1 IL PENTATEUCO: Libri e Contenuti Introduzione 1. Nome/i e contenuti Pentateuco = (libro) diviso in cinque parti I cinque libri: Gn - Es - Lv - Nm - Dt. Racconti (e leggi) relativi alla Storia della Salvezza: origini - Patriarchi - Esodo e Alleanza - Deserto e morte di Mosè. Nomi dei libri: in greco riprendono il contenuto Es.: Genesi = origini (del mondo - dell uomo - d Israele) Esodo = uscita (quella dall Egitto) Levitico = precetti, di Levi Numeri = idem per la presenza di nomi e di numeri Deuteronomio = seconda legge o copia della legge Diverso è il nome ebraico, che riprende semplicemente la prima parola di ogni libro (cf. per es. le nostre encicliche o i documenti magisteriali): Es.: Genesi = In principio Esodo = Nomi (dei figli di Giacobbe scesi in Egitto) Levitico = Allora egli chiamò (Dio chiamò Mosè per le prescrizioni cultuali)
2 Numeri = Nel deserto Deuteronomio = Parole (di Mosè al popolo prima di morire. Insegnamento). Altro nome è Torah, Legge, che quindi non riguarda propriamente il decalogo o il corpo legislativo nato intorno ad esso, ma tutto l insegnamento attribuito a Mosè e alla rivelazione di Dio al suo popolo. Quindi, scopo dell insegnamento è la conoscenza di Dio e il rapporto esistenziale e continuo con Lui come fonte di vita. 2. Attribuzione mosaica e teoria documentaria I cinque libri detti di Mosè dalla tradizione giudaica o, per lungo tempo, anche da quella cristiana, non sono né di un solo autore, né si tratta di un unico scritto omogeneo; il nocciolo ad essi soggiacente, però, può essere fatto risalire a Mosè, il cui ruolo storico di fatto ha generato la tradizione storica, religiosa e legale d Israele. In questo senso Mosè può essere ritenuto autore del Pentateuco. Ma dal punto di vista letterario il discorso è diverso: nei testi si individuano elementi che fanno pensare a più mani, poi riunite e organizzate in un tutt unico in epoca più tarda. Es. ci sono due racconti di
3 creazione; due decaloghi (Es 20, 1-17/Dt 5, 6-18.21); diversità di stile, vocabolario (es. Dio = Elohim/Jhwh); pensiero teologico. Così, nei primi del 900, uno studioso, Wellhausen, riordinando varie ipotesi già circolanti, formulò la famosa TEORIA DOCUMENTARIA, o Teoria delle 4 fonti, su cui si è basata l esegesi fino ad oggi. Alla base del Pentateuco ci sono 4 diverse tradizioni, originariamente orali che diventarono poi scritte e furono unite. Esse sono la Jahvista, l Elohista, la Deuteronomica e la Sacerdotale (J - E - D - P): esse fanno capo a diversi punti di vista teologici, a diversi modi di concepire il rapporto tra l uomo e Dio, tra l uomo e il creato. Contenuto delle fonti Le due più antiche, Jahvista ed Elohista, così chiamate per il nome che danno a Dio. La J risale al periodo monarchico (X-IX sec. a.c.), mentre l E risale all VIII sec. ca.. La D (VII sec.)la si ritrova essenzialmente nel Dt ( però, aggiunte e rielaborazioni si trovano anche altrove). La fonte più recente sarebbe la P che di per sé risale all epoca esilica e post-esilica, ma contiene a sua volta materiali antichissimi. J: (X/IX sec. - Periodo monarchico)
4 Semplice e geniale al tempo stesso, lo J descrive con grande concretezza l uomo e il suo mondo e con grande finezza psicologica (i conflitti, gli smarrimenti, le confusioni del cuore). L uomo che lo J descrive non è, però, solo e disperato, ma vive quotidianamente col suo Dio, della cui attenzione e della cui volontà di salvezza è cosciente. E questo Dio è vissuto concretamente da assumere sembianze umane, è antropomorfizzato: passeggia nel giardino, chiude l arca, confeziona i vestiti, scende a vedere Babele, ecc. Troviamo tracce di questa teologia in Gn, Es, Nm. Manca del tutto in Lv. E: (VIII sec. - Regno del Nord) E una tradizione più tardiva e presto unita alla J, ha uno stile più didattico, meno spontaneo. I contatti diretti con Dio, le sue apparizioni, il suo intrattenersi sulla terra, sono ridotti. Vengono evitati gli antropoformismi; ciò perché la E ha una visione più trascendente di Dio: egli parla dal cielo, per mezzo di angeli, attraverso i sogni (che però solo Dio può svelare, aiutare ad interpretare), ed ama sottolineare l aspetto appariscente dei miracoli. D: (VII sec. - Regno del Sud)
5 Questa fonte si identifica soprattutto col Dt, per questo merita un posto a parte. Siamo nel VII secolo ed è identificata in parte col rotolo di Giosia (forse il nucleo centrale dell attuale Dt: cc. 12-26) rinvenuto nel Tempio e che diede il via alla sua riforma religiosa. Vi predomina il concetto dell Alleanza come elezione e della Legge come risposta personale a questa elezione. Predomina inoltre lo stile didattico in funzione dell osservanza della Legge. Inoltre, l urgenza della risposta personale che deve toccare tutti in tutte le epoche è messa in risalto dal massiccio ricorso alle espressioni: voi, ora, oggi.
6 P: E molto facile da distinguere. Lo stile è nettamente didattico e molto scarno. Questa tradizione è il frutto della teologia di generazioni di sacerdoti (da tempi antichissimi). La sua forma finale le fu data nel postesilio. Ad essa è attribuita l unione ed organizzazione delle diverse fonti che hanno dato vita alla forma finale del Pentateuco. Elementi fondamentali sono quelli Rituali e Liturgici (es. sacrifici e feste) e non c è traccia di narrazioni vive come nella J. Ciò ha uno scopo: concentrare l attenzione sulla rivelazione divina, su Dio e non sull uomo. Ritroviamo la tradizione P, oltre che in Gn (però in minima parte), anche in Es e soprattutto in Lv e Nm. Sfondo di queste fonti è la tradizione orale (= dallo studio della Redaktiongeschichte) e il Sitz im Leben, l esperienza d Israele vissuta nella sua storia, che ha dato forma agli scritti (= Formgeschichte). Più recentemente questa teoria documentaria è stata messa in discussione: Rendtorff, ad es., non parla di 4 fonti, ma individua nel Pentateuco cinque temi fondamentali che si sono evoluti fino a formare delle grandi unità. Le cinque unità sarebbero: 1) Storia delle origini; 2) Storia patriarcale; 3) Mosè/Esodo; 4) Sinai; 5) Deserto e conquista. Questi temi sarebbero quindi stati fusi fino a formare il Pentateuco.
7 Altre ipotesi: - Narrazioni cristalizzate intorno ad avvenimenti importanti (es. Esodo) - Narrazioni cristalizzate intorno ad un Capostipite di una tribù - Narrazioni intorno agli eventi e al capostipite = Cicli di racconti - Narrazioni intorno alle relazioni tra i gruppi = genealogie, fusione di tradizioni e cicli. Il problema rimane tuttora irrisolto. 3. Formazione del Pentateuco - Storia santa dalle origini a Mosè (J) + Storia santa dai Patriarchi a Giosuè (E) + Codice di Leggi Dt + Teologia propria e attualizzazione di antiche leggi e riti di P Tutto ciò dà origine al Pentateuco (VI secolo).