Circ. n. 19 Cagliari 19 settembre 2012 Ai Docenti e.p.c. Al DSGA/Pers.A.T.A. Sede Oggetto: Programmazione educativa e didattica (impostazione): 1) Riunione docenti della stessa disciplina. 2) Consigli di Classe 1. RIUNIONE DOCENTI DELLA STESSA DISCIPLINA - I Docenti delle stesse discipline, sotto la presidenza del Docente più anziano per servizio, come previsto dal piano annuale delle attività per il mese di settembre, riuniranno, dalle ore 16.00 alle ore 19.00 del giorno 20 settembre 2010, per procedere alla impostazione delle linee generali di programmazione didattica ed educativa. Saranno discussi e individuati, in particolare: a) gli obiettivi generali disciplinari; b) i contenuti disciplinari comuni e minimi, funzionali a detti obiettivi; c) la scansione modulare di obiettivi e contenuti; d) gli approcci metodologici; e) i criteri di valutazione; Per ciascuno dei moduli saranno programmati: gli obiettivi specifici (declinati in termini di conoscenze, competenze e capacità); la scansione temporale; gli spazi e gli strumenti da utilizzare per il conseguimento degli obiettivi prefissati; le tipologie di prove e di prassi applicative coerenti con gli obiettivi da verificare. Saranno altresì formulate proposte in relazione ad attività interdisciplinari, parascolastiche ed extrascolastiche, di aggiornamento professionale, di acquisto di materiale ed attrezzature didattiche. Delle riunioni sarà redatto apposito verbale a cura del segretario all uopo designato dal presidente. Copia del verbale dovrà essere depositato presso l Ufficio del Dirigente.
2. CONSIGLI DI CLASSE I Consigli di Classe sono convocati, secondo il calendario allegato. Sono delegati a presiedere ciascun Consiglio i Docenti individuati quali Coordinatori di Classe; fungeranno da segretari verbalizzanti i Docenti all uopo designati dal presidente (copia del verbale dovrà essere depositata presso l Ufficio del Dirigente). Resta inteso che l attività di programmazione non potrà ritenersi conclusa in questa fase ( dedicata ad una impostazione di massima), ma proseguirà e si perfezionerà dopo l approfondita conoscenza diretta degli alunni costituenti il gruppo classe nonché l esaustiva rilevazione dei bisogni educativi e formativi di ciascuno di essi. La Programmazione di Consiglio sarà formalizzata (a cura di un Docente appositamente designato dallo stesso Consiglio) in uno specifico Documento di Programmazione, che sarà redatto entro la data del 15 ottobre p.v.. L attività di programmazione non potrà inoltre non tener conto dell impianto dell Esame di Stato conclusivo del corso di studi, che richiede una particolare organizzazione del lavoro scolastico ed impone la collegialità come stile di lavoro dei docenti. Pertanto, per le classi del triennio in particolare, è indispensabile, ai fini di una corretta programmazione: individuare obiettivi trasversali comuni; elaborare prove di verifica comuni (secondo le tipologie richieste dagli esami); individuare criteri di valutazione comuni e strumenti utili per la stesura del documento finale del Consiglio di Classe ; utilizzare parametri valutativi comparabili. TRACCIA PROPOSTA PER I LAVORI DI PROGRAMMAZIONE A) STRUMENTI PER L ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA e dei prerequisiti degli alunni. B) OBIETTIVI FORMATIVI definiti sulla base della programmazione didattica disciplinare, comuni a tutte le discipline e specifici di ciascuna, distinti in socioaffettivi, comportamentali e cognitivi (standard minimi, acquisizioni di primo livello che gli alunni dovranno dimostrare di possedere alla fine dell anno scolastico definiti nell ambito dei dipartimenti e da ratificare in seno ai Consigli di Classe). C) METODI, STRATEGIE E STRUMENTI per il conseguimento degli obiettivi prefissati, organizzazione dell insegnamento-apprendimento. D) STRUMENTI DI OSSERVAZIONE, DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE: griglie comuni di osservazione dei comportamenti e del processo di apprendimento; strumenti per le verifiche formative (controllo in itinere del processo di apprendimento);
strumenti per le verifiche sommative (controllo del profitto ai fini della classificazione); frequenza delle verifiche individuali e collettive, tempi di correzione e classificazione degli elaborati, fattori che concorrono alla valutazione periodica e finale; criteri comuni per la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza ed abilità. E) CARICHI MASSIMI DI LAVORO SETTIMANALE per ciascuna materia in rapporto al tempo di studio mediamente disponibile per gli alunni; F) STRATEGIE DA METTERE IN ATTO PER IL SOSTEGNO, IL RECUPERO; G) ATTIVITA INTEGRATIVE PREVISTE, (compresi eventuali viaggi di istruzione e/o visite guidate) coerenti con gli obiettivi cognitivi e formativi concordati. H) SUSSIDI ED ATTREZZATURE DIDATTICHE necessari I) STRUTTURAZIONE MODULARE DEI PERCORSI allegati: a) Calendario consigli di classe b) Bozza documento di programmazione IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Roberto Pianta
CALENDARIO CONSIGLI DI CLASSE PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA A.S. 2012/2013 LUNEDI 01/10/2012 MARTEDI 02/10/2012 cl. 1^ Sez. A S.S.S. cl. 3^ Sez. A S.S.S. 15.30=17.30 cl. 1^ Sez. B S.C. 16.00=18.00 cl. 1^ Sez. A S.C. cl. 2^ Sez. C S.S.S. cl. 1^ Sez. C P.I.A. 16.30=18.30 cl. 1^ Sez. A Serale 16.30=18.30 cl. 2^ Sez. A Serale cl. 2^ Sez. A S.S.S. cl. 4^ Sez. A S.S. 17.30=19.30 cl. 5^ Sez. B S.T. 18.00=20.00 cl. 2^ Sez. A S.C. cl. 1^ Sez. C S.S.S. cl. 2^ Sez. C P.I.A. MERCOLEDI 03/10/2012 GIOVEDI 04/10/2012 cl. 5^ Sez. A S.S. cl. 2^ Sez. B S.S.S. 15.30=17.30 15.30=17.30 cl. 1^ Sez. A P.I.A. cl. 3^ Sez. A S.C. 16.30=18.30 cl. 3^ Sez. A Serale 16.30=18.30 cl. 4^ Sez. A Serale cl. 1^ Sez. B S.S.S. cl. 3^ Sez. B S.S.S. 17.30=19.30 17.30=19.30 cl. 2^ Sez. A P.I.A. cl. 4^ Sez. A S.T. cl. 3^ Sez. C P.I.A. VENERDI 05/10/2012 LUNEDI 08/10/2012 cl. 4^ Sez. B S.S. cl. 2^ Sez. D S.S.S. 16.00=18.00 15.30=17.30 cl. 3^ Sez. C S.S.S. cl. 5^ Sez. A S.T. 16.30=18.30 cl. 5^ Sez. A Serale 16.30=18.30 cl. 5^ Sez. B Serale cl. 5^ Sez. B S.S. cl. 1^ Sez. D S.S.S. 18.00=20.00 17.30=19.30 cl. 4^ Sez. C S.S. cl. 3^ Sez. A P.I.A. MARTEDI 09/10/2012 MERCOLEDI 10/10/2012 16.00=18.00 cl. 3^ Sez. D S.S.S. cl. 4^ Sez. B A.M. 16.00=18.00 cl. 4^ Sez. A A.M. cl. 4^ Sez. D S.S. 18.00=20.00 cl. 5^ Sez. A A.M. cl. 3^ Sez. B P.I.A. 18.00=20.00 cl. 1^ Sez. E S.S.S. cl. 5^ Sez. D S.S. GIOVEDI 11/10/2012 16.00=18.00 cl. 1^ Sez. B cl. 5^ Sez. C 18.00=20.00 cl. 2^^ Sez. B cl. 2^ Sez. E P.I.A. S.S. P.I.A. S.S.S. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Roberto Pianta
DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE a.s. 2012/2013 CLASSE SEZ. Composizione del Consiglio di Classe: Docente Materia/e insegnata/e Firma del docente IL DOCENTE COORDINATORE
1. L ANALISI DELLA CLASSE (SITUAZIONE DI PARTENZA) 1.1. CARATTERISTICHE DELLA CLASSE numero alunni : situazione generale in ingresso (con riferimento anche ai risultati dell anno precedente ed ai debiti formativi) : M = media voti N studenti % Discipline con debito M = 6 6 < M 7 7 < M 8 8 < M 10 (spazio per note descrittive e/o esplicative) situazioni particolari: 1.2. L ATTIVITA DI ACCOGLIENZA. 1.3. I BISOGNI FORMATIVI RILEVATI
2. IL PERCORSO DI APPRENDIMENTO 2.1.OBIETTIVI PROGRAMMATI ( declinati in termini di conoscenze, competenze e capacità) (a mero titolo esemplificativo) CONOSCENZE Possedere una cultura generale, attraverso l acquisizione dei contenuti fondamentali di ciascuna disciplina. Conoscere i processi caratterizzanti la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo e contabile. COMPETENZE Acquisire la consapevolezza che ogni oggetto dello studio letterario può assumere aspetti diversi, a seconda dell angolazione da cui è osservato. Individuare connessioni logiche e linee di sviluppo tra accadimenti storici. Sostenere conversazioni funzionalmente adeguate ai contesti e alle situazioni di comunicazione in lingua straniera. CAPACITA Possedere capacità linguistico- espressive. Possedere capacità logico-interpretative. Organizzare il proprio lavoro con senso di responsabilità ed in modo autonomo. Saper lavorare in gruppo e prendere decisioni. Utilizzare i modelli matematici. Saper affrontare il cambiamento. Saper risolvere problemi. Assumere punti di vista differenti. Tenere comportamenti corretti e responsabili in campo alimentare e della pratica sportiva
2.2. CONTENUTI DISCIPLINARI E PLURIDISCIPLINARI (rinvio ad allegati) 2.3. METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO : (sintesi) tipo di attività (frequenza media prevista : 1=nessuno o quasi,,5=tutti o quasi) Lezione frontale Lavoro individuale Lavoro in coppia Lavoro in gruppo Discussione Verifiche Altro (spazio per note descrittive e/o esplicative) 2.4. MODALITA DI LAVORO (frequenza media prevista : 1=nessuno o quasi,,5=tutti o quasi) Lezione/applicazione * Scoperta guidata ** Insegnamento per problemi *** Progetto/indagine **** Altro * Spiegazione seguita da esercizi applicativi ** Conduzione dello studente all aquisizione di un concetto o di una abilità attraverso alternanza di domande, risposte brevi, brevi spiegazioni *** Presentazione di una situazione problematica non precedentemente incontrata per la quale si chiede una soluzione, seguita da discussione e sistematizzazione
**** Strutturazione di attività volta all elaborazione di un prodotto pensato specificatamente per acquisire informazione e sviluppare abilità 2.5. MATERIALI E STRUMENTI DIDATTICI (frequenza media prevista: 1=nessuno o quasi,..,5=tutti o quasi) Libri di testo Altri libri Dispense Registratore Videoregistratore Laboratori Visite guidate Incontri con esperti Software Altro 2.6. TEMPI e SPAZI DELL APPRENDIMENTO : 2.7.VERIFICA E VALUTAZIONE DELL APPRENDIMENTO (sintesi)
2.7.1. STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA (controllo in itinere del processo di apprendimento) (frequenza media : 1=nessuno o quasi,,5=tutti o quasi) 2.7.2. TIPOLOGIA VERIFICHE FORMATIVE (frequenza media : 1=nessuno o quasi,,5=tutti o quasi) 2.7.3. STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA (controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione) Disciplina Tipologia Interrogazione lunga Interrogazione corta Tema o breve saggio Questionario Relazione (frequenza media : 1=nessuno o quasi,,5=tutti o quasi)
Esercizi Test Saranno utilizzate griglie di osservazione sistematica per la rilevazione di comportamenti e/o atteggiamenti (frequenza media : 1=nessuno o quasi,,5=tutti o quasi) Le classificazioni periodiche saranno supportate da giudizi analitici (frequenza media : 1=nessuno o quasi,,5=tutti o quasi) I giudizi saranno comunicati alle famiglie SI NO 2.7.4. FATTORI PER LA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE (frequenza media : 1=nessuno o quasi,,5=tutti o quasi) Il metodo di studio La partecipazione all attività didattica L impegno Il progresso Le conoscenze acquisite Le abilità raggiunte Altro (spazio per eventuali note descrittive e/o esplicative)
3. LE ATTIVITA DI RECUPERO E CONSOLIDAMENTO 4. L ARRICCHIMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA 4.1. progetti programmati ai sensi del DPR 567/96 e della legge 440/97 (attività complementari ed integrative), compresi gli strumenti di valutazione del consiglio di classe sugli effetti di ritorno delle iniziative inter-extra-parascolastiche : 4.2. altri progetti : 5. I RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
6. OSSERVAZIONI PARTICOLARI DEL CONSIGLIO DI CLASSE 7. ALLEGATI A : piani individuali di lavoro (A1,A2,A3 ) B : argomenti pluridisciplinari C : relazione sulle situazioni H D : griglie di corrispondenza voto/performances E : criteri di assegnazione crediti (solo per le classi 3^- 4^ - 5^)