Settimana dei Mercati



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Transcript:

Settimana dei Mercati La settimana entrante Europa: In una settimana complessivamente scarna di dati macro europei, sono attese le statistiche sulla produzione industriale di maggio che, per quanto riguarda la media dell area euro, è attesa in modesta contrazione (-0,3% m/m), dopo tre incrementi consecutivi, mentre in Francia dovrebbe ritracciare dello 0,8% m/m dopo il +2,2% precedente. Italia: Il dato di produzione industriale, in controtendenza rispetto agli indici europei, dovrebbe registrare in maggio un recupero a +0,3% m/m dopo tre mesi in rosso; il tasso tendenziale dovrebbe restare pesantemente negativo invece. Vista stabile l inflazione in giugno a +1,4%. USA: La settimana ha pochi dati di rilievo in uscita. Il focus sarà sulla pubblicazione dei verbali del FOMC di giugno, che dovrebbero confermare la volontà della Fed di muoversi in modo graduale, pur mantenendo il segnale di probabile riduzione degli acquisti nel prossimo futuro. Il PPI a giugno dovrebbe essere in rialzo (+0,5% m/m), così come la fiducia dei consumatori a luglio dovrebbe muoversi ancora moderatamente verso l alto. Risultati societari: Alcoa, JPMorgan Chase, Wells Fargo. Focus della settimana Nota settimanale Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche Ricerca per investitori privati e PMI Team Retail Research Analisti Finanziari La divergenza dei mercati. I dati favorevoli per il mercato del lavoro americano hanno riportato d'attualità un tema che a giugno ha spaventato i mercati: quello di un'imminente variazione della politica monetaria della Fed nella direzione di un minor stimolo monetario. La reazione ai dati statunitensi è stata infatti quella di un altro rialzo dei tassi di mercato che ha coinvolto ovviamente i Treasury americani ma in parte anche i Bund tedeschi. A tal proposito vanno fatte due considerazioni: la prima è che tramite le parole del presidente Draghi, la BCE ha voluto rimarcare una divergenza nello scenario di politica monetaria tra Stati Uniti e area euro, divergenza testimoniata anche dai dati macroeconomici di segno diverso nelle due aree; la seconda è che un aumento dei tassi di mercato dei paesi cosiddetti core (come gli Stati Uniti) è la naturale conseguenza di un miglioramento del ciclo economico e della situazione eccezionale che stiamo vivendo da diversi anni, con riferimento al livello minimo dei tassi. Sebbene le correlazioni tra aree geografiche non siano svanite, la dinamica dei mercati (incluse le borse) delle ultime settimane evidenzia una chiara divergenza, giustificata da condizioni economiche, monetarie e valutarie differenti e destinate a rendere la selettività geografica un tema cruciale nelle scelte degli investitori. Rendimenti dei titoli di stato USA e tedeschi a confronto Fonte: Bloomberg. Note: gli indici fanno riferimento ai bond generici calcolati sulla scadenza decennale. I prezzi del presente documento sono aggiornati alla chiusura del mercato del venerdì precedente (salvo diversa indicazione). Per la certificazione degli analisti e per importanti comunicazioni si rimanda all Avvertenza Generale.

Scenario macro Area euro La fiducia delle imprese (PMI) conferma la fase di stabilizzazione, anche se in molti paesi la situazione resta preoccupante soprattutto dal punto di vista occupazionale. In Italia il tasso di disoccupazione è arrivato al 12,2% in maggio, massimo dal 1977. L inflazione dell area euro è risalita all 1,6% a giugno dall 1,4%, ma dovrebbe tornare a scendere nei mesi a venire. Fiducia delle imprese nell area euro Fonte: Bloomberg Gli indici di fiducia nel settore Manifatturiero e in quello dei Servizi confermano la fase di stabilizzazione anche se su livelli ancora modesti - in cui si trova l economia dell area euro nella parte centrale dell anno. L estate potrebbe rappresentare, effettivamente, il punto di svolta per la crescita e, nella seconda parte dell anno, dovrebbe materializzarsi l accelerazione attesa dalla BCE. La disaggregazione per paesi segnala una certa ripresa della periferia rispetto ai core: la Spagna, al massimo degli ultimi due anni, e l Irlanda superano la soglia di 50 per Il Manifatturiero, valore che separa l espansione dalla recessione. Nel complesso, Grecia a parte, la fiducia sui periferici risulta superiore a quella sui core. Situazione opposta per i Servizi: resta sopra il 50 l indice tedesco e mette a segno un buon recupero anche quello relativo alla Francia; scende decisamente più delle previsioni, invece, la fiducia in Italia dopo il recupero degli ultimi due mesi. Stati Uniti Indicazioni divergenti sulla fiducia nei settori produttivi: l ISM del settore manifatturiero a giugno sale a 50,9 da 49 e conferma l espansione del settore e dell economia nel suo complesso mentre l ISM dei servizi meno correlato con la variazione del PIL tocca il minimo da inizio 2010. Bene gli indicatori sul mercato del lavoro mentre la bilancia commerciale registra un netto calo delle esportazioni. Tasso di disoccupazione e nuove buste paga Fonte: Bloomberg Note: come target s'intende quel livello del tasso di disoccupazione che la Fed considera quale possibile punto di svolta per dare avvio ad un rialzo dei tassi di interesse Sorprendono al rialzo i dati sulle buste paga create negli Stati Uniti nel mese di giugno: +195 unità contro un consenso di +165 mila unità. Vengono rivisti al rialzo, inoltre, i dati dei due mesi precedenti, aggiungendo nel complesso altre 70mila unità al saldo trimestrale. Il secondo trimestre dell anno si chiude così, a meno di revisioni, con una media di quasi 200 mila nuovi posti di lavoro mensili, in linea con i primi 3 mesi del 2013 e con la view della Fed di una moderata ripresa del mercato del lavoro. Il tasso di disoccupazione resta fermo a 7,6%, in linea con il dato di maggio e salgono anche i salari orari in misura superiore alle previsioni (+0,4% m/m). Nel complesso i dati supportano l impostazione che la Fed sta dando al futuro sentiero della politica monetaria: a partire dall autunno è probabile una riduzione, anche se graduale, del piano di acquisto titoli QE3. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 2

Mercati Obbligazionari Titoli di Stato Settimana a due facce: dopo un avvio difficile per la periferia, con Grecia e Portogallo che sono tornati a preoccupare i mercati, Draghi ha dato un impulso positivo all asset class, sia per i core che per i periferici. Lo spread BTP-Bund sulla scadenza decennale chiude la settimana a 270pb, con una variazione di 10pb rispetto alla chiusura dell ottava precedente (281pb). Tassi BCE: effettivo e previsioni Bloomberg Font: Bloomberg A seguito del cambiamento della strategia di comunicazione della BCE ci attendiamo minori tensioni sui tassi. Draghi ha annunciato che la BCE fornirà una forward guidance, ossia indicazioni esplicite sulle sue mosse future, con una comunicazione non dissimile da quella del Fed. Questo cambio di atteggiamento probabilmente avrà un impatto positivo sui mercati, in quanto riduce l incertezza sulle previsioni e, di conseguenza, la volatilità. In base a questa nuova linea, il Governatore ha chiaramente indicato che i tassi resteranno fermi o a livelli inferiori per un lungo periodo di tempo, smarcandosi così dalla politica monetaria della Fed, che sta pensando ad una riduzione del QE3. L obiettivo è probabilmente slegare le prospettive dei rendimenti per l area euro da quelle dei tassi USA e ancorarli alla situazione domestica, sia in termini di stance della Banca Centrale che in termini di scenario di crescita e inflazione. Corporate La settimana si è chiusa positivamente sia per gli IG (+0,4%) che per gli HY (+0,3%). Il comparto ha beneficiato della discesa dei tassi free risk. Il premio al rischio è rimasto invece quasi stabile, anche se in leggero calo rispetto ai massimi toccati nell ultima settimana di giugno. Il rischio percepito dal mercato sulle banche USA di maggiori dimensioni (CDS a 5 anni senior, dati in pb, da fine 2012) Fonte: Bloomberg La Fed ha dato il via libera affinché i requisiti patrimoniali previsti da Basilea 3 divengano obbligatori anche per le banche USA. Perché la proposta abbia piena efficacia, però, sarà necessario attendere anche il via libera delle altre due autorità di vigilanza bancaria. Per le principali banche il termine ultimo sarà gennaio 2014, mentre alle istituzioni più piccole verrà concesso più tempo (oltre che maggiore flessibilità nei calcoli degli attivi ponderati per il rischio) e l'implementazione scatterà soltanto a gennaio 2015. L idea di fondo, figlia della crisi finanziaria del 2008, è che occorra presidiare con la massima attenzione quelle istituzioni in grado di determinare instabilità sistemica. Il processo di regolamentazione non si esaurirà con l adozione degli indici di Basilea 3, infatti la Fed ha chiarito che sta lavorando ad altro: l introduzione di un leverage ratio (che misura il rapporto tra equity e attivi totali) tra il 5% ed il 6%, ampiamente superiore al 3% fissato da Basilea 3 e la fissazione di una percentuale obbligatoria di debito a lunga scadenza, allo scopo di limitare il rischio di rifinanziamento e la dipendenza dal mercato dei repo (pronti contro termine). Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 3

Valute e Commodity Cambi L euro apre la settimana sotto area 1,29, dopo che nell ultima seduta della scorsa settimana si era avvicinato al minimo toccato a metà maggio (1,2796). La valuta unica accentua la debolezza, soprattutto dopo le parole esplicitamente espansive di Mario Draghi. Viste le recenti nubi che sono tornate ad addensarsi attorno a Portogallo e Grecia, che rischiano nuovamente di indebolire il progetto Eurozona, le rassicurazioni BCE appaiono quanto mai opportune. Cambio GBP vs. EUR, USD, e JPY (da gennaio 2008) Fonte: Thomson Reuters-Datastream Materie Prime Con alle spalle il meeting BoE e tutte le considerazioni introdotte circa la necessità di mantenere tassi bassi a lungo per consentire la massima ripresa del ciclo economico, complice un inflazione sotto osservazione, la novità di Carney alla guida dell istituto non modifica il percorso, già tracciato, riguardante l introduzione delle nuove linee di politica monetaria in occasione del prossimo Inflation Report del 7 agosto, suggerendo fino ad allora prudenza sulla sterlina. Sul fronte yen, il governatore Kuroda (BoJ) ha sottolineato come il Giappone si stia riprendendo e che le stime di inflazione si stiano muovendo verso l'alto, parole espresse intervenendo al meeting trimestrale con i responsabili delle sedi regionali della BoJ. Kuroda ha, inoltre, ribadito l'impegno a mantenere una politica monetaria ultra espansiva fino al raggiungimento del target di inflazione del 2%. Con la riunione BoJ in calendario l'11 luglio lo yen vivrà sui dati USA di questa settimana, se risulteranno forti il cambio dollaro/yen starà stabilmente sopra quota 100. Il dato occupazionale statunitense superiore alle attese ha avuto una doppia valenza per gli operatori: da un lato ha fornito ulteriori indicazioni positive sul ciclo economico negli USA con riflessi sulla domanda di commodity, mentre dall'altro è risultato fondamentale per comprendere le decisioni future della Fed e di conseguenza la possibile riduzione della liquidità disponibile sul mercato. In quest ultimo caso verrebbe meno, infatti, un elemento di fondamentale sostegno ai derivati finanziari delle risorse di base. Andamento dei principali indici commodity Nota: media mobile a 30 giorni, serie storiche dei principali indici dei prezzi delle materie prime; 01.01.2008 = 100. Fonte: Bloomberg, elaborazioni Intesa Sanpaolo Risorse di base in blando recupero in questo inizio di secondo trimestre, nonostante la manifattura cinese esprima un nuovo segnale di rallentamento della seconda economia mondiale, alle prese con i timori di una stretta del credito che rischia di ridurre la domanda del principale consumatore di commodity. Le tensioni politiche in Portogallo e Grecia hanno spinto al rialzo il costo del debito dei paesi periferici, in un quadro che vede la Fed sottrarsi dal suo ruolo di istituto espansivo, ridimensionando il proprio QE. Un futuro con meno liquidità a disposizione e maggiore avversione al rischio di certo non gioca a favore degli asset più rischiosi e dal forte assorbimento di liquidi, come i derivati finanziari sulle materie prime. Le prospettive per la domanda di petrolio sono state offuscate dai timori su questo rallentamento, ma allo stesso tempo continuano a godere delle tensioni in Medio Oriente e, da ultime, in Egitto, consentendo alle quotazioni di non scendere sotto certi livelli. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 4

Mercati Azionario Area euro La promessa di una politica monetaria accomodante, che vede tassi bassi ancora per lungo tempo, fatta dal Presidente della BCE, ha impresso una forte spinta alle borse europee. A reagire in maniera più decisa sono stati i listini dei paesi più vulnerabili tra cui il Portogallo. La borsa italiana ha recuperato terreno grazie anche alla riduzione dello spread BTP/Bund tornato sotto 270pb. Le borse europee stanno consolidando le posizioni anche grazie all atteso accordo tra la Grecia e i suoi creditori, che dovrebbe consentire lo sblocco di una tranche di aiuti. Andamento indice Euro Stoxx, Auto e Assicurativo 150 140 130 120 110 100 90 80 70 03.01.2012 03.05.2012 03.09.2012 03.01.2013 03.05.2013 Nota: 02.01.2012= base 100. Fonte: Bloomberg Stati Uniti Auto Eurostoxx Assicurativo Performance positiva per il comparto Auto su ipotesi di consolidamento del settore in Europa, dove continua ad esserci un eccesso di capacità produttiva. Positivo l andamento del settore Immobiliare su ipotesi di ripresa del mercato delle compravendite a partire dal prossimo anno. Mantiene un trend rialzista il comparto assicurativo, nonostante la quantificazione generale, effettuata dal gruppo di riassicurazione Swiss Re, delle perdite dovute alle alluvioni in Europa centrale e orientale di circa di 3,5-4,5 mld di euro per l intero settore. Andamento sottotono del comparto Turismo e Tempo libero, nonostante le indicazioni sulle nuove linee guida europee che prevedono aiuti di Stato per la costruzione di nuove infrastrutture aeroportuali e per le compagnie aeree finalizzate a lanciare nuove rotte. Ancora volatile il settore Bancario condizionato dall instabilità economica europea dei paesi periferici. I continui segnali di miglioramento del quadro macro di riferimento sostengono i listini statunitensi, nonostante i timori di un alleggerimento del programma di stimolo da parte della Fed. I nuovi dati occupazionali di giugno, superiori alle attese, hanno alimentato le attese che la riduzione degli acquisti di titoli da parte della Banca centrale possa essere ormai vicina. La volatilità si riduce e il Vix si riporta intorno ai 15 punti. Il mercato ora punta l attenzione alla nuova tornata di trimestrali che prenderà avvio ufficialmente questa settimana con i risultati di Alcoa e per la quale il consenso si attende una crescita media degli utili ancora positiva, trainata principalmente dai Finanziari. Andamento indice S&P500, Euro Stoxx e FTSE MIB 140 130 120 110 100 90 80 70 03.01.2012 03.05.2012 03.09.2012 03.01.2013 03.05.2013 Nota: 03.01.2012= base 100. Fonte: Bloomberg S&P500 Eurostoxx FTSE MIB Il comparto Auto continua a beneficiare dei sorprendenti dati relativi alle vendite di vetture in giugno, salite ai massimi da novembre 2007; i principali produttori stimano che l andamento positivo possa proseguire anche nella seconda parte dell anno, spinto dal miglioramento dei bilanci delle famiglie e dalle prospettive economiche più favorevoli. Sul fronte dei Finanziari, l attesa è rivolta all avvio della stagione delle trimestrali, con i principali gruppi che saranno tra i primi a riportare. Al momento, il consenso stima crescite degli utili, grazie ancora al positivo andamento dei mercati finanziari, che sta permettendo alle grandi banche d affari di incrementare le commissioni incassate sulle transazioni effettuate. Secondo Thomson Reuters, il dato relativo alle commissioni a livello internazionale è cresciuto nella prima parte dell anno del 9% a 36 mld di dollari, di cui il 59% è stato generato in America. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 5

Gli appuntamenti della settimana entrante Calendario mercati italiani Data Evento Società/Dati macroeconomici Stima Preced. Lunedì 8 Dati macro Risultati societari - Martedì 9 Dati macro Risultati societari - Mercoledì 10 Dati macro ( ) Produzione industriale m/m (%) di maggio 0,3-0,3 ( ) Produzione industriale a/a (%) di maggio - -4,6 Risultati societari - Giovedì 11 Dati macro Risultati societari - Venerdì 12 Dati macro ( ) CPI armonizzato a/a (%) di giugno, finale 1,4 1,4 Risultati societari - Nota: si tratta del calendario indicativo dei principali appuntamenti macroeconomici e societari che può subire variazioni e integrazioni nel corso della settimana. ( ) Il numero di pallini (da uno a tre) indica l importanza del dato nel periodo di riferimento; ; (*) Dati già g pubblicati; in tabella sono riportati da sinistra il dato effettivo e il consenso. Fonte: Servizio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, Il Sole 24 Ore, Bloomberg, Milano Finanza Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 6

Calendario mercati esteri Data Paese Società/Dati macroeconomici Stima Preced. Lunedì 08 Germania(*) ( ) Produzione industriale m/m (%) di maggio -1,0-0,5 ( ) Produzione industriale a/a (%) di maggio -1,0-0,5 ( ) Bilancia commerciale (miliardi di euro) di maggio 13,1 17,8 Francia ( ) Tasso di disoccupazione ILO (%) del 1 trimestre, finale - 10,4 USA ( ) Credito al consumo (miliardi di dollari) di maggio 12,5 11,1 Giappone(*) Partite correnti (miliardi di yen) di maggio 623,3 600,0 Risultati Europa - Risultati USA Alcoa Martedì 09 Francia ( ) Deficit di bilancio (miliardi di Euro) di maggio - -66,8 Regno Unito Indagine sui prezzi delle case di giugno 7,5 5,0 ( ) Bilancia commerciale (milioni di sterline) di maggio -8.485-8.224 ( ) Produzione industriale m/m (%) di maggio 0,2 0,1 ( ) Produzione industriale a/a (%) di maggio -1,5-0,6 ( ) Produzione manifatturiera m/m (%) di maggio 0,4-0,2 ( ) Produzione manifatturiera a/a (%) di maggio -1,6-0,5 Giappone ( ) Ordini di macchinari a/a (%) di giugno, preliminare - -7,4 Risultati Europa - Risultati USA - Mercoledì 10 Germania ( ) CPI m/m (%) di giugno, finale 0,1 0,1 ( ) CPI a/a (%) di giugno, finale 1,8 1,8 ( ) CPI armonizzato m/m (%) di giugno, finale 0,1 0,1 ( ) CPI armonizzato a/a (%) di giugno, finale 1,9 1,9 Francia ( ) Produzione industriale m/m (%) di maggio -0,8 2,2 ( ) Produzione industriale a/a (%) di maggio -0,2-0,5 Produzione manifatturiera m/m (%) di maggio -0,9 2,6 Produzione manifatturiera a/a (%) di maggio -0,5-0,2 Partite correnti (miliardi di euro) di maggio - -2,8 Giappone ( ) Indice sull'attività nei Servizi m/m (%) di maggio 0,8 0 Risultati Europa - Risultati USA - Giovedì 11 Francia ( ) CPI m/m (%) di giugno 0,2 0,1 ( ) CPI a/a (%) di giugno 0,9 0,8 CPI armonizzato m/m (%) di giugno 0,2 0,1 CPI armonizzato a/a (%) di giugno 1,0 0,9 USA ( ) Nuovi sussidi di disoccupazione (migliaia di unità), settimanale 338,5 343 ( ) Sussidi di disoccupazione continuativi (migliaia di unità), settimanale 2.958 2.933 ( ) Budget Federale (miliardi di dollari) di giugno 40,0-138,7 Prezzi alle importazioni m/m (%) di giugno 0-0,6 Prezzi alle importazioni a/a (%) di giugno 0,5-1,9 Giappone ( ) Ordini di macchinari m/m (%) di maggio 1,7-8,8 ( ) Ordini di macchinari a/a (%) di maggio 3,3-1,1 ( ) Riunione Banca del Giappone (decisione sui tassi, %) - 0,1 Risultati Europa - Risultati USA - Venerdì 12 Area Euro ( ) Produzione industriale m/m (%) di maggio -0,3 0,4 ( ) Produzione industriale a/a (%) di maggio -1,4-0,6 USA ( ) PPI m/m (%) di giugno 0,5 0,5 ( ) PPI esclusi alimentari ed energia m/m (%) di giugno 0,1 0,1 ( ) PPI a/a (%) di giugno 2,1 1,7 ( ) PPI esclusi alimentari ed energia a/a (%) di giugno 1,6 1,7 ( ) Indice Università del Michigan di luglio, preliminare 85,0 84,1 Giappone ( ) Produzione industriale m/m (%) di maggio, finale - 2,0 ( ) Produzione industriale a/a (%) di maggio, finale - -1,0 Risultati Europa - Risultati USA JPMorgan Chase, Wells Fargo Nota: si tratta del calendario indicativo dei principali appuntamenti macroeconomici e societari che può subire variazioni e integrazioni nel corso della settimana. ( ) Il numero di pallini (da uno a tre) indica l importanza del dato nel periodo di riferimento; ; (*) Dati già pubblicati; in tabella sono riportati da sinistra il dato effettivo e il consenso. Fonte: Servizio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, Il Sole 24 Ore, Bloomberg, Milano Finanza Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 7

Performance delle principali asset class Azionario (var. %) 1 settimana 1 mese 12 mesi da inizio anno MSCI 0,3-1,4 17,9 8,3 MSCI - Energia 0,4-2,7 8,5 2,8 MSCI - Materiali -1,3-6,8-2,8-13,4 MSCI - Industriali 0,2-1,0 20,7 9,0 MSCI Beni di consumo durevoli 1,2 1,7 32,3 18,1 MSCI Beni di consumo non durevoli -0,6-2,2 14,2 9,5 MSCI - Farmaceutico 0,2-0,7 26,5 17,0 MSCI - Servizi Finanziari 0,5-1,5 28,3 9,1 MSCI - Tecnologico 1,3-1,2 10,3 7,4 MSCI - Telecom -0,2-0,6 8,6 7,9 MSCI - Utility -0,6-2,5 2,2 2,4 Stoxx 600 1,0-1,5 14,4 4,1 Eurostoxx 300 0,5-2,7 18,9 2,3 Stoxx Small 200 1,3-0,7 17,5 4,9 FTSE MIB 1,1-6,3 13,8-3,9 CAC 40 0,8-1,9 19,9 4,3 DAX -0,8-4,0 23,6 4,1 FTSE 100 2,3 0,6 13,9 9,4 S&P 500 1,2-0,7 20,5 14,4 Nikkei 225 1,9 9,6 56,4 35,7 Bovespa -4,7-12,4-18,4-25,8 Hang Seng China Enterprise -1,1-4,6 3,9-9,2 Micex 0,8 0,2-4,7-8,7 Sensex -1,3-0,6 10,2-0,6 FTSE/JSE Africa All Share -0,4-2,6 16,2 1,3 Indice BRIC -2,5-8,3-6,9-16,5 Emergenti MSCI -2,6-6,4-3,0-13,0 Emergenti - MSCI Est Europa -0,6-5,6-3,4-14,8 Emergenti - MSCI America Latina -4,3-10,4-13,9-19,7 Principali indici azionari economie avanzate (var. %) Principali indici azionari economie emergenti (var. %) 40 1 settimana 0 30 da inizio anno -5 20 10 0-10 Eurostoxx FTSE-MIB DAX FTSE 100 S&P 500 Nikkei 225-10 -15-20 -25-30 1 settimana da inizio anno Bovespa Hang Seng Emergenti Emergenti Est Europa Emergenti America Latina Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 8

Obbligazionario (var. %) 1 settimana 1 mese 12 mesi da inizio anno Governativi area euro 0,4-1,2 7,5 0,6 Governativi area euro breve termine (1-3 anni) 0,3-0,1 3,3 0,9 Governativi area euro medio termine (3-7 anni) 0,5-0,7 6,5 0,8 Governativi area euro lungo termine (+7 anni) 0,4-2,1 10,5 0,2 Governativi area euro - core 0,3 0,3 1,6-1,2 Governativi area euro - periferici 0,2 0,2 27,4 3,3 Governativi Italia 0,8-1,1 14,9 2,8 Governativi Italia breve termine 0,6-0,1 7,5 1,9 Governativi Italia medio termine 1,1-0,7 13,7 2,6 Governativi Italia lungo termine 0,8-2,0 20,5 3,7 Obbligazioni Corporate 0,4-0,7 6,5 0,5 Obbligazioni Corporate Investment Grade 0,5-0,7 4,4-0,1 Obbligazioni Corporate High Yield 0,3-1,2 11,8 1,6 Obbligazioni Paesi Emergenti USD 0,0-4,3 0,2-8,2 Obbligazioni Paesi Emergenti EUR 0,3-2,0 8,0 0,5 Obbligazioni Paesi Emergenti EUR - America Latina 0,2-2,2 5,0-0,8 Obbligazioni Paesi Emergenti EUR - Est Europa 0,3-2,0 8,7 0,6 Fonte: Servizio Studi e Ricerche elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg Principali indici obbligazionari economie avanzate (var. %) Principali indici obbligazionari corporate ed emergenti (var. %) 4 1 settimana da inizio anno 2 1 settimana da inizio anno 2 0 0-2 Governativi area euro Governativi area euro - core Governativi area euro - periferici Governativi Italia -2 Obbligazioni Corporate Investment Grade Obbligazioni Corporate High Yield Obbligazioni Paesi Emergenti EUR Obbligazioni Paesi Emergenti EUR - America Latina Obbligazioni Paesi Emergenti EUR - Est Europa Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 9

Valute e materie prime (var. %) 1 settimana 1 mese 12 mesi da inizio anno EUR/USD -1,7-3,2 4,2-2,7 EUR/JPY 0,3 0,8-24,6-11,8 EUR/GBP -0,4-1,2-8,0-5,8 EUR/ZAR -1,5 2,4-23,2-15,4 EUR/AUD -0,2-1,1-14,8-10,4 EUR/NZD 0,8 1,1-6,8-4,0 EUR/CAD 1,1-0,4-7,5-3,5 WTI 6,9 7,5 22,2 12,4 Brent 4,2 2,6 9,3-3,4 Oro 0,1-11,4-22,4-26,9 Argento -2,7-13,0-29,6-37,3 Grano 1,3-5,7-17,0-15,6 Mais 1,2 3,2-7,5-1,6 Rame 0,6-8,9-11,8-14,4 Alluminio -0,3-10,3-9,0-14,7 Principali valute (var. %) Principali materie prime (var. %) 2 0-2 -4-6 -8-10 1 settimana -12 da inizio anno -14 EUR/USD EUR/JPY EUR/GBP 8 4 0-4 -8-12 -16-20 -24-28 -32 1 settimana da inizio anno Brent Oro Mais Rame Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 10

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