Convegno IRIS 12 dicembre 2014
Le revisioni sistematiche della letteratura concludono dicendo che contenere il ricorso all'episiotomia (sia mediana che mediolaterale) presenta benefici, come un numero minore di traumi dell'area perineale posteriore, un numero minore di suture e di complicazioni, una maggiore probabilità di avere un perineo intatto
Dagli anni 70, l episiotomia, è diventato un intervento di routine senza che vi siano state prove della sua efficacia né nel ridurre a breve termine la gravità delle lacerazioni perineali e l intensità del dolore in periodo espulsivo, né nell abbassare l incidenza, a medio e lungo termine, di incontinenza urinaria e fecale (Graham,1997)..
Con un ricorso allargato all uso dell episiotomia non vi sono differenze nell incidenza di lacerazioni maggiori di 3 e 4 grado, né vi sono variazioni significative del punteggio di Apgar e del ph dell'arteria ombelicale.
L unica indicazione medica assoluta all esecuzione dell episiotomia è l accelerazione del parto nel caso di alterazioni francamente patologiche del battito cardiaco fetale.
Perché si continua ad ignorare tutto ciò?
Episiotomie No episiotomie In base ai dati dell Istituto Superiore di Sanità in Italia nel 2010 l episiotomia è stata praticata nel 60% circa dei parti vaginali, oscillando tra una media del 50% nelle regioni del Nord e del 70% al Sud. L OMS considera buona pratica ostetrica una percentuale di episiotomie < al 20%
Ricorso all episiotomia
Università di Pittsburgh esaminati dati di 27.702 donne 37 settimane, feto singolo, presentazione cefalica 1995-2000. Tasso di episiotomie 55% Le donne assistite in regime libero professionale hanno avuto rischio di subire episiotomia 7 volte superiore rispetto alle donne assistite da medici dipendenti della struttura universitaria. Howden NL et al 2004 Obstet Gynecol
Paura di uscire dal coro Paura di mettersi in discussione Paura del giudizio Paura per la donna..
Conoscenza Clinica Confronto condivisione Fiducia Meno paura
Conoscenza anche dalla paura
Conoscenza approfondita dei fenomeni dinamici e meccanici del parto Distensione e verticalizzazione dei fasci dell elevatore dell ano. Totale retrazione del muscolo trasverso profondo. Graduale allungamento del tessuto fasciale.
Progressivo allungamento del muscolo puborettale Graduale allungamento e il progressivo adattamento del muscolo bulbo-cavernoso
Conoscenza dei tempi necessari perché tutto possa accadere nel rispetto della fisiologia Una distensione dei tessuti lenta e graduale è meno traumatica di uno stiramento rapido e improvviso Fase di transizione Fase attiva Fase di decelerazione Tempo testa spalle È meno probabile avere lesioni del tessuto fasciale, dello strato muscolare e\o abrasioni cutanee e della mucosa quando tutto accade secondo i tempi dettati dalla natura e non dagli operatori.
Conoscenza delle posture che favoriscono il fisiologico accadimento delle trasformazioni tissutali e l ampliamento dei diversi spazi del bacino Il movimento libero e la postura intervengono influenzando la fisiologica trasformazione dei tessuti del pavimento pelvico, presupposto fondamentale per favorire la loro integrità. Utile per aumentare gli spazi dei diversi stretti del bacino, al fine di agevolare la discesa del feto con il minimo degli sforzi materni, oltre che ridurre eventuali compressioni dell estremo cefalico spesso causa di alterazioni del BCF
Conoscenza approfondita dei meccanismi psiconeuroendocrini e loro risvolti sul processo
Conoscenza delle modalità di spinta materna e possibili risvolti Spinta spontanea Spinta guidata Spinta forzata Spinta in espirazione Spinta in inspirazione
Le osservazioni cliniche che informano su come i tessuti perineali stanno rispondendo alle sollecitazioni meccaniche del feto aiutano l ostetrica ad individuare i fattori di rischi di eventuali lacerazioni e quindi la guidano nel decidere che tipo di misura assistenziali mettere in atto.
Colorazione dei tessuti Caratteristiche del dolore Colore scalpo fetale Presenza o meno di edema Presenza o meno di sanguinamenti Caratteristiche della distensione dei tessuti Movimenti della PP Orientamento dell anello vulvare Grado di dilatazione anale È la totalità dei segni clinici che ci da tutte le informazioni utili per comprendere il quadro.
Provare ad individuare uno strumento che possa aiutare/educare ad un osservazione più attenta e accurata
Mettere in comune le proprie conoscenze Confrontarsi nell esperienza clinica lavorare insieme perseguendo obiettivi condivisi
Farlo soli può risultare troppo difficile
Sono sufficienti poche teste ma motivate e con forte desiderio di cambiamento
La piccola Lison ha paura. Di cosa? Lison non lo sa. Mamma e papà, zii e cugini, parenti e amici a turno, interpellati dalla piccola, cercano di rassicurarla e di capire cosa la spaventi tanto. Il lupo? No, non si tratta del lupo. La strega? No, non si tratta della strega. E allora sarà la morte. No, non lo è. Ragni, pipistrelli, licantropi? Macché! Lison, un po spazientita, spiega che tutte quelle cose non sono affatto paurose: il lupo è il più gentile degli animali, la strega è una vecchietta sfortunata, gli animali schifosi vivono in grotte e lei in una casa pulita. E allora? ll gioco continua e a chi le offre facili soluzioni, Lison oppone ragioni di saggezza e buon senso. a volte la paura più grande che ci assale è solo quella di aver paura. Perrine Ledan e Lotte Braüning