ALIMENTAZIONE DELLO STOMIZZATO

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1 ALIMENTAZIONE DELLO STOMIZZATO Relatore: Dott. ssa Daniela Metro Dipartimento di Scienze Biochimiche, Fisiologiche e della Nutrizione Università di Messina

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3 COLOSTOMIA

4 ILEOSTOMIA

5 COLOSTOMIE ED ILEOSTOMIE

6 ALIMENTAZIONE ED ENTEROSTOMIZZATO Rappresenta uno dei momenti fondamentali per la sua riabilitazione Ha notevoli ripercussioni sulla qualità della vita Ha notevoli ripercussioni sullo stato di nutrizione

7 ASSISTENZA NUTRIZIONALE PER GLI ENTEROSTOMIZZATI monitoraggio dei parametri di valutazione dello stato di nutrizione educazione alimentare individuazione di particolari esigenze alimentari

8 MONITORAGGIO DEI PARAMETRI DI VALUTAZIONE DELLO STATO DI NUTRIZIONE Andamento ponderale nel tempo Parametri antropometrici (BMI, FM%, FFM%) Livelli plasmatici di vitamine A, E, B 12 e acido folico

9 TRATTAMENTO DIETETICO NELLE COLOSTOMIE SINISTRE Prevalgono i problemi meccanici correlati alla espulsione delle feci, che non devono essere né troppo solide, né troppo liquide e alla formazione di gas 1) Modificare le abitudini alimentari, se scorrette o irrazionali 2) Evitare la stitichezza (mediante il consumo di fibre insolubili) 3) Evitare alimenti che producono feci troppo abbondanti, gas in quantità anormali, cattivi odori 4) Escludere i cibi che possono provocare disturbi (test di esclusione)

10 TRATTAMENTO DIETETICO NELLE ILEOSTOMIE Prevalgono i problemi legati alla notevole perdita di liquidi e di sali ed alla acidità delle feci 1) Generoso supplemento di liquidi per equilibrare il bilancio idrico e per diluire il contenuto intestinale riducendo l osmolarità 2) Rallentare il transito duodeno-digiunale e modulare l assorbimento di nutrienti (fibre solubili: pectine) 3) Ridurre i grassi che stimolano la secrezione di bile 4) Distribuire la razione alimentare in un maggior numero di pasti e rafforzare la prima colazione rispetto alla cena 5) Evitare le fritture, i formaggi fermentati, le spezie, i cereali poco cotti, la frutta poco matura, le bevande gassate 6) Escludere i cibi che possono provocare disturbi (test di esclusione)

11 FIBRE INSOLUBILI FIBRE SOLUBILI

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14 C ibi che riducono i cattivi odori Siero del latte C ibi che producono cattiv i od ori Asparagi Succo di mirtillo Uova Prezzem olo Pesce Yogurt A glio, cipolle Sprem ute di agrum i (se non irritano la stom ia) Funghi S pinaci lessati Insaccati e salum i

15 Cibi che causano stitichezza Mele, banane, frutta secca, carote Cibi che causano diarrea Succo di mela Vino rosso Succo d uva Pane Prugne Formaggi Alimenti stagionati Burro d arachidi Peperoncini piccanti Pasta, farinacei e patate Cioccolato

16 Fattori che causano eccesso di gas Alimenti che tendono a formare gas Stress Edentulia parziale Legumi Vegetali In particolare tutte le varietà di fagioli soprattutto secchi e piselli Asparagi, broccoli, cavoletti di Bruxelles, cavoli, cavolfiore, cipolle, radicchio, crauti, rape Fumo di sigarette o pipa Frutta Mele, banane, prugne, uva, eccessive quantità di frutta Uso di chewing-gum o tabacco Cereali, pane Prodotti a base di grano Mangiare troppo velocemente Latte Quantità eccessive di latte Inghiottire bocconi troppo grossi o liquidi in quantità esagerate Usare cannucce o bere dalle bottiglie Restare inattivo o a riposo subito dopo aver mangiato Prodotti a base di latte Cibi grassi Liquidi Gelati, formaggi Fritture, carni grasse, panna, salse, sughi, dolci Bevande gassate

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18 LINEE GUIDA PER PAZIENTI PORTATORI DI STOMIA La dieta deve essere bilanciata (15% proteine, 25% lipidi, 60% carboidrati secondo i LARN) Non esiste un cibo proibito, in quanto cibi che danno problemi ad un soggetto possono non darli ad un altro E importante mangiare lentamente e masticare bene Introdurre liquidi in quantità sufficiente E consigliabile aggiungere gradualmente nuovi cibi alla dieta, allo scopo di osservare la risposta personale all'alimento Se un cibo causa problemi, eliminarlo temporaneamente e riprovare dopo qualche giorno o settimana (adattamento nel tempo) Non saltare i pasti per evitare la formazione eccessiva di gas In caso di diarrea è necessario aumentare l introito di potassio.

19 20 pazienti (12 maschi, 8 femmine) Età media 63.4 a (41 70) 16 Colostomie sinistre, 4 ileostomie comportamento alimentare: anamnesi alimentare e prescrizione dieta stato di nutrizione: BMI FM% FFM%

20 1) Apporto alimentare 2) Modificazioni alimentari 3) Parametri antropometrici 4) Parametri bioumorali

21 Dieta da 2000 Kcal Distribuzione percentuale media di nutrienti 15% Proteine 15% Lipidi 30% Carboidrati 55% 55% 30%

22 BMI UOMINI DONNE riscontrati 23.9 ( ) 23.3 ( ) BMI UOMINI DONNE normali sovrappeso obesi

23 NORMOPESO 15 PAZIENTI SOVRAPPESO 5 PAZIENTI FM% 14.1% 26.3% FFM% 85.9% 73.7%

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26 CONCLUSIONI I pazienti, da noi studiati, con l introito alimentare consigliato e apportando le modifiche che hanno permesso loro di cambiare le errate abitudini alimentari, precedenti l intervento, sono riusciti a mantenere un soddisfacente stato di nutrizione

27 UROSTOMIE

28 URETEROCUTANEOSTOMIA URETEROILEOCUTANEOSTOMIA

29 URETEROCUTANEOSTOMIA

30 URETEROILEOCUTANEOSTOMIA

31 TRATTAMENTO DIETETICO NELLE UROSTOMIE Per prevenire il rischio di infezioni urinarie, per ridurre le complicanze correlate all irritazione cutanea e per limitare gli effetti della stasi urinaria, si consiglia, di sperimentare, soprattutto in pazienti portatori di uretero-cutaneo-stomia: 1) L assunzione abbondante di acqua oligominerale 2) Un regime dietetico prevalentemente iperproteico e iperlipidico in modo di acidificare le urine, sia per inibire lo sviluppo dei germi sia per favorire l azione dei farmaci.

32 TRATTAMENTO DIETETICO NELLE UROSTOMIE - Nei pazienti portatori di uretero-cutaneo-stomia, la dermatite peristomale può essere un fattore di rischio per le infezioni urinarie e può causare complicazioni correlate alla irritazione cutanea e/o alle infezioni urinarie. - Nei portatori di uretero-cutaneo-ileo-stomia la stasi urinaria è causa di un cambiamento della flora batterica con un aumento del numero di microrganismi e una predominanza di microrganismi anaerobi comparati col normale ileo. Inoltre la costante esposizione all urina determina cambiamenti adattativi della mucosa del reservoir causando modificazioni morfologiche e istochimiche, con diminuzione dell altezza dei villi e segni di un aumento del turnover epiteliale.

33 24 pazienti (16 maschi, 8 femmine) Età media 74.5 a (47 92) URETEROCUTANEOSTOMIA 14 pazienti URETEROILEOCUTANEOSTOMIA 10 pazienti comportamento alimentare: anamnesi alimentare e prescrizione dieta stato di nutrizione: BMI FM% FFM%

34 URETEROCUTANEOSTOMIA: lieve irritazione peristomale

35 URETEROILEOCUTANEOSTOMIA: severa irritazione peristomale

36 URETEROILEOCUTANEOSTOMIA: severa irritazione peristomale con ematoma sottocutaneo

37 Carboidrati % energia Lipidi % energia 15% Protidi % energia 25% 60% Ripartizione corretta delle fonti energetiche nell alimentazione umana secondo i LARN

38 4% Alimenti di origine animale Alimenti di origine vegetale Altro 41% 55% Dieta acidificante

39 19% 37% Carboidrati % energia Lipidi % energia Protidi % energia 44% Dieta acidificante

40 3% 32% Alimenti di origine animale Alimenti di origine vegetale Altro 65% Dieta alcalinizzante

41 Carboidrati % energia Lipidi % energia 13% 10% Protidi % energia 77% Dieta alcalinizzante

42 CONCLUSIONI I pazienti, da noi studiati, con l introito alimentare consigliato e apportando alla dieta le modifiche loro indicate, hanno riportato un miglioramento della dermatite peristomale (poiché la dieta acidificante inibisce la crescita batterica), mantenendo un soddisfacente stato di nutrizione

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