Università degli Studi di Bergamo Dipartimento di Scienze umane e sociali Corso di Tecnologie didattiche Anno accademico 2014-20152015 lucidi delle lezioni supporto all interpretazione dei testi in bibliografia: A. Calvani, Che cos'è la tecnologia dell'educazione, Carocci, 2012 (capitoli 1-3) F. Metitieri, Il grande inganno del Web 2.0, Laterza, 2009 (capitoli 1-7) M. Faggioli, Tecnologie per la didattica, Apogeo, 2010 (esclusi capitoli 3 e 6) 1
Informatica a scuola investimenti in tecnologie educative tecno-entusiasti vs tecno-scettici forza naturale in grado di portare le persone in un mondo di maggiore armonia (Negroponte) bacchette magiche buoni maestri La scuola sarà sempre così? ruolo dell insegnante (trasmissione facilitazione) natura dell insegnamento ( collaborativo) ruolo dello studente ( attivo) collocazione istituzioni educative nella società (connessioni) ruolo dei genitori (alleati) setting scolastico 2
Imperativi sociali adeguarsi agli avanzamenti t., rimanere al passo rispondere a bisogni e domande della società dell info e dell economia della conoscenza t. a scuola per attrarre interesse genitori > iscrizioni Imperativi sociali richiesta di t. dagli studenti (?) nativi digitali automatismo genitori insegnanti: buona edu = edu digitale 3
Imperativi sociali skills informatici lavoro t. informatiche essenziali per I cittadini della società dell info Imperativi pedagogici nuove t. miglioramento edu motivazione, apprendim, ritenzione, coinvolgimento, partecipazione, produttività supporto apprendim informale risorse in Rete per insegnanti, interazione con colleghi crescita professionale 4
Imperativi organizzativi migliora efficacia organizzativa comunicazione: più immediato accesso a offerta formativa migliori modalità di erogazione della d. (varietà di proposte formative, per es. elearning) supporto a mansioni burocratiche: insegnante digitale migliore rapporto con famiglie Fatti e valori valore: tutti devono avere accesso alle TIC, sviluppare competenze, esercitare piena cittadinanza fatto: l uso delle t. migliora l a. valori: etica e finalità fatti: richiedono evidenze 5
Storia del conoscere dati, informazioni, conoscenze, idee come si creano, come si elaborano tre fasi storiche della formazione delle conoscenze e del sapere sapere accademico studiosi e scienziati tutte le forme di conoscenza che usiamo nel quotidiano La Prima Fase invenzione della scrittura segni scritti fissano informazioni su supporto stabile memoria (individuale e collettiva) libera dal peso della memorizzazione di dati nuovo modo di trasmissione delle informazioni Platone, Fedro stabilità del testo 6
La Seconda Fase invenzione della stampa libri a basso prezzo un pubblico ampio si avvicina ai testi modifica della vita culturale e sociale Aspetti comuni trasformazioni legate allo scrivere e al leggere loro importanza nel formare e conservare conoscenze Bacone: potenza della scrittura nella conservazione del sapere fragilità delle conoscenze; la scrittura dà stabilità 7
Conservazione del sapere come si conserva e si trasmette il sapere? il sapere accumulato per secoli è stabile? lo ritroveremo quando ci servirà sappiamo quello che abbiamo letto La Terza Fase ultimi decenni del XX secolo sappiamo quello che abbiamo visto in televisione, al cinema, su un giornale, sappiamo quello che abbiamo letto al computer sappiamo quello che abbiamo sentito alla radio, da un disco 8
La Terza Fase è minore di trent anni fa la quantità di cose che sappiamo perché lette è cambiato (più ampio) il senso del termine leggere nuovi media: televisione, informatica, nuovi media: digitali, manipolabili, interattivi, multimediali Cambiamenti cambiano i contenuti delle conoscenze cambiano organizzazione e forma il mezzo influisce sulla natura del messaggio nuovi strumenti implicano nuovi comportamenti 9
Conoscenza nel XX secolo eterogeneità dei codici (codici e famiglie di codici diversi) sincretismo (sintesi in un unica forma di modalità espressive diverse) sinestesia (co-occorrenza di stimoli afferenti a organi sensoriali diversi) interattività; connettività; modularità; polisemicità Cambiamenti la scrittura fa esprimere saperi più articolati, raffinati, complessi Terza Fase: saperi meno articolati, meno sottili degradazione della qualità del sapere? o diversa natura? 10
Media: cinema l immagine in movimento è destinata a rivoluzionare il nostro sistema educativo e in pochi anni sostituirà ampiamente, se non interamente, l uso dei libri (T.A. Edison) grandi entusiasmi, pochi riscontri mancanza di competenze tecniche insegnanti, costi elevati, difficoltà a trovare film adeguati Media: radio grandi entusiasmi, pochi riscontri mancanza di attrezzature, difficoltà di conciliazione radio / tempo scuola, incompatibilità programmi e curricoli, programmi percepiti di livello inferiore a i. in presenza, disinteresse insegnanti 11
Media: Televisione grandi entusiasmi, pochi riscontri [Non è mai troppo tardi] costi attrezzature, mancanza di formazione insegnanti, incompatibilità programmi e curricoli, bassa qualità programmazione Riflessione per la scuola / dalla scuola per studenti / da studenti audio + facile di video video + attraente di audio eterotrainato + facile di autotrainato doppio canale: immagini + voce OK 12
Lezioni corsi e ricorsi ciclo delle t. dell a. entusiasmo t. accrescono efficienza e produttività potere liberatorio delle macchine ricerche pro la fiducia si incrina ricerche contro insegnanti non usano Lezioni amnesia spesso si trascurano i risultati delle ricerche rimozione collettiva all apparire dalla novità poi la massa dei risultati mediocri travolge i pochi ma buoni 13
Lezioni complessità / multidimensionalità dell innovazione tecnologica strumenti t. spesso inappropriati al contesto (fuori dal laboratorio), fragili, difficili da usare scarsa offerta di contenuti adeguati scarso supporto tecnico per i D. difficile inserimento in routine scolastica resistenza all innovazione dei D. (tendenza a riprodurre il noto) Lezioni la scuola è sul punto di essere trasformata dalla tecnologia; da decenni 14
Letture R. Simone, La terza fase. Forme di sapere che stiamo perdendo, Laterza, 2006 (3 a ed.) M. Ranieri, Le insidie dell ovvio. Tecnologie educative e critica della retorica tecnocentrica, ETS, 2011 W.J. Ong, Oralità e scrittura. Le tecnologie della parola, Il Mulino, 1986 G. Bocchi, M. Ceruti, Origini della scrittura. Genealogie di un invenzione, Bruno Mondadori, 2002 15