Simulazione. D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet

Documenti analoghi
Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS)

Modulo Simulazione Parte 1. Simulazione ad Eventi Discreti: Concetti Base. Organizzazione del modulo

Processi decisionali e modelli di simulazione

Modellazione di sistemi ingegneristici (parte 1 di 2)

Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione Introduzione. Laboratorio di Reti di Telecomunicazione

COMPETENZE OBIETTIVI METODOLOGA E ATTIVITA. Utilizzando i cinque sensi, analizzare e descrivere oggetti, cogliendone qualità e proprietà

CURRICOLO VERTICALE MATEMATICA RELAZIONI/ DATI E PREVISIONI/ MISURA

ANALISI DEI SISTEMI AD EVENTI

Un nuovo concetto di classe

La simulazione è l'imitazione di un processo o di un sistema reale per un

Sistemi e modelli. Sistemi

Problemi, algoritmi, calcolatore

Il Concetto Intuitivo di Calcolatore. Esercizio. I Problemi e la loro Soluzione. (esempio)

Corso di laurea in Informatica Calcolo Numerico Prof.ssa L. D Amore 12 Dicembre 2008 Esercizi di riepilogo tipo prova d esame

Grandezze fisiche e loro misura

Controlli Automatici T Introduzione al Controllo

Misure Elettriche ed Elettroniche

Introduzione alla programmazione

IV Circolo Didattico G. Marconi di Trapani Anno Scolastico 2013/14

MODELLISTICA DI IMPIANTI E SISTEMI Syllabus e Testi di Riferimento Prof. Giuseppe Iazeolla

Istituto Professionale di Stato Maffeo Pantaleoni di Frascati SCHEDA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE

Introduzione al Calcolo Scientifico

Algoritmi e Linguaggi

DECLINAZIONE COMPETENZE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO: MATEMATICA COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA

Nucleo Dati e previsioni a cura di Maria Gabriella Ottaviani

Lezione 1: Introduzione. Prof. Massimo Aria

Lezione n. 1 _Complementi di matematica

Ingegneria Elettrica Politecnico di Torino. Luca Carlone. ControlliAutomaticiI LEZIONE I

LA RICERCA OPERATIVA. Richiami storici

Sistemi di Interpretazione dati e Diagnosi Overview

Il concetto di calcolatore e di algoritmo

Corso di Matematica per la Chimica

Reti di Telecomunicazioni 1

Didattica di laboratorio scientifico per la scuola secondaria di primo grado aprile 2014 Anna Maria Ferluga

MISURE ANALITICHE MISURE ANALITICHE. η = x - θ. θ (valore vero) x (misura) ERRORE TOTALE. η 1 > 0

U.D. ELEMENTI DI TEORIA DEI SISTEMI Appunti dalle lezioni

MATEMATICA APPLICATA ALLA BIOLOGIA (II MODULO)

Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana Corso di Laurea In Ingegneria Civile

1 Esercizi in pseudocodice

Programmi e Oggetti Software

Unità di apprendimento 6. Dal problema al programma

Affidabilità di un generico sistema. L analisi e la sintesi di un qualsiasi sistema complesso possono essere svolte seguendo un approccio di tipo:

L INFORMATICA c1. Informatica è qualcosa che ha a che fare con l uso del computer

Programmi e Oggetti Software

Lez. 8 La Programmazione. Prof. Pasquale De Michele (Gruppo 2) e Raffaele Farina (Gruppo 1) 1

Controlli Automatici. Maria Gabriella Xibilia Blocco B piano 7 Tel. 7328

Cosa è l Informatica?

Modellazione di sistemi ingegneristici (parte 2 di 2)

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Gestionale ANALISI ARMONICA

Analisi dei Processi Chimici e. Biotecnologici Anno Accademico

Perché il medico deve conoscere la STATISTICA? 1. LA MEDICINA STA DIVENTANDO

CURRICOLO DI MATEMATICA CLASSE I SCUOLA PRIMARIA Anno scolastico 2016/2017

Introduzione ai sistemi ad eventi discreti

ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO NEL SECONDO BIENNIO E NEL QUINTO ANNO

Ulteriori Conoscenze di Informatica e Statistica

PROGETTAZIONE CURRICOLARE DI DISCIPLINA O DI ASSE/AREA. Materia: TECNOLOGIE ELETTRICO ELETTRONICHE E APPLICAZIONI 4^ IPSMT

Analisi e specifica dei requisiti

Relazioni prezzi-volumi-risultati

I.C.S. SAN GIOVANNI BOSCO MOLFETTA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Obiettivi operativi. essenziali

Grafico è bello. Andamento degli iscritti alla classe prima in un istituto superiore. Tabella 1

Idraulica e Idrologia: Lezione 6

Economia e Gestione delle Imprese

TOPOGRAFIA 2013/2014. Prof. Francesco-Gaspare Caputo

Lezione 10: Interpolazione lineare Corso di Statistica Facoltà di Economia Università della Basilicata. Prof. Massimo Aria

FISICA E LABORATORIO INDIRIZZO C.A.T. CLASSE PRIMA. OBIETTIVI U. D. n 1.2: La rappresentazione di dati e fenomeni

PROGRAMMAZIONE DI ISTITUTO MATEMATICA Classe prima Obiettivi di apprendimento

Modelli matematici e Data Mining

DI IDROLOGIA TECNICA PARTE III

INFORMATICA. Scienza dei calcolatori elettronici (computer science) Scienza dell informazione (information science)

MODULO BIMESTRALE N.1:Le Grandezze in Fisica

Franco Ferraris Marco Parvis Generalità sulle Misure di Grandezze Fisiche. Prof. Franco Ferraris - Politecnico di Torino

L analisi dei dati. Primi elementi. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta

Indice. Prefazione all edizione italiana. Gli Autori e i Curatori dell edizione italiana PARTE PRIMA ASPETTI GENERALI

Piano annuale di lavoro anno scolastico classe quinta Corsi Giunti Scuola Annarita Monaco PROGETTAZIONE DIDATTICA.

CORSO DI STATISTICA MEDICA Prof. Enzo Ballone

PROGRAMMAZIONE di MATEMATICA. classe 4B. Indirizzo Socio Sanitario a.s

CURRICOLO DI MATEMATICA CLASSE PRIMA

Corso di Fondamenti di Informatica Linguaggi di Programmazione

RICHIAMI MATEMATICI. x( t)

MATERIA: Matematica PROGRAMMA DIDATTICO 2017/2018

Alcune v.a. discrete notevoli

Istituto Comprensivo di Brisighella CURRICOLO DI SCIENZE SCUOLA PRIMARIA

Parlami un po di te.

Indice. 1 Le fasi della ricerca osservativa Le tecniche e gli strumenti L analisi del comportamento docente...7

Qualche informazione di carattere organizzativo

Introduzione agli Algoritmi 4. Problemi. Dal Problema alla Soluzione

INGEGNERIA E TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO Calcolo di funzioni non lineari

Elementi di programmazione

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ALIGHIERI - TANZI MOLA DI BARI ANNO SCOLASTICO 2011/1012

Linguaggi, Traduttori e le Basi della Programmazione

Sperimentazioni di Fisica I mod. A Statistica - Lezione 2

Fondamenti di Informatica. Definizione di Algoritmo. Algoritmo Euclideo. Prof.V.L.Plantamura Informatica e Comunicazione Digitale a.a.

Programmazione disciplinare per competenze (Rif.to ALLEGATI del DPR 15 marzo 2010 n. 89)

Elementi di Teoria degli Errori

TERMODINAMICA. Studia le trasformazioni dei sistemi in relazione agli scambi di calore e lavoro. GENERALITÀ SUI SISTEMI TERMODINAMICI

RIF. CORSO: 2015-GG-39. Scheda progetto

CALCOLO NUMERICO. Rappresentazione virgola mobile (Floating Point)

La distribuzione delle frequenze. T 10 (s)

Simulazione di apparati. Programmi di simulazione. Design. Analisi dati in Fisica Subnucleare. Simulazione di processi fisici

Transcript:

Simulazione D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet http://deisnet.deis.unibo.it/

Introduzione Per valutare le prestazioni di un sistema esistono due approcci sostanzialmente differenti Analisi si basa sulla definizione di un modello analitico del sistema, cioè un opportuna formulazione matematica che permette di ricavare le grandezze di interesse del sistema. Simulazione Consiste nel riprodurre al calcolatore il comportamento del sistema in esame. Si basa sulla definizione di un modello, detto modello di simulazione, che descrive l evoluzione del sistema nel tempo, grazie al quale è possibile osservare le dinamiche del sistema, riuscendo pertanto a misurarne le prestazioni. 2

Modello del sistema Un modello del sistema è richiesto da entrambi gli approcci Il modello mette in relazione i parametri di ingresso; gli indici di prestazione che si intendono valutare. Il modello deve riprodurre in dettaglio il funzionamento del sistema reale che si vuole studiare; allo stesso tempo deve presentare un complessità accettabile. Occorre ricercare un compromesso tra accuratezza della descrizione ed efficienza/fattibilità. 3

Approccio Analitico Richiede un grande sforzo di astrazione Solitamente un modello matematico in grado di descrivere il sistema reale non è realizzabile Si devono identificare le caratteristiche principali da descrivere successivamente in termini matematici Realizzato il modello è necessario risolverlo per trarne delle misure di prestazioni Questa fase richiede grande abilità e familiarità con gli strumenti matematici adottati Si giunge, quando possibile, ad una o più formule, che Esprimono le prestazioni in funzione delle caratteristiche del sistema Sono solitamente calcolabili in maniera veloce ed efficiente per un ampio intervallo dei parametri di ingresso Permettono di interpretare in termini qualitativi il comportamento del sistema e di individuare situazioni critiche o limite 4

Approccio Simulativo Richiede un minore sforzo nella fase della costruzione del modello Necessita di lunghi periodi di tempo per l esecuzione della simulazione e per il calcolo delle prestazioni Produce stime degli indici di prestazione affette da incertezza statistica Può essere soggetto ad errori di programmazione difficili da individuare Richiede lunghe indagini per ricercare condizioni critiche o limite Grazie alla semplicità della definizione del modello e alla possibilità di descrivere un sistema a qualsiasi livello di dettaglio, questo approccio è solitamente più adatto allo studio di sistemi molto complessi 5

Pianificazione di una simulazione 1. Formulazione del problema: in questa fase iniziale si individuano i parametri di ingresso significativi e si specificano gli indici di prestazione di interesse. 2. Raccolta ed analisi dei dati d ingresso: raccogliere dati sperimentali sulle grandezze aleatorie di ingresso oppure, se questo non è possibile, ipotizzarne le caratteristiche statistiche. 3. Formulazione del modello funzionale o matematico: consiste nel rappresentare al calcolatore il sistema da simulare. È la parte più critica della simulazione. 4. Scrittura del programma: si sviluppa il simulatore utilizzando lo strumento di programmazione più adatto. 5. Analisi dei risultati: raccolta ed interpretazione dei risultati ottenuti. 6

Formulazione del modello Il modello di simulazione deve: Individuare le grandezze ritenute significative per la descrizione del sistema Un insieme di valori di tali grandezze individua uno stato del sistema Definire le cause che portano ad una modifica dello stato del sistema Definire le relazioni che caratterizzano l evoluzione dinamica del sistema 7

Tipologie di simulatori I simulatori possono essere classificati in molti modi: In base alla modalità di funzionamento: Simulatori orientati agli eventi Simulatori orientati ai processi In base alle modalità con cui viene descritto lo scorrere del tempo: Simulatori sincroni Simulatori asincroni 8

Simulatori orientati agli eventi o ai processi I simulatori ad eventi si basano sul concetto di evento Si dicono eventi i fenomeni caratteristici del sistema che ne determinano l evoluzione temporale tramite relazioni Evento stato Come un evento modifica lo stato del sistema Evento evento Come un evento influisce su eventi futuri Al verificarsi di un evento il simulatore gestisce le eventuali modifiche delle variabili di stato Nei simulatori orientati ai processi, il sistema viene descritto in termini di processi Sono eseguiti in parallelo Interagiscono tra di loro scambiandosi informazioni 9

Simulatori sincroni Il tempo viene diviso in tanti intervalli di ugual ampiezza Gli eventi e le conseguenti variazioni di stato vengono collocati in corrispondenza degli istanti di inizio/fine degli intervalli Alcuni problemi legati a questa tecnica sono: Scelta del passo di discretizzazione dell asse dei tempi Si deve ricercare un compromesso fra granularità della descrizione temporale e complessità computazionale passo piccolo durata di simulazione elevata passo grande rappresentazione grossolana del sistema. Perdita di precisione. Pur avendo un passo di discretizzazione ottimale, si rischia di trascurare comportamenti particolari del sistema. Perdita di efficienza. In presenza di dinamiche temporali poco uniformi, ad esempio se si hanno periodi in cui si verificano un gran numero di variazioni dello stato, alternati a periodi in cui non se ne verifica alcuno. 10

Simulatori sincroni Passo di quantizzazione molto ampio Tutte le variazioni di stato sono riassunte negli istanti di inizio/fine intervallo Difficile se non impossibile l accurata descrizione dell evoluzione temporale dello stato La misura dei parametri di stato è imprecisa Stato del sistema Passo di discretizzazione del tempo Tempo Stato del sistema Tempo Passo di quantizzazione molto fine Molti intervalli non sono caratterizzati da alcuna variazione di stato Si eseguono molte iterazioni della simulazione per nulla L efficienza computazionale risulta scarsa 11

Simulatori asincroni Lo stato viene aggiornato solamente quando necessario e contestualmente viene gestito lo scorrere del tempo Il tempo scorre in modo irregolare seguendo le varizioni di stato del sistema In un simulatore orientato agli eventi risulta molto naturale legare lo scorrere del tempo all accadimento degli eventi Il simulatore passa da un evento al successivo saltando i periodi in cui lo stato non si modifica e quindi non significativi per la descrizione dell evoluzione del sistema 12

Altre classificazioni In un ambito generale si ricordano anche le seguenti classificazioni: Simulatori statici o dinamici: statici nel caso in cui il tempo non giochi alcun ruolo (es.: metodo Monte Carlo); dinamici nel caso in cui il sistema evolva nel tempo. Simulatori deterministici o statistici: Determinisitici in cui l uscita è univocamente determinata una volta fissati i parametri di ingresso Statistici quando almeno uno dei parametri di ingresso è una variabile aleatoria. Simulatori continui o discreti Continui se le variabili che descrivono il sistema sono continue Discreti altrimenti. 13