinco (lattoferrina) Stimolazione della sintesi epatica di proteine della fase acuta Mobilizzazione di aminoacidi nel muscolo per proteolisi Stimolazione della sintesi di collageno nei fibroblasti Attivazione neuronale del sonno ad onde lente

41 40 39 38 37 36 Febbre continua 0 6 12 24 6 12 24 6 12 24 6 Virus Alcuni batteri gram+ ore 41 40 39 38 37 36 Febbre remittente 0 6 12 24 6 12 24 6 12 24 6 ore

41 40 39 38 37 36 Febbre intermittente 0 6 12 24 6 12 24 6 12 24 6 Febbre settica ore 41 40 39 38 37 36 Febbre ricorrente 3-4 giorni 0 6 12 24 6 12 24 6 12 24 6 ore

FUO (FEVER OF UNKNOWN ORIGIN) Termine introdotto da Petersdorf nel 1961 per indicare: Febbre > 38, 3 C riscontrata in più occasioni Febbre di durata > 3 settimane Impossibilità a formulare una diagnosi dopo 1 settimana di indagini in ambiente ospedaliero Febbre tifoide

FUO (FEVER OF UNKNOWN ORIGIN) Condizioni del paziente Durata della malattia e delle indagini Esempi di cause OSPEDALIERA Ricoverato, terapia intensiva, nessuna infezione al momento del ricovero 3 giorni Tromboflebite settica, sinusite, colite da Cl. Difficile, febbre da farmaci NEUTROPENICA 500 o meno neutrofili/µl o previsti entro 1-2 giorni 3 giorni Infezioni perianali,aspergillosi, candidemia ASSOCIATA AD HIV Sieropositivo per HIV 3 giorni o 4 settimane come paziente ambulatoriale Mycobacterium avium, TBC, linfomi non Hodgkin, febbre da farmaci CLASSICA Tutti gli altri pazienti con febbre per 3 o più settimane 3 giorni o 3 visite ambulatoriali Infezioni, neoplasie maligne, malattie infiammatorie, febbre da farmaci