Giovanni Pavesi Direttore Generale Azienda Ulss 8 «Berica» 5 Luglio 2017

Documenti analoghi
QUALE SISTEMA SOCIO SANITARIO PER IL

U.T.A.P. VALLE DEL CHIAMPO 1/11/2007

Razionale. Casa della Salute. Sostenibilità SSR Appropriatezza organizzativa Equità d accesso alle cure. Potenziamento assistenza territoriale

dott. Renato Ruffini I.P. Monica Carlotto 28 OTTOBRE VICENZA

Casa della Salute di San Secondo

Il PDTA Clinico - Assistenziale Paziente Diabetico. V i n c e n z o O r s a t t i R o s a Borgia P a s q u a l e F a l a s c a A s l 2 Abruzzo

Il CAP di Castellamonte del Distretto di Cuorgnè (ASL TO4) come modello di gestione della BPCO e di costruzione di PDTA.

Stato dell arte AFT nell Ulss 4. Dott. Mario Righele Direttore Cure Primarie

I PDTA RUOLO DEL DIABETOLOGO. Dott.G.GIORDANO

Praticare l integrazione tra le Aziende: suggestioni da un esperienza in corso

La gestione proattiva della BPCO: un paradigma per migliorare aderenza e l impatto della malattia

I progetti della Regione Toscana sul Paziente Complesso. Paolo Francesconi

LE NUOVE FORME DI AGGREGAZIONE NELLA MEDICINA DI BASE E SPECIALISTICA: AFT e UCCP, ESPERIENZE E PROGRAMMAZIONE

Tra ospedale e territorio: ruolo delle cure intermedie

Alimentazione come causa o prevenzione della malattia RUOLO DEL MEDICO DI FAMIGLIA. 1.Ruolo professionale. 2.Ruolo istituzionale

Le case della salute

I Centri di Assistenza Primaria (CAP) nella Regione Piemonte. e i percorsi per patologia: Il modello di Castellamonte

L esperienza delle Case della Salute di Empoli

NUOVA ORGANIZZAZIONE AMBULATORIALE il progetto dell Azienda USL di Bologna e dell Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna

Ambulatorio Infermieristico Telemedicina

Domenico Mantoan Direttore Generale Area Sanità e Sociale Regione del Veneto

Nuovi orizzonti per la prossima convenzione nazionale della Medicina e Pediatria di Famiglia. Ovidio Brignoli MMG Brescia

L assistenza al paziente diabetico nella Regione Lazio

AZIENDA USL FERRARA. I risultati di tre anni di attività nell AUSL di Ferrara

Il modello gestionale della casa della salute dell'emilia Romagna. L'esperienza di Castelfranco Emilia - AUSL Modena.

obiettivi di miglioramento: AREA PREVENZIONE

Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli

LA FARMACIA: PRESIDIO ASSISTENZIALE DEL MALATO CRONICO

L ACCESSO AI SERVIZI SANITARI: SCENARI DI EVOLUZIONE. Lorenzo Sornaga Responsabile Sanità LAZIOcrea S.p.a.

Paziente MMG Cardiologia Infermiere Dietista Distretto

Presidio Ospedaliero Territoriale Sant Angelo Lodigiano

5. Approfondimento: confronto stime Banca Dati Assistiti vs Sistema di Sorveglianza Passi 9 per Diabete e Cardiovasculopatia

Gestione della terapia anticoagulante orale: modelli a confronto nella Regione Piemonte

Cosa cambia con la Casa della Salute La presa in carico interprofessionale nella cronicità. Gaetano Bagalà, Leo Orselli, Luciana Pagliarini

La programmazione delle Case della Salute nel Distretto Sud Est

La Gestione Integrata del Paziente con Diabete di Tipo 2: Linee Guida Regionali e Protocollo Locale. Giuseppina Rossi

Esempi di gestione della cronicità nell Azienda USL di Parma

Le Aggregazioni Funzionali Territoriali e l'assistenza H24 nell'ambiente metropolitano ed in quello rurale

La gestione dei tempi di attesa: la presa in carico del paziente è una soluzione?

9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica. Innovazione dei percorsi clinicoassistenziali

Nuovo Sistema Informativo. Bolzano, 29 Febbraio 2016

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative

Le aspettative e le opinioni degli italiani per

Le Case delle Salute in Emilia-Romagna: COSA SONO

U.C.C.P. San Giorgio del Sannio: presentazione primi dati di attività

Nuove strutture di cure intermedie e riorganizzazione dei posti letto di temporaneità

L offerta territoriale per la gestione della cronicità nei Distretti dell Emilia Romagna

Equity audit nei percorsi assistenziali: l'esempio del PDTA BPCO nella ASL RME. Anna Maria Bargagli

Diabete e teleassistenza Dr. Roberto Norgiolini

Gabriella Viberti L evoluzione del ruolo della medicina di famiglia nella sanità nazionale e regionale

PERCORSI DI PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI NELLE CASE DELLA SALUTE PIEMONTESI

L evoluzione del Distretto e le sue prospettive di sviluppo

Il welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali

METODICHE DIDATTICHE

Bisogni di salute e sviluppo delle competenze avanzate/specialistiche degli infermieri. Patrizia Di Giacomo,RN,PhD Federazione IPASVI

il contesto epidemiologico in Emilia Romagna

Sistema Epidemiologico Regionale Settore Farmaceutico Settore Assistenza Distrettuale e Cure Primarie. Montecchio Precalcino, 30/06/2015

Progetto per l implementazione di un assistenza sanitaria preventiva a livello locale: la Sanità d iniziativa in Regione Toscana

Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche

L Infermiere di Famiglia e di Comunità (IFeC)

LO SVILUPPO DELLA CASA DELLA SALUTE: IL LAVORO IN TEAM

Marco Comaschi Coordinatore Rete delle Cronicità Regione Liguria

CARTA DEL SERVIZIO. Dell UOS Dipartimentale di Diabetologia ed Endocrinologia. Direttore Dott.ssa Simonetta Lombardi

Ricaduta sul sistema delle cure primarie. Ricadute sull offerta sanitaria per la cittadinanza

Il calcolo dei costi assistenziali del nuovo modello organizzativo

Malattie Rare: Il ruolo del MMG

Fragilità per il benessere socio-sanitario individuale

XXVI Congresso Nazionale S.I.Me.T. La Contrattazione Aziendale

Conferenza stampa del 7 ottobre 2010

Percorso Diagnostico Terapeutico e Assistenziale per Pazienti con Scompenso Cardiaco Assistenza Territoriale

CARTA DEL SERVIZIO Dell Unità Operativa Dipartimentale di Diabetologia ed Endocrinologia

Il percorso diabetologico

Prevenzione AFT UCCP CDS. Esperienza AUSL 11 Empoli

Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile

PERCORSO ASSISTENZIALE PER LA GESTIONE DEL DIABETE DI TIPO II

PDTA. Gruppi Multidisciplinari. Continuità assistenziale tra servizi ospedalieri e territoriali (cure palliative,mmg).

IL CONTRIBUTO DELL INFERMIERE NELLA PIANIFICAZIONE DELLA DIMISSIONE DIFICILE

L INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE

Ruolo dell'infermiere nel percorso assistenziale dello Scompenso Cardiaco

CURE DOMICILIARI E NUOVE TECNOLOGIE La tranquillità dell assistenza ospedaliera a casa propria. Fornaca Domicare

MODELLO INTEGRATO DI PRESA IN CARICO DELLA PERSONA CON DEFICIT COGNITIVO E DEMENZA

Lo sviluppo della contrattualistica locale della medicina generale in Emilia Romagna

Regione del Veneto. Azienda Unità Locale Socio Sanitaria OVEST VICENTINO CARTA DEI SERVIZI VALDAGNO MONTECCHIO MAGGIORE

TERRITORIO OSPEDALE RESIDENZ.

LA GESTIONE DELL ASSISTITO CON PATOLOGIA CRONICA

Interazione sui supporti informatici, condivisione degli stessi, formazione Assistenza alla PERSONA, non al sintomo o alla patologia (limite insito

FESTIVAL ECONOMIA di TRENTO «LA SALUTE DISEGUALE» Assistenza agli anziani non autosufficienti. Nicola Pinelli Direttore FIASO

Alfonso Maurizio Urso (CNR-ICAR) Fascicolo Sanitario Elettronico e salute sostenibile. Roma - 25 maggio 2017

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale

mercoledì 21 marzo 2012 Progetto telemedicina ULSS8 Asolo

Gestione clinica integrata dello scompenso cardiaco dalla fase acuta alla dimissione

Ferrara 23 settembre 2016

a Medicina Generale come Sistema.

IL CASO DELL OSPEDALE BEL COLLE- ASL VITERBO

IV Distretto ASL RMA 1 SEDE CA 8 MEDICI 200 MMG 30 PLS 8 CA 23 CENTRI POLISPECIALIS. PRIVATI ACCREDITATI. 4 Ambulatori ASL.

OSPEDALIZZAZIONE DOMICIALIARE: PERCORSO AGEVOLATO E PROTETTO AI SERVIZI OSPEDALIERI PER PAZIENTI SEGUITI A DOMICILIO OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE:

SCLEROSI MULTIPLA A BRESCIA LA CONTINUITÀ DELLE CURE È REALTÀ

CARTA DEL SERVIZIO. Dell Unità Operativa Dipartimentale di Cardiologia - Lonigo. Responsabile: Dott. Mauro Boschello

ANNI Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative

Transcript:

Giovanni Pavesi Direttore Generale Azienda Ulss 8 «Berica» 5 Luglio 2017

2

3

Sviluppo delle Medicine di gruppo integrate (MGI) nell Azienda ULSS n. 8 «Berica» Al 31/12/2015 Al 31/12/2016 Sviluppo al 31/12/2017 Numero Medici dell'azienda ULSS 325 321 318 Numero Medicine di Gruppo Integrate attive 2 8 13 Numero Medici in Medicina di Gruppo Integrata 15 61 114 Percentuale della popolazione assistita da MGI 5% 20% 36% Numero Medici in Medicina di Gruppo/UTAP 84 70 54 Numero Medici in Rete-Associazione 110 101 66 Numero Medici singoli 91 88 84 4

Le Medicine di Gruppo Integrate nell Azienda ULSS n. 8 «Berica» Medicina di Gruppo Integrata nr Medici nr Assistiti nr ore di Infermiere/settimana nr ore di Collaboratore di studio/settimana MGI "Medici Insieme Vicenza" 8 11.828 94 122 MGI "Gruppo Medici di Sovizzo" 7 8.926 82 114 MGI "Punto Doc" di Vicenza 5 7.780 72 82 MGI "Medicina di Gruppo di Altavilla" 6 8.500 62 102 MGI "Insieme per la salute" Riviera Berica- Arcugnano 8 11.646 92 120 MGI "San Lorenzo-Valdagno" 12 16.996 179 268 MGI "Val Chiampo" 11 13.700 133 209 MGI "Alte Cure" 6 8.070 114 76 TOTALE 63 87.446 In attesa di Attivazione: MGI Ponte Futuro MGI Dueville - Sandrigo MGI Noventa Vicentina In attesa di parere CRITE: MGI Cornedo Vicentino-Brogliano MGI Lonigo 5

LA MEDICINA DI GRUPPO INTEGRATA TEAM MULTIPROFESSIONALE (primary care)» eroga un assistenza globale, cioè dalla prevenzione alla palliazione, continua, equa e centrata sulla persona;» assume responsabilità verso la salute della Comunità, affrontando i determinanti di malattia e collaborando con gli attori locali. è un investimento per la Comunità Integrare le risorse della Comunità per valorizzarle (COMMUNITYCARE) Maggiore ACCESSIBILITA ai servizi MEDICINA DI INIZIATIVA PARTECIPAZIONE alla GOVERNANCE 6

Il contratto di esercizio per le MGI prevede: a) azioni finalizzate alla prevenzione; b) gestione integrata delle malattie croniche secondo PDTA aziendali; c) accessibilità alle cure primarie per fasce orarie più ampie; d) partecipazione agli obiettivi aziendali. 7

a) MGI - Prevenzione E possibile ridurre in misura considerevole il carico delle malattie croniche se vengono applicate in maniera efficace e bilanciata azioni di prevenzione e cura.. Piano d azione globale dell OMS per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili 2013-2020 8

a) MGI - Prevenzione Le Medicine di Gruppo Integrate con strategie di proattività e di opportunità attuano azioni : per modificare i comportamenti a rischio (uso di tabacco, scarsa attività fisica, abuso di alcol, dieta inadeguata); per modificare i fattori di rischio fisiologici e metabolici (pressione arteriosa, glicemia, sovrappeso, obesità e ipercolesterolemia); a supporto delle attività di screening, organizzate dall Azienda. 9

a) MGI - Prevenzione Vantaggi per utenti e sistema sanitario Riduzione dell incidenza delle malattie croniche e delle loro complicanze Diagnosi precoce delle malattie croniche e delle neoplasie con maggiori possibilità di trattamenti efficaci 10

b) MGI - Gestione dei pazienti con patologie croniche Rappresenta il problema di salute emergente nei paesi occidentali e costituisce una sfida alla sostenibilità dei sistemi sanitari. le malattie croniche sviluppano le complicanze dopo anni dall esordio; la diagnosi spesso è tardiva e coincide con la comparsa delle complicanze; le complicanze compromettono il benessere del malato e costituiscono un importante onere per il sistema sanitario; il trattamento precoce ed appropriato e l aderenza al trattamento riducono il rischio di sviluppare le complicanze. 11

MGI PDTA presenti nel contratto di esercizio BPCO Scompenso cardiaco congestizio Trattamento Anticoagulante Orale in pazienti con fibrillazione atriale Diabete Mellito di Tipo 2 12

b) MGI - Gestione dei pazienti con patologie croniche Vantaggi per gli utenti Le MGI con approccio di medicina proattiva e di opportunità possono: individuare precocemente i soggetti a rischio di sviluppo della malattia; diagnosticare precocemente la malattia ricorrendo quando necessario alla consulenza specialistica integrata secondo PDTA; attuare azioni di educazione ed empowerment del paziente finalizzate a migliorare la compliance al percorso di cura; favorire l accessibilità ai servizi; garantire terapie appropriate e verificare la aderenza alle terapie stesse; attuare un follow-up che permetta di individuare precocemente le complicanze. 13

b) MGI - Gestione dei pazienti con patologie croniche Vantaggi per il sistema Pertanto la Medicina di Gruppo Integrata: garantisce l utilizzo appropriato delle consulenze specialistiche; nella gestione del cronico secondo quanto previsto dai PDTA. libera risorse di specialisti da orientare su prestazioni più complesse; riduce i costi delle complicanze delle malattie croniche. 14

c) MGI - Maggiore accessibilità alle Cure Primarie ACCESSIBILITÀ Nella Sede delle MGI viene garantita l ACCESSIBILITA H12 con la presenza di: almeno 1 MMG 1 INFERMIERE 1 COLLABORATORE DI STUDIO In integrazione con la Continuità Assistenziale garantiscono di fatto l assistenza primaria H24; Garantiscono l integrazione con gli specialisti SAI. 15

c) MGI - Maggiore accessibilità alle Cure Primarie SEDI E LOCALI Standard strutturali Distanza idonea tra la Sede di Riferimento e gli Ambulatori periferici DOTAZIONE DI PERSONALE Personale Infermieristico 1:3.600 pz Collaboratori di studio 1:2.400 pz 16

Planning settimanale attività medica presso una MGI attivata presso l Ulss 8 «Berica» 14

c) MGI - Maggiore accessibilità alle Cure Primarie Vantaggi per gli utenti i Medici di Medicina Generale che operano nelle MGI garantiscono le funzioni previste dal ACN; le Medicine di Gruppo Integrate assicurano la continuità assistenziale e garantiscono durante l orario di apertura l erogazione di quelle prestazioni che devono essere eseguite con tempismo perché non differibili evitando che l utente acceda ad altri servizi ad esempio al Pronto Soccorso. - visite ambulatoriali ed eventuali prestazioni infermieristiche; - prescrizione di farmaci per inizio/continuazione di terapie non differibili; - certificati di malattia per lavoratori. 18

c) MGI - Maggiore accessibilità alle Cure Primarie Sfide per il Management Aziendale presenza del Medico di Medicina Generale presa in carico dei bisogni sanitari e definizione del percorso assistenziale più appropriato; esecuzione di prestazioni che possono essere appropriatamente erogate in ambito di assistenza primaria; riduzione degli accessi impropri al Pronto Soccorso e al ricovero ospedaliero. Valutazione della dotazione tecnologica delle MGI (spirometro, ECG, ) 19

c) MGI - Maggiore accessibilità alle Cure Primarie Sfide per il Management Aziendale presenza infermieristica rivalutazione dei punti prelievo e delle attività di prevenzione presenza amministrativa possibilità di apertura di un punto CUP nelle MGI, con prenotazione diretta delle prestazioni e modulazione delle priorità; possibilità di stampa e ritiro referti (richiesta consenso del paziente); possibilità di rilascio esenzione ticket; integrazione con specialisti SAI rivalutazione della distribuzione e degli orari di apertura dei poliambulatori pubblici. 20

Planning settimanale attività dell Infermiere presso la MGI «Punto Doc» 18

Planning settimanale attività del Collaboratore di Studio nella MGI «Punto Doc» 19

d) PARTECIPAZIONE ALLA GOVERNANCE OSPEDALIZZAZIONE Tasso di Ospedalizzazione FARMACEUTICA Costo annuo della Farmaceutica convenzionata SPECIALISTICA Numero annuo prestazioni specialistiche per abitante PRIORITARIZZAZIONE Rispetto dei protocolli di prioritarizzazione e modalità di prescrizione per il conseguimento degli obiettivi sulle liste d attesa Contribuendo al BUON GOVERNO DEL SISTEMA mediante il rispetto degli obiettivi assegnati ai Direttori Generali 23