Gestione Portafogli Clienti. Prof. Daniela Andreini Corso: Marketing Avanzato 2017

Documenti analoghi
Metriche di marketing di natura economicofinanziaria

CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE E MARKETING A.A

LA GESTIONE DELLE RISORSE DELL IMPRESA

A chi si rivolge principalmente?

L PORTAFOGLIO CLIENTI AREA DI SPECIALIZZAZIONE TECNICO DEL COMMERCIO ESTERO

Confindustria Lecce Sezione Terziario Avanzato [ ] Il Sistema Informativo di Marketing. Relatore: Dott. Manlio Castronuovo

IL PIANO MARKETING.

Corso di Programmazione e Controllo LA BALANCED SCORECARD

Corso di Economia e Gestione delle Imprese e Marketing a.a Prof. Elena Cedrola

PROGETTO FORMATIVO SPECIFICO PER I PUBBLICI ESERCIZI. Suggestive Selling La maggiore redditività per l azienda è la soddisfazione del cliente

Oggetto: gestione razionale del fattore capitale

Il marketing operativo

I principi base del marketing Il linguaggio del marketing. Benvenuto

Analisi ABC incrociata

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Università LUMSA - A.A Prof.ssa Laura Michelini

6.5. Sistemi a costi variabili e sistemi a costi pieni: costi di prodotto e costi di periodo

LOGICHE DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLO STUDIO PROFESSIONALE

Estratto da Lezione del 26 marzo Definizione dell area strategica d affari e del portafoglio di business

Mono e pluri Scelte opposte o modelli complementari?

Marketing Elettronico e Diretto

La gestione delle informazioni esterne per le scelte di business. Gestione dei flussi informativi A.A. 2009/2010

L EVOLUZIONE DEL MERCATO ITALIANO DELLA DISTRIBUZIONE

DEFINIZIONI (STORIA E ATTUALITÀ)

Il marketing nell economia e nella gestione d impresa

Le opzioni reali per misurare le opportunità di crescita

La pianificazione degli investimenti di trade marketing. Beatrice Luceri Facoltà di Economia Anno Accademico 2000/01

BRUNO VETTORE. Business Plan e storie di successo Bologna 28 aprile 2016 FRANCHISING & RETAIL EXPO

L interazione con la domanda è fondamentale per determinare il valore d impresa. L obiettivo, quindi, è rafforzare le relazioni con la clientela,

Strategie di prodotto (cap. 16)

Gestione delle Imprese Diversificate

Osservatorio BtoB Marketing Forum Risultati. Edizione 2017

Creazione di valore e cliente

IL SISTEMA DI REPORTING

Analisi economico-finanziaria degli investimenti

Il valore del Festo for Sales

Sub-sistema della produzione

SYLLABUS. MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO e SECONDO LIVELLO. Food Management - MAFOOD. III Edizione ANNO ACCADEMICO 2016/2017

La vendita e la gestione della rete di vendita CAP 9

COMUNICAZIONE D IMPRESA

IL CONTROLLO DI GESTIONE CORSO AVANZATO. A cura di dottor Alessandro Tullio

BENVENUTO NEL BUSINESS DELLA CYBER SECURITY. Protection Service for Business

MATERIALE DIDATTICO DOCENTE. Christian Corsi ARGOMENTO VANTAGGIO COMPETITIVO E DIFFERENZIAZIONE

Esercizi e Soluzioni LA MATRICE BCG Nove esercizi per allenarsi

Il marketing nel processo di pianificazione strategica dell impresa

Piano strategico e piani di marketing. Il marketing management. Il marketing management 2

IL PIANO DI MARKETING

COME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA

Account manager. Percorso. Percorsi. Industrial Management School. Interpretare in modo nuovo la relazione con il cliente

Descrizione del percorso formativo (contenuti specifici e modalità)

La rilevanza delle informazioni nel processo decisionale d impresa. Elisa Bonollo

cquisire nuovi clienti (e fidelizzarli)

COME PRESENTARSI AD UN INVESTITORE

SOCIAL MEDIA MANAGER: professione strategica ricercata dalle aziende

MISURARE LA CUSTOMER SATISFACTION

Lo scenario per nuove imprese e nuovi imprenditori

La fattibilità dei progetti

Strategia di sviluppo del mercato estero

MARKETING IN ITALIA CAPITOLO 1 DI CHERUBINI S., EMINENTE G. FRANCOANGELI EDITORE

MODELLO DI PORTER 12/05/2014

Management. Dipartimento di Management

Quota di mercato e redditività aziendale

I criteri di valutazione:

Analisi Competitiva. III Anno Corso Serale. Modulo 3 Lezione 13. Attenzione: riflessioni. Integrazione con altre aree aziendali.

La balanced scorecard


Organizzare per Crescere

BALANCED SCORECARD. Valsugana Padova RFC

Le scelte del consumatore

LA GESTIONE DEL PREZZO PER LE IMPRESE DI E-COMMERCE

AREE FUNZIONALI PIANIFICAZIONE MARKETING PRODUZIONE E LOGISTICA RICERCA E SVILUPPO FINANZA ORGANIZZAZIONE E PERSONALE AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO

E-COMMERCE: STRUMENTI OPERATIVI PER LA CRESCITA

IL SISTEMA LOGISTICO INTEGRATO

Società Imballi Italiani Gli approcci possibili

SOCIAL MEDIA MANAGER: professione strategica ricercata dalle aziende

INBOUND MARKETING Strategie per attirare il cliente

LA DIMENSIONE TECNOLOGICA DELLA RELAZIONE BANCA CLIENTE. Dott. Paolo Mangione DIREZIONE COMMERCIAL BANKING

ASAP Service Management Forum

CATALOGO FORMATIVO 2014 AVVISO 4/2014 TERRITORIALE FVG

CONNESSIONE E REPUTAZIONE

Asset class: Fondi Obbligazionari Giovanni Radicella - Responsabile Investimenti Obbligazionari Moderatore: Marco Parmiggiani - Responsabile

Le strategie competitive nelle aziende familiari: la crescita nel settore. Cattedra AIdAF Alberto Falck di Strategia delle Aziende Familiari

New Company Profile di KINEX

Management. Dipartimento di Management

Insegnamento 01ETE Politecnico di Torino Maurizio Da Bove

IL BILANCIO D ESERCIZIO

Corso di Marketing DIPARTIMENTO SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E COGNITIVE. Gaetano Torrisi SIENA a.a

9. 9. I L C O C NCE C TT T O T D I VAN A TA T G A GIO C O C MPE P TI T TI T VO V NEI M ERCA C T A I T E MERGENT N I T Fabio Cassia

Lezione 24. I segmenti aziendali

Il ROI della formazione e del coaching: mito o realtà? Granchi & Partners

La strategia aziendale (il Piano Strategico aziendale) scelte di lungo periodo di complessivo adeguamento strutturale dell azienda

Corso di MARKETING INTERNAZIONALE. Prof. Giuseppe Pedeliento

CREARE UNA NUOVA IMPRESA

Customer Relationship Management

INDICE GENERALE. Prefazione... Pag. VII Indice generale...» XIII Indice delle tabelle...» XXI Indice delle figure...» XXIII

Il Qmat e l analisi degli scenari competitivi

Il Settore Tessile-Abbigliamento- Moda: i percorsi dell'innovazione

Fare impresa: un flash introduttivo


NUOVO MODELLO DI BUSINESS E LINEE GUIDA STRATEGICHE. Rescaldina, 28 giugno 2012

LE DETERMINANTI DELLA MODERNIZZAZIONE

Transcript:

Gestione Portafogli Clienti Corso: Marketing Avanzato 2017

Il Business Marketing può essere inteso come 1. Gestione degli ordini clienti (fare business raccogliendo opportunità sul mercato) 2. Gestione della relazione con il cliente creare la domanda e conoscerne i benefici relativi (valore per il cliente)

Che tipologia di vendita stiamo affrontando? No loyalty, no service, no repurchase Business and Extrabusiness Relationship management (Cova and Salle, 2000) Loyalty, networking, repurchase

Ciclo di vita della relazione di business Redditività della relazione nel tempo Corso: Marketing Avanzato 2017

Economicità di una Relazione Economicità di una relazione: comporta costi di attività di comunicazione, coordinamento e adattamento Intenso Volumi di Affari Coinvolgimento nella relazione Limitato Corso: Marketing Avanzato 2017

La gestione del portafogli clienti è un fattore strategico nel B2B Gestire un portafogli clienti nell ambito industriale e business significare porsi le seguenti domande: - Come allocare gli investimenti tra i clienti? - Quanto investire su relazioni esistenti oppure aprire nuove relazioni di business? - Quali sono i clienti più interessanti per noi in termini di opportunità? - A chi offrire nuove soluzioni? - Con chi sviluppare nuove tecnologie e sperimentare nuovi servizi? Corso: Marketing Avanzato 2017

IL MARKETING È LA SCIENZA E L ARTE DI: ACQUISIRE MANTENERE SVILUPPARE UN PORTAFOGLIO CLIENTI CHE ASSICURI UN PROFITTO NEL BREVE E NEL LUNGO PERIODO Corso: Marketing Avanzato 2017

ANALIZZARE IL PORTAFOGLIO CLIENTI ACQUISIRE PROSPEZIONE MANTENERE FIDELIZZAZIONE SVILUPPARE CROSS SELLING...una clientela che assicuri profitto:

Analisi del Portafoglio Clienti L analisi del Portafoglio Clienti ha l obiettivo di misurare il valore dei Clienti. Gli strumenti di questa misurazione sono: 1. Classificazione Margini/Fatturato 2. Analisi ABC: fatturato, margini e flussi di cassa 3. Life Time Value (LTV) o Customer Equity 4. Indicatori di Relazione

Posizione nella Classifica dei Margini Classificazione Margini / Fatturato A CLIENTI CHILDREN CLIENTI STELLE B CLIENTI MARGINALI CLIENTI AGGRESSIVI B Posizione nella classifica del fatturato A

CONOSCERE MEGLIO I NOSTRI CLIENTI CI PERMETTE DI MEGLIO RIPARTIRE LE RISORSE SU DI ESSI... Analisi ABC Con l analisi ABC (legge di Pareto) possiamo conoscere il grado di concentrazione del nostro portafoglio clienti/prodotti RICAVI 100% 95% 80% 20% clienti (A) ha un peso dell 80% sul fatturato 50% clienti (B) ha un peso del 15% sul fatturato 30% clienti (C) ha un peso del 5% sul fatturato 20% 70% 100% CLIENTI

L analisi ABC è il punto di partenza per un analisi successiva... Quali clienti di classe B possono trasformarsi in A? Quali clienti di classe C abbandonare? I clienti A rimarranno sempre profittevoli? Fatturato A' B' C' 1000 A A/A' A/B' A/C' 100-1000 B B/A' B/B' B/C' < 100 C C/A' C/B' C/C' POTENZIALE DI VENDITA Potenziale attuale Sviluppo del potenziale 700 300 Quantità di prodotti che il cliente acquista da me Quantità di prodotti che il cliente acquista dalla concorrenza

Valore Potenzialità dei Clienti Pels (1992) ha per prima proposto di valutare non solo i Clienti che attualmente stanno performando, ma anche quelli che manifestano un potenziale di positiva influenza delle opportunità di sviluppo. Quattro sono gli indicatori di sviluppo per la Pels: 1.Potenzialità di crescita 2.Contributo alla generazione dell immagine e reputazione sia per posizionamento sul mercato (per mercati business) e sia per posizionamento nel network sociale (per mercati consumer) ossia il suo capitale relazionale. 3.Conoscenza del cliente per lo sviluppo di prodotti ed apprendimento 4.Opportunità che i clienti danno all impresa per entrare in nuovi mercati

Sono il nocciolo dei nostri affari Fatturato A' B' C' 1000 A A/A' A/B' A/C' 100-1000 B B/A' B/B' B/C' < 100 C C/A' C/B' C/C' PROSPEZIONE P P/A' P/B' P/C' OBIETTIVO: gestire i rischi, sviluppare (A/A ), consolidare (A/B ) e mantenere (A/C ) APPROCCIO COMMERCIALE: differenziato e personalizzato (vendita consulenziale) GESTIONE DEL CLIENTE: la fidelizzazione passa attraverso il servizio fornito (non la frequenza delle visite!)

GLI ALTO POTENZIALI Rappresentano il futuro della nostra attività commerciale Fatturato A' B' C' 1000 A A/A' A/B' A/C' 100-1000 B B/A' B/B' B/C' < 100 C C/A' C/B' C/C' PROSPEZIONE P P/A' P/B' P/C' OBIETTIVO: svilupparsi presso di loro, aumentando il tasso di penetrazione commerciale (es. cross-selling) APPROCCIO COMMERCIALE: esame approfondito cliente per cliente, per verificare l accessibilità al potenziale GESTIONE DEL CLIENTE: lo sviluppo e la fidelizzazione passa anche attraverso la frequenza delle visite

I BASSO VENDENTI Medio/piccoli clienti con basso potenziale di sviluppo Fatturato A' B' C' 1000 A A/A' A/B' A/C' 100-1000 B B/A' B/B' B/C' < 100 C C/A' C/B' C/C' PROSPEZIONE P P/A' P/B' P/C' OBIETTIVO: mantenerli, gestendoli in economia (B/B e C/B ), o abbandonarli (B/C e C/C ) APPROCCIO COMMERCIALE: uniforme, senza indagare le differenze all interno di ogni segmento di clientela GESTIONE DEL CLIENTE: visite ridotte al minimo indispensabile (se non annullate) e servizio standardizzato

Analisi della clientela: la curva ABC incrociata L incrocio della curva ABC dei valori noti e dei valori potenziali da una visione di quali siano le aree in cui muoversi nel corso del progetto 1 - costruire la curva ABC dei valori noti 2 - costruire la curva ABC dei valori stimati o potenziali 3 - confrontare le concentrazioni

Il confronto delle concentrazioni consente di mettere in evidenza tre momenti diversi del fenomeno lo zoccolo duro aziendale garanzia nel tempo, da fidelizzare l area di sviluppo potenziale in cui si può operare per migliorare l efficacia l area di gestione economica in cui sarà difficile ottenere ulteriore sviluppo

LIFE TIME VALUE n Wayland e Cole (1997) n t=1 t=1 CE= Σ (Q t M t ) d t - Σ (S t +F t )d t A 1 Il Life Time Value consiste nel attualizzare i flussi di cassa prospettici e la valutazione delle opzioni reali dell impresa esercitabili con la medesima customer base. Q t = valore delle vendite M t = margini d t = tasso di attualizzazione S = costi di sviluppo della relazione F = costi di fidelizzazione A = costi di acquisizione che dovrebbero essere sostenuti solo nel periodo 1 t e d = dovrebbero già contenere fattori di discontinuità della relazione con il Cliente Q = deve contenere la share of customer attuale dell impresa

Indicatori di Relazione TRADIZIONALI SODDISFAZIONE CUSTOMER SATISFACTION= sondaggi tra la I NOSTRI CLIENTI per comprendere come e in cosa riusciamo a soddisfarli LAMENTELE COMPLAIN= indagine interna per verificare, numero, qualità e frequenza delle lamentele dei clienti FEDELTA LOYALTY= indagine interna per verificare quanti clienti/associati ripetono l acquisto/sottoscrizione

Indicatori di Relazione EVOLUTI

Componenti della relazione con il cliente

Alcune considerazioni Fare business e gestire relazioni hanno spesso elementi di gestione diversi e contrastanti Clienti hanno differenti bisogni ed esigenti e devono essere quindi gestiti in modo diverso La selezione di gestire e continuare una relazione con il cliente oggi influenza il potenziale futuro dell impresa

Valore per il cliente

Valore per il Cliente Business Valore d uso del bene Tempestività Valore per il cliente Responsività Relazioni

Valore per il cliente= Benefici per il Cliente BENEFICI FINANZIARIO TANGIBILE Facilmente comunicabile, ma altrettanto facilmente imitabile BENEFICIO TANGIBILE NON FINANZIARIO Molto difficile da quantificare anche se i clienti lo riconoscono, come per esempio la reputazione aziendale, la scala globale aziendale, La dimostrazione passa per le referenze, la comunicazione di immagine e l innovazione continua BENEFICIO FINANZIARIO INTANGIBILE Difficile da comunicare per tali motivi si hanno bisogno di: - Fonti indipendenti che provano tale valore - Progetti pilota - Garanzia soddisfatti o rimborsati - Pay per performance BENEFICIO INTANGIBILE NON FINANZIARIO Questi benefici giocano un ruolo fondamentale soprattutto durante la fase di fidelizzazione del cliente. Come per esempio attività di responsività e di disponibilità dei fornitori verso i clienti. Tali benefici sono comunicabili via newletter, o storytelling.

Comunicazione del valore per il cliente 1. A nessuno dei decisori, influenzatori ed utilizzatori è stato comunicato o conoscono i benefici che l azienda venditrice può apportare al buyer 2. Solo alcuni dei componenti del centro d acquisto conoscono i benefici 3. Tutti i componenti del centro d acquisto conoscono i benefici