Comune di Trezzo sull Adda Comune di Capriate San Gervasio Progetto di prefattibilità per la riqualificazione dell attraversamento (stradale, pedonale, fluviale) del fiume Adda tra Trezzo sull Adda e Capriate San Gervasio Sintesi relativa solo ai dati di viabilità stradale presentati il 21 settembre 2004
(foto: attraversamento pedonale Concesa Crespi)
Indice 1 PREMESSA.....3 2 OBIETTIVI E ARTICOLAZIONE DELLO STUDIO......4 3 STATO DI AVANZAMENTO...6 3.1 PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL MODELLO DI TRAFFICO...7 3.1.1 Grafo stradale....8 3.1.2 Matrice degli spostamenti e parametri di calibrazione...9 3.2 DOMANDA DI TRAFF_A.13 3.2.1 Entità dei flussi in gioco... 13 3.2.2 Scala delle relazioni... 19 3.2.3 Prime considerazioni critiche... 35 3.3 CONTESTO STORICO- INSEDIATIVO: PRIMI APPUNTI... 38 3.3.1 Il concetto di palinsesto del territorio... 38 3.3.2 Costruzione dell atlante... 38 4 ALLEGATI... 48 L'incarico per il progetto di prefattibilità per la riqualificazione dell attraversamento dell Adda tra Trezzo sull Adda e Capriate San Gervasio è affidato, lo scorso giugno, ai progettisti dello studio Sistematica di Milano: Federico Casiroli, F. Acuto e C. Ponti. Il processo di partecipazione degli attori locali è a cura dell Istituto di Ricerca Ecopolis: arch. Maurizio Cabras, arch. Silvia Colombo. Questo progetto è stato presentato martedì 21 settembre alle Giunte di Trezzo e Capriate San Gervasio. Per ricevere il pdf del progetto completo ed aggiornato alla riunione del 21 settembre 2004 e per ulteriori informazioni inviare richiesta all indirizzo: udp@comune.trezzosulladda.mi.it
1. Premessa Con il contributo della Regione Lombardia, i Comuni di Trezzo sull Adda e Capriate S.Gervasio promuovono uno studio di carattere viabilistico e urbanistico sulle problematiche connesse all attraversamento del fiume Adda. Questo ulteriore contributo si colloca in una fase cruciale di ridefinizione e attuazione dei principali progetti infrastrutturali interessati: il Sistema Viabilistico Pedemontano, l ampliamento della A4, il progetto Bre.Be.Mi. Poiché il quadro evidenziato dai precedenti studi mette in risalto come il traffico di media e lunga di distanza trovi nel fiume Adda una serie di strozzature obbligate, nelle quali si concentrano elevati flussi di traffico di attraversamento, si ritiene fondamentale che lo studio valuti comparativamente le ricadute locali dei diversi scenari, indicando con chiarezza i punti requisiti minimi non solo per salvaguardare ma per migliorare le condizioni di traffico attuali. Esemplificativamente, il ponte di Trezzo raccoglie, oggi, circa un quarto del flusso che utilizza l infrastruttura autostradale e presenta quote di traffico pesante superiori al 10%. Dimensioni analoghe di flusso si osservano sul ponte di Cassano. Lo studio, inoltre, si qualifica nel tentativo di far interagire tra di loro i saperi e le competenze tecniche a quelle espresse dagli attori sociali delle comunità locali insediate. Lo scopo dello studio è quindi quello di far emergere i valori e le potenzialità del contesto locale nei suoi aspetti urbanistico-territoriali, evidenziando tra questi i problemi e le istanze sociali. Dal punto di vista del su percorso, lo studio segue le procedure ormai comunemente chiamate di Agenda 21, vale a dire favorendo le occasioni per un confronto pubblico nel merito dei problemi e delle proposte.
2. Obiettivi e articolazione dello studio Lo studio di prefattibilità si muove almeno a due livelli: a) ricostruendo il database necessario e sufficiente dei dati di traffico, vale a dire delle grandezze e quantificazioni che definiscono il problema; b) operando su un terreno propriamente urbanistico di attenta considerazione delle condizioni del contesto, delle identità locali e degli impatti prodotti dal nuovo quadro infrastrutturale. Gli obiettivi principali, dunque, sono così riassumibili: - ricostruzione di un quadro conoscitivo condiviso e completo sulle politiche infrastrutturali in atto; - verifica dei dati di traffico disponibili con riferimento all area studio; - ricostruzione delle scala delle relazioni interessanti il ponte di Trezzo, attuali e prevedibili e desiderabili, con riferimento alle Matrici O-D ed alle simulazioni consentite dal modello di traffico (MdT); - valutazione delle esigenze di attraversamento, in considerazione della gerarchia delle alternative ad oggi esistenti, nonché dei progetti di Grande Viabilità Lombarda di prevista realizzazione; - valutazione di massima delle ricadute territoriali delle possibili alternative di attraversamento, con particolare riferimento alle potenzialità di trasformazione urbana. Come si intende, dunque, obiettivo dello studio è anche quello di approfondire in termini dialettici le relazioni tra scala territoriale e scala urbana degli interventi ed allo stesso tempo tra scelte settoriali e specialistiche (trasportistiche) ed una visione complessiva di carattere urbanistico.
Entità dei flussi in gioco I dati contenuti nel PGTU di Trezzo (dati aprile 2000) sono riferiti alla postazione n. 1 via Sala- Ponte effettuati con contatori elettronici per 7 giorni e manualmente per 3 giorni, onde rilevare le diverse componenti di traffico. I dati aggregati sono i seguenti: Giorno medio feriale leggeri pesanti totale Veh/o Ovest dir. Trezzo 12661 1611 14272 17494 Est dir. Capriate 12268 1536 13804 16876 24929 3147 28076 34370 88,8% 11,2% 100% Giorno festivo leggeri pesanti totale Veh/o Ovest dir. Trezzo 16234 31 16265 16327 Est dir. Capriate 14155 29 14184 14242 30389 60 30449 30569 99,8% 0.2% 100% Ancora una volta i grandi numeri peraltro ben noti confermano le condizioni di criticità assoluta di servizio dell infrastruttura e conseguentemente dell impatto sulle aste urbane delle vie Sala-Biffi-dei Mille (Sp 104). Ulteriori informazioni si desumono dal profilo giornaliero dei flussi: 1. l ora di punta della mattina (giorno medio feriale) risulta tra le 7.00 e le 8.00 con 1.470 vph, con un flusso prevalente est-ovest (dir. Trezzo); 2. i valori delle ore mediane (giorno medio feriale si fissano intorno ai 1.000 vph per senso di marcia; 3. l ora di punta della sera (giorno medio feriale) è tra le 17.00 e le 18.00, con 1.408 vph, con flusso prevalente ovest-est (dir. Bergamo); 4. i flussi notturni (20.00-6.00) si attestano mediamente intorno ai 200-250 vph; 5. nel giorno festivo il diagramma mette in luce comportamenti significativamente differenti: - una crescita del traffico costante con hdp tra le 20.00-21.00; - valori massimi attorno ai 1.400 vph (dir. Trezzo) - un flusso medio notturno superiore ai 1.000 vph nei due sensi.
Prime considerazioni critiche Si riassumono le principali conclusioni dell analisi dei dati sotto forma di primi appunti di lavoro: a) entità dei volumi di traffico: i valori totali di circa 35 mila veicoli/giorno feriale e 30 mila veicoli/giorno festivo, rappresentano un ordine di grandezza che preclude nella sostanza interventi strutturali di riqualificazione urbana. Tali flussi sono generalmente ritenuti incompatibili con aree residenziali o aree di pregio centrali. b) caratteristiche dei flussi: un dato significativo è la notevole entità dei flussi del giorno festivo e festivo serale (cfr. fig. 8); ciò significa che le relazioni tra nuclei urbani ed i rispettivi entroterra riguardano comportamenti non solo lavorativi, ma anche dello shopping e del tempo libero. Si tratta i un allargato uso di città che contraddistingue le aree urbanizzate mature della fascia pedemontana, con forte incidenza degli spostamenti di scambio tra i diversi comuni. c) intersezioni: il traffico convergente nella principale intersezione di Trezzo (rotatoria), costituisce un elemento di forte impatto ambientale, non risolvibile con interventi di semplice mitigazione. d) la scala delle relazioni: si gerarchizzano 3 dimensioni fondamentali: - area urbana. Costituita da Trezzo, Busnago, Capriate, Brembate, con gravitazione di Cornate; - area intermedia: intesa come insieme dei retroterra Milanese e Bergamasco, vale a dire: il quadrante sud-ovest, con Trezzano, Rosa Canonica e Vaprio; il quadrante nord-est dell isola bergamasca; - i poli di riferimento allargato: costituiti dai Capoluoghi provinciali e, verso ovest, da Vimercate, Agrate; verso est, Dalmine, Susio, Ponte S.Pietro, Treviglio; e) la matrice O-D dei flussi di traffico. In primo luogo dai dati del PGTU 2000, si conferma lo stretto rapporto biunivoco tra Trezzo e Capriate. Inoltre, si evince che in entrata da Capriate, la percentuale di attraversamento raggiunge il 60% circa, mentre per il traffico esterni-interni (destinazioni) si evidenziano le destinazioni nel quadrante nord-ovest e sud-est (compreso area industriale); in uscitali traffico di attraversamento assomma a 55% ca, di cui le origini remote principali sono nell ordine sud e ovest e le origini interne sono la nord-ovest e la zona industriale. f) risultati della procedura select link. In questo caso si evidenziano i seguenti dati: alta percentuale di scambio Trezzo-Capriate (da est, origini Capriate 26%, destinazioni Trezzo 34,5%; da ovest, origini da Trezzo 23,1%, destinazioni a Capriate 27,5%); prevalenza dei flussi da e per Busnago nelle relazioni da est e di Dalmine nelle relazioni da Ovest; da notare, nei flussi da ovest, il peso quasi equivalente a quello di Trezzo (450 spost.) delle origini in Milano, Vimercate e Monza (media-lunga percorrenza).