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Magaze di approfondimento Aletti Certificate 22 dicembre 2014

PERFORMANCE DEGLI INDICI (Valori al 19 dicembre 2014 - Variazioni dal 12 dicembre 2014 al 19 dicembre 2014) FTSE MIB DAX30 EURO STOXX 50 BANKS OIL&GAS Valore 18.983,83 9.786,96 3.141,28 134,89 287,03 Var % sett 2,06% 2,00% 2,41% 0,61% 4,83% TELECOM UTILITIES IN EVIDENZA SUI MERCATI AZIONARI NASDAQ100 S&P500 NIKKEI225 Valore 332,02 281,15 4.281,78 2.070,65 17.621,40 Var % sett 1,42% 1,56% 1,96% 3,41% 1,44% Settimana decisamente positiva quella appena trascorsa per i mercati azionari americani, sostenuti dal tenore persistentemente favorevole della congiuntura macroeconomica domestica, come pure dalla prospettiva di un azione estremamente graduale della Fed nella manovra di rialzo dei tassi, sottoleata dalla banca centrale nella riunione conclusasi giovedì. Dopo due sedute iziali piuttosto turbolente, per via delle tensioni legate alla crisi del rublo e alla caduta dei prezzi del petrolio, gli dici hanno recuperato vistosamente, con lo S&P500 che ha praticamente riagguantato l area dei massimi assoluti. Il Dow Jones ha così archiviato la settimana scorsa con una performance positiva del -3,03%, S&P500 +3,41% e Nasdaq Comp rialzo del 2,40%. Tra i settori hanno archiviato la settimana con una performance positiva il comparto dei petroliferi, forte recupero con +9,05%, con il greggio Wti però ancora ribasso su base settimanale del -2,23% a 56,5$, seguito da quello dei chimici +5,5% e da quello delle materie prime +5,0%. Nessun settore ha registrato variazioni negative. Positivo il comparto dei fanziari con il settore delle banche crescita del +2,2%. All terno dell dice del Dow Jones titoli migliori Chevron +10,3%, Du Pont +5,7% e 3M +5,3%, mentre tra i peggiori Nike -1,4%, Intel +0,4% e JOHNSON & JOHNSON 1,07%. Sui mercati azionari europei ha generale pesato la contua flessione del prezzo del petrolio che alimenta le preoccupazioni sulla crescita economica globale, un contesto già denso di cognite per la flebile evoluzione della congiuntura europea. Ciò nonostante la prospettiva di nuovi terventi espansivi della BCE, che nel nuovo anno potrebbe avviare l acquisto di bond sovrani, ed il trao esercitato dal vistoso recupero degli dici USA nella seconda parte della settimana ha portato alla realizzazione di chiusure positive. Lo Stoxx600 ha così archiviato la scorsa settimana con un progresso del 2,95%, Eurostoxx +2,4%, Eurostoxx50 +2,41%. Tra i sgoli paesi il Dax ha registrato un guadagno del +2,0%, Ftse100 rialzo del +3,88%, Cac +3,23% e Smi +1,32%. L Ibex spagnolo ha archiviato la settimana con un deciso cremento del +2,15% con il rendimento del Bonos a 10 anni che è sceso di -9,4bps all 1,70%. Per quanto riguarda gli altri paesi periferici il listo del Portogallo ha registrato un aumento del +1,1%, Grecia netta crescita +4,6% e Irlanda +1,86%. Tutti i comparti europei dello Stoxx600 hanno archiviato la settimana scorsa con performance positive. Tra i migliori i settori degli energetici +7,7%, materie prime +6,04% e fanziari +5%. Petrolio WTI leggermente negativo settimana con Repsol -0,62%, Eni +7,8%, Total +4,2% e Shell +9,4%. Il FtseMib ha registrato nella settimana un guadagno del +2,1% con Il rendimento del Btp a 10 anni che è dimuito di -5,3bps a 1,95%. Tra i titoli del FtseMib progressi ampi per Saipem +10,01%, Eni +7,8%, Tod s +6,83, mentre tra i peggiori MPS -12,7%, Buzzi -2,6% e Unicredit -2,2%.

IN EVIDENZA SUL MERCATO DEI CAMBI (Valori al 19 dicembre 2014 - Variazioni dal 12 dicembre 2014 al 19 dicembre 2014) EUR/USD EUR/CHF EUR/GBP EUR/JPY EUR/HKD Valore 1,2229 1,2036 0,7825 146,15 9,4807 Var % sett -1,87% 0,20% -1,30% -1,24% -1,85% La settimana appena chiusa è stata dubbiamente segnata dal tracollo del rublo, letteralmente precipitato contro euro, nonostante l tervento della Banca Centrale che ha portato i tassi al 17,0%, nel tentativo di stabilizzare la valuta e di combattere le spte flattive: l dice dei prezzi al consumo nell ultima rilevazione ha superato il 9% tendenziale ed è atteso oltre l 11% per il prossimo anno. La banca centrale ha così bruciato 100 mld di dollari delle sue riserve lorde, con un residuo attuale di circa 400 mld. La valuta russa è volata al mimo storico, a 98,5, risentendo dei timori per l applicazione di misure per argare la fuoriuscita dei capitali annunciate da Put a izio mese. Oltre che dalle sanzioni ternazionali seguite alla crisi ucraa, il Paese è penalizzato dal forte calo del prezzo del petrolio, con le stime della Banca Centrale che vedono una contrazione del 4,5%-4,7% del reddito aggregato per l anno prossimo nel caso cui il prezzo del petrolio dovesse essere media 60 dollari al barile. A frenare il dissesto del rublo chiusura di settimana, la riunione convocata da Medvedev con il Mistro dell Economia e il Governatore della Banca Centrale, che ha concordato con le compagnie esportatrici un piano per portare orde nel mercato valutario, mentre sono state messe campo delle misure a sostegno del sistema bancario, dando la possibilità alle banche di non svalutare il portafoglio degli attivi colpiti dal calo del rublo. In tal modo i mercati sono stati parzialmente rassicurati sull imposizione di misure di controllo sull uscita di capitali dal Paese. Piuttosto fermo il cross euro yen, che ha oscillato tra 145 e 148 dopo la vittoria del premier Abe alle elezioni anticipate. Infe l euro ha perso terreno nei confronti del dollaro, aggiornando i nuovi mimi degli ultimi due anni a 1,2220. Euro-Sterla Euro-Yen Euro-Dollaro -2,0% -1,5% -1,0% -0,5% 0,0%

IN EVIDENZA SUI MERCATI OBBLIGAZIONARI (Valori al 19 dicembre 2014 - Variazioni dal 12 dicembre 2014 al 19 dicembre 2014) TITOLO 2 ANNI 5 ANNI 10 ANNI 30 ANNI REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP Btp 0,59-9 1,02-15 1,95-11 3,28-14 Bund -0,08-4 0,06-2 0,59-3 1,45 1 T-Bond 0,64 10 1,65 14 2,16 8 2,75 2 Gilt 0,47 1 1,26 4 1,85 5 2,61 6 JGB -0,04-4 0,04-4 0,36-4 1,32-7 Lo scorso mercoledì si è tenuta la riunione della FOMC, il braccio di politica monetaria della Fed, a marge del quale il Governatore Yellen ha dichiarato che i tassi saranno mantenuti ai livelli attuali almeno per il primo trimestre dell anno, tenendo ferme le valutazioni sui prcipali dicatori macroeconomici, con un rialzo che sarà caratterizzato da gradualità. La valutazione della ripresa americana è vista come solida, con progressi sul mercato del lavoro, mentre permangono i rischi derivanti dal contesto ternazionale: la crisi europea, la frenata della Ca e il calo dei prezzi del petrolio. Su quest ultimo punto la Yellen ha evidenziato che, oltre l effetto sull flazione, complessivamente l economia dovrebbe beneficiare dello sgravio della bolletta energetica per spostarsi su consumi di altri beni. La Fed oltre ha aggiornato le sue previsioni, con revisioni al ribasso, rispetto alle proiezioni di settembre, che hanno teressato soprattutto il tasso di disoccupazione e l flazione. Lo stesso giorno sono stati pubblicati i verbali della Bank of England relativi alla riunione di dicembre. Il comitato di politica monetaria ha deciso di lasciare variata la stance di politica monetaria, con una votazione che non è stata unanime, con due membri che hanno proposto il rialzo dei tassi di 25 bp. Nei verbali si legge che le attese sono che i tassi rimarranno feriori ai livelli medi storici ancora per qualche tempo. Nel medio terme la banca centrale sarà focalizzata sugli sviluppi erenti l andamento dei prezzi. A preoccupare i membri del comitato di politica monetaria, non è più l andamento del mercato del lavoro, con l ultima rilevazione disponibile che vede il tasso di disoccupazione al 6%, nè la capacità produttiva utilizzata, ma i canali che stanno rallentando la crescita dei prezzi: il calo del prezzo del petrolio che nel giro di sei mesi si è dimezzato, la componente alimentare e la forza della valuta. 10 anni 10 anni T-BOND BUND 2 anni 2 anni -5 0 5 10 15

MACROECONOMIA Gli dici PMI di Eurozona nella versione prelimare per dicembre hanno visto una debole accelerazione nella crescita delle attività sia per quanto riguarda il manifatturiero che il terziario. L attività manifatturiera contua ad essere traata dalla Germania, mentre la Francia contua a fornire segnali di debolezza. L dice Ifo tedesco, che misura la fiducia delle imprese operanti nei settori della manifattura, del commercio e dell edilizia sulla situazione corrente e dei sei mesi successivi, a dicembre è salito per secondo mese di fila, dopo essere sceso terrottamente dallo scorso aprile. La componente che si riferisce alla situazione corrente, per cui era previsto un leggero aumento è vece rimasta variata. Le imprese hanno vece espresso un maggiore ottimismo riguardo al clima economico dei prossimi mesi, con l dicatore riferito alle aspettative che è balzato a 101,1 punti dai precedenti 99,8, mentre il consensus stimava una crescita più contenuta a 100,5 punti. I dati pubblicati ieri sono perfettamente lea con l dage ZEW effettuata tra gli vestitori, anch essa aumento per il secondo mese consecutivo a dicembre dopo il mimo toccato ad ottobre: gli ultimi sondaggi forniscono dunque segnali coraggianti, compatibili con una possibile ripresa dell economia tedesca a partire dagli ultimi mesi del 2014, dopo che essa ha attraversato una fase di stagnazione durante i due trimestri centrali dell anno. Tra i fattori che hanno favorito le imprese tedesche, il calo del prezzo del petrolio, che riduce i costi dell energia, e il deprezzamento dell euro, che fluisce positivamente sulle esportazioni. Approfondendo l analisi, il settore che ha riportato l cremento maggiore è quello manifatturiero, con l dicatore salito a 6,4 punti da 3,9 di novembre, misura more è migliorato anche l dicatore relativo al commercio all grosso, che ha guadagnato 1,1 punti rispetto al mese precedente arrivando a 7,2. Sono vece peggiorati i giudizi espressi dalle imprese operanti nel settore edile e nel commercio al dettaglio. L dice dei prezzi al consumo britannico per novembre ha segnato un ulteriore rallentamento, attestandosi sui mimi da settembre del 2002. Si è fatti registrato 1,0% a/a calo da 1,3% della rilevazione precedente, sulla scia di un trend decrescente da giugno dello scorso anno. L andamento dei prezzi al consumo, lea con quanto espresso dalla Bank of England nel Report sull flazione, sta risentendo dei forti cali nel prezzo del petrolio. In tal modo, dato l andamento attuale, si tensificano i rischi di revisione al ribasso delle previsioni per l anno prossimo, spostando avanti la data del primo rialzo dei tassi da parte della Bank of England: nonostante gli evidenti progressi del mercato del lavoro e dell economia generale le pressioni salariali rimangono basse e l apprezzamento della sterle contribuisce al processo disflazionistico. Su base mensile si è registrato un calo dei prezzi dello 0,3%, che ha più che compensato il rialzo dello 0,1% di ottobre. Nel dettaglio i prezzi alimentari hanno corretto con - 0,6% m/m da 0,1% di ottobre. Le tariffe del carburante sono scese dello 0,1% m/m, terzo calo consecutivo, con il le tariffe dei trasporti e dei viaggi calo per il terzo mese consecutivo (-2,6% m/m da -1,7%). EUROPA

La produzione dustriale degli Stati Uniti durante il mese di novembre ha fatto registrare l aumento più forte da maggio del 2010, pari all 1,3% m/m, superando le previsioni degli analisti che si attendevano un espansione più contenuta dello 0,7% m/m. Contestualmente il dato di ottobre è stato corretto al rialzo. La produzione manifatturiera, che pesa il 74,32% sul totale, ha realizzato l cremento più consistente degli ultimi nove mesi, pari all 1,1% m/m. Il settore auto, che era calo da tre mesi consecutivi, è risalito del 5,1% m/m. Anche l dage ISM, dalla quale emerge un trend di crescita praticamente terrotto da izio anno, a novembre ha raggiunto i massimi dal 2011 rimanendo su livelli storicamente elevati, e farebbe prospettare un accelerazione dell attività anche nei prossimi mesi. Di segno opposto l dice Empire relativo a dicembre che ha riportato una forte dimuzione a -3,58 dai 10,16 punti di novembre. Le utilities hanno aumentato l output, beneficiando del clima rigido, registrando un 5,1% m/m, mentre ad ottobre c era stata una contrazione dello 0,7%. E vece risultato leggero calo il settore estrattivo, che ha perso -0,1% m/m dopo il più pesante -1,0% del mese precedente. Per quanto riguarda la capacità utilizzata degli impianti, essa è salita all 80,1% dal 79,3% di ottobre. Sempre negli USA, l dice dei prezzi al consumo, che non aveva registrato variazioni a ottobre, ha perso a novembre lo 0,3% m/m, a fronte del -0,1% atteso dal consensus: si tratta della variazione negativa più ampia rilevata dal dicembre del 2008. Il dato core, cioè al netto delle componenti più volatili alimentare ed energetica, ha mostrato al contrario un lieve cremento, lea con le attese, dello 0,1% m/m, mentre la variazione di ottobre era stata pari a 0,2% m/m. Il dato headle ha risentito anche a novembre del calo dei prezzi energetici (che risultano costantemente dimuzione da luglio), che si è ulteriormente allargato a 3,8% m/m dal precedente 1,9%, mentre i prezzi dei prodotti alimentari si sono confermati aumento dello 0,3% m/m da 0,1%. Analizzando il dettaglio, si è osservato un calo significativo anche nell abbigliamento, -1,1% m/m da -0,2%, nelle materie prime, -1,0% m/m da -0,4% e nei trasporti, -2,0% m/m da -0,7%, che hanno risentito direttamente del calo del costi del carburante, ma anche direttamente attraverso tariffe aeree meno care. Su base tendenziale l flazione ha subito una forte decelerazione a 1,3% da 1,7% di ottobre, ritornando ai mimi dallo scorso marzo, mentre il dato core ha avuto una dimuzione più contenuta ritornando sui livelli registrati ad agosto e settembre, 1,7%, dopo la breve accelerazione a 1,8% di ottobre. STATI UNITI

22-dic 16:00 US Vendite case esistenti Nov 5.20M 5.26M 22-dic 16:00 EC Fiducia al consumo Dec A -11-11,6 23-dic 08:45 FR PIL t/t 3Q F 0,30% 0,30% 23-dic 08:45 FR Spesa al consumo m/m Nov 0,50% -0,90% 23-dic 09:00 AS Prod dustriale DESTAG m/m Oct -- 1,00% 23-dic 10:00 IT Vendite al dettaglio m/m Oct -- -0,10% 23-dic 10:30 UK PIL t/t 3Q F 0,70% 0,70% 23-dic 14:30 US Ordi beni durevoli Nov 2,90% 0,30% 23-dic 14:30 US Beni durevoli sz trasporti Nov 1,00% -1,10% 23-dic 14:30 US Ordi beni capitali nondef esc aer Nov 0,70% -1,60% 23-dic 14:30 US PIL Annualizzato t/t 3Q T 4,30% 3,90% 23-dic 14:30 US Spediz beni capitali nondef esc aer Nov 1,00% -0,70% 23-dic 14:30 US Consumo personale 3Q T -- 2,20% 23-dic 14:30 US Indice prezzi PIL 3Q T 1,40% 1,40% 23-dic 14:30 US Cons personale erziale t/t 3Q T -- 1,40% 23-dic 15:00 BE Fiducia imprese Dec -5,7-6,1 23-dic 15:55 US Univ. of Michigan Confidence Dec F 93,3 93,8 23-dic 16:00 US Vendite case nuove Nov 460K 458K 23-dic 16:00 US Reddito personale Nov 0,50% 0,20% 23-dic 16:00 US Spesa personale Nov 0,50% 0,20% 23-dic 16:00 US Deflatore PCE m/m Nov 0,10% 0,20% 24-dic 06:00 JN Fiducia PMI Dec -- 47,7 24-dic 09:30 NE PIL t/t 3Q F 0,20% 0,20% 24-dic 13:00 TU Benchmark Tasso riacquisto Dec 24 8,25% 8,25% 24-dic 13:00 TU Tasso prestiti overnight Dec 24 11,25% 11,25% 24-dic 14:30 US Nuove richieste disoccupazione Dec 20 -- 289K 26-dic 00:30 JN CPI nazle a/a Nov 2,50% 2,90% 26-dic 00:30 JN CPI nazle sz prodotti freschi a/a Nov 2,70% 2,90% 26-dic 00:30 JN CPI naz escl alim/energia a/a Nov 2,10% 2,20% 26-dic 00:30 JN Tokyo CPI YoY Dec 2,10% 2,10% 26-dic 00:50 JN Vendite al dettaglio m/m Nov 0,30% -1,40% 26-dic 00:50 JN Produzione dustriale m/m Nov P 0,90% 0,40% F P T fale prelimare terza versione La presente pubblicazione è predisposta da Banca Aletti & C. S.p.A. (Banca Aletti) al solo scopo di fornire formazioni sull andamento dei mercati fanziari e non costituisce offerta o raccomandazione all vestimento. Le formazioni riportate sono di pubblico domio e sono considerate attendibili ma Banca Aletti non è grado di assicurarne l esattezza e la completezza La presente né l aggiornamento. pubblicazione è Tutte predisposta le formazioni da Banca riportate Aletti & sono C. S.p.A. date (Banca buona Aletti) fede, al sulla solo scopo base dei di fornire dati disponibili, formazioni e sono sull andamento suscettibili di dei variazioni, mercati fanziari anche senza e non preavviso, costituisce offerta qualunque o raccomandazione momento dopo all vestimento. la pubblicazione. Le formazioni Pertanto, Banca riportate Aletti sono non di assume pubblico alcuna domio responsabilità e sono considerate per le formazioni attendibili ma contenute Banca Aletti nella non presente è grado pubblicazione di assicurarne e per l esattezza ogni e la eventuale completezza danno derivante né l aggiornamento. dal loro utilizzo. Tutte Chiunque le formazioni tenda riportate effettuare sono operazioni date buona d vestimento fede, sulla dovrà, base dei via dati prelimare, disponibili, acquisire e sono suscettibili tutte le formazioni di variazioni, e anche i dati necessari senza preavviso, per valutare qualunque modo corretto momento il rischio dopo la relativo pubblicazione. e l adeguatezza Pertanto, relazione Banca Aletti ai propri non assume obiettivi alcuna d vestimento, responsabilità alla propensione per le formazioni al rischio, contenute all esperienza nella presente materia d vestimenti pubblicazione e alla per ogni propria eventuale situazione danno fanziaria. derivante La decisione dal loro utilizzo. di effettuare Chiunque qualunque tenda operazione effettuare fanziaria operazioni è d vestimento a rischio esclusivo dovrà, dei destatari via prelimare, della acquisire presente pubblicazione. tutte le formazioni Banca e Aletti i dati non necessari può per essere valutare considerata modo responsabile corretto ad il rischio alcun titolo relativo per e le l adeguatezza formazioni contenute relazione nella ai propri presente obiettivi pubblicazione. d vestimento, alla propensione al rischio, all esperienza materia d vestimenti e alla propria situazione fanziaria. La decisione di effettuare qualunque operazione fanziaria è a rischio esclusivo dei destatari della presente pubblicazione. Banca Aletti non può essere considerata responsabile ad alcun titolo per le formazioni contenute nella presente pubblicazione.