Teoria dei Segnali Quantizzazione dei segnali; trasformata zeta

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che coinciderà con la (2) se g[n] = g (n ), condizione verificata dal teorema di Poisson.

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Teoria dei Segnali Quantizzazione dei segnali; trasformata zeta Valentino Liberali Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano valentino.liberali@unimi.it Teoria dei Segnali Quantizzazione; trasformata zeta 8 novembre 2010 Valentino Liberali (UniMI) Teoria dei Segnali Quantizzazione; trasformata zeta 8 novembre 2010 1 / 20 Contenuto 1 Quantizzazione 2 Errore di quantizzazione 3 Trasformata zeta 4 Antitrasformata zeta 5 Proprietà della trasformata zeta Valentino Liberali (UniMI) Teoria dei Segnali Quantizzazione; trasformata zeta 8 novembre 2010 2 / 20 1

Digitalizzazione o quantizzazione (1/2) La successione di campioni x[n] = x(nt s ) viene convertita in una sequenza di numeri (a precisione finita): x ampiezza discreta 0 T s t Valentino Liberali (UniMI) Teoria dei Segnali Quantizzazione; trasformata zeta 8 novembre 2010 3 / 20 Digitalizzazione o quantizzazione (2/2) Se vengono rispettate le condizioni del teorema di Shannon, il campionamento non fa perdere informazioni sul segnale: i campioni di un segnale analogico sono (idealmente) a precisione infinita. L elaborazione numerica richiede di codificare i campioni con NUMERI interi. Avendo a disposizione una parola digitale di D bit per codificare un numero, ci sono 2 D possibili codici: da 0 a 2 D 1. La quantizzazione consiste nel dividere l insieme dei possibili valori analogici in 2 D intervalli, e nell associare ad ogni intervallo un codice. Ogni codice digitale rappresenta un intervallo di valori analogici. Valentino Liberali (UniMI) Teoria dei Segnali Quantizzazione; trasformata zeta 8 novembre 2010 4 / 20 2

Quantizzazione uniforme x FS 7FS/8 3FS/4 5FS/8 FS/2 3FS/8 FS/4 FS/8 0 111 110 101 100 011 010 001 000 Esempio: quantizzazione di un segnale unipolare (da 0 a FS = fondo scala) con passo di quantizzazione uniforme: il risultato è un numero intero senza segno Valentino Liberali (UniMI) Teoria dei Segnali Quantizzazione; trasformata zeta 8 novembre 2010 5 / 20 Risoluzione del quantizzatore Il passo di quantizzazione è la variazione minima dell ampiezza del segnale analogico per cui cambia di una unità il codice in uscita di un quantizzatore ideale. Il passo di quantizzazione è detto anche LSB (Least Significant Bit). Per un quantizzatore a D bit con dinamica di ingresso da 0 a FS è: V LSB = FS 2 D 1 Valentino Liberali (UniMI) Teoria dei Segnali Quantizzazione; trasformata zeta 8 novembre 2010 6 / 20 3

Errore di quantizzazione (1/2) Per un quantizzatore ideale, assumendo che il codice i-esimo corrisponda al segnale analogico a metà dell intervallo i-esimo, l errore massimo è compreso tra 1 2 V LSB e + 1 2 V LSB. Campione analogico x(t) V LSB Campione codificato x c [n] = x(nt s ) + q[n] Valentino Liberali (UniMI) Teoria dei Segnali Quantizzazione; trasformata zeta 8 novembre 2010 7 / 20 Errore di quantizzazione (2/2) L errore di quantizzazione q dipende dal segnale in ingresso al quantizzatore. Nell ipotesi che la distribuzione di ampiezza del segnale all interno di ciascun intervallo di quantizzazione sia uniforme, allora l errore di quantizzazione ha media nulla e valore quadratico medio q rms = V LSB 12 Nel caso di segnali periodici campionati con frequenza di campionamento pari ad un multiplo intero della frequenza del segnale, l errore di quantizzazione è anch esso periodico e l equazione precedente non vale più! Valentino Liberali (UniMI) Teoria dei Segnali Quantizzazione; trasformata zeta 8 novembre 2010 8 / 20 4

Rumore di quantizzazione Non è del tutto corretto parlare di rumore di quantizzazione: si tratta di un errore di quantizzazione che dipende dal segnale di ingresso (e quindi è correlato con il segnale). Tuttavia, spesso si parla di rumore di quantizzazione, in quanto è dimostrato che l errore di quantizzazione è statisticamente equivalente ad un rumore bianco se: l ampiezza dell intervallo di quantizzazione è piccola; il numero di bit di risoluzione è elevato; il segnale analogico occupa una banda continua di frequenze; il segnale analogico ha una distribuzione di ampiezza uniforme entro ciascun intervallo di quantizzazione. W. R. Bennett, Spectrum of quantized signals, Bell Syst. Tech. J., vol. 27, pp. 446 472, July 1948. Valentino Liberali (UniMI) Teoria dei Segnali Quantizzazione; trasformata zeta 8 novembre 2010 9 / 20 Risposta dei sistemi LTI tempo-discreti Un sistema LTI tempo-discreto è descritto dalla risposta impulsiva h[n]. Per un sistema LTI tempo-discreto, è possibile ricavare la risposta in frequenza nel dominio f, data da: ( ) H(f ) = F h[n]δ(t nt s ) = h[n]f (δ(t nt s )) = h[n]e j2nπft s Il risultato è una serie di esponenziali complessi (che può essere anche scritta come serie complessa di seni e coseni), periodica in f. Valentino Liberali (UniMI) Teoria dei Segnali Quantizzazione; trasformata zeta 8 novembre 2010 10 / 20 5

Trasformata zeta (1/2) Esiste uno strumento più semplice per trattare matematicamente i sistemi LTI tempo-discreti: la trasformata zeta. La trasformata zeta di un segnale tempo-discreto x[n] è definita come: dove z è una variabile complessa. X (z) = Z(x[n]) = Z è l operatore che trasforma x[n] in X (z): x[n] x[n]z n Z X (z) Valentino Liberali (UniMI) Teoria dei Segnali Quantizzazione; trasformata zeta 8 novembre 2010 11 / 20 Trasformata zeta (2/2) Confrontando la trasformata zeta di x[n]: X (z) = con la trasformata di Fourier di x[n]: X (f ) = x[n]z n x[n]e j2nπft s si vede che le due trasformate coincidono, ponendo: z = e j2πft s Valentino Liberali (UniMI) Teoria dei Segnali Quantizzazione; trasformata zeta 8 novembre 2010 12 / 20 6

Regione di convergenza (1/2) La trasformata zeta associa ad una successione di campioni x[n] la funzione complessa: X (z) = x[n]z n X (z) è una funzione continua definita nel piano complesso z. L insieme dei punti del piano z per cui X (z) < costituisce la regione di convergenza (in inglese: ROC = Region Of Convergence). Valentino Liberali (UniMI) Teoria dei Segnali Quantizzazione; trasformata zeta 8 novembre 2010 13 / 20 Regione di convergenza (2/2) Esempio: il gradino di Heaviside tempo-discreto { 0 se n < 0 u[n] = 1 se n 0 ha come trasformata zeta la funzione: U(z) = u[n]z n = n=0 z n = 1 1 z 1 L ultimo passaggio è lecito solo se il termine generale della serie n z n tende a zero al crescere di n, cioè se z 1 < 1. Quindi la regione di convergenza è z > 1. Per z 1, U(z) ; si dice che z = 1 è un polo di U(z). Valentino Liberali (UniMI) Teoria dei Segnali Quantizzazione; trasformata zeta 8 novembre 2010 14 / 20 7

Antitrasformata zeta Dalla trasformata zeta X (z) si può ricavare la sequenza di campioni x[n]: x[n] = Z 1 (X (z)) = 1 X (z)z n 1 dz j2π dove Γ è una curva chiusa, percorsa in senso antiorario, interamente contenuta nella regione di convergenza di X (z), e che racchiude al suo interno tutti i poli di X (z). Γ Valentino Liberali (UniMI) Teoria dei Segnali Quantizzazione; trasformata zeta 8 novembre 2010 15 / 20 Proprietà della trasformata zeta (1/2) Poiché la trasformata zeta è la trasformata di Fourier di un segnale campionato, in cui al posto di f si usa z = e j2πft s, per X (z) valgono le proprietà della trasformata di Fourier. Linearità: x 1 [n] + x 2 [n] X 1 (z) + X 2 (z) kx[n] kx (z) Valentino Liberali (UniMI) Teoria dei Segnali Quantizzazione; trasformata zeta 8 novembre 2010 16 / 20 8

Proprietà della trasformata zeta (2/2) Traslazione: x[n k] z k X (z) Moltiplicazione e convoluzione: x 1 [n] x 2 [n] X 1 (z) X 2 (z) Differenziazione: x 1 [n] x 2 [n] X 1 (z) X 2 (z) dx (z) nx[n] z dz Valentino Liberali (UniMI) Teoria dei Segnali Quantizzazione; trasformata zeta 8 novembre 2010 17 / 20 Esempi (1/3) La trasformata zeta della delta di Dirac tempo-discreta δ[n] è: Z(δ[n]) = δ[n]z n = z 0 = 1 Come nel caso dei segnali tempo-continui, anche per i segnali tempo-discreti la delta di Dirac è l elemento neutro rispetto all operazione di convoluzione: x[n] δ[n] = n i= x[i] δ[n i] = x[n] Valentino Liberali (UniMI) Teoria dei Segnali Quantizzazione; trasformata zeta 8 novembre 2010 18 / 20 9

Esempi (2/3) x[n] D y[n] = x[n-1] Un elemento di ritardo che riceve in ingresso una delta di Dirac ha come risposta impulsiva la delta di Dirac ritardata: h[n] = δ[n 1] Si tratta di un sistema LTI causale con memoria. Nel dominio zeta, la risposta in frequenza del ritardo è: H(z) = z 1 che ha come regione di convergenza z 0. Valentino Liberali (UniMI) Teoria dei Segnali Quantizzazione; trasformata zeta 8 novembre 2010 19 / 20 Esempi (3/3) Un qualsiasi sistema tempo-discreto causale ha h[n] = 0 per n < 0; quindi la sua trasformata zeta è: H(z) = h[n]z n = e comprende solo le potenze negative di z. n=0 h[n]z n Per un sistema causale, la regione di convergenza di H(z) comprende sempre z =. Valentino Liberali (UniMI) Teoria dei Segnali Quantizzazione; trasformata zeta 8 novembre 2010 20 / 20 10