IL CANNOCCHIALE DELLO STORICO: MITI E IDEOLOGIE SEZIONE DINAMICHE DEL CONTEMPORANEO COLLANA DIRETTA DA ACHILLE OLIVIERI 2
Direttore Achille OLIVIERI Università degli Studi di Padova Comitato scientifico Corinne LUCAS FIORATO Université de la Sorbonne Nouvelle Paris 3 Jean Claude MARGOLIN Université François Rebelais de Tours François ROUDAUT Éditions Garnier Paris Comitato redazionale Sandra SECCHI OLIVIERI Università degli Studi di Padova Mario ROSA Scuola Normale Superiore di Pisa Jacques REVEL École Pratique des Hautes Études de Paris
IL CANNOCCHIALE DELLO STORICO: MITI E IDEOLOGIE SEZIONE DINAMICHE DEL CONTEMPORANEO COLLANA DIRETTA DA ACHILLE OLIVIERI La collana trae la sua genesi da una lettura di Galileo: la scoperta di una forma nuova di sapienza. I temi sviluppati riguardano: l influenza di Erasmo nella cultura europea dal Cinquecento al Settecento; il ruolo di Montaigne e del Sarpi; lo studio delle strutture e delle congiunture economiche e sociali; l influenza di Galileo nella cultura del Novecento. Le metamorfosi della mentalità pertanto accompagnano le ricerche dello storico sperimentale.
Elisa Ruggiero Della mediazione Studi 1 Presentazione di Achille Olivieri Contributi di Giorgio Antonucci Ruggero Chinaglia
Copyright MMXII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A B 00173 Roma (06) 93781065 ISBN 978-88-548-5716-2 I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: dicembre 2012
a mia madre
Indice 13 Presentazione di Achille Olivieri 17 Introduzione 21 Premessa Parte I Indagini storiche e religiose sulla mediazione 27 Capitolo I Gli ingredienti della mediazione: cultura e civiltà 1.1. Prime indagini per una storia della mediazione, 32 1.2. La pratica della mediazione e il Ryb nella letteratura giudaico cristiana, 35 1.3. Il mediatore professionista e la parola. Comunicare e conversare, 39. 41 Capitolo II Profeti e angeli nelle religioni abramitiche 2.1. Abramo, 41 2.2. Mosè, Gesù, e Maometto, 49 2.3. Presenze angeliche nella città di Dio, 58. Parte II Oscar Emil Oesterley e la dottrina ebraica della mediazione 79 Capitolo I La dottrina ebraica della mediazione 87 Capitolo II Le acque della mediazione. Il dio Ea e la purificazione 9
10 Della mediazione 89 Capitolo III Kāphar, Chătt āth e āshām: indagini e congetture 93 Capitolo IV Gli insegnamenti della Torah circa la mediazione 99 Capitolo V Gli angeli e gli esseri intermedi: Metatron, Memra e Ruach ha Qôdesh, Shekhinah 103 Capitolo VI Il Messia come mediatore 105 Capitolo VII L espiazione e le Lune Nuove 109 Capitolo VIII La Torah e il Pirke Aboth: la figura del paraclete e il pentimento 113 Capitolo IX Il Giorno dell Espiazione 117 Capitolo X La preghiera di intercessione 10.1. L idea di mediazione e la figura del Padre, 117 10.2. Il libro di preghiera ebraico e il Messia come mediatore, 121 10.3. Il libro di preghiera ebraico e l insegnamento antagonista della dottrina della mediazione, 123. 125 Capitolo XI Il moderno atteggiamento ebraico verso la dottrina della mediazione 11.1. Oesterley e le opere Michael Friedländer e Claude Goldsmind Montefiore, 128 11.2. L atteggiamento di semi giudaismo riformato e Morris Joseph, 140. 147 Capitolo XII The Jewish Doctrine of Mediation: una sintesi
Indice 11 157 Postfazione 159 Intervista a Giorgio Antonucci 175 Intervista a Ruggero Chinaglia 181 Indice dei nomi 185 Indice dei luoghi 187 Bibliografia e sitografia 193 Collezione fotografica
Presentazione di Achille OLIVIERI Avvicinarsi al problema della mediazione o delle forme di intermediazione costituisce l apertura di una prospettiva indubbiamente fertile. Il volume della Elisa Ruggiero si inserisce all interno delle dinamiche di questa prospettiva con una metodologia che indubbiamente appare originale. Se si prendono in considerazione le altre ricerche dedicate al tema della mediazione, si percepisce in tutta la sua ampiezza questo aspetto ricco di aperture alla storia stessa del tema prescelto. Indubbiamente la ricerca coordinata da Sergio Bertelli dal titolo: La mediazione (Max Weber, Wirtschaft und Gesellschaft, I, III, V) e pubblicata a Firenze nel 1992 mantiene una suggestione che si congiunge con una Apertura del problema. Sergio Bertelli si pone infatti di fronte al tema della mediazione prendendo in considerazione quelle che erano state le principali ricerche con le quali confrontarsi: ricerche socio antropologiche oppure riguardanti la sociologia del diritto. Il riferimento a Max Weber gli permette di studiare le forme della mediazione verticale in altri termini il tema del potere ed il tema del dominio. Potere e dominio si allineano ad un altro importante problema, vale a dire la struttura dello stato entro la quale la mediazione arricchisce la sua stessa compagine ora di burocrati, ora di segretari, ora di tutte quelle forme sociali che permettono ad uno stato di funzionare. Sergio Bertelli costruisce entro questa prospettiva una piramide del potere, entro la quale la mediazione si svolge. La sua preoccupazione è quella di individuare una area della mediazione che nello schema che ha predisposto si colloca tra l ordine, l esecutore dell ordine. Pertanto l area della mediazione viene a collocarsi tra l esecutore dell ordine ed i destinatari dell ordine. La sua analisi pertanto da un lato è estremamente proficua in quanto permette di seguire i rapporti fra ordine ed esecutore dell ordine; dall altro lato non può non muoversi all interno del pro- 13
14 Presentazione blema generale del potere quale si configura all interno di uno Stato. Certamente il suo impianto è utile anche per rinvigorire una nuova problematica che procede al di là di una descrizione orizzontale delle burocrazie statali ed inserisce i problemi che la mediazione comporta come problemi centrali per la storiografia degli stati e del potere in generale. Il volume dell Elisa Ruggiero si muove su un altro piano non meno proficuo in quanto cerca di individuare tutte le forme della mediazione religiosa che si realizzano in tutti i grandi movimenti che le religioni possono creare. Quindi il suo modello di analisi delle forme della mediazione appare ben presto diverso rispetto a quanto precedentemente presentato. Il suo volume si muove all interno di un confronto fra l opera di William Oscar Emil Oesterley e le rappresentazioni pittoriche di Marc Chagall: è all interno di questo percorso e confronto che il volume trae la sua formulazione generale aprendosi a delle prospezioni che si sviluppano ora dell ebraismo, momento che rappresenta una apertura intelligente al problema della mediazione, ora al cristianesimo e ora al mondo islamico. Quindi se vogliamo tentare una ricerca sulle aree della mediazione dobbiamo sostituire questo termine con un altro termine altrettanto fecondo: le funzioni mediatoriali e che non mancano di collegarsi ad un altra problematica, probabilmente ancora più avvincente: le dinamiche mediatoriali. Questo termine funzioni mediatoriali è un termine che viene presentato nella ricerca della Elisa Ruggiero e sul quale possiamo ulteriormente tentare degli approfondimenti. La nozione che Sergio Bertelli ha avanzato di area della mediazione all interno di un sistema di potere si trasforma, pertanto, in una funzione della mediazione e dall altro lato in una dinamica della mediazione. Si ritiene opportuno insistere sulle dinamiche della mediazione per superare uno schema che potrebbe diventare estremamente rigido e non in grado di captare tutte le possibili dinamiche che possono avvenire sia all interno di una società, sia all interno di uno stato, sia all interno di un sistema religioso che possa essere visivamente rappresentato anche da un punto di vista pittorico, come avviene nel caso di Marc Chagall. Il lavoro in questione suggerisce questi mutamenti del ruolo della mediazione all interno dei gruppi sociali e dei movimenti religiosi, modificando al tempo stesso l andamento del problema delle tre funzioni che pur tuttavia non possono essere obbligate ai margini della problematica. Certamente Max Weber ha introdotto un suggerimento che non manca
Presentazione 15 di equilibrare l intero complesso problema della mediazione. Ma nel sistema che ha proposto, sistema che viene ripreso nei diversi studi, l accento posto sui problemi delle gerarchie trifunzionali delle società rischiano di non essere operosi. Nel volume in questione che qui si presenta un ruolo importante viene offerto a Sant Agostino ed in particolare al De civitate dei e si sottolineano tutti i problemi relativi alle caratteristiche delle società religiose che si sviluppano in Occidente. Ponendo una particolare importanza sull idea e sull immagine del litigio e su quell aspetto che Sant Agostino più volte riprende della dea discordia che nel mondo romano si dovrebbe contrapporre alla dea concordia. Non è inutile soffermarsi sul ruolo e sull influenza dell opera di Sant Agostino per interpretare le metodologie che oltrepassano le definizioni relative alla mediazione strettamente intesa e si soffermano al contrario sulle relazioni e sulle dinamiche che sottendono ad un ordine statale, ad un ordine politico, ad un ordine giuridico, ad un ordine religioso. Sergio Bertelli ha, con intelligenza, posto il problema dell ordine e del potere, tentando di interpretarne le diverse individualità. Ma proprio indagare l idea dell ordine, significa porre l attenzione sulle dinamiche delle stesse funzioni della mediazione. Se un libro può aprire nuove prospettive proprio la prospettiva d indagini su come l ordine viene concepito e viene rappresentato in Occidente, può costituire una prospettiva indubbiamente nuova per le ricerche sociali e per le prospettive storiografiche, anche per comprendere l emergere a partire dal Rinascimento, lento emergere, delle virtù sociali in luogo delle semplici funzioni attraverso le quali si muove una burocrazia di stato. Non è inutile concludere ricordando la rappresentazione, soffermandosi su quell acquarello di Abel Faivre, L incubo del sottosegretario di stato, visione fuggente... e sempre inseguita!!!... che compare nel 1911 (pubblicata in André Chastel, La Gioconda. L illustre incompresa, traduzione di Bruno Arpaia, Milano 2011, p. 50), nel quale viene rappresentata la figura di un antico sottosegretario di stato mentre una visione gli compare. È la visione di Monna Lisa di Leonardo Da Vinci che compare sotto forma di otto diversi ritratti e che tende a rappresentare i misteri della donna e le misteriose virtù ed i misteriosi incubi che può rappresentare. La ragione del segretario si incontra con le immagini sfuggenti del sogno quasi a voler adombrare una messa in crisi dell idea stessa di ragione ed al tempo stesso di quell ordine che aveva rappresentato in tutta la sua attività. Monna
16 Presentazione Lisa è l immagine che disarticola un idea razionale di mediazione e al tempo stesso un idea religiosa di mediazione lasciando aperta la via ad una dinamica fra la ragione dello stato ed immagini sfuggenti delle virtù (anche il profeta religioso o l illuminato) che provengono dall antica storia del cristianesimo, non si sottraggono a questo vortice di immagini seducenti e sfuggenti. Achille Olivieri Università degli Studi di Padova